L IMPRENDITORE E LA RIFORMA DELLE PROCEDURE CONCORSUALI: LE NUOVE OPPORTUNITA PER GESTIRE E RISOLVERE LA CRISI D IMPRESA
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1 L IMPRENDITORE E LA RIFORMA DELLE PROCEDURE CONCORSUALI: LE NUOVE OPPORTUNITA PER GESTIRE E RISOLVERE LA CRISI D IMPRESA Verona, 7 marzo 2006
2 La nuova procedura di concordato: linee guida di tipo legale per decidere come comportarsi in caso di crisi dell impresa A cura di Stefano Dindo studiolegaledindo@studiodindo.it
3 La nuova legge fallimentare! persegue l obiettivo di far emergere tempestivamente la crisi dell impresa e di favorire, se possibile, il superamento della crisi in modi più efficienti o efficaci del passato;! cerca di attuare una sorta di privatizzazione dell insolvenza adottando la filosofia di lasciare la soluzione al mercato: creditori e debitore devono trovare un accordo.
4 Strumenti! Prima della dichiarazione di fallimento a.piano di risanamento (art. 67 co.. 3 L.F.) b. accordi di ristrutturazione (art. 182 bis L.F) c.concordato concordato preventivo (art L.F.)
5 Strumenti! Dopo la dichiarazione di fallimento a. esercizio provvisorio dell impresa del fallito (art. 104 L.F.) * b. affitto dell azienda o di rami d azienda (art. 104 bis L.F.) * c. concordato fallimentare proponibile (art. 124 L.F.) * * Nel testo modificato dalla legge fallimentare in vigore dal
6 Condizioni per l ammissione alla procedura di concordato preventivo (art. 160 L.F.)! CHI? L imprenditore soggetto a fallimento Sono pertanto esclusi (art. 1 L.F.)! gli imprenditori che non esercitano un attività commerciale;! gli enti pubblici;! i piccoli imprenditori
7 Condizioni per l ammissione alla procedura di concordato preventivo (art. 160 L.F.)! QUANDO? L imprenditore deve trovarsi in stato di crisi.! Lo stato di crisi comprende in genere le situazioni di difficoltà economica e finanziaria dell impresa, di cui lo stato d insolvenza costituisce una specie.
8 ! ATTENZIONE! Se l imprenditore è in stato di crisi, ma non è insolvente! potrebbe non applicarsi la fattispecie di reato di cui all art. 236 L.F. II comma prevista invece per il vecchio concordato preventivo;! in caso di rigetto della domanda di concordato, potrebbe non essere dichiarato fallito. Pertanto: è opportuno, ove la situazione non sia d insolvenza, chiarire questo aspetto nella domanda di concordato.
9 Condizioni per l ammissione alla procedura di concordato preventivo (art. 160 L.F.)! COME?! Sulla base di un piano di fattibilità che può dare spazio ad architetture finanziarie anche molto complesse e che può perseguire: a. sia finalità liquidatorie; b. sia finalità conservative dell impresa in stato di crisi; c. sia finalità miste liquidatorie da un lato e di dall altro.
10 Strumenti! Ristrutturazione dei debiti! Cessione dei beni, accollo! Operazioni straordinarie, ivi compresa l attribuzione ai creditori, nonché a società da questi partecipate, di azioni, quote, obbligazioni o altri strumenti finanziari.! Cessione delle attività ad un assuntore: possono costituirsi come assuntori anche i creditori o società da questi partecipate o da costituire nel corso della procedura, con attribuzione delle azioni ai creditori per effetto del concordato.
11 Esempi che riguardano possibili opzioni in funzione dell obiettivo di salvare l impresa o parte della stessa! affitto d azienda o ramo d azienda in funzione della sua vendita;! costituzione da parte dello stesso imprenditore e/o di altri di un apposita società (newco( newco) ) destinata a gestire l impresa o un suo ramo, con attribuzione ai creditori di azioni, ecc.;
12 Esempi che riguardano possibili opzioni in funzione dell obiettivo di salvare l impresa o parte della stessa! costituzione di una newco affinché la stessa si renda assuntrice del concordato, con attribuzione delle quote o azioni ai creditori per effetto del concordato;! proposizione di un piano, condizionato all acquisto, entro un certo periodo, dell azienda a determinate condizioni;! il ruolo del sistema bancario.
13 La suddivisione dei creditori in classi! Deve avvenire! secondo posizione giuridica omogenea ;! secondo interessi economici omogenei;! è soggetta a verifica da parte del Tribunale.! Il problema dei creditori privilegiati Tre tesi:! devono comunque essere pagati integralmente;! è possibile prevedere il loro pagamento parziale, tenuto anche conto del nuovo art. 182 ter L.F.;! Tesi intermedia: possibilità di considerare chirografari determinati crediti privilegiati.
14 La domanda di concordato! Il piano di fattibilità - suo contenuto; - le conseguenze in caso di inadempimento rispetto alle proposte formulate ai creditori: l inadempimento andrà valutato in base ai principi civilistici in materia contrattuale (art c.c. e sgg.); - linee guida da seguire nel caso di cessione dei beni: profili problematici inerenti l abbinamento della cessione dei beni con l impegno di rispettare una certa percentuale di pagamento.
15 La relazione del professionista! Requisiti soggettivi del professionista;! Contenuto della relazione: - deve attestare la veridicità dei dati aziendali : suo significato; - deve attestare la fattibilità del piano: suo significato e necessità che la relazione esponga i criteri seguiti per pervenire alle conclusioni proposte, onde consentire la valutazione della sua attendibilità; - la responsabilità che il professionista assume con la relazione.
16 Il controllo del Tribunale sulla domanda di concordato! Il controllo del Tribunale non è meramente formale: la verifica della completezza e regolarità della documentazione ad esso demandata dall art. 163 L.F. riguarda anche la correttezza del piano di fattibilità da valutarsi sulla base della relazione del professionista che, a sua volta, deve essere confezionata in modo tale da essere attendibile ;! Prima casistica inerente l inammissibilità della domanda per carenza della relazione del professionista.
17 Dalla proposizione della domanda all omologa del concordato! Il ruolo del Commissario Giudiziale;! Possibilità o meno di cambiare la proposta in senso migliorativo o peggiorativo;! La votazione;! I poteri del Tribunale in sede di omologa: controllo meramente formale o anche di merito?
18 Valutazioni comparative di convenienza del concordato preventivo rispetto agli accordi di ristrutturazione e al concordato fallimentare L accordo di ristrutturazione è un contratto, non una procedura. La valutazione della sua convenienza dipende soprattutto: - dalla possibilità di risanamento, mediante semplice ristrutturazione del debito; - dalla tipologia dei creditori e dal loro numero: è più facile se il 60% dei crediti è rappresentato da pochi creditori, soprattutto se appartenenti al ceto bancario.
19 Il nuovo concordato fallimentare ( art. 124 L. F. e seguenti) prevede la possibilità che lo stesso:! sia presentato subito dopo la dichiarazione di fallimento;! sia proposto da uno o più creditori senza, quindi, che vi sia la necessità della collaborazione del fallito;! possa prevedere entro certi limiti il pagamento di privilegiati non in modo integrale. Importanza della valutazione del ruolo dell imprenditore in crisi nella prosecuzione della sua impresa, per decidere la miglior strategia.
Premessa...» 5 Presentazione...» 7
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