La Long Term Care, componente importante nella gestione dei fondi sanitari: profili operativi
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- Felice Casati
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1 La Long Term Care, componente importante nella gestione dei fondi sanitari: profili operativi Dott. Andrea Pezzi Direttore Generale Unisalute S.p.A Assistenza sanitaria Integrativa: Quali prospettive? 13 settembre 2010 Camera di Commercio Milano 1
2 Agenda Uno sguardo al mercato LTC Le previsioni socio-demografiche Il decreto Sacconi e la non autosufficienza La Sanità Integrativa e i Fondi Sanitari Integrativi LTC: come realizzare un modello efficace Il ruolo dell assicurazione e Unisalute 2
3 Uno sguardo al mercato LTC L indagine ISTAT 2007 individua persone in condizione di disabilità (tra queste sono anziani), pari al 4,8% della popolazione. Generalmente per determinare la non autosufficienza il riferimento è costituito dagli ADL (activity of daily living) cioè la capacità di svolgere gli atti elementari della vita: nutrirsi da soli; essere in grado di lavarsi; usare i servizi igienici; controllare le funzioni fisiologiche; vestirsi; camminare. Per ciascuno di essi si può definire una perdita parziale o totale ed il grado di non autosufficienza è dato dalla somma delle capacità perse. Fonte: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Rapporto sulla non autosufficienza in Italia
4 Uno sguardo al mercato LTC La spesa pubblica nell anno 2007 per l LTC, assistenza continuativa a persone non autosufficienti, ammonta secondo quanto risulta alla Ragioneria dello Stato a: cui occorre aggiungere: 17,3 miliardi di euro pari a 1,13% del PIL ripartita in componente sanitaria, indennità di accompagnamento,componente comunale un ulteriore 1% del PIL per la spesa per pazienti cronici anziani che beneficiano dei servizi ospedalieri, spesso con uso inappropriato il supporto di un welfare invisibile costituito dal ruolo fondamentale negli interventi di assistenza domiciliare svolto dai famigliari, in generale le donne (madri, mogli, nuore e figlie) Fonte: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Rapporto sulla non autosufficienza in Italia
5 Le previsioni socio-demografiche La disabilità cresce con l età: è pari al 9,7% della fascia di popolazione dai anni, si eleva al 17,8% nella fascia e raggiunge il 44,5% degli 80 enni. La popolazione anziana è in crescita in tutto il mondo, soprattutto in Italia, che ha una delle popolazioni più longeve del mondo. Composizione % per classe di età dai 65 anni e più sul totale della popolazione in Italia Fonte: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Rapporto sulla non autosufficienza in Italia
6 Le previsioni socio-demografiche Il sostegno fornito dagli interventi domiciliari svolti dai famigliari, c.d. caregiver, è destinato nei prossimi anni a subire pesanti riduzioni rendendo la permanenza a domicilio dell anziano non autosufficiente alquanto difficile senza il ricorso a forme di cura private. Stima dei potenziali caregiver Rapporto tra la popolazione anni autosufficienti su popolazione anziana 80 e più anni non autosufficiente Fonte: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Rapporto sulla non autosufficienza in Italia
7 Sostenibilità Il tema delle persone che necessiteranno di assistenza sarà dunque centrale nei prossimi decenni. Se si tiene conto che la durata media per uno stato di non autosufficienza va dai 18 mesi per alcune inabilità di tipo fisico ai 12 anni per deficit mentali (Alzheimer) e ai 20 anni per persone che hanno avuto incidenti gravi, è evidente che i valori in gioco fanno dire che è impossibile che tanto i singoli privati che il sistema pubblico italiano si facciano carico integrale, da soli, di una spesa del genere, ma che è indispensabile una collaborazione fra pubblico e privato organizzato e quindi il ricorso ad Assicurazioni, Mutue e Fondi Sanitari Integrativi. 7
8 Il Decreto Sacconi e la non autosufficienza Il 27 ottobre 2009 viene emanato il Decreto Sacconi, attuativo del Decreto Turco del 2008, che definisce il secondo pilastro dell assistenza sanitaria complementare attraverso lo sviluppo dei Fondi sanitari integrativi. Il Decreto Sacconi regolamenta la nascita dell Anagrafe dei Fondi, indica tempi e modalità di iscrizione all Anagrafe e definisce nel dettaglio le prestazioni vincolate che devono essere garantite dal 2010, per poter continuare a godere delle agevolazioni fiscali previste dalla legislazione: 1) prestazioni finalizzate al recupero di pazienti non autosufficienti per malattia o infortunio; 2) prestazioni di assistenza odontoiatrica specialistica; 3) prestazioni riabilitative (es: fisioterapia) 4) ausili o dispositivi per disabilità temporanee 5) cure termali Il rispetto della soglia del 20% deve essere garantito dal 2010 per poter beneficiare dal 2012 delle agevolazioni fiscali previste dall articolo 51, comma 2, lettera a) del TUIR. 8
9 Come i dati evidenziano, nella dimensione sanitaria e in quella sociosanitaria i disavanzi economici più elevati si accompagnano da sempre a cattiva qualità nei processi di erogazione. Maurizio Sacconi Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Rapporto sulla non autosufficienza in Italia
10 La Sanità Integrativa Da oggi quindi la non autosufficienza rientra a pieno titolo tra le materie di natura contrattuale contenute negli Enti Organizzati per la Gestione della Sanità Integrativa. Tuttavia l aspetto gestionale e la tenuta nel tempo delle coperture sanitarie sono elementi fondamentali sia per quanto riguarda la LTC che la Sanità Integrativa in genere. Attualmente la maggiora parte dei Fondi ha fornito nell ambito delle prestazioni previste dal Decreto, coperture odontoiatriche più semplici e meno rischiose della LTC. 10
11 Fondi Sanitari Integrativi I Fondi Sanitari Integrativi, enti cui si rivolge primariamente il Decreto Sacconi, possono presentare diverse forme : prestazioni rimborsuali (in denaro) prestazioni sanitarie e diverse modalità di gestione possibilità di controllare la qualità del processo di erogazione. autogesione affidamento della gestione operativa a operatore di servizi affidamento della gestione economica a Compagnia di Assicurazione affidamento della gestione economica/tecnico/operativa a Compagnia di Assicurazione specializzata autogestione solo per prestazioni a bassa complessità gestionale e tecnica e affidamento per altre consente di beneficiare di know-how specialistici nella gestione tecnica di lungo periodo, e di utilizzare processi e servizi innovativi. 11
12 LTC: come realizzare un modello efficace E necessario: una forte capacità economica, considerati i costi molto elevati, e know how specifico di corretta previsione dei costi di lungo periodo un ampia ed approfondita conoscenza del mercato per ottenere condizioni privilegiate dai fornitori un elevata specializzazione che consenta di individuare e proporre agli assicurati le soluzioni migliori (es. capacità di coordinare le cure a domicilio che coinvolgono più soggetti: medici, infermieri, assistenti domiciliari e famigliari) essere in grado di personalizzare le proposte, in funzione delle disponibilità economiche e delle necessità del cliente. 12
13 UniSalute: I Fondi gestiti e i clienti Fondi Commercio Terziario Distribuzione Cooperativa Turismo Trasporti Legno e costruzioni Aziende - Casse - Mutue Metalmeccanico Chimico farmaceutico Bancario assicurativo/servizi Trasporti Commercio Alimentaristi Spettacolo Totale clienti assicurati: oltre 2 milioni L attività svolta in 15 anni da specialisti ha consentito di maturare significative esperienze nella personalizzazione di tutti i processi operativi e gestionali che coinvolgono tutte le parti in causa. 13
14 UniSalute e mercato assicurativo malattia: dati a confronto Assicurazione malattia UniSalute Raccolta premi diretti anno 2009 (mln di ) 2.194,00 155,00 Combined ratio* ,6% 92,69% Crescita % 1,6% 17,9% Crescita media annua % 6,3% 20,1% *Un combined ratio basso è una garanzia di sostenibilità per il futuro. Unisalute cresce a due cifre nei confronti di un mercato che registra una crescita assai più modesta. 14
15 Business model: componenti chiave Compagnia specializzata in assicurazioni salute con un posizionamento unico che fa leva su: un network selezionato di strutture sanitarie la gestione diretta del servizio e delle prestazioni focus su coperture collettive e benefit aziendali focus su innovazione e tecnologia 15
16 Business model: componenti chiave (2/3) Business model: componenti chiave un call center interno con 243 operatori che opera in sincronia con il sito unisalute.it un team di 28 medici che assistono i clienti e monitorano qualità e costi delle strutture convenzionate NET SALUTE 216 ospedali e case di cura studi medici dentisti centri psicoterapici un team di 32 persone dedicato alla relazione con le strutture sanitarie 16
17 Business model: un esempio PRESTAZIONE visita angiologica + doppler arti inferiori costo privato costo UniSalute Bologna Milano Roma tempi d'attesa in ssn giorni (Valori medi area bolognese) 65 Fonte: Elaborazione UniSalute
18 Business model: componenti chiave Abbiamo cominciato ad applicare anche all assistenza ai non autosufficienti il business model di successo applicato sulle garanzie malattia più tradizionali. In particolare i nostri clienti apprezzano: Consulenza medico-sanitaria ai nostri assicurati Centrale di acquisto/controllo prestazioni sanitarie Capacità di coordinare le cure a domicilio che coinvolgono diversi soggetti 18
19 Alcuni nostri clienti 19
20 Via del Gomito, Bologna 20
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