La partecipazione dell Italia al SET Plan

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1 La partecipazione dell Italia al SET Plan Marcello Capra Dipartimento per l Energia MIUR Roma, 16 dicembre 2013

2 SET Plan europeo Il SET (Strategic Energy Technology) Plan ha riportato l innovazione tecnologica al centro delle strategie per ridurre le emissioni e accelerare lo sviluppo delle low-carbon technologies. Tre strumenti di gestione: Steering Group per l allineamento con le politiche nazionali European Industrial Initiatives (EII) : Solare, Eolico, Bioenergia, CCS, Smart grids, Fissione nucleare, FCH, Smart cities (efficienza) European Energy Research Alliance (EERA) per coordinare l azione delle principali strutture di R&S nazionali Supporto del SETIS (Startegic Energy Technologies Information System) in capo al JRC

3 Strumenti attuativi del SET Plan 7 Programma Quadro della Ricerca (ora Horizon 2020) European Energy Programme for Recovery (EEPR) New Entrance Reserve (NER) 300 Programma Intelligent Energy Europe (IEE) Fondi di Coesione Gli investimenti pubblici e privati nello sviluppo delle tecnologie del SET Plan sono cresciuti nella UE da 3,2 miliardi nel 2007 a 5,4 miliardi nel 2010, di cui: 70% a carico delle industrie 20% a carico degli SM 10 a carico della Commissione UE

4 Il quadro di riferimento per le EII Common Roadmap (10y) and Implementation Plan (3y) Public funding partners Project typology Instruments EC High EU added value FP/Horizon EC and MS MS and MS MS EIB Large projects, EU added value, shared interests Localised shared interests Supporting domestic industry Industrial scale projects FP (ERA-NET+), NER300, Art 169, coord calls, EERA, ad-hoc arrangements national programmes EIB loans, RSFF, guarantees, equity Common assessment, monitoring and reporting standards - KPIc

5 Le prospettive del SET Plan La recente Comunicazione COM (2013) 253 sull innovazione e le tecnologie energetiche rilancia il ruolo del SET Plan ma chiede un consolidamento e una maggiore integrazione tra le EII, allo scopo di: concentrarsi nei settori ad elevato valore aggiunto stabilire le priorità tenendo conto anche dell offerta di servizi energetici efficaci rispetto ai costi per i clienti finali azioni di integrazione lungo tutta la catena di innovazione energetica, dalla ricerca di base alla commercializzazione utilizzo di un portafoglio di strumenti finanziari, valorizzando maggiormente le sinergie con i fondi strutturali 4

6 Una Roadmap integrata La Comunicazione richiede la predisposizione di una roadmap integrata che riguardi l intera catena di ricerca e innovazione, dalla ricerca di base alla dimostrazione e al sostegno per l immissione sul mercato Deve indicare chiaramente i ruoli e i compiti che spettano all EERA, alle EII, nonché alle università e agli investitori, promuovendo sinergie e interazioni Sulla base della roadmap, gli SM e la Commissione dovranno elaborare un piano d azione che stabilisca gli investimenti in R&S degli SM e della UE sulla base di un principio di joint co-operation 5

7 Elementi chiave della Strategia Energetica Nazionale La nuova Strategia Energetica Nazionale è incentrata su obiettivi chiari e coerenti con la necessità di crescita del Paese, tenendo conto dei nostri naturali punti di forza e debolezza Per seguire questi obiettivi, si vogliono concentrare gli sforzi su sette priorità: Efficienza Energetica Sviluppo dell Hub del Gas sud-europeo Sviluppo sostenibile delle energie rinnovabili Rilancio della produzione nazionale di idrocarburi Sviluppo delle infrastrutture e riforma del mercato elettrico Ristrutturazione della raffinazione e riforma della rete di distribuzione carburanti Modernizzazione del sistema di governance 6

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9 Partecipazione italiana al 7 PQ-UE 9

10 Sostegno del MiSE all innovazione energetica e allineamento progressivo alle priorità del SET Plan Fondo Ricerca di Sistema Elettrico: Piano Triennale (risorse per circa 220 M ) Strumenti: Accordi di Programma con ENEA, CNR e RSE, Bandi di cofinanziamento per le imprese e per gli organismi pubblici di ricerca Programma Operativo Interregionale (POI) Energia: Aumentare la quota di energia proveniente da fonti rinnovabili e migliorare l efficienza energetica, promuovendo le opportunità di sviluppo locale e valorizzando i collegamenti con il tessuto sociale ed economico dei territori in cui esse si realizzano New Entrants Reserve - NER 300: Progetto di biocarburanti in Piemonte finanziato sul 1 bando Progetto di smart grids in Puglia in fase di istruttoria BEI sul 2 bando Fondo per la crescita sostenibile (DM 8/3/2013)

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12 POI e Smart Grids Misura 2.4 Interventi per il potenziamento e l adeguamento delle reti di trasporto ai fini della diffusione delle fonti rinnovabili e della piccola e micro cogenerazione Il MiSE ha stipulato convenzioni per complessivi 200 M, finalizzati a rendere l assetto della rete ENEL più favorevole all inserimento di impianti fotovoltaici in alcune aree pilota in Campania, Calabria, Puglia e Sicilia 11

13 Un caso esemplare di filiera made in Italy : lo sviluppo delle Smart Grids Renewable integration Scenario analysis Planning Operation System management Component technologies innovation ICT Power electronics Storage Electric vehicles PQ Environment 12

14 Fondo per la Crescita Sostenibile (DM 8/3/13) Modalità innovativa di interventi in favore della competitività delle imprese con l obiettivo di: focalizzare i finanziamenti su pochi obiettivi ritenuti strategici, tra cui R&S e innovazione; concentrare le risorse disponibili su un unica fonte finanziaria, utilizzando in prevalenza il finanziamento agevolato ed eliminando i contributi a fondo perduto. Interventi ancorati al Programma Horizon 2020 per le azioni europee a sostegno della R&S Dotazione iniziale di circa 600 M, a cui potranno aggiungersi i finanziamenti agevolati di Cassa Depositi e Prestiti

15 Bando Intelligent Energy 2013: i risultati italiani Partecipanti Progetti coordinati Progetti finanziati Partecipanti finanziati 14

16 Bando Intelligent Energy 2013: esito complessivo 552 Progetti comunitari presentati 63 Progetti ammessi al negoziato 14 Progetti in lista di riserva 9 Progetti a coordinamento italiano 2 BUILDING + 2 ALTENER + 2 LOCAL LEADERSHIP + 2 MLEI + 1 CONSUMERS 4 Progetti a coordinamento italiano

17 Lo sviluppo delle tecnologie per l efficienza: una opportunità in più per l Italia La ricerca e l innovazione delle tecnologie per l efficienza sono tornate ad essere centrali nel SET Plan europeo La Commissione ha avviato la definizione di un piano di sviluppo e innovazione delle tecnologie EE nell ambito della direttiva 2012/27 Il lavoro confluirà nella roadmap integrata e avrà impatto sull uso razionale delle possibili risorse di incentivo: Horizon 2020 Structural and Investment Funds of regional policy Connecting Europe Facility ETS financing mechanisms

18 La necessità di un approccio integrato: il caso delle Smart Cities Dal SET Plan emerge la necessità di adottare un approccio integrato, una visione unitaria e sinergica, proprio come avviene nello sviluppo delle Smart cities, dove ciascun sottosistema infrastrutture, mobilità, edilizia, ambiente, governance, inclusione sociale è trattato, in ottica sinergica, all interno di un sistema integrato Il recente Rapporto di Confindustria Smart Energy Project sul posizionamento strategico del comparto manifatturiero dell efficienza energetica conferma come questo approccio integrato (a cluster ) possa costituire un elemento di forza per le tecnologie italiane Lo sviluppo delle Smart cities, unitamente alle tecnologie abilitanti quali smart grids e infrastrutture digitali, può quindi diventare una priorità importante per il Paese, con progetti che rispondano alle diverse esigenze del territorio e al tempo siano competitivi e bancabili

19 Coordinamento della partecipazione italiana ai progetti di R&S internazionali Il MISE ne riconosce la necessità e promuove azioni di coordinamento con le altre Amministrazioni centrali nei principali ambiti di partecipazione degli operatori alla ricerca internazionale: Con il MIUR e la Presidenza del Consiglio (Dipartimento Politiche comunitarie) per la gestione delle azioni connesse al SET Plan Con il MATTM per la partecipazione alle partnership multilaterali: IPHE (Idrogeno), CSLF (CCS) e MEF Con i rappresentanti italiani presso i diversi Comitati ed i Gruppi di Lavoro tematici (Implementing Agreements) dell Agenzia Internazionale dell Energia (AIE).

20 Spunti di riflessione... Esigenza di focalizzazione per superare la frammentazione tipica del sistema degli incentivi: il SET Plan e Horizon sono una opportunità per razionalizzare gli interventi e creare partenariati trasversali Necessità di convergenza delle attività di innovazione tecnologica nazionali e regionali sulle priorità del SET Plan, rafforzando le condizioni di sistema e di organizzazione per migliorare la partecipazione italiana ai programmi di ricerca comunitari Ricostituire un collegamento organico tra la produzione di conoscenze e il potenziale utilizzo industriale, identificando gli ambiti di applicazione della ricerca; necessità di una mappatura delle risorse disponibili sul territorio per calibrare gli incentivi in modo mirato 19

21 Criticità nel finanziamento dei progetti: la stagione dei contributi a fondo perduto volge al termine e occorre sviluppare partenariati di tipo PPP che garantiscano economie di scala e flussi finanziari adeguati, oltre che rafforzare il coordinamento tra i rappresentanti del SET PLAN e le autorità di gestione dei Fondi Strutturali per il Rafforzare la cooperazione intersettoriale, in particolare con il settore ICT, determinante per abilitare l integrazione tra i vari sistemi che compongono il binomio del futuro Smart Grid-Smart City Contributo al made in Italy: rafforzare le filiere industriali di primo livello passando in molti ambiti tecnologici dalla fase pilota a quella dimostrativa molto più capital-intensive (es. smart grids in cui il consolidamento di una supply-chain diventa determinante per mantenere la leadership internazionale)

22 ing. Marcello Capra Ministero dello Sviluppo economico Dipartimento per l Energia marcello.capra@mise.gov.it 21

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