Disposizioni in materia di istituzione del reddito minimo garantito.

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1 Proposta di legge regionale Disposizioni in materia di istituzione del reddito minimo garantito. RELAZIONE La presente proposta di legge si propone di introdurre nella nostra regione il reddito minimo garantito, allo scopo di contrastare la marginalità, garantire la dignità delle persone e favorire la cittadinanza attraverso l inclusione sociale. Si tratta di uno strumento volto a rafforzare le politiche finalizzate al sostegno economico e a favorire l inserimento sociale dei soggetti maggiormente esposti al rischio di marginalità nella società e nel mercato del lavoro. La situazione delle famiglie valdostane è particolarmente difficile ed è peggiorata in questi ultimi anni, segnati pesantemente dalla crisi economica. Nel 2014, l incidenza della povertà riferita alle famiglie della nostra regione è aumentata in modo preoccupante e anche il dato della disoccupazione, soprattutto giovanile, è allarmante. Il reddito minimo garantito sostiene, nell immediato, il reddito dei cittadini, permettendo loro di superare la soglia di povertà. In particolare, la presente proposta di legge persegue uno degli obiettivi prevista dalla Carta dei diritti fondamentali dell Unione europea che, all articolo 34, riconosce e rispetta il diritto di accesso alle prestazioni di sicurezza sociale in casi come la maternità, la malattia, gli infortuni sul lavoro, la dipendenza o la vecchiaia, oltre che nel caso della perdita del posto di lavoro, anche per i lavoratori autonomi. È importante sottolineare che, tra i ventisette paesi dell Unione europea, soltanto in Italia, in Grecia e in Ungheria manca la previsione di un reddito minimo garantito. La Commissione europea ha lanciato delle iniziative per il 2020: tra queste una è la crescita inclusiva, il cui obiettivo è la lotta contro la povertà e l esclusione sociale, attraverso il sostegno economico alle persone nonché gli aiuti per favorire l integrazione nelle comunità in cui vivono e per trovare lavoro. Chi vuole usufruire di tale misura economica deve dichiarare di essere disponibile a trovare un occupazione, ma anche a partecipare a progetti di formazione e di volontariato sociale promossi da enti pubblici e privati, pena la decadenza del beneficio. Il reddito minimo garantito consente di perseguire l obiettivo dell inclusione sociale, ma anche quello di dare effettività al diritto al lavoro e alla formazione, diritti fondamentali della persona, tutelati dalla nostra Costituzione. Passando all esame dell articolato, l articolo 1 definisce quale oggetto della presente proposta di legge l istituzione del reddito minimo garantito, al fine di rafforzare il sostegno economico e l inclusione sociale dei soggetti più deboli sul mercato del lavoro.

2 L articolo 2 definisce la nozione di reddito minimo garantito e di centri per l impiego ai fini della presente legge. L articolo 3 dispone che il reddito minimo garantito consiste nell erogazione di benefici monetari a favore di inoccupati, disoccupati e lavoratori precariamente occupati a rischio di marginalità nel mercato del lavoro. L articolo 4 elenca i requisiti per poter beneficiare del reddito minimo garantito, quali, tra gli altri, la residenza nel territorio regionale da almeno 24 mesi e un attestazione ISEE corrente del nucleo familiare in corso di validità inferiore a euro. L articolo 5 disciplina le richieste di accesso al reddito minimo garantito. L articolo 6 prevede che la durata della concessione del reddito minimo garantito sia di 12 mesi. L articolo 7 disciplina i casi di sospensione, esclusione e decadenza dal beneficio. L articolo 8 istituisce il comitato tecnico di coordinamento per il reddito minimo garantito, con il compito di esprimere parere in merito all ammissibilità delle domande per accedere al beneficio qualora emergano criticità nella fase istruttoria effettuata dalla struttura competente, nonché di effettuare il monitoraggio sull applicazione della presente legge. L articolo 9 istituisce il fondo per il finanziamento del reddito minimo garantito presso l assessorato competente in materia di politiche sociali. L articolo 10 esplicita che la presente legge sarà applicata in via sperimentale fino al 31 dicembre L articolo 11 reca le disposizioni finanziarie. Art. 1 (Oggetto e finalità) Al fine di dare attuazione ai diritti sanciti dall articolo 34 della Carta dei diritti fondamentali dell Unione europea, ai principi di cui agli articoli 2, 3, 4 e 38 della Costituzione e in armonia con l articolo 3 della legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 4 (Statuto speciale per la Valle d Aosta), la Regione istituisce il reddito minimo garantito. Il reddito minimo garantito ha lo scopo di rafforzare le politiche finalizzate al sostegno economico e all inclusione sociale dei soggetti maggiormente esposti al rischio di marginalità nella società e nel mercato del lavoro, quali gli inoccupati, i disoccupati e i lavoratori precariamente occupati. Art. 2 (Definizioni) Ai fini della presente legge, si intende per: a) reddito minimo garantito, un meccanismo di protezione sociale di ultima istanza, attivato una volta esauriti tutti gli altri ammortizzatori sociali previsti o accertata la loro inapplicabilità, che si sostanzia in un intervento economico limitato nel tempo e condizionato alla disponibilità di accettare un offerta di lavoro o di partecipare a programmi di formazione specificatamente

3 finalizzati al reinserimento nel mercato del lavoro; b) centri per l impiego, le strutture del Dipartimento politiche del lavoro e della formazione, presenti ad Aosta, Morgex e Verrès, rivolte alle persone in cerca d occupazione, agli occupati, ai datori di lavoro e agli enti locali, che offrono servizi finalizzati a certificare lo stato occupazionale, a promuovere l incontro tra la domanda e l offerta di lavoro, a migliorare la trasparenza e l efficienza del mercato del lavoro locale e ad elevare l occupabilità dei lavoratori. Art. 3 (Reddito minimo garantito) 1. Il reddito minimo garantito consiste nell erogazione di un beneficio individuale monetario temporaneo pari a euro netti l anno, da corrispondere in importi mensili di 600 euro ciascuno. 2. L importo mensile del reddito minimo garantito è maggiorato secondo i coefficienti di cui all allegato A, in relazione alla composizione del nucleo familiare del beneficiario. 3. Entro trenta giorni dall entrata in vigore della presente legge, la Giunta regionale, sentito il comitato tecnico di coordinamento per il reddito minimo garantito di cui all articolo 8, disciplina con propria deliberazione i criteri, i requisiti e le modalità di concessione del reddito minimo garantito, nonché le modalità di presentazione, anche telematica, delle domande. La deliberazione stabilisce, inoltre, gli ulteriori compiti e adempimenti in capo alla struttura regionale competente in materia di politiche sociali, nonché ogni altro ulteriore aspetto relativo all applicazione della presente legge. 4. Il reddito minimo garantito non è cumulabile con altri trattamenti di sostegno al reddito di natura previdenziale, ivi compresi i trattamenti di cassa integrazione e di indennità di disoccupazione, nonché con gli altri trattamenti assistenziali erogati dallo Stato o dalla Regione, ad esclusione dei contributi volti a ridurre la spesa sostenuta per il canone di locazione, di cui alla legge regionale 13 febbraio 2013, n. 3 (Disposizioni in materia di politiche abitative), e dei contributi per le spese per il riscaldamento domestico, di cui alla legge regionale 7 dicembre 2009, n. 43 (Disposizioni in materia di sostegno economico alle famiglie mediante concorso alle spese per il riscaldamento domestico). Art. 4 (Soggetti beneficiari e requisiti) 1. Possono beneficiare del reddito minimo garantito coloro che, al momento della presentazione della relativa istanza, siano in possesso dei seguenti requisiti: a) aver compiuto 18 anni di età; b) essere cittadini italiani o di altro Stato membro dell Unione europea o cittadini extracomunitari regolarmente soggiornanti nel territorio dello Stato; c) essere residenti sul territorio regionale da almeno 24 mesi; d) essere iscritti alle liste di collocamento dei centri per l impiego, salvo che si tratti di lavoratori autonomi, di lavoratori a tempo parziale, oppure di lavoratori che hanno subito la sospensione della retribuzione nei casi di aspettativa non retribuita per gravi e documentate ragioni familiari ai sensi dell articolo 4, comma 2, della legge 8 marzo 2000, n. 53; e) aver sottoscritto l adesione alle condizioni, concordate con il centro per l impiego territorialmente competente, di accettare un offerta di lavoro o di partecipare a programmi di formazione specificatamente finalizzati al reinserimento nel mercato del lavoro; f) presentare un attestazione ISEE corrente del nucleo familiare in corso di validità inferiore a euro;

4 g) non aver maturato i requisiti per il trattamento pensionistico; h) non essere in possesso di un patrimonio, mobiliare o immobiliare, superiore a quanto stabilito dalla deliberazione della Giunta regionale di cui all articolo 3, comma 3, ad esclusione della proprietà della casa di prima abitazione. Art. 5 (Domanda di accesso) 1. La domanda di accesso al reddito minimo garantito va presentata presso la struttura regionale competente in materia di politiche sociali. 2. La domanda deve contenere i seguenti documenti: a) copia di attestazione ISEE corrente del nucleo familiare in corso di validità; b) autocertificazione attestante i redditi presunti del precedente trimestre; c) autocertificazione attestante la residenza da 24 mesi sul territorio regionale; d) dichiarazione, resa ai sensi dell articolo 30 della legge regionale 6 agosto 2007, n. 19 (Nuove disposizioni in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi), sulla composizione del nucleo anagrafico. 3. La struttura regionale competente in materia di politiche sociali verifica la sussistenza dei requisiti di cui all articolo Nel sito istituzionale della Regione devono essere pubblicate le modalità per la presentazione della domanda, nonché i relativi moduli. Art. 6 (Durata della concessione e obblighi del beneficiario) 1. Il reddito minimo garantito è concesso per dodici mesi. 2. Il beneficiario è tenuto a comunicare tempestivamente alla struttura regionale competente, con le modalità stabilite dalla deliberazione della Giunta regionale di cui all articolo 3, comma 3, ogni variazione della propria situazione reddituale, lavorativa, familiare o patrimoniale rilevante ai fini dell erogazione del reddito minimo garantito. In conseguenza di tali variazioni, la struttura competente opera le conseguenti variazioni nell erogazione. Art. 7 (Sospensione, esclusione e decadenza dal beneficio) 1. Nel caso in cui il beneficiario del reddito minimo garantito, all atto della presentazione della domanda o delle successive integrazioni, dichiari il falso in ordine anche ad uno solo dei requisiti previsti, o non dichiari le eventuali variazioni sopravvenute, l erogazione del beneficio è sospesa. Il beneficiario è tenuto alla restituzione di quanto indebitamente percepito ed è escluso dalla possibilità di richiedere successivamente l erogazione di ogni tipo di contributo regionale, anche qualora dovessero ricorrerne i presupposti. 2. Il beneficiario decade dal diritto al reddito minimo garantito al raggiungimento dell età pensionabile. 3. La decadenza dal beneficio opera nel caso in cui il beneficiario venga assunto con un contratto di lavoro subordinato o parasubordinato, ovvero nel caso in cui lo stesso svolga un attività lavorativa di natura autonoma.

5 4. La decadenza opera, altresì, nel caso in cui il beneficiario rifiuti una proposta di impiego, o di partecipazione a programmi di formazione specificatamente finalizzati al reinserimento nel mercato del lavoro, offerta dal centro per l impiego territorialmente competente. Art. 8 (Comitato tecnico di coordinamento per il reddito minimo garantito) 1. Presso la struttura regionale competente in materia di politiche sociali è istituito il Comitato tecnico di coordinamento per il reddito minimo garantito, di seguito denominato Comitato. 2. Il Comitato svolge, in particolare, i seguenti compiti: a) esprime parere in merito all ammissibilità delle domande di accesso al reddito minimo garantito nei casi in cui emergano aspetti critici nella fase di istruttoria effettuata dalla struttura competente; b) effettua il monitoraggio sull applicazione del reddito minimo garantito, anche sulla base di specifici quesiti posti ai servizi sociali, agli istituti di patronato, allo Sportello unico per le imprese e i cittadini di Aosta e allo Sportello sociale dei Piani di zona. 3. Il Comitato è nominato con deliberazione della Giunta regionale, dura in carica per la durata di vigenza della presente legge ed è composto da: a) due rappresentante della struttura regionale competente in materia di politiche sociali; b) un rappresentante della struttura regionale competente in materia di politiche per l impiego. 4. La partecipazione ai lavori del Comitato è gratuita. 5. Il Comitato si riunisce almeno una volta ogni tre mesi e comunque ogniqualvolta sia necessario. Per la validità delle sedute del Comitato è necessaria la presenza della maggioranza dei componenti. Il Comitato delibera a maggioranza dei presenti. Ogni altra modalità di funzionamento del Comitato è stabilita con deliberazione della Giunta regionale. Art. 9 (Fondo per il finanziamento del reddito minimo garantito) 1. Il reddito minimo garantito è erogato dalla struttura regionale competente in materia di politiche sociali. 2. Presso l assessorato regionale competente in materia di politiche sociali è istituito un Fondo per il finanziamento del reddito minimo garantito. Art. 10 (Fase sperimentale) 1. Gli interventi regionali per l accesso al reddito minimo garantito di cui alla presente legge sono promossi in via sperimentale fino al 31 dicembre Durante il periodo di sperimentazione, il Comitato è incaricato di monitorare i risultati della stessa, presentando alla Giunta regionale e alla commissione consiliare competente, entro il 30 novembre di ogni anno, una relazione sull attuazione della presente legge.

6 Art. 11 (Disposizioni finanziarie) 1. L onere complessivo derivante dall applicazione della presente legge è determinato in annui euro a decorrere dall anno L onere di cui al comma 1 trova copertura nello stato di previsione della spesa del bilancio di previsione della Regione per il triennio 2014/2016 nell unità previsionale di base (Soggetti a rischio di esclusione sociale- Interventi correnti di finanza locale con vincolo settoriale di destinazione). 3. Per l applicazione della presente legge, la Giunta regionale è autorizzata ad apportare, con propria deliberazione, su proposta dell assessore regionale competente in materia di bilancio, le occorrenti variazioni di bilancio. ALLEGATO A (art. 3, comma 2) Coefficienti di maggiorazione del reddito minimo garantito in ragione del nucleo familiare. Numero di componenti Coefficiente Beneficio erogato , , e oltre 2,

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