MUD Novità, soggetti obbligati, struttura e modalità di compilazione. Paolo Pipere. Paolo Pipere 2014 Tutti i diritti riservati

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1 MUD 2014 Novità, soggetti obbligati, struttura e modalità di compilazione Paolo Pipere

2 MUD 2014 L avvio della fase di piena operatività del sistema per il controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI) avrebbe dovuto portare al definitivo superamento dell obbligo di trasmettere al sistema delle Camere di Commercio i dati relativi alla produzione, al trasporto, all intermediazione, al recupero e allo smaltimento dei rifiuti.

3 Infatti, con: MUD 2014 la rilevazione telematica puntuale dei dati riferiti alla produzione di tutti i rifiuti pericolosi e di alcune tipologie di rifiuti non pericolosi (derivanti da lavorazioni industriali, lavorazioni artigianali, trattamenti effettuati sulle acque, abbattimento delle emissioni gassose e trattamento di rifiuti), attuata mediante i movimenti di carico annotati sul registro cronologico SISTRI (o, per i piccoli produttori iniziali esclusi dall obbligo di adesione, tramite le schede area movimentazione inserite nel sistema dai trasportatori),

4 MUD 2014 l acquisizione dei dati relativi a ogni carico di rifiuti avviato al recupero o allo smaltimento (movimenti di scarico del registro cronologico del produttore e schede area movimentazione SISTRI) e il riscontro automatico delle informazioni trasmesse da produttori e trasportatori con quelle acquisite automaticamente dai gestori degli impianti (movimenti di carico del registro cronologico degli impianti vs annotazioni di scarico dei produttori e/o dei trasportatori),

5 MUD 2014 si sarebbe potuta evitare, almeno per la maggior parte dei soggetti obbligati, la comunicazione annuale riepilogativa (MUD) necessaria ad acquisire le informazioni indispensabili per elaborare le statistiche nazionali previste dal regolamento europeo sulle statistiche relative ai rifiuti (Regolamento (CE) n. 2150/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 novembre 2002).

6 MUD 2014 Il sistema di tracciabilità dei rifiuti non doveva però essere obbligatoriamente utilizzato, se non in Campania, per documentare le fasi di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani. Per questo motivo anche nella fase di piena operatività del SISTRI sarebbe stato necessario mantenere l obbligo di compilazione del MUD per i Comuni e i soggetti istituzionali deputati a garantire la gestione dei rifiuti urbani.

7 MUD 2014 In una prima fase, la lunga serie di rinvii della fase di piena operatività del SISTRI e, in una seconda fase, la sospensione del sistema per la tracciabilità dei rifiuti (disposta con l art. 52 della Legge 7 agosto 2012, n. 134) non hanno però consentito il passaggio all acquisizione automatica dei dati.

8 MUD 2014 La successiva limitazione dell ambito di applicazione del SISTRI ai produttori e gestori di rifiuti pericolosi, introdotta con D.L. 101/2013 e Legge di conversione n. 125/2013, ha portato al superamento della prospettiva di sostituzione del MUD con la rilevazione automatica dei dati tramite il sistema di tracciabilità

9 MUD 2014 Malgrado l avvio della fase di operatività del SISTRI dal 1 ottobre per trasportatori, intermediari e gestori di rifiuti pericolosi, il MUD 2014 deve essere presentato anche da tutti gli operatori del settore, mentre nel 2015 questi soggetti potrebbero essere esonerati dall obbligo con riferimento ai rifiuti gestiti nel 2014

10 MUD 2014 I produttori iniziali di rifiuti pericolosi, invece, a causa dell avvio del sistema dal 3 marzo 2014, molto probabilmente saranno tenuti a presentare il MUD anche nel 2015, con riferimento ai rifiuti prodotti e avviati al recupero o allo smaltimento nel 2014

11 MUD 2014 In considerazione della limitazione del campo si applicazione del SISTRI ai rifiuti pericolosi, sia i produttori iniziali di rifiuti pericolosi sia i trasportatori, gli intermediari e i gestori di rifiuti non pericolosi saranno tenuti a presentare il MUD anche nel 2015

12 MUD 2014 Nel 2011 e 2012 la rilevazione dei dati è stata attuata utilizzando tre diversi strumenti: la comunicazione SISTRI (il cosiddetto mudino ), il MUD definito dal DPCM 27 aprile 2010 e, per i Comuni, il tracciato definito dal DPCM 23/12/2011 e il sito

13 MUD 2014 I primi due metodi hanno mostrato gravi limiti: la comunicazione SISTRI è stata utilizzata da un esigua minoranza dei soggetti obbligati, anche a causa di ritardi nella messa a punto del sistema telematico e di malfunzionamenti dello stesso; il MUD definito nel 2010, pur essendo stato largamente utilizzato, nel 2011 e nel 2012 è stato impiegato pur nella consapevolezza dell avvenuta abrogazione della modulistica (disposta dal D.Lgs. 205/2010).

14 MUD 2014 Il MUD 2013 [Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 20 dicembre 2012] ha rappresentato una sintesi tra MUD 2008 [D.P.C.M. 2/12/2008], prima differito al 2010 e poi abrogato, e il MUD 2010 [DPCM 27 aprile 2010] Fra le novità più significative del MUD 2013 devono essere ricordate: L obbligo di trasmissione telematica per i dichiaranti che non potevano impiegare la comunicazione semplificata e l eccezione per i Comuni Le comunicazioni AEE/RAEE

15 Novità MUD 2013 MUD 2014 La rinuncia all indicazione dello stato fisico del rifiuto L introduzione della precisazione del quantitativo di ogni rifiuto in giacenza in ogni unità locale [quindi alla quantità di rifiuti ancora in deposito temporaneo al 31/12/2012 se riferita ai produttori (iniziali o nuovi )]

16 MUD 2014 Novità MUD 2013 L obbligo di precisare (in modo incompleto, indicando solo la data di rilascio) gli estremi delle autorizzazioni degli impianti di trattamento, anche se limitato ai gestori di impianti di trattamento di veicoli fuori uso e di RAEE

17 Novità MUD 2013 MUD 2014 L obbligo di precisare (in modo incompleto, indicando solo la data di rilascio) gli estremi della certificazione del sistema di gestione ambientale ISO o della certificazione [si tratta di una registrazione e in questo caso è richiesto anche il numero] EMAS degli impianti di trattamento, anche se limitato ai gestori di impianti di trattamento di veicoli fuori uso e di RAEE

18 MUD 2014 Le novità introdotte dal MUD 2014

19 MUD 2014 Novità di portata generale del MUD 2014: Reintroduzione dell obbligo di dichiarare lo stato fisico del rifiuto e conseguente riduzione del numero di soggetti che possono avvalersi della Comunicazione rifiuti semplificata Eliminazione della causale rifiuti [pericolosi] da costruzione,demolizione e scavo nel modulo RE (rifiuti prodotti fuori dall unità locale), e conseguente netto incremento del numero di MUD (uno per ogni cantiere dove si sia prodotto un rifiuto pericoloso) che le imprese edili dovranno presentare

20 MUD 2014 Novità di portata generale del MUD 2014: Introduzione della causale assistenza sanitaria e mantenimento della causale manutenzioni nel modulo RE (rifiuti prodotti fuori dall unità locale), entrambe inutili dal 1998, data a partire dalla quale tali rifiuti si intendono convenzionalmente prodotti presso l unità locale dell impresa o ente, e conseguente difficoltà di comprendere se per tali tipologie di rifiuti è necessario o meno compilare il modulo RE

21 MUD 2014 Novità di portata generale del MUD 2014: Nuova, e più razionale, modalità di calcolo delle giacenze al 31/12/2013: somma della quantità di rifiuto in giacenza al 31/12 dell anno precedente a quello a cui si riferisce la dichiarazione [2012] più la quantità prodotta nell anno di riferimento [2013] detratte le quantità avviate al recupero o allo smaltimento nell anno di riferimento [2013]

22 MUD 2014 Nel MUD 2013 la modalità di calcolo delle giacenze era la seguente:

23 MUD 2014 Novità di portata generale del MUD 2014: Introduzione della causale rimozione dell amianto nel modulo RE (rifiuti prodotti fuori dall unità locale), e conseguente netta riduzione del numero di MUD che le imprese di bonifica dell amianto sono tenute a presentare

24 MUD 2014 Novità del MUD 2014 per i gestori di impianti: Nuova Sezione IMB, per i gestori di rifiuti di imballaggio (classificati con codici XX) [e i rifiuti di imballaggio ai quali si continua ad attribuire il codice 20.XX.YY, per esempio quelli in carta e cartone?], alternativa rispetto alla Comunicazione rifiuti

25 MUD 2014 Novità del MUD 2014 per i gestori di impianti: Nella Sezione IMB, per i gestori di rifiuti di imballaggio è richiesto di distinguere tra rifiuti provenienti dal circuito CONAI e quelli derivanti da altri circuiti di raccolta (ma sono i concessionari del servizio a sapere a che titolo conferiscono i rifiuti di imballaggio all impianto) e di precisare i produttori (senza specificare, nel caso della raccolta comunale, se deve essere indicato il Comune o il concessionario del servizio)

26 MUD 2014 Novità del MUD 2014 per i gestori di impianti: Obbligo di precisare la tipologia dell impianto di trattamento in un nuovo riquadro del Modulo MG; Moltiplicazione dei moduli MG: ogni modulo sarà riferito ad uno degli impianti presenti nel sito, ma non si comprende perché è stata introdotta la modifica, considerato che i moduli RT relativi ai rifiuti in ingresso e i moduli DR a quelli in uscita continueranno ad essere riferiti al sito, a differenza di quanto avviene per gli impianti di trattamento dei veicoli fuori uso

27 Novità del MUD 2014 per i gestori di impianti: Nuova Scheda MAT per i materiali secondari e gli end-of-waste [!?], quindi i prodotti, generati dalle operazioni di recupero; Tale richiesta: MUD 2014 Sembra illegittima in quanto l art. 189, comma 3, del D.Lgs. 152/2006 prescrive che: le imprese e gli enti che effettuano operazioni di recupero e di smaltimento di rifiuti [ ] comunicano annualmente [ ] le quantità e le caratteristiche qualitative dei rifiuti oggetto delle predette attività e non dei prodotti derivanti dal recupero; Non è stata preceduta da obblighi di raccolta dei dati relativi ai prodotti generati dagli impianti di recupero.

28 MUD 2014 Novità del MUD 2014 per i gestori di impianti: Introduzione dell obbligo, per i gestori di impianti di incenerimento e coincenerimento, di comunicare le potenzialità dell impianto; Diversa, e finalmente razionale, articolazione dell obbligo, per i gestori di discariche, di comunicare la capacità residua dell impianto;

29 MUD 2014 Novità del MUD 2014 per i gestori di impianti: Introduzione dell obbligo, per i gestori di centri di raccolta che ricevono RAEE (Scheda CR RAEE), di documentare, mediante i nuovi Moduli RT RAEE, i soggetti dai quali li hanno ricevuti

30 MUD 2014 Novità del MUD 2014 per i trasportatori di rifiuti urbani : Introduzione [esplicitazione?] dell obbligo, per i trasportatori di rifiuti urbani di dichiarare anche i trasporti preliminari al conferimento al centro di raccolta o alla piattaforma comunale

31 MUD 2014 Soggetti obbligati

32 MUD 2014 Art. 189, comma 3, D.Lgs. 152/2006 nella versione vigente, quindi anteriore alle modifiche apportate dal D.Lgs. 205/2010 ex art. 11, comma 3-bis, L. 125/ Chiunque effettua a titolo professionale attività di raccolta e trasporto di rifiuti, i commercianti e gli intermediari di rifiuti senza detenzione, le imprese e gli enti che effettuano operazioni di recupero e di smaltimento di rifiuti, i Consorzi istituiti per il recupero ed il riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti, nonché le imprese e gli enti produttori iniziali di rifiuti pericolosi e le imprese e gli enti produttori iniziali di rifiuti non pericolosi di cui all'articolo 184, comma 3, lettere c), d) e g), comunicano annualmente alle camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura territorialmente competenti, con le modalità previste dalla legge 25 gennaio 1994, n. 70, le quantità e le caratteristiche qualitative dei rifiuti oggetto delle predette attività. Sono esonerati da tale obbligo gli imprenditori agricoli di cui all'articolo 2135 del codice civile con un volume di affari annuo non superiore a euro ottomila, le imprese che raccolgono e trasportano i propri rifiuti non pericolosi, di cui all'articolo 212,comma 8, nonché, per i soli rifiuti non pericolosi, le imprese e gli enti produttori iniziali che non hanno più di dieci dipendenti.

33 Soggetti obbligati 1. Comunicazione Rifiuti speciali Chiunque effettua a titolo professionale attività di raccolta e trasporto di rifiuti; Commercianti ed intermediari di rifiuti senza detenzione; Imprese ed enti che effettuano operazioni di recupero e smaltimento dei rifiuti; Imprese ed enti produttori iniziali di rifiuti pericolosi; Imprese agricole che producono rifiuti pericolosi con un volume di affari annuo superiore a Euro 8.000,00;

34 Soggetti obbligati Imprese ed enti che hanno più di dieci dipendenti e sono produttori iniziali di rifiuti non pericolosi derivanti da lavorazioni industriali, da lavorazioni artigianali e da attività di recupero e smaltimento di rifiuti, fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento dei fumi (articolo 184 comma 3 lettere c), d) e g) D.Lgs. 152/2006).

35 Soggetti obbligati Comunicazione semplificata Le imprese e gli enti che producono,

36 Soggetti obbligati Comunicazione semplificata Tutte le condizioni indicate devono sussistere contemporaneamente, pertanto: i rifiuti devono necessariamente essere stati prodotti nell ambito dell unità locale alla quale si riferisce la dichiarazione (si ricorda in proposito che i rifiuti generati nel corso di operazioni di manutenzione o assistenza sanitaria, pur essendo stati materialmente prodotti in altri luoghi, possono essere ricondotti all unità locale ai sensi degli articoli 230 e 266, comma 4 del D.Lgs. 152/2006);

37 Soggetti obbligati le tipologie di rifiuti, ognuna delle quali identificata dal rispettivo codice dell elenco europeo dei rifiuti (EER o CER) indipendentemente dallo stato fisico, che decadono dall attività economica esercitata nell unità locale non possono essere più di sette; per avviare al recupero o allo smaltimento ognuno dei rifiuti non devono essere stati utilizzati più di tre trasportatori; per sottoporre a operazioni di recupero o di smaltimento ognuno dei rifiuti non devono essere stati utilizzati più di tre impianti autorizzati.

38 Soggetti obbligati 2. Comunicazione Veicoli Fuori Uso Soggetti che effettuano le attività di trattamento dei veicoli fuori uso rientranti nel campo di applicazione del D.Lgs. 209/2003 e dei relativi componenti e materiali. L obbligo di compilazione di questa sezione è quindi previsto per i gestori di impianti di trattamento di questo genere di rifiuti, mentre i soggetti che producono o che effettuano attività di raccolta e trasporto dei veicoli fuori uso e dei relativi componenti e materiali sono tenuti a compilare la Comunicazione rifiuti e non la Comunicazione veicoli fuori uso.

39 Soggetti obbligati 3. Comunicazione Imballaggi Sezione Consorzi: CONAI o altri soggetti di cui all'articolo 221, comma 3, lettere a) e c), quindi produttori di imballaggi che abbiano organizzato un sistema riconosciuto di raccolta e recupero dei rifiuti di imballaggio o di riutilizzo degli imballaggi usati; Sezione Gestori Rifiuti di imballaggio: impianti che trattano rifiuti ai quali è stato attribuito un CER XX [!?]

40 Soggetti obbligati 4. Comunicazione RAEE soggetti coinvolti nel ciclo di gestione dei RAEE rientranti nel campo di applicazione del D.Lgs. 151/2005. Più specificamente, l obbligo è previsto per: I gestori di impianti di trattamento dei RAEE; I gestori di centri di raccolta istituiti dai produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche e dai soggetti che agiscono in loro nome ai sensi dell art. 6, comma 1, lettera c) del D.Lgs. 151/2005. I Comuni, invece, sono tenuti a comunicare le quantità di RAEE raggruppate nei centri di raccolta istituiti ai sensi dell art. 6, comma 1, lettera a) del D.Lgs. 151/2005 per mezzo della sezione Comunicazione rifiuti urbani del MUD da compilare telematicamente sul sito

41 Soggetti obbligati 5. Comunicazione Rifiuti Urbani, Assimilati e raccolti in convenzione Soggetti istituzionali [Comuni, Consorzi di Comuni e Comunità montane] responsabili del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani e assimilati. Tale comunicazione è relativa a tutte le operazioni di raccolta, differenziata e indifferenziata, di rifiuti urbani, di rifiuti speciali assimilati agli urbani e di rifiuti [si ritiene che si debba trattare di rifiuti speciali assimilabili agli urbani] raccolti a seguito di specifica convenzione.

42 Soggetti obbligati 6. Comunicazione Produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche Produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche iscritti al Registro nazionale dei soggetti tenuti al finanziamento del sistema di gestione dei RAEE e Sistemi Collettivi di Finanziamento. Questa comunicazione deve essere compilata esclusivamente con modalità telematica per mezzo del sistema accessibile sui siti o

43 Soggetti obbligati Il MUD 2014 non comprende più, neppure formalmente, la dichiarazione E-PRTR, prevista dal DPR n. 157 dell 11 luglio 2011.

44 Struttura del MUD 2014

45

46 La struttura Ogni dichiarazione, tranne la Comunicazione semplificata, deve essere corredata dalla Sezione anagrafica, composta dalla Scheda SA1, che serve a identificare l impresa o l ente che trasmette i dati e l unità locale alla quale si riferisce la dichiarazione (nel caso dei soggetti che svolgono esclusivamente attività di trasporto oppure di commercio e intermediazione dei rifiuti senza detenzione dei medesimi in luogo dell unità locale si immetteranno i dati della sede legale), e dalla Scheda Autorizzazioni, che dovrà essere compilata esclusivamente dai soggetti tenuti a presentare la Comunicazione veicoli fuori uso, la Comunicazione RAEE e dai gestori di impianti di incenerimento e coincenerimento oltre che dai gestori di discariche.

47 La struttura La Comunicazione rifiuti (la sezione della dichiarazione più largamente impiegata, se si esclude la Comunicazione semplificata) è composta dalla: Scheda rifiuti, con la quale si comunicano i dati relativi alla produzione di ogni tipologia di rifiuto, identificata dal relativo codice CER, e alle attività di gestione del medesimo (avvio al recupero, avvio allo smaltimento, trasporto anche dei rifiuti pericolosi generati dal dichiarante e trasportati con mezzi dell impresa o dell ente, operazioni di recupero o di smaltimento), Scheda MAT (materiali), per documentare i prodotti derivati dalle operazioni di recupero; Scheda INT (intermediazione), riservata ai commercianti e agli intermediari senza detenzione di rifiuti.

48 La struttura Alla Scheda rifiuti, che costituisce la sezione più rilevante di ogni dichiarazione presentata da produttori, trasportatori e gestori di impianti, sono associati i seguenti moduli: Modulo RT, ad uso esclusivo dei trasportatori e dei gestori di impianti, che svolge la funzione di documentare le unità locali dei produttori o detentori dei rifiuti trasportati o gestiti; Modulo DR, da utilizzare per precisare ogni impianto di recupero o smaltimento al quale sono stati conferiti i rifiuti e le quantità di ogni tipologia di rifiuto complessivamente avviata al recupero o allo smaltimento in quell impianto;

49 La struttura Modulo RE, con il quale si documenta l avvenuta produzione al di fuori delle unità locali dell impresa o dell ente I rifiuti prodotti fuori dall unità locale devono essere aggregati per comune, perciò ogni modulo RE- SP si riferirà alla quantità complessiva di rifiuto, identificato da un codice CER, generato da tutti i luoghi esterni all unità locale ubicati in quel Comune. I rifiuti da manutenzione e da assistenza sanitaria, però, fin dal 1998 possono essere considerati come prodotti presso la sede del manutentore, pertanto in questo caso la compilazione del Modulo RE-SP sembra essere inessenziale. Modulo MG, da impiegare per documentare le modalità di trattamento di un rifiuto in ogni impianto di recupero o di smaltimento ubicato in una unità locale.

50 La struttura La Sezione intermediazione, che deve essere compilata esclusivamente dagli operatori iscritti all ottava categoria dell Albo nazionale gestori ambientali, è composta dalla Scheda INT e dai moduli UO e UD. La prima svolge una funzione analoga alla Scheda rifiuti speciali, ma è riferita esclusivamente a rifiuti per i quali il dichiarante ha effettuato operazioni di intermediazione o commercio senza detenzione, mentre i moduli UO indicano l unità locale del produttore o detentore del rifiuto commerciato o intermediato e la quantità del medesimo e i moduli UD consentono di identificare gli impianti di recupero o smaltimento utilizzati e le quantità di rifiuto conferite ad ogni impianto.

51 Modalità di presentazione

52 Modalità di presentazione Le imprese e gli enti che hanno prodotto, nella propria unità locale, non più di sette rifiuti e, per ogni rifiuto, hanno utilizzato non più di tre trasportatori e di tre impianti possono scegliere se presentare su carta la Comunicazione rifiuti speciali semplificata oppure se inviare telematicamente la dichiarazione (Scheda anagrafica e Comunicazione rifiuti speciali).

53 Modalità di presentazione Il modulo cartaceo, a differenza che in passato, non può più essere consegnato agli sportelli delle Camere di Commercio, ma deve essere necessariamente spedito a questi enti con raccomandata.

54 Modalità di presentazione I produttori di rifiuti che non si trovano nella condizione di poter utilizzare la Comunicazione rifiuti speciali semplificata devono necessariamente provvedere all invio telematico della dichiarazione tramite l impiego di un software (ad esempio quello messo gratuitamente a disposizione dal sistema delle Camere di Commercio) che generi il file da spedire, mediante l uso di un dispositivo di firma digitale, tramite il sito

55 Modalità di presentazione Tutti gli altri soggetti obbligati, con la sola eccezione dei soggetti istituzionali che devono presentare la Comunicazione rifiuti urbani, assimilati e raccolti in convenzione, sono tenuti ad inviare telematicamente la dichiarazione con le modalità in precedenza descritte.

56 Modalità di presentazione I soggetti tenuti a inviare la Comunicazione rifiuti urbani, assimilati e raccolti in convenzione devono procedere alla compilazione sul sito e, solo nel caso siano sprovvisti di dispositivo di firma digitale o di strumenti per il versamento telematico dei diritti di segreteria, possono spedire la copia cartacea dei moduli generati da tale sistema.

57 Modalità di presentazione I diritti di segreteria ammontano a: 15 euro per ogni MUD presentato su supporto cartaceo e a 10 euro per le dichiarazioni presentate telematicamente.

58 Soggetti obbligati Criticità

59 Soggetti obbligati L obbligo è previsto anche per i produttori iniziali, con più di dieci dipendenti, di rifiuti non pericolosi derivanti da attività di recupero e smaltimento di rifiuti...ma i gestori di impianti non sono produttori iniziali dei rifiuti che derivano dal trattamento di rifiuti

60 Soggetti obbligati Le imprese ed enti che effettuano operazioni di recupero e smaltimento dei rifiuti sono tenute a presentare il MUD, ma documentando solo i rifiuti in ingresso, quelli trattati e quelli in attesa di trattamento o anche i rifiuti non pericolosi prodotti?

61 Soggetti obbligati Ai gestori di impianti, in qualità di produttori di rifiuti non pericolosi derivanti dal trattamento, si applica o meno l esenzione per le imprese e gli enti [ produttori iniziali ] che non hanno più di dieci dipendenti?

62 Soggetti obbligati L articolo 190 del D.Lgs. 152/2006 prevede l obbligo per i Consorzi istituiti per il recupero e il riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti, ma il MUD 2014 prevede schede e moduli adatti solo al Conai, ai sistemi alternativi di gestione dei rifiuti di imballaggio e ai Sistemi collettivi per il recupero dei RAEE

63 Soggetti obbligati La comunicazione veicoli fuori uso deve essere compilata da tutti i soggetti coinvolti nel ciclo di gestione dei veicoli rientranti nel campo di applicazione del D.Lgs. 209/2003, ma le istruzioni richiedono la dichiarazione solo ai soggetti che effettuano operazioni di trattamento dei veicoli fuori uso e dei relativi componenti e materiali

64 Soggetti obbligati La comunicazione RAEE deve essere compilata da tutti i soggetti coinvolti nel ciclo di gestione dei RAEE, in questo caso il modulo consente la dichiarazione ai trasportatori di RAEE (ma i soggetti che esercitano trasporto di RAEE derivanti da uno contro uno sono esclusi ex DM 8/3/2010 n. 65)

65 Soggetti obbligati La comunicazione rifiuti urbani e assimilati deve essere effettuata dai soggetti istituzionali responsabili del servizio di gestione integrata, quindi Comuni, non concessionari del servizio

66 Soggetti obbligati Esenzione per i produttori di rifiuti pericolosi che li conferiscono al servizio pubblico di raccolta previa convenzione, ma i rifiuti speciali pericolosi non sono assimilabili e perciò non possono essere presi in carico dal servizio pubblico. I Comuni, inoltre, da anni non hanno più la possibilità di istituire servizi integrativi di raccolta

67 Modalità di dichiarazione Mantenimento ambiguità sul calcolo della giacenza per i gestori di impianti: si forniscono i dati relativi ai rifiuti messi in riserva (R13) o in deposito preliminare (D15), ma in seguito i medesimi quantitativi sono computati anche nella giacenza

68 Modalità di dichiarazione Scheda MAT: la rilevazione delle quantità di prodotti generati dagli impianti di recupero non è prevista dalla norma primaria di riferimento (art. 189, comma 3, D.Lgs. 152/2006)

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