4. L evoluzione di medio periodo del modello di interscambio commerciale in Lombardia e in provincia di Milano

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1 4. L evoluzione di medio periodo del modello di interscambio commerciale in Lombardia e in provincia di Milano di Cesare Benzi 1. Introduzione Com é noto, la Lombardia e la provincia di Milano rappresentano entità territoriali con una forte vocazione al commercio internazionale di beni. L interscambio commerciale della Lombardia rappresenta approssimativamente il 35% circa di quello nazionale, mentre quello della provincia di Milano rappresenta il 60% circa di quello lombardo. La forte vocazione all apertura internazionale e le conseguenti ricadute che il commercio estero possono avere sull economia locale, sono state fatte oggetto quest anno di un breve approfondimento che innanzitutto quantifichi le dimensioni del fenomeno (cfr. paragrafo 2) e che secondariamente individui i principali pattern di evoluzione del modello di interscambio commerciale (cfr. paragrafo 3). 2. La dimensione del fenomeno Innanzitutto è quindi sembrato opportuno definire le dimensioni e le principali caratteristiche dell interscambio commerciale in Lombardia e in provincia di Milano. Ad esempio, le Figg. 1 e 2 mettono in evidenza l evoluzione a prezzi correnti delle esportazioni, delle importazioni e del saldo commerciale per la Lombardia e la provincia di Milano. In primo luogo, occorre sottolineare che sia la Lombardia che la provincia di Milano sono importatori netti: ciò significa che, attualmente, il valore delle esportazioni (circa 74,8 milioni di Euro per la Lombardia e circa 36,8 milioni di Euro per la provincia di Milano) è inferiore a quello delle importazioni (circa 96,2 milioni di Euro per la Lombardia e circa 66,7 milioni di Euro per la provincia di Milano), così che il saldo commerciale è

2 Fig. 1 Evoluzione dell interscambio commerciale a prezzi correnti: Lombardia, ,00 50,00 0,00-50,00-100, Esportazioni Importazioni Saldo Fig. 2 Evoluzione dell interscambio commerciale a prezzi correnti: provincia di Milano, ,00 50,00 0,00-50,00-100, Esportazioni Importazioni Saldo

3 fortemente negativo (-20,1 milioni di Euro per la Lombardia e -29,1 milioni di Euro per la provincia di Milano). Naturalmente, l esistenza di un ampio deficit commerciale per le economie locali va assunto con una certa attenzione, poiché esso può ad esempio essere compensato dall interscambio con il commercio interno e quindi non necessariamente implica una mancanza di competitività in quanto i territori fortemente competitivi spesso presentano deficit commerciali significativi, come dimostra in modo quasi paradigmatico il caso degli Stati Uniti 1. In secondo luogo, in Lombardia e in provincia di Milano crescono nel medio periodo sia le esportazioni che le importazioni: tuttavia, in entrambi i casi le esportazioni crescono meno delle importazioni e, di conseguenza, aumenta il deficit commerciale. La terza osservazione che emerge dall analisi delle Figg. 1 e 2 è che il periodo può essere ulteriormente diviso in due sottoperiodi: dal 1998 al 2000 crescono sia le esportazioni che le importazioni; nel 2001 si arresta la crescita di entrambe le grandezze e nel 2002 si registra per effetto della crisi internazionale che ha avuto effetti depressivi sul commercio mondiale una contrazione sia delle esportazioni che delle importazioni. Le Figg. 3 e 4 descrivono invece la distribuzione dell interscambio commerciale ovvero della somma di esportazioni ed importazioni per area di destinazione/di provenienza e per tipo di prodotto nel Se si considera la distribuzione dell interscambio per area geografica di destinazione delle esportazioni o di provenienza delle importazioni è possibile notare che sia per la Lombardia che per la provincia di Milano il 90% circa dell interscambio commerciale può essere attribuito a tre aree geografiche: l Unione Europea rappresenta la principale area con cui le imprese lombarde e milanesi scambiano i propri prodotti (il 60% circa dell interscambio totale); seguono a grande distanza gli altri paesi europei e l Asia (in entrambi i casi, 10-15% dell interscambio totale). Il peso delle rimanenti aree geografiche compresa l America settentrionale è del tutto trascurabile: sarebbe interessante verificare in che misura le imprese lombarde scambiano prodotti con paesi che hanno rapporti diretti con il mercato statunitense, per verificare sia quanto l economia nazionale dipenda dalle dinamiche dell economia statunitense sia le difficoltà incontrate dal punto di vista della commercializzazione del prodotto. 1 Cfr. P. Krugman (1996), Pop Internationalism, Mit Press (trad. it. Un ossessione pericolosa. Il falso mito dell economia globale, Milano, Etas Libri, 1997). Naturalmente, non è vero il contrario ovvero che i territori con ampio deficit commerciale siano anche competitivi.

4 Una seconda osservazione riguarda le differenti attitudini della Lombardia e provincia di Milano a intrattenere scambi commerciali con le aree analizzate: benché le differenze siano come visto non particolarmente rilevanti, la Lombardia è maggiormente orientata a scambiare prodotti con gli altri paesi europei mentre la provincia di Milano scambia preferibilmente i propri beni con i paesi dell Unione Europea e dell Asia. Fig. 3 Distribuzione dell interscambio commerciale per area geografica 75,00 60,00 45,00 30,00 15,00 0,00 UE15 Altro Europa America sett. Altro America Asia Africa Altro Lombardia Provincia di Milano Per quanto riguarda invece la composizione dell interscambio per tipo di prodotto, l analisi della Fig. 4 mostra che la vocazione dell economia lombarda e milanese a commerciare i prodotti della meccanica (complessivamente 51,9% dell interscambio totale: tra i comparti della meccanica un ruolo di rilievo è assunto dal comparto produttore di macchine utensili e dal comparto dell elettromeccanica) e della chimica (17,9% dell interscambio totale). Per quanto riguarda la differenza tra Lombardia e provincia di Milano, è possibile notare che la provincia di Milano è maggiormente orientata a scambiare prodotti a maggiore intensità di capitale (chimica, elettromeccanica, autoveicoli, ecc.), mentre la Lombardia è maggiormente specializzata nelle attività leggere (trasformazione agro-alimentare, tessile e abbigliamento, prodotti in metallo, ecc.): questa differenza è dovuta non

5 solo alla tipologia sia delle produzioni che sono svolte in provincia di Milano ma anche alla natura delle imprese che vi operano, vale a dire unità di dimensioni mediamente superiori a quelle delle imprese che operano negli stessi settori fuori dai confini provinciali. Fig. 4 Distribuzione dell interscambio commerciale per tipo di prodotto 25,00 20,00 15,00 10,00 5,00 0, Lombardia Provincia di Milano Legenda: 01 Prodotti dell'agricoltura, della silvicoltura e della pesca; 02 Prodotti delle miniere e delle cave; 03 Prodotti alimentari, bevande tabacco; 04 Prodotti tessili; 05 Articoli di abbigliamento e pellicce; 06 Cuoio e prodotti in cuoio; 07 Legno e prodotti in legno; 08 Carta e prodotti di carta, stampa ed editoria; 09 Prodotti petroliferi raffinati; 10 Prodotti chimici e fibre sintetiche artificiali; 11 Articoli in gomma e in materie plastiche; 12 Prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi; 13 Metalli e prodotti in metallo: 14 Macchine ed apparecchi meccanici; 15 Apparecchi elettrici di precisione; 16 Autoveicoli; 17 Altri mezzi di trasporto; 18 Mobili; 19 Altri prodotti dell'industria manifatturiera (esclusi mobili); 20 Energia elettrica, gas e acqua e altri prodotti 3. L evoluzione del commercio internazionale In questo paragrafo vengono analizzati i principali pattern evolutivi del commercio internazionale della Lombardia e della provincia di Mila no. A

6 questo scopo sono state considerate due variabili, la quota di intescambio e il saldo normalizzato 2. La quota di interscambio rappresenta il peso assunto da una certa area geografica o da un dato prodotto nell interscambio commerciale di un dato territorio e può essere espressa come in cui X esportazioni; M importazioni; i prodotto / area geografica; j territorio. j j X i + Mi j + j X i Mi In definitiva, quanto più il valore della quota di interscambio è elevata tanto più una data area geografica o un dato prodotto assumono un ruolo rilevante nel commercio internazionale di un territorio. Il saldo normalizzato è invece un indicatore di specializzazione relativa di un dato territorio rispetto ad una data area geografica o ad un dato prodotto e può essere rappresentata come segue: j X i j X i + in cui X esportazioni; M importazioni; i prodotto / area geografica; j territorio. j Mi j Mi In definitiva, il saldo normalizzato può assumere valori compresi tra +1 e 1: valori prossimi a +1 indicano un elevata specializzazione commerciale del territorio considerato, per cui le esportazioni verso una certa area geografica o di un certo prodotto sono superiori alle importazioni da quella stessa area o di quello stesso prodotto (un valore eguale a +1 2 Cfr. P. Lombardi (1996), La dinamica della bilancia commerciale italiana sui mercati dell OCSE alla vigilia del nuovo accordo GATT, Rassegna Economica, anno IX, n. 3, luglio-settembre.

7 indica una completa specializzazione del territorio considerato); valori vicini a 1 indicano invece una forte dipendenza, per cui le importazioni da una certa area geografica o di un certo prodotto sono superiori alle esportazioni verso quella stessa area o di quello stesso prodotto (un valore eguale a 1 indica una completa despecializzazione del territorio considerato). Nel medio periodo ogni territorio può aumentare/diminuire la propria quota di interscambio e aumentare/diminuire la propria specializ zazione relativa. Combinando opportunamente queste variazioni (ad esempio, rispetto alla variazione media del territorio) si ottiene un grafico come quello rappresentato in Fig. 5. Fig. 5 Modalità di evoluzione del commercio internazionale Come si può notare dall esame della Fig. 5, sono possibili quattro diversi pattern evolutivi del commercio internazionale: a) I quadrante o adeguamento alla espansione commerciale - aree geografiche/prodotti per i quali aumenta l interscambio e la specializzazione rela tiva;

8 b) II quadrante o despecializzazione in controtendenza aree geografiche/prodotti per i quali aumenta l interscambio e la dipendenza relativa; c) III quadrante o adeguamento al declino commerciale aree geografiche/prodotti per i quali diminuisce l interscambio e aumenta la dipendenza relativa; d) IV quadrante o specializzazione in controtendenza aree geografiche/prodotti per i quali diminuisce l interscambio e aumenta la specializzazione relativa. Sulla base di questa griglia interpretativa è possibile analizzare la dinamica del commercio internazionale lombardo e milanese per area geografica (cfr. Fig. 6 e 7) e per prodotto (cfr. Fig. 8 e 9). Rispetto all area geografica, sia la Lombardia che la provincia di Milano fanno registrare un incremento di specia lizzazione e despecializzazione in controtendenza: si tratta di evoluzioni non troppo favorevoli perché indicano l aumento della specializzazione relativa nelle aree in cui si riduce l interscambio (riduzione del potere di negoziazione negli scambi del territorio considerato) e l aumento della despecializzazione nelle aree in cui aumenta l interscambio (aumento della dipendenza commerciale del territorio considerato) 3. In particolare, si registra una limitata capacità di penetrare i mercati in espansione come i paesi europei non appartenenti all Unione Europea, a testimonianza del fatto che questi paesi restano per lo più fornitori di beni (cfr. le politiche di delocalizzazione delle imprese regionali e provinciali, lo svolgimento all estero di alcune lavorazioni, ecc.). D altra parte, i mercati nei quali la capacità di penetrazione delle imprese locali è molto forte l Unione Europea e l America Settentrionale in particolare presentano dimensioni sempre più limitate (cfr. la concorrenza dei paesi meno sviluppati, la riduzione degli scambi a seguito della recente crisi congiunturale, il timore derivante dalla possibilità di nuovi attentati terroristici, ecc.). 3 È forse opportuno sottolineare nuovamente che un deficit commerciale non è in sé un elemento di debolezza per un certo territorio, in quanto il giudizio finale dipende dal modello di sviluppo adottato da quel territorio: ad esempio, il modello di sviluppo statunitense è fortemente incentrato sulla domanda interna e un deficit commerciali non ha grande importante, essendo anzi funzionale alla produzione dei beni che soddisferanno la domanda interna. Tuttavia, a causa dei vincoli di bilancio stabiliti nell ambito del Trattato di Maastricht, il contenimento della domanda interna e lo sviluppo della domanda estera sono fondamentali per il modello di sviluppo italiano: in questo senso, l evoluzione dei pattern evolutivi del commercio internazionale italiano destano qualche preoccupazione.

9 Fig. 6 Evoluzione del commercio internazionale per area geografica: Lombardia Fig. 7 Evoluzione del commercio internazionale per area geografica: provincia di Milano

10 L analisi della dinamica del modello di apertura internazionale per prodotto è maggiormente articolato. La maggior parte dei prodotti si colloca nel gruppo dei beni per i quali la Lombardia e la provincia di Milano si specializzano in controtendenza: si tratta, in altri termini, di prodotti (l industria leggera e la maggior parte dei comparti della meccanica) per i quali la specializzazione relativa è in crescita ma il mercato di destinazione va restringendosi. Va segnalato inoltre che un certo numero di produzioni (energia, petrolchimica, autoveicoli, ecc.) si adegua all espansione commerciale ed un numero limitatissimo di settori (alcuni comparti della meccanica, altri mezzi di trasporto, ecc.), per contro, condivide la tendenza al declino commerciale. La prevalenza di produzioni per le quali si ha una specializzazione in controtendenza è, come noto, una caratteristica del modello di sviluppo italiano: in effetti, a differenza degli altri paesi industrializzati, i prodotti in cui il nostro paese è relativamente specializzato sono quelli in cui la concorrenza internazionale dei paesi in via di sviluppo è maggiormente sviluppata e sottrae più facilmente quote di mercato ai produttori nazionali 4. D altra parte, una quantità di settori si comporta invece adeguandosi alla espansione o al declino commerciale 5. In definitiva, l insieme di queste evidenze dovrebbero condurre a riflettere sui modelli di evoluzione del commercio internazionale sia nazionale che locale, valutando seriamente come queste tendenze dovrebbero spingere ad analizzare in che misura l attuale sistema produttivo risulti fortemente dipendente nell accrescere la competitività dei prodotti.e sulle modalità di incremento della produttività da fattori quali il lavoro e meno dal ruolo delle politiche dell innovazione. 4 Cfr. R. Helg (2003), La specializzazione anomala dell economia italiana, lavoce.info, 4 febbraio; P. Manasse (2003), La globalizzazione ed il metalmeccanico, lavoce.info, 4 febbraio. 5 Anche in questo caso è difficile formulare giudizi di valore: naturalmente la specializzazione in controtendenza può segnalare alcune criticità di cui occorre prendere coscienza, ma non significa che il tradizionale modello nazionale di esportazione di prodotti maturi debba essere necessariamente abbandonato, come ormai sostiene un numero crescente di imprenditori, analisti e commentatori; in realtà, la variabile centrale per accrescere la produttività e, quindi, la comp etitività sia dei prodotti maturi che dei prodotti nuovi è il tasso di innovazione tecnologica. Si veda, a questo proposito, P. Krugman (1996), Pop Internationalism, Mit Press (trad. it. Un ossessione pericolosa. Il falso mito dell economia globale, Milano, Etas Libri, 1997).

11 Fig. 8 Evoluzione del commercio internazionale per tipo di prodotto: Lombardia Legenda: 01 Prodotti dell'agricoltura, della silvicoltura e della pesca; 02 Prodotti delle miniere e delle cave; 03 Prodotti alimentari, bevande tabacco; 04 Prodotti tessili; 05 Articoli di abbigliamento e pellicce; 06 Cuoio e prodotti in cuoio; 07 Legno e prodotti in legno; 08 Carta e prodotti di carta, stampa ed editoria; 09 Prodotti petroliferi raffinati; 10 Prodotti chimici e fibre sintetiche artificiali; 11 Articoli in gomma e in materie plastiche; 12 Prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi; 13 Metalli e prodotti in metallo: 14 Macchine ed apparecchi meccanici; 15 Apparecchi elettrici di precisione; 16 Autoveicoli; 17 Altri mezzi di trasporto; 18 Mobili; 19 Altri prodotti dell'industria manifatturiera (esclusi mobili); 20 Energia elettrica, gas e acqua e altri prodotti

12 Fig. 9 Evoluzione del commercio internazionale per tipo di prodotto: provincia di Milano Legenda: 01 Prodotti dell'agricoltura, della silvicoltura e della pesca; 02 Prodotti delle miniere e delle cave; 03 Prodotti alimentari, bevande tabacco; 04 Prodotti tessili; 05 Articoli di abbigliamento e pellicce; 06 Cuoio e prodotti in cuoio; 07 Legno e prodotti in legno; 08 Carta e prodotti di carta, stampa ed editoria; 09 Prodotti petroliferi raffinati; 10 Prodotti chimici e fibre sintetiche artificiali; 11 Articoli in gomma e in materie plastiche; 12 Prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi; 13 Metalli e prodotti in metallo: 14 Macchine ed apparecchi meccanici; 15 Apparecchi elettrici di precisione; 16 Autoveicoli; 17 Altri mezzi di trasporto; 18 Mobili; 19 Altri prodotti dell'industria manifatturiera (esclusi mobili); 20 Energia elettrica, gas e acqua e altri prodotti

13 Tab. 1 Esportazioni per area geografica di destinazione Terr. Area geografica di destinazione UE Altro Europa America Settentrionale Altro America Asia Africa Altro Mondo Regione Lombardia Provincia di Milano UE Altro Europa America Settentrionale Altro America Asia Africa Altro Mondo

14 Tab. 2 Importazioni per area geografica di provenienza Terr. Area geografica di destinazione UE Altro Europa America settentrionale Altro America Asia Africa Altro Mondo Regione Lombardia Provincia di Milano UE Altro Europa America settentrionale Altro America Asia Africa Altro Mondo

15 Tab. 3 Saldo commerciale Terr. Area geografica di destinazione UE Altro Europa America settentrionale Altro America Asia Africa Altro Mondo Regione Lombardia Provincia di Milano UE Altro Europa America settentrionale Altro America Asia Africa Altro Mondo

16 Tab. 4 Esportazioni per tipo di prodotto Terr. Tipo di prodotto Prodotti di agricoltura, silvicoltura e pesca Prodotti delle miniere e delle cave Prodotti alimentari, bevande tabacco Prodotti tessili Articoli di abbigliamento e pellicce Cuoio e prodotti in cuoio Legno e prodotti in legno Carta e prodotti di carta, stampa ed editoria Prodotti petroliferi raffinati Prodotti chimici e fibre sintetiche artificiali Articoli in gomma e in materie plastiche Lavorazione di minerali non metalliferi Metalli e prodotti in metallo Macchine ed apparecchi meccanici Apparecchi elettrici di precisione Autoveicoli Altri mezzi di trasporto Mobili Altri prodotti dell'industria manifatturiera Energia elettrica, gas e acqua e altri prodotti Regione Lombardia

17 Totale Tab. 4 Esportazioni per tipo di prodotto (segue) Terr. Tipo di prodotto Prodotti di agricoltura, silvicoltura e pesca Prodotti delle miniere e delle cave Prodotti alimentari, bevande tabacco Prodotti tessili Articoli di abbigliamento e pellicce Cuoio e prodotti in cuoio Legno e prodotti in legno Carta e prodotti di carta, stampa ed editoria Prodotti petroliferi raffinati Prodotti chimici e fibre sintetiche artificiali Articoli in gomma e in materie plastiche Lavorazione di minerali non metalliferi Metalli e prodotti in metallo Macchine ed apparecchi meccanici Apparecchi elettrici di precisione Autoveicoli Altri mezzi di trasporto Mobili Altri prodotti dell'industria manifatturiera Energia elettrica, gas e acqua e altri prodotti Provincia di Milano

18 Totale Tab. 5 Importazioni per tipo di prodotto Terr. Tipo di prodotto Prodotti di agricoltura, silvicoltura e pesca Prodotti delle miniere e delle cave Prodotti alimentari, bevande tabacco Prodotti tessili Articoli di abbigliamento e pellicce Cuoio e prodotti in cuoio Legno e prodotti in legno Carta e prodotti di carta, stampa ed editoria Prodotti petroliferi raffinati Prodotti chimici e fibre sintetiche artificiali Articoli in gomma e in materie plastiche Lavorazione di minerali non metalliferi Metalli e prodotti in metallo Macchine ed apparecchi meccanici Apparecchi elettrici di precisione Autoveicoli Altri mezzi di trasporto Mobili Altri prodotti dell'industria manifatturiera Energia elettrica, gas e acqua e altri prodotti Regione Lombardia

19 Totale Tab. 5 Importazioni per tipo di prodotto (segue) Terr. Tipo di prodotto Prodotti di agricoltura, silvicoltura e pesca Prodotti delle miniere e delle cave Prodotti alimentari, bevande tabacco Prodotti tessili Articoli di abbigliamento e pellicce Cuoio e prodotti in cuoio Legno e prodotti in legno Carta e prodotti di carta, stampa ed editoria Prodotti petroliferi raffinati Prodotti chimici e fibre sintetiche artificiali Articoli in gomma e in materie plastiche Lavorazione di minerali non metalliferi Metalli e prodotti in metallo Macchine ed apparecchi meccanici Apparecchi elettrici di precisione Autoveicoli Altri mezzi di trasporto Mobili Altri prodotti dell'industria manifatturiera Energia elettrica, gas e acqua e altri prodotti Provincia di Milano

20 Totale Tab. 6 Saldo commerciale Terr. Tipo di prodotto Prodotti di agricoltura, silvicoltura e pesca Prodotti delle miniere e delle cave Prodotti alimentari, bevande tabacco Prodotti tessili Articoli di abbigliamento e pellicce Cuoio e prodotti in cuoio Legno e prodotti in legno Carta e prodotti di carta, stampa ed editoria Prodotti petroliferi raffinati Prodotti chimici e fibre sintetiche artificiali Articoli in gomma e in materie plastiche Lavorazione di minerali non metalliferi Metalli e prodotti in metallo Macchine ed apparecchi meccanici Apparecchi elettrici di precisione Autoveicoli Altri mezzi di trasporto Mobili Altri prodotti dell'industria manifatturiera Energia elettrica, gas e acqua e altri prodotti Regione Lombardia

21 Totale Tab. 6 Saldo commerciale (segue) Terr. Tipo di prodotto Prodotti di agricoltura, silvicoltura e pesca Prodotti delle miniere e delle cave Prodotti alimentari, bevande tabacco Prodotti tessili Articoli di abbigliamento e pellicce Cuoio e prodotti in cuoio Legno e prodotti in legno Carta e prodotti di carta, stampa ed editoria Prodotti petroliferi raffinati Prodotti chimici e fibre sintetiche artificiali Articoli in gomma e in materie plastiche Lavorazione di minerali non metalliferi Metalli e prodotti in metallo Macchine ed apparecchi meccanici Apparecchi elettrici di precisione Autoveicoli Altri mezzi di trasporto Mobili Altri prodotti dell'industria manifatturiera Energia elettrica, gas e acqua e altri prodotti Provincia di Milano

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