Regolamento Generale d Istituto. Premessa. La vita dell Istituto è anzitutto regolata dalle vigenti disposizioni di carattere nazionale.
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- Marisa Barbieri
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1 Regolamento Generale d Istituto (Data approvazione Consiglio d Istituto: 14/01/2005) (Data integrazioni e modifiche approvate dal Consiglio d Istituto: 30/03/2007) Premessa La vita dell Istituto è anzitutto regolata dalle vigenti disposizioni di carattere nazionale. Tali disposizioni sono così precisate o integrate. Parte Prima Gli Organi Collegiali 1.1) Convocazione degli Organi Collegiali - Integrazione dell o.d.g - Verbali e segretario. La convocazione degli Organi Collegiali è disposta con un preavviso non inferiore ai cinque giorni, salvo i casi di necessità ed urgenza in cui il preavviso è ridotto allo stretto indispensabile. In sede di Contrattazione d Istituto, i tempi per la convocazione del Collegio Docenti, dei Dipartimenti e dei Consigli di Classe possono essere ulteriormente definiti. La convocazione deve avvenire per iscritto con avviso rivolto agli interessati e pubblicato all Albo dell Istituto. L avviso di convocazione deve riportare l ordine del giorno. Eventuali integrazioni dell o.d.g. devono essere richieste ad apertura della seduta. L ammissione delle integrazioni è demandata alla maggioranza dell Organo Collegiale. Gli argomenti restati in sospeso vengono rinviati alla seduta successiva e trattati prioritariamente. Il verbale della riunione deve essere redatto dal Segretario designato dal Presidente dell Organo Collegiale. Per quanto riguarda il Consiglio d Istituto e il Collegio Docenti, il verbale della riunione precedente deve essere messo a disposizione con almeno tre giorni di anticipo rispetto alla data di convocazione della riunione successiva. 1.2) Consiglio d Istituto: pubblicità delle sedute e degli atti; assenze e loro giustificazione
2 Le sedute del Consiglio d Istituto sono pubbliche, ferme restando le limitazioni derivanti dalla capienza del locale a disposizione per la riunione. Solo quando siano in discussione argomenti concernenti persone, può essere richiesto, per motivi di privacy, che la riunione sia a porte chiuse. Il verbale, dopo la sua approvazione, viene affisso, per pubblicità degli atti, all Albo dell Istituto e pubblicato all Albo Pretorio del sito web del Liceo per un periodo di almeno 15 giorni. Non vengono pubblicati i nominativi in caso di diritto alla privacy, salvo esplicita richiesta scritta dell interessato in senso contrario. I verbali del Consiglio d Istituto, gli atti collegati e le deliberazioni sono visionabili da chiunque ne abbia legittimo interesse. Le assenze alle sedute del Consiglio d Istituto vanno giustificate, di norma, entro due giorni dalla seduta. La giustificazione, esclusivamente in forma scritta, deve pervenire in Segreteria Finanziaria o al Presidente. 1.3) Collegio Docenti e Consigli di Classe Le riunioni del Collegio Docenti e dei Consigli di Classe sono oggetto di una programmazione annuale, salvo la prima riunione e i casi di necessità ed urgenza. Parte seconda Le assemblee 2.1) Assemblee degli studenti Assemblea generale d Istituto Le richieste per le assemblee generali d Istituto devono essere presentate al Dirigente Scolastico in forma scritta e con almeno cinque giorni di anticipo. La richiesta deve contenere l o.d.g. Il Dirigente Scolastico verifica la disponibilità dei locali e concorda con i promotori l eventuale articolazione dell assemblea in caso di spazi insufficienti.
3 2.1.2) Assemblea di classe Le assemblee di classe devono essere richieste con almeno tre giorni di anticipo e non possono ricadere sulle stesse materie. La richiesta deve essere presentata, in forma scritta, al Dirigente Scolastico, tramite la Segreteria Didattica, dagli studenti rappresentati di classe. 2.2) Assemblee dei genitori 2.2.1) Assemblea generale d Istituto Le richieste per le assemblee generali d Istituto devono essere presentate al Dirigente Scolastico in forma scritta e con almeno cinque giorni di anticipo. Il Dirigente Scolastico, verificata la disponibilità dei locali e la congruità dell orario, concorda con i promotori l eventuale articolazione dell assemblea in caso di spazi insufficienti ) Assemblea di classe Le richieste per le assemblee di classe devono essere presentate al Dirigente Scolastico in forma scritta e con almeno cinque giorni di anticipo. Il Dirigente Scolastico, verificata la disponibilità dei locali e la congruità dell orario, individua e comunica lo spazio per la riunione. 2.3) Comitati Gli studenti e i Genitori possono costituire, rispettivamente, il comitato degli Studenti e dei Genitori. Le convocazioni sono soggette alle stesse regole in uso per le assemblee generali.
4 Parte terza Criteri organizzativi 3.1) Formazione e composizione delle classi La formazione e la composizione delle classi iniziali è disposta sulla base delle proposte del Collegio Docenti e dei criteri indicati dal Consiglio d Istituto. Nel limite del possibile e nel rispetto delle indicazioni sulla formazione e composizione delle classi, sono accolte le richieste di inserire nella stessa classe studenti che hanno in comune una precedente esperienza scolastica o la provenienza geografica. Per evitare un eccessiva concentrazione di tali studenti, può essere fissato un numero massimo di riferimento. Le classi successive, salvo obbligo di accorpamento, sono formate, di norma, per naturale scorrimento. I non promossi restano, di norma, nella stessa sezione. Si prescinde da tale criterio nei casi di impossibilità strutturale o quando, per motivi didattici e/o organizzativi, sia opportuno evitare in una stessa classe una presenza numericamente non equa di studenti non promossi. Gli studenti non promossi possono chiedere il cambio di sezione. La richiesta, nel caso di minorenni, è formulata da un genitore o da chi esercita la patria potestà. La richiesta non viene accolta nei casi di impossibilità strutturale o quando, per motivi didattici e/o organizzativi, sia opportuno evitare in una stessa classe una presenza numericamente non equa di studenti non promossi. La formazione delle classi è di competenza del Dirigente Scolastico, che può avvalersi di una apposita commissione. 3.2) Assegnazione dei Docenti alle Classi orario settimanale delle lezioni L assegnazione di Docenti alle classi è disposta dal Dirigente Scolastico sulla base delle proposte del Collegio Docenti e dei criteri generali stabiliti dal Consiglio d Istituto. L orario settimanale delle lezioni, salvo impedimenti oggettivi, deve ispirarsi a criteri didattici. Il Collegio docenti individua i criteri didattici di massima. Parte quarta Norme di comportamento e di frequenza
5 4.1) Comportamento Il rispetto della persona è essenziale. Il comportamento di ognuno deve essere corretto e rispettoso delle persone e delle cose. L abbigliamento deve essere confacente all ambiente scolastico. La tenuta della disciplina è compito del personale docente e, per quanto di competenza, del personale Ata; gli studenti vi collaborano acquisendo comportamenti responsabili e affinando l autocontrollo. All interno del Liceo è vietato fumare. Tutto il personale è tenuto ad esigere il rispetto del divieto. La materia è regolamentata nello specifico dal Dirigente Scolastico sulla base della vigente normativa antifumo. Durante le lezioni è vietato l uso dei telefoni cellulari o di altri dispositivi tecnologici, che devono essere tenuti spenti. Nel corso di verifiche scritte gli studenti possono ottenere l eventuale autorizzazione a lasciare momentaneamente l aula subordinatamente alla richiesta della consegna provvisoria del telefono cellulare o di qualsiasi altro dispositivo tecnologico idoneo a stabilire contatti. Ogni studente è fornito di un libretto personale che, essendo munito di foto, vale anche come documento interno di riconoscimento. Sul libretto, per i minorenni, viene depositata la firma della persona (genitore o tutore) autorizzata a firmare le giustificazioni e le richieste di permesso. Il libretto personale dello studente può svolgere anche altre funzioni, tra cui quella di libretto dei voti. L ambiente scolastico deve essere rispettato ed usato in modo corretto. I danni agli arredi, alle attrezzature, alle strutture e all edificio devono essere risarciti per intero sulla base dei prezzi di mercato. Il risarcimento spetta al/ai responsabile/i, se individuato/i, o, in caso contrario, al gruppo di utenti cui è potenzialmente riconducibile il danno. Il Liceo non risponde dei furti eventualmente subiti dal personale e dall utenza. 4.2) Frequenza Entro l inizio delle lezioni, il Dirigente Scolastico presenta al Consiglio d Istituto le disposizioni riguardanti la frequenza e la gestione delle assenze. La vigilanza durante l intervallo è assicurata mediante un sistema di turni. L intervallo può essere svolto all esterno dei singoli edifici solo in presenza di un sistema di vigilanza su aree o percorsi delimitati. Variazioni contingenti dell orario delle lezioni sono di competenza del Dirigente Scolastico o di un suo delegato. L avviso deve pervenire alla classe interessata entro il giorno precedente. Per i maggiorenni, l avviso può essere dato il giorno stesso. Nel caso di improvvisi motivi di sicurezza, di agibilità o di altre cause di forza maggiore, la dimissione degli studenti (anche minorenni) non richiede alcun avviso preventivo.
6 Parte Quinta Rapporti Scuola Famiglia 5.1) Comunicazioni Il Liceo adotta modalità diversificate di comunicazione con le famiglie. La modalità scelta deve essere coerente con l argomento della comunicazione. 5.2) Ricevimento parenti Il ricevimento parenti è anzitutto organizzato con il metodo dell ora settimanale di ricevimento. All interno dell ora, il docente garantisce senza soluzione di continuità la sua presenza. 5.3) Comunicazioni relative agli studenti maggiorenni Il raggiungimento della maggiore età interviene durante il curriculum scolastico. Lo studente acquisisce una capacità di agire che lo rende soggetto di diritto a tutti gli effetti. L esercizio di tale diritto si colloca all interno di un sistema che coinvolge altri soggetti. Fra i soggetti coinvolti rientrano i genitori ai quali le norme della Costituzione e del Codice Civile (art. 30 Costituzione; artt. 147, 148 e 155 Codice Civile) richiedono di fornire un educazione e un istruzione adeguata ai propri figli. Da ciò si evince la possibilità per i genitori di conoscere l andamento scolastico del proprio figlio, anche se maggiorenne. Tuttavia, in considerazione del conseguimento della maggiore età, tale possibilità si concretizza solo in presenza di un esplicito consenso alla continuazione del rapporto scuola-famiglia. Per non interrompere il dialogo instaurato con le famiglie, il Liceo Banfi auspica che gli studenti maggiorenni rilascino, a tempo debito, tale consenso. I Docenti Coordinatori di Classe e i Docenti del Consiglio di Classe verranno informati dell eventuale diniego da parte degli studenti maggiorenni alla continuazione del rapporto scuola-famiglia. Resta ovviamente fermo il diritto di accesso agli atti della Pubblica Amministrazione, da parte delle famiglie di studenti maggiorenni, ove ricorrano le condizioni di cui alla Legge 241/90. La presente disposizione si applica, per analogia, anche ai casi in cui la famiglia sia sostituita da un tutore o da altra persona che svolge legalmente le veci dei genitori. Si precisa che la firma della pagella (o dei suoi sostituti), delle comunicazioni riguardanti l andamento scolastico, delle giustificazioni delle assenze, dei permessi di entrata e uscita fuori orario sono in qualsiasi caso competenza dello studente maggiorenne.
7 Parte Sesta Uffici, Laboratori, Albo Istituto e Bacheche 6.1) Orario degli Uffici L orario di sportello degli Uffici è fissato dal Dirigente Scolastico, sentito il Direttore S.G.A. Il Consiglio d Istituto può avanzare proposte alternative, purché compatibili con la funzionalità degli Uffici. 6.2) Laboratori L uso dei laboratori e della biblioteca è vincolato al rispetto di specifici regolamenti. Le palestre e le aule di disegno sono, da questo punto di vista, equiparate ai laboratori. I regolamenti sono emanati dal Dirigente Scolastico, su proposta del Docente responsabile. Il Consiglio d Istituto può avanzare proposte migliorative. 6.3) L affissione all Albo d Istituto vale come avviso rivolto a tutti gli interessati. Per favorire la comunicazione interna, possono essere istituite bacheche tematiche, cioè dedicate a specifiche aree o attività. Parte settima Visite e Viaggi d Istruzione 7.1) Competenza Il regolamento visite e viaggi è di competenza del Consiglio d Istituto, su eventuale proposta del Collegio Docenti. 7.2) Modifiche
8 All inizio di ciascun anno scolastico il Consiglio d Istituto può apportarvi le correzioni necessarie. Nell ipotesi di nuove direttive da parte degli organi superiori, il regolamento è modificabile in ogni momento dell anno. Parte ottava Modifiche al presente regolamento Il presente regolamento è modificabile dal Consiglio d Istituto. Proposte di modifica possono essere avanzate dal Collegio Docenti, dall utenza, dal personale.
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