Le Obbligazioni (aspetti legali)

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1 Nuovi modi per finanziarsi: aspetti legali, fiscali e di mercato Le Obbligazioni (aspetti legali) Francesca Renzulli 8 Novembre

2 Normativa di Riferimento Decreto legge 83/2012 recante misure urgenti per la crescita sostenibile approvato nella seduta del 15 giugno 2012 dal Consiglio dei Ministri (il Decreto Sviluppo ) Legge di conversione del Decreto Sviluppo del 7 agosto 2012, n. 134 (la Legge Sviluppo ) conferma le novità di natura societaria e fiscale introdotte dal Decreto Legge 1

3 Destinatari della disciplina Le società italiane non quotate, anche di piccola e media dimensione, con esclusione delle banche e delle micro-imprese

4 Strumenti oggetto della nuova disciplina Cambiali finanziarie Obbligazioni Obbligazioni subordinate e partecipative 3

5 Articolo 11 del TUB Costituisce raccolta del risparmio ex art. 11 del TUB - [ ] l acquisizione di fondi con obbligo di rimborso, sia sotto forma di depositi sia sotto altra forma. Riserva di legge a favore delle banche: Il divieto di raccolta del risparmio non si applica alle società, per la raccolta effettuata ai sensi del codice civile mediante obbligazioni, titoli di debito od altri strumenti finanziari 4

6 Obbligazioni: vecchio regime Vecchio regime: Art cod. civ. Limiti all emissione : le società possono emettere obbligazioni per somma complessivamente non eccedente il doppio del capitale sociale, della riserva legale e delle riserve disponibili, risultanti dall ultimo bilancio approvato Il limite può essere superato in caso in cui: le obbligazioni siano destinate ad investitori professionali soggetti a vigilanza prudenziale, responsabili della solvenza della società nel caso di successiva circolazione presso investitori retail le obbligazioni emesse da società con azioni quotate in mercati regolamentati siano destinate alla quotazione sugli stessi o in altri mercati regolamentati 5

7 Obbligazioni: nuovo regime Il nuovo regime: Art. 32 Decreto Sviluppo: All articolo 2412 del codice civile, il quinto comma è sostituito dal seguente: «I commi primo e secondo non si applicano alle emissioni di obbligazioni destinate ad essere quotate in mercati regolamentati o in sistemi multilaterali di negoziazione ovvero di obbligazioni che danno il diritto di acquisire ovvero di sottoscrivere azioni». 6

8 Novità introdotte dal Decreto Sviluppo Novità introdotte dall articolo 32 del Decreto Sviluppo: Sono eliminati i limiti legali che impedivano alle società non quotate di emettere obbligazioni per un ammontare superiore al doppio del capitale sociale; Allineamento del trattamento fiscale per emittenti quotati e non quotati che emettono obbligazioni (deducibilità interessi passivi ed esenzioni da ritenuta in caso di investitori esteri) 7

9 Le obbligazioni: possibili applicazioni - con propensione alle esportazione, con un forte brand riconosciuto su mercati internazionali, con progetti di sviluppo a lungo termine SOCIETÀ NON QUOTATE - in ristrutturazione - con presenza all estero - per investimento (DIM SUM BOND) 8

10 Le obbligazioni: possibili applicazioni Investitori istituzionali: per investimento senza partecipare al rischio d impresa INVESTITORI Banche: nelle operazioni di restructuring No mercato retail 9

11 Le Cambiali Finanziarie - Nozione Le cambiali finanziarie sono titoli di credito all ordine emessi in serie e a breve termine. La struttura delle cambiali finanziarie è quella del pagherò cambiario: contengono cioè una promessa incondizionata di pagamento da parte dell emittente. Le cambiali finanziarie sono equiparate per ogni effetto di legge alle cambiali ordinarie. 10

12 Le Cambiali Finanziarie - Caratteri Distintivi Sono titoli emessi in numero predeterminato nell ambito di un unitaria operazione di finanziamento a titolo di mutuo e presentano caratteristiche uniformi di taglio e di durata. In particolare devono avere un taglio minimo di Euro (Istruzioni di Vigilanza Banca d Italia, Tit. IX, cap. 2, par. 3) e la loro scadenza non può essere inferiore a tre mesi (1 mese post Legge Sviluppo) e superiore a dodici mesi (36 mesi post Legge Sviluppo) dalla data di emissione. 11

13 Cambiali finanziarie - le ragioni della modesta utilizzazione La disciplina previgente presentava ostacoli di carattere civilistico e fiscale: > limiti quantitativi: delibera CICR 3 marzo 1994 (poi sostituita dalla delibera CICR n del 19 luglio 2005) > durata: da 3 a 12 mesi > impossibilità di dematerializzare il titolo > limiti fiscali 12

14 Le novità introdotte dal Decreto Sviluppo Limiti quantitativi: emissione consentita nel rispetto dei limiti di cui al 2412 c.c. (o 2483 c.c.) - delibera CICR n del 19 luglio 2005 Durata della cambiale: da 1 a 36 mesi Possibilità di dematerializzazione avvalendosi di una società autorizzata alla prestazione del servizio di gestione accentrata di strumenti finanziari Soggetti emittenti: possibilità di emissione da parte delle società non quotate nel rispetto di determinati requisiti. Vantaggi fiscali (e.g. eliminazione imposta di registro per le cambiali dematerializzate, deducibilità degli interessi) 13

15 Le Cambiali Finanziarie - dematerializzazione Il comma 7 dell Art. 32 della Legge Sviluppo consente la dematerializzazione delle cambiali finanziarie. L emittente deve inviare una richiesta alla società di gestione accentrata contenente la promessa incondizionata di pagare a scadenza le somme dovute ai titolari delle cambiali finanziarie. La richiesta deve specificare: ammontare totale dell emissione importo di ciascuna cambiale numero delle cambiali importo dei proventi, totale e suddiviso per singola cambiale 14

16 Le Cambiali Finanziarie Dematerializzazione (segue) la data di emissione gli elementi di cui all Art. 100, primo comma, numeri da 3) a 7) del Regio Decreto 14 dicembre 1933, n eventuali garanzie a supporto dell emissione, con indicazione del garante e l ammontare della garanzia ammontare del capitale sociale versato ed esistente alla data di emissione denominazione, oggetto e sede dell emittente; ufficio del registro delle imprese al quale l emittente è iscritto 15

17 Le Cambiali Finanziarie - condizioni di emissione per le società non quotate L emissione deve essere assistita da uno sponsor (facoltativo per le società diverse dalle medie o piccole imprese). L'ultimo bilancio dell emittente deve essere certificato da un revisore contabile o da una società di revisione iscritta nel registro dei revisori contabili. Le cambiali finanziarie devono essere emesse e girate esclusivamente in favore di investitori professionali che non siano, direttamente o indirettamente, soci della società emittente. 16

18 Lo sponsor funzione e soggetti Lo sponsor assiste l'emittente nella procedura di emissione dei titoli e lo supporta nella fase di collocamento dei titoli stessi. Il ruolo di sponsor può essere ricoperto da: Banche; Imprese di investimento; SGR o SGA; SICAV, con succursale in Italia. 17

19 Lo sponsor le attività richieste Lo sponsor mantiene nel proprio portafoglio, fino alla naturale scadenza, una quota dei titoli emessi non inferiore al: a) 5% del valore di emissione dei titoli, per le emissioni fino a 5 mln; b) 3% del valore di emissione dei titoli eccedente 5 mln, fino a 10 mln, in aggiunta alla quota risultante dall'applicazione della percentuale di cui alla lettera (a); c) 2% del valore di emissione dei titoli eccedente 10 mln, in aggiunta alla quota risultante dall'applicazione delle percentuali di cui alle lettere (a) e (b); Tale requisito non è necessario se l emissione è assistita (per almeno il 25% del valore di emissione) da garanzie prestate da una banca o da un impresa di investimento, ovvero da un consorzio di garanzia collettiva dei fidi per le cambiali emesse da società aderenti al consorzio. 18

20 Lo sponsor le attività richieste (segue) Lo sponsor deve inoltre: Segnalare se l'ammontare di cambiali finanziarie in circolazione è superiore al totale dell'attivo corrente*, come rilevabile dall'ultimo bilancio approvato. Classificare l'emittente al momento dell'emissione, sulla base di almeno cinque categorie di qualità creditizia dell'emittente (ottima, buona, soddisfacente, scarsa e negativa) da mettere in relazione, per le operazioni garantite, con i livelli di garanzia elevata, normale o bassa. Pubblicare le descrizioni della classificazione adottata. *Per attivo corrente si intende l'importo delle attività in bilancio con scadenza entro l'anno dalla data di riferimento del bilancio. 19

21 Le Cambiali Finanziarie Iter per l emissione Emittenti non quotati L emittente è una micro impresa? Organico < 10 e fatturato o totale di bilancio annuale < 2 milioni SI NO Non è possibile emettere cambiali finanziarie L emittente è una piccola o media impresa? Piccola Impresa: organico < 50 e fatturato o totale del bilancio annuale < 10 milioni. Media Impresa: organico < 250 e fatturato < 50 milioni o totale del bilancio annuale < 43 milioni SI NO NO L ultimo bilancio dell emittente è certificato? Selezione di uno sponsor SI - Scadenza massima delle cambiali febbraio Emissione assistita da garanzia non inferiore al 50% del suo valore rilasciata da una banca, un impresa di investimento o un consorzio di garanzia fidi - Certificazione del bilancio nel corso dell emissione Emissione e girata esclusivamente presso investitori professionali 20

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