MODALITA' ED ESPERIENZE NEI PROCESSI PARTECIPATIVI
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- Orsola Rizzi
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1 12 MAGGIO 2016 MODALITA' ED ESPERIENZE NEI PROCESSI PARTECIPATIVI
2 INFORMAZIONE / FORMAZIONE DEI DECISORI: Politici Tecnici Professionali sui contenuti tecnici della moderazione del traffico e sulle condizioni della comunicazione con i cittadini
3 I diversi livelli della comunicazione con gli abitanti La scelta delle forme del coinvolgimento è funzione del livello di dialogo che si intende stabilire con gli abitanti.
4 LIVELLO 1: L INFORMAZIONE I decisori presentano agli abitanti i progetti elaborati.
5 LIVELLO 2: LA CONSULTAZIONE I decisori intendono ascoltare gli abitanti, ma questi ultimi non partecipano all elaborazione del progetto; sono consultati affinché il gruppo di progetto sia informato circa le loro domande.
6 LIVELLO 3: LA CONCERTAZIONE Gli abitanti sono informati circa tutte le fasi del processo di elaborazione del progetto, possono lavorare con gli altri soggetti implicati, ma i loro pareri non sono necessariamente presi in considerazione.
7 LIVELLO 4: LA PARTECIPAZIONE Gli abitanti sono protagonisti a pieno titolo del processo di elaborazione e quanto emerge dalla loro partecipazione è preso in considerazione nel progetto.
8 COME SCEGLIERE IL TIPO DI COINVOLGIMENTO La scelta del livello di coinvolgimento è di ordine politico e dipende dal contesto locale. Tuttavia, i tecnici devono prospettare ai decisori i vantaggi e i limiti di certe forme partecipative. Gli abitanti accettano malvolentieri un progetto che viene loro imposto; per contro, le loro proposte riguardano generalmente interventi puntuali e spetta dunque ai tecnici indicare il modo per rendere compatibili gli interessi particolari col progetto nel suo insieme.
9 Comunicazione e animazione locale: Il caso della zona 30 di Torino Mirafiori Nord
10 Ricognizione/valutazione e accompagnamento sul campo di visitatori tecnici e gruppi locali
11 RILIEVI PARTECIPATI DI TRAFFICO E INCIDENTALITA' DIBATTITI DI STRADA
12 INCONTRI PUBBLICI E MOMENTI DI CONVIVIALITA' E FESTA PER FISSARE CON GLI ABITANTI I PASSAGGI PIU' SIGNIFICATIVI DEL PROGETTO
13 CONCERTAZIONE CON IL POLITECNICO PER UNA RICERCA SU RUMORE DA TRAFFICO INDAGINE SUL GIUDIZIO DEGLI ABITANTI PRIMA E DOPO LE NUOVE SISTEMAZIONI STRADALI
14 SERIE DI 5 NEWSLETTER A LARGA DIFFUSIONE DA SETTEMBRE 2008 A MARZO 2011
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19 PASSAPORTO ZONE30 MANUALE DI MODERAZIONE DEL TRAFFICO PER SCUOLE E CITTADINI
20 MISURE DEL TRAFFICO ANIMAZIONE MOSTRE DEI PROGETTI ZONE 30 E ZONE 20
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23 INSTALLAZIONE DI DUE TOTEM STRADALI Nel verde di un incrocio stradale e di una porta di accesso che riassumono per i passanti la realtà, la storia della zona 30 attraverso informazioni dati ed immagini la comunicazione anche dopo
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25 BANDO DI CONCORSO GIOVANI IN MOVIMENTO - EDIZIONE 2012 Titolo del progetto: MOBILITÀ SOSTENIBILE per una CITTÀ POSSIBILE (primo classificato) Mobilità sostenibile e riqualificazione degli spazi di prossimità: sono i temi attorno a cui dal 2009 il Liceo Artistico Renato Cottini di Torino ha intrapreso un percorso formativo di progettazione urbana. Accompagnati dai docenti e dall associazione La Città Possibile, gli studenti hanno approfondito la conoscenza di esperienze europee e, dopo sopralluoghi, rilievi fotografici e misurazioni di traffico, hanno proposto nuove sistemazioni di ambiti urbani a partire dalla ZONA 30 di Mirafiori nord (in cui è di fatto inserito l istituto) fino all ultimo ambito relativo alla Circoscrizione10 (Via Plava e strada Castello di Mirafiori). Puntando a migliorare la percezione e la fruizione delle strade come spazi pubblici, gli interventi riguardano il ridisegno delle sezioni stradali, la ridefinizione dei percorsi, la progettazione di arredi urbani. Tavole e i plastici, insieme a documenti divulgativi e tecnici su ecologia urbana, moderazione del traffico e comunicazione sociale forniti da La Città Possibile, hanno composto la mostra Mobilità sostenibile per una città possibile allestita fino al 6 aprile al Mausoleo della Bela Rosin.
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29 Mobilità sostenibile per una città possibile con le Commissioni Consiliari VI e II in seduta congiunta Ecologia e Ambiente, Verde Pubblico e Urbanistica, Viabilità e Trasporti, Arredo Urbano mercoledì 30 aprile alle ore 12,30 nella Sala Orologio di Palazzo Civico ordine del giorno: Mobilità sostenibile per una città possibile: la cultura europea della moderazione del traffico. Pensare, comunicare, condividere il progetto dello spazio pubblico locale. Casi/studio a Mirafiori Sud
30 LA FORMAZIONE: materiali metodi
31 I manuali di studio
32 I manuali di studio
33 I SITI UTILI PER STUDIARE Sono ormai facilmente reperibili nella rete INTERNET materiali, casi studio, esempi ecc.. di ogni stato europeo...basta volerlo fare!
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38 IPOTESI DI LAVORO Cittadinanza attiva: diritti e responsabilità. Verso un modello di partecipazione attiva e responsabilizzante: osservare e criticare la situazione esistente, studiare le alternative possibili, proporre e progettare il cambiamento, agire direttamente e concretamente sui cambiamenti possibili.
39 Il problema della cultura tecnico-professionale nei campi urbanistico, edilizio, della progettazione dello spazio pubblico, del verde urbano, della pianificazione del traffico, della progettazione stradale, Un bagaglio tecnico e culturale da aggiornare e da arricchire di consapevolezza sociale, educativa e di competenze comunicative.
40 Responsabilità dello Stato, della Regione, dei Comuni principali, delle aree metropolitane e vaste Nell organizzazione di servizi e nella produzione di strumenti per gli enti locali minori, le associazioni, la scuola in materia di: Informazione e formazione dei decisori politici, tecnici e dei settori socio-educativi. Documentazione tecnica per responsabili e operatori. Materiali per la divulgazione di tematiche di ecologia urbana e di partecipazione nel quadro di una politica di comunicazione pubblica sui diversi aspetti della qualità e della sicurezza urbana.
41 Istituzione e mantenimento di una rete di scambio delle buone pratiche. Istituzione di servizi d informazione, d informazione consulenza e supporto ai Comuni (l esempio del CAUA (Consiglio di Architettura, Urbanistica e Ambiente) della Provincia di Biella.
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44 Una strategia di comunicazione pubblica rivolta a tutti i cittadini con l obiettivo di far crescere una domanda di qualità urbana più informata e competente e più disponibile al volontariato civico. I bambini come tramite nei confronti dei pubblici adulti. Gli adolescenti e i giovani come risorse specifiche da attivare: l esempio dei Cantieri-laboratorio per la qualificazione degli spazi urbani.
45 ATTIVITA' POSSIBILI : Rilevazione di velocità con gli studenti delle scuole (dalla primaria alla secondaria) con la polizia municipale.. presentazione pubblica dei risultati ai cittadini e alle autorità amministrative. coinvolgimento dei media locali. coinvolgimento delle associazioni locali in attività di conoscenza dei temi della mobilità e quindi della incidentalità. attività di animazione locale per toccare con mano i problemi relativi alla mobilità e alla qualità urbana es: simulazione di trasformazione stradale con elementi mobili in luoghi puntuali NB: queste attività possono essere sia di comunicazione di un progetto già consolidato o preventive alla formazione del progetto stesso ( es: pedibus, bicibus,primi passi...)
46 simulazione di trasformazione stradale con elementi mobili in luoghi puntuali
47 Esempio di scheda di rilevazione delle velocita' da usare con le scuole
48 PROMEMORIA PER I DECISORI PENSARE LA MOBILITÀ URBANA Promemoria logico per decisori locali: buone pratiche dovute a buone politiche orientate da buone culture
49 I TEMI Ecologia urbana Visione Zero Moderazione del Traffico e Spazio Condiviso mobilità pedonale e ciclistica Zone 30 Zone 20 d incontro Zone pedonali
50 L ECOLOGIA URBANA i problemi della mobilità e del traffico riguardano gli equilibri ambientali,la qualità dell habitat quotidiano, la salute dei cittadini, non solo il funzionamento della rete stradale. VISIONE ZERO : un approccio etico-sociale alla sicurezza stradale che guida i programmi adottati in gran parte dei paesi europei. ZERO MORTI O FERITI GRAVI nel traffico stradale come indirizzo programmatico già adottato nel traffico ferroviario, aereo, navale.
51 La Moderazione del Traffico e la sperimentazione europea SHARED SPACE SPAZIO CONDIVISO La scelta culturale, politica e tecnica mirata alla sicurezza e alla sostenibilità che guida programmi e singoli progetti nella pianificazione della mobilità veicolare, pedonale e ciclistica (BiciPlan), nella progettazione stradale e nella gestione del traffico. a) Interventi puntuali sulla viabilità principale per: ridurre la velocità veicolare e l incidentalità: traffico fluidificato a velocità moderata promuovere gli spostamenti a piedi: marciapiedi e percorsi protetti, attraversamenti pedonali sicuri, abbattimento barriere fisiche, mobilità assicurata anche alle persone con disabilità assicurare la mobilità ciclistica con piste ciclabili (bici e auto su sedi separate) b) Interventi diffusi sulla viabilità dell ambiente residenziale
52 Zone 30 programmaticamente per tutta la città: velocità 30 km/h, traffico misto con ciclabilità integrata sulla stessa carreggiata su corsie parallele o con condivisione delle stesse corsie. Zone d incontro a 20 km/h per ambiti puntuali dove deve prevalere la mobilità pedonale e ciclistica (per assicurare l accessibilità a spazi, strutture e servizi pubblici, aree di pregio storico-ambientale, ). Pedonalizzazione per spazi nei quali s intenda escludere il transito dei veicoli a motore, anche quello a bassissima velocità. Nell ambito europeo più evoluto la pedonalizzazione è una scelta puntuale e circoscritta; l indirizzo comunemente seguito nell ambiente residenziale è per la coesistenza delle diverse forme di mobilità.
53 SOSTENIBILITÀ E RIDUZIONE DEL TRAFFICO Nel medio periodo, la strategia per la riduzione del traffico è la diffusione delle zone a bassa velocità, combinata con lo sviluppo dei trasporti pubblici, della ciclabilità e della camminabilità dello spazio pubblico. Nel lungo periodo, per realizzare la sostenibilità, si richiedono ulteriori misure volte a ridurre la necessità di spostarsi.
54 LA COMUNICAZIONE E L ANIMAZIONE LOCALE: LOCALE non solo informazione/pubblicità sui programmi in corso, ma attivazione dei cittadini a partire dalla scuola, da gruppi e associazioni locali portandoli a osservare e a misurare il traffico, a immaginare e praticare le alternative positive nelle scelte di mobilità e nei comportamenti di guida. LA CULTURA DEI DECISORI POLITICI E TECNICI: un bagaglio tecnico e culturale da aggiornare e da arricchire di consapevolezza sociale, educativa e di competenze comunicative.
Comunicazione e animazione locale: prima, durante e dopo la realizzazione della zona 30 di Torino Mirafiori Nord
Dario Manuetti, Marilena De Biase La Città Possibile VIDEO ZONA 30 CONCERTAZIONE E INFORMAZIONE FORMAZIONE AMMINISTRATORI ELETTI UFFICI COMUNALI E DI CIRCOSCRIZIONE ASSOCIAZIONI E GRUPPI DI CITTADINI ACCESSO
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