Autorità di Bacino BACINO PILOTA DEL FIUME SERCHIO
|
|
- Adolfo Riccardi
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 SCHEMA DI MASSIMA RELATIVO ALLA GESTIONE DELLE RISORSE IDRICHE ED ALLA DIFESA DEL SUOLO NELLE PRINCIPALI NAZIONI EUROPEE 1 - ITALIA Organizzazione della gestione delle risorse idriche Autorità di Bacino Anno di istituzione (legge n. 183/1989) Estensione territoriale. Il territorio nazionale è stato suddiviso in Autorità di Bacino Nazionali ed un Autorità di Bacino Pilota (quella del fiume Serchio), che sono sotto il controllo dello stato, in Autorità di Bacino interregionali e regionali, sotto il controllo delle regioni. Competenze. Ai sensi della legge n. 183/1989 le Autorità di Bacino hanno il compito di redigere il Piano di Bacino relativo anche alla salvaguardia delle risorse idriche. Secondo le più recenti leggi statali, ed in particolare secondo la legge Galli n. 36/1994 e il D.lgs. n. 152/1999, le Autorità di Bacino devono individuare le priorità ed i relativi interventi per la salvaguardia delle risorse idriche. Inoltre è compito delle Autorità di Bacino: redigere il bilancio idrico, imporre misure di salvaguardia, dare parere sulle derivazioni ed i prelievi di acque pubbliche. Struttura delle Autorità di bacino nazionali. Gli organi delle Autorità di Bacino nazionali sono di seguito riportati. - Comitato Istituzionale composto da: Ministro dell ambiente e della tutela del territorio (Presidente), Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Ministro delle politiche agricole e forestali, Ministro per i beni e le attività culturali, Presidenti giunte regionali, Presidenti province (Serchio), Segretario Generale. - Comitato Tecnico, composto dal Segretario generale dell Autorità di Bacino (presidente) e da funzionari designati uno per ciascuna delle amministrazioni presenti nel comitato istituzionale. Fa inoltre parte del comitato tecnico il direttore dell Agenzia per la protezione dell ambiente e per i servizi tecnici. Nel caso dell Autorità di Bacino del fiume Serchio fanno anche parte del comitato tecnico i Direttori Generali della Difesa del Territorio e della Tutela delle Acque Interne del Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio ed i Segretari Generali delle Autorità di Bacino nazionali. - Segretario Generale Regioni Competenze.Le Regioni, a seguito del D.lgs. n. 112/1998, hanno acquisito diverse competenze nella gestione ambientale. In particolare con il D.Lgs. n. 152 del 1999 è stato previsto che le regioni attuino il monitoraggio qualitativo e quantitativo dei corpi idrici e predispongano ed adottino il Piano di Tutela delle Acque entro il Fornitura dei servizi idrici Il servizio Idrico Integrato, ai sensi della legge Galli n. 36/1994, viene gestito territorialmente secondo gli Ambiti Territoriali Ottimali (A.T.O.). Tali A.T.O., una volta costituiti e resi operativi da leggi Regionali, dovrebbero, a regime, secondo le recenti disposizioni del governo, affidare i servizi idrici ad un gestore unico attraverso una gara pubblica. Novembre
2 1.2 - Prevenzione contro le alluvioni Le Autorità di Bacino hanno il compito di redigere ed approvare il Piano stralcio Assetto Idrogeologico. Tale Piano contiene l individuazione delle aree a rischio e a pericolosità idrogeologica (alluvioni e frane), le norme di salvaguardia, da applicare sulle aree individuate ed il piano finanziario recante, quest'ultimo, il fabbisogno e gli interventi per la riduzione del rischio idrogeologico. 2 - FRANCIA Organizzazione della gestione delle risorse idriche Agenzie Idriche (Agence de l'eau) Le Agenzie idriche francesi risultano l istituzione di riferimento in tale settore. Anno di istituzione. Legge Estensione territoriale. Il territorio Francese è stato suddiviso in 6 Agenzie, che coincidono con distretti idrografici comprendenti più bacini idrografici. Tipo di organizzazione. Sono delle istituzioni politico-amministritve di carattere interregionale (vi sono al loro interno dei funzionario cosi come dei rappresentanti del governo centrale e delle amministrazioni locali) Competenze. In collaborazione con gli altri organi istituzionali (in particolare con le Direction régionales de l'environnement) si occupano del finanziamento di interventi, redazione di Linee Guida e Piani di Coordinamento nel settore della qualità e della quantità delle risorse idriche, protezione contro l inquinamento e lo sfruttamento delle risorse idriche, individuazione dei costi per i prelievi e gli scarichi, protezione dell'ecosistema nei corpi idrici. Struttura. Sono presieduta da un Direttore Generale di nomina statale. Sono organi dell Agenzia: - Consiglio di Amministrazione presieduto da un presidente, di nomina statale, che si occupa degli affari generali, prepara i programmi di intervento pluriennali, delibera sull attribuzione di aiuti finanziari statali ad enti pubblici o privati, sui contributi dell Agenzia alla ricerca e su tutte le questioni che riguardano il territorio. - Comitato di Bacino presieduto da un presidente, eletto localmente, prepara ed adotta il Piano per lo sviluppo e la gestione delle risorse idriche a livello di distretto idrografico. Il Comitato è consultato dall'agenzia Idrica, per fissare i costi dei prelievi e degli scarichi ed anche per discutere l attuazione delle priorità per il programma quinquennale di azione dell Agenzia Fornitura dei servizi idrici In Francia, l organizzazione del servizio idrico integrato (fornitura dell acqua potabile, collettamento e trattamento delle acque di scarico), a differenza di altri servizi pubblici ha un carattere fortemente decentralizzato. Secondo una legge del 1992, la fornitura del servizio è sotto la responsabilità di municipalizzate o gruppi di comuni, che agiscono secondo le leggi e le direttive stabilite dallo stato e dalle Agenzie Idriche. La legge francese permette una certa flessibilità nella fornitura del servizio idrico, permettendo nella sostanza tre tipi di gestioni: - di tipo pubblico, in cui il controllo e la gestione sono attuate dalle autorità locali; - di tipo intermedio, in cui la gestione è affidata ad un operatore privato affiancato da una struttura governativa; - di tipo delegato, in cui il governo locale delega un soggetto privato per la fornitura del servizio. Novembre
3 2.2 - Prevenzione contro le alluvioni Autorità di Bacino Gli Studi sulle aree a rischio alluvionale per la prevenzione vengono redatti dal Ministero dell Ambiente e dalla protezione civile che elaborano, per i bacini idrografici principali (Senna ), dei piani con indicazione del rischio alluvionale (Le plan de prevention de risques de s inondation). Le Direction Departmental de l Equipment du Gard svolgono un azione di monitoraggio e manutenzione dei fiumi. Il ruolo del governo centrale consiste principalmente nell identificare aree di particolare rischio idrogeologico e comunicarle alle autorità locali. 3 - SPAGNA Organizzazione della gestione delle risorse idriche Autorità di Bacino Le Autorità di Bacino spagnole (Confederación Hidrográfica) sono l organo di riferimento. Tali enti hanno una lunga tradizione in Spagna, infatti, fin dal 1926, anno dell istituzione della prima Autorità di Bacino, il bacino idrico è stato un area privilegiata per la gestione e la pianificazione delle risorse idriche. La legge del 1985 ha confermato tale impostazione, successivamente attraverso un Decreto Reggio 650/1987, sono state istituite 13 Autorità di Bacino di cui 9 interregionali sotto il controllo del governo centrale e 4 regionali sotto il controllo dei governi regionali. Anno di istituzione Estensione territoriale. Il territorio Spagnolo è stato suddiviso in 13 Autorità di Bacino (9 interregionali e 4 regionali), che coincidono con i bacini idrografici. Tipo di organizzazione. Sono delle istituzioni politico-amministritve di carattere interregionale e regionale. Competenze. Gestione e la pianificazione delle risorse idriche, redazione ed approvazione del Piano di Bacino Ideologico; monitoraggio e controllo delle acque pubbliche ed i corpi idrici; progettazione, attuazione e gestione degli interventi idraulici; autorizzazione di licenze e permessi per l utilizzo delle risorse idriche pubbliche ed il monitoraggio idrogeologico (qualitativo, quantitativo); redazione di cartografie per la prevenzione del rischio alluvionale; responsabili del monitoraggio in tempo reale per la protezione contro le alluvioni e l allarme per le autorità incaricate della di protezione civile. Struttura delle Autorità di bacino nazionali.. Per quanto attiene le Autorità nazionali il referente statale è la Direzione Generale degli interventi idraulici e della qualità delle acque (Dirección General de Obras Hidraúlicas y Calidad de las aguas) del Ministro dell Ambiente. Gli organi delle Autorità di Bacino sono di seguito riportati. - Il Presidente viene eletto dal Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro dell Ambiente. - Organo di Governo (Junta de Gobierno), presieduto dal Presidente, comprende rappresentanti del governo centrale (Ministro dell Agricoltura, Pesca e Alimentazione, Energia ed Industria), dei governi regionali (al meno il 33% dei membri). Esso è competente per quanto riguarda le questioni finanziarie, la formulazione di piani e la definizione di aree da proteggere per gli acquifere e le acque sotterranee. - Organo operativo (Junta de Explotación), coordina la gestione degli interventi idraulici delle risorse idriche in aree particolari del bacino o in unità idrogeologiche. E composto da rappresentanti dei delle amministrazioni, dei consumatori (pubblici e privati). - Assemblea dei consumatori (Asamblea de Usuarios), è presieduta da un presidente ed è composta da tutte le categorie di utilizzatori delle risorse idriche. - Commissione relativa alle dighe (Comissión de Desemblase), è responsabile per proporre al Presidente dell Autorità di Bacino, che la presiede, il sistema appropriato per i rilasci idrici dalle dighe. Novembre
4 - Consiglio del Bacino Idrico (Consejo del Agua de Cuenca), è responsabile per l approvazione del Piano di Bacino Idrologico, che è successivamente trasmesso al governo centrale. Esso è presieduto dal Presidente ed è composto dai rappresentanti dei diversi dipartimenti. - Ufficio Idrologico di Pianificazione (Oficina de Planificación), è l unità tecnica amministrativa responsabile per la formulazione, il monitoraggio e la revisione del Piano di Bacino Idrologico, e fornisce supporto tecnico al consiglio del bacino idrico Società miste pubblico-private (Sociedades Estatales) Tali enti sono state creati nel 1996 ed hanno all interno di ciascun bacino idrografico, così come individuato dalla legislazione spagnola, competenze relativamente alla costruzione e la gestione degli interventi idraulici pubblici, e pertanto dovrebbero assistere le Autorità di Bacino nelle loro funzioni. Tali società non sono ancora operative in tutti i bacini Fornitura dei servizi idrici In Spagna l organizzazione del servizio idrico integrato è sotto la responsabilità di municipalizzate o gruppi di comuni. 3.3 Prevenzione contro le alluvioni Gli studi per l individuazione di aree a diversa probabilità di inondazione vengono eseguiti dalle Autorità di Bacino. L esecuzione degli interventi per la prevenzione e protezione contro le alluvioni vengono coordinate lungo il bacino fluviale dalle Autorità di Bacino e dalla Direzione Generale delle Opere Idrauliche (Dirección General de Obras Hidráulicas). Il Ministro dell Interno (Direzione della protezione Civile) è responsabile della sicurezza pubblica e della redazione di piani di protezione civile con l individuazione del diverso rischio alluvionale. 4 - GERMANIA Organizzazione della gestione delle risorse idriche In Germania la gestione delle risorse idriche è quasi esclusivamente responsabilità dei soggetti federali (Bundesländer). Il North Rhine-Westphalia è l unico Bundesland in Germania dove la gestione è effettuata a livello di bacino idrografico. Nel North Rhine Westphalia, la maggioranza dei bacini idrici è gestita da associazioni fluviali che hanno un autonomia finanziaria. La più grande di tale associazioni (copre circa 4,500 km 2 ) è la German Water Association Ruhrverband. Il Ruhrverband è sotto il controllo dello stato, ed è soggetto alla supervisione del Ministero dell Ambiente ed il Governo del North Rhine-Westphalia. In altri stati federali la gestione dei bacini idrici è organizzata secondo limiti amministrativi Prevenzione contro le alluvioni La Germania presenta un elevato rischio alluvionale. Le misure per la prevenzione contro il rischio alluvionale sono di competenza dello stato centrale e in particolare del Ministero dei trasporti e dell Ambiente. A seguito degli eventi calamitosi verificatisi nell agosto del 2002, il Governo Federale ha approvato un Programma Nazionale per la Difesa contro le alluvioni. Novembre
5 5 - INGHILTERRA Organizzazione della gestione delle risorse idriche L Agenzia Ambientale (Environment Agency) è competente nella protezione contro le alluvioni, il monitoraggio della qualità e della quantità delle acque interne e marine, nell autorizzazione per il prelievi, e per il miglioramento dell ecosistema naturale. Per quanto attiene alla gestione delle risorse idriche l Inghilterra ed il Galles non sono pertanto divise in bacini idrografici. Viceversa la nazione è divisa in 8 regioni con caratteristiche ambientali omogenee che sono divise ulteriormente in 26 aree Fornitura dei servizi idrici La fornitura dei servizi idrici è stata completamente privatizzata nel 1989 (Water Act) ed è condotta da 15 Società (Water Companies) i cui limiti amministrativi quasi coincidono con quelli dei bacini idrografici. Tali società sono soggette al controllo di un organo indipendente OFFWAT che tutela i diritti degli utenti. 5.2 Prevenzione contro le alluvioni e gestione delle risorse idriche L Agenzia Ambientale (Environment Agency) è competente nella protezione contro le alluvioni. Tale attività si esplica in un sistema di monitoraggio in tempo reale dei fiumi principali e nella redazione di piani di difesa alluvionale. Novembre
Piano di Tutela delle Acque e Direttiva 2000/60/CE: Quali gli obblighi e le azioni per il futuro
Piano di Tutela delle Acque e Direttiva 2000/60/CE: Quali gli obblighi e le azioni per il futuro Corrado Soccorso Dipartimento Difesa del Suolo Sezione Geologia e Georisorse Settore Tutela Acque Iniziativa
DettagliLA NORMATIVA SULLA DIFESA DEL SUOLO
LA NORMATIVA SULLA DIFESA DEL SUOLO R.D. 25 luglio 1904, n. 523 - Testo Unico delle disposizioni di legge intorno alle opere idrauliche delle diverse categorie. R.D. 11 dicembre 1933, n. 1775 - Testo Unico
DettagliAutorità di Bacino DELL ADIGE E DEI FIUMI ISONZO, TAGLIAMENTO, LIVENZA, PIAVE, BRENTA-BACCHIGLIONE
Autorità di Bacino DELL ADIGE E DEI FIUMI ISONZO, TAGLIAMENTO, LIVENZA, PIAVE, BRENTA-BACCHIGLIONE ACQUA: A CHI RIVOLGERSI, QUANDO DOVE, PERCHE. LE CHIAVI PER UNA CORRETTA INFORMAZIONE ing. Roberto Casarin
DettagliDETERMINAZIONE PROT N. 926/REP. N. 57 DEL
DETERMINAZIONE PROT N. 926/REP. N. 57 DEL 30.01.2013 Oggetto: Comune di Villaputzu. Studio di compatibilità relativo al progetto di Variazione di un sottotetto in appartamento ai sensi dell art. 15 della
DettagliLa pianificazione di settore nella Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia: elementi di coerenza con il Piano di Gestione
La pianificazione di settore nella Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia: elementi di coerenza con il Piano di Gestione Il Piano di tutela delle acque SCOPO Costituisce uno specifico piano di settore
DettagliMappe della pericolosità e del rischio di alluvione
Mappe della pericolosità e del rischio di alluvione Regione Toscana Giornata di Partecipazione e Consultazione Pubblica ai fini della Direttiva 2007/60/CE relativa alla valutazione e alla gestione del
DettagliMinistero dell Ambiente e della Tutela del Territorio DIVISIONE GESTIONE INTEGRATA DELLE RISORSE IDRICHE
Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio DIVISIONE GESTIONE INTEGRATA DELLE RISORSE IDRICHE Struttura istituzionale e organizzativa per la gestione delle acque in Italia Workshop Gli obblighi
DettagliCONSIGLIO REGIONALE DELLA LIGURIA
CONSIGLIO REGIONALE DELLA LIGURIA ESTRATTO del Processo verbale dell adunanza del 18 luglio 2006 Seduta pubblica Sessione II ordinaria Intervenuti Consiglieri N. 33 Presidente Giacomo Ronzitti Consiglieri
DettagliDELIBERA N. 156 RELATIVA ALLA SEDUTA DEL C.I. DEL 19 giugno 2007 Pagina 1 di 6. Autorità di Bacino
Pagina 1 di 6 CRITERI PER LA DEFINIZIONE DEL DEFLUSSO MINIMO VITALE DEL BACINO DEL FIUME SERCHIO, DI CUI ALLE DELIBERE DI COMITATO ISTITUZIONALE N. 121 DEL 1 AGOSTO 2002 E N. 152 DEL 20 FEBBRAIO 2007.
DettagliDELIBERAZIONE N. 10 DEL
COMITATO ISTITUZIONALE DELIBERAZIONE N. 10 Oggetto: Comune di Galtellì - Proposta di variante al P.A.I. ai sensi dell art. 37, comma 3 lett. b delle N.A. del P.A.I., per le aree di pericolosità idraulica
DettagliAUTORITÀ DI BACINO REGIONALE COMITATO ISTITUZIONALE DELIBERAZIONE N. 13 DEL 07 MAGGIO 2014
COMITATO ISTITUZIONALE DELIBERAZIONE N. 13 DEL 07 MAGGIO 2014 Oggetto: Comune di Cagliari Studio di compatibilità idraulica, geologica e geotecnica ai sensi dell art. 8 comma 2 delle Norme di Attuazione
DettagliSCHEMA DI NORMATIVA TIPO DI UN PIANO DI BACINO STRALCIO PER L ASSETTO IDROGEOLOGICO
AUTORITÀ DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE COMITATO TECNICO REGIONALE CRITERI PER L ELABORAZIONE DEI PIANI DI BACINO SCHEMA DI NORMATIVA TIPO DI UN PIANO DI BACINO STRALCIO PER L ASSETTO IDROGEOLOGICO RACCOMANDAZIONE
DettagliALMA MATER STUDIORUM UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
ALMA MATER STUDIORUM UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI ASPETTI ECOLOGICI E NORMATIVA PER IL CONTROLLO E MONITORAGGIO DELLE ACQUE CORRENTI: CONFRONTO TRA
DettagliAutorità di Bacino Regionale della Sardegna
Autorità di Bacino Regionale della Sardegna DELIBERA DEL COMITATO ISTITUZIONALE N. 4 Oggetto: Comune di Sassari Studio Idraulico e Geologico di dettaglio per richiesta di variante al P.A.I. ai sensi dell
DettagliOSSERVATORIO DEL LAGO DI VARESE
OSSERVATORIO DEL LAGO DI VARESE PROTOCOLLO D INTESA 2015-2020 PROTOCOLLO D INTESA PER LA COSTITUZIONE DELL OSSERVATORIO DEL LAGO DI VARESE Premesse Art. 1 Ambito dell Osservatorio del Lago di Varese Art.
DettagliLe iniziative del Ministero dell Ambiente in materia di difesa delle coste dal 2006 e gli obiettivi di indirizzo generali
Le iniziative del Ministero dell Ambiente in materia di difesa delle coste dal 2006 e gli obiettivi di indirizzo generali Leonardo Di Maggio Consulente Sogesid presso la Direzione Generale per la Salvaguardia
DettagliLA CONOSCENZA DELLA PERICOLOSITA IDRAULICA PER UNA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE COMPATIBILE CON L ASSETTO IDROGEOLOGICO
I VINCOLI AMBIENTALI, ARCHITETTONICI PAESAGGISTICI ED ARCHEOLOGICI LA CONOSCENZA DELLA PERICOLOSITA IDRAULICA PER UNA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE COMPATIBILE CON L ASSETTO IDROGEOLOGICO RELATORE: Ing.
DettagliGESTIONE DELLE RISORSE IDRICHE
GESTIONE DELLE RISORSE IDRICHE Protezione degli ecosistemi: assicurarne l integrità attraverso una gestione sostenibile delle risorse idriche promuovere la cooperazione tra paesi nella gestione dei bacini
DettagliDELIBERAZIONE N X / 1205 Seduta del 20/12/2013
DELIBERAZIONE N X / 1205 Seduta del 20/12/2013 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI PAOLA BULBARELLI MARIA CRISTINA
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA
PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REDAZIONE DEL PROGETTO PRELIMINARE DELLE OPERE PER LA MITIGAZIONE DEL RISCHIO IDRAULICO SUL TORRENTE MENSOLA IN COMUNE DI FIRENZE tra REGIONE TOSCANA PROVINCIA DI FIRENZE AUTORITA
DettagliAUTORITÀ DI BACINO REGIONALE COMITATO ISTITUZIONALE DELIBERAZIONE N. 16 DEL 03.04.2012
REGIONALE COMITATO ISTITUZIONALE DELIBERAZIONE N. 16 DEL 03.04.2012 Oggetto: Comune di San Teodoro - Proposta di variante al P.A.I. ai sensi dell art. 37, comma 3 lett. b delle N.A. del P.A.I., per le
DettagliIL LABORATORIO ISONZO E ALTRE ESPERIENZE SULLA CONDIVISIONE NELLA GESTIONE DELLE ACQUE NEL BACINO DELL ISONZO
IL LABORATORIO ISONZO E ALTRE ESPERIENZE SULLA CONDIVISIONE NELLA GESTIONE DELLE ACQUE NEL BACINO DELL ISONZO Ing. Roberto Casarin Dott. Matteo Bisaglia Autorità di bacino dei fiumi Isonzo, Tagliamento,
DettagliDELIBERAZIONE N. 6 DEL 29 LUGLIO 2014
COMITATO ISTITUZIONALE DELIBERAZIONE N. 6 DEL 29 LUGLIO 2014 Oggetto: Comune di Castiadas Studio di compatibilità idraulica, geologica e geotecnica nel territorio comunale di Castiadas in loc. Borgo San
DettagliAutorità di Bacino del Fiume Arno
STATO DI ATTUAZIONE DEGLI INTERVENTI EFFETTUATI CON FINANZIAMENTI A VALERE SU FONDI DELLA L.183/89 Annualità 1989/2006 - aggiornamento 2006 Pagina 2 di 21 - Relazione Pag.3 - Schemi riassuntivi Pag.16
DettagliI CONTRATTI DI FIUME IN LOMBARDIA
VERSO IL CONTRATTO DI FIUME DELL ALTO BACINO DEL FIUME ADDA I CONTRATTI DI FIUME IN LOMBARDIA PROGETTI E POLITICHE INTEGRATE PER LA RIDUZIONE DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO E LA RIQUALIFICAZIONE FLUVIALE SONDRIO,
DettagliCONSIGLIO REGIONALE ASSEMBLEA LEGISLATIVA REGIONALE DELLA LIGURIA CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE LOCALI
CONSIGLIO REGIONALE ASSEMBLEA LEGISLATIVA REGIONALE DELLA LIGURIA CONSIGLIO DELLE AUTONOMIE LOCALI DELIBERA IN DATA 27/10/2009, n 64 OGGETTO: Parere in ordine D.L. n.488 del 29/9/2009 "Nuova disciplina
Dettaglila redazione delle mappe della pericolosità e del rischio alluvionale
Verso il Piano di gestione del rischio di alluvione: la redazione delle mappe della pericolosità e del rischio alluvionale Bacini liguri Cinzia Rossi Regione Liguria - Settore Assetto del Territorio Direttiva
DettagliIl Ministro della Salute
Il Ministro della Salute di concerto con Il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n 300 recante riforma dell organizzazione del Governo a
DettagliITER AMMINISTRATIVO DEL PTRA
ITER AMMINISTRATIVO DEL PTRA PROCEDIMENTO di formazione, adozione e approvazione del PRTA Il Piano di tutela è lo strumento regionale di pianificazione della tutela e dell uso delle risorse idriche E sottoposto
DettagliIncontro delle Reti Locali Interessate da processi di pianificazione strategica partecipata per la riqualificazione dei bacini fluviali
Incontro delle Reti Locali Interessate da processi di pianificazione strategica partecipata per la riqualificazione dei bacini fluviali Parma 17 aprile 2007 Mario Clerici L obiettivo la promozione di strumenti
DettagliCO.R.D.A.R. Valsesia S.p.A.
DIREZIONE GENERALE RISPONDE A: Consiglio di Amministrazione INTERAZIONI: tutti gli uffici Pianificazione, gestione e controllo di tutte le attività dell azienda in relazione agli indirizzi impartiti dal
DettagliAUTORITÀ DI BACINO REGIONALE COMITATO ISTITUZIONALE DELIBERAZIONE N. 1 DEL
COMITATO ISTITUZIONALE DELIBERAZIONE N. 1 Oggetto: Misure di salvaguardia a tutela del bacino idrografico del fiume Tirso e dell invaso dell Omodeo - definizione di valori limite di emissione per le sostanze
Dettagliwww.sardegnaprogrammazione.it Soddisfacimento delle CExA applicabili al POR FESR 11 Condizionalità tematiche: 4 NON SODDISFATTE 3 SODDISFATTE PARZIALMENTE Come ci eravamo lasciati (il 24 settembre 2015)
DettagliI CONTRATTI DI FIUME IN LOMBARDIA Mario Clerici Regione Lombardia Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile
I CONTRATTI DI FIUME IN LOMBARDIA Mario Clerici Regione Lombardia Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile Perché un Contratto di Fiume? PER RENDERE PIU EFFICIENTI ED EFFICACI LE POLITICHE
DettagliIl decentramento delle competenze in materia di governo del territorio
Il decentramento delle competenze in materia di governo del territorio Tre fasi principali: L istituzione delle regioni a statuto speciali e delle province autonome (1946) L istituzione delle regioni a
DettagliBACINO REGIONALE OMBRONE BACINO INTERREGIONALE FIORA PIANIFICAZIONE DI BACINO E NORME PAI
BACINO REGIONALE OMBRONE BACINO INTERREGIONALE FIORA PIANIFICAZIONE DI BACINO E NORME PAI COLLEGIO DEI GEOMETRI DELLA PROVINCIA DI GROSSETO 30 OTTOBRE 2013 1 BACINO REGIONALE OMBRONE BACINO INTERREGIONALE
DettagliValutazione globale provvisoria dei problemi di gestione delle acque
Valutazione globale provvisoria dei problemi di gestione delle acque dei bacini idrografici delle Alpi Orientali Dott. Alberto Cisotto Autorità di bacino dell Alto Adriatico L articolo 14 della direttiva
Dettagli"Acqua, sostenibilità e partecipazione
Convegno "Acqua, sostenibilità e partecipazione DALLA PARTECIPAZIONE ALLA NEGOZIAZIONE Ing. Giorgio Cesari Segretario Generale Autorità di bacino Fiume Tevere Università Niccolò Cusano 22 Marzo 2016 Inquadramento
DettagliCentro Funzionale Decentrato della Regione del Veneto
Segreteria Regionale Lavori Pubblici Servizio Protezione Civile Centro Funzionale Decentrato della Regione del Veneto Normativa di riferimento e iter costitutivo Relatore: dott. Maurizio Mazzonetto La
DettagliBACINO REGIONALE OMBRONE BACINO INTERREGIONALE FIORA PIANIFICAZIONE DI BACINO E NORME PAI
BACINO INTERREGIONALE FIORA PIANIFICAZIONE DI BACINO E NORME PAI COLLEGIO DEI GEOMETRI DELLA PROVINCIA DI GROSSETO 30 OTTOBRE 2013 1 BACINO INTERREGIONALE FIORA NORME PAI Disposizioni immediatamente vincolanti:
DettagliProgetto di Piano PS5
Progetto di Piano PS5 AUTORITA DI BACINO DEL FIUME TEVERE Bacini idrogeologici Struttura albana: San Cesareo-Colonna; Marino -Castel Porziano Struttura sabatina: Formello -Tomba di Nerone; Cesano -Fiumicino
DettagliMincio IL MINCIO E I SUOI TERRITORI. Contratti di Fiume. 8 giugno 2016 Mantova. Mario Clerici DG Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile
Mincio IL MINCIO E I SUOI TERRITORI I Contratti di Fiume 8 giugno 2016 Mantova Mario Clerici DG Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile Il Tema COME RENDERE PIU EFFICIENTI ED EFFICACI LE POLITICHE DI
Dettagli- a tutte le tipologie di aree a cui è riconosciuta valenza ambientale, istituite e gestite da associazioni ambientaliste (Oasi, IBA, Aree Wilderness)
- alla Rete Natura 2000 (SIC e ZPS) - alle zone umide di cui alla Convenzione di Ramsar - a tutte le tipologie di aree a cui è riconosciuta valenza ambientale, istituite e gestite da associazioni ambientaliste
DettagliAUTORITÀ DI BACINO INTERREGIONALE DEL FIUME MAGRA
AUTORITÀ DI BACINO INTERREGIONALE DEL FIUME MAGRA DECRETO N. 28 DEL 16/06/2008 Oggetto: Modifica cartografica delle perimetrazioni delle aree inondabili (Tav. 4 elemento 6) e degli ambiti normativi (Tav.
DettagliDEI FIUMI ISONZO, TAGLIAMENTO, LIVENZA, PIAVE, BRENTA-BACCHIGLIONE. DELIBERA N. 2 Seduta del 19 giugno 2007 IL COMITATO ISTITUZIONALE
DELIBERA N. 2 Seduta del 19 giugno 2007 OGGETTO: Art.6 delle Norme di attuazione del progetto di piano stralcio per l assetto idrogeologico dei bacini dei fiumi Isonzo, Tagliamento,Piave, Brenta-Bacchiglione
DettagliIl ruolo dei Dottori Agronomi e Forestali nella Protezione Civile
Federazione Regionale Ligure Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali La Spezia Il ruolo dei Dottori Agronomi e Forestali nella Protezione Civile La Spezia c/o Centro Integrato di Protezione Civile
DettagliESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA CAPITOLINA (SEDUTA DEL 13 MARZO 2015)
Protocollo RC n. 4976/15 ESTRATTO DAL VERBALE DELLE DELIBERAZIONI DELLA GIUNTA CAPITOLINA (SEDUTA DEL 13 MARZO 2015) L anno duemilaquindici, il giorno di venerdì tredici del mese di marzo, alle ore 9,40,
DettagliTutela della rete idrografica e delle relative pertinenze e sicurezza idraulica. Norme di Attuazione: Titolo 4
Tutela della rete idrografica e delle relative pertinenze e sicurezza idraulica Norme di Attuazione: Titolo 4 Elaborati grafici di riferimento: Tavola 1 OBIETTIVI DEL PTCP COORDINAMENTO dei diversi STRUMENTI
DettagliFRA. L AUTORITA D AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE n 6 ALESSANDRINO E LE COMUNITA MONTANE
Schema di INTEGRAZIONE E MODIFICAZIONE ACCORDO DI PROGRAMMA PER IL COORDINAMENTO DELLE ATTIVITA DI DIFESA E TUTELA DELL ASSETTO IDROGEOLOGICO DEL TERRITORIO MONTANO. II ACCORDO DI PROGRAMMA FRA L AUTORITA
DettagliMappe della pericolosità e del rischio di alluvione
Regione Toscana Arezzo 13 settembre 2013 Le attività della Regione Toscana in attuazione della direttiva 2007/60 CE e del D.Lgs 49/2010 Beatrice Mengoni Settore Prevenzione del Rischio Idraulico e Idrogeologico
DettagliAutorità di Bacino del Fiume Arno
Autorità di Bacino del Fiume Arno Modello idraulico dell asta principale del fiume Arno nel tratto della pianura di Firenze compreso tra Nave di Rosano e la confluenza con il fiume Ombrone, al fine dell
DettagliCiclo idrico e governo delle acque Titolo contratti Sottotitolo di fiume con particolare riguardo alle attività di monitoraggio e controllo
Ciclo idrico e governo delle acque Il Titolo ruolo di ARPA Lombardia in materia di contratti Sottotitolo di fiume con particolare riguardo alle attività di monitoraggio e controllo Dr.ssa Paola Bossi Sede
DettagliREGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE DELLA CONSULTA DEGLI UTENTI
REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE DELLA CONSULTA DEGLI UTENTI 1 Indice TITOLO I Disposizioni Generali 3 Premessa 3 Art. 1 - Istituzioni, Sede e durata della Consulta degli Utenti 3 Art. 2 - Finalità 3 TITOLO
DettagliMonitoraggio. Incontro tematico per la partecipazione pubblica a supporto dell elaborazione elaborazione del PBI. Parma, 6 luglio 2011
Monitoraggio Incontro tematico per la partecipazione pubblica a supporto dell elaborazione elaborazione del PBI Parma, 6 luglio 2011 via Giuseppe Garibaldi, 75-43121 Parma - tel. 0521 2761 www.adbpo.it
DettagliLa Protezione Civile e il Sistema Nazionale di Protezione Civile
La Protezione Civile e il Sistema Nazionale di Protezione Civile Il Sistema Nazionale di P.C. è un sistema complesso e unico nell ambito della pubblica amministrazione. Viene istituito nel 1992 (Legge
DettagliVerbale di Deliberazione del Commissario straordinario con i poteri del Consiglio comunale. n. 28 dd
Deliberazione n. 28 dd.25.02.2015 Pagina 1 di 6 COMUNE DI SAN LORENZO DORSINO Provincia di Trento Verbale di Deliberazione del Commissario straordinario con i poteri del Consiglio comunale n. 28 dd. 25.02.2015
DettagliAlcune realtà Regionali: Sicilia. Giovanni Pantaleo (Coordinatore Commissione Urbanistica Ordine Regionale Geologi di Sicilia)
Alcune realtà Regionali: Sicilia Giovanni Pantaleo (Coordinatore Commissione Urbanistica Ordine Regionale Geologi di Sicilia) Riferimenti normativi regionali in tema di pianificazione e gestione del territorio
DettagliCONFERENZA ZONALE PER L ISTRUZIONE Comuni di Livorno, Collesalvetti e Capraia Isola REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONFERENZA ZONALE
CONFERENZA ZONALE PER L ISTRUZIONE Comuni di Livorno, Collesalvetti e Capraia Isola REGOLAMENTO INTERNO PER IL FUNZIONAMENTO DELLA CONFERENZA ZONALE INDICE Art. 1 Istituzione Art. 2 Composizione Art. 3
DettagliAutorità di Bacino del Fiume Tevere. Scheda Tecnica Interventi P.S. 5. Codice ABT : TEVERE 9 (TE 09) (Ponte Milvio);
Autorità di Bacino del Fiume Tevere Scheda Tecnica Interventi P.S. 5 Codice ABT : TEVERE 9 (TE 09) (Ponte Milvio); Sottobacino : Tevere area urbana di Roma; Asta fluviale: Tevere; Tratto in dissesto: tratto
DettagliComune di Eupilio PROVINCIA DI COMO
Comune di Eupilio PROVINCIA DI COMO COPIA VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N 70 OGGETTO: Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale (AQST) "Contratto di fiume Lambro Settentrionale" (l.r. 14
DettagliDeliberazione n. V di verbale della seduta del 23/04/2013. Protocollo Generale N. 321/13. Assemblea d Ambito
Deliberazione n. V di verbale della seduta del 23/04/2013 Protocollo Generale N. 321/13 Oggetto: Approvazione progetto definitivo Interventi per il disinquinamento della Laguna di Venezia - Risanamento
DettagliPiano Stralcio di Bacino per l Assetto Idrogeologico (P.A.I.) (ART.1 D.L. 180/98 CONVERTITO CON MODIFICHE CON LA L.267/98 E SS.MM.II.
REPUBBLICA ITALIANA Regione Siciliana Assessorato Regionale del Territorio e dell Ambiente DIPARTIMENTO REGIONALE DELL AMBIENTE Servizio 3 "ASSETTO DEL TERRITORIO E DIFESA DEL SUOLO (P.A.I.) (ART.1 D.L.
DettagliAGGIORNAMENTO. Le normative. dal 2008 al 2015
AGGIORNAMENTO Le normative dal 2008 al 2015 Coordinamento dei soccorsi L. 26 febbraio 2011 n. 10 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 29 dicembre 2010, n. 225, recante proroga di
DettagliPROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO. Dipartimento Agricoltura e alimentazione Dipartimento Risorse forestali e montane
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Dipartimento Agricoltura e alimentazione Dipartimento Risorse forestali e montane SCHEDA DI NOTIFICA DELLE MODIFICHE AL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007-2013 SOMMARIO La presente
DettagliIl Piano di stralcio per l Assetto Idrogeologico dei Bacini idrografici.
Il Piano di stralcio per l Assetto Idrogeologico dei Bacini idrografici. Percorso storico: La Legge 18 maggio 1989, n.183, Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo (integrata
DettagliPiano Regionale di Tutela Acque
Piano Regionale di Tutela Acque Fonte normativa: decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152 Norme in materia ambientale articolo 121 Strutture coinvolte: Servizio infrastrutture civili e tutela acque dall'inquinamento
DettagliINFORMAZIONI PERSONALI. Sandra Tobia. Indirizzo. Telefono Nazionalità Italiana Nascita NAPOLI,
INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo Sandra Tobia VIA FRANCOFORTE N. 4 09129 CAGLIARI Telefono 0706032235 E-mail sandra.tobia@abbanoa.it Nazionalità Italiana Nascita NAPOLI, 22.11.1955 ESPERIENZA LAVORATIVA
DettagliDELIBERA DELLA GIUNRA REGIONALE 721 DEL 10/06/2013. Regolamento di Organizzazione di Intercent-ER
DELIBERA DELLA GIUNRA REGIONALE 721 DEL 10/06/2013 Regolamento di Organizzazione di Intercent-ER Articolo 1 Disposizioni generali 1. Il presente regolamento disciplina le modalità di gestione del personale
DettagliSEMINARIO IL VALORE DELL ACQUA
Programma Operativo Italia-Malta 2007-2013 Monitoraggio delle risorse idriche sotterranee ed interventi per il controllo dell intrusione marina e per la riduzione dell inquinamento da attività agricole
DettagliREGOLAMENTO INTERCOMUNALE DI DISCIPLINA DEGLI ORGANI E DELLE STRUTTURE DI PROTEZIONE CIVILE
REGOLAMENTO INTERCOMUNALE DI DISCIPLINA DEGLI ORGANI E DELLE STRUTTURE DI PROTEZIONE CIVILE Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 49 del 21 ottobre 2015 CAPO I DISPOSIZIONI PRELIMINARI...
DettagliBollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 87 del
36316 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 87 del 28-7-2016 DETERMINAZIONE DELL AUTORITA DI GESTIONE DEL PSR PUGLIA 22 luglio 2016, n. 247 Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020. Misura 16 Cooperazione.
DettagliNorme in materia di difesa del suolo - Attuazione della Legge 18 Maggio 1989, n. 183 e successive modificazioni ed integrazioni.
LR 8/94 1994-02-07-8 LR Campania.doc 1/6 LEGGE - 7 febbraio 1994, n.8 (Bollettino Ufficiale Regionale N. 10 del 14/02/1994) Norme in materia di difesa del suolo - Attuazione della Legge 18 Maggio 1989,
DettagliANGELA NADIA SULIS REGIONE LOMBARDIA PROTEZIONE CIVILE
La DIRETTIVA PCM 8 LUGLIO 2014 «indirizzi operativi inerenti l'attività di protezione civile nell'ambito dei bacini in cui siano presenti grandi dighe» e la pianificazione di emergenza comunale ANGELA
DettagliIl Ministro per i Rapporti con il Parlamento
DECRETO 23 settembre 2011 Organizzazione interna del Dipartimento per i rapporti con il Parlamento (Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 293 del 17 dicembre 2011) Il Ministro per i Rapporti con il Parlamento
DettagliFunzioni di supporto secondo il Metodo Augustus
Funzioni di supporto secondo il Metodo Augustus Le Linee Guida del Metodo Augustus (sviluppate dal Dipartimento di Protezione Civile), hanno lo scopo di: fornire un indirizzo per la pianificazione di emergenza,
DettagliDalle criticità idrauliche alla gestione della vegetazione: la manutenzione dei corsi d acqua nell approccio regionale
LA GESTIONE DELLA VEGETAZIONE RIPARIALE TRA RISCHIO IDRAULICO E TUTELA DELLA BIODIVERSITÀ E DEL PAESAGGIO Dalle criticità idrauliche alla gestione della vegetazione: la manutenzione dei corsi d acqua nell
DettagliDIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO SVILUPPO RURALE
REGIONE TOSCANA DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO SVILUPPO RURALE SETTORE INTERVENTI COMUNITARI PER LA PESCA.FORMAZIONE, AGGIORNAMENTO
DettagliDecreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. del 18 maggio 1998, n. 429
Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 18 maggio 1998, n. 429 Regolamento concernente norme per l'organizzazione e il funzionamento della Commissione nazionale per la previsione e le prevenzione
DettagliNUOVE PROSPETTIVE PER LA GESTIONE DELLE ACQUE DEL PIAVE
SMART WATERS COOPERAZIONE E SICUREZZA IDRICA NELLE AREE FRAGILI NUOVE PROSPETTIVE PER LA GESTIONE DELLE ACQUE DEL PIAVE Antonio Rusconi Università IUAV Venezia Gruppo 183 Rovigo, 21-22 marzo 2014 I bacini
DettagliProcesso di costruzione del progetto di Piano
Relazione Generale Capitolo 1 Processo di costruzione del progetto di Piano 1.1. Inquadramento normativo La legge 18 maggio 1989, n. 183, Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa
DettagliGià Professore ordinario di Geologia Applicata presso l Università di Pisa.
Prof. RAFFAELLO NARDI Già Professore ordinario di Geologia Applicata presso l Università di Pisa. Incarichi attualmente ricoperti: Curriculum vitae sintetico Segretario Generale dell Autorità di Bacino
DettagliRegistro delle Aree Protette ai sensi della Direttiva 2000/60/CE. È istituito dagli stati membri ai sensi dell art. 6 comma 1 della Direttiva
Registro delle Aree Protette È istituito dagli stati membri ai sensi dell art. 6 comma 1 della Direttiva È un registro di tutte le aree di ciascun Distretto idrografico alle quali è stata attribuita una
DettagliProgetto di legge Riforma della Consulta dei cittadini sammarinesi residenti all estero. Art.1
Progetto di legge Riforma della Consulta dei cittadini sammarinesi residenti all estero Art.1 Al fine di assicurare il collegamento tra le Istituzioni dello Stato ed i cittadini all estero è istituita
DettagliMaurizio Giugni Problemi di pianificazione e gestione delle risorse idriche.
Maurizio Giugni Problemi di pianificazione e gestione delle risorse idriche. 1 Lezione n. Parole chiave: Gestione risorse idriche. Disponibilità e fabbisogni. Corso di Laurea: Ingegneria per l Ambiente
DettagliAUTORITÀ DI BACINO INTERREGIONALE DEL FIUME MAGRA
AUTORITÀ DI BACINO INTERREGIONALE DEL FIUME MAGRA DECRETO N. 43 DEL 02.08.11 Oggetto: Modifica degli elaborati cartografici di cui all art. 4 delle Norme di Attuazione della DCI n. 180/06, ai sensi dell
DettagliCONNESSO ALLE DERIVAZIONI IDRICHE IN RELAZIONE AGLI OBIETTIVI DI QUALITA AMBIENTALE DEFINITI DAL PIANO DI GESTIONE DISTRETTO IDROGRAFICO PO»
NUOVE DISPOSIZIONI DEL COMITATO ISTITUZIONALE AUTORITA DI BACINO PO: DELIBERAZIONI DI DICEMBRE 2015 DIRETTIVA «VALUTAZIONE DEL RISCHIO AMBIENTALE CONNESSO ALLE DERIVAZIONI IDRICHE IN RELAZIONE AGLI OBIETTIVI
DettagliIl Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. il Ministro dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
VISTO il Trattato sul funzionamento dell Unione europea e in particolare gli articoli 107 e 108, relativi alla concessione di aiuti da parte degli Stati membri; VISTA la legge 14 febbraio 1994, n. 124,
DettagliDistretto Idrografico dell Appennino Meridionale
1.1 IL SISTEMA DELLE AREE NATURALI PROTETTE Le aree naturali protette costituiscono una delle tipologie di aree di cui al Registro delle aree protette: Aree designate per la protezione degli habitat e
DettagliDiritto dell ambiente. Tutela delle acque dall inquinamento
Diritto dell ambiente Tutela delle acque dall inquinamento D. Lgs. 152/2006 Parte Terza: Norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dall inquinamento e di
DettagliLa mappatura delle aree alluvionabili lungo i canali di bonifica della Lombardia. I risultati dell indagine dei Consorzi di bonifica
La mappatura delle aree alluvionabili lungo i canali di bonifica della Lombardia. I risultati dell indagine dei Consorzi di bonifica Giorgio G. Negri Il dissesto idrogeologico in Lombardia 4.000 kmq sono
DettagliLEGGE REGIONALE N. 5 DEL REGIONE LAZIO. Comitato regionale per i lavori pubblici
LEGGE REGIONALE N. 5 DEL 31-01-2002 REGIONE LAZIO Comitato regionale per i lavori pubblici Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO N. 11 del 20 aprile 2002 IL CONSIGLIO REGIONALE ha approvato IL
DettagliLa pianificazione urbanistica in Toscana: Il Piano di indirizzo territoriale PIT
Università di Pisa Facoltà di Ingegneria AA 2014/2015 CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA Luisa Santini TECNICA URBANISTICA I La pianificazione urbanistica in Toscana: Il Piano di indirizzo
DettagliRivisitazione del Piano stralcio per l Assetto Idrogeologico del Bacino Idrografico del Fiume Sele
AUTORITA DI BACINO REGIONALE CAMPANIA SUD ED INTERREGIONALE PER IL BACINO IDROGRAFICO DEL FIUME SELE Rivisitazione del Piano stralcio per l Assetto Idrogeologico del Bacino Idrografico del Fiume Sele Elaborato
DettagliSTRUTTURA ORGANIZZATIVA DELL AUTORITÀ DI BACINO
STRUTTURA ORGANIZZATIVA DELL AUTORITÀ DI BACINO Legge regionale 3 luglio 2002 TRE ORGANI DI GOVERNO (art. 6 LR 16/2002): COMITATO ISTITUZIONALE ( dpr n. 0301/Pres. 8/10/02) COMITATO TECNICO (costituito
DettagliOGGETTO : NUCLEO DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI DELLA REGIONE LIGURIA. ADEGUAMENTO STRUTTURA E COMPETENZE. LA GIUNTA REGIONALE
OGGETTO : NUCLEO DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI DELLA REGIONE LIGURIA. ADEGUAMENTO STRUTTURA E COMPETENZE. N. 363 IN 23/04/2004 LA GIUNTA REGIONALE del REGISTRO ATTI DELLA GIUNTA
DettagliDELIBERAZIONE N. 18/33
Oggetto: Programma Operativo del Fondo Europeo della Pesca. Revisione delle linee di indirizzo per l'attuazione degli interventi stabilite dalle Delib.G.R. n. 10/35 dell' l'11.2.2009, n. 50/40 del 10.11.2009
DettagliAlcune realtà regionali: TRENTINO ALTOADIGE Provincia Autonoma di Bolzano
Alcune realtà regionali: TRENTINO ALTOADIGE Provincia Autonoma di Bolzano TRENTINO ALTO ADIGE TRENTINO SÜDTIROL SUPPORTI LEGISLATIVI ALLA PIANIFICAZIONE DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO IN ALTO ADIGE dott. geologo
DettagliVista la legge regionale 11 agosto 1999, n. 49 (Norme in materia di programmazione regionale);
REGIONE TOSCANA LEGGE REGIONALE 4 novembre 2011, n. 55 Istituzione del piano regionale integrato delle infrastrutture e della mobilità (priim). modifiche alla l.r. 88/98 in materia di attribuzioni di funzioni
DettagliLA GIUNTA REGIONALE. VISTO il regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale n. 1 del 6 settembre 2002 e s.m.
DGR 239 18.04.2008 AUTORIZZAZIONE IMPIANTI Oggetto: Prime linee guida agli uffici regionali competenti, all Arpa Lazio, alle Amministrazioni Provinciali e ai Comuni, sulle modalità di svolgimento dei procedimenti
DettagliRegolamento del gruppo di lavoro per l inclusione (GLI)
ISTITUTO COMPRENSIVO P. CARMINE Regolamento del gruppo di lavoro per l inclusione (GLI) Ai sensi della C. M. n. 8 del 06 marzo 2013 Approvato dal Consiglio di Istituto in data 16 giugno 2015 GRUPPO DI
Dettagli