Giovedì 7 Novembre 2013 ore Treviso, auditorium Luigi Stefanini Viale Terza Armata, 35

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1 Giovedì 7 Novembre 2013 ore Treviso, auditorium Luigi Stefanini Viale Terza Armata, 35 Tiziano Tempesta Dipartimento Territorio e Sistemi Agroforestali Università di Padova

2 Popolazione e crescita economica nel Veneto: uno sguardo di lungo periodo

3 La crescita economica del Veneto: dal boom alla stagnazione Valore aggiunto (a prezzi 2007) e popolazione residente nel Veneto dal 1971 al ,2% +30,7% +25,5% +0,8% numero milioni di euro ,2% +0,8% +3,4% +7,2% popolazione VA a prezzi costanti 2007

4 Un confronto con l economia nazionale Percentuale del PIL del Veneto sul PIL nazionale % Svalutazione della lira del 20% (Governo Amato Entrata in vigore dell euro anno

5 La ricchezza prodotta procapite è tornata ai livelli del 1996 Valore aggiunto procapite nel Veneto a prezzi costanti

6 Nel tempo è diminuita progressivamente la capacità di produrre ricchezza Variazione percentuale del valore aggiunto nel Veneto a prezzi costanti y = x R 2 = var. % anno

7 Per inseguire l illusione del PIL è stato favorito il degrado del territorio: L attività edilizia è stata uno dei motori dell economia veneta a partire dal 2000

8 Quanto si è costruito nel Veneto? Attività edilizia nel Veneto dal 1970 al Volumi di nuova costruzione e ampliamento di abitazioni e fabbricati non residenziali. 45,000,000 40,000,000 35,000,000 30,000,000 25,000,000 Boom anni 70 No piani urbanistici Boom anni 2000 Tutti i comuni con P.R.G. mc 20,000,000 15,000,000 10,000,000 5,000, mc abitazioni mc altri fabbricati

9 Quali regioni hanno costruito di più in Italia (periodo ) Il Veneto è al primo posto per mc di fabbricati non residenziali nuovi per kmq Il Veneto è al secondo posto (dopo il Trentino) per mc di case per kmq Veneto Nord Italia Case mc per kmq Insediamenti produttivi mc per kmq

10 Case per chi? Permessi di costruire dal 2001 al 2009 Nuovo = 114,6 milioni di mc Ampliamento = 12,4 milioni di mc Totale aumento cubature = 127,0 milioni di mc Aumento popolazione = (dal 2001 al 2011 secondo i censimenti) Ipotesi 150 mc / abitante = case per abitanti (più di 2 case per nuovo abitante.) Variazione case in provincia di Treviso dal 2002 al 2010 = +24% Variazione popolazione = + 11%

11 Percentuale di famiglie e di persone per tipologia abitativa. Veneto e Italia - Anno 2009 Tipologia abitativa Famiglie Persone Numero medio di persone per abitazione Famiglie Persone Numero medio di persone per abitazione Villa, villino, casale unifamiliare Villa, villino, casale plurifamiliare Appartamento in edificio con meno di 10 appartamenti Appartamento in edificio con 10 o più appartamenti Altra tipologia (a) Totale Numerosità 2,007,146 4,886, ,905,042 60,108, Veneto (a) La modalità "altra tipologia" include le abitazioni improprie, considerando le persone che abitano in albergo, pensione e simili. Italia Fonte: Regione Veneto Nel Veneto le persone che vivono in ville e villini uni o plurifamiliari è più elevata che nel resto d Italia (62% contro 43%)

12 Percentuale delle famiglie che vivono in abitazioni sottoutilizzate nel 2009 Numero di Veneto Italia componenti Sovraffollamento Sottoutilizzo Sovraffollamento Sottoutilizzo o più Totale Fonte: Regione Veneto La percentuale di abitazioni sottoutilizzate nel Veneto è del 10% superiore alla media nazionale

13 Percentuale di persone di almeno 14 anni che si sentono poco o per niente sicure di sera quando sono sole per strada nella zona di residenza o sono sole in casa - Anni Fonte: ISTAT Per strada In casa Campania Lazio Veneto Puglia Sicilia Italia Lombardia Umbria Calabria Emilia Rom Toscana Piemonte Abruzzo Liguria Marche Sardegna Friuli V.G Molise Basilicata Trentino A.A V. d'aosta

14 Percentuale di famiglie che adottano strategie difensive e sistemi di difesa per l'abitazione. Veneto e Italia - Anni Fonte: ISTAT Veneto Italia Chiede ai vicini di controllare Sistemi di difesa dell'abitazione Strategie difensive Lascia luci accese quando esce Assicurazione contro i furti Ha cani da guardia Possiede armi da caccia E' collegata alla vigilanza privata Possiede armi che non sono da caccia Porta/e blindata/e Bloccaggio alle finestre Luci esterne con accensione automatica Dispositivo di allarme Inferriate a porte/finestre Cassaforte Portierato condominiale/custode

15 Italia 84, V.d'Aosta Trentino Friuli V.G. Liguria Umbria Toscana Emilia Rom. Lombardia Marche Piemonte Veneto Lazio Abruzzo Molise Basilicata Sicilia Sardegna Puglia Calabria Campania Percentuale di famiglie che si dichiarano soddisfatte o molto soddisfatte dell abitazione in cui vivono, per regione - Anno Fonte: ISTAT

16 Percentuale delle famiglie italiane che ritengono che il costo della casa sia un onere gravoso Italia Media Paesi OCSE

17 Capannoni per chi? Dal 2001 al 2009 sono state rilasciate concessioni edilizie per oltre 111 milioni di metri cubi di fabbricati per il settore secondario (industria e artigianato) L occupazione nell industria nello stesso periodo si è ridotta del 6,4% La ricchezza prodotta dall industria (VA) si è ridotta del 14,0% Chi userà i capannoni? Provincia di Treviso periodo Capannoni + 25% Magazzini e locali deposito + 59%

18 Quali settori hanno costruito di più? Var. % % edificato % PIL 2001 % Unità di lavoro Unità di lavoro Industria 73% 28,1% 30,6% -0,4 (escluso settore costruzioni) Agricoltura 11% 2,5% 5,8% -19,2 Servizi 16% 54,8% 56,5% +12,8

19 Un assetto territoriale sempre più frammentato Zone produttive nel Veneto. Fonte: PTRC 2009 Provincia Numero aree produttive Numero medio aree per comune Superficie totale Superficie media ha ha Belluno Padova Rovigo Treviso Venezia Verona Vicenza Veneto Media = 10 aree produttive per comune

20 Infrastrutture, infrastrutture e ancora infrastrutture per far crescere il PIL Suoli espropriati = 7,8 kmq (0,33% edificato regionale)

21 Le grandi infrastrutture sono un motore per la creazione di valori immobiliari

22 Carta dei valori immobiliari del Veneto nel 2006 Bl Verona-Trieste Vr Vi Tv Ve EFFETTO DEGLI ASSI INFRASTRUTTURALI PRINCIPALI Autostrade Pd Venezia-Belluno Strade Statali Transpolesana Ro Padova-Bologna

23 ma la costruzione di nuovi fabbricati è un motore di rilancio del PIL? Relazione tra costruzione e ampliamento di fabbricati residenziali e non residenziali e variazione del Valore Aggiunto nel Veneto Varizione del VA (milioni di 2007) Milioni di mc

24 Variazione percentuale del VA pro capite dal 1971 al y = x R 2 = Variazione % del Valore aggiunto pro capite 4.00 var % anno Attività edilizia nel Veneto dal 1970 al Volumi di nuova costruzione e ampliamento di abitazioni e fabbricati non residenziali. 45,000,000 40,000,000 mc 35,000,000 30,000,000 25,000,000 20,000,000 15,000,000 mc abitazioni mc altri fabbricati Concessioni edilizie per nuova edificazione di fabbricati residenziali e non residenziali 10,000,000 5,000,

25 Consumo di suolo

26 Percentuale del territorio occupata da superfici artificiali in Europa

27 La rilevazione Corine Land Cover 2006 Superficie artificializzata del Veneto ha Tipologia Numero % della superficie territoriale Pubblici Produttivi Residenziali Strade Totale Montagna Turismo montagna Collina Turismo laghi Turismo mare Marginali Transizione Veneto Centrale Metropolitani Poli minori Poli intermedi Poli Urbani Totale

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29 Un analisi di lungo periodo: il caso dell area metropolitana di Treviso % edificato mq per abitante Comune Carbonera Casier Paese Ponzano Veneto Prganziol Quinto di Treviso Silea Treviso Villorba Totale Consumo di suolo per nuovo abitante: = 672 mq = 1218 mq

30 Variazione della superficie coltivata nel Veneto dal 1970 al 2010 Zona altimetrica Comuni Superficie aziendale Variazione % superficie territoriale numero ha % Corine 2006 Montagna Collina Pianura Totale Supponendo che il tasso di riduzione della superficie agraria in collina riconducibile all'edificazione sia pari a quello della pianura (-15% in 40 anni) la perdita complessiva di superficie per l'urbanizzazione sarebbe pari a: pianura = collina = ha ha Totale consumo annuo consumo per giorno -10.4

31 Dispersione insediativa e degrado delle risorse ambientali Il modello insediativo disperso favorito nel Veneto da una politica urbanistica poco accorta ha causato: Maggiore consumo di suolo Degrado dell ambiente Degrado del paesaggio e dei beni culturali Maggiore traffico Maggiore inquinamento Maggiori costi per la gestione dei servizi Costi di trasporto più elevati Maggiori problemi idraulici Maggiore difficoltà di riconvertire l assetto insediativo verso modelli più sostenibili Maggiore necessità di strade e parcheggi Abbandono e degrado dei centri storici

32 Dal 1971 al 2011 la popolazione si è progressivamente redistribuita dai centri urbani maggiori ad elevata densità abitativa ai comuni rurali a bassa densità Densità della popolazione residente nel 1971 e variazione popolazione dal 1971 al Fonte: elab. su dati ISTAT variazione degli abitanti meno di 100 da 100 a 200 da 200 a 300 da 300 a 400 da 400 a 500 da 500 a 600 da 600 a 700 da 700 a 800 da 800 a 900 oltre abitanti per kmq nel

33 Esiste una relazione inversa tra densità della popolazione residente e consumo di suolo per insediato Densità della popolazione residente nel 1971 e consumo di suolo per abitante nel superfici artificiali per abitante (mq) nel meno di 100 da 100 a 200 da 200 a 300 da 300 a 400 da 400 a 500 da 500 a 600 da 600 a 700 da 700 a 800 da 800 a 900 oltre 900 abitanti per kmq nel 1971 La dispersione insediativa causa spreco di suolo agricolo

34 Quanto suolo si sarebbe potuto risparmiare con una crescita insediativa maggiormente accentrata e quindi adottando politiche urbanistiche più corrette? In linea di massima da a ettari

35 Crescita urbana e degrado del patrimonio culturale e ambientale

36 Il boom edilizio nel parco regionale dei colli Euganei. Mc di nuove abitazioni e ampliamenti per anno , , ,00 newcottages (mc) 60000, , ,00 0, year Parco colli euganei Veneto var % 123,59 48,40

37 A cosa servono le zone di protezione speciale (ZPS)? La cementificazione dei Prai di Castello di Godego (15,6 kmq)

38 Fabbricati presenti in varie epoche numero Edifici nel E dific i nel Edifici nel Edifici nel Edifici nel Variaz ione totale media annua dal 1887 al ,48 dal 1935 al ,69 dal 1970 al ,68 dal 1998 al ,50 Non si è mai costruito tanto come dopo che l area è stata dichiarata ZPS Interventi edilizi realizzati dopo il 1998 per tipologia T ipologia nuovi fabbric ati dal 1998 al 2008 numero % AB IT AZIO NI ,4 EDIFICI INDUSTRIALI 10 2,1 ANNESSI RUSTICI ,1 GARAGE, ecc 64 13,5

39 Parco del Sile: un parco sotto assedio? Un parco per il turismo e la ricreazione o un territorio da valorizzare a fini insediativi?

40 Valorizzazione ricreativa del parco del Sile

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45 Sono veramente necessari mq di aree edificabili a Morgano?

46 Il paesaggio delle ville venete tra tutela e degrado Nel Veneto l IRVV ha censito 3782 ville Nel 80% dei 581 comuni del Veneto ve ne è almeno una In media ci sono 6,5 ville per comune Ci sono 8 comuni con più di 50 ville (Verona, Vicenza, Treviso, Belluno, Venezia, Dolo, Mira e Mirano) In 99 comuni ci sono più di 10 ville. In questi comuni, che costituiscono il 17% del totale, si trova concentrato il 56% del totale delle ville della regione.

47 Obiettivo dell indagine: analizzare le caratteristiche dell uso del suolo e del paesaggio nei pressi delle ville venete. Metodologia a) Rilevazione delle ville presenti nel sito dell IRVV b) Georeferenziazione delle ville c) Analisi dell uso del suolo tramite la carta dell uso del suolo Corine Land Cover 2006 Due zone considerate: - Area compresa in una circonferenza di raggio 250 m dalla villa - Area compresa nella fascia posta tra 250 e 500 m

48 Risultati Percentuale della superficie mediamente urbanizzata attorno alle ville venete nel raggio di 250 m Aree residenziali 32,9% Aree produttive 6,2% Strade, infrastrutture, parcheggi, ecc 5,5% Cave, discariche, aree in via di trasformazione 1,0% Verde urbano 3,3% Totale 48,9% La superficie artificializzata attorno alle ville venete è circa il triplo di quella del territorio nel suo complesso Tramite un indagine in loco che ha riguardato 497 ville si è potuto verificare che vi sono impatti paesaggistici rilevanti nel 72% dei casi

49 Ville in zona industriale Villa Liccer Sec. XVIII San Fior (TV)

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51 Villa Contarini Crescente Sec XVII Padova - Fonte: archivio IRVV

52 Villa Giovanelli Noventa Padovana Sec. XVII Autore Antonio Gaspari

53 Villa Bonini, Fontanive, Matteazzi, Maistrello Sec. XVIII Vicenza, via dell Oreficeria - Autore Ottone Calderari

54 Villa Gera Sec. XVIII - Parè Conegliano

55 Ca' Biscaro Zenobio Sec. XVII - Treviso

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57 Ca' Biscaro Zenobio Sec. XVII Treviso maggio 2013

58 Un approfondimento sulle ville del Palladio Patrimonio UNESCO

59 Villa Impatti % suolo paesaggistici artificializzato Rustici Trissino, Da Porto, Manni, Facchini, Rossi Significativi 43.0 Villa Almerico, Capra, Conti Barbaran, Albertini, Zannini, Valmarana, detta "la Rotonda" Assenti 26.2 Villa Angarano, Formentini, Molin, Molin Gradenigo, Gradenigo, Pisani Michiel, Michiel, Bianchi Michiel Significativi 33.2 Villa Badoer, detta "La Badoera" Assenti 50.9 Villa Barbaro, Basadonna, Manin, Giacomelli, Volpi Assenti 22.1 Villa Caldogno, Pagello, Nordera, Comune di Caldogno Significativi 57.0 Villa Chiericati, Porto, Ongarano, Rigo Parziali 18.9 Villa Cornaro o Corner Significativi 70.0 Villa Emo Assenti 33.7 Villa Forni, Cerato, Conedera, Caimeri, Lando Significativi 35.9 Villa Foscari, detta "La Malcontenta" Significativi 47.3 Villa Godi, Porto, Piovene, Valmarana, Malinverni, Immobiliare Laguna Veneta Parziali 19.6 Villa Pagello, Gazzotti, Grimani, Marcello, Bragadin, De Marchi, Curti Significativi 33.0 Villa Piovene Porto Godi Parziali 22.1 Villa Pisani, De Lazara Pisani, Ferri De Lazara, Bedeschi Bonetti Parziali 37.5 Villa Pisani, Placco Assenti 63.3 Villa Pojana, Miniscalchi Erizzo, Bettero, Chiarello, IRVV Significativi 30.4 Villa Saraceno, Caldogno, Saccardo, Peruzzi, Schio, Lombardi, fondazione The Landmark Trust Assenti 8.9 Villa Serego, Alighieri Significativi 43.2 Villa Thiene, Valmarana, Comune di Quinto Vicentino Significativi 42.1 Villa Valmarana, Badoer, Trissino, Sforza Della Torre, Rigo - Trettenero Significativi 43.4 Villa Valmarana, Magni, Cita, Bressan Significativi 37.8 Villa Valmarana, Rossi, Guzan, Scagnolari, Zen Significativi 42.2 Villa Zeno, detta "Il Donegal" Assenti 9.6 Entità degli impatti % Ville Assenti 29.2 Parziali 16.7 Rilevanti 54.2

60 Villa Pagello, Gazzotti, Grimani - Sec. XVI Bertesina Vicenza

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64 Villa Foscari, detta "La Malcontenta Sec. XVI Mira (VE) Andrea Palladio

65 L assetto territoriale all inizio dell 800

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67 Il paesaggio di fronte alla villa oggi

68 Villa Valmarana Sec. XVI Bolzano Vicentino Andrea Palladio

69 Villa Valmarana a Lisiera da una mappa di G.D. Dante del 1642

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72 Il paesaggio di fronte alla villa

73 Villa Forni, Cerato Sec. XVI Montecchio Precalcino (VI)

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75 200 m

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77 Villa Trissino Sec. XV Vicenza loc. Cricoli Giangiorgio Trissino

78 Villa Trissino Villa Valmarana

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80 PERCHÉ TANTE COSTRUZIONI IN UN PERIODO DI STAGNAZIONE ECONOMICA? Un ingente quantità di capitali si è trasferita dagli investimenti mobiliari (borsa - crisi 11 settembre) a quelli immobiliari Scudo fiscale e rientro capitali (anonimi) dall estero Tremonti Bis defiscalizzazione capitali reinvestiti (anche nei capannoni) Tagli ai trasferimenti ai comuni (che si sono rifatti cercando di aumentare gli introiti dell ICI rilasciando concessioni edilizie) Concessione di mutui con un basso tasso di interesse (per lo più variabile) e forte domanda innescata anche dall immigrazione Possibilità di utilizzare gli oneri di urbanizzazione per la spesa corrente dei comuni (D.lgs 270/2000 governo Amato) Nel Veneto effetto attesa indotto dall approvazione della nuova legge urbanistica (l.r. 11 del 2004)

81 La finanziarizzazione del territorio Fenomeni speculativi a carico dei suoli sono sempre esistiti Il valore di un area edificabile è pari a volte quella di un terreno agricolo Quello che diversifica la situazione attuale da quella del passato è che l edificazione sembra essere divenuta un fine in se, indipendentemente dalla sua funzione Nel tempo vi è stata una progressiva frammistione tra mercato mobiliare e mercato immobiliare Per certi versi si può parlare di finanziarizzazione dell attività edilizia e del suolo Come si è arrivati a questa situazione?

82 Il trionfo dell ideologia neoliberista Nel secondo dopoguerra si era affermato il pensiero economico keynesiano che prevedeva un forte intervento dello stato nell economia sia tramite investimenti diretti sia tramite la regolamentazione del settore privato Per avversare la scuola di pensiero economico dominante importanti gruppi finanziari ed economici hanno iniziato a finanziare ricercatori ed economisti per dimostrare la superiorità del liberismo Nel tempo si è affermato il pensiero neoliberista (Milton Friedman e la Scuola di Chicago) A partire dagli anni 80 (Regan e Tatcher) i governi hanno iniziato ad adottare politiche neoliberiste sempre più spinte - hanno tolto qualsiasi limite alla circolazione di capitali (WTO) - è stata soppressa la separazione tra banche d investimenti e banche commerciali Si sono formate ingenti masse di capitali in cerca di un investimento proficuo

83 Capitali in libertà.. Quanti soldi girano per il mondo in cerca di investimenti fruttuosi? A chi appartengono? Chi li gestisce?

84 Investitori istituzionali Una massa enorme di risparmio, equivalente all incirca al Pil del mondo viene al presente gestita senza alcun controllo di merito né alcuna valutazione di responsabilità nei confronti di qualunque soggetto che non sia compreso tra i loro sottoscrittori da enti finanziari quali fondi pensione, fondi di investimento, compagnie di assicurazione, più vari tipi di fondi speculativi [.] dietro a molti dei quali operano le banche dei maggiori paesi. (Luciano Gallino, Con i soldi degli altri. Il capitalismo per procura contro l economia. Einaudi, 2009)

85 Creazione di denaro dal nulla. Le banche, tramite strumenti finanziari quali i derivati, hanno creato una massa enorme di denaro pari a circa 7 volte il Pil mondiale (Moraya Longo, Il Sole 24 Ore, 12 maggio 2012). Grazie alla cartolarizzazione dei mutui la quantità di denaro creata ha fatto uno straordinario balzo in avanti Si stima che 240 trilioni di dollari a livello mondiale, denaro che a ogni istante può passare dallo stato liquido allo stato illiquido e viceversa, vengano impiegati a fini speculativi. (Luciano Gallino, Finanzcapitalismo. La civiltà del denaro in crisi. Einaudi, 2011)

86 Il patrimonio finanziario degli italiani è pari a 2,5% il PIL Il patrimonio finanziario è concentrato in poche mani Concentrazione della ricchezza in Italia G - Gini reddito = 0,35 G Gini Ricchezza reale = 0,60 G Gini Ricchezza finanziaria = 0,76 Il 10% delle famiglie più ricche detiene il 40% della ricchezza totale

87 Con il meccanismo della cartolarizzazione le banche potevano finanziare contemporaneamente il costruttore e gli acquirenti Era stata costruita una macchina speculativa perfetta. Ci guadagnavano - Le banche -Gli imprenditori edili -Le amministrazioni comunali -Gli acquirenti (.non sempre) Alcuni grandi sconfitti: il territorio, il paesaggio, il benessere collettivo e le generazioni future

88 Forse è lecito chiedersi a questo punto: nell interesse di chi hanno agito e stanno agendo le amministrazioni comunali che continuano a prevedere nuove cubature residenziali e produttive? Questo percorso non ha più futuro ed è necessario inventarsi nuove forme di sviluppo

89 Da dove ripartire? Dal nostro biglietto da visita internazionale Il legame unico al mondo che esiste tra paesaggio, territorio prodotti agro-alimentari e patrimonio storico-culturale

90 Grazie per l attenzione

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