Il Delta e il suo Parco come fattore connettivo di Veneto ed Emilia Romagna

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1 Il Delta e il suo Parco come fattore connettivo di Veneto ed Emilia Romagna Gian Angelo Bellati Segretario Generale Unioncamere del Veneto Milano, 10 dicembre 2013

2 Sommario 1. Uno sguardo d insieme 2. Le potenzialità 3. Le problematiche 4. Alcune proposte

3 Delta del Po: una area che sorge a confine di 2 Regioni Con Parco regionale Delta del Po si intendono due diversi parchi regionali, uno entro i confini veneti, l'altro entro i confini emiliani, che coprono l'intero territorio nei pressi della foce del fiume Po. - Parco Regionale Delta del Po dell'emilia-romagna esistente dal 1988, attuato praticamente nel Parco Regionale Veneto del Delta del Po - costituito nel 1997.

4 Delta del Po: una area che sorge a confine di due Regioni Veneto: - superficie di circa ettari; - si estende dal corso del Po di Goro fino al fiume Adige e comprende il territorio dei 9 comuni di Rosolina, Porto Viro, Loreo, Adria, Papozze, Ariano nel Polesine, Corbola, Taglio di Po, Porto Tolle, tutti in provincia di Rovigo; - popolazione totale di circa abitanti.

5 Delta del Po: una area che sorge a confine di due Regioni Emilia Romagna: - 9 comuni di Cervia, Ravenna e Alfonsine in provincia di Ravenna, e i comuni di Argenta, Ostellato, Comacchio, Codigoro, Goro e Mesola della provincia di Ferrara, - superficie ettari; abitanti entro i confini del parco regionale dell'emilia Romagna;

6 Dati complessivi Localizzazione e dimensioni dei due Parchi Entrambi fanno parte del progetto di Parco Interregionale del Delta del Po: è il nome che la Legge Quadro sulle Aree Protette (Legge n. 394 del 1991) aveva stabilito per il parco che le Regioni del Veneto e dell'emilia- Romagna avrebbero dovuto realizzare congiuntamente e di concerto con il Ministero dell'ambiente. Il Delta del Po è stato dichiarato Patrimonio dell'umanità dall'unesco, per il suo interesse storico e naturalistico. Proprio perché non è solo un'area paesaggistica, ma è anche un territorio di interesse economico, esso pone delle problematiche specifiche di conservazione e tutela.

7 Delta del Po: strade e vie d acqua, origine idrogeomorfologica, flora e fauna Il comprensorio del Delta è dato dal progressivo deposito di detriti da parte del fiume Po; questo, nel lungo periodo, ha determinato il progressivo spostamento della linea di costa del Mar Adriatico. Lagune e sacche dove preminentemente vivono piante e animali: La Flora: 900 specie di piante (tra le quali l Erba pesce, Salicornia Veneta, Ninfea bianca, Castagna d acqua, Limonio de Caspio Apocino veneziano). La Fauna occupa un posto rilevante nell area protetta e sono note ben 374 specie di vertebrati. La laguna è un bacino di acqua salmastra, in alcuni punti profondi solo pochi centimetri, delimitato verso il mare da cordoni di dune sabbiose o scanni e, dalla parte del fiume, da barene, banchi di limo o sabbia sommersi periodicamente dalle maree, e da bonelli, isolotti fangosi di origine sedimentaria.

8 Delta del Po: nascita del Delta del Po. Taglio di Porto Viro ( ) Per timore che l'espansione a Nord-Est del Delta andasse ad interrare la laguna di Venezia, agli inizi del 1600 il Po fu deviato a sud verso la Sacca di Goro con un canale artificiale che è il suo letto attuale. Questo intervento detto "Taglio di Porto Viro", determinò l'inizio della formazione del Delta moderno Il vecchio letto divenne un canale navigabile, il Canal Bianco-Po di Levante. Se prima del 1600 il Delta si espandeva di circa 53 ettari l'anno, dal 1604 al 1840 si passò a 135 ettari l'anno XIX secolo. L'espansione verso est del Po e delle sue diramazioni causò il riempimento della Sacca di Goro dando origine al Comune di Porto Tolle, allungando l'isola di Ariano e formando la Sacca di Scardovari.

9 Sommario 1. Uno sguardo d insieme 2. Le potenzialità 3. Le problematiche 4. Alcune proposte

10 Potenzialità delle aree attorno al Delta del Po Pesca: solo nel Delta del Po tra i addetti ed i addetti ed un fatturato di circa 35 milioni in Polesine (dati 2012); importanza del Consorzio pescatori delle Coop. Scardovari che concentra 14 coop locali; Acquacoltura: è concentrata in Veneto per addetti (1.499) ed Emilia Romagna (1.223). Rovigo (2.101 imprese), e Ferrara (1.718) Artigianato: Rovigo dipendenti Nel Delta nel comune principale Porto Tolle ci sono imprese: di queste 300 sono artigiane; Turismo: più sviluppato nella zona Emiliana. Nel zona polesana gli investimenti non sono stati ancora premiati.

11 Turismo: il Veneto prima regione in Italia Offerta turistica diversificata Elevata valenza paesaggistica del territorio Ricco patrimonio naturale, storico, artistico e forti tradizioni Pregiate produzioni agro-alimentari (DOCG, DOC e IGP) Anno ,8 milioni di arrivi 62 milioni di presenze (16,2% dei pernottamenti italiani) 2/3 dei turisti provengono dall estero (principalmente da Germania, Austria e Svizzera) 4,3 miliardi di euro di spesa straniera nel turismo (15% dell Italia) Oltre 31 mila imprese attive nel turismo (9% dell Italia) Venezia è al 2 posto in Italia come città che attrae turismo straniero con oltre 4 milioni di arrivi

12 Le idrovie esistenti intersecano

13 i principali Corridoi di sviluppo Corridoio 1 Baltico Adriatico Helsinki-Ravenna (Udine-Venezia- Bologna-Ravenna) + Porti di Trieste, Venezia, Ravenna ( interconnections, (further) development of multimodal platforms ) Corridoio 3 Corridoio Mediterraneo Madrid- Budapest Torino-Milano-Verona- Venezia-Trieste Corridoio 5 Helsinki-Valletta (Amburgo-Monaco) - Verona-Bologna-Roma- Napoli-Palermo

14 il nuovo core network trans-europeo Le proposte di regolamento (2011/650 e 2011/665) della CE che definiscono la politica dei trasporti europei introducono uno scenario estremamente favorevole per il Veneto, soprattutto in relazione ai collegamenti sull asse Nord-Sud. Dei 10 corridoi che costituiranno il nuovo core network transeuropeo, 4 passeranno per l Italia. Di questi, ben 3 passeranno per il Veneto. Inoltre, i porti di Venezia, Trieste, Ravenna, Capodistria e Fiume hanno costituito l Associazione dei porti del Nord-Adriatico (NAPA), un accordo di cooperazione volto a promuovere il rafforzamento logistico dell Alto Adriatico e a raggiungere la massa critica necessaria per competere in un mercato globale.

15 1. Slide asse n-s

16 L Asse NORD-SUD Il corridoio Scandinavia-Adriatico (1) Lungo l'asse Nord-Sud è importante promuovere lo sviluppo economico e le interrelazioni al fine di rendere quest area altamente competitiva sulla scena mondiale. Tale area occupa una superficie di circa km e comprende: - 11 Paesi - 7 Capitali milioni di abitanti - 25% della popolazione dell'ue - 15 Porti Università - 75 Distretti industriali

17 L Asse NORD-SUD Il corridoio Scandinavia-Adriatico (2) Il potenziamento dell asse nord-sud mira allo sviluppo di una rete multimodale efficiente di connessione tra il Mare Adriatico e il Mar Baltico al fine di: Realizzare un network di infrastrutture dei trasporti; Attivare e migliorare i servizi logistici di trasporto multimodale; Sviluppare i piani d azione transnazionale per progetti futuri; Sostenere nuove opportunità di sviluppo delle regioni.

18 I porti NAPA Venezia rappresenta storicamente la principale porta d Europa verso l Oriente. Il mare Adriatico è la strada navale più economica dall'estremo Oriente (via Suez) all Europa con una distanza che è circa km più breve rispetto ad altre del Nord-europea. I porti NAPA si presentano come alternativa a quella dei porti del Nord Europa, formando una piattaforma logistica europea, in particolare per quanto riguarda la manutenzione dei mercati dell'estremo Oriente e dell'europa centrale e orientale. Inoltre i porti NAPA rappresentano la rotta verde verso l Europa. La rotta del Nord Adriatico offre un significativo risparmio di emissioni di CO2.

19 Progetto vinto in CIP-EIP Specific Actions GREEN: migliorare le performance ambientali delle PMI Il progetto mira a migliorare le performance ambientali delle PMI europee, aiutando la rete EEN a fornire servizi ambientali di primo livello alle PMI del settore agro-alimentare e dei materiali da costruzione. Il progetto propone di costituire una rete di Environmental Service Providers (ESPs) per fornire alle PMI servizi ambientali a basso costo grazie al supporto delle amministrazioni locali, associazioni di categoria e portatori di interesse inseriti nella catena del valore a livello locale. per maggiori informazioni:

20 Sommario 1. Uno sguardo d insieme 2. Le potenzialità 3. Le problematiche 4. Alcune proposte

21 Le problematiche del Delta del Po 1. Bradisismo: (Lento movimento di sollevamento ( b. negativo) o di abbassamento ( b. positivo) del terreno, in aree localizzate della crosta terrestre). 2. Subsidenza (Movimento di abbassamento, continuo o discontinuo, di una superficie deposizionale subaerea o sottomarina, in particolare del fondo di un bacino sedimentario. Può essere di varie origini e di natura regionale o locale. Meccanismi: s. termica, s. tettonica, s. da carico.) 3. Sedimentazione: (lungo il fiume Po) In geologia, processo di deposizione e relativo accumulo di materiale di varia origine e natura sulla superficie terrestre in ambiente subaereo o subacqueo 4. Risalita del cuneo salino: (interno al fiume Po dell acqua del mare). Causa problemi di irrigazione all agricoltura.

22 Delta del Po: gli interventi effettuati dalla Regione Veneto

23 Valore aggiunto procapite previsto per gli anni Valori in euro correnti Province e regioni Valore aggiunto procapite (euro) Numero indice (Italia=100) Valore aggiunto procapite (euro) Numero indice (Italia=100) Rovigo , ,2 VENETO , ,4 Ferrara , ,0 Le province attraversate dal Po (Rovigo e Ferrara) rappresentano delle aree economicamente meno sviluppate rispetto alla media delle regioni di appartenenza. EMILIA-ROMAGNA , ,6 NORD-OVEST , ,1 NORD-EST , ,5 CENTRO , ,7 SUD E ISOLE , ,6 ITALIA , ,0 Fonte: Unioncamere - Prometeia, Scenari di sviluppo delle economie locali italiane

24 Il costo della P.A. a livello regionale Spesa pubblica / Pil (%). Media anni Calabria Sicilia Sardegna Valle d'aosta Basilicata Molise Campania Puglia Umbria Liguria P.A. di Trento Abruzzo Friuli Venezia Giulia P. A. di Bolzano Lazio Piemonte Toscana Marche Emilia Romagna Veneto Lombardia 31,5 33,0 36,0 49,6 49,1 48,4 48,1 46,6 42,6 41,0 40,5 40,2 39,8 Italia = 41,8 56,5 56,4 55,0 54,3 53,9 53,8 59,3 62, Fonte: elab. Unioncamere del Veneto su dati Istat e Ministero dello Sviluppo Economico DPS Conti Pubblici Territoriali

25 La mappa del dare-avere Italia. Residuo fiscale delle Amministrazioni pubbliche per regione. Valori pro capite in milioni di euro. Media anni Nel triennio il Veneto ha registrato in media un residuo fiscale pari a 19,8 mld di euro, ossia euro per abitante, collocandosi nelle prime posizioni delle regioni in avanzo fiscale (Lombardia euro, Emilia-Romagna euro). Da a euro Da a euro Da 0 a 600 euro Da -600 a euro Da a euro Fonte: Unioncamere Veneto su dati Ministero Sviluppo Economico Dipartimento per le politiche di sviluppo

26 Sommario 1. Uno sguardo d insieme 2. Le potenzialità 3. Le problematiche 4. Alcune proposte

27 Alcune proposte 1. Riduzione del residuo fiscale ad un massimo del 20% delle imposte pagate 2. Utilizzo dei fondi Ue sia diretti che strutturali, questi ultimi attraverso una zonizzazione speciale 3. Creazione di gruppi di lavoro fra le regioni italiane interessate e quelle dell Asse N-S 4. Sviluppo dei settori resistenti alla crisi: turismo agrifood e green

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