IL FENOMENO DELLE RIMESSE
|
|
- Nicolo Barbieri
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 IL FENOMENO DELLE RIMESSE DALL ITALIA VERSO IL SENEGAL di Daniele Frigeri WP 2 e WP 4 Progetto Su.Pa. Successful Paths. Supporting human and economic capital of migrants marzo 2011
2 1. Uno sguardo d insieme sul mercato delle rimesse senegalese Il fenomeno delle rimesse ha ormai assunto una dimensione internazionale tale da aver attirato l interesse delle Istituzioni Internazionali, Banca Mondiale in primis, delle Istituzioni locali, dei Governi dei paesi riceventi, degli operatori economici e finanziari e degli Enti e Istituzioni della cooperazione Internazionale. Per molti paesi, così come è stato per l Italia e per il Veneto in particolare fino ai primi anni 80, il flusso di denaro proveniente dagli emigranti costituisce una fonte di reddito importante per molte famiglie che, in misura diversa da paese a paese, raggiunge un incidenza significativa sul Prodotto Interno Lordo (PIL). Nel caso del Senegal l incidenza delle rimesse sul PIL nel 2009 è pari al 9,1%, valore significativo, che ha mostrato solo una lieve flessione rispetto alla crisi economica-finanziaria che ha attraversato le economie mondiali, colpendo duramente proprio le economie di destinazione della migrazione senegalese (Italia, Francia e Spagna). Nel 2007 l incidenza delle rimesse sul PIL senegalese era pari al 10%. La rilevanza dei trasferimenti dei migranti per l economia senegalese trova ulteriore conferma nel Grafico 1 dove sono messi a confronto i volumi delle rimesse con quelli degli Investimenti Diretti dall Estero (IDE) verso questo paese. Le rimesse, negli anni, evidenziano volumi multipli rispetto agli IDE, contribuendo a immettere nell economia senegalese capitali nuovi. Grafico 1 Volumi rimesse e IDE verso il Senegal Diversi sono gli effetti, sia positivi che negativi, che le rimesse producono sulle economie dei paesi riceventi, la letteratura internazionale è molto vasta a riguardo, classificandoli fra effetti macro e effetti micro. Le rimesse hanno un impatto diretto sulla ricchezza delle famiglie, sui consumi interni, sul mercato delle valute e su quello immobiliare, ma anche sul risparmio e indirettamente sul sistema finanziario, sulla capacità di attrarre capitali, sugli investimenti e sui servizi legati alla salute e all educazione. Si tratta di un complesso interagire di effetti, alcuni dei quali possono di volta in volta generare elementi distorsivi all interno delle economia riceventi. Molto dipende anche dall adeguatezza delle politiche e delle strategie adottate dai Governi e dalle
3 istituzioni finanziarie, dal grado di sviluppo delle economie stesse, dei servizi e dei sistemi finanziari. Complessivamente però la letteratura internazionale è concorde nell affermare che le rimesse generano un impatto complessivamente positivo nei contesti di riferimento. Guardando al Senegal, i principali paesi di approdo della migrazione (Tavola 1) sono costituiti dai paesi europei, seguiti dai paesi africani confinanti e dagli Stati Uniti Tavola 1 - Principali paesi di emigrazione dal Senegal 1. Gambia 2. Francia 3. Italia 4. Mauritania 5. Spagna 6. Côte d Ivoire 7. Gabon 8. USA 9. Mali 10. Guinea Bissau Il Grafico 2 fornisce invece un dettaglio delle principali aree di provenienza delle rimesse destinate al Senegal. Nonostante i dati disponibili si riferiscano solo al 2007 è interessante notare come Italia e Francia contino per oltre un terzo delle rimesse complessive, mentre gli altri paesi africani siano abbastanza marginali, anche se molto probabilmente, rispetto a questi paesi, è maggiore il ricorso a canali informali (non rilevati dalle fonti ufficiali), data la loro vicinanza geografica (molto diffusa è la pratica di trasferire denaro attraverso il trasporto su ruote). Grafico 2 Origine rimesse verso il Senegal (dati 2007) Altri paesi Africa 7% Altri paesi UE 16% Paesi Arabi 13% USA 11% Italia 7% UEMOA 19% Francia 27% Fonte BCEAO L Europa è quindi la principale area di provenienza delle rimesse senegalesi che in questi anni sono cresciute in maniera costante e significativa (Grafico 3) ad un tasso medio annuo, fra il 2002 e il 2009 del 19%. La crisi economico-finanziaria che ha attraversato le economie mondiali a partire dal 2008 ha avuto un impatto anche sul volume di rimesse verso questo paese che infatti, proprio dal 2008, ha fatto segnare un inversione di tendenza comunque contenuta. I flussi complessivi verso il Senegal fanno segnare una contrazione solo dell 8% nel 2009 (i dati a disposizione non permettono un analisi disaggregata per paesi di provenienza, utile a misurare l impatto della crisi sui flussi
4 per singolo paese), mentre le stime della Banca Mondiale prevedono che già nel 2010 la contrazione si ridurrà ad un -2% per riprendere ad assumere valori positivi nel Grafico 3 Volume di rimesse complessive verso il Senegal (valori in milioni di dollari) e Fonte: Elaborazione CeSPI su dati Banca Mondiale Recenti studi 1 hanno cercato di individuare le principali strategie adottate di fronte alla crisi economica da parte dei migranti senegalesi. In particolare si rilevano alcuni comportamenti socio-economici che possono fornire utili indicazioni per comprendere il comportamento e le scelte dei migranti, a conferma di comportamenti razionali e con strategie transnazionali variabili in funzione delle condizioni: maggiore propensione ad investimenti in patria finalizzati al ritorno o a generare reddito a livello locale a sostegno delle famiglie; sviluppo di iniziative imprenditoriali transnazionali; coinvolgimento di membri della famiglia in attività produttive in Senegal; diversificazione delle entrate; parziale utilizzo del risparmio accumulato negli anni a compensazione delle minori entrate; ritorni meno frequenti in patria nei periodi estivi; riduzione della frequenza di invio delle rimesse e aumento dell importo medio di ogni transazione finalizzato a ridurre i costi di trasferimento; riduzione del supporto a iniziative finalizzate al sostegno della comunità e innovazione nei meccanismi di solidarietà; sviluppo di cooperative finalizzate all housing; migrazione circolare. I dati ufficiali naturalmente non tengono conto dei flussi cosiddetti informali, ossia delle rimesse che transitano attraverso soggetti e canali non istituzionali e quindi non rilevati dalle fonti. La stima di questi flussi costituisce ancora un tema molto complesso e di difficile determinazione a livello internazionale. Una recente analisi del Fondo Monetario Internazionale indica in 2 miliardi di USD il valore delle rimesse informali complessive verso il Senegal nel 2008, quasi il doppio di 1 Serigne Mansour TALL Senegalese on the move
5 quelle ufficiali. Un dato approssimativo ma che appare verosimile, anche sulla base delle indagini qualitative che il CeSPI ha condotto in questi anni sulla comunità senegalese. Per quanto riguarda il mercato delle rimesse, i dati a disposizione mostrano una situazione sostanzialmente migliore rispetto a molti altri paesi africani. Un indicatore importane in questo senso, che come vedremo, determina l efficienza e il costo del servizio disponibile, è costituito dal grado di concentrazione del mercato degli operatori che gestiscono il flusso delle rimesse. Il Senegal, rispetto a questo indicatore, presenta un adeguata diversificazione, sia rispetto alla tipologia di operatori (Grafico 4) che rispetto al numero di Money Transfer Operators attivi (Grafico 5). Grafico 4 - Distribuzione rimesse per tipologia di operatori Banche 13% MFI 9% MTOs 26% Grafico 5 - Quote di mercato principali MTOs operanti in Senegal Money Gram 9% Trans-horn Money Trans 17% Western Union 38% Poste 52% Fonte: elaborazione CeSPI su dati IFAD 2009 Money Express 15% Coinstar 21% Rispetto alla tipologia di operatori che gestiscono le rimesse, Poste Finance, l operatore postale senegalese, canalizza oltre il 50% dei flussi di rimesse, mentre gli MTOs gestiscono solo un quarto del mercato complessivo. Banche e Istituzioni di Microfinanza (IMF) si spartiscono poco meno del restante quarto dei volumi complessivi, mostrando ancora una certa debolezza dovuta a fattori diversi. Per le banche infatti la gestione delle rimesse è legata allo strumento del bonifico internazionale tramite Swift (società che gestisce la quasi totalità dei pagamenti internazionali) e alla stipula di accordi bilaterali con controparti nei paesi di invio. I tempi maggiori richiesti dal bonifico internazionale, la minore capillarità delle banche senegalesi sul territorio e i costi legati alla definizione e gestione degli accordi internazionali, costituiscono ostacoli oggettivi allo sviluppo di questo canale. Per quanto riguarda invece le IMF, che costituirebbero un canale alternativo agli MTOs per la loro prossimità alle famiglie destinatarie sul territorio e la capacità di offrire servizi di accumulazione e valorizzazione delle rimesse (risparmio e credito), trovano come principale ostacolo aspetti di tipo regolamentare. La legge senegalese impone infatti la gestione dei flussi in valuta estera solo attraverso banche o organismi finanziari registrati, condizioni che la maggior parte delle IMF senegalesi non sono in grado di rispettare, impedendo loro di fatto di gestire direttamente i flussi delle rimesse. Anche l analisi del mercato degli MTOs evidenzia un adeguata ripartizione delle quote di mercato. Western Union rimane il principale operatore con quasi il 40% del mercato, ma i tre
6 principali concorrenti mostrano quote di mercato superiori al 15%, assicurando un livello di concorrenza nel settore. L analisi del grado di concentrazione del mercato delle rimesse risulta particolarmente importante perché da esso dipende la presenza di un adeguata concorrenza da cui ne conseguono prezzi inferiori e una diversificazione nell offerta di prodotti e servizi per la canalizzazione e la gestione delle rimesse che, in ultima istanza, ne favoriscono una valorizzazione. Un ultimo aspetto che può essere analizzato in relazione al mercato delle rimesse verso il Senegal riguarda la loro destinazione finale. La Tavola 2 mostra i risultati di alcune ricerche empiriche relative alla destinazione delle rimesse per risparmio e investimenti (immobiliari e produttivi). I dati sono particolarmente significativi perché evidenziano come la quota parte dei flussi in arrivo in grado di generare leva finanziaria e sviluppo (senza escludere a priori un ruolo in questo senso anche della parte di rimesse destinata a spese per la salute, educazione e consumo stesso), appare comunque non trascurabile. Tavola 2 Evidenze empiriche sulla destinazione delle rimesse International Labour Organization (2003) 10% risparmio 8% investimenti immobiliari e produttivi African Development Bank (2007) 11% investimenti produttivi 20% investimenti immobiliari Diop Aliu (2007) 15% risparmio 25% investimenti immobiliari e produttivi ABI-CeSPI (2009) 18% risparmio e investimenti 39,5% trasferimenti alla famiglia
7 2. Le rimesse dall Italia L Italia costituisce una delle principali destinazioni dell emigrazione senegalese e di conseguenza è anche una delle principali fonti di invio delle rimesse destinate al paese di origine. Guardando all evoluzione delle rimesse all interno del corridoio Italia-Senegal, secondo i dati disponibili (fonte Banca d Italia) che rilevano solo il flusso di denaro che transita tramite i Money Transfer Operators (Grafico 6), emergono chiaramente due caratteristiche importanti: la dimensione dei flussi e la loro crescita nel tempo. Per quanto riguarda la dimensione dei flussi, le rimesse verso il Senegal hanno superato i 235 milioni di euro, posizionando questo paese al quinto posto fra i principali paesi di destinazione dei flussi di rimesse in uscita dall Italia. Per quanto concerne invece l andamento dei flussi, il grafico mostra una crescita significativa e costante nel tempo, con una forte accelerazione fra il 2003 e il 2004 e a partire dal Nell arco degli ultimi 7 anni le rimesse verso il Senegal sono cresciute ad un tasso medio annuo del 57%, a conferma della significatività del fenomeno. Il 2009, complice la crisi finanziaria ed economica che ha colpito anche il nostro paese, ha fatto registrare una contrazione significativa sul volume delle rimesse verso il Senegal, pari all 11%. Non sono al momento disponibili dati in grado di verificare l andamento dei flussi nel 2010 che consentirebbero di stabilire se gli effetti della crisi sulle rimesse verso il Senegal sono perdurate anche nell anno appena trascorso o se, come i dati a livello internazionale sembrano mostrare, è già in corso un riassorbimento degli effetti della crisi sui flussi delle rimesse. Grafico 6 Andamento flussi di rimesse verso il Senegal (dati in migliaia di euro) e numero di presenze senegalesi in Italia Residenti Rimesse Fonte: elaborazione CeSPI su dati Banca d Italia e ISTAT Un ulteriore riflessione può essere fatta riguardo l analisi dell andamento delle rimesse verso il Senegal. Il Grafico 6 confronta infatti l andamento dei flussi delle rimesse con quello della presenza senegalese in Italia, attraverso il numero dei residenti registrati dall ISTAT.
8 Il confronto è particolarmente significativo perché rende evidente, anche graficamente, come le rimesse crescano ad un tasso di molto superiore rispetto al tasso di crescita della popolazione senegalese residente in Italia. Se infatti abbiamo visto che le rimesse sono cresciute fra il 2002 e il 2009 ad un tasso annuo medio del 57%, i residenti senegalesi nel nostro paese sono cresciuti, nello stesso orizzonte temporale, ad un tasso medio annuo del 10%. Il dato conferma due fenomeni particolarmente significativi nello studio dei comportamenti finanziari dei migranti: da un lato evidenzia come il progredire del processo di integrazione sociale ed economico in Italia faccia crescere le capacità di reddito e di risparmio e di conseguenza anche il volume di rimesse inviate nel paese di origine, dall altro come, anche a distanza di anni, in presenza di progetti migratori a medio termine che hanno previsto anche un numero significativo di ricongiungimenti familiari, la rimessa si confermi un comportamento economico diffuso e significativo. Il mercato degli operatori che in Italia intercettano e gestiscono le rimesse dei migranti senegalesi appare ancora fortemente concentrato nelle mani dei Money Transfer Operators. Le statistiche ufficiali disponibili, proprio perché si limitano a rilevare solo i flussi degli MTOs, non permettono un analisi approfondita della dimensione del mercato delle rimesse e della distribuzione dei flussi fra le diverse tipologie di operatori. Tantomeno consentono di disegnare una mappa delle quote di mercato all interno del settore degli MTOs per esaminarne il grado di concentrazione. Il CeSPI da anni è impegnato in un attività di monitoraggio del mercato e di coinvolgimento degli operatori al fine di migliorare i dati disponibili. Nel 2009, grazie alla collaborazione con l Associazione Bancaria Italiana è stato possibile, attraverso un questionario somministrato ad un gruppo di banche rappresentativo del sistema bancario (oltre il 60% degli sportelli del sistema bancario italiano), stimare la dimensione dei flussi delle rimesse che transitano attraverso il canale bancario. Rispetto al Senegal, la Tavola 3 raffigura il mercato delle rimesse verso questo paese rispetto alle tre principali tipologie di operatori: MTOs, banche e Banco Posta. L operatività di Banco Posta in Senegal è legata a due prodotti principali: l accordo con MoneyGram, i cui flussi rientrano in quelli relativi agli MTOs, e un prodotto postale Eurogiro, rispetto al cui utilizzo non sono ancora disponibili dati ufficiali, ma che si stima siano ancora marginali, data anche la relativa novità del prodotto. Il quadro che emerge da questo esercizio di sintesi può essere quindi considerata una rappresentazione adeguata del mercato delle rimesse nel corridoio Italia-Senegal. Tavola 3 Stima del volume di rimesse dall'italia per tipologia di operatore MTOs Banche Poste (Eurogiro) n.d. Totale
9 I numeri rendono evidente come il mercato delle rimesse verso il Senegal sia fortemente concentrato nelle mani degli MTOs (Grafico 7) che gestiscono il 95% dei flussi complessivi Grafico 7 Distribuzione del mercato delle rimesse Italia-Senegal per tipologia di operatori Banche 5% MTOs 95% Fonte: dati Cespi All interno delle iniziative avviate in seno all Italian Remittance Working Group, successivamente sostenute dagli impegni presi durante il G8 dell Aquila sulla riduzione dei costi delle rimesse del 5% in 5 anni 2, il CeSPI ha realizzato e gestisce il sito web per la rilevazione dei costi di invio delle rimesse dall Italia, Il sito nasce dalla collaborazione fra il CeSPI, l Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, il Ministero degli Esteri, il Laboratorio Migrazioni e Sviluppo e la Banca Mondiale, ed è oggi interamente finanziato da quest ultima organizzazione. Costruito in conformità alla metodologia definita da Banca Mondiale, che ne ha attribuito la sua certificazione ufficiale, il sito monitora i costi delle rimesse all interno di 14 corridoi e rispetto a 23 operatori diversi, distribuiti fra banche, MTos e BancoPosta. La rilevazione, che viene effettuata mensilmente sul campo, direttamente presso gli sportelli degli operatori nelle città di Roma e Milano, monitora le principali componenti di costo delle rimesse esplicite e implicite (le commissioni applicate all invio e al momento della ricezione e il margine sul tasso di cambio applicato dall operatore), indicando il costo complessivo per tre importi di riferimento: 150, 300 e Lanciato ufficialmente durante la Conferenza Internazionale sulle rimesse, organizzata dal Ministero Affari Esteri nel novembre 2011, il sito ha accumulato un numero significativo di rilevazioni nel tempo e, dall ottobre 2010, effettua un monitoraggio mensile, garantendo un flusso di informazioni stabile e significativo. Può essere allora significativo analizzare i principali dati riguardanti il corridoio Italia-Senegal monitorati all interno del sito Mandasoldiacasa. 2 Impegni recentemente inclusi anche nell agenda del G20.
10 Per quanto riguarda i principali operatori specializzati (MTOs) operanti, il corridoio Italia Senegal presenta un numero significativo di operatori (Tavola 4), a conferma della dimensione e dell importanza del canale che ha stimolato l ingresso di operatori specializzati. Tavola 4 Principali MTOs operanti nel corridoio Italia- Senegal Money express MoneyGram (sia in proprio che attraverso Poste Italiane) Ria ValuTrans Western Union Coinstar A fianco di questi operatori si pone, come già accennato, l operatore postale (Poste Italiane), attraverso il prodotto Eurogiro (prodotto specifico del sistema postale che opera in accordo con il corrispondente senegalese Poste Finance), e le banche, la cui attività di invio del denaro viene gestita attraverso il canale tradizionale del bonifico internazionale. Nella maggior parte dei casi le banche italiane hanno stipulato accordi di partenariato specifici con le corrispondenti senegalesi. Tali accordi consentono di fissare le principali condizioni di invio del denaro, le commissioni e i tempi, mentre nessun accordo si spinge fino a definire il tasso di cambio che verrà applicato al ricevente al momento del ritiro o dell accredito del denaro in conto (nonostante il tasso di cambio della moneta senegalese sia ancorato alla moneta unica europea Grafico 10 e quindi perfettamente stabile). La rilevanza del corridoio in termini di volumi è confermata anche dal numero di convenzioni esistenti fra le banche italiane e quelle senegalesi, nella ricerca di offrire al migrante la maggiore copertura possibile sul territorio di destinazione. La Tavola 5 fornisce un dettaglio delle principali convenzioni in essere fra banche italiane e senegalesi monitorate dal sito mandasoldiacasa: Tavola 5 Convenzioni in essere fra banche Italiane e senegalesi Banca Popolare di Sondrio Ecobank Senegal, Banque de l'habitat du Senegal Banca di Credito Cooperativo di Roma Caisse Nationale de Credit Agricole du Senegal (C.N.C.A.S.) Banque Regionale de Solidaritè, Caisse Nationale de Credit Agricole du UniCredit S.p.A. Senegal, Compagnie Bancaire de l Afrique Occidentale, Sociètè Gènèrale de Banque au Senegal Banca Monte dei Paschi di Siena Compagnie Bancaire Afrique Occidentale (CBAO) Banca Popolare di Bergamo - Gruppo UBI Banca Attijariwafa Bank Banca Popolare di Novara - Gruppo Banco Popolare Société Générale des Banques au Sénégal Banca Popolare di Milano - Gruppo Bipemme Nessuna Convenzione Cariparma - Credit Agricole Nessuna Convenzione Bnl - Gruppo Bnp Paribas Nessuna Convenzione
11 Intesa Sanpaolo - Gruppo Intesa Sanpaolo Nessuna Convenzione Per quanto riguarda l analisi delle diverse componenti di costo, l ultima rilevazione disponibile di gennaio 2011, mostrava un costo medio di invio della rimessa in Senegal così distribuito per i diversi importi oggetto della rilevazione Tavola 6 Costo medio della rimessa verso il Senegal, all 11 gennaio 2011 Importo della rimessa Costo totale (Valore medio) Costo Totale (Valore massimo) Costo Totale (Valore minimo) 150 5,70% 7,67% 3,00% 300 3,76% 4,83% 2,93% ,61% 4,95% 1,03% La Tavola consente di evidenziare una correlazione negativa evidente fra l importo della rimessa inviata e il costo totale (comprensivo delle commissioni e del margine sul tasso di cambio), espresso in termini percentuali dell importo, con una riduzione significativa dei costi corrispondenti agli importi più elevati (circa il 3% per i rispetto ai 150 ). Ad una riduzione del costo medio corrisponde, per importi più elevati, anche una minore variabilità dei costi, tende infatti a contrarsi anche lo scarto fra il valore massimo e quello minimo. La frequenza delle rilevazioni effettuate consente una lettura dell andamento dei dati nel tempo che può fornire ulteriori indicazioni utili all analisi. In particolare il Grafico 8 mostra l andamento dei costi totali medi (espressi in percentuale dell importo inviato) nel tempo per i tre importi oggetto della rilevazione 3. Grafico 8 Costo medio invio rimessa Italia-Senegal per importo di invio 8,0% 7,0% 6,0% 5,0% 4,0% 3,0% 2,0% 1,0% 0,0% Fonte: elaborazione CeSPi su dati rilevati sul sito 3 L importo di euro presenta un minor numero di rilevazioni in quanto è stato introdotto solo a partire dal maggio 2010.
12 Il grafico mostra come per l importo di il costo complessivo medio registra una riduzione costante nel tempo, con un inversione di tendenza in corrispondenza della rilevazione di novembre 2010, per poi stabilizzatasi nell ultima rilevazione disponibile. Relativamente agli altri due importi oggetto di monitoraggio, i costi medi percentuali non subiscono particolari riduzioni e anzi sembrano mostrare una tendenza all aumento a partire dalla fine dell estate Il costo medio relativo all invio di 300 passa infatti da un valore minimo del 3,6% nel maggio 2010 al 4,26% nel novembre dello stesso anno. Le prossime rilevazioni riveleranno se la riduzione registrata a gennaio 2011 indica l inizio di una tendenza o è legato a fattori contingenti di mercato. Andamento ancora più esplicito si evidenzia per l importo di dove però il minor numero di rilevazioni non consente un uguale monitoraggio su un periodo adeguatamente lungo. In generale il dato evidenzia comunque un inversione di tendenza generalizzata dei costi medi, forse dovuta alla ripresa dei volumi nelle rimesse, che solo le prossime rilevazioni potranno confermare o smentire. Se il dato fosse confermato, la riduzione dei costi registrata a cavallo fra il 2009 e il 2010, potrebbe essere parzialmente attribuita alla crisi e alla relativa contrazione dei volumi che ha incentivato gli operatori a ridurre i margini, piuttosto che ad un effettiva riduzione dei costi per effetto delle iniziative di maggiore trasparenza e concorrenza in atto. Per quanto riguarda invece le tre componenti principali che determinano il costo medio delle rimesse, ossia la commissione applicata al momento dell invio (commissione), quella applicata al ricevente (commissione al ricevente) e il margine sul tasso di cambio applicato sulla conversione dell importo nella valuta locale (Franco CFA nel caso del Senegal), il Grafico 9 ne evidenzia l andamento nel tempo, fornendo alcune utili indicazioni. Nell analisi abbiamo preso come importo di riferimento i 150. Come abbiamo già avuto modo di rilevare il costo medio complessivo segue un andamento decrescente in tutti i mesi facendo registrare una riduzione del 24,6% da aprile 2009 (e del 16,7% da febbraio 2010), ad esclusione di novembre 2010 dove invece si registra un incremento significativo del costo medio pari al 6%. La riduzione del costo medio è guidata dall andamento della sua componente principale, la commissione pagata al momento dell invio della rimessa il cui valore medio, da febbraio 2010 si riduce del 9,5%, facendo registrare una sostanziale stabilità fra ottobre e novembre Anche la commissione al ricevente segue lo stesso percorso in discesa, pur se se con un andamento molto più contenuto legato alla sua marginalità rispetto alle altre componenti è l importo convenzionalmente preso come riferimento per il monitoraggio del raggiungimento dell obiettivo, sottoscritto dai governi durante il G8 dell Aquila, della riduzione del costo delle rimesse del 5% in 5 anni.
13 Grafico 9 Andamento componenti costo totale invio rimesse corridoio Italia- Senegal (importo 150 ) 8% 7% 6% 5% 4% 3% 2% 1% 0% -1% apr-09 ott-09 feb-10 mag-10 set-10 ott-10 nov-10 Commissione Margine tasso cambio Commissione ricevente Costo Totale Il dato più interessante che emerge dall analisi delle componenti di costo, riguarda invece il margine applicato dagli operatori sul tasso di cambio che fa registrare un andamento diverso. Ad una sostanziale stabilità subentra, nella rilevazione di novembre 2010 un incremento significativo che prosegue, anche se in misura ridotta 5 nel gennaio Si tratta di una evidenza interessante, se confermata anche nelle prossime rilevazioni, in particolare confrontata all andamento del tasso di cambio Euro-CFA (Grafico 10). La moneta senegalese (adottata da altri 14 paesi africani ex colonie francesi), prevede infatti un cambio fisso con l Euro, senza subire pertanto nessuna oscillazione e sollevando gli operatori dal rischio di cambio, fattore che giustifica l imputazione di un costo sull utente finale del servizio di trasferimento del denaro (il margine sul tasso di cambio appunto). Sulla base di queste considerazioni è quindi possibile imputare con adeguata verosimiglianza, l incremento del margine sul tasso di cambio nel caso senegalese a specifiche politiche di prezzo applicate dagli operatori che tendono così a trasferire parte della riduzione delle commissioni a questa componente di costo sostanzialmente occulta (non immediatamente evidente a chi invia la rimessa). Grafico 10 Tasso di cambio Euro-CFA apr-09 ott-09 feb-10 mag-10 set-10 ott-10 nov-10 5 Il margine sul tasso di cambio a gennaio 2011 si colloca intorno allo 0,1% dell importo inviato.
La trasferibilità del risparmio dei migranti fra prospettive ed ostacoli.
La trasferibilità del risparmio dei migranti fra prospettive ed ostacoli. Daniele Frigeri CeSPI Roma, 26 novembre 2009 Evoluzione bancarizzazione dei migranti in Italia Nel 2007 i migranti titolari di
DettagliCOMUNICATO STAMPA PUBBLICAZIONE DELLE NUOVE STATISTICHE SUI TASSI DI INTERESSE BANCARI PER L AREA DELL EURO 1
10 dicembre COMUNICATO STAMPA PUBBLICAZIONE DELLE NUOVE STATISTICHE SUI TASSI DI INTERESSE BANCARI PER L AREA DELL EURO 1 In data odierna la Banca centrale europea (BCE) pubblica per la prima volta un
DettagliMonitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro
ISTAT 17 gennaio 2002 Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro Nell ambito dell iniziativa di monitoraggio, avviata dall Istat per analizzare le modalità di conversione
DettagliLA CRISI DELLE COSTRUZIONI
Direzione Affari Economici e Centro Studi COSTRUZIONI: ANCORA IN CALO I LIVELLI PRODUTTIVI MA EMERGONO ALCUNI SEGNALI POSITIVI NEL MERCATO RESIDENZIALE, NEI MUTUI ALLE FAMIGLIE E NEI BANDI DI GARA I dati
DettagliVALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1
VALORI ECONOMICI DELL AGRICOLTURA 1 Secondo i dati forniti dall Eurostat, il valore della produzione dell industria agricola nell Unione Europea a 27 Stati Membri nel 2008 ammontava a circa 377 miliardi
DettagliOsservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche
Osservatorio24 def 27-02-2008 12:49 Pagina 7 Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO 2.1 La produzione industriale e i prezzi alla produzione Nel 2007 la produzione industriale
DettagliLA CASSETTA DEGLI ATTREZZI
Aggiornamento del 29 maggio 2015 I CONTENUTI IL SISTEMA ECONOMICO LA FINANZA PUBBLICA LA SANITA IL SISTEMA ECONOMICO LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI IL PIL PIL: DINAMICA E PREVISIONI NEI PRINCIPALI PAESI UE
Dettagli1 Università di Trento ed Euricse 2 Università dell Insubria, Varese
Nel corso degli ultimi anni diversi studiosi e responsabili di importanti istituzioni hanno sostenuto che le cooperative hanno reagito alla crisi in corso meglio delle altre forme di impresa. La maggior
DettagliRAPPORTO MENSILE ABI 1 Gennaio 2016 (principali evidenze)
RAPPORTO MENSILE ABI 1 Gennaio 2016 (principali evidenze) 1. A fine 2015 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.830,2 miliardi di euro (cfr. Tabella 1) è nettamente
DettagliLa notizia presentata come sintesi dello studio è stata che gli italiani risparmiano di
1 di 5 11/09/2011 14:52 LA RICCHEZZA DELLE FAMIGLIE ITALIANE A cura di Roberto Praderi. Come nelle elaborazioni precedenti ci siamo basati su documenti ufficiali, in questa facciamo riferimento allo 2
DettagliROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio
ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO A cura dell Ufficio Studi Confcommercio LE DINAMICHE ECONOMICHE DEL VENETO Negli ultimi anni l economia del Veneto è risultata tra le più
DettagliDocumento di economia e finanza 2015. Dossier 1 La finanza delle amministrazioni comunali
Documento di economia e finanza 2015 Dossier 1 La finanza delle amministrazioni comunali Audizione del Presidente dell Istituto nazionale di statistica, Giorgio Alleva Commissioni riunite V Commissione
DettagliRAPPORTO CER Aggiornamenti
RAPPORTO CER Aggiornamenti 12 Gennaio 2012 CERCASI LIQUIDITÁ DISPERATAMENTE Mentre prosegue l azione di allentamento delle condizioni monetarie internazionali, il mercato interbancario italiano soffre
Dettagli8. Dati finanziari e bancari
8. Dati finanziari e bancari Roma rappresenta dopo Milano il principale Centro finanziario del Paese con 46 Istituti creditizi, 1.988 sportelli bancari, 91 miliardi di euro depositati in banca (pari al
DettagliLE TENDENZE DEI PREZZI NELLE DIVERSE FASI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO DURO
LE TENDENZE DEI PREZZI NELLE DIVERSE FASI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO DURO Gennaio 2010 LE TENDENZE DEI PREZZI NELLE DIVERSE FA- SI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO DURO Indice 1. LA DINAMICA DEI PREZZI NELLA
DettagliScheda sintetica del progetto. "Start-up della fondazione Senegal Italia per il Co-Sviluppo"
Scheda sintetica del progetto "Start-up della fondazione Senegal Italia per il Co-Sviluppo" Informazioni generali Nome del proponente IPSIA Milano Progetto congiunto presentato da: Associazione partner
DettagliUfficio Studi Bachelor Valori e percezioni associati al settore bancario
Ufficio Studi Bachelor Valori e percezioni associati al settore bancario Aprile 2012 1 Indice 1. Obiettivi 2. Popolazione di riferimento e campione 3. Metodologia e tempistiche 4. Sintesi dei risultati
DettagliRAPPORTO MENSILE ABI Settembre 2015 (principali evidenze)
RAPPORTO MENSILE ABI Settembre 2015 (principali evidenze) 1. Ad agosto 2015 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.825 miliardi di euro (cfr. Tabella 1) è nettamente
DettagliRAPPORTO MENSILE ABI Luglio 2015 (principali evidenze)
RAPPORTO MENSILE ABI Luglio 2015 (principali evidenze) 1. A giugno 2015 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.833 miliardi di euro (cfr. Tabella 1) è nettamente
DettagliRAPPORTO MENSILE ABI Gennaio 2015 (principali evidenze con i dati di fine 2014)
RAPPORTO MENSILE ABI Gennaio 2015 (principali evidenze con i dati di fine 2014) 1. A fine 2014 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.820,6 miliardi di euro
DettagliRAPPORTO MENSILE ABI Marzo 2014 (principali evidenze)
RAPPORTO MENSILE ABI Marzo 2014 (principali evidenze) 1. A febbraio 2014 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.855 miliardi di euro (cfr. Tabella 1) è nettamente
DettagliOsservatorio sulla Finanza. per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT
Osservatorio sulla Finanza per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT Volume 16 DICEMBRE 2010 Microimprese ancora in affanno ma emergono i primi timidi segnali di miglioramento negli investimenti Calano
DettagliLe previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione
ATTIVITÀ FINANZIARIE Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il settore dell intermediazione monetaria e finanziaria ha acquistato rilevanza nel corso degli ultimi vent anni:
DettagliIl Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico
Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico L Associazione Bancaria Italiana (ABI) Il Presidente dell ABI La CONFINDUSTRIA Il Presidente di CONFINDUSTRIA La Conferenza dei
DettagliDare credito alla fiducia: la domanda di finanza del Terzo Settore. Dimensione e struttura del mercato del credito per il Terzo Settore
Dare credito alla fiducia: la domanda di finanza del Terzo Settore Dimensione e struttura del mercato del credito per il Terzo Settore Roberto Felici, Giorgio Gobbi, Raffaella Pico Servizio Studi di Struttura
DettagliDati significativi di gestione
182 183 Dati significativi di gestione In questa sezione relativa al Rendiconto Economico sono evidenziati ed analizzati i risultati economici raggiunti da ISA nel corso dell esercizio. L analisi si focalizza
DettagliNote e commenti. n 35 Dicembre 2015 Ufficio Studi AGCI - Area Studi Confcooperative - Centro Studi Legacoop
Note e commenti n 35 Dicembre 2015 Ufficio Studi AGCI - Area Studi Confcooperative - Centro Studi Legacoop 1 L analisi sullo stock fa riferimento al totale delle imprese (coopera ve e non) a ve al 31 Dicembre
DettagliIl risparmio degli italiani e l evoluzione dell offerta dei prodotti vita
Il risparmio degli italiani e l evoluzione dell offerta dei prodotti vita Presentazione del rapporto annuale L'ASSICURAZIONE ITALIANA 2011-2012 Roberto Manzato Vita e Danni non Auto Milano, 16 luglio 2012
DettagliDossier 7 Il possesso e l acquisto di beni durevoli (1997-2004)
Dossier 7 Il possesso e l acquisto di beni durevoli (1997-2004) Audizione del Presidente dell Istituto nazionale di statistica, Luigi Biggeri presso le Commissioni congiunte V del Senato della Repubblica
Dettagli2. RIEPILOGO NAZIONALE
2. Nel 2005, come già anticipato nella nota semestrale concernente l andamento delle compravendite nel II semestre 2005 pubblicata nel mese di marzo 2006, continua l incremento del volume di compravendite,
DettagliNote e commenti LE START UP NELLA CRISI
Note e commenti n 31 Maggio 2015 Ufficio Studi AGCI - Area Studi Confcooperative - Centro Studi Legacoop LE START UP NELLA CRISI 1 La metodologia, proposta da Cerved, esclude dal conteggio delle vere start
DettagliREDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ
9 gennaio 2014 III trimestre 2013 REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ Nel terzo trimestre del 2013 il reddito disponibile delle famiglie conmatrici in valori correnti è aumentato
DettagliPrivate Banking e Fondi Immobiliari
0 Private Banking e Fondi Immobiliari Il mercato dei fondi immobiliari Il mercato dei fondi immobiliari nel mondo e in Europa Nel 2005 il portafoglio dei gestori professionali ha superato gli 800 mld di
DettagliLA DINAMICA DEI CONTRATTI DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO: IMPATTO DEGLI INCENTIVI E DEL JOBS ACT. AGGIORNAMENTO A GIUGNO 2015
VENETO LAVORO Osservatorio & Ricerca LA DINAMICA DEI CONTRATTI DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO: IMPATTO DEGLI INCENTIVI E DEL JOBS ACT. AGGIORNAMENTO A GIUGNO MISURE/62 Luglio Introduzione Nel il mercato
DettagliCOMUNICATO STAMPA. 1 Nel 2009 si era registrato un forte calo dei contribuenti che dichiaravano un reddito da lavoro dipendente (-273 mila).
COMUNICATO STAMPA Il Dipartimento delle Finanze pubblica le statistiche sulle dichiarazioni delle persone fisiche (IRPEF) relative all'anno d'imposta 2010, a sei mesi dal termine di presentazione (settembre
DettagliRAPPORTO MENSILE ABI Luglio 2013 (principali evidenze)
RAPPORTO MENSILE ABI Luglio 2013 (principali evidenze) 1. A giugno 2013 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.893 miliardi di euro (cfr. Tabella 1) è sempre
DettagliRAPPORTO MENSILE ABI Maggio 2015 (principali evidenze)
RAPPORTO MENSILE ABI Maggio 2015 (principali evidenze) 1. Ad aprile 2015 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.825,8 miliardi di euro (cfr. Tabella 1) è nettamente
DettagliCREDITO E SVILUPPO delle PMI nel Lazio: opportunità, vincoli e proposte per il sistema regionale
CREDITO E SVILUPPO delle PMI nel Lazio: opportunità, vincoli e proposte per il sistema regionale Realizzato dall EURES Ricerche Economiche e Sociali in collaborazione con il Consiglio Regionale dell Economia
DettagliCostruzioni, investimenti in ripresa?
Costruzioni, investimenti in ripresa? Secondo lo studio Ance nelle costruzioni c'è ancora crisi nei livelli produttivi ma si riscontrano alcuni segnali positivi nel mercato immobiliare e nei bandi di gara
DettagliI FINANZIAMENTI AGLI STRANIERI
I FINANZIAMENTI AGLI STRANIERI Anche gli stranieri hanno capito che è conveniente acquistare un immobile in virtù del costo del denaro sui prestiti ipotecari che nonostante gli aumenti di questi ultimi
DettagliROADSHOW PMI CREDITO E PMI. IMPRESE, CREDITO E CRISI DELL ECONOMIA. Ricerca a cura di Confcommercio Format
ROADSHOW PMI CREDITO E PMI. IMPRESE, CREDITO E CRISI DELL ECONOMIA Ricerca a cura di Confcommercio Format Milano 22 maggio 2009 Il 73,7% delle imprese avverte un peggioramento della situazione economica
DettagliFebbraio 2016. market monitor. Analisi del settore edile: performance e previsioni
Febbraio 2016 market monitor Analisi del settore edile: performance e previsioni Esonero di responsabilità I contenuti del presente documento sono forniti ad esclusivo scopo informativo. Ogni informazione
DettagliREDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ
9 aprile 2013 IV trimestre 2012 REDDITO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE E PROFITTI DELLE SOCIETÀ Con la pubblicazione dei dati del quarto trimestre del 2012, l Istat diffonde le serie storiche coerenti con
DettagliLe evidenze dell analisi del patrimonio informativo di EURISC Il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF
Barometro CRIF della domanda di credito da parte delle famiglie: a ottobre ancora vivace la domanda di mutui (+42,5%) e prestiti finalizzati (+17,8%). In controtendenza, si consolida la flessione dei prestiti
DettagliTasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, 2009 90,3 83,1 77,7 27,6 16,4. 15-24 anni. 25-34 anni. 45-54 anni.
La situazione occupazionale dei giovani in provincia di Piacenza Premessa Una categoria di soggetti particolarmente debole nel mercato del lavoro è rappresentata, di norma, dai lavoratori di età più giovane
DettagliDEPOSITI E PRESTITI BANCARI PROVINCIA DI BRESCIA
DEPOSITI E PRESTITI BANCARI PROVINCIA DI BRESCIA Dal 31/12/2007 al 30/6/20 QUADERNI DI APPROFONDIMENTO N. 8/20 Ottobre 20 Fonte dati Banca d'italia Elaborazioni Ufficio Studi ed Informazione Statistica
DettagliAbi: nessuna differenziazione nella dinamica dei prezzi fra raccolta e prestiti
NOTA PER LA STAMPA DOCUMENTO DELL ABI A GOVERNO, AUTORITA E ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI Abi: nessuna differenziazione nella dinamica dei prezzi fra raccolta e prestiti Non è cambiato lo spread per i tassi
Dettagli16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province. Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA
16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA Obiettivi della presentazione Illustrare i principali risultati
DettagliI DATI SIGNIFICATIVI IL CONTO TECNICO
L ASSICURAZIONE ITALIANA Continua a crescere ad un tasso elevato la raccolta premi complessiva, in particolare nelle assicurazioni vita. L esercizio si chiude in utile soprattutto grazie alla gestione
DettagliRAPPORTO CER Aggiornamenti
RAPPORTO CER Aggiornamenti 14 gennaio 2015 In attesa della crescita I più recenti dati sul sistema bancario 1 confermano il lento miglioramento in atto nel settore creditizio. La variazione annua degli
DettagliLe pillole di. TURISMO Come la crisi ha cambiato le vacanze degli italiani. (maggio 2014) Ufficio studi. Notizie, commenti, istruzioni ed altro
Le pillole di Notizie, commenti, istruzioni ed altro TURISMO Come la crisi ha cambiato le vacanze degli italiani (maggio 2014) Ufficio studi a cura di : Luciano Sbraga Giulia R. Erba PREMESSA La rilevazione
DettagliRAPPORTO MENSILE ABI Giugno 2015 (principali evidenze)
RAPPORTO MENSILE ABI Giugno 2015 (principali evidenze) 1. A maggio 2015 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.815 miliardi di euro (cfr. Tabella 1) è nettamente
DettagliFigura 3.22 - Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica. Figura 3.23 - Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica
Figura 3.22 Evoluzione dei consumi totali di energia elettrica Figura 3.23 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica 67 Figura 3.24 Ripartizione dei consumi totali di energia elettrica (dati
DettagliIl mercato mobiliare
Il mercato mobiliare E il luogo nel quale trovano esecuzione tutte le operazioni aventi per oggetto valori mobiliari, ossia strumenti finanziari così denominati per la loro attitudine a circolare facilmente
DettagliIl rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna
Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna Gian Carlo Sangalli Presidente Camera di Commercio di Bologna IL SISTEMA ECONOMICO PRODUTTIVO BOLOGNESE E E IN UNA FASE
DettagliINDAGINE SUI CREDITI VERSO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 2011
INDAGINE SUI CREDITI VERSO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 2011 Il presente rapporto riporta i principali risultati dell indagine sui crediti verso la Pubblica Amministrazione, svolta dall Associazione fra
DettagliRAPPORTO MENSILE ABI Ottobre 2015 (principali evidenze)
RAPPORTO MENSILE ABI Ottobre 2015 (principali evidenze) 1. A settembre 2015 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.825 miliardi di euro (cfr. Tabella 1) è nettamente
DettagliRisultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014
Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014 (art. 14 comma 5 - d.lgs 150/2009) sintesi dati Generali, per Area e tipologia di dipendente Le Amministrazioni pubbliche, nella prospettiva di
DettagliDati significativi di gestione
36 37 38 Dati significativi di gestione In questa sezione relativa al Rendiconto economico sono evidenziati ed analizzati i risultati economici raggiunti da ISA nel corso dell esercizio. L analisi si focalizza
DettagliLA QUESTIONE INFRASTRUTTURALE E L ANDAMENTO DELLA SPESA PUBBLICA
Direzione Affari Economici e Centro Studi LA QUESTIONE INFRASTRUTTURALE E L ANDAMENTO DELLA SPESA PUBBLICA Il ritardo infrastrutturale italiano è il frutto di scelte di politica economica che da anni continuano
DettagliRAPPORTO MENSILE ABI Dicembre 2013 (principali evidenze)
RAPPORTO MENSILE ABI Dicembre 2013 (principali evidenze) PRINCIPALI GRANDEZZE BANCARIE: CONFRONTO 2013 VS 2007 2007 2013 Prestiti all'economia (mld di euro) 1.673 1.851 Raccolta da clientela (mld di euro)
DettagliReddito Fisso. Per la negoziazione degli strumenti del reddito fisso Borsa Italiana organizza e gestisce. I mercati del
I mercati del Reddito Fisso Per la negoziazione degli strumenti del reddito fisso Borsa Italiana organizza e gestisce due comparti: il Mercato Telematico delle Obbligazioni e dei titoli di Stato (Mot)
DettagliReddito e risparmio delle famiglie e profitti delle società IV trimestre 2010
8 aprile 2011 Reddito e risparmio delle famiglie e profitti delle società IV trimestre 2010 Direzione centrale comunicazione ed editoria Tel. +39 06.4673.2243-2244 Centro di informazione statistica Tel.
DettagliFonte: elaborazione Unioncamere Lombardia su dati ASIA Istat. Tabella 2: Imprese per attività economica Lombardia
IL SISTEMA PRODUTTIVO LOMBARDO NEL 2006 SECONDO IL REGISTRO STATISTICO ASIA (giugno 2009) Secondo il registro statistico delle imprese attive e delle loro unità locali (ASIA Imprese e Unità locali) sono
DettagliGRUPPO BANCO DESIO RELAZIONE TRIMESTRALE CONSOLIDATA
GRUPPO BANCO DESIO RELAZIONE TRIMESTRALE CONSOLIDATA AL 31 MARZO 2006 1 INDICE Prospetti contabili pag. 03 Note di commento ed osservazioni degli Amministratori pag. 04 Nota informativa pag. 04 La struttura
DettagliBenchmarking della società dell informazione in Emilia-Romagna
Benchmarking della società dell informazione in Emilia-Romagna Diffusione e modalità di utilizzo dello Sportello Unico per le Attività Produttive online (SUAP) Settembre 2015 Il presente documento è stato
DettagliAspettative, Produzione e Politica Economica
Aspettative, Produzione e Politica Economica In questa lezione: Studiamo gli effetti delle aspettative sui livelli di spesa e produzione. Riformuliamo il modello IS-LM in un contesto con aspettative. Determiniamo
DettagliReport trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza
l andamento dell economia reale e della finanza PL e Credito Bancario Perché un report trimestrale? A partire dal mese di dicembre 2014 SE Consulting ha avviato un analisi che mette a disposizione delle
DettagliIl mercato spagnolo del riciclaggio
Nota settoriale Il mercato spagnolo del riciclaggio Agenzia ICE Ufficio di Madrid Data di realizzazione: aprile 2013 Agenzia ICE ufficio di Madrid Il settore del riciclaggio 1 CENNI SUL MERCATO SPAGNOLO
DettagliGenerali Immobiliare Italia SGR
Generali Immobiliare Italia SGR Investitori Istituzionali e Settore Residenziale 25 novembre 2009 Giovanni Maria Paviera Amministratore Delegato e Direttore Generale Agenda 2 Investitori istituzionali
DettagliDomanda e offerta di credito
2/5/2013 Domanda e offerta di credito La situazione registrata nel 2012 in provincia di Nel 2012 si è registrata una contrazione della domanda di credito. Rispetto alla media regionale le imprese modenesi
DettagliMercato dei Titoli di Efficienza Energetica
Mercato dei Titoli di Efficienza Energetica Rapporto di monitoraggio semestrale II semestre 2015 Pubblicato in data 3 febbraio 2016 1 INDICE 1. Introduzione... 3 2. Situazione Operatori... 3 3. TEE emessi...
DettagliIL SISTEMA FINANZIARIO
IL SISTEMA FINANZIARIO 1 Premessa Lo studio del sistema finanziario si fonda sull analisi dei suoi elementi costitutivi. La struttura finanziaria dell economia individua l insieme dei circuiti di risorse
DettagliLe nuove imprese nelle Marche nel 2014: cala il numero, cresce la qualità. Focus 1/2015 A cura di Donato Iacobucci
Le nuove imprese nelle Marche nel 2014: cala il numero, cresce la qualità Focus 1/2015 A cura di Donato Iacobucci Febbraio 2015 Le nuove imprese nelle Marche nel 2014: cala il numero, cresce la qualità.
DettagliLeasing secondo lo IAS 17
Leasing secondo lo IAS 17 Leasing: Ias 17 Lo Ias 17 prevede modalità diverse di rappresentazione contabile a seconda si tratti di leasing finanziario o di leasing operativo. Il leasing è un contratto per
DettagliStock del credito al consumo sui consumi delle famiglie
CREDITO AL CONSUMO: GLI EFFETTI DELLA CRISI Da uno studio della Banca d Italia 1, che valuta gli effetti della crisi sul mercato del credito al consumo in Italia, emerge una situazione attuale diversa
DettagliIl Prelievo sugli immobili: confronto tra l Imposta Municipale Unica (IMU) 2012 e l IMU-TASI 2014
Il Prelievo sugli immobili: confronto tra l Imposta Municipale Unica (IMU) 2012 e l IMU-TASI 2014 Dal 1 gennaio 2014 è in vigore l Imposta unica comunale (IUC) costituita dall Imposta municipale propria
DettagliMicrocredito. La soluzione di Intesa Sanpaolo per il microcredito imprenditoriale
Microcredito La soluzione di Intesa Sanpaolo per il microcredito imprenditoriale Gennaio 2016 Normativa relativa al Microcredito in Italia. Il Microcredito è stato oggetto negli anni di continue evoluzioni
DettagliRegione Campania. 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014
1 Regione Campania 1. Dati congiunturali del secondo trimestre 2014 Il saldo tra iscrizioni e cessazioni Il secondo trimestre del 2014 mostra un deciso rafforzamento numerico del sistema imprenditoriale
DettagliGestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.
Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS 1 Anteprima Con il termine politica monetaria si intende la gestione dell offerta di moneta. Sebbene il concetto possa apparire semplice,
DettagliINTERVENTI E INIZIATIVE DELLA CAMERA DI COMMERCIO
Finanza agevolata, bandi, credito d'imposta INTERVENTI E INIZIATIVE DELLA CAMERA DI COMMERCIO Castellanza, LIUC - Università Cattaneo 2 ottobre 2014 INTERVENTI E INIZIATIVE DELLA CAMERA DI COMMERCIO PRINCIPI:
DettagliRisparmio e Investimento
Risparmio e Investimento Risparmiando un paese ha a disposizione più risorse da utilizzare per investire in beni capitali I beni capitali a loro volta fanno aumentare la produttività La produttività incide
DettagliUfficio studi IL LAVORO NEL TURISMO
Ufficio studi I dati più recenti indicano in oltre 1,4 milioni il numero degli occupati nelle imprese del turismo. Il 68% sono dipendenti. Per conto dell EBNT (Ente Bilaterale Nazionale del Turismo) Fipe,
DettagliLa giornata della sicurezza: focus intersettoriale
La giornata della sicurezza: focus intersettoriale Roma, 20 novembre 2012 20 novembre 2012 Agenda 2 Rapine: andamento dal 2007 al 2011 Confronto con le banche (2007-2011) Rapine: analisi provinciale (2011)
DettagliIl quinto e ultimo capitolo quinto è dedicato al caso italiano. Nel nostro paese, la domanda di
I SINTESI Questo numero di Osservatorio monetario viene interamente dedicato all analisi delle implicazioni derivanti dallo sviluppo della microfinanza. Il primo capitolo descrive le ragioni del successo
DettagliVENETO LAVORO Osservatorio & Ricerca. I CONTRATTI DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO. AGGIORNAMENTO AL 30 settembre 2015
VENETO LAVORO Osservatorio & Ricerca I CONTRATTI DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO. AGGIORNAMENTO AL 30 settembre MISURE/64 1 Ottobre Introduzione Nel la regolazione del mercato del lavoro è stata oggetto
DettagliCONTINUA LA STRETTA DEL CREDITO PER LE IMPRESE DI COSTRUZIONI
Direzione Affari Economici e centro studi CONTINUA LA STRETTA DEL CREDITO PER LE IMPRESE DI COSTRUZIONI Dopo sei anni di continui cali nelle erogazioni per finanziamenti per investimenti in edilizia, anche
DettagliAnnuario Istat-Ice 2008
Le informazioni statistiche sul Commercio estero e sulle Attività Internazionali delle imprese Luigi Biggeri 1 Struttura della presentazione 1. L Annuario e lo sviluppo delle informazioni statistiche sul
DettagliIl credito in Toscana. III trimestre 2015
Il credito in Toscana III trimestre 215 Firenze, Febbraio 21 8.3 9.3 1.3 11.3 L andamento dei prestiti 1 I prestiti a imprese e famiglie Continuano anche nel periodo in esame i segnali di miglioramento
DettagliNOTA A CURA DEL SERVIZIO POLITICHE FISCALI E PREVIDENZIALI DELLA UIL UN OPERAZIONE VERITA SULLA GESTIONE FINANZIARIA DEI FONDI PENSIONE
NOTA A CURA DEL SERVIZIO POLITICHE FISCALI E PREVIDENZIALI DELLA UIL UN OPERAZIONE VERITA SULLA GESTIONE FINANZIARIA DEI FONDI PENSIONE Le ultime settimane sono caratterizzate da una situazione non facile
DettagliI processi decisionali all interno delle coppie
9 aprile 2003 I processi decisionali all interno delle coppie Nel 2001 l indagine Panel europeo sulle famiglie ha dedicato una particolare attenzione agli aspetti legati ai processi decisionali all interno
DettagliANDAMENTO DEL TASSO EURIBOR E CONTI ECONOMICI DELLE BANCHE MINORI. Dott.ssa Valeria Vannoni Università degli Studi di Perugia
ANDAMENTO DEL TASSO EURIBOR E CONTI ECONOMICI DELLE BANCHE MINORI Dott.ssa Valeria Vannoni Università degli Studi di Perugia Agenda Introduzione L analisi dei Margini bancari in letteratura Obiettivo e
DettagliMD 9. La macroeconomia delle economie aperte. UD 9.1. Macroeconomia delle economie aperte
MD 9. La macroeconomia delle economie aperte In questo modulo, costituito da due Unità, ci occuperemo di analizzare il funzionamento delle economie aperte, ossia degli scambi a livello internazionale.
DettagliI fondi. Conoscerli di più per investire meglio. Ottobre 2008. Commissione Nazionale per le Società e la Borsa - Divisione Relazioni Esterne
I fondi Conoscerli di più per investire meglio Ottobre 2008 Commissione Nazionale per le Società e la Borsa - Divisione Relazioni Esterne I FONDI: CONOSCERLI DI PIÙ PER INVESTIRE MEGLIO COSA SONO I fondi
DettagliFare CASA L ABI e il sistema bancario a favore delle famiglie italiane. Giovanni Sabatini Direttore Generale ABI
Fare CASA L ABI e il sistema bancario a favore delle famiglie italiane Giovanni Sabatini Direttore Generale ABI Ministero dell Economia e delle Finanze Roma, 7 giugno 2016 USCITA DALLA RECESSIONE: CONTRIBUTO
DettagliMacroeconomia. Laura Vici. laura.vici@unibo.it. www.lauravici.com/macroeconomia LEZIONE 6. Rimini, 6 ottobre 2015. La ripresa dell Italia
Macroeconomia Laura Vici laura.vici@unibo.it www.lauravici.com/macroeconomia LEZIONE 6 Rimini, 6 ottobre 2015 Macroeconomia 140 La ripresa dell Italia Il Fondo Monetario internazionale ha alzato le stime
DettagliReport trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza
Report trimestrale sull andamento dell economia Perché un report trimestrale? A partire dal mese di dicembre SEI provvederà a mettere a disposizione delle imprese, con cadenza trimestrale, un report finalizzato
DettagliRISTRUTTURAZIONE DELL IMPRESA E OPERAZIONI DI FINANZA STRAORDINARIA IL PROBLEMA DELLA CORRETTA CONTABILIZZAZIONE DEI CONTRATTI DERIVATI
RISTRUTTURAZIONE DELL IMPRESA E OPERAZIONI DI FINANZA STRAORDINARIA IL PROBLEMA DELLA CORRETTA CONTABILIZZAZIONE DEI CONTRATTI DERIVATI Marco Carbone Tavola rotonda TopLegal 23/ 09/ 2010 ARGOMENTI TRATTATI
DettagliTassi di cambio e mercati valutari: un approccio di portafoglio
Tassi di cambio e mercati valutari: un approccio di portafoglio Tassi di cambio e transazioni internazionali La domanda di attività denominate in valuta estera L equilibrio nel mercato valutario Tassi
DettagliDOMANDA ED OFFERTA DI CREDITO IN PROVINCIA DI REGGIO EMILIA
DOMANDA ED OFFERTA DI CREDITO IN PROVINCIA DI REGGIO EMILIA 1.1 - L assetto finanziario delle aziende Nel corso del 2014 la provincia reggiana evidenzia un saldo tra imprese che presentano aumenti e diminuzioni
Dettagli