Relazione Previsionale e Programmatica

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1 Relazione Previsionale e Programmatica

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3 PARTE PRIMA CONSIDERAZIONI GENERALI 1

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5 Considerazioni generali sul bilancio di Previsione 2013 e Pluriennale NORMATIVA La stesura del bilancio pluriennale è caratterizzata da significative novità legislative introdotte da diversi provvedimenti che si vanno ad aggiungere alle numerose modifiche già emanate lo scorso anno: L. 24 dicembre 2012, n. 228 (legge di stabilità 2013), D.L. 8 aprile 2013, n. 35 convertito con modificazioni, dall'art. 1, comma 1, L. 6 giugno 2013, n. 64, il D.L. 95 del 6 luglio 12, convertito in L. 135 del 7 agosto 2012, D.L. 201 del 6 dicembre 2011, convertito nella L. 214 del 22 dicembre 2011 come modificato dalla Legge di stabilità 228 del 24 dicembre 2012, ed infine il D.L. 102 del 31 agosto 2013, convertito nella L. 30 ottobre 2013, n Tuttora in corso di modificazione e conversione è il D.L. 120 del 15/10/2013, mentre dalla Legge di stabilità 2014, all esame del Parlamento, si attendono ancora ulteriori determinazioni che influiranno anche sul corrente esercizio, ormai avviato alla sua conclusione. CONDIZIONI INIZIALI A causa del perdurare dell incertezza normativa dovuta al continuo susseguirsi delle modifiche legislative sopra menzionate, l articolo 8, comma 1 D.L. 102/2013 ha differito al 30 novembre 2013 il termine per la deliberazione del bilancio annuale di previsione 2013 degli enti locali, termine già in precedenza prorogato al 30 settembre 2013 dal decreto-legge 8 aprile 2013, n. 35, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 giugno 2013, n. 64. Le condizioni di partenza che caratterizzano il Bilancio di Previsione 2013 sono le seguenti: l avanzo di amministrazione residuo ammonta a 17,9 milioni di, dei quali 6,9 milioni di liberamente disponibili ed 11 milioni con vincolo di destinazione (di cui 2,4 milioni per spese di investimento, 6,9 milioni a fondo svalutazione crediti, 1,4 3

6 milioni finalizzati all eliminazione delle barriere architettoniche); come noto, in ragione delle norme relative al patto di stabilità interno, la sua concreta applicazione a finanziamento di spese di investimento o di spese correnti, risulta fortemente limitata; i tassi di interesse si confermano su livelli estremamente bassi; per quanto riguarda l ente non vi sono riflessi in quanto tutti i finanziamenti attualmente in essere sono a tasso fisso. Anche per effetto dell estinzione anticipata dei mutui e prestiti effettuata nel 2012, il costo complessivo del servizio del debito (1,26 milioni di ) risulta in calo; nel dettaglio la quota capitale di rimborso mutui (848 milioni di ) si riduce di 141 mila e la quota interessi (412mila ) si riduce di 302mila rispetto al periodo precedente. Grazie anche al pluriennale contenimento del ricorso al prestito, il livello d indebitamento pro-capite per i cittadini di Legnano (di 159) si conferma in assoluto uno dei più bassi d Italia. Per effetto di una prudente gestione di bilancio perdurante nel tempo non sono in essere contratti relativi a strumenti finanziari derivati; l apertura di tali contratti risulta peraltro ora interdetta da specifiche norme di legge a seguito delle vicende, anche giudiziarie, che si sono sviluppate sull argomento; relativamente alle gestioni in house affidate ad AMGA Legnano S.p.A. gli esborsi dell appalto calore sono funzione diretta della dinamica dei costi del combustibile risentendo della variabilità registrata nelle quotazioni dell energia; gli stanziamenti per le manutenzioni ordinarie (stabili, strade, semafori, segnaletica, ecc.) incorporano gli adeguamenti contrattualmente dovuti a seguito di variazioni nei prezzi dei fattori produttivi (lavoro e materie prime) e di quelli derivanti da variazioni nelle superfici servite. L appalto di manutenzione del verde pubblico è stato invece oggetto di rinegoziazione giungendo ad un risparmio di 140mila rispetto al La contribuzione ordinaria statale nel 2013 subisce nuove rideterminazioni che si sostanziano in importanti riduzioni. Nel 2013, con L. 228/2012, il Fondo sperimentale di riequilibrio è stato sostituito dal Fondo di solidarietà comunale, nel quale sono confluite le risorse da trasferire ai comuni come ridotte per effetto del taglio previsto dal D.L. 95/2012 (complessivi 2,7 milioni di nel 2013, 3 milioni di nel 2014 e 3,1 milioni di nel 2015) nonché variate in conseguenza delle maggiori o minori entrate da gettito IMU derivanti dalla ridistribuzione delle competenze tra Stato e Comuni sulla riscossione del gettito derivante dai fabbricati diversi dall abitazione principale e dei fabbricati appartenenti alla categoria catastale D. La 4

7 quantificazione finale del Fondo di solidarietà comunale prevede, nel 2013, un introito di 2,8 milioni di euro allocato al titolo I, al quale corrisponde analogo fondo in spesa per complessivi 5,3 milioni di. L art. 1 c. 11 del D.L. 138/2011 consente ai Comuni di introdurre o di aumentare dal 2012 l Addizionale comunale IRPEF, applicando aliquote fino allo 0,80 per cento. Resta ferma la possibilità di prevedere soglie di esenzione ai sensi dell art. 1, comma 3 bis, del D.Lgs. 360/1998, esclusivamente in ragione del possesso di specifici requisiti reddituali, da intendersi come limite di reddito al di sotto del quale l addizionale non è dovuta, mentre nel caso di superamento, la stessa è dovuta sul reddito complessivo. Ai comuni viene inoltre consentito di fissare aliquote differenziate dell addizionale comunale all imposta sul reddito delle persone fisiche utilizzando esclusivamente gli stessi scaglioni di reddito stabiliti, ai fini dell imposta sul reddito delle persone fisiche, dalla legge statale, nel rispetto del principio di progressività; Sono state recepite le modifiche apportate dalla Legge di stabilità 228 del 24 dicembre 2012 all articolo 13, comma 17, del D.L. 201/2011 relativo all Imposta municipale (IMU). Successivamente il D.L. 102 del 31 agosto 2013 ha previsto l abolizione per l anno 2013 del versamento della prima rata dell imposta sull abitazione principale e relative pertinenze e della seconda rata dell'imposta municipale propria relativa ai fabbricati costruiti e destinati dall'impresa costruttrice alla vendita, fintanto che permanga tale destinazione e non siano in ogni caso locati. Pertanto le aliquote nel 2013 subiscono le seguenti principali rimodulazioni: abitazione principale e relative pertinenze aliquota dello 0,5%; altri fabbricati l aliquota ordinaria dell 1%; fabbricati rurali strumentali aliquota dello 0,2%; fabbricati ad uso abitativo concessi in uso a gratuito a parenti fino al 2 grado 0,76%; fabbricati ad uso abitativo locati aliquota 0,96% ed infine immobili ad uso abitativo tenuti a disposizione, vuoti, sfitti o non locati, fabbricati inclusi nelle categorie D5 e D8, aree fabbricabili 1,06%. I costi del servizio di igiene urbana sono rimasti a carico fino al 2009 della controllata AMGA Legnano S.p.A. che, in qualità gestore del servizio, riscuoteva e tratteneva le relative entrate ferma restando la determinazione delle tariffe da parte del Comune. A seguito della sentenza della Corte Costituzionale n. 238/2009, che ha qualificato la TIA come tributo, la stessa ed 5

8 i relativi costi ora sono ricompresi tra le poste del bilancio comunale; le relative tariffe, a copertura integrale dei costi del servizio come previsto, scontano contenuti adeguamenti al di sotto dei valori dell inflazione del periodo. Con il 2013 la TIA viene sostituita dalla TARES, come previsto dall art. 14 del D.L. 201/2011. Il nuovo tributo prevede la suddivisione della tariffa tra quota fissa, che copre le componenti essenziali del costo del servizio di gestione dei rifiuti, e quota variabile, rapportata alle quantità di rifiuti conferiti, al servizio fornito e all entità dei costi di gestione; il nuovo tributo è disciplinato da apposito regolamento. La normativa prevede che alla tariffa sia applicata una maggiorazione di 0,30 per metro quadrato a copertura dei costi relativi ai servizi indivisibili dei comuni; per l anno in corso tale gettito è però attribuito allo Stato. Per quanto riguarda i proventi derivanti dai permessi di edificare (oneri di urbanizzazione), nel corso del triennio le risorse sono integralmente destinate al finanziamento di spese di investimento, seppure l attuale normativa consenta per gli esercizi 2013 e 2014 la facoltà di utilizzo fino al 75% a copertura di spese di natura corrente; tali proventi sono stati stimati, in ragione dell attuale situazione del mercato edilizio locale, per complessivi 3,6 milioni di euro, equamente ripartiti sui tre esercizi. Il fondo di riserva è stato determinato, nei limiti di legge, in 285mila, in misura pari allo 0,46% del totale delle spese correnti; il costo del personale risulta in calo rispetto al bilancio di previsione 2012 anche a seguito della cessione del ramo di azienda relativa alla RSA, a decorrere dal 01/06/2012. Fino al 31/12/2013 è prevista una quota di rimborso per il personale in comando alla nuova azienda. Il risultato deriva anche dagli interventi di razionalizzazione avviati dal 2010 e dalle norme imposte in materia di personale che, per gli enti sottoposti alle regole del patto di stabilità interno, impongono un doppio limite: il generale contenimento della spesa, ora previsto dall art. 14 del D.L. 78/2010 (di modifica della Legge 296/96) e il limite applicato dall art. 76 del D.L. 112/2008, ora modificato dalla L. 44/2012, al numero di assunzioni praticabili nell esercizio entro il limite del 40% della spesa corrispondente alle cessazioni dell anno precedente, con possibilità di computare, ai fini del limite, la spesa per assunzioni in organico di polizia locale, istruzione pubblica e settore sociale nella misura del 50%; quest ultima disposizione è applicabile nel solo caso in cui la spesa complessiva del personale (calcolata 6

9 con le modalità della Legge 296/96) sia inferiore al 50% delle spese correnti. La programmazione dei fabbisogni del personale è ugualmente influenzata dalle limitazioni introdotte in materia dal citato D.L. 78/2010. CONSIDERAZIONI GENERALI SUL BILANCIO ENTRATE CORRENTI Rispetto alle previsioni assestate dell anno precedente, il bilancio 2013, sul fronte delle risorse a finanziamento della spesa corrente, sconta un ulteriore significativa riduzione di entrate straordinarie. Il ricorso agli oneri di urbanizzazione è azzerato, contro i 697 mila euro utilizzati nel L applicazione dell avanzo per spese correnti è stata limitata alla parte specificamente vincolata per 27 mila, rispetto alla quota utilizzata nello scorso esercizio di oltre 1 milione di. I trasferimenti statali subiscono il già ricordato taglio di 2,7 milioni di euro in applicazione del D.L. 95/2012 sulla spendig review (al netto della compensazione IMU dovuta alla ridistribuzione delle competenze sulla riscossione del tributo tra Stato e Comuni sopra illustrata). Nel corso dell esercizio si prevede un gettito costante derivante dall a attività condotta in termini di lotta all evasione. Il gettito derivante dall applicazione di Tosap, Imposta sulla Pubblicità e Pubbliche Affissioni si allinea complessivamente ai valori consuntivati nel precedente esercizio. A seguito delle disposizioni legislative nazionali nel 2013 viene introdotta la TARES, in sostituzione della TIA. Le tariffe vengono adeguate secondo i coefficienti ministeriali di produzione dei rifiuti, comportando una sostanziale stabilità per quanto concerne le utenze domestiche, mentre quelle non domestiche scontano in alcuni casi aumenti e diminuzioni. Viene applicata la maggiorazione di 30 centesimi al mq. spettante allo Stato. Si riscontra un aumento delle entrate etratributarie riconducibili principalmente all incremento dei proventi da refezione scolastica di 1,495 milioni, conseguente alla nuova modalità di gestione del servizio prevista nel nuovo contratto di appalto, e all introduzione della voce relativa ai canoni non ricognitori sulle occupazioni dei sottoservizi che comporta una nuova entrata di complessivi 180 mila. Minori risorse invece derivano dalle distribuzioni di dividendi (circa 400 mila ), dall azzeramento dei 7

10 proventi derivanti dalla gestione della RSA (723 mila ) e dalla contrazione delle entrate da sanzioni CDS (143 mila nel 2013, 186 mila nel 2014 e 341 mila nel 2015) in seguito all introduzione della riduzione del 30% della sanzione in caso di pagamento entro 5 giorni dalla contestazione (possibilità prevista dalla Legge di conversione n. 98/2013 del D.L. 69/2013). Quali compensi per la gestione delle reti (gas, fibre ottiche) e degli altri servizi (gestione della sosta sul territorio comunale) affidati ad AMGA S.p.A. e società collegate, si prevedono introiti per complessivi 1,676 milioni IVA inclusa. A copertura delle minori risorse derivanti essenzialmente dal taglio dei trasferimenti statali, gli equilibri di bilancio vengono assicurati ricorrendo alla rideterminazione delle aliquote IMU come sopra dettagliato e confermando l Addizionale IRPEF con l aliquota dello 0,8% ma con l introduzione dell esenzione per i redditi fino a euro; tale manovra è altresì imposta dalle esigenze di rispetto dell obiettivo di patto di stabilità. ENTRATE IN CONTO CAPITALE A finanziamento degli investimenti sono previste entrate da proventi per permessi di costruire (oneri di urbanizzazione) per complessivi 1,2 milioni di euro, interamente destinati al titolo 2 della spesa, a cui si aggiungono monetizzazioni per 230 mila. Gli importi sono sostanzialmente contenuti rispetto agli anni precedenti in relazione alla perdurante stagnazione del mercato immobiliare. È previsto inoltre il contributo statale di 1,1 milioni di euro a copertura degli interventi di ristrutturazione della Scuola D. Alighieri, già finanziati negli scorsi esercizi con mezzi propri, e che pertanto viene destinato ad altri interventi. Viene riproposto il contributo regionale di 2,6 milioni di euro a finanziamento dei progetti relativi al contratto di quartiere, ritenuti da reiscrivere in ragione della modalità di gestione delle risorse in parternariato con Aler Milano. Ulteriori risorse derivano da entrate correnti per complessivi 682 mila euro, di cui: 149 mila da sanzioni CDS vincolate e 532 da avanzo economico. 8

11 Soprattutto per garantire il rispetto programmatico degli obiettivi di finanza pubblica su tutto il triennio, è stata prevista un operazione di dismissioni di beni patrimoniali per complessivi 9,9 milioni di (distribuiti per 1,6 milioni nell esercizio 2013, 3,2 milioni nel 2014 e 5,1 milioni nel 2015). Negli esercizi successivi si prevede la stabilità del gettito derivante da permessi di costruire e monetizzazioni. Si prevedono infine contributi provinciali per 1 milione di a finanziamento della strada di collegamento SP12/Nuovo Ospedale (nel 2014) e per 1,1 milioni di (nel 2015) finalizzati alla ristrutturazione della Scuola di Via Cantù. SPESE CORRENTI Il livello della spesa corrente 2013, pari a 61,9 milioni di, risulta, in termini assoluti, in aumento (+8%) con riferimento alla previsione assestata 2012, pari a 57,3 milioni di, principalmente a causa della previsione del fondo di solidarietà da trasferire allo Stato a beneficio degli altri comuni per complessivi 5,3 milioni. Al netto di alcune componenti di spesa del 2012 (spesa straordinaria per contenzioso piscina per 805 mila ) e la contabilizzazione delle spese lorde per la gestione del servizio di refezione scolastica, il livello della spesa corrente si presenta in calo grazie alle operazioni di revisione e contenimento della spesa iniziate nel 2013 e che proseguiranno nei futuri esercizi. Anche la spesa per il personale risulta in riduzione di circa 400 mila euro rispetto a quella dell ultimo esercizio. 9

12 INVESTIMENTI E RELATIVE COPERTURE FINANZIARIE Le previsioni del Piano degli Investimenti ammontano complessivamente a 17,9 milioni di, circa 7,4 dei quali di competenza dell anno Nel 2013 sono state stanziate risorse per complessivi 70 mila per le attività di revisione del PGT e, fatta eccezione del contributo regionale per il Contratto di Quartiere di 2,6 milioni di relativa all accennata operazione di parternariato con Aler Milano ed alle spese con destinazione di vincolo (barriere architettoniche, istituti di culto, quota consortile PAM), sono stati programmati solo interventi di manutenzione straordinaria del patrimonio comunale (strade, edifici scolastici, impianti, verde) per complessivi 4,5 milioni di ; analogamente sugli esercizi 2014 e 2015 si prevedono spese per interventi manutentivi straordinari rispettivamente per 5,5 milioni di e per 4,6 milioni di. Agli importi sopra evidenziati vanno aggiunti gli interventi che, riportati nel programma triennale delle opere pubbliche, trovano già parziale o totale finanziamento negli esercizi 2012 e precedenti; con tali integrazioni relative ad opere in avvio (isola fluviale Castello 4 lotto, strada di collegamento al Nuovo Ospedale e riduzione vulnerabilità edifici scolastici), l importo previsto nel richiamato programma sale, per l anno 2013, a complessivi 9,8 milioni di. Al Piano degli Investimenti si accompagna il Piano triennale delle Opere Pubbliche il quale, secondo le prescrizioni di legge, ricomprende le sole opere pubbliche di importo superiore ai 100mila. La stesura del Piano degli Investimenti ha dovuto ancora una volta scontare i vincoli derivanti dalla progressiva riduzione delle risorse disponibili e dai limiti di pagamento imposti dalla normativa del Patto di stabilità che obbligano alla dilazione della realizzazione di opere pur già finanziate. 10

13 SPESE RELATIVA AL DEBITO La spesa relativa al debito per l anno 2013 ammonta a complessivi 1,26 milioni di, di cui 412 mila per interessi ed 848 mila per rimborso quota capitale. Nel complesso, rispetto al 2012, presenta una riduzione di 443 mila. Nel bilancio 2015 è prevista, per esigenze di patto di stabilità, l estinzione anticipata di alcuni mutui, per complessivi 3 milioni, utilizzando risorse derivanti dal piano delle alienazioni. PATTO DI STABILITÀ INTERNO Gli obiettivi ai fini del patto di stabilità interno per il triennio sono stati definiti dalla L. 228/2012 (legge di stabilità 2013), che ha ripreso, seppure con alcune modifiche, la normativa prevista dagli articoli 30, 31 e 32 della L.183/2011. Il contributo degli enti locali al patto di stabilità nazionale per il triennio avviene di fatto anche mediante la manovra di spending review per il contenimento dei consumi intermedi, prevista dall art. 16 del D.L. 95/2012, n. 95, come modificato dall articolo 1, commi 119 e 121 della L. 228/2012, che comporta una riduzioni del fondo sperimentale di riequilibrio spettante ai comuni per una somma complessiva di milioni di per l'anno 2013, di milioni di per l'anno 2014 e di milioni di a regime dal Pur mantenendo invariato l impianto di calcolo, l art. 1 comma 432 della L. 228/2012 ha aggiornato la base di riferimento per la determinazione degli obiettivi triennali per ogni comune, individuandola nella media degli impegni di spesa di parte corrente registrati nel triennio , invece del triennio La L. 228/2012 ha inoltre confermato anche per l anno 2013 il cosiddetto patto regionale verticale incentivato, introdotto dall articolo 16, comma 12-bis e seguenti, del D.L. 95/2012, prevedendo l erogazione di un contributo, nei limiti complessivi di 800 milioni di euro, a favore delle regioni che cedono spazi finanziari ai comuni e alle province ricadenti nel proprio territorio che ne fanno richiesta, al fine di favorire i pagamenti di residui passivi in conto capitale in favore dei creditori. È stato inoltre 11

14 confermato per il 2013, il cosiddetto patto regionalizzato verticale ed orizzontale grazie al quale le province e i comuni soggetti al patto possono beneficiare di maggiori spazi finanziari ceduti, rispettivamente, dalla regione di appartenenza e dagli altri enti locali. Con la modifica dell art. 32 della L. 183/2011, introdotta dal comma 433 dell art. 1 della L. 228/2012, è stata invece posticipata al 2014 l introduzione del cosiddetto patto regionale integrato, per cui le regioni possono concordare con lo Stato differenti modalità di concorso per il raggiungimento dei propri obiettivi e degli obiettivi degli enti locali del proprio territorio. Per l anno 2013 è stata ribadita dalla L. 228/2012 l operatività del patto nazionale orizzontale introdotto dall articolo 4-ter del D.L. 16/2012, escludendo però l attribuzione di un contributo a favore dei comuni che cedono spazi finanziari. Sempre con la L. 228/2012 era stato inizialmente confermato il sistema premiale per i cosiddetti comuni virtuosi per cui gli obiettivi del patto di stabilità interno sarebbero stati attribuiti ai singoli enti locali in base alla virtuosità misurata operando una valutazione ponderata dei seguenti quattro parametri: 1) rispetto del patto di stabilità interno; 2) autonomia finanziaria; 3) equilibrio di parte corrente; 4) rapporto tra riscossioni e accertamenti delle entrate di parte corrente. Successivamente, con il D.L. 120/2013, è stata cancellata la premialità per gli enti virtuosi apportando invece una modifica al generale coefficiente di calcolo dell obiettivo previsto dall art. 31 della L. 183/2011 per il 2013, in riduzione dal 15,8 al 15,61 %. Con il D.L. 35/2013 (convertito con modificazioni con la L. 64/2013) è stata introdotta una deroga ai pagamenti in conto capitale per i debiti della Pubblica Amministrazione maturati e non ancora estinti alla data del 31/12/12. La disposizione ha previsto che, a seguito di richiesta presentata dagli enti in relazione a debiti nei confronti dei propri fornitori relativi agli esercizi precedenti, con decreto del Ministero dell Economia e delle Finanze vengano concessi spazi finanziari per pagamenti da considerare esclusi dalle voci rilevanti ai fini del conseguimento dell obiettivo per l anno In merito alla normativa sul patto di stabilità permane l obbligo di garantire con l approvazione del bilancio il rispetto degli obiettivi programmatici sul triennio considerato dal pluriennale. Il bilancio di previsione pertanto deve essere approvato iscrivendo le previsioni di entrata e di spesa di parte corrente in misura tale che, unitamente alle previsioni dei flussi di cassa di entrata e di spesa in conto capitale, al netto delle riscossioni e delle 12

15 concessioni di crediti, sia garantito il conseguimento dei risultati come calcolati in base alle regole del patto. A tale fine, gli enti locali sono tenuti ad allegare al bilancio di previsione un apposito prospetto contenente le previsioni di competenza e di cassa degli aggregati rilevanti ai fini del patto di stabilità interno. In caso di mancato rispetto dell obiettivo, è prevista l applicazione di sanzioni: Taglio del fondo di riequilibrio in misura pari allo scostamento dall obiettivo Divieto di assunzione di prestiti Divieto assoluto di assunzione di personale, compresi i rapporti di collaborazione continuata e continuativa e di somministrazione, anche con riferimento ai processi di stabilizzazione in atto. Riduzione dell indennità di carica e dei gettoni di presenza degli amministratori del 30% rispetto agli importi risultanti al 30 giugno Divieto di impegnare spese correnti in misura superiore all'importo annuale medio dei corrispondenti impegni effettuati nell'ultimo triennio. Divieto di Divieto di incremento delle risorse decentrate per il personale (art. 8 CCNL art CCNL 1999). Tali sanzioni possono anche essere applicate e post qualora le sezioni regionali della Corte dei Conti accertino a consuntivo, nell ambito dei controlli sulla correttezza della gestione contabile degli enti, che il rispetto del patto di stabilità interno sia stato artificiosamente conseguito mediante una non corretta imputazione delle entrate o delle spese a bilancio o altre forme elusive. Nel caso i contratti di servizio e gli altri atti posti in essere dalle regioni e dagli enti locali che si configurano elusivi delle regole del patto di stabilità interno sono nulli, mentre per gli amministratori che hanno posto in essere atti elusivi delle regole del patto di stabilità interno è prevista una sanzione pecuniaria fino ad un massimo di dieci volte l'indennità di carica percepita al momento di commissione dell'elusione e, per il responsabile del servizio economico-finanziario, una sanzione pecuniaria fino a 3 mensilità dello stipendio. Nello specifico, il raggiungimento dell obiettivo di patto per l anno 2013 è previsto in funzione, oltre che dei dati di previsione, dal riconoscimento di spazi finanziari concessi con il D.L. 35/2013 per complessivi 4,4 milioni di euro e dalla riduzione dell obiettivo 13

16 derivante dall applicazione del patto regionale incentivato di 553 mila euro. Gli obiettivi ad oggi stabiliti per gli anni 2014 e 2015 sono sostanzialmente assicurati dall apporto dei proventi derivanti dal piano delle alienazioni immobiliari. Quanto sopra premesso, di seguito vengono presentati i prospetti relativi al Comune di Legnano per gli esercizi Calcolo obiettivo Patto Stabilità Interno (legge 12 novembre 2011, n. 183 e legge 24 dicembre 2012, n.228) DIMOSTRAZIONE previsioni Competenza + Entrate finali competenza Titoli I+II+III Entrate correnti provenienti direttam ente o indirettam ente dall'unione Europea Entrate da contributo statale ad integrazione del fondo di solidarieta' (art.2 dl 120/2013) Entrate da contributo e art 10 quarter DL 35_2013 (stima gettito IMU sugli immobili di proprietà comunale) A Entrate rilevanti Spese finali competenza Titolo I (al netto fondo svalutazione crediti) Spese correnti relative all'utilizzo di entrate correnti provenienti direttamente o indirettamente dall'unione Europea B Spese rilevanti C (A - B) saldo parte corrente competenza Cassa D Entrate rilevanti Spese finali competenza Titolo II Spese titolo II per spazi finanziari concessi ai sensi del DL 35/ E Spese rilevanti F (D - E) saldo parte investimenti cassa (C+F) SALDO FINANZIARIO MISTO OBIETTIVO (*) (*)obiettivo ridotto nel 2013 di euro 553 mila per PATTO REGIONALE "Verticale" "INCENTIVATO" 14

17 PARTE SECONDA STRUTTURA E PROGRAMMI 15

18 PREMESSA In coerenza con l art. 170 del TUEL, la relazione previsionale e programmatica (RPP) ha il compito di specificare, per ciascun programma politico amministrativo a) le finalità che l Amministrazione comunale intende perseguire, b) le risorse umane e strumentali ad esso destinate c) le motivazioni delle scelte adottate. Con la presente RPP, l Amministrazione comunale di Legnano intende innovare la tradizionale struttura espositiva della RPP ponendo la stessa quale base di riferimento per un moderno ed efficace sistema di programmazione e controllo dell azione amministrativa. Per questa ragione è indispensabile che la relazione si ponga in una linea di continuità fra Piano di Mandato quinquennale e gli strumenti operativi di gestione: PEG (piano esecutivo di gestione) e PdP (piano delle performance). Obiettivo della presente relazione è dunque quello di dare coerenza alle finalità, agli obiettivi e ai programmi dei quattro strumenti qui richiamati: PIANO DI MANDATO (PdM) RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA (RPP) PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE (PEG) PIANO DELLE PERFORMANCE (PdP APPROVATO DAL CC APPROVATO DAL CC APPROVATO DALLA GIUNTA APPROVATO DAL (QUINQUENNALE) (TRIENNALE) (ANNUALE) DIRIG. ORGANIZZ (ANNUALE) 16

19 La RPP 2013/2015 è strutturata sui seguenti strumenti espositivi: Programma: coincide con i programmi di mandato approvati dal CC con atto n.56 del L elenco dettagliato dei programmi è stato riepilogato nella sezione 2 Azione strategica: definisce gli ambiti di azione politico-amministrativa. Sono state individuate 26 azioni strategiche il cui contenuto è indicato nella sezione 2 Obiettivi programmatici: delineano gli ambiti operativi d azione del triennio. Nella RPP essi vengono sostanzialmente individuati dando indicazione degli esercizi finanziari su cui si articola la loro attuazione. Le motivazioni della loro individuazione sono direttamente connesse alle azioni strategiche. Le risorse umane e strumentali che consentiranno la loro attuazione saranno dettagliate nel PEG La relazione è stata ripartita in cinque sezioni: 1. Nella prima sezione abbiamo esposto la macro-struttura organizzativa dell ente 2. Nella seconda sezione abbiamo riepilogato i 10 programmi di mandato e vengono illustrati i contenuti salienti delle 26 azioni strategiche 3. Nella terza sezione vengono elencati, per ciascuno dei 10 programmi, gli obiettivi programmatici da perseguire nel triennio ed ognuno di essi viene collegata ad una specifica azione strategica 4. Nella quarta sezione gli obiettivi programmatici vengono assegnati a ciascun settore congiuntamente alla definizione delle attività strutturali attribuite al medesimo settore 5. Nell ultima sezione viene illustrato un quadro di sintesi dei medesimi obiettivi ripartiti per azioni strategiche. 17

20 SEZIONE 1. LA MACRO-STRUTTURA ORGANIZZATIVA I contenuti della RPP sono strutturati avendo come base di riferimento la macro-struttura organizzativa del Comune qui sinteticamente raffigurata: MACRO-STRUTTURA ORGANIZZATIVA CONSIGLIO COMUNALE SINDACO GIUNTA COMUNALE OIV DIRIGENTE ORGANIZZATIVO DIRIGENTI DI SETTORE SEGRETARIO GENERALE Vice Segretario Generale Comitato di Direzione SETTORE 1 SERVIZI STRUMENTALI E AMMINISTRATIVI SETTORE 2 SERVIZI ECONOMICO- FINANZIARI SETTORE 3 SERVIZI PER L'EDILIZIA E IL TERRITORIO SETTORE 4 SERVIZI TECNICI SETTORE 5 SERVIZI PER LA SICUREZZA E LA MOBILITA' SETTORE 6 SERVIZI ALLA PERSONA SETTORE 7 SERVIZI ALLA CITTADINANZA 18

21 A seguito dell approvazione della RPP, la Giunta comunale previo parere del Comitato di Direzione e sulla base delle indicazioni già raccolte con la ridefinizione della micro-organizzazione approvata con determinazione dirigenziale n. 136 dell 1 agosto 2013 nell ambito del PEG procederà all assegnazione definitiva delle risorse di personale. 19

28/07/2014. In collaborazione con. www.risorsecomuni.it 7 novembre 2013 / MILANO, Palazzo delle Stelline

28/07/2014. In collaborazione con. www.risorsecomuni.it 7 novembre 2013 / MILANO, Palazzo delle Stelline il BILANCIO dell Ente Locale e i vincoli del PATTO di STABILITA interno In collaborazione con 26 luglio 2014 / MILANO MILANO, Palazzo delle Stelline www.risorsecomuni.it 7 novembre 2013 / MILANO, Palazzo

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