Parola a... Mons. Benedetto Tuzia offre una serie di commenti a margine del recente Convegno nazionale della Caritas sulle nuove periferie sociali

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1 1,10 euro N. 14 Venerdì 11 Aprile 2014 l editoriale Fecondazione eterologa, i veri problemi in gioco il fatto Periodico settimanale - Poste Italiane S.p.A. Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Fil. di Perugia Uff. A/P GIOR- NALE LOCALE ROC CONTIENE I.P. di Elio Bromuri I giudici della Corte costituzionale bocciano la norma contenuta nella legge 40 del 2004 secondo cui era proibito usare la fecondazione eterologa. Ciò significa che una coppia sterile può ricorrere a un donatore esterno per avere un figlio. Sono dieci anni che si discute e si combatte su fronti opposti su questa legge in generale, e su questa norma in particolare. Non entro nei particolari, che non mi competono e nei quali non saprei districarmi. Da quello che ho letto, posso trascrivere che da questo momento sarà possibile ricorrere a donatori di ovociti e spermatozoi quando uno dei due partner è sterile. Sarà lecita l ovodonazione; qualsiasi uomo fertile potrà donare il proprio sperma. La sentenza ha valore di legge e non è oppugnabile: non potrà essere di nuovo annullata. Tale decisione vale per tutti i cittadini italiani che hanno problemi di sterilità. I primi a sollevare il dubbio di costituzionalità della procreazione eterologa sono stati gli avvocati Filomena Gallo e Gianni Baldini, legali del procedimento di Firenze, che hanno seguito 17 casi su 29, rispettivamente segretario dell associazione Luca Coscioni e docente dell Università di Firenze. Sembra che la prossima battaglia che sarà ingaggiata contro la legge 40 sarà per l abolizione del divieto di fare ricerca sugli embrioni. Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin intanto prende tempo, in attesa di verificare le conseguenze che tale sentenza potrà portare in concreto, e le modalità con cui potrà essere adottata la pratica della procreazione eterologa, per quanto ad esempio riguarda l anonimato del donatore esterno, che si concretizza nella domanda se i bimbi nati abbiano diritto a conoscere i veri genitori. Questo tipo di problemi scalda i dibattiti, che poi si allargano e vanno a toccare altri temi della sfera della sessualità, affettività, procreazione. C è un clima di rincorsa su questi temi, esaltati e sbandierati come grandi conquiste di libertà, liberazione dai tabù, emancipazione, esaltazione di vittorie di civiltà, conquiste di potere, aumento della sfera dei diritti... Manca un qualche accenno al diritto dei figli, ad esempio sapere da quale ceppo biologico si proviene, in quale utero ci si è formati e quindi chi siano i veri (biologici) genitori. Non dice la scienza medica che conoscere i propri antenati aiuta a conoscere se stessi, per tutto il patrimonio genetico, tendenze, malattie, durata della vita? Un tale faceva il calcolo: mio padre è vissuto 96 anni e mia madre Siamo nel campo dell empirico, evidentemente, ma scivoliamo in un ambito freddo, asettico, forse meno umano, poco umano, disumano? Penso che, anziché grida di vittoria da una parte, e lamentele e rivalse dall altra, si dovrebbero affrontare questi temi con sobrietà e modestia, come ricorsi di necessità per difetti, sofferenze, mancanze, frustrazioni, e quindi cercando in molti casi soluzioni ponderate. È sempre una sconfitta quando un difetto della natura costringe a snaturare un processo perdendo qualcosa della natura stessa. Non si tratta quindi di condannare alcuno, ma di introdurre una mentalità diversa nel campo dei diritti e delle pretese, perché il limite del comportamento umano non sia eluso con superficialità, e non ci si presti a soddisfare speculazioni e interessi economici. Questa domenica inizia la celebrazione della Pasqua con il rito delle Palme. Ci accostiamo al Mistero con una riflessione liturgica di padre Viola sulla Croce, anticipando la novità del Giovedì santo di Papa Francesco, e dando uno sguardo agli eventi della Settimana santa in Umbria 13 Parola a... Mons. Benedetto Tuzia offre una serie di commenti a margine del recente Convegno nazionale della Caritas sulle nuove periferie sociali 3 Elezioni europee Contro la disaffezione al voto e il populismo anti-ue scendono in campo i Vescovi del Continente e l associazione laicale Iniziativa dei cristiani per l Europa Università Inaugurazione dell anno accademico: le linee guida del magnifico rettore Moriconi, le risorse offerte dal ministro dell Istruzione Stefania Giannini 5 La Voce / Umbria Radio Trent anni fa il nostro settimanale iniziava il nuovo corso e nasceva la radio cattolica regionale. Se ne parlerà al Festival internazionale del giornalismo DIOCESI PERUGIA StarCup: riparte il torneo di calcio degli oratori DIOCESI CASTELLO Gli insegnanti di Religione dicono TODI Libro di Debora Bartolini contro la DIOCESI TERNI Veglia dei giovani in vista della Pasqua FOSSATO DI VICO Le Acli in assemblea e meditazione a GUBBIO Va a François Dolbeau il premio 17 gioie e dolori 18 tratta delle donne 20 e della Gmg23 Fonte Avellana 24 Bandiera

2 2 LA VOCE FEDE&CULTURA Si conclude con l aspetto liturgico la serie di riflessioni sulla Croce proposte da esperti in preparazione al Venerdì santo Santo che soffri, Dio che ci sai deboli VENERDÌ 11 APRILE 2014 L altare interamente spoglio, senza croce, senza luci, senza tovaglie; le vesti liturgiche del colore del sangue; il silenzio dell assemblea; la prostrazione dei ministri: così la comunità cristiana inizia la celebrazione della Passione del suo Signore. Tutto penetra dentro di noi e scuote nel profondo il nostro mondo interiore: la forza austera della pietra dell altare, che lascia le vesti della mensa per mostrare la nudità del sacrificio; le vesti intrise di quel sangue nel quale il Figlio ha inaugurato il mistero pasquale; l intensità di un silenzio che amplifica ogni gesto e ogni parola; la drammaticità del corpo nella polvere della terra, a mostrare fragilità, penitenza, supplica intensa, consegna totale. L azione liturgica del Venerdì santo si apre invitandoci a fissare gli occhi del cuore sulla Passione del Signore, evento nel quale si concentra tutta la storia. Di questa celebrazione noi abbiamo bisogno per vivere. Ungaretti, contemplando l orrore della città di Roma devastata dalla guerra, scrive: Vedo ora nella notte triste, imparo, / so che l inferno s apre sulla terra / su misura di quanto / l uomo si sottrae, folle, alla purezza della Tua passione. Il mistero di questo giorno è dominato dalla Croce perché non accada che ci sottraiamo alla purezza della Passione del Signore, senza la quale il dolore del mondo altro non sarebbe che l inferno sulla terra. Dentro la Passione Tre sono i momenti di questa celebrazione: la liturgia della Parola; l adorazione della santa croce; la santa comunione. Non si tratta di stare a guardare da spettatori uno strano genere di rappresentazione della Passione: l azione celebrativa ci fa partecipi dell evento della morte di Gesù che si rende presente. Ci viene anzitutto Senza la purezza della Passione del Signore - dice il poeta - il dolore del mondo altro non sarebbe che l inferno sulla terra annunciata una Parola che ci permette di fare nostri - scrutandoli da dentro - i sentimenti di Gesù nella sua Passione. È per noi una possibilità inaudita: non si tratta di immaginare lo stato d animo di Gesù, sperando che i nostri cuori pietrificati possano avvertire un qualche coinvolgimento emotivo. La Parola del quarto Canto del Servo sofferente del profeta Isaia ci permette di conoscere da dentro il contenuto preciso dell obbedienza del Figlio. Per questo ci impressiona la perfetta corrispondenza tra questa Parola e la descrizione della Passione di Gesù, della quale Giovanni ci mostra il senso glorioso. Gesù obbedisce alla Parola del Servo versetto per versetto: per questo si carica delle nostre sofferenze e come agnello condotto al macello non apre la bocca. Torna alla mente ancora il poeta: Santo, Santo che soffri, / maestro e fratello e Dio che ci sai deboli. La compagnia che Gesù ci offre con la sua Passione è l unica vera consolazione capace di dare senso al nostro dolore con il suo amore: D un pianto solo mio non piango più, / ecco Ti chiamo, Santo, / Santo, Santo che soffri. Questa sua solidarietà con noi peccatori, al punto da imparare l obbedienza da ciò che patì (cfr Eb 5,8), è la novità del sacerdozio di Cristo, che - come annuncia la seconda lettura - è divenuto causa di salvezza eterna per coloro che gli obbediscono (Eb 5,9). Sì, proprio adorazione L obbedienza di Gesù è, dunque, la nostra forza, e la Chiesa nel Venerdì santo ne manifesta una piena consapevolezza: per questo la liturgia della Parola si conclude con la preghiera universale nella quale invochiamo l efficacia del sacrificio di Cristo sulla Chiesa e sul mondo intero. Una esortazione indica l intenzione per la quale pregare, a questa segue la preghiera silenziosa dell assemblea che viene raccolta dall orazione del sacerdote. Il silenzio orante dell assemblea è il respiro di questa solenne preghiera della Chiesa. Alla liturgia della Parola segue l adorazione della santa croce. Il Messale ci offre due possibilità: in entrambe abbiamo una progressiva ostensione del legno della croce al quale fu appeso il Salvatore del mondo. La croce viene poi offerta all adorazione di tutti i fedeli. Quando mai ci capita di accostare alla parola croce il verbo adorare? Tutti gli altri giorni dell anno usiamo il termine croce come sinonimo di disgrazia, sfortuna, maledizione: il Venerdì santo ci insegna ad Papa Francesco all adorazione della Croce nel Venerdì Santo del 2013 adorarla, cioè a riconoscere nella nostra croce, in forza della sua, il luogo della glorificazione di Dio in noi. Inginocchiarsi davanti al legno della croce e baciarlo, più che essere espressione della nostra compassione per le sofferenze di Gesù, è l adorazione stupita della sua compassione per noi, che con il suo amore fa nuove tutte le cose, anche la nostra morte. Ci viene dato di adorare - nelle sue piaghe che lui ha preso da noi - le nostre stesse ferite divenute nel suo corpo manifestazione dell amore. Amore che va gustato In questo giorno, come nel sabato che segue, la Chiesa non celebra l eucaristia ma tiene fissi gli occhi del cuore sul contenuto stesso dell eucaristia, vale a dire la croce del Signore. Se il Signore non avesse anticipato nel pane spezzato la consegna della sua morte, noi non avremmo potuto comprenderla. Senza il pane spezzato, la morte in croce di Gesù sarebbe rimasta per noi il fatto aberrante della condanna di un uomo giusto; ma senza la sua morte, il pane spezzato non sarebbe stato altro che un rito vuoto. Per questo abbiamo bisogno di mangiare il suo Corpo eucaristico che la Chiesa custodisce dalla celebrazione della Cena del Signore, per gustare l amore del suo dono per noi. L azione liturgica si conclude con un orazione sul popolo carica di speranza: Scenda, o Padre, la tua benedizione su questo popolo, che ha commemorato la morte del tuo Figlio nella speranza di risorgere con lui; venga il perdono e la consolazione, si accresca la fede, si rafforzi la certezza della redenzione eterna. L assemblea si scioglie in silenzio, l altare torna a essere spoglio in attesa che nella Veglia pasquale l acclamazione alla luce di Cristo rompa il silenzio e l altare venga ornato come tavola del banchetto per la festa della risurrezione del Signore, nel quale tutti noi viviamo eternamente. Padre Vittorio Viola, ofm docente di Liturgia all Istituto teologico di Assisi, coordinatore della Commissione Ceu per la liturgia

3 VENERDÌ 11 APRILE 2014 LA VOCE ELEZIONI EUROPEE 3 VERSO IL VOTO DI MAGGIO. L appello dell Iniziativa dei cristiani per l Europa All Europa serve nuovo slancio L intento è contrastare la disillusione e diffondere fiducia e speranza. Creato anche un sito internet per sensibilizzare sul tema S ì alla dimensione effettivamente europea dei programmi elettorali, no alle liste che prendono in ostaggio l Europa per egoistici fini nazionali. Sì a una seria analisi dei limiti dell Ue, no alle tentazioni populiste. Sì a una nuova comprensione degli interessi nazionali, ma al contempo sì a una identità europea che valorizzi le specificità nazionali e regionali. Sono alcuni dei punti fermi indicati nell appello in vista delle elezioni per l Europarlamento diffuso il 2 aprile a Bruxelles dall Iniziativa dei cristiani per l Europa (Ixe), che raccoglie numerose organizzazioni laicali di vari Stati. L intento, hanno spiegato i promotori, è di contrastare la disillusione e lo scoraggiamento che sono stati alimentati dalla crisi, di diffondere fiducia e speranza legate al progetto europeo, di mettere in guardia dai pericoli derivanti dai nazionalismi, dalla xenofobia e dai movimenti populisti che si rafforzano in prossimità del voto di maggio. Il documento - intitolato Per un Europa dei valori e della fraternità - è stato presentato da Jérôme Vignon a nome delle Semaines sociales de France (Settimane sociali di Francia), e da Stefan Vesper del Zentralkomite der deutschen Katholiken (Comitato centrale dei cattolici tedeschi). Il testo invita i cittadini Ue a sostenere il disegno di costruzione dell Europa unita, sottolinea la crescente importanza dell Europarlamento nel processo legislativo e politico dell Ue, ricorda le attuali difficoltà legate alla lunga recessione. L appello ribadisce la necessità di un Europa vicina ai cittadini, mette in guardia da una legislazione comunitaria incomprensibile per gli stessi cittadini, indica la via di un altro modello di sviluppo fondato sulla solidarietà. Per l Ixe, le prossime elezioni rappresentano un opportunità concreta, alla nostra portata, per domandare un nuovo soffio, un nuovo slancio per l Europa... È il Parlamento europeo che incarna direttamente i popoli. Competente oggi sulla totalità delle politiche dell Unione, esso deve diventare la voce della comune coscienza europea. Il testo ricorda però che la crisi ha portato l Ue sulla soglia di una crisi esistenziale, che si evidenzia con modalità differenti, legate fra l altro alla mancanza di lavoro da una parte, e dalla diffusione del populismo dall altra. Dichiarazione dei Vescovi Ue Oltre all Ixe - vedi articolo qui sopra - anche i Vescovi europei (Comece) hanno rilasciato una Dichiarazione in vista delle prossime elezioni europee. Il testo completo lo si può leggere sul nostro sito La Comece invita gli episcopati dei singoli Paesi dell Ue a fare propria e rilanciare la Dichiarazione. Tra i punti che essa sottolinea, l incremento della povertà per un grande numero di cittadini al punto che la situazione è drammatica, per molti addirittura tragica. Per questo, a maggior ragione, Noi Vescovi europei chiederemmo che il Progetto europeo non venga messo a rischio o abbandonato... Abbiamo troppo da perdere da un eventuale deragliamento del Progetto europeo. La Dichiarazione della Comece elenca una serie di aree specifiche che dovrebbero calamitare l attenzione delle istituzioni Ue: il principio di sussidiarietà, il principio di solidarietà, una visione dell uomo radicata in un profondo rispetto della dignità umana ( La vita umana deve essere protetta dal momento del concepimento fino a quello della morte naturale ), la famiglia, il fenomeno dell immigrazione ( La responsabilità dell accoglienza e dell integrazione... deve essere condivisa ), l ecologia, la libertà religiosa, la salvaguardia della domenica, la cura degli anziani e le nuove opportunità per i giovani. A Strasburgo corro per la famiglia Il Forum delle associazioni familiari propone ai candidati alle elezioni Ue di firmare il manifesto per la famiglia I n qualità di candidato alle elezioni europee, mi impegno a tener conto sistematicamente delle necessità della famiglia nel momento in cui dovrò assumere decisioni politiche che abbiano un impatto sulla società, al fine di rafforzare l istituzione familiare, per il bene dell Europa e nel pieno rispetto, oggi e in futuro, del principio di sussidiarietà. Sono le prime righe del Manifesto per la famiglia che la Fafce (Federation of Catholic Family Associations in Europe: Federazione europea delle associazioni familiari cattoliche) lancia in vista delle elezioni per il Parlamento europeo del maggio. Un documento in dodici punti che ribadisce la centralità della famiglia nella società Il palazzo della sede del Parlamento Europea di Strasburgo europea e chiede, ai candidati all Assemblea Ue che lo sottoscriveranno, un atteggiamento coerente, a tutela dell istituto familiare, basato sul principio di sussidiarietà. In Italia il manifesto è rilanciato dal Forum delle associazioni familiari. Il presidente Francesco Belletti spiega: Dobbiamo essere consapevoli che le decisioni prese a Bruxelles sono di fondamentale importanza anche per noi, per la nostra vita quotidiana. Siamo convinti europeisti, e proprio per questo desideriamo cambiare l Europa affinché l Europa faccia gli interessi dei popoli europei. Il manifesto è diffuso mediante una campagna paneuropea intitolata Vote for Family Corro per la famiglia, anche in Europa. Lo scopo dichiarato è di incoraggiare i candidati a sostenere e promuovere politiche a misura di famiglia. A chi ambisce a un posto a Strasburgo viene chiesto di sottoscrivere il manifesto per poi impegnarsi a difendere, se eletti, la famiglia basata sul matrimonio Il documento richiama alcuni dati storici (fra cui gli anniversari delle guerre mondiali e della caduta del Muro di Berlino) e di attualità, con le delicatissime situazioni createsi in Ucraina e sulle sponde mediterranee. Vi sono popoli - è il messaggio - che rischiano la loro vita per godere dei diritti e delle libertà di cui noi già beneficiamo e per questo, l astensione dal voto di maggio sarebbe una grave colpa morale. Nell appello si sottolinea poi il valore della fraternità, che richiede giustizia verso i più deboli, l apertura internazionale ( no a un Continente indifferente alle miserie e alle speranze del mondo ), la solidarietà verso i migranti, il rispetto dell ambiente. Infòrmati, ascolta, agisci sono i tre verbi che scandiscono l organizzazione del sito web promosso dall Iniziativa dei cristiani per l Europa per aiutare i credenti a diventare soggetti responsabili e protagonisti nel processo di integrazione europea. Il sito ( s intitola The Europe Experience - Get informed, get inspired, go ahead! ed è stato presentato da Johanna Touzel, coordinatrice del progetto, e da alcune personalità del laicato europeo. Alla presentazione era presente padre Patrick Daly, segretario generale della Comece, Commissione degli episcopati della Comunità europea. Una parte del sito - disponibile in 7 lingue - è di carattere informativo (Fatti un idea delle politiche europee e pensa alle sfide che ne derivano); quindi figura una parte di approfondimento (Confrontati con la dottrina sociale cristiana e guarda come la pensano le Ong cristiane; vi sono riportati testi preparati da un équipe di teologi di vari Paesi europei); infine un angolo interattivo (Mettiti nei panni di un eurodeputato e fai le tue proposte). In particolare l attenzione si concentra su cinque grandi tematiche inerenti le competenze Ue: politiche economiche e sociali; migrazioni e asilo; sostenibilità; politiche per i giovani e la famiglia; l Ue nel mondo. Gli organizzatori hanno espresso la possibilità che il sito diventi, al di là delle prossime elezioni, un punto di riferimento stabile per il confronto sul processo d integrazione, provando anche a mettere in rete gruppi locali e associazioni nazionali di cristiani impegnati in campo culturale, sociale e politico. tra uomo e donna e la vita dal concepimento al termine naturale, a riconoscere la famiglia come soggetto sociale, a sostenere politiche di conciliazione famiglia-lavoro. La campagna - aggiunge Belletti - è un occasione per convincere i candidati che i valori della famiglia e della vita sono irrinunciabili per costruire un Europa più giusta, più solidale, più rispettosa dei diritti della persona. Il presidente del Forum prosegue: Vogliamo mandare al Parlamento Ue persone che abbiano a cuore un Europa che parte dal basso, e che riconosce che sono prima di tutto i cittadini e le famiglie a costruire la società. Dopo le elezioni, spiega Belletti, dovrà essere compito delle associazioni delle famiglie non lasciar soli gli eletti, aiutandoli a perseguire questi obiettivi, ma anche verificando che alla firma del manifesto corrisponda poi un impegno concreto. I nomi dei candidati che sottoscriveranno il manifesto verranno resi noti in tutta Europa il 15 maggio in occasione della Giornata internazionale della famiglia. Gianni Borsa ABAT JOUR A cura di Angelo M. Fanucci La Chiesa in cammino Così canta l intitolazione della Preghiera eucaristica V/D: La Chiesa in cammino. Bene. Ma l intestazione aggiunge:... verso l unità. Come in cammino verso l unità? Ma non era già unita, la Chiesa, come diciamo ogni domenica al termine delle lettura: Credo la Chiesa una, ecc.. Allora? Continua il testo sacro: Per mezzo del tuo Figlio, splendore d eterna gloria fatto uomo per noi, hai raccolto tutte le genti nell unità della Chiesa. Hai raccolto : già fatto. E grazie a questo fatto compiuto, il Padre continua a radunare in una sola famiglia i popoli della Terra, e offre a tutti gli uomini la beata speranza del Suo regno. Occorre fare un passo indietro, e riprendere in mano i testi del Concilio. Il Concilio ha introdotto distinzioni fondamentali nel cuore della nostra comprensione del mondo e della sua storia, prima fra tutte la distinzione fra Chiesa e Regno. La Chiesa, oggi come mai per il passato, è il pusillus grex (piccolo gregge) del quale ha parlato Gesù. Su questo fatto ha influito molto la crescita esponenziale della popolazione mondiale, ma forse molto maggiore è stato l effetto della cultura delle autonomie, che ha sottratto alla Chiesa competenze che ieri le venivano attribuite, visto che scelte diverse non erano possibili. Oggi la filosofia, le scienze, la politica rivendicano un proprio ambito esclusivo e delle leggi proprie, che le autorizzano a parlare come parlano le realtà umane adulte. Il Regno è tutt altra cosa: il Regno è la crescita complessiva della verità e del bene, a qualsiasi titolo, nelle coscienze e nelle strutture; una crescita che il suo spazio lo chiede innanzitutto alla coscienza di ogni uomo, e poi alle strutture che lo accolgono. La Chiesa è il cuore del Regno, ed è veramente Chiesa solo quando ne provoca in massimo grado la crescita nella verità e nel bene. Da lei si irradia la forza di Dio. Il cui tragitto solo per una minima parte è visibile, mentre tutto il resto è un percorso di tipo carsico, s inabissa, riaffiora, s inabissa di nuovo solo all ultimo tutto sarà chiaro. In questo senso, grazie alla natura carsica di gran parte del suo percorso, la Chiesa vive in funzione del Regno. E aveva ragione la Preghiera V/C a concludere chiedendo al Padre una Chiesa esemplare sul piano della verità e della libertà, della giustizia e della pace, ma con una finalità precisa: Perché tutti gli uomini si aprano alla speranza di un mondo nuovo. La Chiesa in funzione del Regno. E il cuore esce fuori dall archivio parrocchiale e se ne va per il mondo cantando le lodi del Dio onnipotente nella misericordia.

4 4 LA VOCE ACCADE IN UMBRIA VENERDÌ 11 APRILE 2014 SetteGIORNI a cura di Enzo Ferrini CALCIATORE TORNA IN CAMPO DOPO TUMORE Dio mi ha fatto provare questa cosa per farmi scoprire il vero senso della vita. La cosa è quella pallina (come la chiama lui) di 3 centimetri nel cranio. Un tumore benigno che gli è stato rimosso all ospedale di Perugia. Così tra qualche mese Carlo Vicedomini, giovane centrocampista del Castel Rigone (Seconda Divisione), dopo tante paure e un intervento chirurgico di otto ore, potrà tornare ad allenarsi e alla sua vita normale. Vorrei che la mia storia - ha detto ancora Vicedomini - servisse anche a dare forza a chi deve affrontare un problema di salute: non bisogna lasciarsi travolgere dalla paura. A me questa forza è venuta dalla fede e dalla mia famiglia. TRENI PUNTUALI, UTENTI SODDISFATTI? Parliamo ancora di fede, ma non religiosa. Si può credere alle statistiche? Quelle di Trenitalia affermano che nel primo trimestre di quest anno, su 100 treni regionali umbri, 91 sono stati puntuali (nel 2008 erano 85) e che sono soddisfatti del servizio (puntualità, pulizia, comfort) 85 viaggiatori su 100 (erano 70 nel 2010). Un resoconto fedele della situazione? La risposta a viaggiatori abituali e pendolari. SUPERSTRADE TRA RITARDI E POLEMICHE Dalle ferrovie alle strade. Per gli umbri, la marcia di avvicinamento alle spiagge marchigiane è ancora lenta e faticosa. Il progetto Quadrilatero, per una spesa prevista di più di due miliardi di euro, procede a singhiozzo. La superstrada Foligno - Civitanova Marche dovrebbe essere completata nel 2015, mentre per la Perugia- Ancona (i cui primi cantieri risalgono agli anni 70 del secolo scorso) non ci sono neanche previsioni. La situazione è stata illustrata dall amministratore delegato della Quadrilatero, Eutimio Mucilli. I cantieri sulla Perugia-Ancona sono fermi da tanto tempo dopo una serie di vertenze legali e amministrative e per le difficoltà finanziarie delle varie aziende che si sono succedute nello svolgimento dei lavori. Per la E45 invece ci sarebbe il progetto di trasformarla in autostrada. Non tutti sono daccordo, e si è anche formato un comitato ( No E45 autostrada ) per promuovere una petizione popolare contro la trasformazione. Intanto però, mentre si discute, qualcuno intervenga a tappare le buche! SI VUOL PRIVATIZZARE ISOLA POLVESE Che bello il Trasimeno, con così tanta acqua che non si vedeva da più di vent anni! E allora è il momento di... cedere ai privati l isola Polvese, perché la Provincia di Perugia non ha più soldi per gestire in proprio un patrimonio di tale portata. Parole dell assessore provinciale Piero Mignini, il quale ha annunciato che l ente intende affidarne la gestione e l uso a privati per 21 anni, con l impegno di mettere in sicurezza una serie di edifici e di realizzare opere - anche impianti sportivi - per renderla più appetibile ai turisti. Sempre che con la riforma delle Province varata dal Parlamento il progetto di privatizzazione sia ancora realizzabile. MULTATA PESCHERIA A CAUSA DEL... LATINO Una multa di euro è arrivata al titolare di una pescheria di Foligno, che nel cartellino dei vari tipi di pesce in vendita aveva scritto solo il nome italiano e non quello scientifico in latino. Violando così una normativa europea. Ma - si chiede il Corriere dell Umbria che ha pubblicato la notizia - chi è mai entrato in pescheria chiedendo una Spaurus aurata (orata) o una Soleas vulgaris (sogliola)?. AMMINISTRATIVE. Definiti i cinque nomi in lizza D opo tante discussioni, il quadro dei candidati per la carica di sindaco di Perugia appare chiaro: in lizza ci saranno Wladimiro Boccali (centrosinistra), Cristina Rosetti (M5S), Urbano Barelli e Dramane Waguè con le loro liste civiche e Andrea Romizi (centrodestra). Sul nome di quest ultimo, avvocato e consigliere comunale di Forza Italia, c è stato l accordo tra le varie componenti del centrodestra, rimasto un po spiazzato dalla rinuncia di Corrado Zaganelli. Mi piacerebbe che nei prossimi giorni ha scritto Romizi sulla sua pagina Facebook non si parlasse tanto e solo del mio nome, frutto di una difficile e accidentata convergenza tra parti, ma del progetto che da qui nasce. Quello che conta è ciò che, pur consapevole dei miei limiti, ho accettato di rappresentare: la ferma e diffusa volontà di tante persone di rifondare Perugia, economicamente, socialmente e culturalmente. Per questo ho deciso di esserci. Lo sostiene apertamente l on. Pietro Laffranco: Una scelta congrua alla sfida del 25 maggio, allorquando i cittadini dovranno decidere se lasciare il capoluogo regionale al suo destino di irreversibile declino, confermando Boccali, oppure riaccendere la speranza di un nuovo rinascimento civile, votando l alfiere del cambiamento, Romizi. Andrea, che dimostra il coraggio politico della sfida qual è certamente la corsa per diventare primo cittadino merita il sostegno di tutti coloro che amano Perugia. Consiglieri regionali. Per i vitalizi oltre 3 milioni di euro sottratti alle famiglie ed alle imprese Nell ultima seduta del Consiglio regionale tenutosi il 1 aprile, è stato approvato il Bilancio di previsione dell assemblea legislativa regionale per l esercizio finanziario 2014, l atto che stabilisce e indirizza la spesa pubblica da parte di un organismo istituzionale importante per tutti i cittadini umbri. Ma, ancora una volta - denunciano in un comunicato Cisl regionale, Cittadinanzattiva e Libera Legambien- I candidati di Perugia Boccali è sicuro che la consultazione elettorale non sarà un referendum su di me, bensì una scelta su quella che è la più seria proposta per la città. Rimarca l importanza della candidatura di Perugia come capitale europea della cultura. Il programma con cui chiedere un secondo mandato ai cittadini è in fase di stesura ma il sindaco uscente sottolinea la necessità di realizzare opere molto importanti per far tornare a girare l economia. Per il 2015 lavoriamo per togliere la tassa di Regione. Presentati i dati del Rapporto La formazione in Umbria I n Umbria, nel biennio , sono circa 7mila i lavoratori, oltre metà dei quali presenti in aziende in crisi o in difficoltà, formati con gli interventi di formazione continua di Regione e Province. È uno dei dati del secondo Rapporto sulla formazione continua in Umbria, presentato nel corso di un incontro nella sede dell Agenzia Umbria Ricerche, a Perugia. L obiettivo, è stato ricordato, è quello di riportare le diverse componenti della formazione continua realizzate in Umbria, sia sul versante di quella finanziata attraverso il Fondo sociale europeo sia su quello dei Fondi paritetici interprofessionali. Nel biennio la programmazione della Regione Umbria in materia di politiche formative e occupazionali rivolte alle persone occupate è stata fortemente influenzata dalla presenza della crisi economica. La Regione ha concentrato l attenzione sulle attività necessarie a contrastarne e mitigarne gli effetti sia sui lavoratori che sull intero sistema economico e sociale umbro. Sono 265 i corsi collettivi di formazione continua conclusi nel Palazzo dei Priori sede del Comune di Perugia Per Romizi Quello che conta è la ferma e diffusa volontà di rifondare Perugia, economicamente, socialmente, culturalmente La sede del consiglio regionale biennio di riferimento e gestiti dalla Regione Umbria e dalla Provincia di Perugia (quelli finanziati dalla Provincia di Terni si sono conclusi nel 2010), finanziati nel periodo tra il 2008 e il 2010, i quali hanno riguardato 3340 lavoratori. Sono state erogate 6027 ore di formazione, concentrate principalmente nel 2011 (5206). In prevalenza, si è trattato di corsi per l aggiornamento in tema di salute e sicurezza del lavoro (il 20,4% del totale); seguono i corsi per l aggiornamento di competenze in gestione e amministrazione aziendale (17 per cento) e in assistenza all infanzia e servizi per i giovani (11,3 per cento). I corsi o moduli formativi per i dipendenti delle imprese interessate dagli ammortizzatori sociali in deroga, con frequenza obbligatoria, sono stati circa 1900 corsi e le partecipazioni sono state circa I lavoratori coinvolti sono stati Nel biennio di riferimento del secondo Rapporto, analizzando le fasce di età dei 3704 destinatari (provenienti dalle 1987 unità produttive coinvolte in richiesta di ammortizzatori sociali in deroga), si rileva una presenza quasi soggiorno con il sostegno di Regione e Camera di commercio. Sempre per il bilancio 2015 ho in mente una revisione della fiscalità in senso progressivo a favore delle categorie produttive. Ci sono le condizioni per un abbassamento della pressione fiscale già nel Boccali intende fare una campagna elettorale non strabica, rivolta a tutti i cittadini, segnata da iniziative, assemblee e incontri diretti con le persone e non sembra preoccupato dal confronto con gli altri candidati. Lancia una frecciata alla Rosetti: Non vedo tanti elementi di novità ha detto se uno fa attività politica mascherata dietro un associazione alimentata con fondi pubblici. Riferendosi a Romizi si limita a dire: L ho sentito intervenire un paio di volte in Consiglio comunale. E. Q. te - come ormai avviene da molti anni, abbiamo dovuto registrare, nero su bianco, che il Consiglio regionale con risorse pubbliche frutto delle imposte e tasse pagate dai cittadini, ripianerà il fondo previdenza dei componenti l Assemblea regionale con oltre (tre milioni e oltre) di euro. L importo esorbitante ed eccessivo, rispetto ai contributi versati, dei Vitalizi non viene messo in discussione, nonostante le diecimila firme raccolte dalle nostre organizzazioni. In Umbria, invece, - continuano - regna l immobilismo, non vi è nessuna volontà politica di legiferare per riportare i vitalizi all effettivo versato dai Consiglieri. Denunciamo inoltre - prosegue la nota - che rispetto ai 3 milioni del 2014, nei prossimi anni la spesa aumenterà di oltre il 20%, grazie ad una legge che dice di abolire i vitalizi, ma, invece, aumenta la spesa a carico dei cittadini, delle famiglie e delle imprese. I Consiglieri regionali devono percepire il vitalizio rapportato all effettivo versato, come il resto dei cittadini italiani. Le Associazioni scriventi - concludono - continuano a sentirsi impegnate ed intraprenderanno altre strade per raggiungere l obiettivo di sconfiggere il privilegio e destinare le risorse recuperate a finalità di interesse generale. omogenea delle tre classi di età tra i 25 e 34 anni, tra i 35 e 44 anni e tra i 45 e i 54 anni, segno che la crisi ha colpito principalmente e in modo indistinto dai 25 ai 54 anni. Dal punto di vista del genere, non si hanno forti differenze: il 52,6 per cento sono uomini. La maggior parte ha bassi titoli di studio. Sono quasi 700 le aziende che sicuramente hanno visto i propri lavoratori partecipare alle attività finanziate dai Fondi paritetici interprofessionali, circa 2000 quelle che hanno visto i propri dipendenti partecipare alle attività di formazione continua regionali e provinciali e solo 262 quelle interessate dalla cassa integrazione in deroga. La pubblicazione è disponibile on line nel sito dell Agenzia Umbria Ricerche (

5 VENERDÌ 11 APRILE 2014 LA VOCE ACCADE IN UMBRIA 5 REGIONE Fondi per i centri di Perugia e Terni Centro commerciale naturale e innovazione: sono queste le chiavi di volta su cui scommette un bando della Regione di prossima uscita, con una dotazione di circa 2 milioni di euro, per il rilancio del centro storico di Perugia e Terni e delle imprese commerciali in esso operanti. Per una ottimale gestione del bando e degli interventi che grazie a questo finanziamento (derivante dal FSC - Fondo sviluppo e coesione) si potranno mettere in campo è stata costituita una task-force istituzioni-associazioni d impresa, i cui rappresentanti hanno sottoscritto formalmente un protocollo d intesa che è alla base della successiva fase di collaborazione operativa per la concreta creazione dei centri commerciali naturali e che è stato presentato in una conferenza stampa. La pubblicazione del bando è prevista per i prossimi mesi - ma fin da subito si lavorerà per dare attuazione al programma di finanziamento. Una parte delle risorse disponibili - che saranno equamente divise tra i due capoluoghi - sarà destinata ad investimenti di tipo innovativo messi in campo dalle imprese commerciali. Un altra parte andrà invece a finanziare progetti e azioni d insieme del centro commerciale naturale sempre attinenti all innovazione e al concetto di smart city. SENATO ACCADEMICO Ricevuto dalla Marini e dal sindaco Boccali Il Senato accademico dell Università degli Studi di Perugia, guidato dal Rettore dell Università degli Studi di Perugia, Franco Moriconi, come consuetudine in occasione dell inaugurazione del nuovo anno accademico, è stato ricevuto nella stessa giornata a Palazzo Donini dalla Presidenza della Regione Umbria. Nel corso del cordiale brindisi i rappresentanti delle due istituzioni hanno sottolineato l importanza e la positività delle relazioni tra l Università e la Regione Umbria e la cooperazione che tra i due enti si è sviluppata soprattutto in questi ultimi tempi per garantire all Umbria la centralità del ruolo dell Ateneo nei percorsi di formazioni degli studenti e dell attività della ricerca scientifica, anche in relazione al sistema delle imprese umbre. La presidenza della Regione ha manifestato al Rettore tutta l attenzione che la Regione ha verso l Università ed ha inoltre sottolineato quanto sia importante una università autorevole e di alto livello per lo sviluppo complessivo dell Umbria. Il Senato accademico è stato poi ricevuto dall Amministrazione comunale (presente il sindaco Boccali) si è parlato del progetto comune di costruzione di una città universitaria e di città-regione europea, in una visione condivisa che metta a sistema le Istituzioni locali, le due Università (degli Studi italiani e per Stranieri) gli Istituti di Alta formazione e le altre risorse del territorio. All inaugurazione ufficiale del nuovo anno accademico il rettore Moriconi indica le linee guida per il futuro UNIVERSITÀ DEGLI STUDI C è il senso forte della crisi, ma c è anche, altrettanto forte, la determinazione al rilancio nell inaugurazione dell anno accademico dell Università degli studi di Perugia. Sia nelle parole dell ex rettore dell Università per Stranieri, ora ministro del Miur, Stefania Giannini, sia in quelle del rettore dell ateneo perugino, Franco Moriconi. La crisi, si diceva, è l immancabile punto di inizio di tutti i discorsi. Cinquecentomila posti di lavoro persi negli ultimi anni ricordano Giannini e Moriconi -, tre milioni di disoccupati, nelle Università il 20% di iscritti in meno in dieci anni e il boom di abbandoni (il 40% degli iscritti). Dati che fissano gli obiettivi imprescindibili del futuro: in una parola, rinascere. Il rettore Moriconi lo sottolinea con forza: l Università è il luogo della cultura e del sapere su cui si basa tutta la storia e la grandezza dell Europa, è solo da qui che possiamo ripartire: dalla fiducia che dobbiamo ai giovani che si affidano a noi e dalla forza che ricaviamo dalle nostre ricerche. Come farlo? Il magnifico elenca i vari punti della sua attività, ribadendo alcuni degli impegni chiave del suo mandato, già sottolineati dal pro-rettore Fabrizio Fi- gorilli nell intervista a La Voce della scorsa settimana. In primis, la sinergia con la città. Non mi stancherò mai sottolinea Moriconi di promuovere l idea di Perugia città universitaria quale progetto complessivo da realizzare con il concorso di tutte le istituzioni cittadine e territoriali. Proprio in questa direzione va il progetto di realizzazione nell area della Pallotta di una città dello sport che possa costituire nell ambiente naturale che la circonda un punto di riferimento per le attività sportive e ricreative, nonché di tutela della salute e del benessere. I due pilastri Il rettore, ovviamente, batte più volte sui due pilastri dell ateneo: didattica e ricerca, studenti e docenti. Nel primo ambito, Moriconi punta a rivedere l offerta formativa sulla base delle esigenze concrete del mercato e della società, come avvenuto per il nuovo corso di laurea magistrale in Geologia degli idrocarburi, totalmente in inglese e organizzato in stretta collaborazione con l Eni, tanto da aver avuto richieste di iscrizione da ogni parte del mondo. Si punta poi a incentivare l internazionalizzazione del sapere. Abbiamo Le risorse ci sono L Il Ministro Stefania Giannini con il Rettore Franco Moriconi a strada per rilanciare il mondo dell Università italiana c è. Lo ha ribadito con forza il ministro Stefania Giannini nel suo intervento all inaugurazione dell anno accademico. Le risorse ci sono: Grazie ai Fondi europei, con il cofinanziamento nazionale, ci sono 55 miliardi di euro a disposizione della ricerca. Dobbiamo creare progetti per attirarli. Tre gli ingredienti per farlo: ricerca, internazionalizzazione e mobilità. Questa non è fuga dei cervelli, è arricchimento - ha ribadito -. Ai rettori dico: non abbiate timidezza, investite in mobilità, e il Ministero sarà al vostro fianco. deciso spiega il rettore di destinare il ricavato del 5 per mille per incentivare esperienze internazionali dei nostri laureati più meritevoli. E poi i servizi: il ritorno delle Segreterie nei rispettivi dipartimenti, sconti sui trasporti e un ambulatorio medico gratuito per i fuori sede. Sul fronte della ricerca, oltre allo stanziamento - spiega Moriconi -, per la prima volta dopo vari anni, di un Fondo minimo iniziale per la ricerca di base, è stato avviato un processo di incentivazione per moltiplicare la partecipazione dei ricercatori ai bandi europei. Imprescindibile, infine, il legame con il mondo del lavoro per trasferire i risultati della ricerca in concrete attività produttive e occupazionali: È già stato stanziato sottolinea il magnifico un primo sostanziale finanziamento per la realizzazione di quell incubatore d impresa che aspettavamo da tanti anni, struttura essenziale per la tutela e la valorizzazione dei risultati della ricerca, per il suo trasferimento al mondo delle imprese e dell economia in generale, nonché per l impulso all imprenditorialità e all occupazione giovanile. Laura Lana IN BREVE PUBBLICHE ASSISTENZE L associazione nazionale festeggia i 110 anni a Spoleto L Associazione nazionale pubbliche assistenze (Anpas) sabato 12 aprile torna a Spoleto per festeggiare i 110 anni dopo la fondazione nella città umbra. Presso la Sala Consiliare del Comune di Spoleto autorità locali di Regione, Provincia e Comune si ritroveranno insieme alle delegazioni delle pubbliche assistenze provenienti da tutta Italia per ricordare la fondazione del movimento di volontariato che è oggi è il più grande d Italia (876 pubbliche assistenze e 90mila volontari). Dalle origini del volontariato delle società operaie di Mutuo soccorso della fine dell Ottocento alla nascita della federazione nazionale Pubbliche assistenze, dal decreto firmato da Vittorio Emanuele che nel 1911 dichiara la Federazione nazionale pubbliche assistenze Ente morale, passando per la chiusura delle associazioni durante il fascismo, i congressi, gli interventi dei volontari durante terremoti e alluvioni, fino alla riforma del sistema sanitario e l obiezione di coscienza. Centodieci anni di vita sono una meta significativa per una libera associazione di volontariato: attesta un operosità nel tempo, è testimonianza di valori vissuti e un momento propulsivo per reinterpretare un cammino percorso, dichiara il presidente di Anpas Fabrizio Pregliasco. Anpas è un organizzazione di volontariato laica che si occupa di soccorso e trasporto sanitario, protezione civile e ambientale, servizi sociali, cultura e cooperazione internazionale. Nata nel 1904 proprio a Spoleto (dove si svolse il primo congresso delle Pubbliche assistenze, un evento che coinvolse tutta la cittadinanza con manifestazioni culturali, turistiche e sportive) oggi conta novantamila volontari attivi e quattrocentomila soci in tutte le regioni d Italia con l ausilio di mezzi. Celebrazione per studenti e docenti per l inaugurazione Messa all Università con il card. Gualtiero Bassetti U na nota caratteristica di Perugia è che la sua antica, famosa e nobile Università degli Studi ufficialmente istituita con bolla papale del 1308 celebra l inizio dell Anno accademico nella Chiesa dell Università o Cappella universitaria. Questo avviene da ben 56 anni, da quando l illuminato rettore Giuseppe Ermini tra le varie costruzioni e ricostruzioni di ambienti per la ricerca e la didattica delle varie facoltà fece edificare un imponente aula magna, restituendo la chiesa alla sua funzione religiosa. Da allora nella Chiesa dell Università hanno celebrato la messa di inizio Anno accademico i vescovi Parente, Lambruschini, Pagani, Antonelli, Chiaretti e oggi Bassetti, e vi hanno partecipato i Rettori Ermini, Dozza, Calzoni, Bistoni e oggi Moriconi. Questa storia i perugini la stanno recependo sia pure gradualmente e con fatica, legandosi affettivamente all Università come ad un bene prezioso e utile per la vita cittadina. Nota caratteristica dell inaugurazione di quest anno è stata la messa celebrata dal cardinale. È la prima volta che l inaugurazione avviene con un cardinale, accolto e applaudito dalle numerose persone presenti. Bassetti ha parlato con il cuore dichiarandosi disposto a pregare e collaborare con docenti, studenti e amministrativi per tutto quello che sarà considerato utile. Nel corso dell omelia nella quale ha affrontato la famosa frase del Vangelo secondo Giovanni conoscerete la verità e la verità vi farà liberi (8,32), ha raccomandato ai docenti di farsi carico degli studenti e di intrattenere con loro un rapporto di docente - discente, declinazione laica del rapporto maestro - discepolo. Il discorso di Bassetti è stato molto apprezzato dai docenti presenti che lo hanno ringraziato riconoscendo il richiamo più che opportuno, anche se le condizioni attuali dell Università rendono questo rapporto difficile e problematico. Il cardinale Gualtiero Bassetti in un momento della celebrazione nella chiesa dell Università

6 6 LA VOCE ATTUALITÀ VENERDÌ 11 APRILE 2014 La Corte Costituzionale cancella il divieto alla fecondazione eterologa. Scienza & Vita: così avanza la babele procreativa C on la sentenza della Corte costituzionale, che travalica la funzione politica del Parlamento su temi complessi che riguardano la società civile e i propri modelli di riferimento culturali, prosegue lo smantellamento progressivo a mezzo giudiziario della legge 40. Una normativa forse da rivedere dopo dieci anni, ma che ha avuto il merito di porre un quadro di riferimento scientifico ed etico in tema di procreazione assistita, commentano Paola Ricci Sindoni e Domenico Coviello, Presidente e copresidente nazionali dell Associazione Scienza & Vita. In tal modo si apre un inesorabile vuoto normativo che prelude al ritorno a quel far west procreatico che in questi ultimi dieci anni era stato possibile contenere. Con la cancellazione del divieto di fecondazione eterologa viene legittimata ogni pratica di riproduzione umana, con il solo pretesto che tutti, comunque, hanno diritto a veder garantiti i propri desideri. La cultura giuridica si rimette in tal senso al dominio della tecnoscienza, legittimandone lo strapotere. Questa sentenza apre inoltre lo scandalo del mercato dei gameti: nessuno garantisce che non avverrà - come già ora all estero - con lo sfruttamento di chi si trova in difficoltà economiche. Una sentenza nel solco di quella pronunciata ieri in materia di utero in affitto e che, anche in questo caso, rimette in questione i capisaldi della civiltà occidentale al cui interno l esperienza della trasmissione della vita viene segnata dall accoglimento del dono senza la pretesa di determinarlo in modo spersonalizzante. In questo modo invece non vi è riguardo per i diritti dei bambini, chiamati al mondo a tutti i costi in virtù di un non identificato diritto alla genitorialità. CHIESA IN UMBRIA. Per gli incontri educativi proposti dalla Cresu, il direttore di Avvenire ha intervistato don Ciotti, fondatore di Libera Da sinistra Annarita Caponera, Marco Tarquinio, don Luigino Ciotti e mons. Domenico Sorrentino Scuola e educazione contro la mafia I nsieme sulla strada, con sobrietà, con semplicità ma con forza, con il morso del più. Basta essere cristiani ad intermittenza! Basta commuoversi, occorre muoversi, e anche la politica deve fare la sua parte perché la Chiesa non può essere una ortopedia sociale. Don Luigi Ciotti, coordinatore di Libera, ad Assisi relatore nel terzo incontro della Commissione regionale Ceu per l Educazione, la scuola e l Università (Cresu), intervistato dal direttore di Avvenire, Marco Tarquinio, ha dato di che riflettere ai professori presenti come ai volontari di Libera che in Umbria portano avanti l impegno di don Ciotti per una società libera dalle mafie. Anche questo incontro della Cresu ha avuto come punto di partenza la visita di Papa Francesco ad Assisi. Esattamente sei mesi fa - ha ricordato Tarquinio - ero nella sala della Spoliazione dove Papa Francesco ha spiazzato tutti, anche noi giornalisti, riportandoci all essenziale con il di- scorso sulla spoliazione, dicendo che ci riguarda tutti. Tornare all essenziale e dunque si è rivolto a don Ciotti chiedendogli dove fosse nata la sua storia, la sua vocazione. Il leader del gruppo Abele, introdotto da Annarita Caponera coordinatrice della Cresu, dal vescovo mons. Domenico Sorrentino e sollecitato dalle domande di Tarquinio è un fiume in piena. Racconta della sua vocazione vissuta sulla strada così come era nata con l incontro, a 17 anni a Torino, con un barbone che incontra ogni giorno all uscita di scuola. Legge e sottolinea un libro, sempre sulla stessa panchina, finchè un giorno gli si avvicina per offrirgli un caffè e quell uomo non risponde neppure quando gli chiede se preferisce un tè. Testardo lui, testardo io racconta don Ciotti, finchè dodici giorni dopo rompe il silenzio per dirgli, indicando dei ragazzi che uscivano dal bar di fronte, Dovresti fare qualcosa per loro. Quel barbone era un medico e ogni giorno vedeva In questa società - ha detto don Ciotti - c è chi ha scelto la legalità malleabile, ma noi dobbiamo essere come Francesco, andando avanti con la ricchezza d animo e di spirito quei ragazzi farsi la bomba mescolando alcol e farmaci, lo sballo prima che arrivasse l eroina. Cinque mesi dopo il barbone non c era più, era lassù. Certi incontri ti cambiano la vita. Lì ho iniziato e tre anni dopo è nato il Gruppo Abele. Don Ciotti è appassionato, è coinvolgente nel ripercorre la sua storia di uomo sanamente testardo che parla sempre al plurale; è sconvolgente nel raccontare i problemi di una società dove si è persa la ricchezza dell umanità e che deve recuperare il significato della parola responsabilità. Mai parlare di una persona, siamo un gruppo che lotta, che fa piccole, piccolissime cose perché in questa società il gruppo di maggioranza ce lo ha Dio. Arriva in profondità, al centro dei problemi, racconta della mafia e dell ultimo incontro con il Papa. È una catechesi a tutto tondo, quella di don Ciotti che snocciola numeri sulla crisi 9 milioni di persone in povertà relativa, 5 milioni in povertà assoluta, 7 milioni che vivono il disagio lavorativo e mette in evidenza le fragilità di una società in cui il confine tra inclusione ed esclusione è sempre più incerto, frammentato, fluido. Non possiamo pensare però di fare sviluppo - ha tuonato il leader di Libera - senza una maggiore educazione, con l attuale fragilizzazione dei servizi e la diminuzione di risorse. Noi continueremo a fare la nostra parte ma non possiamo essere quelli dell ortopedia sociale. La testimonianza cristiana - ha continuato - deve saldarsi alla responsabilità civile. Poi il richiamo alla Chiesa e ai cristiani, ad immischiarsi, come ha sottolineato anche Tarquinio, a far sentire la propria voce, a riprendersi il valore e il senso delle parole, a raccontare e testimoniare i volti, le storie, le persone. In questa società - ha detto ancora don Ciotti - c è chi ha scelto la legalità malleabile e sostenibile ma dobbiamo essere come Francesco che si è spogliato delle cose inutili, andando avanti con la ricchezza d animo e di spirito. Dobbiamo essere ricchi di umanità e contrastare chi vive un anoressia esistenziale. Un richiamo poi all importanza dell educazione che deve essere il primo investimento per il futuro. In questo contesto sia Tarquinio con una sfilata di numeri allarmanti che don Ciotti hanno tuonato contro la vergogna del gioco che porta una miseria nelle casse dello Stato ma tanta disperazione in chi ci cade. L esortazione poi a recuperare le relazioni dirette a dispetto della dilagante e preoccupante diffusione degli strumenti virtuali soprattutto tra i giovani. Corso per insegnare agli adulti il linguaggio dei ragazzi Un percorso dedicato ai genitori, agli educatori e, più in generale, agli adulti, per comprendere i nuovi linguaggi dei giovani con un occhio particolare al gergo della Rete: è il progetto di sostegno alla genitorialità organizzato dall assessorato regionale alle Politiche sociali, con la direzione scientifica di Mi fido di te onlus. L iniziativa si intitola Cosa (non) ci vogliono dire: mondo giovanile, nuovi linguaggi. Il progetto, che si articolerà in una serie di incontri sul territorio regionale, nasce dall esigenza di analizzare il bisogno naturale alla comunicazione e la deriva che questa assume in età adolescenziale, per poi fornire agli insegnanti, ai genitori e a tutti gli adulti interessati gli strumenti per interpretare questa esigenza. Negli incontri, la cui partecipazione è gratuita, saranno trattati vari temi che percorrono un itinerario verso la comprensione della complessità e la ricchezza della comunicazione giovanile, anche attraverso l analisi dei nuovi linguaggi della Rete e degli strumenti offerti dalla tecnica. Gli incontri prevedono una parte teorica con esperti, e una parte basata su esperienze, con l obiettivo di rimettere in contatto due generazioni che hanno sviluppato linguaggi differenti. Meeting nazionale ad Assisi con relatori illustri Scuole impegnate per la pace I l 14 e 15 aprile si svolgerà ad Assisi il Meeting nazionale delle scuole per la pace, la fraternità e il dialogo. Vi parteciperanno studenti, insegnanti, amministratori locali ed esperti provenienti da tutta Italia. L evento è promosso dalla rivista San Francesco patrono d Italia, dal Coordinamento nazionale degli enti locali per la pace e i diritti umani e dalla Tavola della pace, in collaborazione con il ministero dell Istruzione. Sarà il punto di intersezione di tanti percorsi: quello iniziato da 151 scuole e 64 enti locali all inizio dell anno scolastico, intitolato Pace, fraternità e dialogo. Sui passi di Francesco ; il programma La mia scuola per la pace che dal 1995 promuove l inserimento permanente dell educazione alla pace e ai diritti umani nella scuola italiana; la Marcia per la pace Perugia-Assisi che con il passare degli anni ha assunto una dimensione sempre più educativa, centrata sulla promozione del protagonismo dei giovani; e ancora, l opera dei tanti insegnanti che da tempo sono impegnati nel lavoro quotidiano dell educazione alla cittadinanza democratica, quella degli amministratori locali e delle associazioni che cercano di sostenere il lavoro degli insegnanti di buona volontà facendo sistema sul territorio. Lunedì 14, dopo l accoglienza da parte di padre Mauro Gambetti, custode del Sacro Convento, l introduzione sarà affidata a padre Enzo Fortunato direttore di San Francesco patrono d Italia, Flavio Lotti direttore del Coordinamento enti locali per la pace, il sindaco Ricci, Eros Brega presidente del Consiglio regionale, e il vescovo Sorrentino. Agli interventi di studenti e insegnanti parteciperà il giornalista delle Iene Giulio Golia; interverrà quindi il ministro dell Istruzione Stefania Giannini. Alla sera, incontro con la scrittrice Susanna Tamaro. Martedì 15, assemblea plenaria con il card. Bassetti, la governatrice Marini, la Tamaro, Giuseppe Giulietti di Articolo 21 e Vincenzo Morgante del Tgr. Alla sera, conversazione con Aldo Nove e Lorenzo Cherubini (il cantante Jovanotti).

7 VENERDÌ 11 APRILE 2014 LA VOCE ACCADE IN UMBRIA 7 PREMIO Giovani innovatori Premiare il coraggio di giovani imprenditori e manager che fanno innovazione dando la possibilità di condividere la loro storia e avere un sostegno finanziario per assumere nuove risorse in azienda. È quanto si propone Unioncamere con il Premio Giovani innovatori d impresa il cui bando, aperto sino al 4 maggio, è disponibile online su L iniziativa parte del progetto We4Italy (la piattaforma online che prevede attività e strumenti finalizzati a valorizzare la condivisione di storie e progetti dei giovani imprenditori), è diretta alle imprese gestite o guidate da giovani imprenditori con meno di 40 anni che si siano particolarmente distinte per la propria capacità di introdurre nuove idee in grado di migliorare le performance economiche e produttive dell azienda o la qualità della vita delle persone che ci lavorano. Le imprese vincitrici beneficeranno di un cofinanziamento di 38mila euro che dovrà essere destinato all assunzione di nuovi collaboratori. Possono candidarsi al riconoscimento le imprese di tutti i settori economici. Per partecipare al Premio è necessario presentare la propria candidatura tramite il sito internet entro il 4 maggio LIBRO Capitini discute la religione di Pio XII Con la prefazione di Goffredo Fofi è stato ripubblicato un testo di Aldo Capitini intitolato Discuto la religione di Pio XII (edizioni dell Asino, pp. 146, euro 12). Con questo testo Capitini mette sotto accusa praticamente tutto il dogma cristiano attribuendolo a Pio XII quando in realtà è soltanto la verità fondamentale della Chiesa cattolica. Probabilmente si tratta di un testo che anziché esaltare l intelligenza, l ispirazione, la genialità dell autore perugino Aldo Capitini ne mostra un lato piuttosto discutibile rispetto alla fondamentale ispirazione, aperta, pacifista e tollerante di Capitini. Il testo infatti è aspro, fortemente critico e considerato indubbiamente molto lontano dai primi lavori che esaltano la compresenza, la compassione e la nuova spiritualità di stampo francescano e gandiano. Questa presa di posizione mostra, se ce ne fosse ancora bisogno, la grande distanza dal pensiero cattolico di colui che ha inventato lo sbattezzo e cioè la richiesta di essere cancellato dalla lista parrocchiale dei battesimi. LA VOCE - UMBRIA RADIO Il 3 maggio, in chiusura del Festival del giornalismo, si celebra il 30 anniversario della nuova Voce e della Radio Aria di novità, con la Messa N el dicembre 2013 abbiamo dedicato un ricordo al primo numero de La Voce uscito 60 anni prima; e con l incontro di preghiera presieduto da padre Bruno Pennacchini, svoltosi nella deliziosa cappella di Santa Chiara a Santa Maria degli Angeli, abbiamo iniziato una riflessione sul nostro impegno di comunicazione sociale ispirata cristianamente e con l intento di diffondere il profumo del Vangelo nella società attuale. Ora siamo qui a presentare una seconda fase di questo ricordo, che si svolgerà sabato 3 maggio. Sarà inserito nella giornata conclusiva del Festival internazionale del giornalismo. Tale contesto risulta per noi importante per veicolare l idea che i cristiani non sono una categoria separata dal mondo e chiusa in una riserva protetta, ma, come dice la Lettera a Diogneto, vivono nel mondo, pienamente inseriti, non distinguibili per segni esteriori ma per il senso del loro dire e agire. In questa occasione si vuol ricordare, oltre al 60 di fondazione del settimanale cattolico regionale, anche il suo rilancio avvenuto per opera di mons. Pagani e dei Vescovi umbri nel 1983, che portò a pubblicare nel gennaio 1984 il primo numero con la firma del nuovo direttore don Elio Bromuri. Questa nuova fase fu un segnale di novità per l impostazione del giornale e per i collaboratori sia periferici che centrali. C era aria di entusiasmo e voglia di novità e di futuro. Non possiamo non ricordare don Antonio Santantoni, Marco Tarquinio, Luca Diotallevi, Daris Giancarlini, Maurizio Maio e collaboratori volontari di primo piano come don Remo Bistoni, don Agostino Rossi, don Nazareno Amantini e tanti altri. L entusiasmo e la volontà di incidere nella società con gli strumenti della comunicazione sociale portò il vescovo Pagani a mettere in campo una radio rinnovata e ampliata nel suo raggio di azione, e soprattutto con un direttore che avesse provate capacità. L uomo giusto per questo compito fu individuato in don Giulio Giommini, un prete già esperto nella pastorale parrocchiale e della comunicazione che aveva fondato una radio nella sua parrocchia di Castiglione del Lago. Il 1984 è pertanto anche l anno della radio e siamo ora per farne memoria. A questo scopo il 3 maggio si terrà una tavola rotonda per fare il punto sulla comunicazione della Chiesa in Umbria oggi nei confronti anche delle nuove tecnologie e della nuova cultura dei media. L iniziativa però più incisiva ed eclatante sarà l esecuzione della Messa in Si minore di Bach nel duomo di San Lorenzo alle ore 21. Qualcuno si domanderà che cosa c entra Bach con questa ricorrenza. La risposta può essere brevissima come può anche dilungarsi molto. Brevissima: è la musica religiosa più bella, alta e profonda che sia stata mai scritta da un uomo. Vogliamo dire a tutti che la Chiesa in Il programma SABATO 3 MAGGIO Sala del Dottorato, ore 18 Celebrazione dei 60 anni del settimanale La Voce e dei 30 anni dell emittente Umbria Radio. Intervengono: Marco Tarquinio, direttore Avvenire Paolo Bustaffa, già direttore Sir Antonio Preziosi, già direttore di Radio Uno e del Giornale radio Elio Bromuri, direttore La Voce Paolo Giulietti, direttore Umbria Radio Cattedrale, ore 21 J. S.Bach, Messa in Si minore - BWV 232 Saluto del card. Gualtiero Bassetti ai partecipanti Esecuzione a cura del coro Accademia degli Unisoni e dell Orchestra da camera di Perugia, direttore: Leonardo Lollini, solisti: Marinella Pennicchi (soprano), M. Grazia Pittavini (soprano), Gloria Banditelli (contralto), Baltazar Zuniga (tenore), Mauro Borgioni (basso). Tavola rotonda con grandi nomi, poi la Messa in Si minore in cattedrale Umbria e coloro che svolgono il compito della comunicazione sono dentro questo orizzonte. L orizzonte del Bello, del Sacro, di ciò che eleva l anima e può suggerire pensieri di bontà e di pace a ogni persona, travalicando i confini della fede cristiana. Risposta più elaborata: un coro e un orchestra espressioni del nostro territorio, hanno preparato questa esecuzione già realizzata alcuni mesi fa nella basilica di San Pietro a Perugia. È sembrato giusto valorizzare l impegno e la preparazione e la competenza che, per una volta, fa dell Umbria non solo un palcoscenico per attori e protagonisti, venuti da fuori, ma una espressione in prima persona di una propria vitalità. La Chiesa umbra vuole situarsi anche sul fronte della valorizzazione delle risorse, delle energie e della collaborazione regionale. È segno anche di un momento felice segnato dal fatto che la porpora cardinalizia, posta sulle spalle dell arcivescovo Bassetti insieme alle responsabilità che comporta, fa salire di un gradino tutta la nostra storia ecclesiale e civile, che si vuole così esaltare. D ire Europa per dire confini superati, muri abbattuti, frontiere dilatate. Anche questa è una visione - non certo l unica - della costruzione europea, che a partire dalle prime Comunità economiche (Ceca, Cee), negli anni Cinquanta del 900, ha via via preso forma, accrescendo il numero dei Paesi partecipanti, la popolazione, le competenze delle istituzioni che hanno sede a Bruxelles e Strasburgo. È però convinzione diffusa che l informazione a disposizione dei lettori italiani sulle vicende europee sia molto modesta, frammentaria, incompleta, troppe volte marcata da pre-giudizi e da uno strisciante messaggio euroscettico. Così è difficile rendersi conto del lavoro svolto da Commissione, Europarlamento e Consiglio Ue; comprendere la direzione che assumono le politiche comunitarie; valutare gli innumerevoli progetti Ue in I settimanali cattolici hanno radici locali e ponti europei Se n è discusso al convegno di Gorizia. I giornali più vicini alla gente possono offrire una sorta di principio di sussidiarietà informativa corso di realizzazione nelle sfere di sua competenza; verificare i risultati della complessiva azione Ue. Quando, il 25 maggio, gli elettori dovranno esprimere il loro voto per il nuovo Parlamento europeo, sulla base di quali informazioni potranno scegliere i loro rappresentanti, tenuto anche conto che la campagna elettorale rischia di svolgersi, come avvenuto in passato, non attorno a una seria discussione politica sull Europa ma sulle beghe nazionali? Anche di questo si è discusso al convegno promosso a Gorizia dal settimanale cattolico Voce isontina, in collaborazione con la Federazione italiana dei settimanali cattolici (Fisc) e con l Ufficio Cei per le comunicazioni sociali. Una tre-giorni non a caso intitolata Europa e confini, che ha analizzato nel corso di una tavola rotonda il tema In Europa da giornalisti cattolici. Ne è emerso il convincimento che il deficit informativo esiste, eccome, ma che possa essere colmato anche grazie al contributo dei giornali del territorio quali sono i settimanali diocesani, vicinissimi - per loro storia e vocazione - ai lettori, alle famiglie, ai soggetti vivi delle città e regioni italiane. Giornali radicati nella comunità cristiana, interpreti delle specificità territoriali del Bel Paese, senza per questo cadere nella tentazione dei particolarismi che attraversano la Penisola. Giornali capaci di essere, al contempo, di confine, nel raccontare una determinata e circoscritta realtà diocesana, e al contempo ponti fra la realtà locale e quella più ampia, facendo proprio quell universalismo che è un tratto caratterizzante la fede cristiana. L Europa che ha sempre avuto dalla Chiesa cattolica un attenzione benevola e forti incoraggiamenti. I settimanali diocesani possono essere, con il loro compito informativo, parte viva di quella Ecclesia in Europa tratteggiata da Giovanni Paolo II con la sua esortazione apostolica del I giornali vicini alla gente interpreterebbero in tal senso, e in maniera originale, una sorta di principio di sussidiarietà informativa, portando nelle case dei lettori quell Europa così apparentemente lontana e che invece è ormai parte della nostra vita quotidiana. Gianni Borsa

8 8 LA VOCE CHIESA&RELIGIONE VENERDÌ 11 APRILE 2014 PAPA FRANCESCO. Le catechesi del mercoledì Con gli occhi di Dio T erminate le riflessioni sui sacramenti, Papa Francesco ha cominciato questo mercoledì una serie di udienze che hanno per tema i sette doni dello Spirito santo (testi completi, come sempre, sul sito Voi sapete - ha esordito Bergoglio - che lo Spirito santo costituisce l anima, la linfa vitale della Chiesa e di ogni singolo cristiano: è l Amore di Dio che fa del nostro cuore la sua dimora ed entra in comunione con noi. Lo Spirito santo sta sempre con noi, sempre è in noi, nel nostro cuore. Lo Spirito stesso è il dono di Dio per eccellenza (cfr Gv 4,10), è un regalo di Dio, e a sua volta comunica a chi lo accoglie diversi doni spirituali. La Chiesa ne individua sette, numero che simbolicamente dice pienezza, completezza... I doni dello Spirito santo sono: sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà e timore di Dio. Ha quindi cominciato ad approfondire il dono della sapienza. Ma non si tratta semplicemente della saggezza umana, che è frutto della conoscenza e dell esperienza... La sapienza è questo: è la grazia di poter vedere ogni cosa con gli occhi di Dio. È semplicemente questo: è vedere il mondo, La sapienza è la grazia di poter vedere ogni cosa con gli occhi di Dio. È vedere il mondo, vedere le situazioni, i problemi, tutto, con gli occhi di Dio vedere le situazioni, le congiunture, i problemi, tutto, con gli occhi di Dio. Alcune volte noi vediamo le cose secondo il nostro piacere o secondo la situazione del nostro cuore, con amore o con odio, con invidia No, questo non è l occhio di Dio... Quando siamo in comunione Icona bizantina della Divina Sapienza o Sophia con il Signore, lo Spirito santo è come se trasfigurasse il nostro cuore e gli facesse percepire tutto il Suo calore e la Sua predilezione. Lo Spirito rende il cristiano sapiente non nel senso che ha una risposta per ogni cosa, che sa tutto, ma nel senso che sa di Dio, sa come agisce Dio, conosce quando una cosa è di Dio e quando non è di Dio; ha questa saggezza che Dio dà ai nostri cuori. Il cuore dell uomo saggio in questo senso ha il gusto e il sapore di Dio. E quanto è importante che nelle nostre comunità ci siano cristiani così! Tutto in loro parla di Dio e diventa un segno bello e vivo della Sua presenza e del Suo amore. E questa - ha aggiunto - è una cosa che non possiamo improvvisare, che non possiamo procurarci da noi stessi: è un dono che Dio fa a coloro che si rendono docili allo Spirito santo. Noi abbiamo dentro di noi, nel nostro cuore, lo Spirito santo; possiamo ascoltarlo, possiamo non ascoltarlo... Questa è la sapienza che ci regala lo Spirito santo, e tutti noi possiamo averla. Soltanto, dobbiamo chiederla allo Spirito santo. Pensate a una mamma, a casa sua, con i bambini, che quando uno fa una cosa l altro ne pensa un altra, e la povera mamma va da una parte all altra, con i problemi dei bambini. E quando le mamme si stancano e sgridano i bambini, quella è sapienza? No! Invece, quando la mamma prende il Terminate le riflessioni sui sacramenti, iniziano quelle sui sette doni dello Spirito santo bambino e lo rimprovera dolcemente e gli dice: Questo non si fa, per questo, e gli spiega con tanta pazienza, questo è sapienza di Dio? Sì!... Ecco, questo è il dono della sapienza. Che venga a casa, che venga con i bambini, che venga con tutti noi! Ma tutto questo - ha ribadito Francesco - non si impara: questo è un regalo dello Spirito santo. Per questo, dobbiamo chiedere al Signore che ci dia lo Spirito santo e ci dia il dono della saggezza, di quella saggezza di Dio che ci insegna a guardare con gli occhi di Dio, a sentire con il cuore di Dio, a parlare con le parole di Dio. E così, con questa saggezza, andiamo avanti, costruiamo la famiglia, costruiamo la Chiesa, e tutti ci santifichiamo. Chiediamo oggi la grazia della sapienza. E chiediamola alla Madonna, che è la Sede della Sapienza, di questo dono: che Lei ci dia questa grazia. Grazie!. Commento alla liturgia della Domenica Portiamo Gesù... come l asina I ntroducendo la liturgia delle Palme, il celebrante annuncia che Gesù entra in Gerusalemme per dare compimento al mistero della sua morte e resurrezione. Il Signore prepara con cura questo momento, mandando due discepoli nel villaggio di fronte a quello dove si trova per prendere un asina e un puledro. Come i discepoli, anche noi siamo chiamati a preparare l entrata gloriosa di Gesù: essi vengono mandati non da soli ma a due a due (Mc 6,7), nelle città e nei luoghi dove stava per recarsi (Lc LA PAROLA della Domenica PRIMA LETTURA Dal libro del profeta Isaia 50,4-7 SALMO RESPONSORIALE Salmo 21 SECONDA LETTURA Dalla Lettera ai Filippesi 2,6-11 VANGELO Da Matteo 21,1-11 e 26,14-27,66 Nel suo ingresso a Gerusalemme, Gesù sceglie uno stile che invita all umiltà. E soprattutto, è Lui a portare noi 10,1). Non si annuncia il Signore da soli ma insieme. È la comunità che si mette mediante opere e gesti nella vita quotidiana degli altri, accorcia le distanze, si abbassa fino all umiliazione se è necessario e assume la vita umana, toccando la carne sofferente di Cristo nel popolo (Evangelii gaudium, 24). È quindi la comunità che evangelizza e che è chiamata ad andare avanti per SPAZIO CRUCIVERBA PER GRANDI E PICCINI FIRMATO Famiglia preparare l arrivo del Signore. Con quale atteggiamento dobbiamo portare agli altri Gesù? Come l asina e il puledro che i discepoli sono andati a prendere. Quanto sarebbe stato più glorioso agli occhi del mondo un ingresso a cavallo, o meglio ancora in carrozza! Gesù ci sconvolge anche su questo aspetto. Il puledro è il figlio di un animale umile, figlio di una bestia da soma (Gn 49,11). La scelta di un asino rappresenta l orientamento di fondo di Gesù. Non è esibizionista, non sfoggia potenza, non si impone. Come l asina, egli avanza lentamente, discretamente. La comunità cristiana è chiamata a essere come l asina e il puledro che hanno portato Gesù, consapevole che in realtà è Lui che la porta. È infatti l Agnello che si è immolato e ha preso su di sé il peso del nostro peccato. Lui cerca l asina e il puledro, ovvero utilizza la nostra povertà per fare il suo ingresso nella gloria, e la trasforma, la redime con la sua misericordia. Gesù entra pertanto in Gerusalemme, (Le soluzioni del cruciverba nel prossimo numero) CRUCIVERBA ORIZZONTALE Inserisci orizzontalmente nella griglia le parole secondo il numero di riferimento. A lavoro ultimato, nelle caselle in grigio, troverai la frase-chiave del Vangelo (5, 1, 6). 1. Lo erano i Dodici quando Gesù disse che uno di loro lo avrebbe tradito. 2. Così pianse Pietro dopo aver rinnegato tre volte Gesù. 3. Per trenta... d argento Giuda tradì Gesù. 4. Implorare, invocare. 5. Levigate... con anagramma. 6. Bisogna pregare e vegliare per non entrarvi. 7. Furono crocifissi con Gesù. 8. Canoro con anagramma e spine. 9. Cicale con anagramma 10. Così la folla voleva Gesù. 11. Anagramma di ridotta. 12. Giuseppe di Arimatea ne fece scavare uno nuovo nella roccia. SOLUZIO- NE DEL CRITTO- CRUCI- VERBA DEL NUMERO SCORSO: La frase chiave è: Gli amici di Gesù Vangelo DOMENICA DELLE PALME - ANNO A Q uando furono vicini a Gerusalemme e giunsero a Betfage, presso il monte degli Ulivi, Gesù mandò due discepoli, dicendo loro: Andate nella borgata che è di fronte a voi; troverete un asina legata, e un puledro con essa; scioglieteli e conduceteli da me. Se qualcuno vi dice qualcosa, direte che il Signore ne ha bisogno, e subito li manderà. Questo avvenne affinché si adempisse la parola del profeta: Dite alla figlia di Sion: Ecco il tuo re viene a te, mansueto e montato sopra un asina, e un asinello, puledro d asina. I discepoli andarono e fecero come Gesù aveva loro ordinato. come il Messia preannunciato dai profeti Isaia e Zaccaria: il Salvatore che porta la pace. Il Vangelo stesso sottolinea che solo la folla festeggia la sua entrata; i capi non lo accolgono perché non lo riconoscono e non si aprono alla salvezza. Mentre infatti viene gridato osanna, appare evidente il freddo rifiuto delle autorità: la città si interroga su chi sia quell uomo a cui inneggia la folla e che viene acclamato figlio di Davide e ritenuto profeta. Dio ci ha lasciato liberi di accoglierlo o meno, ma, ogni volta che permettiamo a Gesù di entrare nella nostra vita, abbiamo l occasione di sperimentare gioia e salvezza. Tutto ciò è negato a chi lo rifiuta. Accogliere o rifiutare la venuta del Signore è questione di vita o di morte, perché in lui A cura di Michela Massaro riviviamo e scorgiamo la sua presenza dappertutto. Tutto ciò che mi circondava mi parlava di Lui, il cielo mi parlava di Lui, la terra mi parlava di Lui, il mare mi parlava di Lui Era come il Personaggio più importante che entrava nella mia vita e con cui avrei dovuto vivere per sempre (Carlo Carretto). La folla esulta e inneggia al suo Re manifestando tutta la gioia e venerandolo. Stese i propri mantelli sulla strada, mentre altri tagliavano rami degli alberi e li stendevano sulla strada (Mt 21,8). I mantelli che vengono stesi al passaggio di Gesù dalla gente che lo circonda sono un simbolo importante: sono un bene inalienabile. Anche nei pegni dati dai poveri il mantello non può essere preso o trattenuto per più di un giorno. Sta scritto nel libro dell Esodo: Se prendi in pegno il mantello del tuo prossimo, glielo renderai prima del tramonto del sole, perché è la sua sola coperta, è il mantello per la sua pelle; come potrebbe coprirsi dormendo? (22,25-26). Stendere il mantello sotto i piedi di Gesù vuol dire affidargli tutta la propria vita. Anche noi dovremmo stendere i nostri mantelli davanti a Gesù: niente infatti è più prezioso della sua amicizia! Silvia Reali Alessandro Pacchioni

9 VENERDÌ 11 APRILE 2014 LA VOCE CHIESA&RELIGIONE 9 PAPA. Messa del Giovedì santo alla Fondazione Don Gnocchi Papa Francesco presiederà il Giovedì santo, 17 aprile, alle la messa in Coena Domini in uno dei luoghi simbolo della solidarietà a Roma, il Centro Santa Maria della Provvidenza della Fondazione Don Carlo Gnocchi. Alla celebrazione parteciperanno gli ospiti del Centro, accompagnati dai loro familiari, dal personale e dai responsabili. Un commento del Sir, l agenzia di stampa della Cei. I cristiani vivono nell attesa di Colui che deve tornare e cui rivolgiamo il nostro grido: Marana thà! Vieni Signore Gesù! Viviamo nella storia, nello svolgersi del tempo, di ogni minuto che, una volta scandito, non può più tornare. Si crea così un vuoto?... Il Signore Gesù, il Maestro che tanto ha attirato le folle, le ha magnetizzate e ha annunziato loro il regno di Dio, ci ha gettati in baratro vischioso? Se così fosse, sarebbe la negazione assoluta e dimostrabile della falsità della sua incarnazione. Così non è. Fra di noi, Egli ha voluto rimanere con il dono supremo, per noi inimmaginabile, della Sua presenza nel pane e nel vino eucaristici. Ogni giorno Egli è fra i suoi, fra coloro che lo riconoscono, e anche fra coloro che non lo riconoscono ma che Egli attende. Ogni VITA CONSACRATA. Nota della Cei sull Ordo virginum Carisma da incoraggiare L Ordo virginum è una particolare espressione di vita consacrata rifiorita nella stagione post-conciliare. In Italia oggi è presente in 113 diocesi: alle circa 500 consacrate se ne affiancano quasi altrettante in fase di discernimento e di formazione. Tra i tratti distintivi che concorrono a descriverne il carisma vi sono la sequela di Cristo vergine, povero e obbediente, la dedizione alla Chiesa particolare e la vita nel mondo, nonché un rapporto specifico con il vescovo, responsabile del discernimento, dell ammissione alla consacrazione (e della sua celebrazione), della formazione e dell accompagnamento. La Commissione episcopale per il clero e la vita consacrata della Cei dedica ora una Nota pastorale, L Ordo virginum nella Chiesa in Italia, che offre orientamenti e indicazioni per elaborare criteri comuni e attivare prassi condivise. Essa esprime un attenzione incoraggiante nei confronti delle vergini consacrate, insieme con l aspettativa che con il tempo questa Il Pane spezzato che dona senso e vigore Incontro con Benedetto XVI dopo la beatificazione di don Carlo Gnocchi il 10 marzo 2010 domenica si dona e rinnova la promessa di stare con noi, di essere Pane che nutre, sostiene, Via su cui poter camminare con sicurezza. Il Giovedì santo di ogni anno rinnova questo misterioso legame in modo solenne, esponendosi agli occhi di tutti e tutti sollecitando ad avvicinarsi. In ogni cattedrale, in ogni duomo, Egli è fra i suoi: poveri e affamati pellegrini nella storia, stracolma di inciampi e difficoltà. Quale cattedrale, quale duomo, antico e bagnato nella preghiera che si inanella nei secoli, oppure moderno che sfida l assenteismo odierno con il suo richiamo a questa Presenza, regge al confronto con la cattedrale viva, in carne e ossa, di chi soffre ed è povero nella propria umanità dolente? Francesco non rimarrà nello splendore di San Pietro ma si porterà nel luogo del dolore che grida sempre il suo, troppo spesso inascoltato perché? Perché a me?. A questa umanità ferita e dolorante, il Vescovo di Roma spezzerà il Pane che dona senso, che dona vigore, che soccorre gratuitamente e non ti promette una rivincita post mortem ma ti indica qui, proprio, qui, la chiave non risolutiva ma donante di ogni sofferenza che Egli, il Cristo crocifisso, ha assunto nella Passione. La Fondazione Don Carlo Gnocchi esperienza evangelica consenta di portarne a più compiuta maturità i percorsi formativi, il loro stile di presenza nella Chiesa, le forme della loro missione e i tratti della loro spiritualità, come sottolinea nell introduzione alla Nota mons. Francesco Lambiasi, presidente della Commissione episcopale per il clero e la vita consacrata. La Nota pastorale consta di tre capitoli: La vocazione all Ordo virginum ; Il discernimento e la formazione ; La vita e la testimonianza delle vergini consacrate. Segue una breve conclusione, nella quale si precisa che le indicazioni della Nota possono servire al vescovo diocesano per stabilire, secondo la sua competenza, norme più concrete per la propria diocesi, per dare un volto stabile e organico all Ordo, per far conoscere e proporre ai fedeli questa speciale forma di vita consacrata. Gigliola Alfaro La Don Gnocchi L a Fondazione Don Carlo Gnocchi sorge in via Casal del Marmo, nella zona Casalotti-Boccea. Fino al 2003, prima di essere acquisito dalla Fondazione, era noto come istituto Madre Nasi del Cottolengo. Da allora, il Centro ha proseguito l attività di cura e assistenza a favore dei più svantaggiati, attivando anche nuovi ambiti d intervento, con una ristrutturazione durata fino al Oggi è una struttura riabilitativa che dispone di 150 posti letto suddivisi tra una residenza sanitaria assistenziale, un reparto di riabilitazione estensiva e un reparto in solvenza per la riabilitazione neuromotoria. non è un luogo povero, misero, abbandonato, anzi è un luogo specializzato, all avanguardia, ma è il luogo per eccellenza in cui Egli, Pane sempre presente alla storia e nella storia di ciascuno e di ciascuna, si offre nella povertà e nella quotidianità del segno, perché ogni povero, nostro fratello, colpito nella sua umanità e privo della salute, sia posto al centro del mistero, al posto d onore. Grande segno di misericordia, di quell utero del Creatore che si commuove e condivide la propria sorte fino a perdere la vita. Ultimo Lui, che pende dal legno maledetto, ultimi i malati; Ultimo Lui, che arranca per giungere al Golgota e subire l infamia; ultimi fra gli ultimi: gli oppressi dai lacci della mafia, della ndrangheta, dell usura, delle slot machine, della droga. La Via crucis al Colosseo, che emergerà da un territorio colpito e guidata dal Pastore che ne conosce le cicatrici, sarà, miracolosamente, segno di guarigione; e il Pane che risplenderà sulla mensa dell altare sarà Luce vera che illumina e porta, nell alchimia dell amore di Dio, a una trasformazione piena e totale. Il dono di Francesco nel segno della Bellezza assoluta e gratuita, si china sugli ultimi fra gli ultimi. Cristiana Dobner In Umbria ci sono 13 consacrate Ordo virginum L Ordo virginum in Umbria ha avuto inizio a Perugia quando l allora arcivescovo mons. Ennio Antonelli comprese il desiderio espressogli da due ragazze di consacrarsi restando però nel mondo a tutti gli effetti. Le stesse ricevettero la consacrazione il 30 maggio 1998 durante la veglia di Pentecoste, in cattedrale, per le mani di mons. Giuseppe Chiaretti. Attualmente nelle dicoesi dell Umbria ci sono 13 consacrate (6 a Perugia, 1 a Gubbio, 1 a Terni, 3 ad Assisi e 2 a Orvieto) e a Perugia 3 candidate che hanno fatto un anno di discernimento e stanno seguendo i due anni di formazione specifica. (Nella foto alcune consacrate umbre) BREVI DA S. MARTA Spunti dalle omelie mattutine di Papa Francesco nella cappella di casa Santa Marta. Testi completi su sezione Meditazioni quotidiane. Giovedì 3 aprile Mosè maestro di preghiera Pregare è come parlare con un amico: per questo la preghiera deve essere libera, coraggiosa, insistente, anche a costo di arrivare a rimproverare il Signore. Questo piccolo manuale di preghiera è stato suggerito al Papa dal passo di Esodo 32,7-14. La preghiera di Mosè è una vera lotta con Dio, la lotta del capo del popolo per salvare il suo popolo, che è il popolo di Dio. Mosè parla liberamente davanti al Signore. E così ci insegna come pregare: senza paura, liberamente, anche con insistenza. Mosè insiste, è coraggioso: la preghiera deve essere così!. Si deve anche saper negoziare con Dio. Alla fine, il nostro Dio è misericordioso, sa perdonare, torna indietro nelle sue decisioni, è un Padre!. Tutte cose che Mosè già sapeva, ma le sapeva più o meno oscuramente. È nella preghiera che le ritrova. Ed è questo che fa la preghiera in noi: ci cambia il cuore, ci fa capire meglio com è il nostro Dio. Venerdì 4 aprile Cristiani perseguitati È un fatto - ha sottolineato Bergoglio - che sempre nella storia della salvezza, nel tempo di Israele e anche nella Chiesa, i profeti sono stati perseguitati. Infatti il profeta è un uomo che dice: Voi avete sbagliato strada, tornate alla strada di Dio! Questo è il messaggio di un profeta. E non fa piacere alle persone che hanno il potere su quella strada sbagliata. Nella Chiesa ci sono perseguitati da fuori e perseguitati da dentro... Quando noi leggiamo la vita dei santi ci troviamo di fronte a tante incomprensioni e persecuzioni. Anche tanti pensatori nella Chiesa sono stati perseguitati. Ancora oggi i cristiani sono perseguitati. Oso dire che forse ci sono tanti o più martiri adesso che nei primi tempi. E sono perseguitati perché a questa società mondana, a questa società tranquilla che non vuole problemi, dicono la verità e annunciano Gesù Cristo. Addirittura in alcune parti c è la pena di morte, c è il carcere per avere il Vangelo a casa, per insegnare il catechismo. Mi diceva un cattolico di questi Paesi che loro non possono pregare insieme: è vietato! Si può pregare soltanto da solo e nascosto. Lunedì 7 aprile Il perdono in una carezza Commentando il brano evangelico dell adultera, Papa Francesco ha rimarcato: Gesù perdona. Ma qui c è qualcosa di più del perdono. Perché, come confessore, Gesù va oltre la legge... Non le dice: non è peccato l adulterio. Ma non la condanna con la legge. Questo è il mistero della misericordia di Gesù. La misericordia è qualcosa di difficile da capire: non cancella i peccati, perché a cancellare i peccati è il perdono di Dio. Ma la misericordia è il modo in cui perdona Dio. Gesù consiglia alla donna di non peccare più. Qui si vede l atteggiamento misericordioso di Gesù: difende il peccatore dai nemici, difende il peccatore da una condanna giusta... Così è la misericordia di Dio: una grande luce di amore, di tenerezza. Dio perdona non con un decreto, ma con una carezza. Martedì 8 aprile La croce non è un ciondolo Il cristianesimo - ha detto Francesco martedì - non è una dottrina filosofica, non è un programma di vita per sopravvivere, per essere educati, per fare la pace. Queste sono conseguenze. Il cristianesimo è una Persona, una persona innalzata sulla croce, una persona che annientò se stessa per salvarci; si è fatta peccato. E così come nel deserto è stato innalzato il peccato, qui è stato innalzato Dio, fatto uomo e fatto peccato per noi. E tutti i nostri peccati erano lì. Non si capisce il cristianesimo senza capire questa umiliazione profonda del Figlio di Dio, che umiliò se stesso facendosi servo fino alla morte e morte di croce, per servire... Questo è il mistero della Croce. Non è un ornamento, che noi dobbiamo mettere sempre nelle chiese, sull altare, lì. Non è un simbolo che ci distingue dagli altri. La Croce è il mistero dell amore di Dio.

10 10 LA VOCE CULTURA VENERDÌ 11 APRILE 2014 IN BREVE LIBRO Don Mazzolari il parroco d Italia Ancora un libro su don Primo Mazzolari. Lo ha scritto Bruno Bignami, presidente della fondazione dedicata al sacerdote. L autore è convinto che i destini del mondo si maturano in periferia. Il titolo Don Primo Mazzolari parroco d Italia (Edizioni Dehoniane Bologna, pag. 194, euro 15) ricorda quello che fece il sacerdote: don Primo non si ritirò nella sua Bozzolo, bassa padana, ma decise di partecipare con convinzione alla vita del paese. Tempi dolorosi quelli dei primi del Novecento. Mazzolari è soldato e cappellano militare nella prima guerra mondiale; ancora, antifascista, è resistente fino alla fine, sostenitore delle istanze della pace, costruttore di riconciliazione in diverse piazze italiane, saggista, promotore del dialogo tra differenti anime della società. La sua voce inconfondibile raggiunge la Sicilia e la Sardegna. Un fiume di persone giunge da ogni parte alla canonica di Bozzolo per ascoltare la parola dell arciprete. L autore del volume, ricostruisce, utilizzando un ampia documentazione, l azione pastorale di don Mazzolari nelle sue parrocchie. I successi, le crisi, le fatiche e le tensioni suscitate dai suoi interventi e dai suoi scritti sono tutti evocati nel testo. Il coraggioso esporsi di don Primo diventa un monito efficace anche per ogni cristiano che deve proclamare, deve parlare, deve prendere posizione e non può restare neutrale. Deve schierarsi. (F. M.) AMICI DELLA MUSICA Viaggio nelle epoche con Strauss Prosegue il programma di Viaggio nelle epoche della storia musicale promossa dagli Amici della musica. Tema degli incontri (Sala delle Conferenze della Galleria nazionale dell Umbria) è Richard Strauss, tra crepuscolo del Romanticismo e alba del Novecento. L 11 aprile, ore 17.30, Stefano Ragni Le sanguinarie: Salome e Elektra. Prossimo incontro il 24 aprile, ore 17.30, con Alberto Batisti Il cavaliere della rosa. Ingresso libero. LIBRI. Dal Diario di un grande scrittore polacco Pagine sull Umbria, belle e sconosciute P ubblicare delle pagine inedite di uno scrittore considerato tra i maggiori della sua terra, la Polonia, è certo un punto di orgoglio e di soddisfazione, scrive Rita Fanelli Marini a nome dell associazione Orfini Numeister di Foligno presentando un recente libro del concittadino Arnaldo Picuti intitolato Pagine sull Umbria scritte da Gustaw Herling, uno dei più grandi scrittori polacchi del secolo scorso. Noto soprattutto per le memorie degli anni da lui trascorsi in un gulag sovietico, al termine delle guerra Herling si stabilì definitivamente a Napoli, ove sposò una figlia di Benedetto Croce, partecipando attivamente alla vita letteraria italiana con saggi e articoli su riviste e giornali nonostante l ostracismo per i suoi trascorsi politici - da parte di certa intellighenzia politicamente connotata. In seguito a varie visite ad alcune città dell Umbria - regione che prediligo di più in Italia e le città a cui mi sento più legato, come si legge nel suo Diario scritto di notte - scrive: Sarei volentieri andato ad abitare in questi piccoli centri a misura d uomo, poiché non amo e rifuggo dal senso di anonimato delle grandi metropoli. ( ) C è in ogni cosa un che di irreale, di sonnolento, di rallentato, ed è così che rimarrà impressa nella mia memoria tutta l Um- bria. Una regione a parte, un paese ove il tempo trascina, poi si ferma e di nuovo riprende il suo pigro corso. Di Assisi - scrive - sono stato letteralmente innamorato. Di Todi ricorda la meravigliosa piazza con la gradinata che sale alla cattedrale ; di Spello i rocciosi corridoi delle stradine, di Bettona le mura in origine etrusche ; di Perugia il piccolo oratorio dei camaldolesi, San Severo, che viene aperto soltanto facendone richiesta al guardiano ; di Orvieto, gli anziani sulle panchine tendere l orecchio alle voci del tempo che passa osservando immobili la facciata del Duomo. E vede Bevagna come un gioiello in miniatura, con la sua piazza che ha tutto il diritto di comparire nella prima fila delle celebri piazze delle rinomate cittadine umbre. In occasione di un settimanale soggiorno in un monastero di quest ultima cittadina, di Foligno scrive: Ecco la sua piazza, la grande piazza che, nella città deturpata dagli edifici moderni, riluce come una perla in un intarsio di scadente fattura. Qui, annuncia una lapide sulla parete della cattedrale, nell anno 1206 il giovane figlio di un mercante di Assisi, il futuro san Francesco, compì il primo passo verso la sua vita evangelica, vendendo le merci e il cavallo che possedeva per ricavarne i denari necessari per ricostruire la chiesa di S. Damiano nella vicina Assisi. E di fronte, Piazza Silvestri a Bevagna nel palazzo del Comune, il bibliofilo Orfini offrì al mondo nell anno 1472 il primo esemplare a stampa della Divina Commedia. Il nuovo libro dell avv. Picuti, appassionato anch egli della storia e delle tradizioni di questa regione come testimonia anche la sua splendida guida della collana Le città d arte, dedicata a Nocera Umbra, è arricchito da dieci originali disegni dell artista folignate Luigi Frappi. Queste pagine che Herlig dedica all Umbria come dichiarazioni d amore per il suo peculiare ambiente naturale e lo straordinario patrimonio artistico meritavano dunque di essere pubblicate. Non tanto per solleticare l orgoglio di esserci nati o di viverci, quanto per ricordare che solo apprezzando il patrimonio dei padri è possibile assicurare un degno futuro ai figli. Vittorio Peri Intervista al maestro Fabio Lombrici che da un anno e mezzo dirige la formazione bandistica La Filarmonica di Pila compie 90 anni. I progetti N on si può certo parlare di una semplice banda musicale quando si parla della Filarmonica di Pila una storia lunga novant anni. Abbiamo incontrato il maestro Fabio Lombrici al quale gli abbiamo chiesto di raccontarci la sua esperienza. Non è facile per me - dice - parlare sulla Filarmonica di Pila, non per mancanza di idee o argomenti, ma per il semplice fatto che in questo anno e mezzo ho conosciuto persone meravigliose con le quali ho condiviso belle esperienze musicali che non saprei da dove o da chi cominciare Provo a partire dall inizio. Quando Andrea Cavallucci mi ha presentato il presidente Cesare Miseria e insieme mi hanno chiamato proponendomi di dirigere la Filarmonica di Pila sinceramente ho pensato: O scherzano o sono matti. L unica esperienza che avevo fino a quel momento era la gestione di un gruppo giovanile, e subentrare alla direzione di una vera filarmonica con 90 anni di È stata riaperta la scuola di musica, che oggi conta circa 25 iscritti tra propedeutica musicale, flauto, sax, clarinetti, trombe e percussioni. In programma un saggio il 31 maggio La Filarmonica di Pila augurando una buona Pasqua a tutti vi ricorda che è a disposizione per qualsiasi evento civile e religioso, pubblico e privato, offrendo un ampio repertorio di brani e marce, che spaziano dal classico al moderno. Per informazioni e contatti: Silvia Miseria (segreteria): filarmonicadipila.pg@libero.it sede: Via della Torre, Pila (PG) storia alle spalle e soprattutto succedere al m Paolo Ciacci mi sembrava follia, però vista la fiducia che sia Andrea sia Cesare mi hanno dato ho detto fra me e me perché non provare?. Così è nata questa avventura. Oggi come valuta tale esperienza? A distanza di un anno posso dire che ho fatto davvero bene ad accettare questa sfida. Ad oggi abbiamo all attivo una decina di concerti svolti, abbiamo ripreso vecchie tradizioni come il concerto di Santa Cecilia e ne vogliamo riprendere altre come il concerto per il Ss. Crocifisso, abbiamo avviato collaborazioni con realtà pilesi quali la compagnia teatrale Astrolampo di Luca Biancalana con la quale abbiamo realizzato un progetto, L arte è donna, per la festa della donna che abbiamo eseguito sia al sodalizio di San Martino sia a Pila nella stagione teatrale. Stiamo portando avanti un progetto con la poetessa Anna Maria Farabbi Salmi, presentato a Pila il 2 febbraio e replicato domenica scorsa a Castel del Piano. Abbiamo ricostituito la scuola di musica che oggi conta circa 25 iscritti tra propedeutica musicale, flauto, sax, clarinetti, trombe e percussioni. Con le giovani leve abbiamo in programma un saggio finale che terremo il 31 maggio, e molto altro ancora. Altro da aggiungere? Voglio ringraziare i colleghi e le colleghe Alice Boggi, Lucia Alunni, Arianna Felicioni, Filippo Pambianco e Cesare Vincenti, i ragazzi che si impegnano nello studio e tutti i genitori per la disponibilità che dimostrano. Infine ma non per ultimi voglio ringraziare il presidente Cesare Miseria per averci creduto, Silvia Miseria per la disponibilità e professionalità con le quali adempie ai lavori di segreteria, Mario Terradura per la presenza e l aiuto fondamentale, e soprattutto tutti i musicanti che siano storici, riavvicinati o nuovi. Li ringrazio, oltre che per l impegno, l entusiasmo, la pazienza e la voglia di mettersi in gioco che hanno; soprattutto per il bell ambiente che siamo riusciti a ricreare insieme, è un piacere lavorare con loro. La banda è lo specchio della società, dentro ci si trova di tutto, e vedere signori di quasi 80 anni che danno consigli e scherzano con i più giovani o danno del lei a un maestro che ha quasi un quarto dei loro anni, oltre che farmi sorridere, mi fa pensare che la società dovrebbe guardare più alle bande musicali per trovare davvero buoni esempi di civile convivenza. Marta Ginettelli

11 VENERDÌ 11 APRILE 2014 LA VOCE CULTURA 11 Museo diocesano di Spoleto: inaugurata la mostra Ave Verum Corpus, Temi ed iconografie della Passio Christi G iovedì 10 aprile presso la Sala Barberini del Museo diocesano di Spoleto, è stata inaugurata la mostra Ave Verum Corpus, Temi ed iconografie della Passio Christi, visitabile fino al 7 settembre. Con l occasione sono stati presentati il restauro e il nuovo allestimento dell opera Deposizione di Cristo proveniente dalla chiesa di S. Giuseppe di Arimatea in Roccatamburo di Poggiodomo, che negli ultimi anni era esposta al Museo civico e diocesano la Castellina in Norcia: si tratta di un gruppo di sculture lignee policrome della metà del XIII secolo. È stato illustrato anche il restauro di due piccoli, preziosi manufatti del XIV secolo della collezione del Museo diocesano di Spoleto: un dittico-reliquiario in vetro graffito e dorato con la storia di Gesù e una piccola croce bifacciale d altare dipinta a tempera su tela. La mostra afferma la dott.ssa Stefania Nardicchi, conservatore del Museo diocesano - è di natura iconografica ed iconologica e si pone come obiettivo la comprensione dell intimo rapporto esistente nel medioevo fra i testi sacri, la scultura lignea e la musica. Viene proposto prosegue - lo studio di alcuni usi delle opere d arte sacra che sono giunti quasi inalterati fino a noi e l analisi particolare di un epoca in cui le statue erano impiegate nelle chiese sia per l allestimento di scene Particolare dell immagine della locandina pubblicitaria dell evento L uso dell arte sacra nelle Passio Christi In mostra la Deposizione di Cristo della chiesa di S. Giuseppe di Arimatea di Roccatamburo di Poggiodomo tridimensionali che per la partecipazione in processioni e sacre rappresentazioni, realizzate soprattutto in occasione della Settimana santa. L ambizione della mostra conclude la Nardicchi - è documentare al visitatore che, qualunque sia stato il loro uso in antico, le sculture erano dei personaggi di un teatro partecipato da attori e fedeli, capace di fissare i principali contenuti della fede cristiana e, allo stesso tempo, di coinvolgere emotivamente e di appassionare gli uditori attraverso una sorta di visibile parlare. Alla presentazione sono intervenuti mons. Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia, Fabio De Chirico, soprintendente per i Beni storici, artistici e etnoantropologici dell Umbria; Giovanna Sapori, professore ordinario di Storia dell Arte moderna all Università di Roma Tre; Bruno Bruni, restauratore Coo.be.c. Spoleto. Al termine, il coro dei Laudesi Umbri ha eseguito un elevazione spirituale sulla Passio Christi. IN BREVE GALLERIA NAZIONALE Visite guidate gratuite Una Domenica a Quadri è la nuova iniziativa proposta dalla Galleria nazionale dell Umbria da aprile a dicembre Ogni ultima domenica del mese offrirà a tutti i visitatori una visita guidata gratuita a tema. Ingresso a pagamento. Il 27 aprile alle la visita riguarderà la Pala del Signorelli che, in occasione della grande mostra dedicata all artista nel 2012, è stata sottoposta a restauro. Saranno illustrate le tecniche diagnostiche che sono state utilizzate e le operazioni di restauro, durate quasi un anno, che hanno portato la Pala all antico splendore prima che rientrasse nel percorso espositivo della Galleria nazionale. Prenotazione allo DODECAPOLI ETRUSCA Candidatura Patrimonio Unesco È stato firmato a Chiusi il 1 aprile, con Perugia quale città capofila del progetto, il protocollo d intesa con le altre città di origini etrusche facenti parte dell antica Dodecapoli etrusca (risalente al 750 a. C): Arezzo, Cerveteri, Chiusi, Cortona, Grosseto, Piombino, Tarquinia, Volterra, Castiglione della Pescaia, Formello e Montalto di Castro. L accordo prevede di candidare la Dodecapoli all iscrizione al patrimonio Unesco. Si tratta di valorizzare l idea stessa di città, che in Italia fu reinventata dagli Etruschi e poi trasmessa a Roma, non soltanto come conformazione urbanistica ma anche come modello di convivenza e di organizzazione sociale. Con una delibera dell ottobre 2012, il Comune di Perugia decise di avviare questo percorso insieme alle altre città della Dodecapoli, elaborando un progetto che valorizzasse i singoli luoghi, ma soprattutto l idea di rete di città, anche in relazione al territorio ed al paesaggio. La direzione del progetto è stata affidata a Mario Torelli, etruscologo di fama mondiale, e a Paola Falini (Università La Sapienza). Del Comitato scientifico fanno parte anche Francesco Scoppola (Direttore Mibac Umbria), Giovannangelo Camporeale (Università di Firenze), Isabella Lapi (Direttore generale Mibac Toscana) e Alfonsina Russo (Soprintendente ai beni archeologici dell Etruria meridionale). I soggetti istituzionali responsabili della candidatura sono: Comune e Università di Perugia, Regione Umbria e Regione Toscana.

12 12 Le opinioni espresse in questa pagina rappresentano esclusivamente il pensiero di chi le scrive. LA VOCE LETTERE&OPINIONI Si raccomanda di non superare le trenta righe dattiloscritte VENERDÌ 11 APRILE 2014 IL PUNTO Fecondazione eterologa sì o no? I n questo numero de La Voce ci sono altre informazioni a proposito della sentenza della Corte costituzionale sulla fecondazione artificiale eterologa. Mi limito quindi a qualche annotazione collaterale. Anzitutto, che cosa ha detto la Corte? Ha detto che, se la legge ammette la fecondazione artificiale omologa (ossia all interno della coppia), il principio di uguaglianza non consente di vietare la fecondazione artificiale eterologa (ossia con l intervento di un estraneo destinato a rimanere anonimo) alle coppie che altrimenti non potrebbero procreare. Ma il principio di uguaglianza, benché fondamentale, può essere molto controverso. Infatti esso obbliga a trattare in modo uguale situazioni uguali, e non vieta - e a volte anzi impone - di trattare in modo diverso situazioni diverse. Quindi il problema diventa quello di stabilire chi è uguale e chi è diverso; ossia di stabilire quali siano le differenze che contano e quelle che non contano. Le persone sono tutte uguali, e non è accettabile che una persona sia trattata in modo diverso solo perché diverso è il colore della sua pelle; ma è normale che chi ha una laurea in Medicina possa fare il medico e chi non ce l ha, no. Quindi, quando la Corte applica il principio di uguaglianza fa, in realtà, una scelta etica, perché vede che una differenza c è, ma dice che non deve contare. Altri potrebbero fare la scelta etica opposta. Insomma, queste decisioni sono uno dei tanti modi nei quali l etica e il diritto, che pure sono cose diverse, interferiscono fra loro. Ma è anche vero che non tutto ciò che viene condannato dall etica debba essere condannato anche dal diritto. Come la legge rinuncia a punire l adulterio, così può ammettere anche la fecondazione eterologa, che può essere vista come una forma speciale di adulterio. Ma tutto questo è secondario davanti al valore della nuova creatura che nasce, quale che sia il modo in cui è stata concepita. Il delitto inaccettabile è l aborto, non la fecondazione eterologa. Pier Giorgio Lignani AVVISO AGLI ABBONATI Purtroppo ci vengono segnalati ritardi e mancate consegne del settimanale. Qualora non riceviate il giornale entro il venerdì o il sabato vi preghiamo di segnalarcelo (tel ; amministrazione@lavoce.it) così che possiamo sollecitare Poste Italiane per un più puntuale recapito ed un migliore servizio. Papa Francesco offre assist al comunismo... G entile Direttore, ennesimo assist di Papa Bergoglio al comunismo (volontario o involontario, lo dirà la storia): La povertà è la bandiera del Vangelo, non del comunismo: è la povertà senza ideologia è concetto che riconosce al comunismo una naturale opzione per i poveri, quando ogni evidenzia mostra che il comunismo è la più sicura fabbrica di poveri, mentre la Chiesa nei secoli ha creato o favorito, tra tante altre cose, il credito, le università, i commerci, base del benessere di massa e del primato europeo e occidentale, che hanno ridotto la povertà a fenomeno assolutamente marginale e relativo. Luigi Fressoia Perugia Credo che si tratti di una svista interpretare la frase di Papa Bergoglio come un assist al comunismo, che la Chiesa ha condannato e osteggiato teoricamente e praticamente a partire dalla seconda metà dell Ottocento fino a oggi. È indubbio però che il comunismo abbia monopolizzato e persino strumentalizzato il discorso sui poveri in contrasto con i ricchi e i padroni, anche se - come lei dice - negli Stati in cui si è imposto non ha risolto il problemi della povertà e della giustizia sociale, ma semmai li ha aggravati, come è successo nell Unione Sovietica e nei Paesi dell Est Europa. Ora, però, se dico che neppure il capitalismo ha risolto i problemi realizzando ricchezza e benessere per tutti come pretendeva e pretende di fare, non per questo faccio un assist al comunismo. Secondo il pensiero sociale cattolico, elaborato dalla Rerum novarum (1891) di Leone XIII alla Deus Caritas est di Benedetto XVI (2005) e all esortazione apostolica Evangelii gaudium di Papa Francesco, soprattutto nel secondo capitolo, si trovano i principi fondamentali propri dell agire sociale e politico rivolti al perseguimento del bene comune al di fuori delle ideologie del passato. Purtroppo sui cristiani si abbatte sempre la condanna riduttiva e liquidatoria di posizioni ideologiche o politiche o economiche che non ci appartengono. Che cosa spinge tanti giovani a buttarsi? C aro Direttore, ho letto (Sir) che la settimana scorsa in due giorni si sono sfracellati a terra, dopo un lancio, ben tre giovani che si sono buttati con l ormai triste sport fasullo detto balcony jumping. Mi è venuito in mente che qualche anno fa (2002) una tragedia simile è già accaduta a Terni. Due giovani sono morti durante un lancio di bungee jumping a Ponte Canale, in una gola tra Polino e Arrone in provincia di Terni. I moschettoni che assicurano la fune elastica alla base di lancio hanno ceduto e i ragazzi sono precipitati nel vuoto senza alcuna possibilità di salvarsi. La tragedia è avvenuta quando l impianto era ormai chiuso. I due giovani hanno però pregato il titolare di riaprirlo per permettere loro di fare un lancio in coppia. Ma secondo lei, che cosa spinge questi giovani a misurarsi e mettersi in situazioni di così elevato pericolo? Che cosa vogliono dimostrare? A. M. Non so rispondere. Noto che molti hanno paura di avere paura e vogliono dimostrare a se stessi e agli altri di averla superata. Vogliono dimostrarsi coraggiosi, forti, superuomini, amanti del rischio, e invece sono solo temerari e sciocchi. Mettere a rischio la vita si può e si deve fare solo se e quando è richiesto da una situazione di emergenza per salvare qualcuno, per difendere una persona in pericolo, seguendo il buon senso e la capacità di discernimento. La vita è un valore sacro e prezioso che non si deve mettere a repentaglio. Si pensi alla leggerezza con cui ciò avviene nella guida di auto e moto e nell amore alla velocità. Non si deve tentare Dio né la sorte. Il mito della velocità e della novità D a qualche tempo si parla molto di innovazione, creatività, energia, cambiamento, giovinezza, velocità. Capita così in politica ma anche nelle arti, nello spettacolo, nella didattica, nel giornalismo, nei media. Osservando l uso di queste parole ci si rende conto di un fenomeno: il tramonto di ogni ismo (progressismo, riformismo, moderatismo, comunismo, ecc.) tramonto coevo a quello delle ideologie. Ogni ismo allude a un sistema di pensiero; invece l innovazione veloce ha più l apparenza di un fatto: un fatto non ancora HUMOUR compiuto, un fatto nel suo compiersi, ma un fatto concreto. Se tutti sono per la veloce innovazione, e neppure i conservatori tengono alla conservazione, significa che la disputa politica oggi è tutta sulla genuinità della velocità e della novità. Il desiderio di creatività assegna un valore massimo alla velocità verso il nuovo, ma nuovo è un aggettivo che ha diversi significati e applicazioni. Non è lo stesso se viene anteposto o posposto. Chi oggi guida il Governo è un nuovo politico o un politico nuovo? Il Jobs Act è un restyling di vecchie strategie liberiste o una veloce e concreta novità? Le Province saranno davvero abolite o resteranno lì dove sono, mascherate da qualcos altro? La strategia di Beppe Grillo, per esempio, è tutta tesa a negare la novità e la velocità di ciò che nuovo e veloce, almeno sembra. Il Presidente del Consiglio con l eloquio, col modo di apparire, col modo di proporre è invece tutto teso a sembrare nuovo e veloce a tutti i costi. I moduli comunicativi trasferiti in politica da altri ambiti hanno questa funzione: assegnare una credibile marca di novità alle proprie azioni. Ma apparire non è, di per sé, essere. Nella società contemporanea, però, è proprio l apparire nuovo ad essere privilegiato. Per questo i richiami alle esperienze del passato, alla tradizione riformista e all anima progressista, non hanno successo: parlano di continuità e non di stacchi, di identità e non di trasformazioni. Ciò che è davvero nuovo, ma non appare tale, non ha valore nell odierno ambito politico. Ma fuori dalla retorica dei crono-programmi, l innovazione e la velocità debbono dotarsi di criteri e tempi di verifica e di efficacia. È vero, cresce il clima di aspettativa che l ex Sindaco ha saputo attivare positivamente attorno a sé, ma aumentano anche le perplessità, perché si teme prevalga quella fretta che è nemica della velocità. Fretta e frenesia infatti non sono sinonimi di Disegni di Marcello Cruciani celerità ma di guai. La gatta veloce è prudente. Quella frettolosa fa i gattini ciechi. La velocità si nutre di tempo. Perfino il più stringato e veloce aforisma è frutto di un lungo tempo meditativo; ed è così che in pochissime righe può trovare dimora il senso di una vita intera. Pier Luigi Galassi Perugia Con celerità intanto Renzi ha ottenuto un risultato: tutti gli enti pubblici stanno facendo risparmi e revisioni di costi. Sarà, non sarà, sufficiente per risolvere i problemi? Intanto cambia il trend. Non è poco in un Italia spendacciona, scialacquona, sbruffona impersonata da gente senza faccia. Urgono politiche europee a favore dell acqua C aro Direttore, più volte si è parlato della necessità di risparmiare l acqua, dal momento che viviamo in un momento in cui se ne spreca tanta e, seguitando così, alla fine ci verrebbe a mancare. In tempi rapidi i Paesi europei potrebbero concentrare i loro sforzi nella difesa dell ambiente e sviluppare un nuovo modo di produrre. Dovrebbero disincentivare le produzioni industriali inquinanti e che necessitano di quantità enormi di acqua. Dovrebbero agevolare la ricerca e le produzioni ecocompatibili come la plastica ecologica e biodegradabile. Dovrebbero favorire i carburanti ecologici. Dovrebbero produrre nuovi materiali ecologici in particolare per imballaggi ed edilizia. Dovrebbero recuperare e trasformare ciò che rimane degli scarti. Questi prodotti innovativi, insieme alla produzione di energia rinnovabile, ridurrebbero drasticamente l inquinamento e il consumo d acqua. I Paesi europei dovrebbero investire di più sui trasporti di merci e di persone su rotaia e, dove è possibile, sulle vie fluviali e marittime, per abbassare i costi, inquinamento e incidenti. Dovrebbero evitare la formazione di metropoli costose, inefficenti e ingestibili. Dovrebbero impedire la costruzione di nuove autostrade e nuove colate di cemento lungo le coste, lungo le arterie stradali in pianura, in collina e in montagna. L acqua, se cade sull asfalto e sul cemento, va sprecata; se invece si deposita sulla terra torna in circolo. Bisogna incentivare le coltivazioni agricole con metodi di irrigazione che consentano il risparmio di acqua. Bisogna estendere le zone verdi, le zone umide e i boschi. Per avere più occupazione stabile in Europa bisogna valorizzare le bellezze naturali, i laghi, i fiumi, le lagune e i golfi. L aumento ingiustificato del costo dell acqua e le mancate opere infrastrutturali hanno provocato in molti Stati proteste e contestazioni nei confronti delle multinazionali straniere. I conflitti fra Stati a causa dell acqua finora sono stati contenuti, ma in futuro le dispute aumenteranno, perché del petrolio, teoricamente, se ne potrà fare a meno, dell acqua no! Salvatore Bottino Nocera Umbra Certo, tutto è legato a dovrebbero. Perugia Maria Rita Valli piazza IV Novembre, 6 Tel perugia.redazione@lavoce.it Terni Elisabetta Lomoro piazza Duomo, 9 Tel/fax terni.redazione@lavoce.it Gubbio Giampiero Bedini via Monteverdi,2 Tel gubbio.redazione@lavoce.it Orvieto - Todi Michela Massaro Via S. Lorenzo, 18 - todi orvieto.redazione@lavoce.it Assisi Roldano Boccali Tel assisi.redazione@lavoce.it Città di Castello Moreno Migliorati, piazza Gabriotti,10 Tel castello.redazione@lavoce.it Materiale fotografico - Archivio La Voce - Enrico Milanesi (Città di Castello) - Gavirati (Gubbio) - Giancarlo Belfiore ASSOCIATO ALL UNIONE DELLA STAMPA PERIODICA ITALIANA ISCRITTO ALLA FEDERAZIONE ITALIANA SETTIMANALI CATTOLICI Direttore responsabile: Elio Bromuri Redazione: piazza IV Novembre n Perugia tel. 075/ fax 075/ lavoce@lavoce.it Amministrazione e Pubblicità: tel. 075/ fax 075/ amministrazione@lavoce.it Registrazione: Tribunale di Perugia N 145 Iscrizione al Registro degli operatori della comunicazione N La testata La Voce fruisce dei Contributi Statali diretti di cui alla legge 7 agosto 1990, n Stampa: Galeati Industrie Grafiche s.r.l., Via Selice 187/189, Imola (Bo) Abbonamenti Annuale Annuale + on-line Annuale solo on line Semestrale Sostenitore Benemerito 43 e 55 e 35 e 23 e 68 e 150 e Versamento in c/c postale n Bonifico Bancario conto Unicredit Codice Iban IT 25 D intestato a: Chiesa di San Severo a Porta Sole - La Voce Piazza IV Novembre, Perugia Desideriamo informarla che i dati da lei forniti saranno trattati secondo le indicazioni del D. 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13 13 VENERDÌ 11 APRILE 2014 C on il Vangelo nelle periferie esistenziali era il tema del 37º Convegno nazionale delle Caritas che si è svolto recentemente a Cagliari. Il titolo del convegno si collegava in forma diretta al magistero di Papa Francesco, collocando in modo inequivocabile il tema della povertà, anzi, dei poveri al centro della riflessione ecclesiale. Il Papa ci sprona a ricercare Cristo nella carne viva delle persone, attraverso un uscita da noi stessi, nell incontro, nell accoglienza fraterna, nella solidarietà e nel servizio. Questo rappresenta un costante stimolo di verifica per la comunità cristiana. La situazione di crisi stagnante, confermata dai molteplici rapporti sulla povertà, interroga in modo insistente le nostre comunità in ordine a quali siano gli strumenti, i luoghi e i percorsi da animare al fine di rimanere testimoni credibili dell Evangelo e annunciatori di liberazione nelle periferie esistenziali e sociali dell umanità. Ripetuti gli inviti che ci giungono da parte di Papa Francesco a essere cristiani in grado di incontrare gli uomini là dove sono, a tornare ad abitare i Le periferie umane: cantieri di carità contesti esistenziali più periferici e lontani per incontrarvi l Uomo negli ultimi. È stato detto che il Convegno dello scorso anno a Montesilvano era il calcio di inizio, Cagliari la continuazione della partita. A Montesilvano ci si era interrogati intorno al da dove arriviamo e al verso dove sentiamo di dover camminare, ma non ci si era ancora interrogati rispetto al come poter arrivare là dove pensiamo che sia lo scenario del futuro. Il lavoro svolto dai convegnisti ha cercato di trasformare lo scenario intravisto lo scorso anno in piste di lavoro più concrete, guidati da altri interrogativi, inerenti appunto al come arrivare a un porto sicuro. Il convegno è stato illuminato dalla meditazione del priore di Bose, Enzo Bianchi: una Benedetto Tuzia* riflessione che ha indicato la via della ricerca di Cristo attraverso l incontro con il volto del prossimo, a partire da quello più deturpato, facendogli dono non solo dei beni ma soprattutto di noi stessi. In una parola: la pratica della misericordia, la carezza di Dio sulle ferite delle nostre miserie. La povertà è di tutti. È quasi una parola prima, grazie e attorno alla quale si può costruire il lessico dell umano. Senza la povertà non saremmo umani, ma pieni di noi stessi e dunque vuoti. Sono alcuni passaggi di una seconda relazione che invita i partecipanti a scoprire la povertà come dato antropologico, originario di ogni uomo. A Cagliari si sono ritrovate anche le Caritas umbre, con i loro responsabili e i loro direttori; Caritas da tanti anni impegnate a Un momento del Convegno della Caritas a Cagliari (foto F. M. Carloni) promuovere la carità nelle rispettive Chiese. Un servizio di animazione che, attraverso la pedagogia dei fatti, fornisce sostegno immediato a quanti si trovano nella necessità: dall offrire un pasto al contributo per l affitto della casa, dall aiuto per la perdita di lavoro al sostegno della famiglia, dalla vicinanza a chi è nella malattia all accompagnamento di chi è fragile psicologicamente. L auspicio è che la Caritas prosegua con passione e con equilibrio il proprio lavoro, che coniuga testimonianza e servizio, profezia e realismo, condivisione sugli altri valori, senza cui è difficile immaginare autentica prossimità evangelica. Il convenire a Cagliari delle Caritas diocesane e, poi, l occasione per lo scambio di esperienze e speranze ha riacceso nei cuori di ciascuno le motivazioni profonde per seguire Gesù nel servizio alla Chiesa e agli uomini. * Vescovo di Orvieto - Todi La Voce & Umbria Radio 30 anni da protagonisti SABATO 3 MAGGIO Perugia - Sala del Dottorato, ore 18 Celebrazione dei 60 anni del settimanale La Voce e dei 30 anni dell emittente Umbria Radio Intervengono: Marco Tarquinio, direttore Avvenire Paolo Bustaffa, coordinatore di Eurocom - Giornalisti per l Europa Antonio Preziosi, già direttore di Radio Uno Elio Bromuri, direttore La Voce Paolo Giulietti, direttore Umbria Radio Cattedrale di San Lorenzo, ore 21 J. S.Bach, Messa in Si minore - BWV 232 Saluto del card. Gualtiero Bassetti ai partecipanti Esecuzione a cura del coro Accademia degli Unisoni e dell Orchestra da camera di Perugia, direttore: Leonardo Lollini, solisti: Marinella Pennicchi (soprano), M. Grazia Pittavini (soprano), Gloria Banditelli (contralto), Baltazar Zuniga (tenore), Mauro Borgioni (basso).

14 14 LA VOCE A tu per tu con i problemi delle comunità immigrate Il Vescovo incontra i cattolici di origine straniera che vivono nel capoluogo Visita Pastorale Perugia.Città della Pieve P roseguendo la visita pastorale, il card. Bassetti ha visitato alcune comunità cattoliche di immigrati presenti a Perugia. La sintesi di queste giornate è nelle parole del Vescovo: Il percorso d integrazione è difficile, ma si può fare. Infatti, provando a fare un bilancio insieme all incaricato pastorale dei migranti padre Jean Koutua, da questa serie di incontri è emerso che le maggiori difficoltà sono legate al tema dell integrazione. A soffrirne maggiormente è la comunità africana. Come precisato da padre Jean, chi emigra dall Africa sente molto la differenza dovuta al colore della pelle. E purtroppo a volte, solo per questo motivo, subisce discriminazioni. Anche il Cardinale ha tenuto a sottolineare che gli africani sono coloro che, tra gli immigrati, ricevono più umiliazioni. A confermarlo è stata la testimonianza di una ragazza secondo cui le persone di colore vengono percepite come esclusivamente bisognose di aiuto. Sarebbe necessario - ha aggiunto - trovare un modo per far sì che le comunità si integrino con le parrocchie. Bisognerebbe far capire che anche noi immigrati abbiamo qualcosa da offrire. La comunità africana è rappresentata a Perugia da gruppi del Camerun, Costa d Avorio, Togo, Benin e Nigeria. Si riunisce regolarmente a Villaggio San Francesco per celebrare la liturgia. Come specifica padre Jean, l unica distinzione tra anglofoni e francofoni: In Africa, anche all interno della stessa nazione, ci sono molteplici etnie. Per questo si è cercato di evitare ulteriori divisioni. Di passaggio dall Est Le popolazioni dell Europa dell Est sembrano invece meglio integrate. Dalla Polonia e dall Ucraina arrivano principalmente donne che lavorano come badanti. Tuttavia anche in queste comunità si riscontrano problematiche, sebbene di natura diversa rispetto a quelle africana. Come afferma padre Jean: Non sempre le famiglie presso le quali queste persone prestano servizio concedono loro del tempo per andare a messa, e questo è un duro colpo per l immigrato. Lo stesso incaricato pastorale ha poi rimarcato: Per ogni immigrato la presenza di un Padre è fondamentale, ad evidenziare la necessità di un sacerdote che faccia loro da guida. La comunità ucraina è presente a Perugia da dieci anni; la chiesa è il suo principale punto di riferimento e può contare su don Igor Kupra. Padre Jean ha sottolineato che non si può dire la stessa cosa per la comunità polacca: Non ha un Padre, una guida su cui fare affidamento. Attualmente c è padre Miroslav, appartenente ai Missionari di Gesù Misericordioso, ma la sua presenza a Perugia è legata solo a motivi di studio. Da questi incontri è emerso anche che sono molto diversi i motivi che hanno spinto le persone a emigrare. Ci sono infatti coloro che vengono nel nostro Paese con lo scopo di lavorare, guadagnare, permettere ai loro figli di studiare, e poi fare ritorno nella loro terra natale (ucraini e polacchi). Invece, coloro che provengono dall Africa e dall America Latina cercano una permanenza più stabile e, per questo motivo, a spostarsi è l intera famiglia, figli compresi. Tuttavia, negli ultimi anni, a causa della crisi che attanaglia il nostro Paese, si è registrato che molti emigranti africani vengono qui solamente di passaggio poiché sperano di raggiungere altri Paesi come Francia, Belgio e Inghilterra. Le difficoltà dei latinos Proseguendo nel bilancio, padre Jean ha affermato che gli immigrati provenienti dall America Latina (Perù, Ecuador, Brasile, Messico) presentano principalmente due problematiche. Questa comunità, che fa capo alla chiesa di San Sisto, è molto frammentata al suo interno. Ognuno tende a creare la propria associazione e a venerare la propria statuetta. È accettabile che ognuno abbia la propria devozione, ma non si deve mai perdere di vista il fatto che si deve essere un unica comunità cristiana. L altro problema inerente questa comunità, evidenziato da padre Jean, è l educazione dei giovani: Molti genitori sono impegnati tutto il giorno con il lavoro e non riescono a dedicarsi a sufficienza ai propri figli. Il risultato è che i ragazzi sono spesso abbandonati a se stessi, frequentano cattive compagnie ed entrano, talvolta, in alcuni mondi pericolosi come quello della droga. Molte ragazze, seppure giovanissime, sono già madri. Ecumenismo romeno In queste giornate, il card. Bassetti ha incontrato anche la Chiesa ortodossa romena, coordinata da padre Ionut Radu. Lo stesso Radu ha sottolineato come questa collaborazione tra le due Chiese sia fondamentale: Se oggi possiamo parlare di comunità ortodossa romena e festeggiare i cinque anni dalla prima liturgia per fedeli ortodossi a Perugia, è solo grazie all aiuto che ci offre la Chiesa cattolica. Come spiegato dallo stesso sacerdote, in Italia ci sono comunità ortodosse che, pur essendo numerose, non hanno un luogo dove celebrare il proprio culto. Qui a Perugia, invece, hanno a loro disposizione la chiesa di San Fiorenzo, nella quale celebrano la liturgia, si incontrano e fanno catechismo ai loro figli. Come ribadito dal Cardinale, questi incontri dimostrano l unità della nostra Chiesa. Abbiamo tradizioni proprie e cerimonie diverse, ma rimaniamo pur sempre una sola Chiesa. Michele Mencaroni IMMIGRATI A PERUGIA Secondo i dati Istat, risalenti al 2011 (data dell ultimo censimento), i cittadini non comunitari residenti a Perugia sono Tra questi i più numerosi sono gli albanesi (12.999), seguiti da marocchini (9.609) e ucraini (3.361). Rilevante anche la presenza asiatica con cinesi (1.912) e filippini (1.055). I dati dell Istat circa i residenti stranieri in generale - inclusi i cittadini Ue - attestano che le prima collettività estera nella nostra regione per numerosità è quella romena. Il ministero degli Interni ha invece analizzato i motivi del soggiorno nella nostra regione, e dall elaborazione dell Istat è emerso che il principale motivo è quello familiare, seguito dal lavoro, dallo studio e, infine, da quello di asilo politico o umanitario. A nche ora ch è Cardinale Gualtiero Bassetti fa il possibile per continuare ad essere l arcivescovo della diocesi perugino pievese. Così, quando gli chiediamo di poterlo incontrare per tirare le fila di questa prima parte della Visita pastorale dedicata alle Attenzioni d ambiente (gli appuntamenti si sono conclusi questa settimana), non dice di no e riesce a ritagliarsi un po di tempo in una giornata piena, iniziata al mattino presto. Tra l altro è una giornata particolare perché il 7 aprile è il suo compleanno. Anche per questo il telefono squilla, ripetutamente. Lo chiamano per fargli gli auguri. Prima di arrivare in episcopio è passato in ospedale a far visita a dei malati, e prima ancora è stato a Città della Pieve dove i preti che erano seminaristi negli anni in cui è stato Rettore del Seminario di Firenze si sono dati appuntamento per far festa con il loro vecchio rettore oggi cardinale. In tutto un ottantina, che quando è entrato hanno cominciato a dirsi ecco il Cardinale!. E lui, Bassetti, s è girato verso la porta per vedere il Cardinale che arrivava! Il discorso sulla Visita pastorale inizia proprio con una battuta sull età. La visita pastorale è stata preparata molto bene dal Vicario e dai responsabili pastorali. Solo che - fa pausa, e sorride - il programma era calibrato sulle sue forze e non su quelle d uno di 72 anni!. Nonostante la fatica, però, gli si è I l senso della morte e del dolore, la vocazione di medico, l assistenza quotidiana delle persone malate, la dignità umana a prescindere dallo stato fisico, le fragilità, fisiche e psicologiche, della nostra contemporaneità. Attraverso i circa quindici incontri che l arcivescovo di Perugia - Città della Pieve, mons. Gualtiero Bassetti, ha riservato al mondo della sanità si è esplorata nel profondo la dimensione più difficile e delicata della vita umana. Il Cardinale racconta il dott. Stefano Cusco, direttore dell ufficio diocesano per la Pastorale della salute ha saputo incontrare l uomo in modo diretto, fraterno e discreto. Questa sua grande umanità è stata percepita e apprezzata, tanto che l Arcivescovo ha ricevuto una grande accoglienza in tutti gli incontri. Sicuramente continua una delle punte più significative Bassetti risponde al saluto dei carc Il vescovo Bassetti racconta parole ed emozioni della Visita pastorale fatta tra immigrati, lavoratori, malati, studenti In corsia accanto ai malati in modo semplice e fra Nel corso della visita pastorale, il card. Bassetti ha riservato una quindicina di incontri al mondo della sanità confermata come buona l intuizione venuta dal Consiglio presbiterale di anteporre alla Visita pastorale nelle parrocchie questo periodo di incontri con il mondo del lavoro, della salute, dell università e degli immigrati. Nella visita alle parrocchie incontrerà le realtà ecclesiali, gruppi dei catechisti, della Caritas, per la liturgia e così via, e potrà verificare anche se e come funzionano le unità pastorali la cui realizzazione rappresenta la sfida più impegnativa perchè la tentazione è di proseguire come prima evitando il nuovo che è difficile da affrontare, fa problema. Ma in questo modo non si evangelizza se è vero, come dice Papa Francesco, che nelle nostre parrocchie c è molta attività pastorale e poca evangelizzazione. Tema che affronterà nella sua prossima Lettera pastorale, alla quale sta lavorando. La Visita è stata ricca di incontri ai quali l Arcivescovo si è presentato come uno che ascolta e così ha raccolto emozioni, problemi, racconti, richieste di aiuto. Sono un della visita è stata la giornata trascorsa all ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia il 25 febbraio, in particolare durante le visite ai reparti più difficili, come quelli di Ematologia e Oncoematologia pediatrica, dove i bambini hanno preparato un piccolo spettacolo per il Cardinale e gli hanno scritto una lettera. L Arcivescovo è entrato nelle stanze e ha visitato i malati in maniera semplice e fraterna, volutamente con pochissime persone al seguito. Lo stesso si può dire per la visita all hospice di Monteluce e al Csm per il mondo della malattia psichica, così complesso e ancora poco compreso e conosciuto. Un altro appuntamento molto interessante aggiunge il dott. Cusco è stato quello con i medici di famiglia, che sempre più del parroco diventano ricettori dei bisogni dei loro pazienti. Attraverso le loro esperienze, i medici hanno esposto le fragilità e le povertà con cui si trovano tutti i giorni a dover fare i conti: anziani soli, giovani coppie in difficoltà, disabili. p p p g d a m d e v d p p s r s a H d b d c m s r s g s c p

15 VENERDÌ 11 APRILE 2014 LA VOCE Visita Pastorale Perugia.Città della Pieve 15 carcerati che lo chiamano da dietro le sbarre delle celle mentre sta lasciando il carcere di Capanne pastore dice Bassetti quando gli chiedo se la parola che meglio rappresenta questi incontri può essere misericordia. A stare con tanta gente ho capito che il cuore di Dio è più grande del tetto della Chiesa. La Chiesa deve imitare, annunciare la misericordia di Dio, ma non è la misericordia di Dio. Bassetti non fa un bilancio di questi mesi perchè sarà compito del Vicario e dei responsabili degli uffici pastorali, ma i volti incontrati, le voci ascoltate ora sono parte della sua vita. Ha in mente le situazioni di povertà e fragilità inimmaginabili di cui hanno parlato i medici di famiglia che conoscono le situazioni familiari come i nostri preti, anzi rispetto a loro hanno un monitoraggio della situazione più ampio perché incontrano tutti, anche credenti di altre religioni e non credenti. Ha nel cuore i volti delle madri che tra le mura dell ospedale vivono in simbiosi con i loro bambini malati, e in particolare quel bambino di 7 o 8 anni di cui gli avevano detto non sa più cos è un sorriso, tanto era il tempo che la malattia lo teneva in ospedale. M è venuto spontaneo mettergli sulla testa lo zucchetto rosso e lui m ha guardato allo specchio e ha sorriso divertito. Per dare consolazione a quella giornata - racconta Bassetti - sarebbe bastato il sorriso di quel bimbo!. Anche l incontro con i carcerati gli ha regalato sorprese, come quelle persone anche di religione musulmana, uomini, che mi chiedevano come si fa a cambiare? Cosa vuol dire convertirsi e rientrare in se stessi? Qualcuno - aggiunge - mi ha anche parlato dell importanza della confessione!. E gli immigrati, prosegue Bassetti mi hanno fatto capire che la crisi che viviamo tutti e che mi hanno ben raccontato i lavoratori che ho incontrato, per loro è dieci volte peggiore perché per la lingua hanno difficoltà a farsi capire dalla gente, sono più soli e a volte hanno difficoltà anche ad avvicinare i sacerdoti che pensano che vadano solo a chiedere l elemosina. Ed è con gli occhi degli immigrati che guarda alle devozioni popolari, come la processione dei Milagros per fare un esempio, che per loro sono un modo importante di vivere la fede. Negli incontri con il mondo dell univerità ha incontrato molti giovani che lo hanno accolto con curiosità e con interesse. Non ha ricevuto nè contestazioni nè offese. Oggi i giovani non sono più arrabbiati ma sono fragili. Tra i tanti ricorda le parole di uno studente, rappresentante della sinistra universitaria, che si è definito agnostico. Mi ha detto - racconta Bassetti - noi siamo come gocce d acqua e le gocce si disperdono. Voi Chiesa, voi professori e educatori, dovete essere come due mani che si congiungono e raccolgono le gocce d acqua. Maria Rita Valli La voce degli studenti U na sfida educativa che passa, prima di tutto, attraverso la crescita umana. È questa la grande meta a cui punta l Università, tanto più in una città accademica per eccellenza come Perugia, terra di ben quattro atenei (inclusi Conservatorio e Accademia). A essi, dove si formano giovani menti, professionisti ma soprattutto uomini del futuro provenienti da ogni parte d Italia e - nel caso dell Università per Stranieri - del mondo, il cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti non poteva non dedicare la propria attenzione. Studenti, docenti, personale, collegi si sono raccontati nei vari incontri iniziati il mercoledì delle Ceneri con la tradizionale celebrazione nella Chiesa dell Università e terminati mercoledì scorso con la visita al Conservatorio. In mezzo la visita all Università degli studi, alla Stranieri, all Accademia, nonché all Onaosi; l incontro con gli studenti in mensa, fuori sede, con le associazioni, i confronti con docenti, ricercatori e con i gestori dei collegi cattolici. Gli studenti I veri protagonisti delle attenzioni di ambiente del mondo universitario sono stati i ragazzi. Con loro il Cardinale ha condiviso momenti di riflessione e scambio che lo hanno piacevolmente colpito, come lui stesso ha ribadito in varie occasioni. I ragazzi hanno interrogato l Arcivescovo su grandi temi di carattere etico, ma hanno anche manifestato le loro fragilità. Non vogliamo essere solo dei numeri - è stato l appello di molti - ma persone capaci di realizzarsi professionalmente e umanamente. Non pretendiamo di essere il cambiamento, ma vogliamo farne parte. Un appello a cui Bassetti ha risposto con la metafora dell acqua: Ciascuno di noi è una goccia - ha ribadito in più occasioni -, Gli incontri del card. Gualtiero Bassetti con il mondo dell Università e dei collegi cattolici, in ascolto dei discenti e dei docenti ma queste gocce per non disperdersi, hanno bisogno di un contenitore. Io, la Chiesa, vi dò queste mani per raccoglierle e farle diventare qualcosa di più grande. Tante anche le esperienze di accoglienza e fratellanza, come nel caso dei ragazzi di altri Paesi che studiano alla Stranieri o dei giovani fuori sede ospitati nei nove collegi cattolici della città. Per tutti Perugia ha saputo essere una seconda famiglia, piena di rapporti umani sinceri, affetto e tolleranza. I docenti L incontro principale che ha riguardato il mondo docente è stato quello che si è svolto il 1 aprile al centro Mater Gratiae di Montemorcino. In quell occasione (ma le stesse tematiche sono state riprese anche in altri incontri) professori e ricercatori hanno raccontato la loro esperienza educativa. L esiguo numero di professori ha consentito una analisi approfondita della situazione. Cosa è emerso? Di sicuro il cambiamento che ha investito in questi anni il mondo accademico costretto a ritmi molto veloci e a una carenza di risorse ormai consolidata e quello studentesco. Agli occhi dei loro docenti, i ragazzi appaiono sempre più fragili, soli e in cerca di punti fissi, ed è sempre più forte l esigenza di istituire, al fianco del lavoro già in corso da parte della Pastorale universitaria, nuovi percorsi di sostegno per gli studenti, affinché non si scoraggino, non abbandonino gli studi, possano diventare uomini e donne soddisfatti e appagati professionalmente e umanamente. Dalle testimonianze dei professori sono risultate anche le difficoltà della professione di educatori. Storie di ricercatori e docenti precari, non retribuiti o attualmente senza lavoro nei vari atenei della città, a riprova di una sofferenza dei professionisti della cultura che sta investendo tutto il nostro Paese. Laura Lana i i n aterno Volendo delineare un filo rosso che ha unito i vari incontri, sono tre i punti da sottolineare secondo il dottor Cusco. Per prima cosa, è emerso con grande forza spiega la richiesta del significato profondo dell esistenza umana e del valore della dignità dell uomo, a prescindere dal suo stato di salute, e la volontà di riscoprire nei medici, soprattutto in quelli cattolici, la vocazione e motivazione al servizio, incontrando l uomo e non la malattia. In secondo luogo, è evidente la solitudine e la fragilità crescente che sta investendo la nostra società nei suoi vari livelli. Molto importante, infine conclude Cusco, anche la richiesta dei vari operatori sanitari di potersi riconoscere, di fare rete per mantenere un filo conduttore tra di loro e aiutarsi a vicenda. L esperienza della collaborazione con la Caritas già attiva in vari settori ed emersa nel corso degli incontri è un esempio concreto di questa spinta all unione e alla condivisione. L. L. A VISITA PASTORALE. Gli incontri con dipendenti e imprese Tra i lavoratori che lottano contro la crisi gricoltura, impresa, commercio, artigianato, cooperative e terzo settore. Il mondo del lavoro è stato sicuramente il settore più eterogeneo che l Arcivescovo di Perugia - Città della Pieve abbia deciso di incontrare nell ambito della visita pastorale. Eterogeneo e complesso, nelle diversità di esigenze e di vissuti fra i vari settori, ma anche nella difficoltà della contingenza economica attuale che ha colpito tutti gli ambiti, senza distinzioni. La mancanza di lavoro, il crescente peso fiscale, il gravoso obbligo della burocrazia, il senso di scoraggiamento e sfiducia, la voglia, al contempo, di portare avanti la propria professione svolta con passione e determinazione. Tutto questo (e molto di più) è stato oggetto dei vari incontri a cui il card. Bassetti ha partecipato per tutto il mese di marzo: la visita alle aziende Trafomec e Clam, Confcoperative, il Circolo dipendenti di Perugia, il mondo dell agricoltura, del pubblico impiego, la piccola e media impresa. Un tessuto economico e sociale che costituisce la spina dorsale della città di Perugia e che è in una sofferenza comune e prolungata. Quante le testimonianze di fatica di fronte ai conti che non tornano, e quante quelle di compassione verso i tantissimi che ogni giorno bussano alle porte delle diverse attività in cerca di un lavoro. Ma non solo. Se c è un dato incontrovertibile è la passione dei lavoratori che si sono raccontati all Arcivescovo; la determinazione, la creatività di rinnovarsi, il coraggio di fare scelte difficili e di scommettere su se stessi e il proprio futuro. A dare una parola unitaria sulle varie esperienze è mons. Fausto Sciurpa, direttore dell ufficio per i Problemi sociali e il lavoro, che ha seguito i vari incontri al fianco dell Arcivescovo. Sono tre, secondo la sua visione, i punti da mettere in evidenza. In primo luogo sottolinea mons. Sciurpa il grande apprezzamento che questi incontri hanno riscosso. I presenti hanno sentito un attenzione importante e positiva da parte del Cardinale nei loro confronti e ne sono rimasti colpiti, tanto da chiedere ulteriori incontri futuri. Quello che si è percepito è stata la vicinanza della Chiesa, nella figura dell arcivescovo, in un momento così difficile, la sensazione di una presenza reale che prescinde anche da quello che poi, fattivamente, si può e si potrà fare. In secondo luogo continua don Fausto è innegabile che emergono delle forti preoccupazioni legate alla crisi. La lamentela più frequente che abbiamo sentito è stata quella nei confronti dei troppi vincoli burocratici che lo Stato impone e che aggravano un attività lavorativa quotidiana già impegnativa, sottraendo energie e costituendo degli inciampi al motore economico. Il problema centrale resta, comunque, il lavoro che non c è. Abbiamo sentito chiaramente la pesantezza della situazione attuale, i cui problemi vanno al di là della nostra città e assumono una dimensione sovranazionale. In ultima analisi conclude mons. Sciurpa la nota positiva che abbiamo percepito nel corso di questi incontri nel mondo del lavoro è stata la maggiore consapevolezza, da parte degli operatori, delle realtà e delle persone che li circondano. Una maggiore solidarietà e una maggiore condivisione tra gli operatori sono punti emersi fortemente nel corso delle visite. Le difficoltà comuni hanno risvegliato l idea di aiutarsi gli uni gli altri, così da trovare e dare più spazio a tutti. L. L.

16 16 LA VOCE Perugia.Città della Pieve VENERDÌ 11 APRILE 2014 BREVI FUCI PERUGIA Frassati raccontato dall amico Sermarini Chi fosse entrato a conferenza iniziata avrebbe pensato che il relatore stava parlando di un amico di nome Pier Giorgio. E non avrebbe sbagliato perché per il relatore, invitato dal Gruppo Fuci di Perugia Giuseppe Toniolo a parlare nella sala del Dottorato, martedì scorso, Pier Giorgio Frassati è realmente un amico. Ho un debito di gratitudine per Piergiorgio, perchè incontrarlo ha dato tanto alla mia formazione umana e spirituale ha detto Marco Sermarini, fondatore della Compagnia dei Tipi loschi del beato Pier Giorgio Frassati così chiamata dal vescovo di allora, mons. Giuseppe Chiaretti. Dal racconto di Sermarini, vivace e colorato di sentimenti, è emerso un Pier Giorgio molto normale e nello stesso tempo molto appassionato e determinato a raggiungere in ogni cosa la santità, e questo senza rinunciare agli amici, alla montagna, agli studi universitari, vivendo fino in fondo e con passione, ogni attimo della sua giovane vita interrotta a 25 anni, da una meningite fulminante probabilmente contratta nelle visite che qotidianamente faceva ai poveri, nelle loro case, portando, da volontario della San Vincenzo, cibo e vestiario e, sopratutto, l annuncio di un Dio misericordioso. CONCERTO Della Corale Frà Giovanni da Pian di Carmine Sabato 12 aprile, alle ore 21, nella chiesa San Giovanni Battista di Magione, si tiene il concerto della corale Frà Giovanni da Pian di Carpine Passio Domini: Meditazioni Musicali sulla Passione di Cristo diretta dal maestro Sergio Briziarelli. In programma brani di Morales, Carissimi, Martini, Witt, Duruflé, Pärt, Gjeilo, Mealor. Al saxofono, Fabio Lombrici; organo Jacopo Zembi; mezzosoprano Damiana Pinti, lettori Simonetta Ferranti, Maria Vittoria Taravelli, Matteo Castellani, luci Francesco Moretti, Giacomo Biancalana, regia Damiana Pinti, direttore Sergio Briziarelli. La corale è nata nel 1999 ad opera di alcuni giovani nella parrocchia di Magione, dove tuttora svolge il servizio liturgico. Ingresso libero. ACCADEMIA DÒNCA Carducci a Perugia con lettura di poesie Lunedì 14 aprile, alle 17, al teatro Morlacchi di Perugia nell ambito degli incontri dell Accademia del Dònca, Sandro Allegrini presenta Carducci a Perugia: tra storia, fiction e poesia. Saranno presenti il magistrato A. Cannavale e Marcello Fruttini, biografo carducciano. Lettura di poesie dedicate a personaggi e al paesaggio umbro. DIOCESI. I riti della Settimana santa presieduti dal Vescovo L arcivescovo, card. Gualtiero Bassetti apre a Perugia la Settimana santa presiedendo la celebrazione delle Palme nella cattedrale di San Lorenzo. Una settimana intensa anche per le celebrazioni che farà per i carcerati e per i lavoratori. Il mercoledì santo celebrerà a messa degli oli insieme a tutti i parroci della diocesi, rendendo questo appuntamento immagine concreta dell unità della Chiesa locale attorno al proprio vescovo. La Settimana santa avrà il suo culmine nella Veglia pasquale, celebrazione nella quale fin dai primi secoli la Chiesa accoglie quanti hanno chiesto di divenire cristiani ricevendo il battesimo. Nella Veglia pasquale, in cattedrale di San Lorenzo, tredici giovani adulti riceveranno i sacramenti dell iniziazione cristiana (battesimo, cresima, eucaristia). Tra loro, dieci donne, di età media 35 anni, di nazionalità italiana ed estera (in maggioranza di Paesi del Continente africano) che hanno svolto il loro percorso di fede, denominato catecumenato, nelle rispettive comunità parrocchiali. I catecumeni sono stati seguiti nella loro preparazione dai parroci e dagli accompagnatori. CELEBRAZIONI IN CATTEDRALE 13 aprile - domenica delle Palme Ore 10.30, in piazza IV Novembre benedizione delle palme, processione e messa in Passione Nella Veglia pasquale, in cattedrale di San Lorenzo, 13 giovani adulti riceveranno i sacramenti dell iniziazione cristiana Domini presieduta dal Cardinale arcivescovo. 16 aprile - Mercoledì santo Ore 17, messa crismale. Sono invitati a partecipare anche tutti i fedeli laici e i ragazzi che nell arco dell anno riceveranno il sacramento della confermazione. 17 aprile - Giovedì santo Ore 9, ufficio delle letture e lodi mattutine; anima il gruppo corale Armonioso Incanto. Ore 18, messa in Coena Domini e lavanda dei piedi presieduta dal Cardinale. Ore 21-24, adorazione eucaristica all altare della Al Centro ecumenico di Perugia, il secondo incontro di approfondimento sugli evangelicali Una locandina affissa alla porta della chiesa di San Martino in via del Verzaro a Perugia ha incuriosito alcuni, che si sono chiesti di che cosa si trattasse. La locandina proponeva una relazione su Il dialogo tra cattolici ed evangelicali. La parola evangelicali è sembrata una storpiatura o un errore di battitura. Invece è un nome che si è imposto in ambito anglosassone: evangelicals, e poi è tracimato anche nell italiano. Si tratta di evangelici, sì, ma che non amano essere identificati come tali perché può essere equivoco, inducendo a pensare che si tratti di una qualche denominazione legata alla Riforma protestante. Gli evangelicali insomma sono evangelici ma non protestanti; non sono luterani o riformati o battisti, e via di seguito. Sono tolici e evangelicali sulla missione, il primo, e il secondo sulla koinonia, che vuol dire comunione e quindi il senso dell unità della Chiesa. Nel primo Rapporto è significativo l incontro tra queste due componenti del cristianesimo sull urgenza di evangelizzare il mondo: Tutta la Chiesa, tutto il Vangelo per tutto il mondo è l appello degli evangelicali, che hanno riconosciuto come anche i cattolici, con il Vaticano II e l insegnamento di Paolo VI sull evangelizzazione (Evangelii nuntiandi), condividono la stessa ansia di portare il messaggio di Cristo a tutto il mondo. Nei due incontri sul tema svolti al Centro ecumenico, le questioni affrontate hanno mostrato che, al di là delle diverse denominazioni, il mes- Reposizione. La preghiera sarà animata dai seminaristi della diocesi. 18 aprile - Venerdì santo Ore 9, ufficio delle letture e lodi mattutine; anima il gruppo corale Armonioso Incanto. Ore 18, celebrazione della Passione del Signore presieduta dal Cardinale. Ore 21, tradizionale Via crucis per le vie del centro storico (in zona del Verzaro). 19 Aprile - Sabato santo Ore 9, ufficio delle letture e lodi mattutine; anima il gruppo corale Armonioso Incanto. Ore 22, Veglia pasquale nella notte santa presieduta dal Cardinale. Confessioni Durante i giorni del Triduo, in cattedrale, i confessori saranno disponibili dalle ore 10 alle 12 e dalle 16 alle 18; il Sabato santo, fino alle ore 19. Preghiera in un centro di culto e pretendono di essere una cosa nuova, non facilmente etichettabile, perché molto informale e lontana da ogni forma istituzionale. Ciò nonostante, si sono dati una confederazione mondiale ossia l Alleanza mondiale, e un programma basato sul Documento di Losanna (1974). In Italia vi sono le Assemblee di Dio (Adi). La cosa che può particolarmente interessare è che hanno condiviso con i cattolici due documenti, anzi Rapporti, che non hanno valore dottrinale e autoritario per nessuno, ma sono espressioni di un modo di pensare la fede che corrisponde alle esigenze dell uomo di oggi, spogliandola dalle incrostazioni del passato. Questi due Rapporti (pubblicati rispettivamente sull Enchiridion oecumenicum n. 3 e 7) riportano le riflessioni fatte da un gruppo misto di catsaggio cristiano sta lavorando in profondità e va a cercare nuovi discepoli che nel dialogo riescono a farsi apprezzare, e ad apprezzare quegli altri cristiani che non conoscevano e disprezzavano. In questo modo cresce il desiderio di unità nella testimonianza della carità, nell annunzio del Vangelo e nella ricerca del regno di Dio. Questa nuova componente cristiana sembra che oggi sia rappresentata da circa 600 milioni di persone in tutto il mondo. E. B. A ll avvicinarsi della Settimana santa, molte sono le devozioni antiche e moderne che accompagnano i fedeli in questo sacro tempo. Una tra le più belle manifestazioni della pietà popolare delle nostre parrocchie di campagna era la celebrazione delle Quarant ore: una speciale supplica con preghiere, canti e adorazione praticata per 40 ore consecutive davanti al Santissimo Sacramento. L origine, secondo alcuni, si fa risalire a Giuseppe Plantanida che le introdusse in memoria delle ore che Gesù Cristo passò nel Sepolcro. Clemente VIII, sulla scia della grande riforma tridentina, nel 1592 ne introdusse l obbligo in Roma, da dove l uso si allargò in tutto il mondo cattolico; con il tempo, molti Papi le arricchirono di indulgenze. Un tempo il Diritto canonico comandava al Vescovo di L Altare delle Quarantore Settimana santa: le Quarant ore più illustri erano a Castel Rigone Da un reticolo ligneo fuoriuscivano puntali di ferro in cui si infilavano lunghe candele; veniva posto dietro l altare maggiore, creando simboli eucaristici organizzarle in tutto il suo territorio secondo un orario fisso. Il parroco divideva il numero delle famiglie per 40 e componeva la lista con i turni di adorazione che ogni famiglia del paese doveva compiere, per il tempo di un ora (la cosiddetta Ora santa ). Normalmente le Quarant ore di adorazione erano distribuite in tre giorni: lunedì, martedì e mercoledì santo, ma non di rado Ordini o congregazioni religiose avevano la facoltà di celebrarle in modo ininterrotto per 40 ore di fila. Nella zona del Trasimeno erano tra la più famose quelle celebrate presso il santuario della Madonna dei miracoli a Castel Rigone. Rinomatissime per la costruzione del reticolo ligneo dal quale fuoriuscivano i puntali in ferro nei quali si infilavano le lunghe candele, che veniva posto dietro l altare maggiore, creando immagini e simboli eucaristici. Si tenevano a partire dalla domenica di Pasqua, dopo la messa solenne della Risurrezione, e si chiudevano coi vespri solenni il martedì di Pasqua. Vi era un vero e proprio comitato che provvedeva alla paratura dell altare maggiore. Ma dopo le riforme liturgiche del Concilio Vaticano II tale tradizione venne meno, addirittura censurata tanto da parlare, per quanto concerneva la preparazione del castello dei lumi, di espressione anti-liturgica e sconsigliarne la costruzione. Davanti all incomprensibilità di un tale atteggiamento, e non volendo perdere questa pia tradizione, i castelrigonesi si impuntarono e, ricostituito il comitato, con il premesso dell allora vicario generale mons. Antonio Fedeli, ricostruirono la macchina e celebrarono le santissime Quarant ore con grande solennità. Le ultime si sono tenute nel 1982, prima della chiusura del tempio per lavori di consolidamento. Attualmente, dopo i grandi lavori di restauro - che hanno tra l altro restituito alla collocazione originaria, sopra l altare, la grande macchina di legno policromo, opera del perugino Bernardino di Lazzaro del 1528, che incornicia la pala raffigurante l epifania (copia dell originale dell Alfani) - le Quarant ore non si sono più tenute anche a causa del danno arrecato alle opere d arte dal fumo delle candele. Umberto Benini

17 VENERDÌ 11 APRILE 2014 LA VOCE Perugia.Città della perugia.redazione@lavoce.it 17 Presto al via la 9a edizione del torneo degli oratori, con testimonianze di vita cristiana Mons. Bruno Frattegiani Star Cup: palla e altro al centro D al 24 al 27 aprile, al Green Club di Olmo, Perugia, si svolgerà la Star Cup, il torneo di calcio a 5 riservato agli oratori della diocesi. La manifestazione, giunta alla nona edizione, è dedicata ai gruppi parrocchiali che durante l anno si riuniscono per portare avanti un cammino spirituale. Le adesioni hanno superato ogni previsione. Quest anno - dice il presidente del comitato organizzatore, Francesco Biancalana - ben 93 squadre si affronteranno sul campo, 61 quelle maschili e 32 quelle femminili. Se teniamo conto anche degli accompagnatori, siamo riusciti a coinvolgere circa ragazzi. Lo slogan che fa da sfondo alla manifestazione è Il primo torneo che si gioca dentro e fuori dal campo, mentre il motto scelto per l edizione 2014 è Play your life (gioca la tua vita). È stato estratto dal discorso di Papa Francesco del 4 ottobre ad Assisi nel quale il Pontefice aveva esortato i giovani a non aver paura di fare scelte definitive. Quindi gioca la tua vita si può tradurre con non aver paura di mettersi in gioco. La Pastorale giovanile, promotrice e organizzatrice del torneo, lavora affinché il torneo non si limiti alla mera competizione. Come sottolineato da don Riccardo Pascolini, responsabile dell ufficio diocesano di Pastorale giovanile e Coordinamento Perugia ricorda mons. Frattegiani Presentata la biografia del sacerdote, prima vicario da noi, poi diventato vescovo di Camerino Si faceva chiamare don Bruno anche quando era diventato presidente del Tribunale ecclesiastico regionale dell Umbria, vicario generale della diocesi di Perugia, e poi anche arcivescovo di Camerino (1964). Questa caratteristica che lo ha accompagnato per tutta la vita è messa bene in evidenza nel libro di un sacerdote che ha collaborato con lui per tutti gli anni del suo episcopato nella diocesi marchigiana ( ), mons. Giuseppe Tozzi, nel volume intitolato Lieti attingerete alla sorgente. L episcopato camerinese di mons. Bruno Frattegiani (Camerino 2013, pp. 305). Questo lavoro di ricerca mette in evidenza la personalità di questo vescovo che ha svolto il suo ministero in un periodo segnato dal Concilio Vaticano II, cui prese parte nella quarta sessione, la parte decisiva della conclusione cui diede un contributo con alcuni interventi. L at- tuazione del Concilio nella sua diocesi è stato per Frattegiani un impegno fervente e gioioso, in quanto era in perfetta sintonia con il clima e lo spirito che il Vaticano II stava portando nella Chiesa e nel mondo. L autore, invitato a presentare il libro a Perugia insieme allo storico mons. Mario Sensi e all avv. Giuseppe De Rosa, ha illustrato, anche con episodi inediti, gli aspetti salienti tuttora attuali del suo stile pastorale e soprattutto della sua ricca umanità. La presentazione a Perugia nella sala del Dottorato si è tenuta sabato 5 aprile e ha aperto una riflessione anche sulla parte di vita di Frattegiani svolta nella diocesi perugina e nel suo amato paese Migiana di Montemalbe, dove tuttora sono vive le sue radici. Non poteva mancare un cenno su questo periodo perugino già grazie a don Remo Bistoni con un agile libretto con il oratori: In questi quattro giorni vogliamo creare occasioni nelle quali i ragazzi possano cogliere la presenza di Dio. Ed è proprio per questo scopo che, oltre alle partite, ogni giorno sono previsti per i partecipanti alcuni momenti di riflessione e di condivisione. Il 24 aprile gli atleti saranno divisi in gruppi e ascolteranno le esperienze di suor Roberta Vinerba, don Luca Delunghi, Marco Briziarelli e don Alessandro Scarda, che, fin da giovani, hanno deciso di dedicare la propria vita a Dio. Per il pomeriggio del 25 aprile è prevista la testimonianza di Simona Atzori, ballerina e pittrice priva degli arti superiori, che è riuscita ad affrontare la sua diversità attraverso la fede. La stessa sostiene che il fatto di essere nata così, ho sempre pensato che fosse il modo in cui Dio mi aveva disegnata. Il giorno seguente a parlare ai giovani sarà invece don Davide Banzato della comunità Nuovi orizzonti, noto per la sua partecipazione ad alcuni programmi televisivi. Nel corso della manifestazione sarà inoltre lasciato spazio anche alla proiezione, in diretta, della canonizzazione di Karol Wojtyla (domenica 27). Oltre a questi eventi, sarà messa a disposizione dei ragazzi una cappella nella quale sarà esposto il Santissimo per l adorazione e sarà anche possibile confessarsi. Michele Mencaroni quale ha reso una affezionata, spigliata e fresca memoria dell amico don Bruno. Il legame che Frattegiani ha sempre avuto con la sua diocesi si può ravvisare anche solo osservando il suo stemma episcopale, nel quale è raffigurata la stupenda Fontana maggiore di Perugia. Notiamo che Frattegiani ha avuto sempre il contatto con il nostro settimanale, di cui è stato anche per un periodo non breve una penna nera di spiccata efficacia. Nella presentazione del volume a Perugia, un ricordo tra lo storico e il personale è stato reso da don Elio Bromuri, che ha illustrato alcuni momenti caldi di quando Frattegiani era vicario dell arcivescovo Parente, divenuto poi cardinale ed ha ricordato di averlo sostituito nell insegnamento alla Stranieri quando divenne vescovo. BREVI PONTE S. GIOVANNI Messa del card. Bassetti Parole di conforto per chi soffre e di speranza per chi è in difficoltà, nell omelia rivolta dal card. Gualtiero Bassetti ai fedeli raccolti in preghiera durante l ormai tradizionale celebrazione eucaristica che conclude, ogni anno, la benedizione pasquale di abitazioni, aziende, attività commerciali e artigianali di Ponte San Giovanni. Alle 7 in punto, con una chiesa gremita, è iniziata la concelebrazione: il Cardinale era attorniato dai parroci di Ponte San Giovanni e delle frazioni del territorio. Durante la celebrazione è stato ricordato mons. Annibale Valigi, scomparso proprio il 4 aprile di 5 anni fa, parroco di Ponte San Giovanni per oltre 50 anni. Al termine della celebrazione il parroco, don Gianluca Alunni, ha ringraziato il card. Bassetti e tutti i numerosi presenti a sottolineare l interesse per questa celebrazione e l apprezzamento per la vicinanza e l operato del Vescovo di Perugia nei confronti di Ponte San Giovanni. UNITRE Cuccini presidente nazionale Gustavo Cuccini è il nuovo presidente dell Associazione nazionale delle Università delle Tre Età. Succede a Irma Maria Re che, dopo trentadue anni, lascia l alto incarico e rimane presidente onoraria a vita. Gustavo Cuccini, fin da giovanissimo attivo nell associazionismo e nel volontariato, dal 1990 è in Unitre come docente e direttore dei corsi della sede di Perugia. Eletto consigliere nazionale Unitre nel 2000, dal 2003 è vice presidente vicario nazionale. Già docente di Estetica e Storia dell arte presso l Università per Stranieri di Perugia, ha insegnato Arte Sacra presso l Istituto Teologico di Assisi, Facoltà di Teologia della Pontificia Università Lateranense e al momento continua la sua attività di docenza nel Corso triennale di formazione in Arteterapia presso il Centro culturale internazionale della Pro Civitate Christiana di Assisi. PASSIGNANO Formazione sul turismo Si è svolto giovedì 10 aprile a Passignano sul Trasimeno l evento conclusivo del progetto Comunicare intorno al Lago: favorire le dinamiche interculturali del turismo e delle migrazioni che la Cooperativa Frontiera Lavoro ha attivato e realizzato nell Ambito territoriale del Trasimeno coinvolgendo gli otto comuni che circondano il lago. Il progetto prevedeva 8 percorsi formativi di cui 3 di lingua inglese, 2 di lingua italiana per migranti, 2 di informatica e 1 sulle tecniche del disegno e della pittura. Si è rivolto a 120 allievi, di cui il 66% di sesso femminile e il 34% di sesso maschile, con età compresa tra i 25 e i 64 anni residenti nella Provincia di Perugia. Gli allievi che hanno terminato la formazione sono stati 111. Poveri cipressi del Monumentale! U n cimitero monumentale che fa letteralmente piangere. I quattro giganteschi cipressi all ingresso: rasi al suolo, volatilizzati. Altrettanto dicasi per un tratto di oltre 100 metri nel viale centrale, con venti piante secolari abbattute, a far capo dalla tomba Calderini fino alla maestosa piramide Vitalucci. Anche nei vialetti laterali c è stata qualche caduta, tanto che si vedono tombe fasciate da pesanti teli in plastica, in attesa d intervento. Ma il grosso delle sepolture, al monumentale di Perugia, è salvo. Grazie - si dice - all azione tempestiva ed efficace dei vigili del fuoco. Le piogge - dichiara un esperto - insistenti e abbondanti, che hanno marcato l inverno scorso sono state la causa scatenante dell instabilità dei cipressi. Ma perché il cipresso domina nei cimiteri? Oltre a essere da sempre collegato all oltretomba, viene identificato, in quanto sempreverde, come simbolo di vita eterna. È inoltre ritenuto uno dei quattro legni (insieme a palma, cedro e ulivo) con cui sarebbe stata costruita la croce di Gesù. I lavori di ripristino dopo i danni del maltempo Al monumentale, dunque, è stata un ecatombe. Ma anche a Monterone, nei pressi del crematorio, sono avvenuti distacchi consistenti. Gli operai del Comune sono al lavoro. Ma esiste l obbligo del reimpianto, specie in siti come il cimitero di Perugia, soggetti a vincolo ambientale-paesaggistico. Gli alberi monumentali sono censiti e tutelati da leggi nazionali e regionali. Comunque, non c è da farne un dramma. I cipressi verranno ricostituiti si assicura utilizzando essenze già adulte e dotate di un apparato radicale consistente. Sandro Allegrini CASTIGLIONE DEL LAGO. Gli abitanti di Porto ricordano Amelia Arcangeli e la sua missione Apoco più di un mese dalla morte di Amelia Arcangeli, l associazione per lo Zambia ha voluto ricordare la sua figura di generosa animatrice, che ha svolto un azione di beneficenza eccezionale per aiutare i missionari francescani con i quali è stata a contatto per tanti anni, trascorrendo presso di loro i periodi di vacanza dai suoi impegni professionali. La signora Miranda Goga con gli abitanti di Porto sono stati i protagonisti di questa serata che ha visto riunite insieme 120 persone, convenute dalle varie parrocchie della VII Zona pastorale. Se ne era parlato il 22 febbraio, il giorno del Concistoro a Roma in cui il nostro arcivescovo Gualtiero ha ricevuto le insegne cardinalizie. Le persone che avevano accolto l invito a ritrovarsi insieme per continuare l opera di Amelia hanno partecipato con entusiasmo alla cena che i portolani hanno preparato e offerto. Nel corso della serata don Piero ha voluto ricordare Amelia e ha presentato i nipoti della benefattrice, Marco e Paola. Poi ha preso la parola la signora Miranda ricordando il bene che Amelia è riuscita a compiere, e invitando i presenti a farsi portavoce per continuare e sostenere questa iniziativa. Tra gli altri, erano presenti il presidente della Crediumbria, Palmiro Giovagnola, e il sindaco di Castiglione del Lago Sergio Batino, il quale ha avuto parole di compiacimento per l iniziativa e di augurio perché continui questo gemellaggio tra l Umbria e lo Zambia nel nome di Amelia. Dopo il dolce e il caffè, una pesca di beneficenza che ha divertito tutti ha concluso la serata che di Quaresima aveva... solo il periodo. Nessuno infatti ha fatto digiuno, mentre tutti hanno potuto gustare le buone cose che dagli abitanti di Porto ci sono state preparate.

18 18 LA VOCE Città di Castello VENERDÌ 11 APRILE 2014 BREVI CORALE ABBATINI Concerto di Pasqua Sabato 12 aprile alle ore presso il Campanile cilindrico della cattedrale di Città di Castello la schola cantorum Anton Maria Abbatini proporrà l evento culturale Passio al Campanile cilindrico inserito nell ambito del programma di Pasqua in Altotevere Umbro realizzato dalla Direzione del Museo del duomo. MONTONE - CLARISSE Incontro sulla Parola Domenica 13 aprile alle ore 18, presso la cappella del monastero S. Agnese di Montone le Clarisse proporranno un incontro per condividere un tempo dedicato alla catechesi e alla preghiera. Nella prima parte sarà proposta la meditazione sull apostolo Pietro; a seguire la preghiera e l adorazione eucaristica silenziosa. Tutti sono invitati a partecipare. GIOVEDÌ SANTO La messa crismale Giovedì santo 17 aprile alle ore in cattedrale il Vescovo presiederà la messa crismale. Sarà il giorno adatto per ricordare l istituzione del sacerdozio ordinato. In modo particolare sarà fatta memoria di alcuni giubilei che cadono nel corso dell anno: il prossimo 70º di sacerdozio di mons. Benni Benso (3 giugno 1944), il 50º di mons. Gino Capacci (29 giugno 1964), il 10º anno di sacerdozio di don Francesco Mariucci (26 settembre 2004). Una preghiera partciolare sarà fatta per i seminaristi David e Simone che il 7 giugno saranno ordinati sacerdoti. DIOCESI Per Madre Speranza L ufficio diocesano Evangelizzazione e catechesi e l Ufficio liturgico hanno intenzione di organizzare, in occasione dell evento della beatificazione di Madre Speranza il 31 maggio, uno o più pullman dalla diocesi per Collevalenza. Le persone, i gruppi o le parrocchie interessate possono comunicarlo, fornendo nominativi e recapiti telefonici, entro il 15 aprile alla dell Ufficio catechistico uffcatec.cdc@gmail.com, oppure presso la libreria Sacro Cuore o contattando direttamente don Paolo Martinelli al cell Secondo la disponibilità dei bus, i partecipanti verranno selezionati in base all ordine di prenotazione. Il programma di massima prevede la partenza da Città di Castello alle ore 7 circa; la partecipazione alla messa di beatificazione a Collevalenza, il pranzo al sacco in luogo limitrofo, quindi il ritorno in sede. IN LIBRERIA Guide alla preghiera In vista alle celebrazioni della Settimana santa può essere utile il sussidio di Domenico Cravero e Luca Gazzoni intitolato La Croce: celebrazioni di fronte al Crocifisso nell anno liturgico (Elledici, pag. 280, euro 19). La croce, ne siamo tutti consapevoli, da duemila anni accompagna e orienta la vita del cristiano. La si ritrova veramente dappertutto, in casa, nelle vie, al collo, sulle tombe È simbolo che dice morte, sofferenza, dolore, silenzio, amore Questo sussidio mescola insieme liturgia e devozione e accompagna la preghiera dei fedeli per varie circostanze. Sono 10 schemi di preghiera organizzati attorno a cinque situazioni in cui si può pregare: in cammino, in ginocchio, in silenzio, in letizia, in pace. I testi si propongono di accompagnare i fedeli a penetrare sempre più in profondità il mistero che è proprio del Venerdì santo. Fulvio Rampi ha pubblicato il volume Inni per l assemblea liturgica (Elledici, pag. 150, con cd musicale allegato, euro 19.90). Il volume raccoglie 106 inni e valorizza la forma musicale consegnataci dalla Tradizione. Dagli inni si può forse ripartire per un progetto di canto per l assemblea aperto al futuro e confortato dalla plurisecolare esperienza ecclesiale. La provenienza dei testi è varia: si passa dall innario di Bose agli inni del breviario, fino alle ispirate composizioni di David Maria Turoldo. Il repertorio segue i tempi e le principali ricorrenze dell anno liturgico. (Francesco Mariucci) INSEGNANTI DI RELIGIONE. Incontro del tempo di Quaresima con il Vescovo Vangelo nelle scuole DIOCESI. La scomparsa di don Piero Luigi Guerri, uomo della gioia e della fraternità S i sono svolti domenica scorsa i funerali di don Piero Luigi Guerri, morto proprio una settimana fa. Nato a Monte Santa Maria Tiberina il 6 maggio 1929, don Luigi (così era da tutti conosciuto) aveva compiuto la preparazione al sacerdozio nei seminari di Città di Castello e di Assisi ed era stato ordinato prete il 28 giugno 1953 dal vescovo Filippo Maria Cipriani. Negli ultimi mesi si era ritirato nella casa parrocchiale di Titta dove è stato amorevolmente assistito Il mio sì per sempre a Gesù tra le Clarisse Suor Maria Filomena di Gesù ci ha inviato una lunga lettera ricca di considerazioni dopo la sua professione solenne dei voti tra le Clarisse di Città di Castello. Volentieri ne pubblichiamo ampi stralci. I dal personale e dai parrocchiani. Tutto il paese si è stretto attorno a don Luigi durante la celebrazione del funerale, presieduto dal Vescovo. Durante il lungo servizio pastorale don Luigi Guerri è stato parroco a S. Martin Pereto, poi a Trestina, quindi a Paterna, Riosecco, Marzano, Belvedere e di Userna - Titta dal 1984 al Per lunghi anni ha abitato in Seminario vescovile, svolgendovi il compito di rettore e servendo la comunità di preti là residente. A TE LA PAROLA Lettere in redazione l 25 marzo, Annunciazione del Signore, con la professione solenne ho pronunciato il mio sì per sempre all amore del Signore tra le Clarisse del monastero di Santa Cecilia a Città di Castello. L eccomi della Vergine si è incrociato con il mio, il mio sì nel sì di Gesù e di Maria! È stato un momento intenso di grazia e di gioia quello che ho vissuto durante la celebrazione, una grazia e una gioia che toccano il cuore e fanno sgorgare un immensa gratitudine al Signore per il dono piú prezioso che mi ha fatto: essere Sua sposa sulle orme della nostra Madre santa Chiara. [ ] Nella celebrazione eucaristica, che è stata presieduta dal Vescovo di Città di Castello, ho colto sempre piú il significato e il profondo contenuto della mia offerta e di ciò che mi Don Luigi Guerri Tra l altro è stato direttore dell ufficio diocesano per la Pastorale familiare. Il sacerdozio esercitato da don Luigi è stato caratterizzato dalla semplicità e dalla gioia, apprestavo a compiere. Tutta la liturgia ha espresso il dialogo tra lo Sposo, Cristo Gesú, e io la Sua sposa, tra il Suo dono di grazia e il mio definitivo impegno. Molto bello e incisivo è stato il momento della prostrazione durante il canto delle litanie: io, polvere e terra, a contatto con la terra, ho visto con chiarezza da dove sono venuta e dove Dio mi ha innalzata: terra che fiorisce! Dall abisso della mia miseria ho percepito che tutta la mia piccolezza era totalmente presa dal Signore: io tanto piccina e misera, ma, allo stesso tempo, tanto grande per dignità ed elezione! [ ] Quella del 25 marzo è stata per me una tappa quanto mai significativa, frutto di un lungo cammino sostenuto dalla fede e dalla speranza nel Signore, che ha i Suoi tempi, ma che porta sempre a compimento ciò che chiede. Un percorso spirituale che si collega a un progetto che Dio ha coltivato per me sin dall eternità. Sì, la mia storia, come la storia di ognuno di noi, è una storia amata da Dio, avvolta dalla Sua misericordia e guidata e protetta dalla Sua provvidenza. Da sempre Dio ha pensato a me e mi ha chiamata all esistenza perché su di me si realizzasse il I l 29 marzo presso la sala conferenze della parrocchia degli Zoccolanti si è svolto l incontro di Quaresima degli insegnanti di Religione della nostra diocesi con il Vescovo. L occasione è stata preziosa visto che mons. Domenico Cancian, dopo aver ricordato l importanza per l insegnante di Religione di fare vita ecclesiale, in quanto il suo è un mandato che viene dalla Chiesa stessa, ha coinvolto tutti i docenti invitandoli a Un momento dell incontro dei docenti Irc con il Vescovo parlare della loro esperienza a scuola tra fatiche, gratificazioni e motivazioni. Mons. Cancian ha Cosicché l incontro si è trasformato piacevolmente in un confronto aperto e coinvolto i docenti sincero sul ruolo strategico dell insegnante di Religione oggi nella scuola invitandoli a parlare della loro esperienza tra pubblica. Alcuni insegnanti hanno messo in evidenza fatiche e gratificazioni la fatica e a volte l inefficacia di questo insegnamento che va ad incontrare bambini e ragazzi che vivono e respirano una scristianizzazione progressiva della società. Dall altra, il Vescovo ha voluto sottolineare come proprio per questo sostrato cristiano che viene sempre più a mancare l insegnante di Religione può diventare punto di riferimento per chi cerca orizzonti di senso più ampi e una ricerca della pienezza che va oltre il vivere quotidiano. Del resto lo stesso Gesù è andato alla ricerca dei più lontani, e i suoi incontri, da Zaccheo alla samaritana, dalla peccatrice a Matteo, sono andati sempre nella direzione di cercare ciò che è nell uomo vi è di più bello e profondo. La ricerca della pienezza di vita presuppone una sincerità del cuore che è propria dei lontani da Dio o di chi noi giudichiamo tali ma che in realtà sono molto vicini a incontrare Dio. Il Vescovo ha confermato questo piccolo esercito di insegnanti che quotidianamente tenta di trasmettere cultura cristiana a scuola e di far conoscere, contro questo analfabetismo religioso, la persona di Gesù come colui che ha cambiato la Storia dell uomo, e non solo quella della nostra Europa. Nell ultima parte dell incontro il responsabile dell ufficio Scuola diocesano, Alessandro Manfucci, ha portato a conoscenza degli Irc i dati diocesani circa coloro che si avvalgono dell insegnamento della Religione cattolica: l 88,9% degli studenti. Sono dati che ricalcano quelli nazionali e che stanno a testimoniare di un insegnamento che tiene nel suo complesso, anche se presenta una parabola discendente che negli ultimi 20 anni ha fatto perdere 5 punti percentuali tra gli avvalentesi. Gli insegnanti si ritroveranno prossimamente per un incontro di aggiornamento didattico sulle nuove tecnologie e un confronto su nuovi testi per l insegnamento, che devono sempre più essere usati insieme alle strumentazioni tecnologiche e al Web per coinvolgere maggiormente i bambini e i ragazzi. A. M. dall attenzione alle radici, ma anche dall apertura alle novità, dalla passione per la storia e dalla riflessione sul presente. Pienamente inserito nel presbiterio diocesano, amava trascorrere il tempo insieme ai confratelli, ricordando aneddoti e fatti del passato grazie a una eccezionale memoria. Una naturale affabilità gli rendeva facile le relazioni umane, che ha coltivato a fondo. Ha avuto attenzione anche per le vocazioni sacerdotali e lo scorso 31 agosto ha vissuto la gioia di vedere ordinati diaconi futuri preti, David e Simone, due seminaristi ai quali impartì il battesimo. Professione di suor M. Filomena suo progetto di amore: essere piú intimamente unita a Lui: Ti farò mia sposa per sempre!. Il Suo amore chiede e concede la soprannaturale intimità e pervade di tenerezza e amabilità. Il legarsi con un sì definitivo a Dio, alla Sua volontà, ci libera e alimenta la capacità di donazione, e ci fa gustare già in questa vita la gioia del Regno. Questa unione con il Signore significa anche partecipazione alla Sua missione di salvezza. [ ] Ringrazio ancora il Signore per questo dono straordinario e assolutamente gratuito di cui mi ha voluta arricchire. Sr. Maria Filomena di Gesù

19 VENERDÌ 11 APRILE 2014 LA VOCE Città di castello.redazione@lavoce.it 19 DIOCESI. L evento Famiglie in gioco organizzato da Pastorale familiare e dal Csi I nsolita messa quella di domenica 6 aprile celebrata dal vescovo mons. Domenico Cancian nella pista di atletica della Cittadella dello sport Belvedere, dove si è svolta la manifestazione Famiglie in gioco organizzata dall ufficio diocesano per la Pastorale familiare e dal gruppo locale del Centro sportivo italiano (Csi). Durante la mattinata i bambini e le loro famiglie si sono sfidati in giochi e attività sportive fino alle 12 quando è iniziata la celebrazione liturgica. Mons. Cancian ha subito ringraziato la comunità Magnificat che ha animato la messa, il Csi e l oratorio Don Bosco, sempre presenti e disponibili con il loro contributo, e naturalmente tutti i bambini che hanno partecipato ai giochi. Nel commento al Vangelo della risurrezione di Lazzaro, a pochi giorni dalla Pasqua, il Vescovo ha offerto una riflessione sul significato della vita eterna. In che cosa consiste la vita eterna? ha chiesto. Il cristiano - ha risposto - già con il battesimo è inserito nel progetto di vita eterna che Dio ha voluto per lui. Come un piccolo seme che può diventare un albero, se curato con costanza, il sacramento del battesimo ci conduce alla vita eterna che significa Amore: quel sentimento perfetto con la A maiuscola che viene dal Padre, non quello che troppo Il seme del battesimo Mons. Cancian ha affrontato la domanda: In che cosa consiste la vita eterna?. Per portare avanti il lavoro dello scomparso don Luigi, si pensa a un evento fisso CULTURA. Come tornare ad apprezzare la musica anziché ridurla a sottofondo anonimo Venerdì scorso nell ambito di Accordi della mente - Accordi dell anima promosso dall associazione Le fatiche di Ercole è intervenuto presso il Museo del duomo il prof. Marco Moschini sul tema Lo spirito della musica. Docente di Filosofia teoretica all Università di Perugia, Moschini è stato introdotto da Errico Landi, presidente dell associazione promotrice dell iniziativa, e da Saulo Scopa per la Usl Umbria 1. Far cogliere - ha detto - I Mons. Cancian con i ragazzi durante la celebrazione lo spirito della musica è uno sforzo culturale importante, ha detto il relatore. Oggi infatti si è fatto di tutto per trasformare la cultura in business, dalle notti bianche ai canali televisivi dedicati, ma tutto questo clamore non favorisce lo spirito culturale. Siamo sottoposti a una sovraesposizione eccessiva alla musica, che non è vissuta come un tempo raro e prezioso ma come un sottofondo anonimo a ogni istante della nostra giornata. Nella necessità di recuperare una spesso riempie le nostre espressioni verbali ma non le nostre azioni. Nella vita eterna vivremo e saremo sempre nell amore di Dio. Prima dell offertorio i bambini hanno consegnato al Vescovo dei disegni: da un lato del foglio era raffigurata la Sacra Famiglia con al centro Gesù, e dall altro lato i bambini avevano illustrato la propria famiglia con genitori, fratelli e anche amici. Durante la messa è stata più volte richiamata la figura di don Luigi Guerri, scomparso pochi giorni prima; un omaggio a un sacerdote che è stato esempio di un amore quotidiano costante e dimensione di semplicità per cogliere al meglio il senso della musica e dell arte, Moschini ha citato il filosofo tedesco Arthur Schopenhauer il quale affermava che, senza arte, filosofia e religione nella vita resterebbero soltanto una moltitudine di pensieri tediosi e negativi; da qui l esigenza di ritrovare una visione del mondo che esuli dalla mera rappresentazione che l uomo stesso ne fa. La relazione del prof. Moschini è stata intervallata da momenti musicali realizzati dagli studenti delle classi di viola, violoncello e clarinetto della Scuola di musica Giacomo Puccini. S. R. CITTÀ DI CASTELLO. Incontro sul futuro dell economia Imprese: che cosa tenere d occhio l 7 aprile si è tenuta, a cura del Partito democratico, una riunione per trattare il tema dell economia nel momento Polinori si è soffermato sul problema della sostenibilità in relazione all energia, e ha affermato come sia necessario un consumo attuale. Vi intelligente a base loca- hanno partecipato le, a seconda delle vecchie e nuove energie. Paolo Polinori, docente Un momento dell incontro di Economia politica all Università di Perugia, l on. Matteo Colaninno, membro della commissione Finanze, Enrico Carloni, assessore comunale alle Politiche economiche, Gabrio Renzacci, presidente di Sviluppumbria. Coordinatrice Rossella Cestini, segretaria del Pd di Città di Castello. Nel salutare i presenti, quest ultima ha fatto presente come l Europa tenda a mantenere il rigore per quanto riguarda la spesa pubblica, ma bisogna anche lavorare alla sua crescita e sono molti gli aspetti che vanno aggrediti a questo fine: alleggerimento della macchina pubblica, considerazione del sistema credito, far partire i settori manifatturieri e di impresa. L assessore Carloni ha osservato che, se il mondo sta crescendo da diversi anni, l Italia cresce poco. Necessario trovare nella capacità progettuale strategie di medio-lungo periodo. Il prof. L ing. Renzacci ha parlato della competizione dei Paesi europei e osservato come in Italia si sia fatto poco. Tra i passi necessari, il rafforzamento della legalità e il sostegno alle imprese. Agire inoltre sulla leva della formazione dei giovani, con la convinzione che dare stimoli alle imprese è un vantaggio per tutti: gli utili delle imprese tornano nelle casse dello Stato. L on. Colaninno ha riferito della situazione delle imprese nell Alta Valle del Tevere e del numero di quelle chiuse dal Ha menzionato le troppe norme e micro-competenze che danneggiano l imprenditoria. Ha ricordando che la competizione sarà sempre più dura, e additato come strategia vincente quella di andare nei mercati del mondo e intercettare ciò che il consumatore vuole. Molti e articolati gli interventi. Eleonora Rose gioioso nelle piccole cose, e che tanto impegno ha profuso a favore della pastorale familiare. Per continuare il cammino sulle orme lasciate da don Luigi, il Vescovo e gli organizzatori hanno proposto la creazione di un evento commemorativo. L occasione potrebbe essere proprio l appuntamento con Famiglie in gioco da ripetersi annualmente magari presso la stessa sede della pista di atletica, messa a disposizione dall Amministrazione comunale, che si è rivelata la cornice perfetta anche in una giornata come quella di domenica scorsa con condizioni climatiche non proprio ideali. Sabina Ronconi Lo chef promuove Montone N on solo il concorso organizzato dal programma Rai Alle falde del Kilimangiaro e i servizi televisivi dedicati: Montone continua a far parlare di sé e stavolta grazie a un eccellenza locale. Sabato scorso alle ore 20.30, presso la suggestiva Locanda del Capitano nel pieno centro storico, è stata organizzata una serata speciale che ha visto in cucina la creazione di piatti dello chef e patron della locanda Giancarlo Polito. Di origine pugliese, ma stabilitosi nel borgo di Braccio Fortebraccio da molti anni, Polito ha portato in giro per il mondo il nome di Montone nelle sue numerose apparizioni televisive, teatrali e con una sua recente pubblicazione. Ad accompagnarlo, in una serata molto interessante, sono stati Fausto Arrighi, per 35 anni direttore generale della Guida Michelin, e il giornalista gastronomico Davide Di Corato. Era presente alla serata anche uno dei critici enogastronomici più autorevoli e amati d Italia, Luigi Cremona, ingegnere convertito alla tavola per gusto, amante dei piatti di qualità in qualunque forma, raffinata o casereccia. Per questo evento unico, che mai ha visto in Umbria una partecipazione così nutrita della grande tavola, sono intervenuti anche la presidente della Regione Catiuscia Marini e dell assessore al Turismo Fabrizio Bracco. Polito - ha affermato Bracco - è uno chef che sa interpretare l anima del luogo e dei prodotti del territorio, con cui entra in sintonia cucinando. Il suo impegno costante nell ambito culinario diventa negli anni sempre più una promozione per Montone e il suo territorio. Roberto Persico BREVI MOSTRA Lampade d artista È stata inaugurata il 5 aprile la collettiva di arte contemporanea Luci al colmo presso il Quadrilatero di palazzo Bufalini. L evento, organizzato da Immagina arte contemporanea in collaborazione con il gruppo Fai e l associazione Artefare, si sviluppa intorno al soggetto dell illuminazione: sono esposte 22 lampade d artista ovvero interpretazioni sul tema realizzate da artisti, locali e non. La mostra resterà visibile fino al 19 aprile nei giorni di giovedì, sabato e domenica con orario e e nei giorni di martedì, mercoledì e venerdì solo in orario pomeridiano. I volontari del Fai saranno presenti per offrire dettagli storici e artistici riguardanti la sede espositiva e informazioni di carattere generale sulle attività dell associazione. Presso lo spazio espositivo di Immagina in corso Vittorio Emanuele 52 è visitabile la sezione della mostra a tema libero, non riferita alle lampade. CASTELLO Saperi tradizionali Il 5 aprile il comitato Dichiariamo illegale la povertà di Città di Castello ha organizzato, nell ambito di un ciclo di 6 lezioni itineranti nazionali, il quinto incontro sul tema Educazione, bene comune. Ha partecipato il prof. Riccardo Petrella in collegamento skype e sono seguiti interventi da parte dei ragazzi del doposcuola della parrocchia di Riosecco e di soggetti che operano nella società come testimoni di saperi, di abilità e di conoscenze concrete. L ambito è stato quello della cultura in senso stretto ma anche dell agricoltura, dell artigianato e del sociale in un confronto che mira alla costruzione di una proposta di rinascita di quelle attività che, oltre a essere mezzi di produzione, costituiscono fondamenta del vivere comune, elementi della tradizione e della storia del territorio. L iniziativa era patrocinata dai Comuni di Castello, Sansepolcro e San Giustino, con l associazione Insieme, L altrapagina, Caritas, Alto Tevere senza frontiere e Altrocioccolato. ANGHIARI Libro & scalinata Avanti alla chiesa delle Propositura di Anghiari si è celebrato il ringraziamento ufficiale al maestro Felice Acquisti che ha contributo, con parte dei ricavi della vendita del suo libro, ai lavori della scalinata di Santa Maria delle Grazie. Un esempio di sincero amore verso la terra di Baldaccio e di produttiva collaborazione con l Amministrazione comunale e l assessorato ai Lavori pubblici. Qualche tempo fa - ha ricordato durante la cerimonia l assessore Fabrizio Scartoni - in nome della bella amicizia che ci lega, il maestro Felice Acquisti mi contattò per parlarmi di un bel progetto che stava per portare a termine. Stava ultimando il suo libro Storia di un maestrino dalla Valtiberina alla Val di Fiemme. Mi disse che con il ricavato della vendita avrebbe voluto fare qualcosa per la sua amata Anghiari. Io gli dissi che stavamo rimettendo apposto la scalinata davanti alla chiesa della Propositura e lui, con la generosità che lo contraddistingue, si offrì per contribuire donando al Comune metà del ricavato ottenuto dalla vendita del suo libro (l altra metà è stata devoluta all Anffas di Cavalese). Un gesto forte che ci inorgoglisce perché fatto con estremo amore verso il nostro paese.

20 20 LA VOCE Orvieto.Todi VENERDÌ 11 APRILE 2014 ORVIETO Le celebrazioni della settimana santa Nella cattedrale di Orvieto i riti della Settimana santa si aprono con la solenne celebrazione della messa delle Palme, domenica 13 aprile, presieduta dal Vescovo alle ore 11. Il mercoledì santo 16 aprile, poi, alle ore 17 mons. Tuzia presiederà la messa del crisma, con la partecipazione dei ragazzi che quest anno riceveranno la Cresima. Offriranno l olio le parrocchie di Orvieto e di Bolsena. Giovedì santo 17 aprile alle ore 18 il Vescovo presiederà la celebrazione della messa in Coena Domini, con la lavanda dei piedi, e al termine la riposizione del SS. Sacramento. Alle ore si svolge la veglia di preghiera comunitaria. Venerdì santo 18 aprile alle ore 15 il Vescovo presiede l Azione liturgica della passione del Signore. Alle ore 21 via Crucis da piazza san Giovenale alla chiesa di S. Andrea. La solenne Veglia pasquale della Risurrezione di sabato 19 aprile avrà luogo alle ore 23.15, è unica per tutta la città e sarà presieduta da mons. Tuzia. Il giorno di Pasqua, 20 aprile, il Vescovo presiederà una solenne liturgia eucaristica alle ore con il Capitolo della cattedrale e il presbiterio cittadino. Tale liturgia sarà preceduta dai vespri solenni. In duomo saranno presenti sempre dei confessori per il sacramento della Penitenza. TODI Le celebrazioni della settimana santa A Todi la benedizione delle palme di domenica 13 aprile si svolgerà alle ore 11 nella chiesa del Monte in piazza Garibaldi, seguirà la processione in duomo per la celebrazione della messa. Mercoledì santo 16 aprile alle ore 21 nella chiesa del SS. Crocifisso si svolgerà la celebrazione della penitenza con vari confessori. Giovedì santo 17 aprile, la celebrazione della Coena Domini con la lavanda dei piedi e la riposizione del SS. BREVI Sacramento si svolgerà in duomo alle ore 18, alle ore 21 nella chiesa del SS. Crocifisso e sempre alle 21 nella chiesa della Consolazione. Venerdì santo 18 aprile alle ore 18 in duomo, celebrazione della Passione del Signore. La processione del Cristo morto partirà alle ore dalla chiesa di San Filippo, poi sosterà in piazza del Mercato Vecchio per la rappresentazione della Passione del Signore con dei quadri viventi e la lettura delle Laudi di Jacopone riguardanti la passione del Signore; la conclusione in duomo con il bacio del Cristo morto; la celebrazione sarà presieduta dal Vescovo. La solenne Veglia pasquale della Resurrezione si svolge in duomo alle ore 22 iniziando dal sacrato con la benedizione del fuoco nuovo. Domenica 20 aprile alle ore in duomo il Vescovo presiederà la solenne messa di Pasqua. SCUOLA PAROLA Incontro con Vittorino Andreoli Martedì 15 aprile alle ore 21 nella Sala del Consiglio comunale di Todi si svolge un incontro con il professor Vittorino Andreoli. Tale iniziativa è sorta nell ambito della Scuola della Parola promossa dall Azione cattolica diocesana. Il professore è uno fra i più autorevoli studiosi italiani della psiche, autore di numerose pubblicazioni di grande successo e collaboratore di rubriche giornalistiche e televisive. Punto di riferimento per capire i giovani, il disagio, la malattia, la società. Pur definendosi non credente è molto sensibile alle domande che la fede suscita ed ha una visione antropologica cristiana. Nell ambito del cammino della Scuola della Parola che affronta il tema I giorni dell amore, il professore parlerà sui Valori e modelli per ricostruire le dinamiche familiari. Il tavolo dei relatori alla presentazione del libro Da Todi, romanzo contro lo sfruttamento S abato 5 aprile, alla presenza di un vasto pubblico, presso la sala del Consiglio dei palazzi comunali di Todi si è svolto un incontro dedicato al tema della tratta e dello sfruttamento della prostituzione. Erano presenti il sindaco di Todi Carlo Rossini, il direttore della Caritas diocesana Marcello Rinaldi, la scrittrice e giornalista Vanna Ugolini e la prof.ssa Carla Maria Cavallini, oltre alla presidente della Regione Catiuscia Marini, che ha voluto portare il suo contributo a conclusione dell incontro. L assessorato alla Cultura e la Biblioteca comunale hanno voluto promuovere questo appuntamento, dal titolo Restiamo umani, in occasione della presentazione del romanzo Strade di Debora Bartolini, giovane scrittrice tuderte che ha recentemente pubblicato questa sua opera prima. Partendo dalla sua esperienza come volontaria prima e poi come operatrice e mediatrice linguistica per conto dell istituto Crispolti di Todi nell ambito dei progetti regionali Non si tratta e Fuori dal labirinto, e ispirandosi alle storie vere di tante vittime della tratta che ha avuto modo di conoscere, la Bartolini ha voluto scrivere di un tema così arduo e complesso, anche per scardinare la visione che la maggior parte delle persone ha La presentazione del libro Strade della tuderte Debora Bartolini è stata l occasione per tornare a parlare del fenomeno della tratta e della prostituzione di questo fenomeno. Il romanzo racconta le storie di tre donne e i loro percorsi di vita, in cui si intrecciano violenza, sopruso, ribellione, fino al racconto della svolta della vita di queste donne che, in modi diversi tra loro, riusciranno a liberarsi dalle catene della schiavitù e riappropriarsi delle loro esistenze. Inoltre, come hanno ricordato i relatori, in particolare il direttore della Caritas, Rinaldi, l attenzione al fenomeno della tratta e l aiuto alle vittime è stata una delle primarie istanze della rifondata Caritas diocesana intorno agli anni che precedettero il Giubileo del 2000, per espresso volere dell allora vescovo mons. Grandoni. Da quella che fu una sensibilità della Caritas locale, nacquero poi i progetti dedicati all aiuto e al recupero delle vittime della tratta, dal primo Elena e Flora, più di dieci anni fa, presso l istituto Crispolti. Anche il sindaco Rossini ha affermato l impegno costante dell Amministrazione comunale, che contribuisce con 20 mila euro all anno, soprattutto erogati in servizi, ai progetti locali a sostegno delle vittime della tratta a Todi. Un contributo forse piccolo, ma significativo di un attenzione particolare alla tutela dei diritti umani. Comunque, come ha ricordato la giornalista Vanna Ugolini, che da anni si interessa al fenomeno della prostituzione nella nostra Regione (suo il libro-denuncia Tania e le altre del 2007), l Umbria resta una delle regioni maggiormente interessate dal traffico di esseri umani, in base all ultimo rapporto della Direzione nazionale antimafia. C è però la consapevolezza del problema e la volontà da parte delle istituzioni regionali di intervenire per contrastare il fenomeno della tratta. La presidente Marini ha confermato che la Regione Umbria continuerà a impiegare risorse economiche e progettuali per contrastare questa piaga, come sta già facendo mediante i progetti Free Women e Fuori dal labirinto, che operano in diverse realtà (Perugia, Todi, Terni, Narni) grazie all operato di soggetti del terzo settore (associazioni e cooperative) e grazie al contributo di istituti diocesani o delle Caritas. Francesca Carnevalini Il Giubileo della Parrocchia di S.Andrea S. Andrea di Orvieto compie anni L a parrocchia di Sant Andrea in Orvieto festeggia il primo giubileo parrocchiale, a mille anni dalla consacrazione dell attuale chiesa Collegiata dei Santi Andrea e Bartolomeo, avvenuta nel 1013 a opera di papa Benedetto VIII. Per celebrare il giubileo, il parroco e il Consiglio pastorale hanno organizzato diversi eventi nel periodo , tra i quali il pellegrinaggio a Roma sulle tombe degli Apostoli. Il 2 aprile scorso, circa 80 persone della parrocchia si sono recate a Roma per assistere all udienza generale di Papa Francesco e per visitare la tomba di Pietro. Se la fede è anche storia e memoria, allora la visita all antico luogo storico della nostra fede, come Nel programma delle celebrazioni, l udienza dal Papa e la preghiera presso la tomba di san Pietro cristiani e occidentali, là dove da più di duemila anni si fa memoria ininterrotta dell Apostolo, costituiva il momento culminante del pellegrinaggio. Dopo la visita alla basilica vaticana, la comunità parrocchiale ha quindi sostato nel punto più prossimo alla tomba di Pietro per raccogliersi in riflessione e preghiera. La giornata del pellegrinaggio ha avuto come conclusione la celebrazione della messa nella chiesa di Santa Maria in Traspontina. In questa occasione la comunità ha ricevuto l affettuosa accoglienza di mons. Giovanni Marra, già amministratore apostolico della diocesi Orvieto - Todi, il quale ha celebrato la liturgia con il parroco, don Luca Conticelli, e con don Danilo Innocenzi. Le parole pronunciate da mons. Marra nell omelia e nel saluto finale sono state motivo di riflessione su temi forti come la Pasqua, il Giubileo eucaristico e il giubileo parrocchiale. Le iniziative per i festeggiamenti possono essere consultate sul sito della parrocchia Paolo Zanetti Diocesi - 25 aprile Giubileo della famiglia e per i bambini S arà una giornata importante quella del 25 aprile a Orvieto, in cui si svolgeranno in contemporanea il Giubileo della famiglia e il Giubileo dei bambini della prima comunione. Le famiglie arrivano a questo atteso evento dopo un percorso di preparazione fatto di diversi incontri organizzati dal competente ufficio pastorale diocesano e tenutisi a Montesanto di Todi. Tema dell evento giubilare sarà L eucaristia modello e fonte dell amore sponsale. La giornata, illuminata dalla parola del card. Ennio Antonelli e del vescovo diocesano Benedetto Tuzia e arricchita da testimonianze, sarà condivisa con tanti genitori dei bambini della prima comunione. Questi ultimi vivranno il loro giubileo approfondendo, invece, il tema Date loro voi stessi da mangiare, attraverso attività e momenti di gioco. Per tutti l inizio è alle ore 9.30 e la conclusione con la messa alle ore Il pranzo è al sacco e sarà curato uno spazio per gli altri bambini che verranno con le loro famiglie. Ulteriori info su M. M.

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