INTERVISTA ALLA PIANISTA ENRICA CICCARELLI

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1 PLEIADI n aprile Notizie economiche: Accordo con B.E.I. 16 INTERVISTA ALLA PIANISTA ENRICA CICCARELLI 18 L AZIENDA DEL MESE: GALBUSERA 29 FOCUS ARTE: MOSTRA SU I LIGARI

2 sommario 3. Editoriale Un Gruppo a rilievo e visibilità nazionale 5. Notizie Economiche Il Creval rinnova l accordo con B.E.I. 11 Vinto il premio cerchio d oro pag Creval Insieme 6. Specialsocio Ottimi risultati economici nel Flash Economia Economia: decoupling? 11. Riconoscimenti Il Gruppo Creval vince il Premio Cerchio d Oro 12. Oggi parliamo di... Intervento del Presidente del Credito Artigiano e Credito Piemontese Prof. Angelo Palma Intervista al D.G. del Credito Piemontese Giovanni Del Crappo 14. Comunicazione C è aria nuova nel Gruppo Creval 16. Personaggi Intervista alla pianista Enrica Ciccarelli 18. L azienda del mese Intervista al Cav. Mario Galbusera 20. Solidarietà Creval Insieme 30 Mostra: l abbraccio di Vienna 22. Imprese e mercati L Enterprise Risk Management 24. Nuovi prodotti Creval per i giovani 26. Sport e solidarietà Il Creval è sponsor del Milan Golf Tour Trofeo Centenario Credito Valtellinese Golf Cup Eventi speciali Giornata celebrativa del Centenario 32 Banca nel sociale 29. Focus Arte Le Mostre 32. La banca nel sociale Convegni, Cultura, Sport In copertina: immagine della campagna pubblicitaria C è aria nuova PLEIADI Periodico quadrimestrale del Gruppo bancario Credito Valtellinese Fascicolo impaginato da Immaginario di Gerardo Iuorio Tipografia Postel SpA Indirizzo: redazione Pleiadi c/o Direzione Mercato Piazza Quadrivio Sondrio. Stampato in copie. Direttore responsabile: Mario Cotelli Responsabili di redazione: Michele De Dosso, Roberto Grazioli Comitato di redazione: Paolo Baroli, Attilio Bertini, Nicola Coiatelli, Umberto Colli, Tiziana Colombera, Paola Cottica, Giovanni De Agostini, Stefania De Luis, Miro Fiordi, Cinzia Franchetti, Stefano Maggioni, Christian Moretti, Vittorio Pontoni, Cristina Quadrio Curzio, Enzo Rocca. INFORMATIVA AI SENSI DELL ART. 13 DEL D.LGS. 196/2003 Deltas Spa, società del Gruppo bancario Credito Valtellinese, con sede in Piazza Quadrivio, n.8, Sondrio, in qualità di Titolare del trattamento, La informa che i Suoi dati personali, necessari all invio periodico della nostra rivista, sono trattati per tale finalità da nostri dipendenti e collaboratori addetti alle attività di presidio del mercato e dei rapporti con Istituzioni e media, all uopo designati quali incaricati. Lei può esercitare i diritti di cui all art. 7 del decreto citato o chiedere di essere escluso dalla nostra lista di distribuzione inviando una comunicazione a privacy@creval.it.

3 EDITORIALE Un Gruppo che cresce Il Gruppo Credito Valtellinese ha cominciato il 2008 con entusiasmo e convinzione nei propri mezzi, come reso evidente dall inaugurazione della quinta banca territoriale, il Credito Piemontese, che si affianca alle altre due aziende di credito iscritte nel perimetro unitario (Bancaperta e Mediocreval) e si avvale dell ausilio fornito dalle società di finanza specializzata e dalle tre società di produzione Deltas, Bankadati e Stelline attive rispettivamente nell ambito della fornitura dei servizi accentrati, della gestione e sviluppo delle tecnologie informatiche (offerte anche a realtà terze) e del patrimonio immobiliare del Gruppo. La nostra identità distintiva è connotata da cinque fattori: 1. competenza; 2. trasparenza; 3. creatività; 4. rigore; 5. capacità di creare valore. Un Gruppo a rilievo e visibilità nazionale Giovanni De Censi - Presidente del Credito Valtellinese settore, operiamo per estendere la nostra operatività al servizio delle famiglie e piccole e medie imprese italiane: in linea di tendenza, il network Creval per via diretta e indiretta assume una dimensione rilevante anche grazie ad accordi strategici in essere in Veneto e Friuli Venezia-Giulia (Gruppo Banca Popolare di Cividale), Abruzzo, Marche, Molise (Banca Tercas, presente significativamente in tutte e tre le regioni) e Lazio (Banca della Ciociaria); l Italia orientale e centrale rappresenta un opportunità di accrescere il mercato servito sulla base dei nostri valori: operatori tra gli operatori chiamati a sostenere l economia e la società in cui viviamo in un ottica di condivisione dei destini delle comunità di appartenenza «La nostra identità distintiva è connotata da cinque fattori: competenza, trasparenza, creatività, rigore, capacità di creare valore» e non di massimizzazione dei profitti di breve termine. La grande dimensione non è raggiungibile solo tramite fusioni: intese forti volte a creare network accomunati da un identico sistema informativo e da un modello organizzativo aperto per definizione costituiscono un alternativa praticabile; è la strada attuata in questi anni sulla base di un identità di impresa-rete a forte velocità decisionale, dotata di caratteri distintivi precisi, vicina ai clienti in termini sostanziali e non solo formali. Proprio tramite le alleanze con altre realtà creditizie (penso in particolare al Gruppo Banca Popolare di Cividale) ci è fornito un ingresso in Europa orientale Slovenia in primo luogo, ma non solo rilevante per l operatività di molte unità produttive alla ricerca di nuovi mercati di sbocco per i propri prodotti e che intendiamo accompagnare in Paesi ad alto tasso di sviluppo economico e ad imprenditorialità diffusa. Il processo di sviluppo della copertura territoriale, accompagnato da un aumento sensibile dei collaboratori del Gruppo (cresciuti da di fine 2006 agli attuali 3.764), indica un cammino di progressiva estensione all intero territorio nazionale delle nostre insegne tramite processi di crescita interna (prevediamo una dotazione di 500 sportelli a fine 2009) e di crescita esterna, sulla base di alleanze forti con partner che condividono la nostra cultura d impresa e i valori del localismo e del servizio in forma privilegiata a privati, Pmi e clientela retail. Struttura del Gruppo Il valore delle alleanze Oltre ad alleanze in essere a livello di sistema, tra cui la partecipazione strategica nell Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane accanto alle maggiori banche del 3

4 EDITORIALE Gruppo bancario multilocale La nostra mission di Gruppo multilocale si estrinseca sul territorio: nella capacità di generare utilità al servizio dei Soci e qualità nei confronti di tutti i clienti; nell ancoraggio a valori dichiarati e trasparenti in grado di permeare l operatività quotidiana di tutti i collaboratori e di consentire elevati gradi di fiducia nel rapporto con tutte le categorie di stakeholder; nel perseguimento, in linea con la nostra natura di Gruppo a matrice popolare, di tre principi fondamentali: solidarietà, sussidiarietà, autonomia. La capacità di ascolto dei clienti e di personalizzazione del rapporto bancario consente di rendere effettivo il principio di banche di relazione caratterizzate da: personale qualificato e fidelizzato; clientela retail a sua volta legata nel medio-lungo periodo al nostro Gruppo; supporto delle società specializzate nel presidio specialistico delle aree strumentali allo svolgimento dell attività creditizia. Si tratta di caratteristiche distintive e vincenti su cui fare perno per lo sviluppo del prossimo secolo del Credito Valtellinese, dopo le celebrazioni di questi primi cento anni. Gruppo a matrice popolare La stessa appartenenza al sistema delle banche popolari, che evidenzia anche nel 2007 dati in crescita (la quota di mercato degli sportelli bancari passa dal 24,1% al 26,6% e in termini di impieghi e provvista si posiziona rispettivamente al 22,6% e al 24,8%), indica il valore di radici culturali comuni riconducibili al principio della cooperazione e della democrazia basata sulle persone; si sviluppa in un ottica di valorizzazione della figura del Socio-cliente; sottolinea una forte vocazione al localismo, pur all interno di «La grande dimensione non è raggiungibile solo tramite fusioni: intese forti volte a creare network accomunati da un identico sistema informativo e da un modello organizzativo aperto per definizione costituiscono un alternativa praticabile» un forte processo di globalizzazione i due termini non sono necessariamente in contraddizione; evidenzia l apporto concreto fornito a una parte vitale del panorama economico italiano: l imprenditoria legata al territorio, spesso espressione della filiera dei distretti produttivi. Il processo di crescita e innovazione che ci vede protagonisti non intacca ma anzi enfatizza le caratteristiche tipiche del modello tradizionale di banca popolare cooperativa: relazioni solide e durature con la clientela; forte propensione al sostegno delle piccole e medie imprese; grande attenzione ai bisogni di servizi finanziari delle famiglie; profondo impegno sociale per le comunità locali. Gruppo a rilievo e visibilità nazionale Partiamo dalle sei regioni e trenta province di attuale insediamento diretto per un anno di evoluzione operativa teso a dare pieno rilievo e visibilità nazionale al Gruppo; la fiducia dei Soci-clienti, unita ad una forte motivazione dei collaboratori e ad un modello organizzativo-imprenditoriale vincente, costituisce la migliore leva per un aria nuova che metaforicamente da Torino e dalla nuova banca Credito Piemontese si estende al di là dei nostri confini tradizionali, contribuendo a diffondere capacità di relazione, cointeressenza con le dinamiche economiche e sociali del territorio, orientamento strategico di banca di prossimità, qualità del servizio. A ben vedere, sono i nostri punti di forza da cento anni a questa parte Totale 428 Filiali al 21/03/ Andamento Sviluppo Filiali

5 Notizie Economiche Finanziamenti a piccole e medie imprese Il Creval rinnova l accordo con B.E.I. (Banca europea per gli investimenti) per un importo di 100 milioni di euro Il Direttore Generale del Creval Miro Fiordi firma l accordo con il Dott. Romualdo Massa Bernucci della B.E.I. I finanziamenti sono destinati a: iniziative industriali e di servizi promosse da piccole e medie imprese (con un massimo di 250 dipendenti); iniziative nel campo dell energia, dell ambiente, della ricerca, dello sviluppo e del capitale umano e delle infrastrutture legate al turismo, promosse da soggetti privati e/o pubblici. Significative le agevolazioni per le imprese: i finanziamenti B.E.I. sono infatti esenti dall applicazione dell imposta sostitutiva. Inoltre, i tassi applicati sono più vantaggiosi rispetto ad analoghi finanziamenti. Per il Direttore Generale del Creval Miro Fiordi «questo accordo rafforza il ruolo del Gruppo Credito Valtellinese nello sviluppo delle economie locali con particolare riguardo alle piccole e medie imprese». Sondrio. Lo scorso 14 marzo il Credito Valtellinese e la Banca europea per gli investimenti hanno rinnovato l accordo per l erogazione di finanziamenti B.E.I. - per un importo pari a 100 milioni di euro a livello di Gruppo - da destinare al sostegno di iniziative imprenditoriali di piccole e medie imprese e di altri promotori privati e/o pubblici clienti del Gruppo Creval. Già a fine 2005 il Gruppo Credito Valtellinese aveva stipulato con B.E.I. un contratto di concessione di un prestito - pari a 70 milioni di euro - destinato al finanziamento di iniziative imprenditoriali di piccole e medie imprese. Il nuovo accordo è stato definito in considerazione dell avvenuto collocamento dell intero importo concesso a suo tempo. I finanziamenti hanno durata minima di 4 anni, con un massimo di 12 anni (15 per i settori ambiente, energia e turismo), compreso un periodo di preammortamento di massimo 3 anni. I prestiti potranno essere erogati per importi fino a un massimo del 50% dell investimento, con un minimo di euro ed un massimo di euro. La Banca europea per gli investimenti Istituita dal Trattato di Roma e fondata nel 1958, la Banca europea per gli investimenti (B.E.I.) è l istituzione finanziaria per i finanziamenti a lungo termine dell Unione europea. La B.E.I. ha il compito di contribuire all integrazione, allo sviluppo equilibrato del mercato comune e alla coesione economica e sociale facendo appello ai mercati dei capitali e alle proprie risorse. La B.E.I. non persegue scopi di lucro, bensì ha lo scopo di facilitare, con il suo intervento, la realizzazione di investimenti pubblici e/o privati e di attrarre altri finanziamenti a sostegno dei progetti da essa promossi. Tali progetti possono essere di natura assai diversa ma devono perseguire uno dei seguenti obiettivi: lo sviluppo delle regioni svantaggiate dell Unione europea; l ammodernamento delle imprese e la creazione di nuove attività che non possono essere interamente finanziate con risorse nazionali; l aiuto agli investimenti in infrastrutture di interesse comunitario che, per la loro ampiezza o natura, non possono essere finanziati unicamente da uno Stato membro. La Banca europea per gli investimenti è composta dagli Stati membri che ne sottoscrivono il capitale. Dal 1 gennaio 2007, esso raggiunge 164,8 miliardi di euro con l adesione della Romania e della Bulgaria all Unione europea. 5

6 specialsocio Approvati i bilanci al Ottimi risultati per tutte le banche del Gruppo Gruppo Credito Valtellinese: utile netto +25% Dati economici (importi in milioni di euro) var. % Utile netto 85,8 68,6 +25% Margine di interesse 6 347,4 +28,4% Proventi operativi ,3% Risultato netto della gestione operativa % Utile lordo dell operatività corrente 198, ,2% Dati patrimoniali (importi in milioni di euro) var. % Raccolta diretta ,5% Raccolta indiretta ,9% Raccolta globale ,7% Crediti verso Clientela ,2% Trend Raccolta e Impieghi del Gruppo Raccolta Diretta Credito Valtellinese: utile netto +32,2% Dati economici (importi in milioni di euro) var. % Utile netto 63,6 48,1 +32,2% Margine di interesse 157,8 120,6 +30,9% Proventi operativi 246,9 208,1 +18,6% Risultato netto della gestione operativa 125,8 90,8 +38,5% Utile lordo dell operatività corrente 95,9 68,2 +40,6% Dati patrimoniali (importi in milioni di euro) In milioni di euro Impieghi Clienti var. % Raccolta diretta % Raccolta indiretta ,4% Raccolta globale ,3% Crediti verso Clientela ,5% Milano,19 marzo Il Direttore Generale del Creval Miro Fiordi presenta i risultati consolidati alla comunità finanziaria e alla stampa Buone notizie dal Gruppo Credito Valtellinese. I risultati conseguiti evidenziano una crescita significativa delle masse intermediate e apprezzabili progressi degli indicatori di redditività. L utile netto consolidato si attesta a 85,8 milioni di euro, in crescita del 25% su base annua. Crescono significamente i proventi operativi netti che raggiungono i 678,1 milioni di euro e segnano un incremento del 14,3%. Il margine di interesse si attesta a 446 milioni di euro, con un incremento del 28,4%. Il risultato netto della gestione operativa si attesta a 281 milioni di euro, con un +30% su base annua. L utile dell operatività corrente al lordo delle imposte è di 198,4 milioni di euro, +32,2%. In crescita significativa le principali grandezze patrimoniali con la raccolta globale che segna un + 5,7%. Sostenuta la crescita dei crediti verso clientela, con un incremento del 20,2%. Ottimi risultati per la Capogruppo Credito Valtellinese, che chiude con un utile netto di 63,6 milioni di euro, in crescita del 32,2%. La raccolta globale cresce del 9,3%, i crediti verso clientela del 16,5%. All Assemblea dei Soci, il Consiglio di Amministrazione proporrà l attribuzione di un dividendo unitario di 0,34 euro, corrispondente ad un monte dividendi di 54,6 milioni di euro in aumento del 50% rispetto a 36,4 milioni dello scorso anno. Il dividendo sarà posto in pagamento il 2 maggio 2008, con stacco cedola il 28 aprile Per quanto concerne il Credito Artigiano, il 6

7 specialsocio Credito Artigiano: utile netto +22,9% Dati economici (importi in milioni di euro) Banca dell Artigianato e dell Industria: utile netto +97,7% Dati economici (importi in migliaia di euro) var. % Utile netto ,7% Margine di interesse ,1% Proventi operativi ,41% Risultato netto della gestione operativa ,16% Utile lordo dell operatività corrente % Dati patrimoniali (importi in migliaia di euro) var. % Utile netto 1,9 34,1 +22,9% Margine di interesse 153,8 128,2 +20% Proventi operativi 227,2 203,6 +11,6% Risultato netto della gestione operativa 106,8 89,8 +18,9% Risultato lordo dell operatività corrente 74,7 58,7 +27,2% Dati patrimoniali (importi in milioni di euro) var. % Raccolta diretta ,6% Raccolta indiretta ,2% Raccolta globale ,5% Crediti verso Clientela % Credito Siciliano: utile netto +23,5% Dati economici (importi in milioni di euro) Utile netto 9,7 7,8 +23,5% Margine di interesse 106,5 83,9 +27% Proventi operativi 156,4 136, ,7% Risultato netto della gestione operativa 5,6 31, ,1% Utile lordo dell operatività corrente 23,9 18,3 +30,9% Dati patrimoniali (importi in milioni di euro) var. % var. % Raccolta diretta ,2% Raccolta indiretta ,4% Raccolta globale ,5% Crediti verso Clientela ,9% var. % Raccolta diretta ,40% Raccolta indiretta ,6% Raccolta globale ,5% Crediti verso Clientela ,5% conto economico del 2007 evidenzia un risultato netto di 41,9 milioni di euro con una crescita del 23% rispetto all anno precedente. Per quanto concerne le grandezze patrimoniali, la raccolta globale ha una crescita superiore al 10,5%. Infine i crediti verso clientela crescono del 18%. All Assemblea degli Azionisti, il Consiglio di Amministrazione ha proposto un dividendo unitario di 0,2130 euro, con un incremento di circa il 30% rispetto a 0,1635 dello scorso anno. In pagamento il 24 aprile 2008 (data stacco 21 aprile 2008). Si è concluso con successo l aumento di capitale del Credito Artigiano realizzato per finanziare i piani di sviluppo contenuti nel Piano Strategico approvato dal Consiglio di Amministrazione nel novembre scorso; tra i vari interventi previsti riveste grande importanza l acquisizione di 12 sportelli da Intesa Sanpaolo ubicati nella provincia di Pavia. Sono stati raccolti circa 300 milioni di euro. Post aumento, il Credito Valtellinese detiene il 69,7% del capitale. Buoni risultati conseguiti dal Credito Siciliano, con l utile netto che raggiunge i 9,7 milioni di euro, in crescita del 23,5%. La raccolta globale, in incremento del 5,5%, passa da milioni a milioni di euro. Buone notizie anche per la Banca dell Artigianato e dell Industria. L utile netto è pari a 344 mila euro, la raccolta globale a 725 milioni di euro e cresce del 53,5%. I crediti verso la clientela segnano un + 38,5%. Credito Siciliano: Pietro Cirrito nuovo Vice Direttore Generale Dal 1 marzo il Credito Siciliano ha un nuovo Vice Direttore Generale. È il dott. Pietro Cirrito, già direttore regionale Corporate di Unicredit. Cirrito curerà la realizzazione di un ambizioso piano di investimenti e sviluppo nell Isola. 7

8 FLASH ECONOMIA Economia: decoupling? di Umberto Colli - Direttore Generale di Bancaperta Le recenti turbolenze sui mercati, la latente incertezza geopolitica, i rincari delle materie prime, l emergere prepotente sulla scena mondiale di Paesi di nuova industrializzazione sono tutti aspetti che richiedono nuove modalità di attuazione delle politiche monetarie e fiscali. Nuovi paradigmi stanno affermandosi anche se molto lentamente. Primo fra tutti la volontà di Bernanke e della FED di non drogare i mercati con una politica monetaria eccessivamente accomodante, come fatto dal suo predecessore Greenspan, oggi ampiamente criticato, che ha condotto nell ultimo lustro al boom immobiliare di cui adesso però l America subisce la crisi. Il nuovo scenario - che trova concordi molti economisti - prevede che Stati Uniti ed Europa intraprendano, anche solo momentaneamente, due sentieri di crescita distinti. Il termine che sintetizza questa posizione è decoupling. Questo modello interpretativo trova fondamento nell osservazione dell andamento degli aggregati degli ultimi mesi, che vedono gli USA in marcato rallentamento e l Europa, e in primis la Germania in qualità di locomotiva del Vecchio Continente, con un economia che sembra più solida benché meno dinamica. I mali che affliggono l economia americana sono a tutti noti e nonostante le misure intraprese - sia dalla FED sia dall Amministrazione Bush - rimangono irrisolti: l elevato deficit commerciale riconducibile ad un economia molto aperta, la bassa propensione al risparmio delle famiglie connessa ad un elevato indebitamento, i consumi in flessione, la bolla del settore immobiliare che ha sostenuto la crescita negli ultimi anni, la crisi del settore creditizio conseguenza della débâcle sub-prime e CDO. L economia europea presenta invece un grado di apertura inferiore. Se si considera che solo il 15% della crescita del PIL è dovuto a scambi extra-ue, è evidente che il rallentamento globale può avere impatti inferiori sul Vecchio Continente rispetto all America del Nord. Inoltre gli stretti rapporti commerciali con i Paesi dell Est Europa, candidati all ingresso nell Unione e con economie in forte espansione, sostengono la produzione di beni e servizi intra UE. Per queste ragioni le scelte di politica monetaria si sono mosse su due binari distinti. Infatti, la FED, il cui obiettivo prioritario è la crescita dell economia, ha scelto vigorosi tagli dei tassi, mentre la BCE, focalizzata sul controllo dell inflazione, ha preferito fornire robusti messaggi verbali, lasciando invariati i tassi di riferimento. Per questo la Banca americana ha agito proattivamente a favore del ciclo, di fronte a dati macro in peggioramento, muovendosi con maggior dinamismo coerentemente con un tessuto economico e sociale decisamente più orientato al cambiamento e alle sfide del futuro. La BCE ha, da sempre, avuto un atteggiamento più attendista, adeguato al contesto sociopolitico europeo. 14,0 12,0 10,0 8,0 6,0 4,0 2,0 0,0-2,0 1 Trimestre 05 Benché le due politiche monetarie perseguite siano distinte, entrambe le Banche Centrali hanno continuato a collaborare per fronteggiare il perdurare della crisi di liquidità e di fiducia tra istituti bancari, che ha causato un innalzamento dei tassi a breve e reso così più onerose le rate dei mutui ipotecari e il costo del finanziamento per le imprese. È notizia del momento in cui scriviamo che le Banche Centrali di Stati Uniti, Europa, Giappone, Canada, Svizzera e Inghilterra hanno deliberato congiuntamente di ampliare ulteriormente le linee di fido a favore del sistema creditizio. L impennata dei prezzi delle materie prime - dal petrolio all oro per arrivare sino alle commodity agricole sta alimentando la crescita dell inflazione. Ad oggi l impatto è stato ampiamente visibile sui prezzi alla produzione e in parte anche su quelli al consumo, ma sono diffusi i timori che maggiori rincari possano colpire i consumatori finali. Per queste ragioni il Presidente Trichet continua a manifestare la propria cautela, mantenendo stabile al 4% il tasso di riferimento BCE. I timori d inflazione hanno spinto invece la Banca Centrale d Australia e quella di Svezia a rialzare i tassi d interesse, portandoli rispettivamente al 7,25% e al 4,25%. PRODOTTO INTERNO LORDO TRIMESTRE Trimestre 05 3 Trimestre 05 Fonte: Bloomberg 4 Trimestre 05 1 Trimestre 06 2 Trimestre 06 3 Trimestre 06 4 Trimestre 06 1 Trimestre 07 2 Trimestre 07 3 Trimestre 07 4 Trimestre 07 USA UE Italia Germania Francia Regno Unito Giappone Cina 8

9 FLASH ECONOMIA 1,60 1,50 1,40 1,30 1,20 1,10 1,00 0,90 0,80 Fonte: Bloomberg Cambi: il rallentamento colpisce il dollaro La debolezza della valuta americana sostiene i corsi dell euro e dello yen. Nei confronti della moneta unica il cross si è progressivamente apprezzato infrangendo i precedenti massimi sino a oltre 1,56 contro dollaro. In pratica bastano circa 64 centesimi di euro per comprare un dollaro. Gli appelli del Governo USA - favorevoli al rafforzamento del biglietto verde - non hanno sortito, al momento, alcun effetto significativo. Il sentiment di mercato rimane favorevole all euro, grazie anche al differenziale dei tassi che premia la nostra valuta e alla constatazione che la svalutazione del dollaro sta aiutando le esportazioni americane, che a loro volta contribuiscono alla riduzione dell enorme deficit commerciale. Negli ultimi mesi la valuta giapponese si è rafforzata in misura significativa contro il dollaro, beneficiando della chiusura delle posizioni di carry trade, con conseguente riacquisto di yen da parte di chi si finanziava a basso costo, e dal rimpatrio di capitali da parte delle multinazionali nipponiche in concomitanza con la chiusura dell anno fiscale (31 marzo). Il rapporto di cambio dell euro contro sterlina ha anch esso raggiunto livelli record, andamento cross euro-dollaro portandosi in prossimità di 0,77. Per fornire un rapido raffronto ai lettori, il cambio sterlina-lira italiana si attesta in area lire, sui livelli quindi del dicembre Borse: le prospettive spingono al ribasso gli indici Il mix composto da crisi di liquidità, crisi di fiducia, rischio di recessione per gli USA e rallentamento dell economia mondiale ha causato l andamento discendente dei listini azionari negli ultimi quattro mesi, dopo che ad ottobre 2007 gli indici americani avevano registrato nuovi record storici. La Borsa di Fonte: Bloomberg Francoforte si è invece mantenuta sui massimi sino al mese di dicembre, beneficiando di un economia che è rimasta nel complesso solida, per poi subire un tracollo analogo a quello delle altre piazze finanziarie. L indice di Milano, dopo i livelli record di maggio 2007, non è stato in grado di recuperare il terreno perso nei mesi estivi e ha proseguito nel trend discendente per tutto l autunno e l inverno. Nota comune a tutti i mercati è stata l esplosione della volatilità e quindi del premio al rischio richiesto dagli investitori per detenere azioni. A pagarne maggiormente le conseguenze sono stati i titoli bancari, in tutto il mondo, senza distinzione. Il crollo delle quotazioni delle banche d affari e commerciali USA, responsabili dell innesco della crisi di agosto, ha trascinato anche i titoli di altri Paesi. Nonostante le numerose dichiarazioni della Banca d Italia, per sottolineare l estraneità del nostro sistema finanziario a simili pratiche, gli investitori hanno preferito alleggerire le proprie posizioni penalizzando tutti gli istituti di credito indistintamente. Materie prime: record, record, record La crescita dei prezzi delle commodity non conosce sosta, incurante del rallentamento economico in atto. Anche in questo ambito confronto indici azionari dal Mibtel Cac 40 Dax Ftse S&P 500 Nikkey 225 Shangai Comp

10 FLASH ECONOMIA i vecchi paradigmi non sono più validi. La produzione agricola nonché l estrazione di petrolio devono tener conto di una popolazione mondiale cresciuta sensibilmente rispetto al precedente decennio - da 4,8 miliardi a 6,7 miliardi alla fine del e che oltre 2,4 miliardi di persone (la popolazione di Cina e India) stanno consumando quantità di cibo e di idrocarburi mai registrate in precedenza. L effetto demografico sostiene quindi in primis le quotazioni. Se si considera anche che l Europa ha sovvenzionato negli ultimi decenni gli agricoltori affinché riducessero le aree coltivate e la crescita esponenziale nell ultimo biennio della domanda di cereali e oli vegetali per la produzione di bio-etanolo e bio-diesel, si individuano altre due spiegazioni all attuale impennata delle quotazioni delle commodity agricole. Per quanto riguarda il petrolio ricordiamo che nella precedente pubblicazione avevamo paventato la possibilità che le quotazioni superassero i 100 dollari al barile. Il record degli ultimi giorni si è attestato a 110,20 (per il future sul West Texas) e non si scorgono segnali di significativi indebolimenti. Anche l oro ha registrato nuovi record, surclassando il picco del 1980 di 850 dollari per oncia. Il nuovo massimo assoluto è stato di oltre 992 dollari. Obbligazioni: flight to quality Il persistere della crisi sui mercati finanziari ha sostenuto il flight to quality verso i titoli di Stato, mentre il premio al rischio sulle emissioni corporate continua a crescere, apparentemente senza limiti. Le aspettative di ribasso dei tassi hanno prevalso sui timori inflativi, limando i rendimenti dei titoli a breve termine. Il deflusso dall azionario si è riversato tuttavia sui titoli statali a lunga durata comprimendone i rendimenti. I tassi a brevissimo termine invece continuano a mostrare un elevata tensione coerente con la carenza di liquidità sul mercato interbancario*. * Il documento è stato elaborato sulla base delle informazioni disponibili al 13 marzo Fonte: Bloomberg rendimenti delle gestioni patrimoniali personal fund plus LINEE OBBLIGAZIONARIE Linea O1 obbligazionario Italia-Euro-in 3,69 4,27 3,96 1,77 1,70 1,02 1,22 2,60 Linea O2 breve termine Italia Euro-in ,38 2,88 Linea O3 obbligazionario Euro-in (oicr) ,05 1,16 Linea O4 obbligazionario globale (oicr) 5,12 3,21 1,39 0,35 1,47 1,86-3,76-2,07 Linea O5 obbligazionario estero 7,18 1,10 4,04 1,44 0,67 3,38-1,42 0,78 Linea O6 obbligaz. tasso variabile Euro-in ,48 3,10 LINEE AZIONARIE Linea A1 azionario Euro-in (oicr) ,01-2,59 Linea A2 azionario Italia 20,95-14,33-15,20 14,64 17,88 7,98 18,10-4,79 Linea A3 azionario Europa-America (oicr) -4,56-17,65-19,90 10,54 9,86 15,49 11,10-4,64 Linea A4 azionario globale (oicr) - -10,43-27,78 13,05 9,60 16,63 7,07-4,30 Linea A5 azionario Paesi emergenti (oicr) - -10,58-11,40 26,24 8,51 32,30 11,61 20,58 LINEE BILANCIATE Valutazione del mercato azionario MIBTEL Andamento dal Linea B1 bilanciata 10 (oicr) - -0,32 1,40 2,86 5,52 2,95-0,85-1,70 Linea B2 bilanciata 30 (oicr) - -2,88-5,89 5,48 6,75 5,78 2,19-1,87 Linea B3 bilanciata 50 (oicr) - -6,30-13,02 8,35 8,27 9,47 4,74-3,26 Linea B4 bilanciata 70 (oicr) ,67-4,75 Rendimenti netti annualizzati Tali rendimenti hanno finalità indicative e non sono a garanzia di future performance 10

11 Riconoscimenti Importanti attestati per il Creval in ambito sociale e finanziario Il Gruppo Creval vince il Premio Cerchio d Oro come intermediario finanziario più innovativo dell anno La cerimonia di premiazione Milano. Il Gruppo Credito Valtellinese si classifica al primo posto assoluto come intermediario finanziario più innovativo dell anno. Lo scorso mese di febbraio è stato consegnato al Direttore Generale del Creval Miro Fiordi il Premio Cerchio d Oro dell Innovazione Finanziaria, organizzato da AIFIN (Associazione Italiana Financial Innovation) in collaborazione con Edipi. Il Premio, giunto alla quarta edizione, è dedicato all innovazione nel settore finanziario e si pone l obiettivo di valorizzare i progetti che hanno saputo anticipare il mercato apportando importanti elementi innovativi nel panorama bancario e finanziario italiano. All edizione 2007/2008 hanno partecipato 25 istituzioni finanziarie, per un totale di 49 progetti presentati, al cospetto di una giuria altamente qualificata composta da docenti universitari provenienti da diverse università italiane e presieduta dal Professore Luciano Munari dell Università di Parma. Il prestigioso riconoscimento è stato ottenuto dal Creval grazie alla validità e alla forte componente innovativa dei progetti presentati. Nella categoria Marketing il primo posto è andato al Progetto Creval Insieme, la community aperta, formata dai circa colleghi del Gruppo e loro familiari che svolgono attività di volontariato nelle diverse associazioni sul territorio. Creval Insieme è stato premiato per la capacità di mettere a disposizione di tutti i collaboratori del Gruppo attivi nel sociale nuove ed articolate forme di contributo a favore delle loro associazioni. Il Direttore Mercato del Gruppo Creval Roberto Grazioli ritira il premio da Sergio Spaccavento, Presidente AIFIN IL CREDITO VALTELLINESE FINANZIA LE IDEE E VINCE IL PREMIO AIFIN BANCA E TERRITORIO Primo premio anche per IDEA, nella categoria Organizzazione & Operations, la Procedura progettata e realizzata per raccogliere in maniera codificata e sistematica suggerimenti ed idee provenienti dai collaboratori del Gruppo per il miglioramento dei processi aziendali, dei prodotti e dei servizi alla clientela. Una menzione speciale nella categoria Servizi è stata assegnata al Progetto ENS, l accordo di collaborazione tra il Credito Artigiano e l Ente Nazionale Sordomuti che ha visto l apertura a Milano, presso la sede di Piazza San Fedele, del primo sportello convenzionato per sordomuti gestito da un operatore non udente. «È un immenso piacere ricevere, proprio nell anno del Centenario, un prestigioso riconoscimento come il Cerchio d Oro a testimonianza della nostra sensibilità a sostegno di buone idee che portano innovazione e progresso sociale attraverso i contributi diretti del nostro capitale umano» ha dichiarato il Direttore Generale del Creval Miro Fiordi. Milano. Lo scorso mese di dicembre il Credito Valtellinese ha vinto il primo premio del concorso Banca e Territorio - organizzato da AIFIN - nella categoria Iniziative a sostegno dell imprenditorialità locale grazie al Progetto Challenge. Il Progetto Challenge, realizzato in collaborazione con i Giovani Imprenditori di Confindustria della Lombardia, prevede l erogazione di finanziamenti a tassi agevolati per la realizzazione di progetti innovativi con istruttoria comune banca/associazione. In questo modo si sostengono concretamente le buone idee dei Giovani Imprenditori finalizzate all innovazione e al miglioramento tecnologico di prodotto e di processo. 11

12 Oggi parliamo di... Intervento del Presidente del Credito Artigiano e Credito Piemontese Prof. Angelo Palma Lavoreremo per lo sviluppo economico e sociale del Piemonte Il Presidente del Credito Piemontese Prof. Angelo Palma Sono onorato di aver ricevuto l incarico di presiedere il Credito Piemontese e di avere l occasione di ritornare a Torino, città storica, operosa e dopo le Olimpiadi ritornata molto bella. L esperienza vissuta nel Gruppo Credito Valtellinese da quasi 20 anni, dapprima come Presidente del Collegio Sindacale del Credito Valtellinese e del Credito Artigiano e, da alcuni anni, come consigliere del Credito Valtellinese e Presidente del Credito Artigiano, mi consente di essere testimone esterno del progressivo sviluppo dimensionale e organizzativo del Gruppo Credito Valtellinese e delle sue caratteristiche peculiari, che sono valori. Come Credito Piemontese ci presenteremo sul campo umili ma determinati, consci che una banca piccola (ma con alle spalle una struttura organizzata di gruppo) e che vuole esprimersi come banca territoriale può trovare, pur in un contesto di elevata concorrenza, il suo spazio, essere apprezzata e via via ampliare le proprie dimensioni e incidere positivamente sul territorio. Una banca territoriale è una categoria economica che ha legami stretti con la propria clientela al punto da essere sovente la banca di famiglia, ossia la banca di riferimento delle aziende di piccole/medie dimensioni, in cui si instaura tra banca/impresa/imprenditore uno stretto rapporto di collaborazione da parte della banca, di fidelizzazione da parte del cliente. Non è certamente la presenza di un nome locale quale insegna che può identificare la banca, ma è il suo ruolo effettivo nella comunità territoriale. Il nostro obiettivo prioritario, che costituisce impegno morale, è l attenzione in modo concreto ai bisogni della clientela (artigiani, commercianti, professionisti, imprenditori), 12 al sostegno delle imprese nella loro crescita, non solo erogando genericamente credito, ma assistendole nelle loro scelte finanziarie, con la ricerca della qualità per godere in via continuativa della fiducia, di questi tempi elemento prezioso. Come? Attraverso comportamenti efficienti, trasparenti, franchi e corretti, prestando attenzione al rischio per la nostra gestione, per i clienti, per la solidità dell economia in generale. In questo contesto emergono in tutta la loro valenza: l uomo, quindi la struttura e la sua professionalità e i valori di riferimento della banca. Il mio Direttore ha trovato negli sportelli acquisiti uomini in gamba e soprattutto motivati. Su tali premesse il passaggio per essere squadra, in cui ciascun collaboratore «Il nostro obiettivo prioritario, che costituisce impegno morale, è l attenzione in modo concreto ai bisogni della clientela» è protagonista, e non semplice comparsa, è breve e non difficoltoso. Quanto ai valori di riferimento, la filosofia di fondo del Gruppo Credito Valtellinese, e lo sarà del Credito Piemontese, è quella di mettere a fattor comune (secondo la concezione del credito cooperativo e del modello renano, opposto a quello anglosassone) le attese delle diverse classi di interesse che hanno rapporti con l impresa e non solo con gli azionisti, in una logica non Agenzia 9 di Torino Agenzia di Tortona viziata della creazione di valore nel breve tempo, ma rivolta ad orizzonti più lunghi. Solo così può esservi uno sviluppo graduale e costante della banca in condizioni di equilibrio dinamico, attuato con tutti i protagonisti del sistema impresa (azionisti, clienti, dipendenti e così via) e, ancora, si è in grado di promuovere il miglioramento del contesto sociale in cui la banca opera. Ritornando all aspetto operativo, poiché siamo imprenditori cercheremo di sfruttare con lealtà i punti talvolta deboli delle banche concorrenti di grandi dimensioni, per farli divenire nostri punti di forza: la personalizzazione del rapporto banca/cliente, la forte identità e la coesione tra i dipendenti, l assunzione di decisioni rapide, grazie all autonomia del processo decisionale senza vincoli burocratici, specie nell erogazione del credito. Ho detto che vogliamo essere parte attiva nell economia del territorio piemontese, non solo esercitando l attività con professionalità e secondo le attese della clientela. Ci ripromettiamo di poter ripetere in Piemonte il modello che caratterizza le diverse banche territoriali del Gruppo, nelle quali gli imprenditori locali sono protagonisti con noi nel progetto e nello sviluppo dell iniziativa bancaria. La nostra credibilità in questo è tangibile con la realtà dei Soci e la composizione dei Consigli di Amministrazione delle tre banche nelle quali il Credito Valtellinese detiene il controllo (Credito Artigiano, Credito Siciliano, BAI). La nostra strategia è perciò quella di coinvolgere le forze locali, facendo sinergia virtuosa. L auspicio mio come Presidente del Credito Piemontese è il seguente: con umiltà, ma con determinazione lavoriamo insieme per contribuire all ulteriore sviluppo economico e sociale del Piemonte. Noi ce la metteremo tutta per sentirci dire: il Credito Piemontese è una bella banca. Voi aiutateci a raggiungere questo importante obiettivo!

13 Oggi parliamo di... Intervista al Direttore Generale del Credito Piemontese Giovanni Del Crappo Esportiamo in Piemonte la nostra matrice di banca popolare Il D.G. del Credito Piemontese Giovanni Del Crappo Torino. Lo scorso mese di febbraio è iniziata l operatività sul territorio del Credito Piemontese, la nuova banca del Gruppo Creval nata grazie all acquisizione da Banca Intesa Sanpaolo di 23 filiali a Torino ed in provincia di Alessandria. A guidare la nuova banca è Giovanni Del Crappo, già Direttore Commerciale del Credito Valtellinese. Lo abbiamo intervistato. Direttore, che clima ha trovato tra i nuovi colleghi delle filiali ex Banca Intesa Sanpaolo? Li ho trovati decisamente entusiasti, propositivi, desiderosi di dimostrare il loro valore professionale ed umano; hanno capito che è stata loro offerta una possibilità di crescita professionale all interno di un Gruppo, di cui condividono i valori, focalizzato sulla persona, e la vogliono cogliere anche per dimostrare ad Intesa Sanpaolo che valgono. Quali sono stati i suoi primi contatti con la realtà torinese? Ottimi. Torino è una città vivace, soprattutto dopo le Olimpiadi invernali, una città della quale avevo ricordi universitari risalenti agli anni 70; l ho trovata decisamente migliorata, la gente è cordiale, il tessuto industriale ed imprenditoriale fitto ed in continuo sviluppo. Ho già conosciuto diversi imprenditori, rappresentanti di enti, associazioni di categoria, imprese No Profit, esponenti politici, tra cui il Sindaco Chiamparino che ringrazio ancora per il piacevole colloquio, e diverse famiglie. Come opererà il Credito Piemontese in questa nuova realtà? Il mercato di riferimento è quello del Gruppo, siamo una banca territoriale orientata alle famiglie, alle PMI, agli operatori No Profit, ai commercianti ed artigiani, ai professionisti. Esportiamo in Piemonte la nostra matrice di banca popolare, di banca di prossimità attenta a ciò che succede nel territorio. Poniamo forte accento sul valore della relazione, offriamo capacità di ascolto e risposte chiare e veloci. Cosa comporterà per i clienti delle filiali di Torino l arrivo di una nuova banca come il Credito Piemontese? Sicuramente il nostro avvento porterà una ventata di aria nuova preservando le condizioni in essere. La clientela si renderà presto conto di avere a che fare con un interlocutore che pone al primo posto la soddisfazione del cliente e quindi non potrà che trarne giovamento. «Ci sono tutti i presupposti affinchè Torino ritorni uno dei principali poli dell economia italiana» Qual è il panorama creditizio in una città come Torino? La piazza di Torino è altamente competitiva, sono presenti in maniera massiccia 2 istituti storici come Intesa Sanpaolo e Unicredit, l indice di concentrazione delle prime 4 realtà è il più alto del Piemonte, addirittura sopra il 72%: questo significa che il 28% circa del mercato è spartito tra una trentina di operatori e che quindi basta consolidare ed espandere gradualmente la nostra quota per scalare velocemente le posizioni di questa importantissima classifica. Utilizzando i credo del Gruppo Creval, preservando le nostre peculiarità di banca popolare l operazione si configura alla nostra portata. Che tessuto economico-sociale ha trovato? Ho scoperto una città dinamica, un economia in forte espansione, delle infrastrutture appena modernizzate ed efficienti, una metropolitana breve ma all avanguardia: ci sono tutti i presupposti affinchè Tori- no, trainata dalla sua azienda più celebre, la FIAT, ritorni uno dei principali poli dell economia italiana. Quali saranno i prossimi passi del Credito Piemontese nella regione? La strategia è di ottimizzare la divisione per aree di pertinenza delle banche territoriali, per cui le filiali di Novara e Verbania verranno acquisite entro il 2008, le aperture di Arona e Borgomanero saranno già sotto l insegna Credito Piemontese, oltre ad altri 2 centri tra i capoluoghi di provincia; successivamente il Piano Industriale prevede una decina di aperture, fra le quali la copertura dei restanti capoluoghi, entro fine 2009 e, a seguire, di comuni con più di abitanti. Si aspettava una partecipazione così massiccia alla conferenza stampa di presentazione della banca? La macchina organizzativa si è mossa ottimamente e con una pianificazione di invio e recall adeguata; a supporto di questa, tutti i collaboratori hanno dato il loro prezioso contributo in termini di conoscenze ed il successo è stato veramente grandioso. Ho ricevuto diverse attestazioni di stima ed approvazione per gli interventi e la chiarezza espressa. Vi erano più di 150 persone che hanno assistito con attenzione all evento, evidente segnale di fiducia e di aspettative concrete che siamo certi di non deludere. Il D.G. Giovanni Del Crappo con il Sindaco di Torino Sergio Chiamparino 13

14 Comunicazione Intervista a Roberto Grazioli, Direttore Mercato del Gruppo Creval C è aria nuova nel Gruppo Creval Il 25 febbraio è partita la campagna pubblicitaria dedicata alla promozione delle nuove 35 filiali del Gruppo acquisite da Intesa Sanpaolo. L operazione di comunicazione ha coinvolto sia le province di Torino e di Alessandria, in cui sono collocate le 23 filiali che hanno dato vita al Credito Piemontese, sia la provincia di Pavia con le restanti 12 filiali a marchio Credito Artigiano. I mezzi scelti: affissione nelle città sede delle filiali, annunci stampa sulle principali testate locali ed eventi promozionali mirati. Abbiamo chiesto a Roberto Grazioli, Direttore Mercato del Gruppo Credito Valtellinese, di illustrarci le strategie e le caratteristiche del progetto di comunicazione. Cosa vi ha spinto a sviluppare una campagna di comunicazione dedicata alle nuove filiali? L acquisizione di nuove filiali costituisce un attività molto complessa e delicata che coinvolge sia aspetti finanziari e organizzativi, sia aspetti relazionali: clienti e dipendenti si trovano di fronte ad un nuovo interlocutore poco conosciuto nei territori di recente insediamento. Per riuscire ad instaurare una buona relazione è stato fondamentale presentare al meglio, ai nuovi clienti, il nostro modo di fare banca ; un adeguata campagna di comunicazione è stata la risposta a questa necessità. «È stato fondamentale presentarci al meglio ai nuovi clienti: un adeguata campagna di comunicazione è stata la risposta a questa necessità» In sintesi, quali obiettivi si è posta la campagna? Due gli obiettivi principali. Il primo: comunicare nelle province di Alessandria e Torino la nascita della nuova banca del Gruppo, il Credito Piemontese, e l apertura di nuovi sportelli del Credito Artigiano nel Pavese. Il secondo, ma non meno importante: fidelizzare la nuova clientela. Alla base la volontà di trasmettere i valori del Gruppo Creval. Particolarmente entusiasmante è stata l attività di sviluppo dell immagine della banca neonata: abbiamo scelto un nome importante come Credito Piemontese e un marchio che, seppur legato nelle forme al Gruppo Credito Valtellinese, richiama nel colore rosso lo stemma della regione Piemonte, a testimonianza, da subito, del legame con il territorio. Come siete giunti alla scelta del messaggio C è aria nuova a Torino... Alessandria... Pavia? Abbiamo sviluppato il concept creativo C è aria nuova insieme a Max Information, agenzia di pubblicità e marketing di Bologna appartenente al noto Gruppo Armando Testa, con l obiettivo di comunicare in modo immediato e semplice, leggero e positivo la novità che ha investito, come una ventata d aria fresca, Torino, Alessandria e Pavia. Semplice ed immediata l immagine: un papà ed una bambina, sulle sue spalle, che tiene un aquilone con il nostro marchio. In più sullo sfondo l architettura inconfondibile delle tre città che rappresenta il desiderio del Credito Piemontese ed Artigiano di inserirsi nel contesto locale. La filiale di Grugliasco del Credito Piemontese Banche e sportelli fatti di persone che ti conoscono già : ci può commentare questo slogan tratto dalla campagna pubblicitaria? La novità, come abbiamo già detto, talvolta può disorientare. Abbiamo pertanto voluto, con questa frase, rassicurare i clienti sul 14

15 Comunicazione fatto che i dipendenti delle 35 filiali non cambieranno; conoscendo già i loro clienti e condividendone radici e valori, potranno infatti offrire la migliore assistenza e assicurare la continuità della relazione. Questo momento di passaggio avrà il sostegno di un Gruppo solido che ha trovato nella banca locale il suo modello di riferimento: una banca che vuole conoscere il territorio e parteciparvi attivamente. Prima accennava ad eventi promozionali collegati al lancio. Può descriverci di cosa si tratta? Come di consueto, accanto alla pianificazione pubblicitaria tradizionale, si creano eventi sul territorio che consentono la moltiplicazione della visibilità complessiva. Per questa ragione siamo partiti con la presentazione del Credito Piemontese, avvenuta il 25 febbraio a Il Credito Piemontese sarà presente con uno stand alla Fiera Internazionale del Libro di Torino. Il Credito Artigiano ha donato, a Pavia, una nuova sede a Internet Saloon. La conferenza stampa di presentazione del Credito Piemontese Che tipo di pianificazione media avete sviluppato? Trattandosi di una campagna istituzionale rivolta ad un target ben preciso, rappresentato dalla clientela delle 35 filiali acquisite da Intesa Sanpaolo, sono stati selezionati, con la consulenza di Media Italia, la stampa quotidiana, la radio e l affissione capillare nelle località coinvolte. Questi i numeri: oltre 60 uscite su La Stampa e su La Provincia Pavese, oltre impianti di affissione esterna, pianificati dal 25 febbraio fino a metà aprile, e più di 500 passaggi radio. Altrettanto importante, per l impatto verso il pubblico, è stata l operazione di personalizzazione delle vetrine delle filiali con l immagine della campagna, oltre all allestimento interno con materiale di comunicazione coordinato. Torino presso l hotel Principi di Piemonte, durante la quale il Prof. Angelo Palma e Giovanni Del Crappo, rispettivamente «Il nostro obiettivo era di comunicare in modo immediato e semplice, leggero e positivo la novità che ha investito, come una ventata d aria fresca, Torino, Alessandria e Pavia» La Fiat 500 vestita per l occasione Presidente e Direttore Generale, hanno ufficializzato la nascita della nuova banca alla presenza delle autorità e dei giornalisti; un evento di grande successo, con oltre 150 persone intervenute. Seguirà la partecipazione del Credito Piemontese alla Fiera Internazionale del Libro di Torino, in qualità di sponsor degli eventi culturali. All area pavese abbiamo donato, anche grazie al prezioso contributo di Microsoft e HP, una nuova sede di Internet Saloon, la nota scuola dedicata alla formazione informatica degli over 50. Sono stati inoltre avviati i contatti con gli Enti No Profit del territorio per offrire il nostro tradizionale supporto per la realizzazione delle attività sociali, sportive e culturali. Posso chiederle l investimento complessivo dell operazione? L investimento complessivo è stato di circa euro. Una cifra importante, commisurata al valore dell operazione di acquisizione delle 35 filiali e del lancio di una nuova banca in un territorio non ancora presidiato dal Gruppo. 15

16 Personaggi Intervista alla pianista Enrica Ciccarelli L eleganza alla tastiera Enrica Ciccarelli, stimata cliente del Credito Valtellinese, in concerto Cernobbio (Como). La incontriamo nella sua casa sul lago di Como, immersa nel verde. «Serve solitudine, concentrazione nel mio lavoro, senza alcuna contaminazione col mondo esterno» ci dice, mentre ci accoglie nella sala dove passa le giornate a studiare, davanti a tre pianoforti. Enrica Ciccarelli, pianista, non ha bisogno di presentazioni. Nata a Sondrio, inizia qui gli studi con la professoressa Marilena Gilardi che la accompagna nei primi passi nella musica con grande professionalità e competenza. Poi gli studi di organo e pianoforte al Conservatorio di Milano per fare, subito dopo, negli anni 90, il grande salto nel tempio del concertismo internazionale. Suona nelle più prestigiose sale da concerto di tutto il mondo, partecipando ad importanti festival internazionali e assurge a notorietà mondiale per essersi cimentata, tra l altro, nel concerto in la minore di Clara Schumann, un concerto tecnicamente molto difficile e poco noto. È tra le prime donne ad aver inciso la settima sonata di Prokofiev per pianoforte scritta dall autore durante la seconda guerra mondiale per Sviatoslav Richter. 16 «Per noi pianisti non esistono vacanze, sabati e domeniche» Enrica, iniziamo col tuo repertorio preferito? Non esistono autori o brani che prediligo in assoluto, esistono però autori e brani che mi hanno portato fortuna e grazie ai quali sono stata chiamata a suonare nelle più prestigiose sale da concerto. Per esempio il concerto per pianoforte e orchestra di Clara Wieck Schumann che la grande pianista scrisse quando aveva solo 15 anni: penso di poter affermare che ho notevolmente contribuito alla riscoperta di quest opera molto interessante che ho suonato a Roma, Salisburgo, Milano, Città del Messico, Berlino... Poi il concerto Soirée di Nino Rota, che tra l altro eseguirò il prossimo novembre anche in Cina. Di Nino Rota, scomparso nel 1979, tutti ricordano le sue musiche da film, pochi sanno che è stato un grandissimo compositore di opere sinfoniche ed un grandissimo musicista. Oggi stiamo lavorando ad un ambizioso progetto, insieme alla signora Silvia Rota Blanchaert, erede di Nino, per celebrare nel 2009 il trentennale della morte. Quali sono stati i tuoi maestri? Non parlerei di maestri in senso stretto. Debbo molto al buon insegnamento di base ricevuto al Conservatorio e all incontro, all amicizia e agli scambi artistici con grandi musicisti del calibro di Sergiu Celibidache, Nikita Magaloff, Radu Lupu. Ma soprattutto all amicizia con Yevgeny Kissin, che è uno dei più grandi pianisti al mondo. Poter suonare con lui, scambiarsi delle opinioni ad alto livello, per me è stato fondamentale. Nell attività concertistica si può crescere all infinito? Ci sono due componenti nel mio lavoro: una parte che definisco atletica un musicista, sia esso pianista o violinista, deve essere in forma fisicamente e una parte intellettuale, interpretativa, creativa. Se la curva dell atletismo inizia a scendere verso i 60 anni, quella intellettuale non finisce mai. L esperienza che fornisce la vita arricchisce l humus interpretativo del musicista, fornendogli una possibilità infinita di trasformazione dei brani e dei pezzi musicali

17 Personaggi anche attraverso un differente utilizzo del suono, del modo di toccare la tastiera. Quante ora studia un pianista? Dipende So che il maestro Pollini studia 8-10 ore tutti i giorni, altri più e altri meno Io studio 6 ore al giorno, ma non stacco mai completamente, penso sempre alla musica. L altra sera, ad esempio, avevo ascoltato un disco con il 5 di Beethoven e la mattina successiva mi sono svegliata stanchissima, con questa musica in testa. Mi sono resa conto che tutta la notte avevo ripassato, elaborato, il 5 di Beethoven. È vero che non stacchi neppure in vacanza? Nel 2007, per la prima volta da quando svolgo attività concertistica, sono stata 15 giorni senza il pianoforte. È stato uno stacco salutare Certo, non sempre si può Quest anno non lo potrò fare, avrò le tournée in Cina, USA e Germania che mi obbligheranno ad un esercizio costante, senza interruzioni. Per noi pianisti non esistono vacanze, sabati e domeniche. Si suona sempre, ogni giorno. Quando sei sul palcoscenico provi sempre emozione? Si, sicuramente. Non c è artista che non provi emozione, tensione. Emozione intesa nel senso positivo, che favorisce la concentrazione, che aiuta a trasmettere la musica al pubblico. Molte emozioni/tensioni, poi, sono legate alla contingenza: al prestigio della Sala in cui si suona, al tipo di pubblico. Alla fine di un concerto ci si sente non solo stanchi fisicamente, ma anche emotivamente svuotati. Per questo motivo ci sono artisti come Kissin ad esempio che non riescono a fare concerti troppo ravvicinati nel tempo a causa dell enorme dispendio di energia in campo emotivo. Sei spesso all estero per concerti, sovente anche fuori dall Europa. Che cultura musicale trovi rispetto all Italia? Ci sono diversi Paesi dove, purtroppo, per un musicista classico si lavora meglio che in Italia. Circa 20 anni fa, nel nostro Paese, si è fatta la scelta sciagurata di tagliare i finanziamenti alla musica determinando così la chiusura di quasi tutte le orchestre, come quelle della RAI (oggi presente solo a Torino, ndr). Così oggi ce ne sono poche, e poche di grandi qualità. In Italia cambiano i governi, ma la scarsa sensibilità nel campo della musica rimane una costante. In Ger- «Alla fine di un concerto ci si sente anche emotivamente svuotati» mania anche città piccole, paragonabili a Sondrio, hanno la propria orchestra, con una propria stagione concertistica, e diverse aziende, banche locali, Sparkasse fanno a gara nel dare loro sostegno economico. In Italia si ragiona più per eventi, si finanzia il grosso concerto ma non le orchestre e le società musicali. Poi anche a scuola, da noi, la cultura musicale è quasi un optional. E pensare che l Italia è la patria della musica Era la patria della musica Vi faccio un esempio. Dal 2002 sono invitata, anche più volte all anno, in Cina. Nel corso di questi anni ho potuto constatare il grande salto qualitativo fatto da questo Paese in campo musicale, tanto più sorprendente se pensiamo che sino a 20 anni fa chi osasse dedicarsi alla musica finiva dritto nei campi di lavoro. Con tenacia e lungimiranza si sono sforzati di imparare, di capire cosa servisse loro per migliorare, hanno preso contatti con artisti europei e americani, hanno stretto collaborazioni. La determinazione cinese nell investimento musicale e culturale è impressionante, non ho mai visto così tanti bambini in silenzio ascoltare un concerto di musica classica. Così mentre la Cina, come altri Paesi, sta costruendo il proprio domani anche in campo musicale, noi arretriamo pericolosamente. Hai progetti futuri, brani/autori su cui vuoi cimentarti? Voglio parlarti, più che di autori, di un progetto che sta andando in porto con Mariella Devia, uno dei più grandi soprani viventi. Con lei mi cimenterò nelle Mazurke di Chopin trascritte per voce e pianoforte da Pauline Viardot. Faremo un recital insieme, una chicca del repertorio. Last but not least: il tuo legame con la Valtellina? Ho i parenti in Valtellina, ho la casa della nonna a Mondadizza (vicino a Sondalo), sono nata a Sondrio in una parola: mi sento profondamente valtellinese. Più il tempo passa, più sento forte il legame interiore a questa terra. Trovo che sia una valle con grandi potenzialità, con una popolazione tosta. Auguro alla Valtellina e ai suoi abitanti grande prosperità. Il Vice Direttore Generale del Creval Franco Sala con Enrica Ciccarelli 17

18 L AZIENDA DEL MESE Intervista al Cav. Mario Galbusera Galbusera: innovazione e qualità al servizio del consumatore Cosio Valtellino. Chi, oggi, passa per la strada che lambisce Cosio Valtellino, paese nei pressi di Morbegno, verrà colpito da un diffuso profumo di biscotti nell aria. È il profumo che proviene dallo stabilimento Galbusera, la famosa azienda dolciaria che è un po il simbolo della colazione all italiana. La gamma dei suoi biscotti è in grado di appagare gusti ed esigenze diverse, tenendo in grande considerazione la sempre maggiore richiesta dei consumatori di avere prodotti buoni ed anche in grado di salvaguardare la forma fisica e la salute. Ma Galbusera non è solo un azienda importante. La sua storia si intreccia con la storia del 900 in Valtellina, e per questo, noi che stiamo celebrando il centenario del nostro istituto, l abbiamo scelta per il presente numero di Pleiadi. Al Cav. Mario Galbusera, Presidente e fondatore dell azienda, abbiamo posto alcune domande. Cavaliere, quando nasce l azienda? La storia di Galbusera comincia nel 1948 nel laboratorio attiguo al caffè-pasticceria che mio padre, Ermete Galbusera, aveva aperto a Morbegno. Io e mio fratello Enea, finiti 18 2 storiche confezioni della Galbusera «Lo stabilimento Galbusera di Cosio Valtellino è uno dei primissimi impianti in Europa per volumi produttivi» gli studi di ragioniere e dopo alcuni anni all Università Bocconi di Milano, abbiamo cominciato a lavorare in laboratorio con lui per imparare il mestiere e proprio qui iniziammo a produrre i primi biscotti artigianali che distribuivamo personalmente agli empori della zona circostante Morbegno e Sondrio, andando in giro con un motocarro quasi come ambulanti. Riscontrammo da subito un successo inaspettato e quasi senza rendercene conto ci trovammo a dover produrre quantità tali da dover pensare ad una produzione su vasta scala. Così abbiamo dato il via alla costruzione, nel 1952, del nostro primo stabilimento. Ma la vera svolta avvenne nel 1966 con la costruzione del nuovo stabilimento di Cosio. Nello stesso anno morì mio fratello e io mi ritrovai improvvisamente solo a gestire lo stabilimento di Morbegno e contemporaneamente la costruzione di quello di Cosio. Può ripercorrere storicamente le tappe principali dell azienda? Come dicevo, negli anni 60, per gestire Il Direttore commerciale del Creval Edoardo Semeria insieme al Cav. Mario Galbusera. L azienda Galbusera è stimata cliente del Credito Valtellinese in maniera efficiente i numerosi ordini che arrivavano, decidemmo di costruire un nuovo stabilimento a Cosio Valtellino, dove si trova attualmente. Un impianto tecnologicamente già molto avanzato per il tempo e sul quale abbiamo continuato ad investire per mantenerlo ad altissimi livelli di efficienza ed innovazione. Oggi è uno dei primissimi impianti in Europa per volumi produttivi. Il nuovo stabilimento e la nostra costante ricerca per ricette sempre più creative sono stati gli elementi che hanno segnato lo sviluppo della Galbusera. Il frollino Zalet, capostipite di un ampia gamma di biscotti, proprio in questi anni divenne il simbolo della colazione all italiana. L inizio degli anni 80 ha segnato un altra importante tappa. Dagli uffici vendita di Milano città, aperti negli anni 60, decidemmo di costruire una vera e propria sede aziendale ad Agrate Brianza, in provincia di Milano, dove furono concentrate le attività commerciali e di marketing. La vicinanza, anche fisica, con la città simbolo dell industria e del business avrebbe continuato ad aiutarci nel nostro processo di consolidamento e di crescita ed una vera e propria sede avrebbe dato prestigio all azienda. Negli anni 90 è nata la linea Speciali Salute. Avevamo rilevato come ci fosse già una diffusa attenzione verso la salute e in generale i prodotti leggeri. Al tempo stesso avevamo però anche visto che l offerta di questo tipo era limitata e, cosa più importante, costituita da prodotti dal sapore poco gratificante. Da qui l idea di creare un cracker senza grassi ma tanto

19 L AZIENDA DEL MESE gusto: sono così nati i Magretti. L enorme successo ci diede l impulso per continuare a lavorare in questa direzione introducendo le gamme senza zuccheri aggiunti, senza colesterolo, senza grassi aggiunti e, più recentemente, senza glutine. Oggi siamo leader del mercato salutistico con una quota di circa il 40% e gli Speciali Salute, che contano ben 20 referenze, sono ormai diventati il nostro core business, senza tralasciare la produzione dei nostri biscotti classici. Quali sono stati i fattori che hanno determinato il successo aziendale? Dagli anni 60 ai 70, il fattore determinante per il successo è stata prima la capacità di produrre su larga scala, successivamente di essere stati in grado di offrire al consumatore, già in quegli anni, prodotti leggeri e gustosi. Il tutto supportato da una campagna pubblicitaria con protagonista il Mago G che ha dato notorietà all azienda ed è diventato un simbolo dell Italia anni 70. Dai primi anni 90 ad oggi, il lancio della linea salutistica è stata la marcia vincente che ci ha permesso di essere pionieri di una fetta di mercato oggi in forte crescita e della quale continuiamo a mantenere orgogliosamente la leadership. Come nasce un vostro prodotto? Come interpretate l esigenza dei gusti dei consumatori? Galbusera si avvale della collaborazione di un team di esperti scientifici che fornisce un importante supporto Un impastatrice e lo Stabilimento Galbusera nel 1950 «Il Mago G ha dato notorietà all azienda ed è diventato un simbolo dell Italia anni 70» consulenziale nell identificare le aree nutrizionali più rilevanti sulle quali investire. Le direzioni Marketing e Ricerca&Sviluppo lavorano in sinergia con il Comitato Scientifico composto da autorevoli esperti in nutrizione e lo supportano con un attenta analisi del mercato per evidenziare le tendenze in atto, la tipologia di prodotti sullo scaffale e gli eventuali spa- Alcune confezioni di biscotti Galbusera zi ancora inesplorati. Successivamente, in stretta collaborazione con la Produzione, si procede alla realizzazione di alcuni prototipi che vengono sottoposti a test di qualità di un team di 36 esperti assaggiatori (interni all azienda) e test di prodotto e di mercato condotti da società esterne. Come le esigenze dietetiche dei consumatori hanno influito sulla nascita di nuovi prodotti? Come già accennavo prima, sono aumentate le richieste di prodotti a basso contenuto di zuccheri e grassi per il controllo di esigenze legate al colesterolo e al diabete. Anche il problema delle intolleranze alimentari si è diffuso in maniera capillare facendo registrare una crescita delle richieste di prodotti privi di alcuni elementi come il latte, le uova o il glutine. Tutti ottimi spunti per l industria e per la creazione di nuovi prodotti. L azienda oggi e le nuove frontiere del gusto. Galbusera è oggi leader nel mercato salutistico dei prodotti da forno con una quota di circa il 40% ed un giro d affari di 120 milioni di euro con una crescita costante negli ultimi anni che si è attestata intorno al 10%. Sempre radicata nel territorio lombardo ma diffusamente conosciuta a livello nazionale, Galbusera conta 500 dipendenti. Le redini dell azienda sono ormai nelle mani dei miei figli, Paolo Amministratore Delegato Lorenzo, Andrea e Guido Consiglieri Delegati che siedono in Consiglio d Amministrazione con i manager che hanno contribuito allo sviluppo dell azienda e che ora fanno da guida alle nuove forze emergenti. Continueremo a portare avanti la nostra missione: investire continuamente in innovazione e ricerca per offrire prodotti sempre nuovi, originali, di qualità superiore ed in grado di rispondere alla molteplicità di gusti e di esigenze nutrizionali del consumatore, ma con un attenzione costante alla bontà. 19

20 Solidarietà È partito il progetto di valorizzazione delle attività di volontariato dei dipendenti del Gruppo Creval Insieme: crescere insieme nella solidarietà Il 2008 ha visto la nascita di Creval Insieme, una community aperta, formata dai circa colleghi del Gruppo e loro familiari che svolgono attività di volontariato nelle diverse associazioni sul territorio e dagli oltre 500 collaboratori che hanno dichiarato l interesse a dare il proprio contributo in attività socialmente utili. Facciamo il punto del Progetto con il Direttore Generale del Creval Miro Fiordi. Direttore, cos è esattamente Creval Insieme? Potremmo definirla un associazione composta dagli oltre colleghi del 20 «Abbiamo pensato di coinvolgere la nostra risorsa più importante, i dipendenti, al fine di valorizzare le loro attività in ambito sociale» Gruppo Creval e loro familiari che, insieme a nuove ed articolate modalità di contributo della Banca, potranno realizzare sempre maggiori iniziative a favore del territorio in cui prestano il loro impegno sociale. Da dove è partito il progetto? Dal forte senso di responsabilità sociale verso il territorio dove operano le banche del Gruppo, che ci suggerisce di cercare sempre nuove forme di impegno. Abbiamo così pensato di coinvolgere la nostra risorsa più importante, i dipendenti, al fine di valorizzare le loro attività in ambito sociale. Per meglio comprendere le dimensioni del volontariato aziendale abbiamo predisposto un questionario nel quale i colleghi hanno indicato il settore di impegno sociale e le necessità prevalenti della loro associazione. Quali sono gli obiettivi principali che Creval Insieme si prefigge e cosa in concreto realizza il Progetto? Aiutare i colleghi e le associazioni in cui operano mettendo a disposizione, oltre a fondi, anche la consolidata esperienza nel No Profit acquisita in 100 anni di storia. Nel dettaglio la Banca mette a disposizione: una via preferenziale per la richiesta di fondi a sostegno delle iniziative; il supporto finanziario di Conto No Profit, senza spese di tenuta conto ed alta remunerazione; la consulenza sulle più innovative tecniche per la raccolta fondi; materiale promozionale personalizzato (depliant, manifesti, calendari), ivi compreso la realizzazione del sito internet dell associazione; un articolata rete di fornitori per l approvvigionamento di materiale vario (hardware, software, cancelleria, materiale tecnico...) a condizione di favore. Come avviene concretamente l interazione con le associazioni? Stiamo realizzando un sito internet ad hoc, che rappresenterà il punto di incontro tra le associazioni. Attraverso questo portale ogni collega potrà condividere le proprie attività, reclutare nuovi volon-

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