Biochimica Clinica della funzionalità renale

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Biochimica Clinica della funzionalità renale"

Transcript

1 Biochimica Clinica della funzionalità renale

2 Nefrone Tubulo prossimale (dove avviene principalmente il riassorbimento) Dotto collettore (riassorbimento dell acqua) Tubulo distale (secrezione) Ansa di henle (concentrazione del filtrato) Glomerulo Capillari glomerulari Filtrato glomerulare verso il tubulo

3 Per la differenza tra la pressione idrostatica nel capillare (PGC), pressione idrostatica nella capsula (PBC), pressione oncotica capillare (ΠGC) il plasma viene ultrafiltrato nella capsula ( P R E U R I N A )

4 Il totale della preurina prodotta da tutti i nefroni (FILTRATO GLOMERULARE) è, in un individuo adulto, di circa ml/min ossia di circa L/die. L URINA escreta dallo stesso individuo adulto è, invece, di circa L/die. Ciò significa che la maggior parte dell acqua e dei soluti della preurina debbono essere riassorbiti attraverso la parete dei tubuli in modo da eliminare dall organismo solo le scorie e mantenere inalterato l equilibrio idro-salino ed il ph del sangue che esce dal rene per immettersi nel circolo.

5 Funzionalità renale Marcatori biochimici di filtrazione glomerulare Urea Creatinina Velocità di filtrazione glomerulare stimata Clearance della creatinina Cistatina Proteinuria Marcatori biochimici di funzionalità tubulare Valutazione dell osmolarità ph delle urine Proteinuria specifica Glicosuria.

6 Urea Sintesi a livello di fegato, rene e cervello, dal catabolismo proteico A livello renale viene filtrata e riassorbita per circa il 50%. La concentrazione plasmatica dipende da: Velocità di produzione (apporto proteico, catabolismo tissutale, funzione epatica) Velocità di eliminazione (velocità di filtrazione glomerulare, funzione renale) Elevati livelli: Aumentato catabolismo proteico Cause renali: Glomerulonefriti, sindromi nefrosiche ecc. Cause post renali: Ostruzione uretere, uretra, tumori

7 Urea Limitazioni: - La quantità prodotta presenta notevoli variazioni in relazione alla dieta e alla funzionalità epatica - Non può essere utilizzata per il calcolo della clearance in quanto viene riassorbita in quantità variabile in relazione allo stato di idratazione del paziente - L urea è riassorbita passivamente nel tubulo distale insieme all acqua: in condizioni di diuresi viene escreta una quantità maggiore di urea; in antidiuresi la concentrazione plasmatica aumenta. - Questo spiega la tendenza all aumento dell urea prima di quello della creatinina nei pazienti con alterazioni prerenali della funzione renale.

8 Azotemia Tasso di azoto presente in un dato volume di plasma dopo l allontanamento delle proteine. Quindi indica la concentrazione ematica dell azoto non proteico (detto anche azoto incoagulabile o azoto residuo). Azotemia Azoto ureico (10-20 mg/dl) + azoto di amminoacidi, polipeptidi, ac. urico, creatina, creatinina, guanidina ed ammoniaca (10-20 mg/ dl).

9 Creatinina: catabolita della creatina La creatina è sintetizzata nel rene e nel fegato (da arginina, glicina e metionina), attraverso il circolo diffonde ai tessuti, soprattutto quello muscolare, dove viene fosforilata ed utilizzata come riserva energetica Parametri analitici e biologici Campione biologico: siero, plasma, urine Emivita = 2,5 ore Liberamente filtrata (PM 113,12 Da) % secreta dai tubuli Sostanza endogena variabilità intra-individuale: 4.3% variabilità inter-individuale: 12.9% (sesso, età, BMI, alimentazione) La concentrazione della creatinina ematica dipende molto dalla massa muscolare, poco dalla dieta

10 variabilità interindividuale più elevata della variabilità intraindividuale E congruo utilizzare i valori di riferimento? i valori di riferimento potrebbero essere di utilità limitata Bisogna considerare l individualità del parametro in esame

11 L individualità di un analita si stabilisce calcolando l indice di individualità (II) II = variabilità intra-individuale (CV 1 )/ variabilità inter-individuale CV G Un indice di individualità basso indica che l analita ha una marcata individualità e viceversa

12 La creatinina possiede una marcata individualità La variabilità intra-individuale (CV 1 ) della creatinina (4.3%) è inferiore a quella inter-individuale (CV G ) 12.9 : 4.3<<12.9 L II 0.3 della creatinina è basso soggetti Limite inferiore di riferimento Limite superiore di riferimento Un individuo potrebbe avere risultati insoliti per lui ma che potrebbero rientrare ancora nei limiti del convenzionale intervallo di riferimento

13 q II basso (<0.6) : L Intervallo di Riferimento è di poca utilità, maggiori vantaggi con il confronto del risultato con valori precedenti ottenuti dallo stesso paziente q II elevato (>0.6): il confronto del risultato con l Intervallo di Riferimento possiede un peso elevato in numerose situazioni cliniche

14 Creatinina indicatore poco precoce (comincia ad aumentare quando 50% del rene è compromesso) egfr (Estimated Glomerular Filtration Rate- Velocità di Filtrazione Glomerulare Stimata) GFR(ml/min/1.73 m2)= 175x{[creatinina sierica (mg/dl o µmol/l/88.4)] x { età (anni) } x se femmina e x 1.21 se afro-americano il coefficiente 175 si riferisce a metodi ricalibrati contro standard internazionali

15 egfr Velocità di Filtrazione Glomerulare Stimata Limiti: Non è applicabile a donne in gravidanza, soggetti defedati e/o affetti da patologie multiple soggetti con età <18anni e >75 anni Determinare clearance della creatinina

16 Lo studio della funzionalità renale ossia della sua capacità di eliminare e/o riassorbire acqua e soluti nelle varie parti del nefrone può essere condotto con vari test di clearance, con i quali si riesce a valutare la quantità di plasma ( ml ) depurata della sostanza in esame nell unità di tempo ( 1 min ). Indicando con C = Clearance P = concentrazione plasmatica della sostanza in esame U = concentrazione urinaria della sostanza in esame V = volume/minuto di urine escrete, si ha C * P = U * V Da cui C = ( U * V ) / P che rappresenta la formula per tutti i test di clearance.

17 Correlazione tra la creatininemia e la clearance della creatinina 4.5 Creatinina 3.5 Plasmatica 2.5 (mg/dl) Clearance creatinina (ml/min) La creatininemia è un indice poco sensibile nelle fasi iniziali di una nefropatia. Diventa molto sensibile a valori di FG molto ridotti, ma in questo caso diminuisce l accuratezza per l aumento della secrezione tubulare

18 La clearance più comunemente utilizzata in biochimica clinica è quella della Creatinina, prodotto endogeno derivante dal metabolismo della creatina. si ottiene il volume/min di urine ( V ) dividendo per 1440 (60 min*24 h) il volume di urine escrete in 24 h e si determina la concentrazione plasmatica ( P ) ed urinaria ( U ) della creatinina. La Ccreatinina = ( U * V ) / P Per valutare meglio la capacità funzionale renale del soggetto in esame, si tiene conto della sua superficie corporea ( Sc ) rispetto a quella di un soggetto ideale sano, normale ( 1.75 m 2 ), per cui la formula definitiva diventa C = ( U *V / P )*(Sc / 1.75 ).

19 Raccolta delle urine ll campione di urina può essere raccolto secondo distinte modalità, in relazione al tipo di indagine da eseguire, all età ed allo stato del paziente. Possono essere distinte 3 differenti modalità di raccolta dell urina: 1. Raccolta del primo mattino (per l esame completo delle urine: l urina è più concentrata, quindi sono più evidenti eventuali alterazioni) 2. Seconda minzione o mitto intermedio (per le analisi di chimica clinica e le indagini colturali) 3. Raccolta temporizzata (negli studi di clearance; se devono essere dosate sostanze escrete con ritmi variabili durante il giorno; se è necessario aumentare l accuratezza di misura per sostanze presenti in concentrazione ridotta) Precauzioni: Recipiente monouso di differente capacità (a seconda dei test da eseguire) e sterile per le indagini culturali Rapido invio al laboratorio

20 La storia del sig. F.L. Il sig. F.L. è un uomo di 35 anni, che presentava dolore lombare, e creatinina sierica di 150 µmoli/l (V.R Uomo; Donna) Si richiede di effettuare la raccolta delle urine delle 24 ore per valutare la clearance della creatinina, considerando che il volume tot. è di 2160 ml e la conc. della creatinina nelle urine è di 75 mmoli/l Contenitore per la raccolta delle urine nelle 24 ore

21 Clearance della creatinina: misura indiretta: stima della filtrazione glomerulare (GFR) GFR= (UxV)/P U= concentrazione urinaria della creatinina P= concentrazione della creatinina nel plasma o nel siero 1440 (60 min*24 h), pertanto il volume minuto V= 2160/1440= 1,5 ml/min La concentrazione di creatinina urinaria è: U= 7500 µmoli/l. La concentrazione di creatinina sierica è: P= 150 µmoli/l Quindi, la clearance della creatinina dal plasma (UV/P) sarà: 7500x1,5/150= 75 ml/min (V.R ml/min uomini e ml/min donne) Questo valore è troppo basso per un uomo di 35 anni!!

22 Il personale infermieristico riferisce, successivamente, di aver raccolto le urine solo per 17 ore: è stato quindi commesso un errore di campionamento! Il risultato può essere influenzato! bisogna ricalcolare la clearance della creatinina Se il volume minuto è: V= 2160/1020= 2,1 ml/min, la clearance della creatinina è 105 ml/min, un valore nella norma per un uomo di giovane età, come il sig. F.L. Gli errori nella raccolta sono senz altro i più frequenti e i più gravi nella stima della clearance della creatinina

23 Farmaci che interferiscono sulla VFG e quindi sulla creatininemia - VFG Crea - Nefrotossici (diminuiscono il parenchima renale): cisplatino, carboplatino - Diuretici (diminuiscono il volume plasmatico) - VFG Crea - Glucocorticoidi

24 Cistatina C Polipeptide cationico di circa 13 kda Appartiene alla famiglia delle cisteine proteasi, quindi è coinvolta nel catabolismo proteico Sintesi costante in tutte le cellule (non aumenta durante gli stati infiammatori) A livello renale viene filtrata, riassorbita in tutto il tubulo e degradata ad AA La concentrazione plasmatica correla strettamente con la VFG, quindi risponde più prontamente alle variazioni di VFG Marcatore più sensibile della creatininemia in pazienti in trattamento con cisplatino e carboplatino

25 Esame delle urine Esame fisico Esame microscopico Esame biochimico

26 Esame fisico Volume urinario (diuresi delle 24 ore) Densità (peso specifico) Osmolarità Aspetto ph Note su raccolta e conservazione L'urina del primo mattio varaccolta e conservata in recipienti di plastica sterili e va mantenuta al fresco fino al momento dell'esame. Le donne devono evitare di sottoporsi a questo esame nel periodo mestruale.

27 Volume: varia in funzione dell età Peso specifico: emoconcentrazione, diabete - emodiluizione, diabete insipido Aspetto: limpido e Colore: giallo paglierino - urine torbide: leucociti, muco, cellule, eritrociti - urine rosse: contaminazione fluido mestruale, ematuria, emoglobinuria, alimenti - urine verde-marrone: negli itteri ostruttivi a causa di elevate quantità di bilirubina. Odore: nei soggetti sani lievemente aromatico o ammoniacale per la fermentazione dell urea operata dai germi - Fetido: neoplasie vescicali - Caratteristico dopo ingestione di alcuni alimenti, es., asparagi - Di topo: nelle fenilchetonurie

28 ph valori normali: variano da 4.5 a 7.5 ph maggiore di 7.5 può essere determinato da alcalosi metabolica o respiratoria. ph inferiore a 4.5 è indice di acidosi che può essere determinata da digiuno prolungato, da acidosi metabolica o respiratoria. I tubuli renali normalmente operano l escrezione di ioni idrogeno, con meccanismi che assicurano la regolazione della concentrazione di ioni idrogeno nel sangue

29 - Glucosio - Bilirubina - Urobilinogeno - Corpi chetonici - Proteine - Emoglobina - Nitriti Esame chimico

30 Esame delle urine con multistick La striscia si colora: Se è presente un determinato componente dell urina Proporzionalmente alla concentrazione del componente rilevato A B C A) Immersione della striscia reattiva in un campione di urina (30 sec-2 min) B) Rimozione dell eccesso di urina (posizione orizzontale) C) Confronto della strisciolina con la tabella dei colori riportata sul contenitore

31 Esame delle urine con multistick: Confronto della strisciolina con la tabella dei colori riportata sul contenitore "

32 GLUCOSIO Deve essere assente nelle urine Glicosuria: presenza di glucosio nelle urine Indica che la quantità di glucosio filtrato supera la capacità dei tubuli renali di riassorbirlo completamente. iperglicemia Può essere determinata da: Diabete (programmare altri esami, es. glicemia a digiuno) Gravidanza (causata da Glicosuria renale: abbassamento della soglia renale per il glucosio, anche se la glicemia è normale) Altre cause: catecolamine (feocromocitoma), cortisolo (sindrome di Cushing, uso di steroidi), danno tubulare.

33 BILIRUBINA Normalmente non deve essere presente nell urina Di colore giallo-rosso, è prodotta dalla scissione dell emoglobina, pigmento rosso presente nei globuli rossi del sangue. Conferisce il colore scuro alle feci; è il principale pigmento presente nella bile. Esiste nel sangue nella forma coniugata e non-coniugata È solubile in acqua, quindi la bilirubinuria indica la presenza nell urina di bilirubina coniugata (interruzione del circolo-enteroepatico) In presenza di bilirubina le urine assumono colore marsala scuro. Cause: - Ostruzione meccanica delle vie biliari: calcoli, tumori delle vie biliari o del pancreas, cirrosi epatica - Danno all epatocita: epatite da virus, alcool, farmaci, avvelenamento da arsenico, fosforo e piombo

34 UROBILINOGENO Valori normali: 0,2 mg (milligrammi) nelle urine raccolte nell arco delle 24 ore Prodotto di trasformazione, per mezzo dei batteri intestrinali, della bilirubina coniugata Entra a far parte del circolo enteroepatico. Nell urina è presente solo in tracce, quindi ha un significato diagnostico meno rilevante della bilirubina. Si possono rilevare livelli alti di urobilinogeno nelle urine quando il turnover della bilirubina è aumentato (emolisi) Valori inferiori possono essere determinati da ostruzione delle vie biliari.

35 CORPI CHETONICI Non devono essere presenti nell urina Sono dei composti chimici, formati dalla degradazione di altri composti chimici (acidi grassi) e ciò succede quando l organismo non ha più una quantità sufficiente di zuccheri. La loro presenza indica che l organismo utilizza acidi grassi per produrre energia, piuttosto che immagazzinarli Chetoacidosi diabetica Chetoacidosi alcolica Iponutrizione

36 PROTEINE Dovrebbero essere assenti, ma a volte sono presenti in quantità minime e non patologiche e comunque in quantità inferiore a 150 mg nelle urine delle 24 ore. Proteinuria: escrezione abnorme di proteine dai reni Presenza significativa può essere determinata da patologie che danneggiano il glomerulo L entità del danno glomerulare può essere valutata in base a: - Quantità della proteinuria - Peso molecolare delle proteine eliminate Tuttavia, può essere data dalla presenza di cellule o sangue! Verificare quindi la positività per sangue o leucociti ed effettuare un esame microbiologico.

37 Normale Flusso in sovraccarico Glomerulare Tubulare Secreto Proteinuria di Bence-Jones Microalbuminuria mg/l Proteinuria Microglobinuria Proteinuria di Tamm-Horsfall Altri elementi Classificazione della proteinuria

38 EMOGLOBINA (Hb) Non deve essere presente nell urina La presenza nell urina può essere determinata da anemia (dovuta a una produzione ridotta o difettosa di globuli rossi o a un ritmo troppo elevato della loro distruzione) e da emolisi E importante distinguere: - Emoglobinuria presenza di emoglobina nell urina - Ematuria presenza di sangue nell urina

39 Nitriti Sono indice di infezione delle vie urinarie La positività indica batteriuria > /ml e batteri che metabolizzano l azoto ed hanno nitriti come prodotto terminale (E. Coli, Proteus, Klebsiella, Pseudomonas, Stafilococco, Enterococco, ecc.)

40 Esame microscopico sedimento urinario

41 SEDIMENTO URINARIO É costituito dagli elementi presenti nell urina in forma di sospensione che si raccolgono nella provetta dopo centrifugazione spesso fornisce informazioni essenziali non ottenibili con il solo esame chimico fisico I principali elementi che si possono riscontrare dall analisi al microscopio sono i globuli rossi, i globuli bianchi e i cilindri Si possono, inoltre, osservare cristalli, cellule epiteliali (prodotte dallo sfaldamento delle vie urinarie) e anche batteri e parassiti In condizioni normali, nell urina non si dovrebbero riscontrare questi elementi e quindi il sedimento dovrebbe essere quasi nullo

42 La valutazione microscopica del sedimento urinario Si esegue su uno striscio ottenuto da urine emesse da poco tempo e successivamente centrifugate, con l aggiunta di alcune speciali colorazioni Nell urina di soggetti normali il sedimento urinario è scarsissimo, si osservano normalmente elementi organizzati costituiti da elementi a struttura cellulare o di derivazione cellulare ed elementi non organizzati costituiti da sostanze cristalline o amorfe. ELEMENTI ORGANIZZATI 1 cellule ematiche (emazie-leucociti) 2 cellule epiteliali ELEMENTI NON ORGANIZZATI 1 muco 2 cilindri 3 cristalli ELEMENTI INUSUALI 1 cellule estranee (spermatozoi) 2 microrganismi (batteri-miceti) 3 artefatti

43 Indicazioni refertuali non si dispone di dati veramente certi sui limiti massimi di eliminazione giornaliera si indica, con una certa arbitrarietà, come limite normale, il riscontro, per ogni campo microscopico (40x), di un emazia, uno-due leucociti e solo occasionalmente di cilindri S c a l a numerica S c a l a nominale >30 Rari Pochi Alcuni Numerosi A Tappeto

44 Cellule di sfaldamento Valori di riferimento: poche unità per campo Rappresentano il normale sfaldamento delle cellule senescenti. Cause di aumento: danno meccanico (calcoli, cateteri), neoplasie, ecc.

45 Leucociti Valori normali: inferiori ad un numero di 5-10 in 1 millilitro di urina. 4-8 per campo Un aumento è il segnale generico di un infezione Può essere determinato da infezioni delle vie urinarie o della prostata, da diabete mellito, da neoplasie delle vie urinarie, da traumi. Occorre valutare se sono presenti anche grandi quantità di eritrociti o meno: in questo caso potrebbe trattarsi di una patologia delle basse vie urinarie, es. uretrite, prostatite, Microscopia a campo chiaro" Microscopia a contrasto di fase"

46 Nefrone 1) Morfologia normale: ematuria extra/ postglomerulare Tubulo prossimale (dove avviene principalmente il riassorbimento) Dotto collettore (riassorbimento dell acqua) 2) Morfologia alterata: ematuria glomerulare 1 Tubulo distale (secrezione) Ansa di henle (concentrazione del filtrato) Glomerulo Capillari glomerulari Filtrato glomerulare verso il tubulo 2

47 Eritrociti valori normali: nelle 24 h 0-2 per campo Caratteristiche morfologiche degli eritrociti Morfologia normale: ematuria extra/post-glomerulare Morfologia alterata: ematuria glomerulare Emazie ben conservate di aspetto simile a quelle del sangue circolante." Microscopia a campo chiaro." Emazie a margini raggrinziti (elementi spinosi)" Microscopia a contrasto di fase."

48 Cilindri elementi di origine pre-renale o renale che si formano per precipitazione di alcune sostanze filtrate o secrete dall epitelio tubulare Jalini: proteine; senza alcun significato patologico. Si riscontrano dopo anestesia, sforzo, iperpiressia Granulosi: cellule di sfaldamento dell epitelio tubulare. Sono significativi nelle nefropatie solo se accompagnati da albuminuria Eritrocitari: eritrociti; permettono di accertare l origine renale di una ematuria. Sono presenti nelle nefriti acute e croniche Leucocitari: leucociti; permettono di accertare l origine renale di una leucocituria. Sono presenti nelle pielonefriti

49 Batteri Batteriuria massiva. " Flora batterica bastoncellare" Microscopia a campo chiaro." Batteriuria massiva. " Flora batterica coccica" Colorazione Papanicolaou." Ife e spore micetiche" Microscopia a campo chiaro" " Ife e spore micetiche" Microscopia a campo scuro." "

50 Cristalli Sono spesso presenti nelle urine di soggetti sani. A ph basico: fosfati amorfi, fosfati tripli, biurato di ammonio, A ph acido: di acido urico, urati amorfi, ossalato di calcio In stati patologici: Cistina Leucina Tirosina sulfadiazina

51 Cilindro ialino." Microscopia a campo chiaro" Cilindro granulomatoso." Colorazione Papanicolau" Cilindro " ialinogranulomatoso" " Microscopia a contrasto di fase" Cilindro ialino" " Microscopia a contrasto di fase" Cilindro ematico" " Microscopia a campo chiaro " Cilindro granulomatoso" Microscopia a contrasto di fase"

52 Cristalli di ossalato di calcio a clessidra " Microscopia in campo chiaro" Cristalli di acido urico" Voluminose formazioni esagonali. " Microscopia in campo chiaro" Cristalli di acido urico" Aggregati. Microscopia in campo chiaro" Cristalli aghiformi di tirosina. Microscopia a campo chiaro " "" Cristalli di triplo fosfato a forbice " Microscopia a campo chiaro" Cristalli di fosfato ammonio magnesiaco." Microscopia a campo chiaro" Cristalli di leucina" Microscopia a campo chiaro" Cristalli da farmaci" Microscopia a contrasto di fase" Cristalli da farmaci" Microscopia a luce polarizzata"

53 Esempi di elementi figurati riscontrati nel sedimento urinario Cristalli di fosfati tripli Cellula epiteliale di sfaldamento Cilindro ematico Cilindro granuloso

Eliminare dall organismo prodotti di rifiuto e sostanze tossiche idrosolubili(soprattutto prodotti azotati e creatinina);

Eliminare dall organismo prodotti di rifiuto e sostanze tossiche idrosolubili(soprattutto prodotti azotati e creatinina); Funzioni del rene Eliminare dall organismo prodotti di rifiuto e sostanze tossiche idrosolubili(soprattutto prodotti azotati e creatinina); Regolare il volume e la composizione del liquido extracellulare;

Dettagli

Scaricato da 1

Scaricato da  1 ESAME STANDARD DELLE URINE Campione di 10 ml in vetro o plastica sterilizzati ti Igiene per il prelievo Mitto intermedio Da esaminare entro 1-2 ore Conservare in frigo Trasporto ESAME STANDARD DELLE URINE

Dettagli

Dr.ssa Marta Greco. Patologia Clinica

Dr.ssa Marta Greco. Patologia Clinica Dr.ssa Marta Greco Patologia Clinica E l esame fondamentale della diagnostica nefrologica (patologie dell apparato urinario). Valutazione funzionalità di diversi organi (es. fegato) CAMPIONE IDEALE per

Dettagli

OSMOREGOLAZIONE DEI LIQUIDI CORPOREI

OSMOREGOLAZIONE DEI LIQUIDI CORPOREI OSMOREGOLAZIONE DEI LIQUIDI CORPOREI Lezione 25 1 Distribuzione dei liquidi corporei L H 2 O contenuta nel corpo è circa il 60% del peso totale ed è così ripartita: 67% 33% EXTRACELLULARE 33% INTRACELLULARE

Dettagli

COMPOSTI AZOTATI NON PROTEICI

COMPOSTI AZOTATI NON PROTEICI COMPOSTI AZOTATI NON PROTEICI Esistono numerosi composti azotati non proteici nel plasma (NPN): - UREA - AMMINOACIDI - AC. URICO - CREATININA - CREATINA - AMMONIACA - L UREA RAPPRESENTA CIRCA IL 45% DELL

Dettagli

Escrezione cataboliti, farmaci, droghe Regolazione equilibrio idrico Regolazione osmolarità concentrazione elettroliti Regolazione equilibrio

Escrezione cataboliti, farmaci, droghe Regolazione equilibrio idrico Regolazione osmolarità concentrazione elettroliti Regolazione equilibrio Il rene Escrezione cataboliti, farmaci, droghe Regolazione equilibrio idrico Regolazione osmolarità concentrazione elettroliti Regolazione equilibrio acido-base Regolazione Pressione Arteriosa Secrezione

Dettagli

Potere depurativo dei reni o funzione emuntoria

Potere depurativo dei reni o funzione emuntoria Potere depurativo dei reni o funzione emuntoria Concetto di riassorbimento gradiente-limitato valido per ioni inorganici Concetto di riassorbimento Tm-limitato valido per ioni inorganici Sostanze-soglia

Dettagli

Sistema urinario: la funzione renale

Sistema urinario: la funzione renale Sistema urinario: la funzione renale FUNZIONI: Regolazione della composizione ionica del sangue: aumentando o diminuendo l escrezione di ioni specifici, i reni ne regolano la concentrazione plasmatica

Dettagli

Processi di formazione dell urina

Processi di formazione dell urina Processi di formazione dell urina Formazione dell urina Filtrazione glomerulare (urina primaria, ultrafiltrato). Riassorbimento (trasporto attivo). Secrezione. Escrezione = Filtrazione glomerulare - Riassorbimento

Dettagli

VALUTAZIONE DEL LIVELLO DELLA FUNZIONE RENALE

VALUTAZIONE DEL LIVELLO DELLA FUNZIONE RENALE VALUTAZIONE DEL LIVELLO DELLA FUNZIONE RENALE La stima del Filtrato Glomerulare (FG) èil miglior indicatore complessivo della funzione renale. La sola creatininemia non deve essere usata come indice di

Dettagli

Rene ed equilibrio acido-base

Rene ed equilibrio acido-base Rene ed equilibrio acidobase Produzione H Acidi volatili (15.000 mmol/dì) CO 2 H 2 O H 2 CO 3 H HCO 3 non costituisce guadagno H perché CO 2 (volatile) eliminata con la respirazione Acidi fissi, non volatili

Dettagli

PROTEINURIA Filtrato glomerulare Eliminazione di: (>150 mg/die) Tubuli renali mg/dl g/24 h - Proteine plasmatiche 99% riassorbito nel tubu

PROTEINURIA Filtrato glomerulare Eliminazione di: (>150 mg/die) Tubuli renali mg/dl g/24 h - Proteine plasmatiche 99% riassorbito nel tubu Le Proteinurie Simona Brambilla Laboratorio Analisi 31 marzo 2011 - Istituto Clinico Humanitas, IRCCS Rozzano, Milano PROTEINURIA Filtrato glomerulare Eliminazione di: (>150 mg/die) Tubuli renali 10-25

Dettagli

Funzioni del Rene. Escrezione prodotti di scarto del metabolismo (urea, creatinina, acido urico) e di sostanze estranee (farmaci, additivi alimentari)

Funzioni del Rene. Escrezione prodotti di scarto del metabolismo (urea, creatinina, acido urico) e di sostanze estranee (farmaci, additivi alimentari) Il sistema urinario Funzioni del Rene Corticale Nefroni Escrezione prodotti di scarto del metabolismo (urea, creatinina, acido urico) e di sostanze estranee (farmaci, additivi alimentari) Midollare Pelvi

Dettagli

FUNZIONE ESCRETORIA. La funzione escretoria si esplica attraverso

FUNZIONE ESCRETORIA. La funzione escretoria si esplica attraverso FUNZIONE ESCRETORIA La funzione escretoria si esplica attraverso l efficienza dell unità funzionale del rene : il nefrone costituito: 1. Glomerulo invaginato da una capsula epiteliale 2. Tubulo che nella

Dettagli

Fisiologia dell apparato urinario

Fisiologia dell apparato urinario Fisiologia dell apparato urinario Funzioni del Rene Nefroni Corticale Midollare Pelvi renale Uretere Capsula Escrezione prodotti di scarto del metabolismo (urea, creatinina, acido urico, prodotti finali

Dettagli

CLEARANCE RENALE. La clearance renale esprime l efficacia con cui i reni rimuovono varie sostanze dal plasma.

CLEARANCE RENALE. La clearance renale esprime l efficacia con cui i reni rimuovono varie sostanze dal plasma. CLEARANCE RENALE La clearance renale esprime l efficacia con cui i reni rimuovono varie sostanze dal plasma. La clearance renale di una sostanza (Cs) è definita come il volume ipotetico di plasma completamente

Dettagli

Il rene regola l escrezione dei diversi soluti indipendentemente l uno dall altro, controllandone la velocità di riassorbimento.

Il rene regola l escrezione dei diversi soluti indipendentemente l uno dall altro, controllandone la velocità di riassorbimento. Il rene regola l escrezione dei diversi soluti indipendentemente l uno dall altro, controllandone la velocità di riassorbimento. Lungo i tubuli renali viene riassorbita la maggior parte dei soluti e il

Dettagli

Anatomia funzionale del rene

Anatomia funzionale del rene Anatomia funzionale del rene Funzione dei reni: Regolazione del volume del liquido extracellulare Regolazione dell osmolarità Mantenimento del bilancio idrico Regolazione omeostatica del ph Escrezione

Dettagli

Plasma ph Tamponi: LEC: HCO 3 LIC: Proteine, Emoglobina, Fosfati Urina: Fosfati e ammoniaca

Plasma ph Tamponi: LEC: HCO 3 LIC: Proteine, Emoglobina, Fosfati Urina: Fosfati e ammoniaca Equilibrio acidobase Dieta: Acidi grassi Aminoacidi Assunzione H + CO 2, acido lattico, chetoacidi Plasma ph 7.357.42 Tamponi: LEC: HCO 3 LIC: Proteine, Emoglobina, Fosfati Urina: Fosfati e ammoniaca Ventilazione:

Dettagli

INSUFFICIENZA RENALE CRONICA ASPETTI ASSICURATIVI

INSUFFICIENZA RENALE CRONICA ASPETTI ASSICURATIVI Associazione Italiana di Medicina dell Assicurazione Vita, Malattia e Danni alla Persona Milano 6 ottobre 2015 GIORNATA DI FORMAZIONE SULL ASSUNZIONE DEL RISCHIO E LA GESTIONE DEI SINISTRI INSUFFICIENZA

Dettagli

Concetto di clearance

Concetto di clearance Concetto di clearance Una pentola contiene, dopo aver bollito a lungo, 00 cc di soluzione di NaCl ad una concentrazione di 2 g/l. Se so che, prima della bollitura, la concentrazione era di 1 g/l, quale

Dettagli

FUNZIONE RENALE. Rene: maggiore controllore della composizione del sangue

FUNZIONE RENALE. Rene: maggiore controllore della composizione del sangue FUNZIONE RENALE Rene: maggiore controllore della composizione del sangue Meccanismo di base: eliminazione specifica (selettiva) di soluti e H 2 O dal sangue 0 completa ritenzione sostanze non gradite massima

Dettagli

ELIMINAZIONE DEI FARMACI. L eliminazione di un farmaco avviene per escrezione e/o per biotrasformazione.

ELIMINAZIONE DEI FARMACI. L eliminazione di un farmaco avviene per escrezione e/o per biotrasformazione. ELIMINAZIONE DEI FARMACI L eliminazione di un farmaco avviene per escrezione e/o per biotrasformazione. Possono essere escreti: il farmaco immodificato i suoi metaboliti Le principali vie di escrezione

Dettagli

ESAME DELLE URINE. Dr.ssa Marta Greco. Scienze Infermieristiche

ESAME DELLE URINE. Dr.ssa Marta Greco. Scienze Infermieristiche ESAME DELLE URINE Dr.ssa Marta Greco Scienze Infermieristiche Esame urine E l esame fondamentale della diagnostica nefrologica Campione ideale per un corretto esame: - Prime Urine del mattino (le urine

Dettagli

www.slidetube.it Il nefrone è costituito dal corpuscolo renale e dal tubulo

www.slidetube.it Il nefrone è costituito dal corpuscolo renale e dal tubulo Il nefrone è costituito dal corpuscolo renale e dal tubulo Il corpuscolo renale è formato da : a) il glomerulo arterioso b) la capsula di Bowman www.slidetube.it Zona corticale Zona midollare Dall arteria

Dettagli

ESAME STANDARD DELLE URINE

ESAME STANDARD DELLE URINE ESAME STANDARD DELLE URINE Campione di 10 ml in vetro o plastica sterilizzati Igiene per il prelievo Mitto intermedio Da esaminare entro 1-2 ore Conservare in frigo Trasporto ESAME STANDARD DELLE URINE

Dettagli

Patologia renale nel Mieloma ( Rene da Mieloma )

Patologia renale nel Mieloma ( Rene da Mieloma ) www.fisiokinesiterapia.biz Patologia renale nel Mieloma ( Rene da Mieloma ) Patologia Renale nel Mieloma Condizione in cui la presenza di catene leggere di immunoglobuline monoclonali porta ad insufficienza

Dettagli

4. Trasformazione della vitamina D3 nel suo metabolita biologicamente attivo (1,25- diidrossicolecalciferolo o calcitriolo)

4. Trasformazione della vitamina D3 nel suo metabolita biologicamente attivo (1,25- diidrossicolecalciferolo o calcitriolo) Funzionalità renale Le funzioni principali del rene sono: 1. Regolazione dell acqua, degli elettroliti e del bilancio osmolale. 2. Regolazione dell equilibrio acido-base 3. Eliminazione di prodotti del

Dettagli

Metabolismo glucidico

Metabolismo glucidico Metabolismo glucidico Glicemia a digiuno La concentrazione del glucosio nel sangue è una variabile omeostatica: l organismo tende a mantenere le oscillazioni della glicemia entro valori stretti Scopi:

Dettagli

Riassorbimento tubulare

Riassorbimento tubulare Riassorbimento tubulare Riassorbimento Secrezione Qtr = Qf- Qe Qts = Qe Qf Qtr = VFG*P UV Qts = UV VFG*P Le urine si formano mediante tre processi: Filtrazione glomerulare Riassorbimento di acqua e soluti

Dettagli

Acqua: nutriente essenziale

Acqua: nutriente essenziale Acqua: nutriente essenziale Funzioni dell acqua 1. Solvente delle reazioni metaboliche; 2. Regola il volume cellulare; 3. Regola la temperatura corporea; 4. Permette il trasporto dei nutrienti; 5. Permette

Dettagli

Escrezione renale di Na + e sua regolazione

Escrezione renale di Na + e sua regolazione Escrezione renale di e sua regolazione L escrezione di dipende dal carico filtrato (e quindi dalla VFG) e dal carico riassorbito Il riassorbimento di avviene in tutti i segmenti del nefrone e nel nefrone

Dettagli

UNI-A.T.E.Ne.O. Ivana Torretta

UNI-A.T.E.Ne.O. Ivana Torretta UNI-A.T.E.Ne.O. Ivana Torretta Anno Accademico 2013 2014 Argomenti di Medicina Generale e terapia EVOLUZIONE E UOMO: è sempre lotta per l esistenza? LA CRONOBIOLOGIA: occhio all orologio; devo prendere

Dettagli

INSUFFICIENZA RENALE ACUTA

INSUFFICIENZA RENALE ACUTA INSUFFICIENZA RENALE ACUTA Sindrome clinico-metabolica caratterizzata da una rapida (ore, giorni) riduzione del filtrato glomerulare (VFG) con conseguente ritenzione dei prodotti del catabolismo azotato

Dettagli

APPROCCIO DIETETICO NEL PAZIENTE CON INSUFFICIENZA RENALE CRONICA. Dott.ssa Maria Paola Rescio Università Campus Bio Medico di Roma

APPROCCIO DIETETICO NEL PAZIENTE CON INSUFFICIENZA RENALE CRONICA. Dott.ssa Maria Paola Rescio Università Campus Bio Medico di Roma APPROCCIO DIETETICO NEL PAZIENTE CON INSUFFICIENZA RENALE CRONICA Dott.ssa Maria Paola Rescio Università Campus Bio Medico di Roma L INSUFFICIENZA RENALE CRONICA sindrome a genesi multipla: decorso cronico

Dettagli

Alcuni esempi di ruoli fisiologici. Effetto di trascinamento nei capillari arteriosi e venosi Effetto di trascinamento nel glomerulo renale

Alcuni esempi di ruoli fisiologici. Effetto di trascinamento nei capillari arteriosi e venosi Effetto di trascinamento nel glomerulo renale Alcuni esempi di ruoli fisiologici Effetto di trascinamento nei capillari arteriosi e venosi Effetto di trascinamento nel glomerulo renale Formazione e riassorbimento del liquido interstiziale Cellule

Dettagli

Trasporto epiteliale

Trasporto epiteliale Trasporto epiteliale Rivestono le cavità e le superfici corporee: interfaccia tra gli spazi interni dell organismo e l ambiente Semplice rivestimento o funzione di regolazione (es:osmoregolazione) Trasporto

Dettagli

VALORI o LIVELLI DECISIONALI

VALORI o LIVELLI DECISIONALI In alternativa all intervallo di riferimento VALORI o LIVELLI DECISIONALI Valori sopra o sotto i quali è raccomandabile seguire un determinato comportamento clinico: - Instaurare o modificare un regime

Dettagli

ph = log 1/[H + ] = log [H + ]

ph = log 1/[H + ] = log [H + ] ph = log 1/[H ] = log [H ] Sangue arterioso ph = 7.4 Sangue venoso ph = 7.35 ph inferiori = acidosi (limite ph = 6.8) ph superiori = alcalosi (limite ph = 8) ph intracellulare = 6 7.4 ph urina 4.5 8 Produzione

Dettagli

FISIOLOGIA RENALE 1. Principi generali, filtrazione, riassorbimento, escrezione, clearance. FGE aa

FISIOLOGIA RENALE 1. Principi generali, filtrazione, riassorbimento, escrezione, clearance. FGE aa FISIOLOGIA RENALE 1. Principi generali, filtrazione, riassorbimento, escrezione, clearance FGE aa.2015-16 Obiettivi Anatomia funzionale: il nefrone (glomerulo, tubulo, apparato iuxtaglomerulare) Filtrazione,

Dettagli

Fisiologia apparato urinario

Fisiologia apparato urinario Fisiologia apparato urinario Funzioni del Rene Nefroni Corticale Midollare Pelvi renale Uretere Capsula Funzione di filtro: Eliminazione dal sangue ed escrezione con le urine di cataboliti (urea, creatinina,

Dettagli

CLEARANCE. Il concetto di clearance esprime la efficacia della globalità dei nefroni nella eliminazione dei metaboliti filtrati dai glomeruli.

CLEARANCE. Il concetto di clearance esprime la efficacia della globalità dei nefroni nella eliminazione dei metaboliti filtrati dai glomeruli. CLEARANCE Il concetto di clearance esprime la efficacia della globalità dei nefroni nella eliminazione dei metaboliti filtrati dai glomeruli. Clearance of a bridge CLEARANCE La funzione glomerulare

Dettagli

METABOLISMO DELL EME 2. CATABOLISMO ED ITTERO

METABOLISMO DELL EME 2. CATABOLISMO ED ITTERO METABOLISMO DELL EME 2. CATABOLISMO ED ITTERO 1 2 ERITROCITI Emoglobina Stercobilina Feci Urobilina Urine Globina Eme O 2 Eme ossigenasi CO Urobilinogeno (batteri) INTESTINO Riassorbita nel sangue RENE

Dettagli

FISIOLOGIA RENALE 1. Principi generali, filtrazione, riassorbimento, escrezione, clearance

FISIOLOGIA RENALE 1. Principi generali, filtrazione, riassorbimento, escrezione, clearance FISIOLOGIA RENALE 1. Principi generali, filtrazione, riassorbimento, escrezione, clearance Fisiologia Generale e dell Esercizio Carlo Capelli Facoltà di Scienze Motorie Università degli Studi Verona Obiettivi

Dettagli

ESAME CHIMICO FISICO DELLE URINE E DEL SEDIMENTO per i presidi di Pescara, Penne, Popoli.

ESAME CHIMICO FISICO DELLE URINE E DEL SEDIMENTO per i presidi di Pescara, Penne, Popoli. SPECIFICHE TECNICHE DEI SISTEMI DIAGNOSTICI PER L ESECUZIONE DELL ESAME CHIMICO FISICO DELLE URINE E DEL SEDIMENTO per i presidi di PESCARA, PENNE E POPOLI. LOTTO n 5 ESAME CHIMICO FISICO DELLE URINE E

Dettagli

ITTERO. Colorazione gialla della cute e delle mucose visibili per valori di bilirubina superiori a 2,5 mg/dl (vn. < 1) Subittero <2,5

ITTERO. Colorazione gialla della cute e delle mucose visibili per valori di bilirubina superiori a 2,5 mg/dl (vn. < 1) Subittero <2,5 ITTERO Colorazione gialla della cute e delle mucose visibili per valori di bilirubina superiori a 2,5 mg/dl (vn. < 1) Subittero

Dettagli

CORSO DI NEFROLOGIA Anno Accademico

CORSO DI NEFROLOGIA Anno Accademico CORSO DI NEFROLOGIA Anno Accademico 2010-2011 Prof. Giovanni PERTOSA U.O. NEFROLOGIA, DIALISI E TRAPIANTI Dip. delle Emergenze e dei Trapianti d Organo Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico - Bari

Dettagli

Patologia Clinica. Lezione 2

Patologia Clinica. Lezione 2 Patologia Clinica Lezione 2 Dott.ssa Samantha Messina Modulo: Patologia clinica Anno accademico 2011/2012 II anno, I semestre CdL Infermieristica, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi

Dettagli

FISIOLOGIA RENALE. LEZ.Nr 2

FISIOLOGIA RENALE. LEZ.Nr 2 FISIOLOGIA RENALE LEZ.Nr 2 PROCESSI IMPLICATI NELLA FORMAZIONE DELL URINA ESCREZIONE URINARIA ESCREZIONE URINARIA QUANTIFICAZIONE MEDIANTE PARAMETRI QUALI Superficie filtrante ;Barriera di filtrazione

Dettagli

FISIOPATOLOGIA RENALE.

FISIOPATOLOGIA RENALE. FISIOPATOLOGIA RENALE www.fisiokinesiterapia.biz Introduzione Ruolo fisiologico essenziale Equilibrio idro-elettrolitico (H 2 O, Na +, K +, Ca ++,.) Equilibrio acido-basi Eliminazione dei prodotti del

Dettagli

INSUFFICIENZA RENALE ACUTA. Classificazione. Prerenale. Post-renale. Renale

INSUFFICIENZA RENALE ACUTA. Classificazione. Prerenale. Post-renale. Renale INSUFFICIENZA RENALE ACUTA Improvvisa e grave compromissione di funzionalità renale Accumulo acuto di liquidi e sostanze tossiche nel sangue Sovraccarico acuto e uremia Classificazione 1) Prerenale :una

Dettagli

COMPOSTI AZOTATI NON PROTEICI

COMPOSTI AZOTATI NON PROTEICI COMPOSTI AZOTATI NON PROTEICI I principali composti azotati non proteici la cui determinazione nei liquidi biologici riveste interesse clinico sono: UREA CREATININA ACIDO URICO BILIRUBINA Rappresenta il

Dettagli

BILANCIO IDRICO ED ELETTROLITICO REGOLAZIONE BILANCIO ACIDO-BASE CONTROLLO DELLA PRESSIONE EMATICA E DELLA VOLEMIA SECREZIONE DI ORMONI

BILANCIO IDRICO ED ELETTROLITICO REGOLAZIONE BILANCIO ACIDO-BASE CONTROLLO DELLA PRESSIONE EMATICA E DELLA VOLEMIA SECREZIONE DI ORMONI IL RENE LA PRINCIPALE FUNZIONE DEL RENE è QUELLA DI FILTRARE IL SANGUE (PRODUZIONE ED ESCREZIONE DELL'URINA): CONSERVANDO I COSTITUENTI ESSENZIALI AL'ORGANISMO E I NUTRIENTI UTILI ELIMINANDO I PRODOTTI

Dettagli

Dichiarazione. Le immagini presenti in questo file sono state reperite in rete o modificate da testi cartacei.

Dichiarazione. Le immagini presenti in questo file sono state reperite in rete o modificate da testi cartacei. Per le lezioni del prof. P.P. Battaglini Schemi di Dichiarazione Le immagini presenti in questo file sono state reperite in rete o modificate da testi cartacei. Queste immagini vengono utilizzate per l

Dettagli

Le Quattro Funzioni principali di eliminazione nel rene: I -Ultrafiltrazione (capsula di Bowman) II -Diffusione (riassorbimento) III -Secrezione per:

Le Quattro Funzioni principali di eliminazione nel rene: I -Ultrafiltrazione (capsula di Bowman) II -Diffusione (riassorbimento) III -Secrezione per: Escrezione I Farmaci previa o meno biotrasformazione (metabolismo) possono essere escreti dal rene (urine), dal fegato e intestino (bile e feci), dal polmone (aria espirata), ma anche col latte materno,

Dettagli

Fisiologia apparato urinario

Fisiologia apparato urinario Fisiologia apparato urinario Funzioni del Rene Corticale Midollare Pelvi renale Uretere Nefroni Capsula Funzione di filtro: Eliminazione dal sangue ed escrezione con le urine di cataboliti (urea, creatinina,

Dettagli

ESAME DELLE URINE (Routine):

ESAME DELLE URINE (Routine): ESAME DELLE URINE (Routine): Campione estemporaneo di circa 100 ml (preferibilmente urine della notte in quanto più concentrate,). Analisi delle urine rilevamento dei principali caratteri fisici e chimici

Dettagli

L integrazione proteica nelle diverse fisiopatologie

L integrazione proteica nelle diverse fisiopatologie Università degli Studi di Napoli Federico II Corso di Laurea in Scienze della Nutrizione Umana Corso di: Chimica degli Alimenti L integrazione proteica nelle diverse fisiopatologie Prof. Gian Carlo Tenore

Dettagli

PROPOSTA DI PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO DEL PAZIENTE NEFROPATICO

PROPOSTA DI PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO DEL PAZIENTE NEFROPATICO OSPEDALE CIVILE DI CHIOGGIA U.O.C NEFROLOGIA E DIALISI DIRETTORE DOTT. MICHELE URSO PROPOSTA DI PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO DEL PAZIENTE NEFROPATICO Dottor Michele Urso Dottor Massimo Naccari (MMG)

Dettagli

CORSO DI NEFROLOGIA Diapositive delle lezioni Anno Accademico

CORSO DI NEFROLOGIA Diapositive delle lezioni Anno Accademico CORSO DI NEFROLOGIA Diapositive delle lezioni Anno Accademico 2011-2012 Prof. Giovanni PERTOSA U.O. NEFROLOGIA, DIALISI E TRAPIANTI Dip. delle Emergenze e dei Trapianti d Organo Azienda Ospedaliero-Universitaria

Dettagli

FISIOLOGIA RENALE 2. Funzioni tubulari, riassorbimento obbligatorio dell acqua

FISIOLOGIA RENALE 2. Funzioni tubulari, riassorbimento obbligatorio dell acqua FISIOLOGIA RENALE 2. Funzioni tubulari, riassorbimento obbligatorio dell acqua Fisiologia Generale e dell Esercizio Carlo Capelli Facoltà di Scienze Motorie Università degli Studi Verona Obiettivi Funzioni

Dettagli

VALUTAZIONE DELLO STATO NUTRIZIONALE E DIETETICA

VALUTAZIONE DELLO STATO NUTRIZIONALE E DIETETICA VALUTAZIONE DELLO STATO NUTRIZIONALE E DIETETICA VALUTAZIONI PRELIMARI Valutazione dello stato nutrizionale del soggetto al fine di definire il peso ideale Valutazione del fabbisogno calorico giornaliero:

Dettagli

Rene ed equilibrio acido base. La fisiologia e l'acidosi metabolica in corso di insufficienza renale cronica. Principali funzioni renali

Rene ed equilibrio acido base. La fisiologia e l'acidosi metabolica in corso di insufficienza renale cronica. Principali funzioni renali Rene ed equilibrio acido base La fisiologia e l'acidosi metabolica in corso di insufficienza renale cronica Savi Umberto Scuola di Specializzazione in Nefrologia S.C. di Nefrologia e Dialisi Cattinara

Dettagli

E possibile chiedere meno esami urine. senza danni per la salute dei cittadini?

E possibile chiedere meno esami urine. senza danni per la salute dei cittadini? V.Zanardi, Core-Lab AUSL della Romagna E possibile chiedere meno esami urine senza danni per la salute dei cittadini? 1 ESAME URINE Come l emocromo (e in parte l elettroforesi), è un esame multiparametrico

Dettagli

600 mosm/dì 1200 mosm/l. = 0.5 l/dì

600 mosm/dì 1200 mosm/l. = 0.5 l/dì Il rene elimina acqua in eccesso attraverso l escrezione di urina diluita Il rene trattiene acqua mediante l escrezione di urina concentrata Il rene controlla l osmolarità e la concentrazione del sodio

Dettagli

Le variazioni di ph nei liquidi organici devono mantenute entro limiti molto ristretti (mammiferi tra 6.8 7.8). La stabilità del ph è insidiata da

Le variazioni di ph nei liquidi organici devono mantenute entro limiti molto ristretti (mammiferi tra 6.8 7.8). La stabilità del ph è insidiata da Le variazioni di ph nei liquidi organici devono mantenute entro limiti molto ristretti (mammiferi tra 6.8 7.8). La stabilità del ph è insidiata da acidi forti (solforico, cloridrico e fosforico) prodotti

Dettagli

Approccio al paziente con aumento dell azotemia o altre anormalità della funzione renale: algoritmi. Clinica Medica

Approccio al paziente con aumento dell azotemia o altre anormalità della funzione renale: algoritmi. Clinica Medica Approccio al paziente con aumento dell azotemia o altre anormalità della funzione renale: algoritmi Clinica Medica Principali sindromi in nefrologia [1] Sindromi Indizi utili Elementi tipici IRA o danno

Dettagli

LABORATORIO PRIVATO DI ANALISI VETERINARIE "SAN MARCO" Aut. Reg. Veneto 349/97 Padova, tel

LABORATORIO PRIVATO DI ANALISI VETERINARIE SAN MARCO Aut. Reg. Veneto 349/97 Padova, tel Scheda N. 303523 ELETTROFORESI Albumina (%) : 34.8 39.4 54.8 Globuline ALFA (%) : 25.1 17.8 27.6 Globuline ALFA1 (%) : 3.6 0.8 1.6 Globuline ALFA2 (%) : 21.5 17.0 26.0 Globuline BETA (%) : 10.7 6.4 9.4

Dettagli

SCINTIGRAFIA RENALE DINAMICA

SCINTIGRAFIA RENALE DINAMICA UNIVERSITÀ - OSPEDALE di PADOVA MEDICINA NUCLEARE 1 SCINTIGRAFIA RENALE DINAMICA Franco Bui, Diego Cecchin COS`È? È una metodica che sfrutta la capacità di alcuni radiofarmaci di concentrarsi nei reni

Dettagli

Valutazione Funzionale e Morfologica

Valutazione Funzionale e Morfologica Corso di Nefrologia, canale A-I, anno 2010-11 Docenti Nefrologia: Proff. Massimo Cirillo ed Alessandra Perna Lezioni Frontali ore 12-13:30 aula SG2 Mese Giorno Titolo Docente martedì 19 Valutazione funzionale

Dettagli

Le u r u i r n i e n con n i i s as a si CASO O C LI L NICO

Le u r u i r n i e n con n i i s as a si CASO O C LI L NICO Le urine con i sassi CASO CLINICO Matera 17-09-2013 Angela 7 anni Il 23 dicembre 2012la piccola presenta vomito incoercibile associato a febbre e dolore al fianco sx. Pertanto viene ricoverata presso la

Dettagli

I compartimenti liquidi corporei

I compartimenti liquidi corporei Bilancio idrico I compartimenti liquidi corporei E essenziale per l omeostasi mantenere costanti volume ed osmolalità dei liquidi corporei, attraverso il bilancio tra assunzione ed eliminazione di H 2

Dettagli

Quali sono le alterazioni nell insufficienza renale?

Quali sono le alterazioni nell insufficienza renale? Fisiologia apparato urinario Funzioni del Rene I reni hanno funzioni vitali Corticale Midollare Pelvi renale Uretere Nefroni Capsula Prima dell avvento dell emodialisi la perdita totale della funzione

Dettagli

Argomenti di Patologia Clinica Esami della funzione renale Rene e laboratorio Perché esaminare la funzionalità renale? Per identificare le disfunzioni renali Per diagnosticare le patologie renali Per monitorare

Dettagli

PROPOSTA DI PROTOCOLLO DI STUDIO

PROPOSTA DI PROTOCOLLO DI STUDIO PROPOSTA DI PROTOCOLLO DI STUDIO Espressione di marcatori di senescenza nelle biopsie renali di pazienti affetti da glomerulonefrite membranosa/ glomerulosclerosi focale. Rapporti clinico-istologici e

Dettagli

FISIOPATOLOGIA DEL METABOLISMO DEGLI AMINOACIDI

FISIOPATOLOGIA DEL METABOLISMO DEGLI AMINOACIDI FISIOPATOLOGIA DEL METABOLISMO DEGLI AMINOACIDI a) Patologie acquisite Carenze proteiche Deficit del ricambio proteico b) Patologie congenite molecolari Circa 60 patologie da deficit degli enzimi del metabolismo

Dettagli

GLUCOSIO IL GLUCOSIO E IL PRINCIPALE CARBOIDRATO RINVENIBILE NEL SANGUE ED IL PRINCIPALE NUTRIMENTO PER LA MAGGIOR PARTE DELLE CELLULE CORPOREE

GLUCOSIO IL GLUCOSIO E IL PRINCIPALE CARBOIDRATO RINVENIBILE NEL SANGUE ED IL PRINCIPALE NUTRIMENTO PER LA MAGGIOR PARTE DELLE CELLULE CORPOREE GLUCOSIO IL GLUCOSIO E IL PRINCIPALE CARBOIDRATO RINVENIBILE NEL SANGUE ED IL PRINCIPALE NUTRIMENTO PER LA MAGGIOR PARTE DELLE CELLULE CORPOREE VALUTAZIONE DIAGNOSTICA I TEST DI LABORATORIO COMPRENDONO

Dettagli

Fisiologia Renale 8. Bilancio idro-elettrolitico III. Carlo Capelli, Fisiologia Generale e dell Esercizio Facoltà di Scienze Motorie di Verona

Fisiologia Renale 8. Bilancio idro-elettrolitico III. Carlo Capelli, Fisiologia Generale e dell Esercizio Facoltà di Scienze Motorie di Verona Fisiologia Renale 8. Bilancio idro-elettrolitico III Carlo Capelli, Fisiologia Generale e dell Esercizio Facoltà di Scienze Motorie di Verona Obiettivi Bilancio del sodio e regolazione del volume extracellulare

Dettagli

Unità 12. Il controllo dell ambiente interno e il sistema escretore

Unità 12. Il controllo dell ambiente interno e il sistema escretore Unità 12 Il controllo dell ambiente interno e il sistema escretore Unità 12 Il controllo dell ambiente interno e il sistema escretore Obiettivi Conoscere in che modo gli animali regolano la temperatura

Dettagli

GESTIONE NUTRIZIONALE DELLE UROLITIASI DEL GATTO Dott.ssa Miljana Glazar Libero professionista

GESTIONE NUTRIZIONALE DELLE UROLITIASI DEL GATTO Dott.ssa Miljana Glazar Libero professionista GESTIONE NUTRIZIONALE DELLE UROLITIASI DEL GATTO Dott.ssa Miljana Glazar Libero professionista UROLITIASI Concrezioni macroscopiche o calcoli presenti nelle vie urinarie LOCALIZZAZIONE: Bacinetto renale

Dettagli

Il Sangue e il Plasma FGE

Il Sangue e il Plasma FGE Il Sangue e il Plasma FGE 2016-17 Obiettivi 1. Funzioni e composizione del sangue 2. Sedimentazione e concentrazione: VES ed ematocrito 3. Ematocrito ed indici eritrocitari (principali e derivati) 4. Ematocrito

Dettagli

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI BARI

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI BARI UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI BARI Aldo Moro FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA CORSO DI LAUREA IN TECNICHE DI RADIOLOGIA MEDICA, PER IMMAGINI E RADIOTERAPIA SEZIONE DI DIAGNOSTICA PER IMMAGINI MEDICINA NUCLEARE

Dettagli

Seconda Parte Specifica di scuola - Nefrologia - 29/07/2015

Seconda Parte Specifica di scuola - Nefrologia - 29/07/2015 Domande relative alla specializzazione in: Nefrologia Domanda #1 (codice domanda: n.491) : In quale delle seguenti situazioni si potrà prevedere un'evoluzione più rapida verso l'insufficienza renale avanzata

Dettagli

EQUILIBRIO ACIDO-BASE ED APPLICAZIONE ALL EMOGAS EMOGAS-ANALISIANALISI

EQUILIBRIO ACIDO-BASE ED APPLICAZIONE ALL EMOGAS EMOGAS-ANALISIANALISI EQUILIBRIO ACIDO-BASE ED APPLICAZIONE ALL EMOGAS EMOGAS-ANALISIANALISI SOMMARIO ASPETTI GENERALI DELL EQUILIBRIO EQUILIBRIO ACIDO-BASE EGA (EMOGAS-ANALISI) ANALISI) ASPETTI GENERALI DELL EQUILIBRIO EQUILIBRIO

Dettagli

UF-1000i. L evoluzione nella diagnostica del profilo urinario

UF-1000i. L evoluzione nella diagnostica del profilo urinario UF-1000i L evoluzione nella diagnostica del profilo urinario Sysmex UF-1000i Il progresso della citometria a flusso in fluorescenza Da oltre 15 anni Sysmex propone al laboratorio nuovi metodi diagnostici

Dettagli

L EQUILIBRIO ACIDO-BASE NEL SANGUE

L EQUILIBRIO ACIDO-BASE NEL SANGUE L EQUILIBRIO ACIDO-BASE NEL SANGUE 1 I tamponi fisiologici del ph 1 - Il sistema acido carbonico-bicarbonato: H 2 CO 3 H + + HCO 3 pka = 6.1 ph = 6.1 + log [HCO 3 ] [H 2 CO 3 ] 2 - Il sistema fosfato:

Dettagli

L esame delle urine: un up-date. Rudi Ravasio A.O. Papa Giovanni XXIII Bergamo Laboratorio Analisi Chimico cliniche

L esame delle urine: un up-date. Rudi Ravasio A.O. Papa Giovanni XXIII Bergamo Laboratorio Analisi Chimico cliniche L esame delle urine: un up-date Rudi Ravasio A.O. Papa Giovanni XXIII Bergamo Laboratorio Analisi Chimico cliniche Ogni anno in Italia si effettuano circa 34 milioni di esami completi delle urine (dati

Dettagli

IL RENE E LE SUE PATOLOGIE

IL RENE E LE SUE PATOLOGIE IL RENE E LE SUE PATOLOGIE L APPARATO URINARIO È composto da: - Reni - Vie urinarie: calici renali pelvi renali ureteri vescica uretra I RENI Sono due voluminosi organi situati nella parete posteriore

Dettagli

3000 anni fa in Tibet

3000 anni fa in Tibet Il Rene 3000 anni fa in Tibet Definizione I Reni = sono 2 organi posti dietro il peritoneo, nella zona lombare, che insieme alle vie urinarie costituiscono l apparato escretore. Faccia anteriore rene destro

Dettagli

Elementi di biochimica d organo e di tessuto

Elementi di biochimica d organo e di tessuto Cenni di Patologia Clinica Dott.ssa Samantha Messina C.I. Patologia clinica e diagnostica per immagini Anno accademico 2011/2012 II anno, II semestre CdL Fisioterapia, Facoltà di Medicina e Chirurgia,

Dettagli

ESISTONO DIVERSI TIPI DI OSTEOARTROSI LE OSTEOARTROSI PRIMARIE CHE SONO DOVUTE ESSENZIALMENTE A : FISIOLOGICA USURA DELLE CARTILAGINI ARTICOLARI INERE

ESISTONO DIVERSI TIPI DI OSTEOARTROSI LE OSTEOARTROSI PRIMARIE CHE SONO DOVUTE ESSENZIALMENTE A : FISIOLOGICA USURA DELLE CARTILAGINI ARTICOLARI INERE MARCATORI BIOCHIMICI DELL OSTEOARTROSI LE OSTEOARTROSI SONO MALATTIE DEGENERATIVE DELLE ARTICOLAZIONI DOVUTE AD UN PRIMITIVO DETERIORAMENTO EVOLUTIVO DELLE CARTILAGINI ARTICOLARI. ESISTONO DIVERSI TIPI

Dettagli

FOSFATO INORGANICO. FASE POST-ANALITICA: I dati ottenuti vengono validati tecnicamente poi clinicamente e quindi firmati digitalmente.

FOSFATO INORGANICO. FASE POST-ANALITICA: I dati ottenuti vengono validati tecnicamente poi clinicamente e quindi firmati digitalmente. MODALITA' DI RICHIESTA: Pazienti interni: tramite modulo interno prestampato. Pazienti esterni: tramite richiesta del medico curante. FOSFATO INORGANICO PREPARAZIONE DEL PAZIENTE ALL'ESAME: Il paziente

Dettagli

Apparato endocrino. Controllo della glicemia. Il pancreas endocrino. Università degli Studi di Perugia

Apparato endocrino. Controllo della glicemia. Il pancreas endocrino. Università degli Studi di Perugia Università degli Studi di Perugia Dipartimento di Medicina Sperimentale Sezione di Fisiologia e Biochimica Apparato endocrino Controllo della glicemia Il pancreas endocrino 1 Insulina: struttura e biosintesi

Dettagli

Nefropatie Interstiziali Definizione: Nefropatie con alterazioni patologiche localizzate nell interstizio renale, associate a compromissione tubulare di entità variabile Incidenza: Un tempo misconosciuta

Dettagli

Tamponi biologici per il controllo del ph

Tamponi biologici per il controllo del ph Tamponi biologici per il controllo del ph 1 Si definisce una soluzione tampone una soluzione che si oppone alla variazione del ph per aggiunte moderate di acidi o basi Si tratta generalmente di soluzioni

Dettagli

Test di laboratorio nelle malattie epatiche e pancreatiche

Test di laboratorio nelle malattie epatiche e pancreatiche Parte 2a. Colestasi Test di laboratorio nelle malattie epatiche e pancreatiche Fiumicino, 16 aprile 2016 www.cos.it/mediter Dr. Ugo Montanari Alterazioni dei test enzimatici indicative di colestasi sono

Dettagli

PORTA AGLI ORGANI E AI TESSUTI: RIMUOVE: OMEOTERMI INTERVIENE NELLA TERMOREGOLAZIONE FUNZIONI DELLA CIRCOLAZIONE SANGUIGNA

PORTA AGLI ORGANI E AI TESSUTI: RIMUOVE: OMEOTERMI INTERVIENE NELLA TERMOREGOLAZIONE FUNZIONI DELLA CIRCOLAZIONE SANGUIGNA FUNZIONI DELLA CIRCOLAZIONE SANGUIGNA PORTA AGLI ORGANI E AI TESSUTI: a. L OSSIGENO (O 2 ), b. LE SOSTANZE NUTRITIZIE ASSORBITE, c. I SECRETI DELLE GHIANDOLE ENDOCRINE. RIMUOVE: a. L ANIDRIDE CARBONICA

Dettagli

MINI CHECK-UP DI PREVENZIONE

MINI CHECK-UP DI PREVENZIONE MINI CHECK-UP DI PREVENZIONE La salute è il primo dovere della vita Oscar Wilde E ormai opinione diffusa e consolidata che la verifica periodica del proprio stato di salute sia la miglior strategia per

Dettagli

Equilibrio acido-base

Equilibrio acido-base Equilibrio acidobase ph = log 1/[H ] = log [H ] Sangue arterioso ph = 7.4 Sangue venoso ph = 7.35 ph inferiori = acidosi (limite ph = 6.8) ph superiori = alcalosi (limite ph = 8) ph intracellulare = 6

Dettagli

Nefropatia Diabetica

Nefropatia Diabetica Nefropatia Diabetica Defne complicanza tardiva di diabete tipo I e II segni iniziali dopo 10 anni di diabete da quel momento progressiva che in circa 10 anni porta ad uremia Epidemiologia causa più comune

Dettagli