Sperimentazione di colture orticole valorizzabili nelle aree montane in rotazione con la patata

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1 Programma Regionale di Ricerca, Sperimentazione e Dimostrazione Agricola Sperimentazione di colture orticole valorizzabili nelle aree montane in rotazione con la patata ( ) Relazione finale delle attività svolte - anno

2 1. Introduzione Nel triennio , un progetto di sperimentazione realizzato da Scuola Malva in collaborazione con il Dipartimento AgroSelviTer. dell Università degli Studi di Torino aveva permesso di ottenere importanti indicazioni in relazione alle performance produttive ed organolettiche di alcune varietà di patata coltivate in diversi siti, sino a quote molto elevate (circa 1800 m s.l.m.). L iniziativa aveva coinvolto produttori di patate in diversi siti, nella fascia montana compresa tra la Valle PO e l Alta Valle di Susa, contribuendo in modo significativo a ridestare l attenzione nei confronti di questa coltura, come importante opportunità per il mantenimento dell attività agricola in queste aree svantaggiate. Il rinnovato interesse per la coltura suscitato nei produttori e negli enti locali, grazie alla collaborazione tra Provincia di Torino e Scuola Malva, si è poi concretizzato nella costituzione dell Associazione dei Produttori della Patata di Montagna della Provincia di Torino (di seguito denominata Associazione ), ultima ad essere entrata nel Paniere provinciale. L Associazione raggruppa oggi una trentina di produttori che coltivano varietà di patate con elevati standard organolettici, a quote superiori ai 500 m s.l.m. e con tecniche di coltivazione ecocompatibili come previsto dal Disciplinare approvato dai soci. La valorizzazione del prodotto avviene attraverso l identificazione delle patate di montagna con uno specifico logo, la partecipazione a rassegne e manifestazioni, la promozione della filiera corta ed una commercializzazione orientata a punti vendita qualificati (es. Eataly). Tuttavia un fattore limitante allo sviluppo di questa coltivazione in montagna è dato in alcuni areali dalla monosuccessione. La reiterata coltivazione sugli stessi appezzamenti ha determinato fenomeni di stanchezza del terreno ed accumulo dei nematodi infeudati alla coltura, con problemi di riduzione della produttività, più o meno gravi nei diversi siti. I l progetto di sperimentazione proposto intende verificare l adattabilità di altre colture orticole, che possano essere opportunamente valorizzate nelle aree montane in rotazione con la patata. In Italia, importanti esempi di orticoltura di alta quota sono presenti soprattutto in Alto Adige, in particolare in Val Martello (piccola valle laterale alla Val Venosta), dove la fragola rappresenta la coltivazione principale ed è divenuta una interessante opportunità di reddito. L individuazione delle specie deve essere funzionale non solo alla rotazione con la patata ed ai conseguenti vantaggi agronomici che ne derivano, ma anche alla possibilità di creare efficaci sinergie nella fase di commercializzazione, sfruttando la nomea che la patata di montagna sta acquisendo nella nicchia dei prodotti tipici. In quest ottica sono state individuate la fragola e la consociazione di fava e zucca. Gli obiettivi della sperimentazione sono: - Verificare l adattabilità di colture orticole alla coltivazione in quota, in rotazione con la patata, valutandone la produttività e la remuneratività; - individuare eventuali pregi qualitativi legati all ambiente di coltivazione per le colture in prova, tali da contribuire alla qualificazione delle produzioni orticole di montagna ed al consolidamento di efficaci sinergie tra agricoltura e turismo, indispensabili per queste aree; - verificare il miglioramento delle performance produttive della patata in rotazione triennale, rispetto alla monosuccessione attualmente in atto; 2

3 - verificare le caratteristiche organolettiche di alcune varietà di fragola coltivate in ambienti montani; - verificare l effetto della successione colturale proposta nel contenere o ridurre la presenza di nematodi nel terreno; - valutare la sostenibilità economica dei sistemi colturali proposti nelle aree montane piemontesi; - favorire il mantenimento e la riqualificazione dell agricoltura delle aree montane svantaggiate, quale settore di strategica importanza per la tutela del territorio. 2. Materiali e metodi 2.1 Definizione dei siti e schema sperimentale Il progetto prevede l allestimento di tre campi sperimentali per la valutazione del sistema colturale proposto (rotazione patata-fragola-consociazione favacucurbitacee) in alternativa alla coltivazione della patata in monosuccessione. I tre siti individuati sono localizzati a differenti quote altimetriche, per verificare l adattabilità della rotazione proposta, in contesti dove la coltivazione della patata è molto radicata e diffusa: 1- Società Agricola Montana Castello Borello, Bussoleno, 700 m s.l.m. 2- Az. Agrituristica La Muanda, Chialamberto, Loc. Vonzo, 1100 m s.l.m 3- Az Agr. Bermond Daniele, Cesana Torinese, Loc. San Sicario, 1600 m s.l.m. Chialamberto Bussoleno Cesana Loc. San Sicario Figura 1- Localizzazione dei campi sperimentali 3

4 Ognuno dei 3 campi sperimentali è stato suddiviso in 4 appezzamenti: - patata in monosuccessione - patata - fragola in rotazione triennale - consociazione cucurbitacee-leguminosa Nella figura 2 viene riportata l evoluzione dei campi sperimentali nel triennio di prova. I anno II anno III anno Figura 2- Evoluzione dell avvicendamento colturale nel triennio di sperimentazione Varietà e specie utilizzate: Patata (Solanum tuberosum) Sono state utilizzate Agria, varietà più impiegata attualmente dai produttori di montagna e resistente ai nematodi e Bintje, varietà tradizionale rivalutata per le ottime caratteristiche organolettiche, ma molto sensibile alla monosuccessione, entrambe a pasta gialla. Fragola (Fragaria ananassa) Sono state utilizzate due varietà rifiorenti, Diamante, varietà affermata e considerata positivamente nelle liste varietali (Mipaf) e Aromas, di recente introduzione, particolarmente aromatica. Considerando la produzione bassa o della coltura annuale rilevata nel biennio precedente a Cesana e Chialamberto, è stata mantenuta una piccola parcella Cucurbitacee Sono state utilizzate tre specie a seconda dell altitudine del campo sperimentale. Nel sito di Bussoleno, potendo offrire una più lunga stagione colturale, sono state messe in coltivazione la C. maxima, cv Red Kuri (individuata per il breve ciclo colturale) per l ottenimento di zucche mature e la C. moschata Trombetta di Albenga, mentre nei rimanenti due campi si è scelto l utilizzo della C. pepo Greyzini e la C. moschata Trombetta di Albenga per la raccolta dei frutti immaturi. Leguminose 4

5 In consociazione con le cucurbitacee sono state utilizzate la fava a Chialamberto ed il fagiolo borlotto a Cesana e Bussoleno, mantenendo lo stesso schema utilizzato nel Di seguito si riportano gli schemi sperimentali utilizzati per l allestimento dei campi sperimentali nel 2010 (Fig.3). Bussoleno Cucurbita ce e + Fa giolo ROTAZIONE M ONOSUCCESS IONE O C O L B 1 F R A G O L A A R O M A S 2 a nno ZUCCA TONDA ZUCCA TROM BETTA D'ALBENGA FRAGOLA AROM AS FRAGOLA DIAM ANTE PATATA AGRIA PATATA BINTJIE PATATA BINTJIE PATATA AGRIA O C O L B 2 F R A G O L A D I A M A N T E 2 a nno ZUCCA TONDA ZUCCA TROM BETTA D'ALBENGA FRAGOLA DIAM ANTE FRAGOLA AROM AS PATATA BINTJIE PATATA AGRIA PATATA BINTJIE PATATA AGRIA O C O L B 3 F R A G O L A D I A M A N T E 2 a nno ZUCCA TROM BETTA D'ALBENGA ZUCCA TONDA FRAGOLA DIAM ANTE FRAGOLA AROM AS PATATA BINTJIE PATATA AGRIA PATATA AGRIA PATATA BINTJIE 4 file 4 file 5 file 8 file 8 file 10 file 10 file 5 file 5 file Chialamberto Cucurbitacee + Fava fragola II anno ROTAZIONE MONOSUCCESSIONE 1 BLOCCO ZUCCA TROMBETTA D'ALBENGA ZUCCHINO GREYZINI F R A GO LA A R O M A S FRAGOLA DIAMANTE FRAGOLA AROMAS PATATA AGRIA PATATA BINTJIE PATATA BINTJIE PATATA AGRIA 2 BLOCCO ZUCCHINO GREYZINI CUCURBITA MOSCHATA F R A GO LA D IA M A N T E FRAGOLA AROMAS FRAGOLA DIAMANTE PATATA BINTJIE PATATA AGRIA PATATA AGRIA PATATA BINTJIE 3 BLOCCO ZUCCA TROMBETTA D'ALBENGA ZUCCHINO GREYZINI F R A GO LA A R O M A S FRAGOLA DIAMANTE FRAGOLA AROMAS PATATA AGRIA PATATA BINTJIE PATATA BINTJIE PATATA AGRIA 4 file 4 file 4 file 4 file 4 file 6 file 6 file 3 file 3 file Cesana MONOSUCCESSIONE ROTAZIONE Cucurbitacee + Fagiolo Fragola II anno 1 BLOCCO PATATA BINTJIE PATATA AGRIA PATATA AGRIA PATATA BINTJIE FRAGOLA AROMAS FRAGOLA DIAMANTE ZUCCHINO GREYZINI ZUCCA TROMBETTA D'ALBENGA F R A GO LA D IA M A N T E 2 BLOCCO PATATA BINTJIE PATATA AGRIA PATATA AGRIA PATATA BINTJIE FRAGOLA AROMAS FRAGOLA DIAMANTE ZUCCA TROMBETTA D'ALBENGA ZUCCHINO GREYZINI F R A GO LA D IA M A N T E 3 BLOCCO PATATA AGRIA PATATA BINTJIE PATATA BINTJIE PATATA AGRIA FRAGOLA DIAMANTE FRAGOLA AROMAS ZUCCA TROMBETTA D'ALBENGA ZUCCHINO GREYZINI F R A GO LA A R OM A S 3 FILE 3 FILE 6 FILE 6 FILE 3 FILE 3 FILE 3 FILE 2 FILE 4 FILE 5

6 Fig.3- Schemi sperimentali adottati nei diversi siti per il terzo anno di prova Le singole parcelle sperimentali, ripetute in tre blocchi randomizzati, presentavano le seguenti dimensioni: Bussoleno patata 160 piante, sesti m 0,8 x 0,2 fragola 80 piante, sesti di m 1,2 x 0,23 cucurbitacee 10 piante, sesti di m 2 x 1 Chialamberto patata 140 piante, sesti m 0,8 x 0,2 fragola 80 piante, sesti di m 1,2 x 0,23 cucurbitacee 9 piante, sesti di m 2 x 1 Cesana, patata 180 piante, sesti m 0,8 x 0,2 fragola 100 piante, sesti di m 1,2 x 0,23 cucurbitacee 9 piante, sesti di m 2 x 1,2 2.2 Gestione dei campi sperimentali Al momento della preparazione del terreno (aratura e successiva fresatura) per le semine/trapianti è stata effettuata una letamazione impiegando 20 q di letame. Le semine e i trapianti per le diverse specie coinvolte nel progetto sono state effettuate dai tecnici della Scuola Malva nelle seguenti date: Patata Bussoleno 30/4 Chialamberto 21/5 Cesana 31/5 Fragola Bussoleno 30/4 Chialamberto 21/5 Cesana 31/5 Cucurbitacee Bussoleno 10/5 Chialamberto 21/5 Cesana 2/6 Fava 6

7 Chialamberto 21/5 Fagiolo Bussoleno 30/4 Cesana 31/5 Rispetto al 2009 è stato possibile un lieve anticipo nell allestimento del campo sperimentale di Bussoleno (circa una settimana) e sono stati effettuati i trapianti e le semine pressappoco nello stesso periodo per Chialamberto e Cesana. Per fragola e cucurbitacee è stato utilizzato il film di polietilene per la pacciamatura ed è stato predisposto l impianto di microirrigazione con manichette forate lungo le singole file come già fatto nel Rilevamento dei parametri climatici Al momento del trapianto della prima coltura, sono stati collocati presso i tre campi sperimentali dei data logger (Delta OHM, mod ), muniti di due sonde rispettivamente per il rilevamento della temperatura dell aria e del terreno. Gli strumenti sono stati impostati per il rilevamento dei dati con cadenza oraria. I dati sono stati trasferiti su supporto informatico e sono state calcolate le temperature medie giornaliere. I dati relativi alle precipitazioni sono stati forniti dalla Società Meteorologica Subalpina di Bussoleno. 2.4 Rilievi delle fasi fenologiche Epoca e % di emergenza/attecchimento delle plantule Sono stati effettuati due rilievi per la determinazione della percentuale di emergenza per la patata e la fava e di attecchimento delle plantule al trapianto per zucca e fragola. Sono state conteggiate le piante emerse ed attecchite per ogni parcella sperimentale rispetto al totale previsto. Epoca di fioritura Sono stati effettuati due rilievi per ciascuna specie in ognuno dei tre siti per monitorare l andamento delle fioriture. Dai rilievi effettuati è stata definita l epoca di fioritura per le diverse specie in prova. Vigoria E stata rilevata l altezza massima delle piante per la patata e la fava dopo tre mesi dalla semina. Avversità biotiche 7

8 Sono state svolte diverse osservazioni nei 3 campi sperimentali per evidenziare la presenza di eventuali sintomi di avversità biotiche o abiotiche a carico delle diverse specie coltivate. Periodo produttivo Per la fragola e le cucurbitacee sono stati rilevati il periodo di inizio raccolta e fine raccolta. Per la patata e la fava la raccolta è avvenuta in un unico momento. 2.5 Raccolta e rilevamento dei parametri biometrici e produttivi La raccolta è stata effettuata dai tecnici della Scuola Malva e dai produttori coinvolti nel progetto, per quanto riguarda le colture con maturazione e raccolta scalare. Per queste ultime (fragola e zucchine), è stato pesato il quantitativo complessivo raccolto dalle parcelle e sono state effettuate tre raccolte nel periodo di inizio, piena e fine produzione, nelle quali sono stati prelevati i frutti e consegnati al Dipartimento Agro.Selvi.Ter per la caratterizzazione in laboratorio. Per la patata la determinazione delle rese e la caratterizzazione dei tuberi sono state effettuate dalla Scuola Malva di Bibiana. Vengono di seguito riportati i parametri rilevati alla raccolta per le diverse colture. Patata: Per entrambe le tesi (rotazione e monosuccessione), alla raccolta sono stati determinati i seguenti parametri: - produzione totale (peso in g e n tuberi) - peso medio dei tuberi (g) - produzione commercializzabile (calibro > 40 mm, g) - suddivisione dei tuberi in classi di diametro trasversale (<40 mm; tra 40 e 60 mm; >60 mm), - pesatura e conteggio dei tuberi per ogni classe Fragola: Per la fragola sono stati analizzati: produzione totale (g) e (n ); produzione di I categoria (g) e (n ); produzione di II categoria (g) e (n ); produzione di scarto (g) e (n ) (in base al REG. CE 843/2002 e successive modifiche con REG. CE 907/2004). Sulla produzione di prima categoria: 8

9 peso fresco (g); altezza (mm); diametro massimo (mm). Fava e fagiolo: produzione in baccelli (kg ) e (n ) peso medio baccelli (g) peso semi sgranati (g) % di semi eduli Cucurbitacee: produzione totale (g) e (n ); produzione di I categoria (g) e (n ); produzione di II categoria (g) e (n ); produzione di scarto (g) e (n ) (in base al REG. CE n 1757/2003). Sulla produzione di I categoria: peso del frutto (g); lunghezza (mm); diametro massimo (mm); diametro a metà lunghezza. 2.6 Analisi sensoriale Nel corso del III anno di sperimentazione del Progetto ORTIMONT il Settore di Tecnologie alimentari del Di.Va.P.R.A. è stato coinvolto per quanto concerne gli aspetti di qualità organolettica dei prodotti orto-frutticoli in sperimentazione. In particolare lo scopo della sperimentazione era quello di definire (ove possibile) delle differenze organoletticamente percettibili fra i prodotti ortofrutticoli provenienti da areali montani e quelli provenienti da areali di pianura o da coltivazioni di tipo industriale o da varietà non tradizionali e quindi di descrivere sensorialmente le diverse tipologie in studio. Nel caso delle patate si è trattato invece di valutare se esistessero delle differenze fra i prodotti ottenuti in coltura ripetuta e quelli ottenuti da una rotazione. Patate Nel caso delle patate si è trattato di confrontare i prodotti ottenuti in mono-coltura con quelli ottenuti in rotazione. Si sono quindi effettuati dei duo-trio test in cui per ciascuno dei campi sperimentali (Bussoleno, San Sicario e Chialamberto) e ciascuna delle varietà in prova (Bintije ed Agria) sono state confrontate le patate ottenute in mono-coltura con quelle ottenute in rotazione. Ai test hanno preso parte dai 10 ai 15 assaggiatori in funzione della giornata di assaggio. 9

10 Fragole Per tutti i campioni è stato effettuato esclusivamente un test descrittivo con valutazione centesimale, confrontando i camioni provenienti dalla sperimentazione con un campione di riferimento prelevato sul mercato (indicato con la dicitura commerciale. Sono stati esaminati i seguenti prodotti: Aromas Bussoleno 26 agosto Commerciale 2 settembre Diamante Bussoleno 26 agosto Cucurbita moschata E stato effettuato un test di appaiamento sui campioni del 27 luglio per evidenziare la possibilità di discriminare i prodotti a cui è seguito un test di descrizione libera e valutazione con scala centesimale. Al test di appaiamento hanno preso parte 16 assaggiatori mentre a quello descrittivovalutativo solo cinque. Il test di appaiamento è stato effettuato su prodotti crudi mentre quello descrittivovalutativo sia su prodotti crudi che cotti. Sono stati esaminati otto campioni secondo la seguente struttura: Bussoleno 15 luglio 27 luglio San Sicario 27 luglio 26 agosto 2 settembre Chialamberto 27 luglio 26 agosto Commerciale 2 settembre Cucurbita maxima Sono stati esaminati tre campioni di zucca provenienti dal campo di Bussoleno (26 agosto, 2 settembre, 15 settembre). La zucca apparteneva alla varierà Red Kuri, adatta per preparazioni dolci e questo ha ovviamente condizionato l esame sensoriale in quanto non è stato possibile effettuare alcun test di confronto ma esclusivamente un test descrittivo-valutativo a scala centesimale. Al test hanno preso parte quattro assaggiatori ed il prodotto è stato esaminato crudo e dopo cottura. Nella tabella seguente sono riportate le descrizioni riassuntive e l intervallo di valutazioni per i diversi prodotti 10

11 Cucurbita pepo I campioni di zucchino, oltre a quello commerciale (2 settembre), provenivano da San Sicario (27 luglio) e Chialamberto (27 luglio, 26 agosto e 2 settembre) I prodotti sono stati esaminati solo cotti con un test di descrizione. Fagioli Sono stati esaminati tre campioni di fagioli Borlotti di cui uno proveniente dalla C.na Borello di Bussoleno (2 settembre), uno dal campo di San Sicario (15 settembre) ed uno di tipo commerciale acquisito sul mercato (2 settembre). Tutti i prodotti erano freschi e sono stati esaminati dopo normale bollitura, senza alcun condimento. Ai 5 assaggiatori partecipanti all assaggio è stato chiesto di effettuare una descrizione dei prodotti seguita da una valutazione edonistica in scala centesimale. Fave Sono stati esaminati tre campioni tutti provenienti da Chialamberto (26 agosto, 2 settembre e 15 settembre). Tutti i prodotti sono stati esaminati sia freschi che dopo cottura. In questo caso sono stati utilizzati quattro assaggiatori a cui è stato chiesto di effettuare una descrizione dei prodotti seguita da una valutazione edonistica in scala centesimale. 2.7 Analisi della redditività economica del sistema colturale proposto Nel 2010 tutti i siti considerati hanno fornito produzioni significative per le diverse colture presenti, ad eccezione della fragola. L analisi economica è stata comunque effettuata su tutti i siti. L analisi di ricavi e costi relativi alla gestione del sistema colturale in rotazione secondo il classico schema del bilancio aziendale, per la determinazione dei parametri: 1) reddito netto (ricavi- costi reali) Tra i costi reali sono stati considerati le spese varie per l acquisto dei materiali di consumo e il costo d uso delle attrezzature impiegate per la lavorazione. non sono state considerate: - le imposte, in quanto la dimensione degli appezzamenti sperimentali non consente di raggiungere i livelli di imponibile minimi al di sotto dei quali è prevista l esenzione - salari e stipendi: in quanto la gestione del campo è stata effettuata interamente dal conduttore - Interessi e beneficio fondiario, in quanto sia il capitale agrario che quello fondiario erano di proprietà dell azienda. 2) costo unitario di produzione, considerando tutti i costi, compresi quelli impliciti; Per le colture fragola, patata e zucca, è stato determinato il costo unitario di produzione riferito al kg di prodotto. 11

12 Essendo il 2010 il terzo ed ultimo anno di sperimentazione è stata elaborata una comparazione tra il reddito netto triennale ottenuto dalla rotazione e il reddito netto che sarebbe stato ottenuto se le tre parcelle fossero state coltivate interamente a patata per i tre anni (prendendo ovviamente come riferimento le rese della parcella in monosuccessione) 2.8 Verifica degli eventuali effetti della rotazione su alcuni parametri chimici e sulla popolazione di nematodi Al fine di verificare eventuali effetti della rotazione sulla popolazione di nematodi, prima dell allestimento dei campi sperimentali (marzo 2008) erano state effettuate le analisi del suolo degli appezzamenti interessati, per una caratterizzazione dei principali parametri fisico-chimici del suolo e per rilevare l eventuale presenza di nematodi infeudati alla patata (Globodera rostochiensis e G. pallida). Alla fine del triennio di prova (aprile 2011) sono state ripetute le analisi per la verifica degli eventuali effetti della rotazione sui parametri citati: - analisi chimica: limitata a macroelementi, ph, S.O. (elementi che potenzialmente potevano essere variati), sui tre appezzamenti coinvolti; - analisi nematologica: limitatamente al sito di Cesana, l unico in cui era stata rilevata la presenza di nematodi nel I campionamenti sono stati effettuati nel mese di marzo 2011, pressappoco nello stesso periodo del 2008 con trivella manuale, raggiungendo una profondità di 40 cm. E stato prelevato un campione per ognuna delle parcelle sperimentali (4 parcelle x 3 siti per le analisi chimiche e 4 parcelle per un sito per le analisi nematologiche. 3. Risultati 3.1 Gestione dei campi sperimentali e danni da fauna selvatica Per quanto riguarda la gestione dei campi da parte degli agricoltori coinvolti nel progetto è stata rilevata una buona conduzione con un efficace contenimento delle erbe infestanti. A seguito dei danni da fauna selvatica che si erano verificati nel primo biennio sono state ulteriormente rafforzate le misure preventive con recinzioni ad hoc. Solo nel campo di Chialamberto, all inizio di settembre, alcuni caprioli sono riusciti ad arrecare danni alle piante di fragole e nella parcella consociata. Considerando l intero triennio di sperimentazione occorre sottolineare che queste problematiche determinano comunque complicazioni per l orticoltura di montagna, nella gestione dell appezzamento e comportano costi aggiuntivi per la predisposizione delle recinzioni, che non sempre vengono coperti parzialmente dal sostegno pubblico (Regione, Comprensori Alpini ). 12

13 3.2 Rilevamento dei parametri climatici Nei grafici di seguito riportati sono rappresentati gli andamenti delle temperature giornaliere (minima, media e massima), dell aria e del suolo, nei tre siti considerati, nel periodo interessato dalla prova. La successiva tabella 1 riporta i valori delle temperature medie mensili e l escursione termica media giornaliera per il periodo compreso tra l allestimento dei campi sperimentali e la fine dell anno. 13

14 Fig. 4. Andamento delle temperature dell aria e del suolo nel sito di Bussoleno Temperature dell'aria - Chialamberto 35 T min T max T media Temperature del terreno - Chialamberto 30 T min 25 T max T media Fig. 5- Andamento delle temperature dell aria e del suolo nel sito di Chialamberto 14

15 40 T min 30 T max T media Fig. 6- Andamento delle temperature dell aria e del suolo nel sito di Cesana 15

16 Tab.1 Valori medi mensili delle temperature medie giornaliere e dell escursione termica APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC vari medi periodo Bussoleno Chialamberto Cesana T media 11,97 14,62 19,17 23,51 20,93 17,24 11,37 6,93 1,52 14,14 Escursione termica media mens. 10,55 9,31 9,09 9,87 10,55 10,73 8,30 6,84 7,83 6,92 T media 12,16 16,67 19,09 19,13 13,85 11,25 4,83 1,10 12,26 Escursione termica media mens. 5,61 9,39 12,15 11,51 9,86 9,48 10,20 8,90 9,64 T media 18,15 15,32 15,38 13,40 9,06 4,24-0,88 10,67 Escursione termica media mens. 6,68 14,26 15,22 19,11 16,57 14,48 10,31 13,80 Rispetto al 2009 che aveva fatto rilevare un prolungamento delle elevate temperature estive fino alla seconda decade di settembre, nel 2010 si è verificata una riduzione delle temperature nei mesi estivi, per i mesi di agosto e settembre in tutti i siti, mentre per luglio solo nei 2 siti alle quote altimetriche più elevate. Tale riduzione è stata determinata anche dalla frequente copertura nuvolosa durante la stagione estiva, con un insolito protrarsi delle precipitazioni anche durante i mesi di luglio e agosto, senza eventi particolarmente significativi in termini di quantità di pioggia, ma con una frequenza elevata che ha lasciato senza precipitazioni solo la prima metà di luglio (figura 7). Complessivamente la stazione meteorologica di Bussoleno ha rilevato durante l intero anno mm di pioggia. Questi dati sono sicuramente attendibili per la Val di Susa (Bussoleno e Cesana), dove la quantità di pioggia caduta è generalmente inferiore a quella delle Valli di Lanzo, per cui a Chialamberto è molto probabile che i mm caduti abbiano raggiunto valori superiori. Fig 7- Andamento delle precipitazioni giornaliere rilevate nel 2009 dalla stazione meteorologica di Bussoleno (mm/giorno) 16

17 3.3 Rilievi in campo Fasi fenologiche Patata I rilievi effettuati in campo hanno permesso di individuare l epoca di emergenza e fioritura nei diversi siti, per le tesi rotazione e monosuccessione. Nella figura 8 sono riportate le epoche in cui si sono svolte le fasi in oggetto e viene indicata la percentuale di piante emerse sul totale dei tuberi trapiantati. Tesi Bussoleno Varietà Maggio Giugno Luglio tesi Rotazione Monosuccession Rotazione Monosuccessione Agria Bintje Agria Bintje Chialamberto Varietà Agria Bintje Agria Bintje 97% 94% 95% 95% Giugno Luglio Agosto 95% 92% 90% 94% Cesana tesi Varietà Giugno Luglio Agosto Rotazione Monosuccessione Agria Bintje Agria Bintje 93 92% 92% 88% Fig. 8- Epoche di emergenza e fioritura delle patate, con l indicazione della percentuale di piante emerse rispetto al totale dei tuberi seme trapiantati. 17

18 In quasi tutte le parcelle la percentuale di piante emerse è stata superiore all 90 %, ad eccezione di Bintje nella parcella in monosuccessione a Cesana, dove nel complesso l emergenza è stata nettamente migliore rispetto al 2009, quando si erano rilevate notevoli disformità nello sviluppo iniziale delle plantule. Nel complesso dal trapianto al completamento della fase di emergenza è trascorso poco più di un mese, con un allungamento dei tempi di 5-7 gg rispetto all anno precedente. La fioritura si è verificata nella seconda metà del mese di luglio a Bussoleno e tra la seconda e la terza decade di agosto negli altri due siti. L andamento delle fasi fenologiche è stato molto simile nei due siti di Cesana e Chialamberto, nonostante la significativa differenza di quota altimetrica. L evoluzione delle fasi non ha permesso di evidenziare differenze tra le due varietà in prova e tra le tesi rotazione e monosuccessione. Fragola Per la fragola sono state rilevate le percentuali di attecchimento delle plantule dopo il trapianto nei diversi siti e la durata del periodo di raccolta (fig.9). Per quanto concerne l attecchimento delle piante, le percentuali più elevate sono state rilevate a Bussoleno e a Chialamberto, con fallanze molto limitate, mentre nel sito di Cesana le percentuali di attecchimento sono risultate inferiori al 90%. E stato effettuato un nuovo trapianto per la sostituzione delle fallanze, circa 10 gg dopo il primo. La fase produttiva nel 2010 ha presentato alcune anomalie rispetto al precedente biennio: - un periodo produttivo più limitato nei siti di bassa e media quota - l interruzione del periodo di produzione a Bussoleno, mentre negli altri anni la raccolta era stata pressoché continua - una produzione nel complesso molto limitata Bussoleno Varietà maggio giugno luglio agosto settembre ottobre arom as diam ante 90% 91% C hialamberto, loc. V onzo V arietà maggio Giugno Luglio Agosto settembre ottobre arom as diam ante 85% 88% Cesana-loc. San Sicario V arietà maggio Giugno Luglio Agosto settembre ottobre arom as 85% diam ante 82% Fig. 9- Percentuali di attecchimento e periodo delle raccolte per la fragola 18

19 Nel sito di Cesana l inizio della maturazione dei primi frutti è stata rilevata all inizio di settembre. Il repentino calo delle temperature minime che si è verificato il 10 settembre ha di fatto interrotto il ciclo vegeto-produttivo della coltura, per cui è stata ottenuta una produzione molto esigua. Cucurbitacee In tutti i siti l attecchimento delle plantule è stato mediamente più elevato rispetto al 2009 (fig. 10). In generale, considerando le tre specie utilizzate, C. moschata ha evidenziato sempre maggiori percentuali di attecchimento rispetto alle altre. La maturazione dei frutti si è concentrata nel periodo 28-agosto -15 settembre per C. maxima a Bussoleno, dove è stato particolarmente prolungato il periodo produttivo per C. moschata. Negli altri due siti la produzione si è distribuita tra la fine di luglio e settembre, con un periodo più limitato a Cesana Bussoleno Varietà maggio giugno luglio agosto settembre Cucurbita maxima 80% Cucurbita moschata 85% Chialamberto, loc. Vonzo Varietà maggio Giugno Luglio Agosto settembre Cucurbita pepo Cucurbita moschata 80% 90% Cesana-loc. San Sicario Varietà maggio Giugno Luglio Agosto settembre Cucurbita pepo Cucurbita moschata 80% 85% Fig. 10 -Percentuali di attecchimento delle plantule e periodi di raccolta per le cucurbitacee nei tre siti coinvolti Leguminose Fava Questa specie è stata coltivata esclusivamente nel sito di Chialamberto. La fase di emergenza è iniziata verso la metà di maggio l e si è rapidamente completata entro i successivi 7-10 gg. Non sono stati rilevati problemi in questa fase, con una percentuale di plantule emerse pari al 95% dei semi utilizzati. La comparsa dei primi fiori aperti è stata osservata il 25 giugno e la fioritura si è protratta per circa un mese, con un andamento scalare, progressivo dai palchi basali a quelli in prossimità dell apice. Il ciclo vegeto produttivo si è svolto regolarmente. In accordo con il Di.Va.P.R.A., soggetto incaricato delle analisi sensoriali e considerato 19

20 l utilizzo del prodotto da parte dell azienda agrituristica che gestiva il campo, le fave sono state raccolte verdi. Il raggiungimento dello stadio ottimale per la raccolta è stato scalare, con le prime fave prelevate il 26 agosto e le ultime il 15 di settembre. Fagiolo Presente nei campi sperimentali di Bussoleno e Cesana. L emergenza è iniziata circa 10 gg dopo la semina. Le percentuali di piante emerse sono state rispettivamente dell 80 % a Bussoleno e del 85% a Cesana. La fioritura si è verificata tra la fine di giugno e la prima metà di luglio. Le raccolte sono state effettuate tra il 26 agosto ed il 10 settembre a Bussoleno e nel periodo 8-15 settembre a Cesana. Vigoria I risultati dei rilievi sulla sviluppo vegetativo delle piante per la patata e la fava sono riportati nelle tabelle 2 e 3. Tab. 2- Altezza media delle piante di patata nei diversi siti, rilevata nella fase di fioritura Sito Tesi Varietà h (cm) Chialamberto (21/8) Cesana (15/9) Bussoleno (29/7) rotazione monosuccessione rotazione monosuccessione rotazione monosuccessione Agria 69,22 Bintje 65,80 Agria 65,70 Bintje 61,90 Agria 64,81 Bintje 60,68 Agria 55,10 Bintje 48,14 Agria 56,87 Bintje 50,73 Agria 56,20 Bintje 47,40 Per la patata, considerando i diversi siti, si rileva uno sviluppo vegetativo inferiore nel sito di Bussoleno rispetto agli altri campi sperimentali. Nel confronto tra le due varietà in prova Agria fa rilevare un altezza delle piante sempre più elevata rispetto a Bintje in tutti i siti. Nel confronto tra rotazione e monosuccessione si rilevano in generale vigorie inferiori nella tesi monosuccessione, con differenze più marcate nel sito di Cesana, come già verificato nel Rispetto all annata precedente, nel 2010 a Bussoleno sono stati ottenuti valori più elevati, probabilmente a seguito del protrarsi delle precipitazioni che hanno ridotto i fenomeni di stress idrico. Per la fava ed il fagiolo (tab 3) è stato effettuato il rilevo dopo circa tre mesi dalla semina. La fava a Chialamberto ha fatto rilevare un buon sviluppo vegetativo, anche se l altezza delle piante è risultata inferiore rispetto al biennio precedente. I fagioli a Bussoleno hanno manifestato una vigoria superiore al 2009, mentre a Cesana valori simili all anno precedente. 20

21 Tab. 3- Altezza media delle piante di leguminose nei diversi siti, rilevata dopo 3 mesi dalla semina Fave Data Sito h (cm) 13-ago Chialamberto 91,56 Fagioli Data Sito h (cm) 20-lug Bussoleno 45,8 21-lug Cesana 40,9 3.4 Osservazioni sulla presenza di avversità biotiche Sulla patata (tab. 4) sono stati rilevati manifestazioni sintomatiche ascrivibili alla peronospora (Phytophtora infestans) solo nel sito di Bussoleno. Sia in quest ultimo sito che a Chialamberto sono stati effettuati trattamenti con prodotti rameici. Tab. 4- Incidenza delle manifestazioni sintomatiche di peronospora della patata rilevate il 7 agosto a Bussoleno Varietà Tesi fino al 30% di foglie con sintomi % di piante colpite con oltre il 30% di foglie con sintomi monosuccessione 22% 9,0% Agria rotazione 25% 7,0% monosuccessione 31% 15,0% Bintje rotazione 28% 18,0% Come nel biennio precedente presenze di dorifora (Leptinotarsa decemlineata) sono state rilevate a Bussoleno, dove si sono resi necessari due interventi con insetticidi a base di Bacillus thuringensis (nome commerciale Jak-Pot) nella fase iniziale dello sviluppo delle larve. Non è stata rinvenuta la presenza dell insetto a Cesana enon sono stati necessari interventi a Chialamberto, nonostante sia stata rilevata la presenza dell insetto. 21

22 3.5 Raccolta e rilevamento parametri della produzione Patata Le raccolte si sono verificate l 11 settembre, il 12 ottobre ed il 19 ottobre, rispettivamente nei tre siti di Bussoleno, Chialamberto e Cesana. I rilievi alla raccolta sono stati effettuati sulla produzione di 20 piante. Nelle tabelle 5 e 6 sono riportati i dati relativi ai rilievi effettuati sulla produzione prelevata da 20 piante per ciascuna parcella sperimentale, mettendo a confronto rispettivamente le due tesi ed i tre siti per i parametri produzione raccolta e peso medio dei tuberi. Tab. 5 Produzione e peso medio dei tuberi- Confronto tra le tesi monosuccessione e rotazione Sito Bussoleno Chialamberto Cesana Varietà Tesi Agria Bintje Agria Bintje Agria Bintje Produzione totale rilevata (g/20 piante) Produzione media (g/pianta) Peso medio tuberi (g) monosuccessione ,9 47,36 rotazione ,4 49,30 Significatività (P) 0,29 0,9 monosuccessione ,3 35,39 rotazione ,7 32,23 Significatività (P) 0,86 0,52 monosuccessione ,0 40,00 rotazione ,8 39,11 Significatività (P) 0,14 0,86 monosuccessione ,6 25,35 rotazione ,5 29,12 Significatività (P) 0,027 0,6 monosuccessione ,6 25,92 rotazione ,9 86,82 Significatività (P) 0,037 0,015 monosuccessione ,4 46,77 rotazione ,7 65,55 Significatività (P) 0,038 0,36 Nel terzo anno le differenze tra le rese della coltura in monosuccessione ed in rotazione si sono ulteriormente ampliate, (Tabella 5). Le differenze più eclatanti sono 22

23 state rilevate a Cesana, per la varietà Agria, con quantitativi raccolti nella parcella in rotazione di oltre quattro volte superiori rispetto a quelli della parcella in monosuccessione. Trattandosi di una varietà resistente ai nematodi, emerge come il problema della stanchezza del terreno non sia imputabile esclusivamente alla presenza di questi parassiti, ma ad un insieme di fattori concomitanti. Tab. 6 Produzione totale dei tuberi raccolti dalle parcelle sperimentali (20 piante). Confronto tra i siti. Varietà Tesi Sito Produzione totale Bussoleno 6157 (b) monosuccessione Chialamberto 6280 (b) Cesana 2851 (a) Agria significatività (P) < 0,01 Bussoleno 6507 (a) rotazione Chialamberto 8916 (ab) Cesana (b) significatività (P) < 0,05 Bussoleno 7185 (b) monosuccessione Chialamberto 4892 (a) Cesana 6127 (ab) Bintje significatività (P) < 0,05 Bussoleno 7734 (a) rotazione Chialamberto 6610 (a) Cesana (b) significatività (P) < 0,05 Come già rilevato nel biennio precedente, il sito di Cesana evidenzia le produzioni più elevate rispetto agli altri, ad eccezione dei valori relativi alla parcella di Agria in coltivata in monosuccessione. LA significatività statistica diversifica sempre i siti di Cesana e Bussoleno, mentre nel campo di Chialamberto si ottengono produzioni che talora non si discostano significativamente dagli altri. Le successive tabelle 7, 8 e 9 riportano la suddivisione dei tuberi prodotti in classi di calibro, distinguendo le frazioni commercializzabili e non. 23

24 Tab. 7 Produzione di ciascuna classe di calibro Bussoleno Non commerciabili Commerciabili Varietà Tesi < 30 mm mm mm > 60 mm Tot g % g % g % g % g Agria monosuccessione 304 4,9% ,0% ,4% 596 9,7% ,0% 62,0% rotazione ,5% ,1% ,4% 133 2,0% ,6% 43,4% Bintje monosuccessione ,5% ,2% ,5% 198 2,8% ,7% 50,3% rotazione ,1% ,4% ,2% ,3% ,5% 31,5% Tab. 8 Produzione di ciascuna classe di calibro Chialamberto Non commerciabili Commerciabili Varietà Tesi < 30 mm mm mm > 60 mm Tot g % g % g % g % g Agria monosuccessione 430 6,8% ,3% ,6% ,3% ,1% 68,9% rotazione 324 3,6% ,1% ,6% ,7% ,7% 75,3% Bintje monosuccessione ,9% ,2% ,8% 150 3,1% ,1% 33,9% rotazione ,0% ,5% ,4% 144 2,2% ,5% 30,5% Tab. 9 Produzione di ciascuna classe di calibro Cesana Varietà Agria Bintje Tesi monosuccessione rotazione monosuccessione rotazione Non commerciabili Commerciabili < 30 mm mm mm > 60 mm g % g % g % g % g ,9% ,0% ,7% ,4% 48,9% 51,1% Tot ,1% 729 5,3% ,8% ,8% ,4% 91,6% 497 8,1% ,1% ,3% ,5% 25,2% 74,8% ,3% ,5% ,0% ,2% ,8% 88,2% La ripartizione in classi di calibro evidenzia una pezzatura inferiore per i tuberi prodotti a Bussoleno, dove oltre il 30% in peso era costituito da tuberi con calibro inferiore ai 40 mm. I migliori risultati in termini di frazione commerciabile di prodotto (tuberi di calibro >40 mm) sono nuovamente quelli ottenuti dal sito di Cesana, con l eccezione della parcella di Agria in monosuccessione che fa rilevare percentuali di scarto prossime al 50%. 24

25 Fragola Raccolta e determinazione rese in campo Nel 2010 la produzione di fragole è stata in generale molto bassa, decisamente inferiore al 2009 anche a Bussoleno e Chilamberto. La tabella 10 riporta le rese produttive rilevate per alcune raccolte durante il periodo produttivo. Le rese produttive più elevate sono state rilevate a fine agosto a Bussoleno e all inizio di settembre a Chialamberto. Complessivamente sono stati raccolti 10,2 kg di fragole a Bussoleno (5,8 di Aromas e 4,4 di Diamante) e 8,4 kg a Chialamberto (4,1 di Aromas e 4,3 di Diamante) Tab. 10 Rilevamento delle rese parcellari in corrispondenza di alcune raccolte Produzioni rilevate (g) Sito Data raccolta Varietà N piante / Parcella media parcella totale varietà Aromas lug Diamante Aromas ago Diamante Aromas ago Diamante Aromas set Diamante Bussoleno Chialamberto Caratterizzazione di frutti in laboratorio Aromas lug Diamante Aromas set Diamante Aromas set Diamante A causa dell avverso andamento climatico, non è stato possibile avere un analisi statistica rappresentativa dell annata agronomica Si riportano nelle tabelle sottostanti (Tabella 11; Tabella 12) i dati medi ottenuti presso il sito di Bussoleno durante le due raccolte del 26 agosto 2010 e del 2 settembre Durante la seconda raccolta, non è stato possibile analizzare le caratteristiche della I categoria commerciale, in quanto completamente assente. Durante la prima raccolta, il campione era così esiguo che è stato interamente consegnato presso i laboratori del dipartimento DiVaPRa per poter avere almeno una valutazione sensoriale. 25

26 Tabella 11. Parametri medi relativi alla produzione espressa in numero di frutti delle due cultivar di fragola oggetto della sperimentazione Cultivar N frutti TOT N frutti I cat N frutti II cat N frutti scarto Aromas 21,33 0,50 4,67 16,17 Diamante 35,33 4,17 7,67 23,50 Tabella 12. Parametri medi relativi alla produzione in peso delle due cultivar di fragola oggetto della sperimentazione C. pepo Cultivar Peso frutti TOT (g) Peso frutti I cat (g) Peso frutti II cat (g) Peso frutti scarto (g) Aromas 115,98 5,35 32,02 68,44 Diamante 200,46 33,67 52,98 113,51 Determinazione delle rese in campo Questa specie è stata coltivata a Cesana e Chialamberto. A Chialamberto sono stati raccolti complessivamente 63,2 Kg, mentre a Cesana, a seguito del più breve periodo produttivo, la produzione è stata più contenuta, raggiungendo il quantitativo totale di 33,1 kg. La tabella 13 riporta le rese produttive rilevate per alcune raccolte durante il periodo produttivo. Tab. 13 Rilevamento delle rese parcellari in corrispondenza di alcune raccolte Produzioni rilevate (g) Sito Data raccolta N piante / Parcella media parcella totale 27-lug 9 564,3 1692,9 13-ago 9 737, ,52 19-ago 9 321,23 963,69 Cesana 26-ago 9 299,2 897,6 10-set 9 971, ,75 Chialamberto 27-lug ,2 8568,6 26-ago ,9 7589,7 02-set , ,4 09-set 9 926, ,75 26

27 Caratterizzazione dei frutti in laboratorio Sono stati caratterizzati in laboratorio 6 campioni raccolti dal campo di Chialamberto ed un unico campione proveniente da Cesana. In quest ultimo sito sono i quantitativi esigui di alcune raccolte e la qualità scadente dell ultima raccolta hanno consentito la caratterizzazione in laboratorio di un unico campione (27 luglio). Questi dati non sono stati sufficienti per effettuare l elaborazione statistica funzionale alla valutazione dell interazione tra sito di produzione ed epoca di raccolta. Il sito non ha avuto un effetto significativo sul numero totale di frutti (P=0,291) mentre ha influenzato significativamente la percentuale di numero di frutti di I categoria e la percentuale dei frutti di II categoria (P<0,001; P<0,001) (Tabella 14). L epoca di raccolta ha invece avuto un effetto significativo su tutti i parametri considerati relativi al numero di frutti. Tabella 14. Effetto del sito, dell epoca di raccolta e della loro interazione sulla produzione (numero) degli zucchini e ripartizione percentuale (%) in I categoria, II categoria e scarto frutti TOT (n ) % frutti I categoria % frutti II categoria % frutti scarto Sito: Chialamberto 7,22 37,52 41,95 20,53 Cesana 6,00 90,48 9,52 - Significatività (P) 0,291 <0,001 <0,001 - Epoca di produzione: 1 raccolta 5,33 b* 45,24 ab 54,76 a 0,00 c 2 raccolta 7,33 b 29,35 b 36,20 ab 34,44 3 raccolta 8,00 b 33,13 ab 49,47 ab 17,39 bc 4 raccolta 5,00 b 72,22 a 11,11 b 16,67 bc 5 raccolta 6,33 b 62,86 ab 30,48 ab 6,67 bc 6 raccolta 12,00 a 27,55 b 24,44 ab 48,01 a Significatività (P) 0,001 0,001 <0,001 0,002 Sito x Epoca di produzione: Chialamberto 1 raccolta 4,67-100,00 - Chialamberto 2 raccolta 7,33 29,35 36,20 34,44 Chialamberto 3 raccolta 8,00 33,13 49,47 17,39 Chialamberto 4 raccolta 5,00 72,22 11,11 16,67 Chialamberto 5 raccolta 6,33 62,86 30,48 6,67 Chialamberto 6 raccolta 12,00 27,55 24,44 48,01 Cesana 1 raccolta 6,00 90,48 9,52 - Significatività (P) * Valori seguiti dalla stessa lettera, all interno della stessa colonna, non sono statisticamente differenti tra loro secondo il test di Tukey per P 0,050. a b 27

28 Il sito di Cesana, in cui è stata effettuata una sola raccolta, ha ottenuto una produzione dalle ottime caratteristiche commerciali, essendo quasi tutta classificabile come I categoria commerciale (oltre il 90%) e l assenza totale di scarto, mentre la produzione di Chialamberto ha poco più di 1/3 della produzione in numero classificabile come I categoria e circa il 42% come II categoria commerciale. Analizzando l effetto dell epoca di produzione, il numero di frutti più elevato è stato ottenuto con l ultima raccolta ed è risultato significativamente diverso dalle raccolte precedenti. La produzione migliore, come più alta percentuale di frutti di prima categoria, è stata quella appartenente alla 4 raccolta, mentre le peggiori sono state la 2 raccolta e la fine dell epoca di produzione. La raccolta con il più alto numero di frutti di II categoria si è verificata all inizio del periodo produttivo, mentre la 4 raccolta è stata quella meno consistente. La produzione qualitativamente peggiore, definita come più alta percentuale di frutti di scarto, è stata rilevata alla fine dell epoca di produzione, mentre la 1 raccolta è stata quella con la percentuale di scarto più bassa, pari a 0%. Considerando l elaborazione dei dati riguardanti le produzioni in peso, il sito di produzione ha avuto un effetto significativo sulla produzione totale, sulla percentuale in peso della I categoria commerciale e sulla percentuale in peso della II categoria commerciale (P=0,001; P<0,001; P<0,001) (Tabella 15), ma non sulla produzione di scarto. L epoca di produzione ha avuto un effetto significativo sui parametri considerati. I risultati riferiti alla produzione in peso confermano quanto precedentemente descritto per i parametri relativi alla produzione in numero di frutti in funzione del sito. Anche in questo caso Cesana ottiene i valori più bassi per la produzione totale ma ha una migliore qualità rispetto a quella ottenuta presso il sito di Chialamberto. La produzione con il peso maggiore è stata riscontrata durante la 2 raccolta, mentre il picco di produzione (4 raccolta) ha ottenuto i valori più bassi. Come nell analisi dei dati relativa al numero di frutti, anche l analisi riguardante il peso dei frutti ha evidenziato una produzione migliore, definita come più alta percentuale di frutti di I categoria, in corrispondenza della quarta raccolta, mentre le peggiori sono state la 2, la 3 e la 6 raccolta. Produzioni elevate di frutti di II categoria sono state invece la 1 e la 3 raccolta, mentre la 2, la 4 e la 6 raccolta hanno avuto percentuali basse di frutti di II categoria commerciale. Tuttavia, le produzioni peggiori, definite come quelle con più alta percentuale di frutti di scarto, sono state ottenute con la 1 e la 6 raccolta. 28

29 Tabella 15. Effetto del sito di produzione, dell epoca di produzione e della loro interazione sulla produzione (g) degli zucchini e ripartizione percentuale (%) in I categoria, II categoria e scarto. frutti TOT (g) % frutti I categoria % frutti II categoria % frutti scarto Sito: Chialamberto 938,67 25,91 45,46 22,27 Cesana 337,67 67,86 32,14 - Significatività (P) 0,001 <0,001 <0,001 1,000 Epoca di produzione: 1 raccolta 654,67 bc* 45,93 ab 54,07 a 2 raccolta 1336,33 a 14,91 b 27,40 b 51,42 a 3 raccolta 1097,00 ab 16,52 b 61,67 a 11,90 b 4 raccolta 513,67 c 58,86 a 18,76 b 14,53 b 5 raccolta 633,67 bc 46,56 ab 39,85 ab 4,72 b 6 raccolta 1079,67 ab 18,60 b 25,09 b 51,05 a Significatività (P) 0,001 0,001 0,001 0,001 Sito x Epoca di produzione: Chialamberto 1 raccolta 971,67-100,00 - Chialamberto 2 raccolta 1336,33 14,91 27,40 51,42 Chialamberto 3 raccolta 1097,00 16,52 61,67 11,90 Chialamberto 4 raccolta 513,67 58,86 18,76 14,53 Chialamberto 5 raccolta 633,67 46,56 39,85 4,72 Chialamberto 6 raccolta 1079,67 18,60 25,09 51,05 Cesana 1 raccolta 337,67 67,86 8,50 - Significatività (P) * Valori seguiti dalla stessa lettera, all interno della stessa colonna, non sono statisticamente differenti tra loro secondo il test di Tukey per P 0,050. I dati relativi alle caratteristiche qualitative della I categoria commerciale, sono riportati nella tabella 16. I dati relativi ai diversi campioni provenienti da Chialamberto, evidenziano come il periodo di raccolta abbia avuto un effetto significativo su tutti i parametri presi in esame ad esclusione della sostanza secca (P=0,432). Analizzando l effetto dell epoca di raccolta emerge che gli zucchini più corti appartengono alla 1 e alla 6 raccolta, mentre i più lunghi sono stati ottenuti con la 2, 4 e la 5 raccolta. Gli zucchini con i diametri massimi più elevati, presi all ovario, sono stati rilevati nella 2 raccolta, mentre quelli con il diametro massimo più piccolo erano compresi nella 1, 3, 4 e 6 raccolta. Gli zucchini con il diametro 29

30 a metà lunghezza più piccolo ed il peso medio inferiore sono stati raccolti all inizio ed alla fine del periodo produttivo (1 e 6 raccolta), mentre gli zucchini con il diametro a metà lunghezza più elevato sono stati ottenuti con la 2 raccolta. La sostanza secca durante tutta la stagione mantiene valori prossimi a 5,8%. Tabella 16. Effetto del sito di produzione, dell epoca di produzione e della loro interazione sui parametri qualitativi degli zucchini di I categoria Lunghezza frutto (cm) Diametro max. (cm) Diametro a ½ lunghezza (cm) Peso fresco (g) Sostanza Secca (%) Sito: Chialamberto 12,05 3,14 2,78 71,26 5,89 Cesana 10,12 2,77 2,53 48,67 - Significatività (P) Epoca di produzione: 1 raccolta 10,12 b* 2,77 b 2,53 b 48,67 b - 2 raccolta 12,69 a 3,54 a 3,05 a 88,47 a 5,78 3 raccolta 11,89 ab 3,07 b 2,80 ab 67,10 ab 6,04 4 raccolta 12,82 a 3,06 b 2,69 ab 71,89 ab 6,72 5 raccolta 12,52 a 3,20 ab 2,78 ab 74,92 ab 5,65 6 raccolta 10,34 b 2,82 b 2,57 b 53,94 b 5,26 Significatività (P) 0,013 0,004 0,013 0,022 0,432 Sito x Epoca di produzione: Chialamberto 1 raccolta Chialamberto 2 raccolta 12,69 3,54 3,05 88,47 5,78 Chialamberto 3 raccolta 11,89 3,07 2,80 67,10 6,04 Chialamberto 4 raccolta 12,82 3,06 2,69 71,89 6,72 Chialamberto 5 raccolta 12,52 3,20 2,78 74,92 5,65 Chialamberto 6 raccolta 10,34 2,82 2,57 53,94 5,26 Cesana 1 raccolta 10,12 2,77 2,53 48,67 - Significatività (P) * Valori seguiti dalla stessa lettera, all interno della stessa colonna, non sono statisticamente differenti tra loro secondo il test di Tukey per P 0,050. C. moschata Determinazione delle rese in campo Questa specie è stata coltivata in tutti i siti coinvolti nel progetto ed ha manifestato una buona adattabilità alle diverse situazioni per la produzione di frutti raccolti precocemente rispetto alla completa maturazione (utilizzo come zucchini). A Bussoleno sono state rilevate le produzioni più elevate, con 145 kg di frutti raccolti. Negli altri due siti le produzioni sono state inferiori rispetto al 2009, con 68,8 kg a 30

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