La riserva naturale di pietraporciana

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1 Il podere La riserva naturale di pietraporciana Il podere di Pietraporciana faceva parte della vasta tenuta La Foce, di proprietà dei marchesi Origo. Dopo l 8 settembre del 1943 i marchesi misero a disposizione della lotta partigiana alcuni poderi come basi logistiche e Pietraporciana divenne sede del comando partigiano 1 banda val di chiana-orcia iv gruppo raggruppamento monte amiata. il 29 giugno 1944, Pietraporciana fu luogo di battaglia che portò alla liberazione di Chianciano. Nel 1985 la marchesa Iris Origo dona al comune di Chianciano il podere. Dal 1996 l area in cui è inserita la struttura, (all interno del comune di sarteano) entra a far parte del sistema delle Riserve Naturali Senesi. Questo sito ha importanza sia dal punto di vista storico culturale che naturalistico. Situato nella terra di mezzo su una dorsale che separa la val di chiana dalla val d orcia e abitato fin da epoche remote come testimoniano i tanti ritrovamenti archeologici che, dall età del bronzo, vanno sino all epoca romana. Lungo i sentieri della riserva e possibile ammirare diverse grotte naturali e tra queste spicca per importanza la grotta di bruco, situata nella parte più alta della riserva da cui si gode un panorama vastissimo su tutto il perugino, compreso il trasimeno, la val di chiana fino ad arezzo, il chianti, la val d orcia, l amiata e radicofani.

2 La Riserva Naturale La Riserva Naturale di Pietraporciana è stata istituita dalla provincia di siena nel 1996 e comprende 341 ettari sul crinale tra la Valdorcia e la Valdichiana. La sua parte più interessante, dal punto di vista naturalistico, è la faggeta censita dalla società Botanica Italiana come biotopo di particolare interesse perché qui il faggio costituisce una stazione eterotopica, ovvero che esiste al di sotto dei suoi normali limiti di altitudine. Si tratta di un significativo esempio di faggeta relitta, cioè di un residuo degli estesi boschi di faggio che durante le glaciazioni (circa anni fa), vivevano a quote molto inferiori delle attuali. oltre al faggio è possibile ammirare l acero, il cerro, il carpino, il ciavarello e due rare specie arbustive, la belladonna e il fusaggine maggiore. La faggeta si può attraversare seguendo il percorso guidato che ha inizio proprio a ridosso del Podere e Sempre nelle vicinanze della struttura è presente un ampio Arboreto Didattico, curato dall unione dei comuni valdichiana senese, in cui si possono identificare varie specie vegetali.

3 Gran parte delle piante erbacee che crescono nella faggeta hanno la caratteristica comune di approfittare dei primissimi mesi primaverili per portare a termine il loro ciclo riproduttivo, quando i faggi non hanno ancora le nuove foglie. I primi a comparire, spesso già in febbraio, sono i candidi fiori del bucaneve. Qualche tempo dopo, a partire da aprile, compaiono le numerose fioriture bianche dell'asperula. Ad esse si aggiunge il sigillo di Salomone, dal cui lungo fusto ricurvo pendono gruppi di fiori bianchi a forma di campana. Infine, tra le ultime piante a fiorire nella faggeta, verso giugno, ci sono due specie divenute molto rare nei boschi italiani, quali il giglio rosso e il giglio martagone, due grandi e bellissime liliacee intensamente raccolte in passato ed oggi protette dalla legge. In particolare la presenza del giglio martagone a Pietraporciana è degna di nota, poiché questa specie, spiccatamente montana, è rarissima in provincia di Siena. Le specie animali più rappresentative della Riserva sono legate alla faggeta e alla cerreta. Chi ne approfitta sono moltissimi animali, dai più piccoli invertebrati del suolo ai coleotteri del legno fino agli uccelli e ai mammiferi. Il cervo volante è fra i coleotteri, probabilmente, quello maggiormente conosciuto e ammirato; si tratta infatti del più grosso coleottero d'europa (lungo fino a 8 cm) ed i maschi di questa specie sono dotati di vistosissime mandibole simili ai palchi di un cervo, utilizzate nei combattimenti rituali per la conquista delle femmine. Citiamo, per gli appassionati di entomologia, il recente rinvenimento di un bellissimo e raro coleottero cerambicide, la Rosalia Alpina, segnalato fino ad ora sull arco alpino e poche altre zone montuose. Nella Riserva vivono diverse specie di uccelli: il picchio rosso maggiore, il picchio verde e il picchio torcicollo. Lo sparviere, il biancone, il falco pecchiaiolo e il lodolaio, l assiolo, il barbagianni, la poiana e altre specie di uccelli residenti o migratori. Per la famiglia dei mammiferi troviamo: topo selvatico collo giallo, scoiattolo, istrice, volpe, faina, martora (piuttosto raro in italia), tasso, capriolo, daino e cinghiale.

4 La struttura ricettiva La struttura è in grado di accogliere fino a 24 persone con la formula dell'ostello, del Bed & Breakfast, ma anche con servizio di mezza pensione e pensione completa. Sono disponibili le seguenti tipologie di camere: 2 camere doppie con bagno interno 1 camera tripla 2 camerate con 5 posti letto(*) 1 camerata con 7 posti letto(*) (*) (letti a castello) (*) bagni e docce sono in comune suddivisi per uomini e donne La struttura è in grado di ospitare anche persone disabili essendo dotata di montascale, percorsi (interni e esterni) idonei alla fruizione da parte di persone in carrozzina e servizi igienici per disabili. La sala ristorante dispone di circa 40/45 posti. All esterno invece e presente una struttura coperta dove durante i mesi estivi e possibile pranzare o svolgere attività. La struttura dispone di sala polifunzionale con attrezzature audio/video per organizzazione di congressi, meeting o lo svolgimento di attivita ludico/ricreative. Disponiamo di una piccola struttura separata da poter utilizzare per qualsiasi tipo di attivita e un anfiteatro. A 1 km dal centro, sono presenti 2 aree attrezzate per barbecue.

5 Gestione e attivita La gestione del rifugio escursionistico e del centro visite della riserva naturale di pietraporciana e gestito dal 2012 dalla cooperativa abies alba. Diverse sono le competenze acquisite negli anni e le attività a carattere educativo svolte dalla cooperativa, rivolte a diverse tipologie di utenze: gruppi, associazioni, scuole primarie e secondarie, università. Tante le iniziative proposte durante i mesi estivi quali: campi estivi, eventi tematici e corsi residenziali avvalendosi di figure professionali qualificate. Attività: la cooperativa si occupa di promuovere e divulgare la sostenibilità ambientale, far conoscere il territorio e la ricchezza della riserva naturale (in quanto area di interesse scientifico e naturalistico) attraverso corsi o attività, avvalendosi di operatori professionali e qualificati. Come raggiungerci Uscendo dall autostrada A1, al casello Chiusi-Chianciano Terme, prendere la strada per Sarteano (SS478). Attraversare il centro di Sarteano quindi svoltare a sinistra verso Castiglioncello del Trinoro (Via Santa Lucia SP126; è presente anche l indicazione Tenuta del Trinoro ). Dopo circa 3-4 km abbandonare la SP126 (alla biforcazione piegare a destra) e andare verso Castiglioncello del Trinoro (inizia una strada sterrata agevolmente percorribile). Dopo ca. 1 km e mezzo svoltare a destra seguendo l indicazione Le Crocette. Proseguire la strada sterrata per un altro chilometro e mezzo fino al Podere di Pietraporciana. Info e contatti pietraporciana@abiesalba.com Tel: 334/