Coordinamento Interregionale della Prevenzione delle Regioni e delle Province autonome Commissione Salute C.I.P. - Gruppo tecnico esperti REACH

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1 Coordinamento Interregionale della Prevenzione delle Regioni e delle Province autonome Commissione Salute C.I.P. - Gruppo tecnico esperti REACH Dr. Celsino Govoni c.govoni@ausl.mo.it cegovoni@regione.emilia-romagna.it Coordinatore nuclei ispettivi Autorità Competenti per il controllo REACH e CLP della Regione Emilia-Romagna Rappresentante delle Regioni e Province autonome presso il Comitato Tecnico di Coordinamento Nazionale REACH

2 SAFETY DAY SYMPOSIUM SCHEDE DATI DI SICUREZZA: incontro con le Autorità PRIME ESPERIENZE DI VIGILANZA Milano, 9 Novembre 2011

3 LA VIGILANZA ED IL CONTROLLO in materia di sostanze chimiche pericolose è competenza primaria delle REGIONI e delle PROVINCE autonome Esercizio delle funzioni amministrative concernenti il CONTROLLO sulla produzione, detenzione, commercio ed impiego delle SOSTANZE PERICOLOSE (Art.7, lett.c) Legge 23/12/1978,n.833)

4 STRATEGIE DI VIGILANZA E CONTROLLO I luoghi in cui gli Uffici competenti individuati dalle Regioni e Province autonome (Autorità Competenti REACH e CLP) esercitavano e stanno esercitando le azioni di vigilanza e di controllo in materia di sostanze chimiche (sostanze e miscele pericolose in primis) sono gli stessi: Luoghi di fabbricazione (PRODUTTORE). Depositi del FORNITORE o IMPORTATORE. Rivendite al dettaglio (DISTRIBUTORE). Luoghi di lavoro e relativi depositi (UTILIZZATORE A VALLE).

5 Competenza concorrente degli Uffici dello STATO e delle REGIONI e PROVINCE autonome in materia di controllo sulla classificazione, imballaggio, etichettatura e scheda di sicurezza delle sostanze e dei preparati pericolosi In attesa di definire gli aggiornamenti relativi alle nuove operatività collegate ai Decreti Legislativi relativi alla disciplina sanzionatoria del REACH e del CLP, nell espletare l attività di vigilanza, le procedure del controllo sono individuate negli artt. 28 e 29 D.Lgs. 3 febbraio 1997, n.52 e s.m.i. e art.17 D.Lgs.14 marzo 2003, n.65 e s.m.i.

6 ATTIVITA DI CONTROLLO nella provincia di MODENA ( ) dalla L.256/74 al D.Lgs.145/08 (D.M.17/10/84, D.M.18/10/84, D.M.28/01/92, D.Lgs.52/97, D.Lgs.285/98, D.Lgs.65/03) 450 campionamenti di preparati pericolosi con analisi (51 da rivendite al dettaglio, 10 da luoghi di produzione locali; 65 da depositi di fabbricanti, distributori, importatori, 324 da depositi dei luoghi di lavoro) 66 Informative all Autorità giudiziaria 26 ammende con oblazione 40 ammende (rinvio a giudizio, decreto penale, prescrizione, altre procedure penali) 24 Sanzioni amministrative pecuniarie 18 Udienze Amministrative 7 Sequestri giudiziari 43 Sequestri amministrativi 7 Istanze di revisione d analisi

7 RISULTATI DELLA VALUTAZIONE DI QUALITA DEI DATI DI 98 SDS DI (PREPARATI PERICOLOSI) PRESENTI NEGLI AMBIENTI DI LAVORO Carenze e VOCI OBBLIGATORIE SDS inaccuratezze riscontrate (%) 1. Elementi identificativi della sostanza o del preparato e della società/impresa 20 2 Composizione/informazione sugli ingredienti Indicazione dei pericoli Misure di pronto soccorso Misure antincendio Misure in caso di fuoriuscita accidentale Manipolazione e stoccaggio Controllo dell esposizione/protezione individuale Proprietà fisiche e chimiche Stabilità e reattività Informazioni tossicologiche Informazioni ecologiche Considerazione sullo smaltimento Informazioni sul trasporto Informazioni sulla regolamentazione Altre informazioni 82

8 RISULTATI DELLA VALUTAZIONE DI QUALITA DEI DATI DI 254 SDS PRESENTI NEGLI AMBIENTI DI LAVORO (Sostanze e Preparati) VOCI OBBLIGATORIE SDS Carenze / Inaccuratezze riscontrate Sanzioni 1 Elementi identificativi della sostanza o del preparato e della società/impresa 22% 6% 2 Composizione/informazione sugli ingredienti 44% 16% 3 Indicazione dei pericoli 69% 16% 4 Misure di pronto soccorso 56% 12% 5 Misure antincendio 56% 9% 6 Misure in caso di fuoriuscita accidentale 44% 3% 7 Manipolazione e stoccaggio 53% 6% 8 Controllo dell'esposizione/protezione individuale 69% 16% 9 Proprietà fisiche e chimiche 69% 16% 10 Stabilità e reattività 56% 3% 11 Informazioni tossicologiche 69% 16% 12 Informazioni ecologiche 69% 3% 13 Considerazione sullo smaltimento 69% 3% 14 Informazioni sul trasporto 69% 3% 15 Informazioni sulla regolamentazione 31% 9% 16 Altre informazioni 16% 3%

9 Confronto fra la composizione riportata nella SDS e quella reale di preparati pericolosi controllati e sanzionati

10 Data di prelievo Descrizione del prodotto Ingredienti pericolosi elencati della SDS Composizione Reale 22/04/99 Prodotto verniciante in polvere - Piombo solubile: 0,41% - Piombo p/p Tot.: 2,25% - Assenza di simboli e Frasi R 10/05/99 Solvente per pulizia rulli - Distillati di petrolio: 9% - Idrocarburi alifatici: 99,20% di macchine stampa - Eptano: 60% - Eptano: 0,8% - Dicloropropano: > 25% - Dicloropropano: <0,01% - Benzene: <0,01% 15/10/99 Prodotto verniciante liquido - Composti del Piombo - Piombo p/p Tot: 4,9% - Assenza di Simboli e Frasi R - Toluene: 8,5% - 2-butossietanolo: 7,5% 25/10/99 Prodotto verniciante liquido - Composti del Piombo - Toluene: 1,85% - Assenza di Simboli e Frasi R - Xileni isomeri: 10,82% - 1,2,3 Trimetilbenzene: 3% 16/03/99 Decapante per acciaio inox - Acido nitrico: 40% - 50% - Acido Nitrico: 28,8% - Acido fluoridrico: 3%-8% - Acido fluoridrico: 1,8% Assenza di Simboli e Frasi R

11 Data del prelievo Descrizione del preparato Ingredienti pericolosi elencati della SDS Composizione Reale 29/01/01 Solvente - Nafta pesante idrodesolforata - Tetracloroetilene 3, 28% Sgrassante - Dicloropropano - Altri idrocarburi espressi come Toluene (Distillato di petrolio) 17,22% - Xilolo (mix isomeri) NOCIVO, INFIAMMABILE NOCIVO INFIAMMABILE PERICOLOSO PER L'AMBIENTE R10; R51/53 R10; R65; R66 19/02/01 Adesivo sigillante - Contiene Isocianati - MDI monomero 0,7% NON CLASSIFICAT0 SENSIBILIZZANTE R42 19/02/01 Adesivo sigillante - Contiene Isocianati - MDI monomero 0,5% NON CLASSIFICAT0 SENSIBILIZZANTE R42 21/02/01 Lubrificante spray - Metiletilchetone 50-70% - Metil-etichetone 10% IRRITANTE FACILMENTE INFIAMMABILE - Acetone 30% IRRITANTE MOLTO INFIAMMABILE R11; R36/37 R36; R66; R67; R12 08/03/01 Additivo per - Acido Nitrico 10-25% - Solfato di Cobalto 1,37% cromatazione - Ammonio bifluoruro <2,5% - Acido nitrico 19,8% CORROSIVO COMBURENTE - Bifluoro d'ammonio 1,7% R8; R22; R34 CANCEROGENO SENSIBILIZZANTE CORROSIVO PERICOLOSO PER L'AMBIENTE COMBURENTE R49; R8; R22; R34; R42/43; R52/53 16/03/01 Additivo per - Sali fluorurati <10% KF 29,77% fissaggio NOCIVO R21/22 TOSSICO galvanico (HF 7,08%; KOH 16,56%) R23/24/25

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13 PRINCIPALI CARENZE DELLE SDS 1. Preparate da personale non esperto 2. Trascurate nella parte 2-3 (scusa: riservatezza dati) 3. Non indicano le misure di controllo collettive o individuali oppure le indicano in maniera routinaria e generale 4. Sono troppo tecniche per gli utilizzatori non esperti 5. Sovrapposizione di informazioni tra le varie sezioni (es. 3 e 15) 6. Sono spesso in conflitto con l esperienza dell utilizzatore (ma anche dell Organo di Vigilanza)

14 Il Regolamento R.E.A.CH. è entrato in vigore nell Unione Europea il 1/6/2007 Pubblicazione su GU Europea: Regolamento del Consiglio e del Parlamento Europeo n. 1907/2006 del (G.U.E.L 396 del )

15 ENTI COINVOLTI ALL ATTUAZIONE DEL REACH LEGGE 6 APRILE 2007, N. 46 ART.5 BIS Decreto interministeriale 22 novembre 2007 ECHA (Agenzia Europea, Helsinki) Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare Autorità Competente Ministero della salute- DG prevenzione Ministero dello sviluppo economico CSC (Centro nazionale Sostanze chimiche) REGIONI e Province autonome ISPRA (Ex APAT)

16 L AGENZIA SEDE DELL ECHA AD HELSINKI European Chemical Agency Pollard, 2006

17 Pollard, 2006 Le REGIONI ad HELSINKI

18 AUTORITA REACH REGIONALE e NAZIONALE all ECHA Pollard, 2006

19 Trattasi di Normativa di prodotto rivoluzionaria nella politica di gestione delle sostanze chimiche ed in cui la vigilanza ed il controllo non sono attività previste solo per le sostanze pericolose, ma per tutte le sostanze chimiche tal quali od in quanto costituenti di miscele e di articoli. In particolare le Regioni e le Pp.Aa. NON hanno competenza SPECIFICA in materia di vigilanza e controllo dei prodotti del consumo (articoli in generale). Tale attività risiede unicamente nell ambito delle amministrazioni statali previste dalla Normativa. (Autorità Competente Nazionale = MSE)

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21 Le prime evidenti CRITICITÀ presenti nelle attività di VIGILANZA ancor prima di averle iniziate

22 COME INDIVIDUARE I NUOVI ISPETTORI? COME COSTRUIRE LE NUOVE COMPETENZE? CON QUALI RISORSE?

23 COME PROGETTARE LA FORMAZIONE DEGLI ISPETTORI? COME ACCRESCERE LE LORO COMPETENZE?

24 I primi strumenti per il sistema del controllo ispettore ispettore REACH IT -ECHA ispettore ispettore ispettore ispettore

25 Implementazione del sistema TOKEN Data Data Data

26 NEL MOMENTO IN CUI L UNIONE EUROPEA SI STA COORDINANDO ANCHE SU QUESTO TEMA, L ITALIA, COME PUO PROGETTARE AL MEGLIO LA VIGILANZA ED IL CONTROLLO SULLE SOSTANZE CHIMICHE NEL RISPETTO DEGLI OBIETTIVI DEL REACH?

27 Gli Obiettivi principali del Regolamento 2006/1907/CE Protezione della salute umana e dell ambiente Maggiore sicurezza nei luoghi di lavoro, in specie nei settori utilizzatori Impulso alla competitività dell industria europea (chimica e non) Semplificazione normativa (Regolamento, non Direttiva) Consolidamento del mercato interno Garanzia del massimo di trasparenza e informazione Promozione dei sistemi alternativi ai test sugli animali

28 QUANTE SONO LE IMPRESE ITALIANE INTERESSATE ALL APPLICAZIONE DEL REACH? in Europa: imprese in Italia: imprese

29 La disciplina della programmazione e dell organizzazione dei CONTROLLI ufficiali inerenti l attuazione del REACH 1. Definizioni 2. Obblighi generali 3. Autorità preposte alle attività di controllo 4. Gruppo Tecnico Interregionale REACH 5. Personale che esegue i controlli 6. Programmazione del controllo 7. Linee guida per l attività di controllo 8. Attività di controllo 9. Campionamento ed analisi 10. Rete dei laboratori a supporto delle attività di controllo 11. Sistema interattivo

30 MODALITÀ PER ESEGUIRE LA VIGILANZA ED IL CONTROLLO SUL REACH ISPEZIONE AUDIT INDAGINE MONITORAGGIO

31 OBBLIGHI GENERALI per eseguire la vigilanza ed il controllo sul REACH Il controllo si esegue in tutte le fasi della catena di approvigionamento secondo le disposizioni previste dal D.M. 22/11/2007

32 INQUADRAMENTO DELLA VIGILANZA Tutti i settori esclusi medicinali e alimenti, Sost. radioattive Sostanze e Preparati Fabbricazione sostanze Formulazione Preparati Articoli rifiuti e sostanze recuperate Classificazione ed Etichettatura di sostanze e preparati DIR 67/548 99/45 D Lgs 52/97 65/2003 (CAV) sistema GHS Reg. CLP Dir 76/769 Detergenti (REG 648/2004) Airfreshner Formaldeide Amianto Trasporto sostanze IMPORT EXPORT (REG 304/2003) NORMATIVA SPECIFICA (già esistente o in evoluzione) Campi di calcio Metanolo Convenzione di Stoccolma (POPS) 850/2004 NORMATIVA SPECIFICA Es. Giocattoli; Pannelli legno (formaldeide) REACH (nano-particelle) All. XVII REACH RAPEX NORMATIVA SPECIFICA

33 Le prime evidenti CRITICITÀ presenti nelle attività di controllo: 1.Le modalità del controllo 2.Le competenze dei laboratori locali 3.Le competenze del laboratorio centrale

34 1.Le strategie per il controllo e le procedure amministrative e penali in materia di sostanze e miscele pericolose. 2.La gestione delle visite ispettive. 3.Decreti sanzionatori REACH e CLP.

35 ATTIVITA DI CONTROLLO art.28 D.Lgs. 3 febbraio 1997, n.52 art.17 D.Lgs. 14 marzo 2003, n.65 - COMPETENZE comma 1. -

36 VIGILANZA E CONTROLLO Le disposizioni legislative attualmente in vigore in merito ai controlli su sostanze e preparati, prevedono che il personale addetto alla vigilanza possa, in qualunque momento: 1. procedere ad ispezioni presso luoghi di produzione, deposito e vendita, 2. richiedere dati, informazioni e documenti, 3. prelevare campioni da sottoporre ad analisi presso i laboratori di propria competenza.

37 ESAMI ED ANALISI DEI CAMPIONI art.29 D.Lgs. 3 febbraio 1997, n.52 art.17 D.Lgs. 14 marzo 2003, n.65 - COMPETENZE comma 1. - Gli esami e le analisi dei campioni prelevati dalle Autorità di Controllo sono eseguiti dai laboratori competenti per territorio.

38 ESAMI ED ANALISI DEI CAMPIONI art.29 D.Lgs. 3 febbraio 1997, n.52 art.17 D.Lgs. 14 marzo 2003, n.65 - COMPETENZE comma 2. - Entro 30 giorni dalla data di ricevimento della comunicazione all eventuale trasgressore interessato può presentare all Autorità che ha disposto il prelievo, ISTANZA DI REVISIONE D ANALISI.

39 Superate le prime CRITICITÀ presenti nelle modalità del controllo, subentrano le prime criticità di relazione con le imprese

40 Decreto TARIFFE Nelle more dell'adozione del decreto di cui al comma 6-ter, l'ammontare della tariffa dovuta per lo svolgimento delle attività di cui al comma 1, e' determinata in euro duemila, salvo conguaglio, da versare in apposito capitolo dell'entrata del bilancio dello Stato, per la successiva riassegnazione al pertinente capitolo di spesa.».

41 In applicazione dell art. 126 del REACH Le sanzioni devono essere effettive, proporzionate e dissuasive. Disciplina sanzionatoria per la violazione delle disposizioni del regolamento (CE) n. 1907/2006 che stabilisce i principi ed i requisiti per la registrazione, la valutazione, l autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche. 41

42 Dall esame degli articoli del REACH è stato stabilito il livello di sanzione correlato al tipo di infrazione: Severo Medio

43 Livello pecuniario delle sanzioni amministrative e penali

44 I risultati del REACH-EN-FORCE 1 visti dagli ispettori delle REGIONI che hanno partecipato alle ispezioni gestite dagli ispettori ministeriali 12 ditte selezionate dal team degli ispettori nominati con Decreto del Ministero della Salute del 27 gennaio ditte ispezionate direttamente da ispettori regionali. 1 ditta segnalata da un altro S.M. 1 ditta segnalata da un concorrente con notifica secondo la Direttiva 67/548/CEE

45 REACH EN-FORCE 1 Avvio dell attività di vigilanza in alcune Regioni REGIONI VISITE ISPETTIVE PROGRAMMATE (SEDI AMMINISTRATIVE) LAZIO 2 LOMBARDIA 2 EMILIA ROMAGNA 2 MARCHE 2 PIEMONTE 2 LIGURIA 1 SARDEGNA 1

46 Primi riscontri operativi rispetto al passato N aziende ispezionate in Italia : 45 Ruolo aziende: sono quasi tutte aziende coinvolte nella pre-registrazione Dimensione: PMI RISCONTRI POSITIVI: Disponibilità alla collaborazione e prontezza nel reperire la documentazione richiesta durante i sopralluoghi, semplicità dell uso di Check-List, individuazione di un Responsabile REACH, competente anche in materia di CLP. RISCONTRI NEGATIVI: scarsa efficacia nell ottenimento dei cambiamenti, lentezza nel coinvolgere imprese, scarsa conoscenza dei Regolamenti REACH e CLP e carenze evidenti nella elaborazione delle SDS. RISCONTRO RICORRENTE: necessità di individuare, a priori, le strategie del controllo, richiesta di incontri informativi preliminari e successivi.

47 Primi riscontri dei risultati ottenuti rispetto al passato Riscontro positivo: adempimenti formali e sostanziali in aumento Riscontro negativo: scarsa conoscenza e scarsa consapevolezza dell influenza reciproca del REACH e del CLP e della Normativa di tutela della salute e della sicurezza sul luogo di lavoro Riscontro ricorrente: le SDS sono ancora carenti rispetto all esigenza di informazione al DU.

48 Il Regolamento C.L.P. è entrato in vigore il 20/1/2009 Sostanze pericolose (1 dicembre 2010) Miscele pericolose (1 giugno 2015) Pubblicazione su GU Europea: Regolamento del Consiglio e del Parlamento Europeo n. 1272/2008 del (G.U.E. L 353 del )

49 PIANO NAZIONALE DEI CONTROLLI SULLA APPLICAZIONE DEL REACH e CLP - Anno 2011 PRIMI RISULTATI DELLE ISPEZIONI nell applicazione del REACH-EN-FORCE 2

50 I primi risultati del REACH-EN-FORCE 2 ottenute dagli ispettori delle Autorità Regionali REACH e CLP 50 ditte già selezionate dalle Autorità Regionali REACH e CLP. 5 ditte già ispezionate direttamente dagli ispettori regionali.

51 REACH EN-FORCE-2 SCHEDA DATI DI SICUREZZA Allegato II REACH Art.31 SDS: disponibilità, contenuto e misure impartite per gli utilizzatori/destinatari a valle. Art. 32 INFORMAZIONI applicabili, nel caso in cui non siano richieste SDS. Art. 35 Accesso chiaro alle informazioni per i lavoratori e Art. 36 Rispettivi obblighi di rispettare le indicazioni impartite.

52 Le Schede di Sicurezza e l adempimento del Regolamento N.453/2010: Obiettivo delle AUTORITA REGIONALI nell attività di controllo e di verifica della completezza dei dati e della correttezza circa la catena di comunicazione nel rispetto della tempistica di attuazione

53 PIANO NAZIONALE DEI CONTROLLI SULLA APPLICAZIONE DEL REACH e CLP - Anno 2011 Verifica positiva della pre-registrazione e registrazione. SDS ancora carenti ed inadeguate rispetto alle esigenze dell utilizzatore a valle (che accetta in maniera ancora passiva l inadeguatezza della comunicazione lungo la catena dell approvvigionamento). Carenze nella Notifica delle classificazioni e delle etichettature (art.40-clp) e nella Conservazione dei dati per almeno dieci anni (art.49-clp).

54 PROPOSTA di realizzazione di una rete per la gestione integrata tra imprese ed istituzioni delle politiche su REACH e CLP

55 Obiettivi L obiettivo generale è dare piena attuazione al regolamento REACH e conseguentemente ridurre l esposizione, professionale e non, ad agenti chimici presenti nei prodotti immessi sul mercato, commercializzati ed in uso. Il raggiungimento di questo obiettivo generale si articola attraverso lo sviluppo di obiettivi più specifici che si declinano in: migliorare le conoscenze sul REACH a tutti i livelli (dai cittadini, agli operatori, ai produttori, ecc) e attuare una solida attività di vigilanza.

56 Risultati attesi Ci si prefigge la realizzazione di una rete per la gestione integrata tra imprese ed istituzioni delle politiche su REACH e CLP pervenendo all attivazione di un sistema di controlli sul territorio regionale. Un ulteriore risultato a cui si tende è un livello approfondito di conoscenze sulla sicurezza chimica che deve essere garantito con le relative specificità a cittadini, produttori di sostanze chimiche, di miscele e di prodotti di consumo rientranti nel campo d applicazione dei Regolamenti REACH e CLP, alle Associazioni di categoria, alle Organizzazioni Sindacali dei lavoratori e alle Associazioni dei Consumatori

57 Azioni proposte Da un lato, operando per una crescita delle competenze, si configurano attività di formazione e divulgazione: aggiornamento del personale dei Dipartimenti di Prevenzione (Corsi Nazionali e Regionali per Ispettori REACH-CLP, corso per il personale addetto al sistema RIPE USERS, Corsi d aggiornamento da realizzare rivolto agli operatori coinvolti nell applicazione del REACH e del CLP nell ambito delle singole competenze istituzionali dei Dipartimenti di Prevenzione e dell ARPA); apertura in ogni Dipartimento di Prevenzione di uno sportello informativo rivolto alle imprese coinvolte nel REACH e CLP e ai cittadini sulla sicurezza chimica a cui si collega anche la predisposizione di schede contenenti indicazioni tecnico-operative dirette all adeguamento delle imprese interessate alla Normativa sulle sostanze chimiche e la redazione di un opuscolo informativo sul REACH e sul CLP;

58 Azioni proposte partecipazione alla realizzazione di Master Universitari di II livello, come da indicazione del Ministero della Salute e del Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca, per formare personale laureato da configurarsi come Responsabile e Consulente per l applicazione del REACH e del CLP nelle imprese; realizzazione di corsi di formazione per Responsabili aziendali e Consulenti aziendali per l applicazione del REACH e CLP; attraverso il coinvolgimento e la collaborazione delle Camere di Commercio, diffusione di informazioni e di materiali divulgativi ed informativi prodotti dall Agenzia Europea delle Sostanze Chimiche, dal Ministero della Salute e dalle Regioni: pubblicazione su siti Internet specialistici (ad es. sullo stile del sito PREVENZIONET della Camera di Commercio di Modena) e realizzazione di Helpdesk provinciali informativi per le imprese.

59 Azioni proposte Parallelamente si procederà a organizzare e garantire un buon livello di attività di vigilanza tramite il Coordinamento Interregionale e i Coordinamenti Regionali REACH-CLP. L omogeneità delle attività di vigilanza sarà garantita tramite: la definizione e condivisione di strumenti di lavoro, quali le check-list, utilizzate nei controlli che saranno eseguiti secondo modalità definite in ambito europeo e nazionale; la realizzazione di piani annuali di campionamento delle sostanze e delle miscele chimiche; il potenziamento della rete laboratoristica di ARPA e dei Laboratori di Sanità Pubblica deputata al controllo analitico; la realizzazione di audit regionali sull attività svolta.

60 Indicatori proposti N. corsi d aggiornamento per operatori dei DSP: effettuati/programmati; Attivazione degli sportelli informativi nei DSP: 100%; N. controlli all anno effettuati/programmati sul rispetto delle restrizioni, delle autorizzazioni all uso, della compilazione delle schede dati di sicurezza e sull etichettatura e classificazione delle sostanze e miscele pericolose secondo procedure specifiche per la vigilanza predisposta con l uso di Check- List: effettuati/programmati

61 Destinatari Datori di lavoro, produttori, importatori, associazioni di categoria, organizzazioni sindacali e dei consumatori, lavoratori, cittadini.

62 Criticità previste L attuazione di questo progetto si basa sulla collaborazione di Enti aventi obiettivi diversi dalla tutela della salute e della sicurezza dell uomo e dell ambiente e quindi potrà essere difficoltoso raggiungere una buona integrazione tra linguaggi, obiettivi e metodologie diverse.

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