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2 AISM Associazione Italiana Sclerosi Multipla Sede Nazionale Via Operai, Genova Numero Verde aism@aism.it Edizioni AISM ISBN: A cura di: Valeria Berio, Assistente Sociale AISM Con la collaborazione di: Dott.sa Antonella Borgese, assistente sociale esperto Osservatorio AISM Avvocato Paolo Galli, Consulente legale AISM Professor Michele Iester, Professore Associato di Oftalmologia, Clinica Oculistica Università di Genova Dott. Luca Alessio Meneghetti, fisioterapista e terapista occupazionale servizio riabilitazione AISM Vicenza Dott.sa Grazia Rocca, neurologo AI- SM Dottor Massimo Serra, Dirigente Medico Dipartimento Salute e Servizi Sociali Regione Liguria Iniziativa realizzata grazie al contributo non condizionato di Genzyme Digitalizzazione a cura di Quintadicopertina

3 Disponibile presso AISM Infopoint Sezioni ebook scaricabile dal sito tramite Numero Verde

4 Patente di guida e sclerosi multipla

5 Menù 1. Patente e SM 2. Il rilascio e il rinnovo della patente 3. Invalidità civile e stato di handicap 4. Patente e assicurazione 5. Acquisto dell auto e adattamenti Appendice 1: approfondimenti e maggiori informazioni Appendice 2: normativa di riferimento

6 La patente di guida rappresenta per le persone con sclerosi multipla un importante strumento grazie al quale è possibile condurre una vita autonoma. Guidare significa spostarsi con la massima libertà e, considerate le difficoltà di movimento e la fatica tipiche della patologia cui le persone con sclerosi multipla possono andare incontro, l auto può diventare essenziale per mantenere le attività lavorative e sociali. Ad oggi infatti mancano ancora reali alternative all auto privata, e i mezzi di trasporto pubblico non sono ancora adeguatamente accessibili su tutto il territorio, soprattutto per le persone con un certo grado di disabilità. Da anni quindi AISM dedica attenzione a questo tema, e a quello della mobilità in generale, come un indispensabile ambito per realizzare, in linea generale, il diritto alla vita indipendente e all autonomia della persona con sclerosi multipla. Inoltre, spesso si sono riscontrate difficoltà e sono state segnalate ad AISM problematiche da parte delle persone

7 stesse: mancata o scorretta informazione sul diritto alla patente in caso di disabilità, difficoltà nelle valutazione medico-legale della SM nelle visite per il rilascio o il rinnovo del titolo di guida, assenza di servizi idonei (per esempio auto adattate per le prove di guida per l esame pratico di patente ecc). Attraverso questa guida, AISM intende fornire al lettore tutte le informazioni e gli strumenti per conoscere i propri diritti, la legislazione, l iter per il rilascio e il rinnovo e le peculiarità della patente per le persone con SM, in maniera chiara e fruibile attraverso esempi e domande-risposte. Per AISM è particolarmente importante mantenere aggiornate le informazioni in questo ambito, e mettere a disposizione delle persone con SM sempre nuovi strumenti di tutela e di comprensione dei diritti. Anche i diritti alla vita indipendente e alla mobilità sono infatti indispensabili, sanciti e garantiti dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, e solo conoscendoli è possibile tutelarsi e preservare la propria indipendenza e libertà di scelta.

8 Introduzione Nel 2012 si contavano in Italia, secondo le stime dell ACI, 560 mila automobilisti con disabilità (2 milioni e 600 mila sono le persone con disabilità in Italia). La patente di guida è un importante strumento per conservare l autonomia. In situazioni in cui i mezzi di trasporto pubblico non sono adeguati, o sufficienti, rispetto alle esigenze delle persone con disabilità, poter contare sull uso della propria autovettura permette di mantenere un attività lavorativa e sociale, gestire la vita familiare, realizzare il diritto al tempo libero e alla cultura e, nel caso delle persone con sclerosi multipla,

9 consente anche in diversi casi di gestire meglio la fatica, uno dei sintomi più tipici di questa condizione di salute. Non a caso l automobile è stata riconosciuta come indispensabile ausilio protesico per le persone con limitate o impedite capacità motorie: sono state concesse agevolazioni fiscali per l acquisto, il mantenimento e l adattamento della vettura, secondo il dettato costituzionale per cui occorre rimuovere gli ostacoli alla libertà e eguaglianza dei cittadini [1], e anche in applicazione della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, che sancisce il diritto a una vita indipendente e alla mobilità personale nei modi e nei tempi che la persona sceglie[2]. L idoneità alla guida dovrebbe quindi essere negata solo quando risulti compromessa la sicurezza nel condurre il veicolo anche con l impiego di adattamenti specifici (per esempio il cambio automatico ecc.). Si tratta comunque di un eventualità rara in virtù delle tecnologie attualmente disponibili, che rendono possibile guidare anche con capacità residue minime, ma che va in ogni caso attentamente valutata.

10 Il percorso per il rilascio o il rinnovo della patente, così come le agevolazioni fiscali per l acquisto o la modifica del mezzo e i passi necessari per l adattamento, mettono in gioco una molteplicità di fattori. Per esempio: nel caso della visita per l idoneità è importante capire bene quali documenti e certificati presentare; durante la visita può essere utile il supporto di un medico di fiducia; per quanto concerne l assicurazione auto è indispensabile informarsi sui vincoli previsti, e così via. Inoltre è importante smentire alcune convinzioni errate: la diagnosi di sclerosi multipla impone limiti e obblighi di verifica dei requisiti sanitari, ma non è vero per esempio che la persona con indennità di accompagnamento non possa guidare; allo stesso tempo è sbagliato credere che, in caso di disabilità poco evidente, si possa continuare a guidare con la patente a scadenza decennale o quinquennale. È dunque particolarmente importante diffondere informazioni corrette e aggiornate, come si propone di fare la presente guida AISM. Patente di guida e sclerosi multipla, completamente rivista rispetto all edizione precedente, ri-

11 porta infatti le novità introdotte dalle recenti normative sulla circolazione stradale ed è un utile strumento di consultazione per tutto ciò che attiene la patente di un veicolo guidato da persone con disabilità. Note [1] Costituzione Italiana, art. 3. [2] Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, art. 19 e art. 20. La Convenzione è stata recepita in Italia con Legge 18 del 3 marzo 2009.

12 1. Patente e SM 1.1 Che cosa è necessario sapere? Secondo il Codice della strada[3] attualmente in vigore in Italia, la persona con disabilità può ottenere i diversi tipi di patente[4], purché dimostri di possedere i requisiti psicofisici generali e specifici (in relazione alla sua situazione di salute) previsti per il rilascio. Pertanto una persona che presenti una diagnosi che accerta la sussistenza della patologia ha l obbligo di sottoporsi a una visita presso la medicina legale della zona di residenza[5]. Un apposita commissione, chiamata Commissione Medica Locale (CML), istituita a livello provinciale, valute-

13 rà dunque i requisiti, dal momento che la patente non deve essere rilasciata né rinnovata a chi sia affetto da malattia fisica o psichica, deficienza organica o minorazione psichica, anatomica o funzionale tale da impedire di condurre con sicurezza veicoli a motore [6] e rilascerà un certificato di idoneità alla guida. In linea generale, potrebbe essere opportuno sottoporsi alla Commissione anche nei casi in cui la patologia a carico del sistema nervoso centrale sia ancora in fase di accertamento diagnostico, oppure si sia manifestata con un solo episodio sintomatico isolato (CIS - Sindrome Clinicamente Isolata). In seguito alla valutazione da parte della Commissione Medica Locale, la Motorizzazione civile rilascia infatti una patente con validità limitata: questo rende possibile un monitoraggio nel tempo delle condizioni cliniche della persona. Inoltre, l accertamento di idoneità effettuato dalla CML evita possibili spiacevoli conseguenze di carattere assicurativo, in caso di sinistro provocato dal conducente.

14 Per legge, la validità della patente per le patologie neurologiche non può essere in ogni caso superiore ai due anni, rinnovabili. 1.2 Che cosa succede con una diagnosi di SM? La sclerosi multipla non si manifesta sempre nello stesso modo, sia da individuo a individuo sia nella storia clinica di una stessa persona, poiché può presentarsi imprevedibilmente, con effetti diversi e intensità variabile di volta in volta. I sintomi e l impatto della SM possono influire sulla sicurezza della persona alla guida e della collettività in generale, per questo occorre sottoporsi a una visita di valutazione per individuare e gestire eventuali condizioni di rischio. Al momento della diagnosi di SM è quindi necessario richiedere una visita presso la propria Azienda Sanitaria Locale, sia per ottenere la patente per la prima volta sia quando si possiede già e anche se è lontana dalla scadenza. La Commissione (CML) determinerà se la persona

15 è in grado di usare, in condizioni di sicurezza, i comandi del veicolo appartenente alla categoria per la quale ha richiesto l autorizzazione alla guida (per esempio, per la guida di ciclomotori a due o a tre ruote e di quadricicli leggeri è la patente AM ecc.)[7]. È importante ricordare che la maggior parte dei sintomi può essere trattata con terapie farmacologiche specifiche e con terapie non farmacologiche, come la riabilitazione. Una buona gestione dei sintomi può infatti assicurare una migliore qualità di vita, senza rinunciare ad abitudini e aspettative, compresa la possibilità di guidare. Nella pratica consolidata, le Commissioni rilasciano e rinnovano le patenti alle persone con sclerosi multipla, ovviamente valutando caso per caso. Anche in presenza di spasticità agli arti inferiori, o deficit di forza agli arti inferiori e superiori, è possibile continuare a guidare usufruendo di adattamenti speciali specifici (vedi Capitolo 5). La patente può essere sospesa o revocata solo quando non esistano adattamenti o ausili che possano compensa-

16 re i sintomi della persona e che le consentano quindi di guidare in sicurezza. Note [3] Decreto del Presidente della Repubblica 495/1992, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 28 dicembre 1992, n [4] A partire dal 19 gennaio 2013 sono entrate in vigore nuove categorie di patente e alcuni cambiamenti dei requisiti per il loro conseguimento. Nulla cambia per chi ha una patente conseguita prima di questa data: può continuare regolarmente a guidare i veicoli per i quali era già abilitato. Attualmente le categorie di patente sono diventate 15: AM, A1, A2, A, B1, B, BE, C1, C1E, C, CE, D1, D1E, D, DE. Tutte queste patenti possono essere conseguite anche da persona con disabilità, previa valutazione da parte delle CML. In particolare il nuovo Codice della strada prevede che le persone con disabilità abbiano ulteriori limiti nel rilascio delle abilitazioni professionali (riconoscimento dell abilitazione K). La normativa attuale nega a priori la patente alle persone con disabilità solo rispetto alla guida di camion, autobus e ambulanze.

17 [5] In particolare l art. 119 del Codice della strada prevede un elenco di patologie, tra cui anche la SM, e le persone che ne soffrono devono obbligatoriamente sottoporsi a visita, oltre in generale a coloro che evidenzino sintomi incompatibili alla guida o che possano comprometterne la sicurezza. [6] Art.119 del Codice della strada. Il regolamento applicativo del nuovo Codice della strada specifica ulteriormente: nel caso di patologie neurologiche, tra cui la SM, la patente può essere confermata o rilasciata a giudizio della Commissione Medica Locale e con sua espressa certificazione a seguito dell esito della visita specialistica presso strutture pubbliche a condizione che dette malattie non siano in stato avanzato e che la funzione degli arti sia buona, per cui non venga pregiudicata la sicurezza della guida. In tali casi gli interessati devono mostrare di essere capaci di usare i comandi del veicolo appartenente alla categoria per la quale si richiede il rilascio della patente, in condizioni di sicurezza. La validità della patente non può essere superiore a due anni. Per la conferma e la revisione valgono le stesse modalità (D.P.R. del 16 dicembre 1992 n 495, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 28 dicembre 1992, n. 303). [7] Vedi nota 4.

18 2. Il rilascio e il rinnovo della patente Per ottenere il rilascio della patente sono necessari due passaggi: 1. conseguire un certificato di idoneità alla guida presso la CML; 2. sottoporsi all esame teorico e pratico presso le usuali scuole guida. La patente può poi essere di tipo ordinario o speciale (qualora fossero necessari adattamenti della vettura). In entrambi i casi ha validità massima di due anni. La necessità di un rinnovo, invece, può verificarsi in tre situazioni.

19 La persona dispone già di una patente rilasciata in seguito a una diagnosi di SM, e trascorsi due anni la patente stessa giunge a scadenza. In questo caso, sia per le patenti speciali sia per quelle ordinarie è necessario richiedere il certificato di idoneità previa visita presso la Commissione Medica Locale. È consigliabile prenotare la visita con tre/sei mesi di anticipo rispetto alla scadenza del documento di guida (a seconda dei tempi delle Commissioni della propria zona), per non rischiare che l appuntamento venga dato a scadenza avvenuta. Se la patente dovesse scadere prima di essere riusciti a sostenere la visita, si può richiedere un foglio provvisorio per continuare a guidare fino alla data della visita stessa, ma solo in caso di patente speciale. Se la patente non è speciale la persona con SM non può guidare né ottenere fogli provvisori diguida finché non ha sostenuto la visita di idoneità e questa sia stata confermata. La persona dispone già di una patente rilasciata in seguito a una diagnosi di SM ma sono intervenute novità clinicamente rilevanti (per esempio un aggravarsi

20 dei sintomi o l insorgere di nuovi disturbi) che richiedono una revisione anticipata dei requisiti di guida, anche se non sono trascorsi due anni dal rilascio della patente. La persona dispone di patente ordinaria decennale o quinquennale, ma riceve una diagnosi di SM che richiede di trasformare la patente in ordinaria con rinnovo biennale o in speciale, con adattamenti del veicolo e rinnovo biennale. Nel caso in cui siano necessari adattamenti del veicolo, o modifiche agli adattamenti già presenti, la persona interessata potrà anche essere chiamata a dimostrare la propria abilità alla guida con opportune prove pratiche (che non si configurano però come un vero e proprio esame di guida, ma sono appunto prove per valutare che la persona sia nelle condizioni psicofisiche di guidare in sicurezza). Durante la visita di idoneità alla CML, la persona può farsi assistere da un suo medico di fiducia a proprie spese.

21 2.1 Iter di valutazione medico-legale L iter di accertamento dell idoneità alla guida è sostanzialmente uguale sia per il rilascio sia per il rinnovo della patente, e merita un attenzione particolare Come si presenta la domanda di rilascio o rinnovo patente? La persona stessa, o per tramite di agenzie e scuole guida, deve prenotare e sottoporsi alla visita presso la CML dell Azienda Sanitaria Locale di residenza compilando i moduli disponibili presso la stessa ASL, allegando i propri documenti sanitari, i bollettini dei ticket pagati e, nel caso di rinnovo, anche copia della precedente patente. La visita di idoneità può essere richiesta dalla persona anche a una Commissione diversa da quella della provincia di residenza, che a sua discrezione potrà accettare o meno l istanza, previo anche nullaosta della ASL di residenza. Nei moduli di domanda, sia di rilascio sia di rinnovo, della patente di guida occorre innanzitutto indicare quali sono le patologie di cui si soffre e le eventuali terapie a cui si è sot-

22 toposti, con una dichiarazione sostitutiva del certificato anamnestico sottoscritto sotto la propria responsabilità civile, penale e amministrativa. La persona deve dichiarare la SM anche presso le scuole guida, che dovranno in questo caso a loro volta rinviare l abilitazione alla guida della persona alla CML, sempre previa visita. La diagnosi di SM va quindi dichiarata nella domanda. In linea generale, inoltre, è previsto di allegare alla domanda anche un certificato medico specifico: per esempio presso le CML della Liguria è richiesta la presentazione di un certificato medico relativo agli eventi di malattia da cui sia stato colpito il richiedente[8]. Spetta quindi alla persona stessa richiedere alla propria Azienda Sanitaria Locale la visita presso la Commissione Medica locale, anche direttamente, senza il tramite di eventuali agenzie o scuole guida. In alcuni casi la visita di idoneità alla guida può essere disposta d ufficio dalla Motorizzazione: può accadere, per esempio, che nel corso di una visita necessaria per certificare invalidità civile o handicap il medico riscontri una

23 patologia tale per cui occorre la verifica dell idoneità alla guida[9] e alla quale la persona non ha ancora provveduto. In questo caso la persona interessata riceverà direttamente la convocazione alla visita presso la Commissione, anche senza inoltrare domanda. Se non accade, la persona deve in ogni caso mettersi in regola con la patente, affrontando la visita alla CML Che cosa succede alla visita con la Commissione Patenti? È sempre opportuno presentarsi presso la Commissione Medica Locale muniti di idonea e specifica documentazione clinica specialistica. La Commissione, costituita presso le autorità sanitarie di ogni capoluogo di provincia, valuterà se: riconoscere idoneità alla guida, in caso di primo rilascio, necessaria per accedere agli esami di guida; rinnovare la patente ordinaria (senza adattamenti) con scadenza però sempre limitata a un periodo massimo non

24 superiore ai due anni (o periodo inferiore ai due anni individuato dalla Commissione competente); trasformare la patente ordinaria in patente speciale, che richiede adattamenti alla guida (come, per esempio, il cambio automatico) e rinnovo sempre al massimo biennale (o, anche in questo caso, periodo inferiore ai due anni individuato dalla Commissione competente). La Commissione può richiedere ulteriori visite specialistiche, a seconda del disturbo presentato, al fine di approfondire le condizioni della persona, anche tramite test e analisi diagnostiche mirate, come per esempio il campo visivo computerizzato e la visita oculistica presso uno specialista Quali sono gli elementi necessari per la valutazione della SM? In linea generale, per valutare le condizioni della persona rispetto all idoneità alla guida, vengono considerati i fattori

25 che possano incidere sull abilità e la capacità di guidare. Nel caso specifico della SM sarà quindi senz altro opportuno che siano accuratamente descritti, anche mediante l utilizzo di indicatori standardizzati (test e scale): gli aspetti riguardanti le funzioni motorie (forza, coordinazione, motricità fine); le funzioni cognitive e psicomotorie (tempi di reazione, livello di vigilanza, capacità di mantenere una concentrazione adeguata); le funzioni visive (acutezza visiva, visione periferica, movimenti oculari). In relazione al fatto che la SM è una patologia che determina un coinvolgimento del sistema nervoso centrale, di solito viene richiesto il certificato neurologico, che deve essere rilasciato da una struttura pubblica. Il certificato dovrà descrivere la condizione clinica della persona, evidenziando quali siano i disturbi propri della SM

26 che la persona stessa accusa, e che possono interferire con la guida: per esempio disturbi visivi come la diplopia, deficit motori o alterazioni sensitive. Particolare attenzione dovrà essere posta anche nei confronti di terapie farmacologiche in atto, operando una distinzione tra i trattamenti di base (DMD, Disease Modifying Drugs[10]) e i trattamenti sintomatici. In generale i DMD non influiscono direttamente sulle capacità di guida, ma possono farlo attraverso alcuni effetti collaterali estremamente variabili da persona a persona, come per esempio la sindrome simil-influenzale (caratterizzata da febbre, dolori muscolari, articolari, stanchezza generale). Un discorso diverso riguarda i farmaci utilizzati come trattamenti sintomatici, che possono determinare sonnolenza o alterazioni dello stato di vigilanza e pertanto incidere negativamente sulla capacità di guida. Per tali motivi è consigliabile, prima di assumere un farmaco, discuterne con il proprio medico curante e consultare il foglietto illustrativo, che contiene una voce specifica (Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull uso di macchine) nella

27 quale sono riportati gli eventuali problemi che potrebbero incidere sulla guida[11]. Per alcuni farmaci, quali per esempio benzodiazepine, antidepressivi, antistaminici, neurolettici, analgesici e oppioidi, esistono numerosi studi scientifici che ne provano l azione negativa sulla guida, mentre per altri è difficile stabilire con precisione la portata dell interferenza ed è possibile solo formulare ipotesi. Nei casi di farmaci che incidono sulle capacità di guida in generale quindi sarebbe consigliabile che la persona con SM si astenesse dalla guida, soprattutto all inizio del trattamento farmacologico e fino a quando gli effetti collaterali non si siano normalizzati o risultino scomparsi. Infine una nota particolare riguarda il farmaco Sativex[12](uno spray orale formulato con due estratti naturali derivati dalla pianta della cannabis) e i cannabinoidi. Quando si inizia il trattamento con il Sativex e fino a quando non si arrivi a un dosaggio giornaliero regolare, è possibile la comparsa di alcuni effetti collaterali comuni, come sensazione di sonnolenza o capogiri.

28 In generale questi effetti tendono a verificarsi nelle prime quattro settimane di trattamento e successivamente si esauriscono nel tempo. La persona dovrebbe pertanto astenersi dalla guida o dall uso di macchinari sino a quando non raggiunga il dosaggio giornaliero idoneo alla sua situazione. Comunque la persona che guida e assume farmaci stupefacenti deve sapere che, in caso di incidenti stradali perlopiù gravi, le autorità in genere predispongono controlli sul sangue e sulle urine, volti a rilevare la presenza di alcool o sostanze stupefacenti. Nel momento in cui la persona risulti positiva ai controlli tossicologici e vengano quindi rilevate tracce di sostanze che possano incidere sull abilità di guida, è possibile che sia attribuito al conducente quanto previsto dall art. 187 del CdS - Guida in stato di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti o psicotrope. È opportuno però sottolineare che il reato previsto all art. 187 del CdS si concretizza nel caso in cui, oltre all assunzione di sostanze stupefacenti o psicotrope, venga comprovata, attraverso una valutazione medica, anche

29 la sussistenza dello stato di alterazione psicofisica conseguente. Per tali motivi, è opportuno portare con sé un certificato neurologico che descriva l uso del Sativex come trattamento sintomatico e che ne sottolinei l assunzione sotto stretto controllo medico. Nel caso in cui la persona debba effettuare la visita per il rilascio o il rinnovo della patente e dichiari alla CML fra le terapie assunte anche il Sativex, sarà anche in questo caso utile produrre in corso di visita il certificato neurologico, che dovrà sottolineare l utilizzo terapeutico del farmaco a base di cannabinoidi, indicandone i dosaggi e l assunzione sotto stretto controllo medico. Più delicata è invece la questione dell assunzione di altri cannabinoidi, come per esempio il Bedrocan, al momento non ancora classificati come farmaci in Italia, che hanno dosaggi e posologia variabili e che comunque possono avere effetti collaterali sulla guida: anche in questi casi potrebbe essere utile una documentazione specialistica che ne attesti l uso per motivi terapeutici.

30 La Commissione, comunque, valuterà gli eventuali trattamenti farmacologici che possano interferire con il livello di vigilanza e influenzare negativamente la guida. Note [8] Come previsto dalla Delibera della Giunta Regionale della Liguria n. 458 del 29 aprile [9] Vedi nota 5. [10] Terapie modificanti la malattia. [11] Per esempio, nel caso della tizanidina, il foglietto illustrativo riporta alla voce Effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull uso di macchine: I pazienti che sperimentano sonnolenza, capogiri o qualsiasi segno o sintomo di ipotensione devono astenersi dall effettuare attività che richiedono un alto grado di vigilanza, come guidare o usare macchinari. Il fenomeno può aggravarsi quando il farmaco venga assunto in associazione ad alcool. [12] Il Sativex è trattamento sintomatico, approvato con decreto in GU del 30 aprile 2013 e classificato come stupefacente, ed è impiegato per il trattamento della spasticità muscolare causata

31 da sclerosi multipla, nelle persone che hanno già assunto altri trattamenti per la spasticità ma non hanno ottenuto un adeguato beneficio o hanno riportato eccessivi effetti collaterali Quali sono i sintomi che hanno maggiori ripercussioni sulla guida? Tra i sintomi della SM, i disturbi visivi sono quelli che hanno un incidenza diretta e talvolta invalidante sulla guida: a questi la recente normativa relativa ai requisiti psico-fisici per la patente[13] pone particolare attenzione e vincoli. Nel caso della SM la neurite ottica (infiammazione del nervo ottico che conduce gli impulsi visivi dall occhio al cervello) rappresenta il sintomo di esordio della malattia nel 10-20% dei casi, e si valuta che almeno il 40-50% delle persone con SM manifesterà almeno un episodio di neurite ottica durante l arco della vita. La persona riferisce in questi casi annebbiamento visivo associato a dolore al movimento dell occhio. Un alterazione nella percezione dei colori (giallo blu o rosso-verde) e della sensibilità al contrasto

32 può per esempio essere presente all insorgenza della malattia, ma può anche essere un sintomo che permane nel tempo con il risolversi dell evento acuto. Questo può portare possibili conseguenze per esempio sulla reazione alla segnaletica stradale. Un altro disturbo è la diplopia (visione doppia), che si manifesta qualora la SM abbia compromesso i nervi oculomotori o il tronco encefalico (strutture corporee che comandano i movimenti dell occhio), causando alterazioni dei movimenti oculari. Sia la neurite ottica sia la diplopia si presentano, generalmente, con episodi acuti che tendono a risolversi spontaneamente o con l utilizzo dei cortisonici. Durante tali episodi è bene astenersi completamente dalla guida. In particolare nel caso di diplopia è possibile occludere l occhio colpito per non vedere doppio, ma questo intervento non consente comunque la guida per mancanza della profondità di campo (messa a fuoco). Eventuali effetti residui devono quindi essere valutati anche rispetto alla guida dallo specialista (oculista e neurolo-

33 go), al fine di raggiungere una buona gestione della nuova situazione di salute. Inoltre, se i sintomi permangono dovranno essere valutati dalla CML. Chi ha accusato uno di questi disturbi nella propria storia clinica potrà quindi opportunamente sottoporre alla Commissione, oltre alla certificazione neurologica, anche la certificazione oculistica. Questo documento dovrà riportare in generale una valutazione della capacità visiva della persona e il difetto rifrattivo e potrà essere corredato di test specifici in relazione al disturbo certificato. Poi, a seconda del sintomo presentato, la CML potrebbe richiedere alcuni esami specifici aggiuntivi[14]. Nel caso di sintomi permanenti, quindi, la CML potrà valutare di sospendere la guida per un congruo periodo di tempo, che sarà valutato con l aiuto di un medico specialista (oculista): per esempio in seguito a un episodio di diplopia, o nel caso di perdita improvvisa della visione da un occhio, è necessario un certo periodo di adattamento della persona. Trascorso tale periodo, la CML, acquisito il parere di un me-

34 dico specialista oculista, può autorizzare alla guida, disponendo eventuali restrizioni (per esempio validità più breve della patente o limitazioni alla guida notturna). Il deficit visivo residuo all episodio di neurite ottica, che può permanere dopo l episodio acuto, non è correggibile con lenti: di conseguenza, se il sintomo diventa permanente la CML può revocare, o non concedere, la patente. Un altro sintomo che può compromettere la sicurezza nella guida è la comparsa di cloni[15] agli arti inferiori durante la pressione dei pedali. Se non è possibile controllare farmacologicamente tali sintomi, la Commissione prescrive l utilizzo di comandi al volante e freno manuale. Infine, anche l utilizzo di tutori e ortesi può spesso limitare o compromettere la guida. Di seguito alcuni esempi. Tutore statico o dinamico per il controllo della caduta del piede o per facilitare la deambulazione (per esempio molla di codevilla, walk on, toe off, dyna ankle). Poiché il tutore limita il movimento della caviglia, alcuni utenti riferiscono maggior difficoltà nella guida.

35 Tutori per il controllo della supinazione del piede. Ginocchiera antirecurvatum. Questa ortesi non limita il movimento del ginocchio ma risulta essere estremamente scomoda nella posizione seduta. Tutore di posizionamento avambraccio-mano-dita. Questa ortesi limita sia la presa del volante o del pomello sia il movimento del polso. È preferibile in questi casi concordare con il medico prescrittore o con il terapista di riferimento quali strategie adottare per agevolare e rendere più sicura la guida. Altri sintomi che talvolta compromettono la guida possono essere le alterazioni della sensibilità e il dolore neuropatico a carico degli arti inferiori. Per tali quadri la Commissione può comunque proporre modifiche all auto (vedi Capitolo 5). Note [13] Decreto legislativo 59/2011: allegato III. Prevede in generale per tutti i cittadini determinati requisiti di vista che nel caso di

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