3 Definizioni di dati specifici generali 3.1 Scopo, alimentazione di corrente e struttura dell'impianto

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1 3 Definizioni di dati specifici generali 3 Definizioni di dati specifici generali 3.1 Scopo, alimentazione di corrente e struttura dell'impianto Disposizione di conduttori e sistema in base al tipo di collegamento a terra.1 Sistema TN (AC) Fig Sistema TN-S con conduttore polare separato e messo a terra e conduttore di protezione nell'intero sistema A Massa B Sorgente di corrente C Rete di distribuzione (se disponibile) D Impianto H Messa a terra presso la sorgente di corrente Nota 1: nell'impianto è consentito prevedere un collegamento a terra addizionale. Fig Sistema TN-S con conduttore di protezione messo a terra e senza conduttore di neutro nell'intero sistema A Massa B Sorgente di corrente C Rete di distribuzione (se disponibile) D Impianto H Messa a terra presso la sorgente di corrente I Messa a terra nella rete di distribuzione J Messa a terra del sistema di alimentazione di corrente con uno o più dispersori 1) Z Il sistema puo essere collegato a terra attraverso una sufficiente alta impedenza. Il collegamento puo avvenire al centro stella o ad un centro stella artificiale oppure ad un conduttore polare Nota 2: nell'impianto è consentito prevedere un collegamento a terra addizionale.

2 3 Definizioni di dati specifici generali Fig Sistema TN-C-S trifase a 4 conduttori con conduttore PEN suddiviso in conduttore PE e conduttore N nel punto d'origine dell'impianto A Massa B Sorgente di corrente C Rete di distribuzione (se disponibile) D Impianto F Punto d'origine dell'impianto G Collegamento a terra dell'impianto H Messa a terra presso la sorgente di corrente Nota 3: nell'impianto è consentito prevedere un collegamento a terra addizionale del conduttore PEN o PE. Fig Sistema TN-C-S - monofase 2 conduttori A Massa B Sorgente di corrente C Rete di distribuzione (se disponibile) D Impianto F Punto d'origine dell'impianto G Collegamento a terra dell'impianto H Messa a terra presso la sorgente di corrente Nota 4: nell'impianto è consentito prevedere un collegamento a terra addizionale del conduttore PEN o PE.

3 3.1.2 Disposizione di conduttori e sistema in base al tipo di collegamento a terra Funzioni combinate di conduttore di neutro e conduttore di protezione in un unico conduttore in una parte del sistema. 1. Sistema TN con alimentazione multipla (AC). In impianti industriali con carichi esclusivamente bifase e trifase tra i conduttori polari non è necessario prevedere un conduttore di neutro ( fig ). In tal caso si rende necessario provvedere alla messa a terra multipla del conduttore di protezione. Fig Sistema TN con alimentazione multipla con conduttore di protezione e nessun conduttore di neutro nell'intero sistema per l'alimentazione di carichi bifase o trifase A Massa B Sorgente di corrente D Impianto H Messa a terra presso la sorgente di corrente a) Non è consentita una messa a terra diretta di alcun centro stella dei trasformatori o del centro stella dei generatori. b) Il conduttore del centro stella dei trasformatori o del centro stella dei generatori deve essere posato isolato. La funzione di questo conduttore corrisponde a quella di un conduttore PEN e come tale va contrassegnato. Non è comunque consentito collegare il conduttore a apparecchi elettrici e un corrispondente cartello di segnalazione va applicato nelle rispettive vicinanze. c) È consentito un unico collegamento tra i punti centrali tra loro collegati delle sorgenti di corrente e il conduttore di protezione. Questo collegamento va previsto nella distribuzione principale a bassa tensione. d) Nell'impianto è consentito prevedere un collegamento a terra addizionale del conduttore di protezione.

4 3.1.2 Disposizione di conduttori e sistema in base al tipo di collegamento a terra.2 Sistema TT (AC) Fig Sistema TT con conduttore di protezione messo a terra e senza conduttore di neutro nell'intero impianto A Massa B Sorgente di corrente C Rete di distribuzione (se disponibile) D Impianto H Messa a terra presso la sorgente di corrente M Messa a terra di protezione nella rete di distribuzione Nota: Nell'impianto è consentito prevedere un collegamento a terra addizionale del conduttore di protezione..3 Sistema IT (AC) Fig Sistema IT - Corpi messi a terra in gruppi o singolarmente A B C D H M Massa Sorgente di corrente Rete di distribuzione (se disponibile) Impianto Collegamento a terra dell'impianto Messa a terra di protezione nella rete di distribuzione Z 1) Il sistema puo essere collegato a terra attraverso una sufficiente alta impedenza. Il collegamento puo avvenire al centro stella o ad un centro stella artificiale oppure ad un conduttore polare 1) Il sistema può risultare collegato a terra con impedenza sufficientemente alta 2) Il conduttore di neutro può ma non deve necessariamente risultare distribuito

5 3.1.2 Disposizione di conduttori e sistema in base al tipo di collegamento a terra Nota 1: Nell'impianto è consentito prevedere un collegamento a terra addizionale del conduttore di protezione. Fig Sistema IT con un centro stella artificiale, in cui tutti i corpi sono collegati tra loro mediante conduttore di protezione e messi a terra in un unico punto. A B C D H Massa Sorgente di corrente Rete di distribuzione (se disponibile) Impianto Messa a terra presso la sorgente di corrente L La messa a terra di protezione dell'impianto va eseguita in alternativa alla messa a terra di protezione della rete o come misura di protezione addizionale. La messa a terra in quest'impianto non si deve necessariamente trovare nel punto d'origine. M Messa a terra di protezione nella rete di distribuzione 1) Z Il sistema puo essere collegato a terra attraverso una sufficiente alta impedenza. Il collegamento puo avvenire al centro stella o ad un centro stella artificiale oppure ad un conduttore polare Nota 2: Nell'impianto è consentito prevedere un collegamento a terra addizionale del conduttore di protezione

6 3.1.2 Disposizione di conduttori e sistema in base al tipo di collegamento a terra Fig Sistema IT con un centro stella artificiale, in cui i corpi sono messi a terra in gruppi o singolarmente A B C D I M Massa Sorgente di corrente Rete di distribuzione (se disponibile) Impianto Messa a terra nella rete di distribuzione Messa a terra di protezione nella rete di distribuzione 1) Z Il sistema puo essere collegato a terra attraverso una sufficiente alta impedenza. Il collegamento puo avvenire al centro stella o ad un centro stella artificiale oppure ad un conduttore polare Nota 3: Nell'impianto è consentito prevedere un collegamento a terra addizionale del conduttore di protezione.

7 3.1.2 Disposizione di conduttori e sistema in base al tipo di collegamento a terra.4 Sistema TN per corrente continua (DC) Fig Sistema TN-S DC A Massa B Sorgente di corrente D Impianto E Impiego opzionale di una batteria H Messa a terra presso la sorgente di corrente Nota 1: Nell'impianto è consentito prevedere un collegamento a terra addizionale del conduttore di protezione. Fig Sistema TN-C DC A Massa B Sorgente di corrente D Impianto E Impiego opzionale di una batteria I Messa a terra nella rete di distribuzione Nota 2: Nell'impianto è consentito prevedere un collegamento a terra addizionale del conduttore di protezione.

8 3.1.2 Disposizione di conduttori e sistema in base al tipo di collegamento a terra Fig Sistema TN-C-S DC A Massa B Sorgente di corrente D Impianto E Impiego opzionale di una batteria M Messa a terra di protezione nella rete di distribuzione Nota 3: Nell'impianto è consentito prevedere un collegamento a terra addizionale del conduttore di protezione..5 Sistema TT per corrente continua (DC) Fig Sistema TT DC A Massa B Sorgente di corrente D Impianto E Impiego opzionale di una batteria I Messa a terra nella rete di distribuzione K Messa a terra dei corpi M Messa a terra di protezione nella rete di distribuzione Nota: Nell'impianto è consentito prevedere un collegamento a terra addizionale del conduttore di protezione.

9 3.5 Alimentazioni di corrente a scopi di sicurezza 3.5 Alimentazioni di corrente a scopi di sicurezza Classificazione La sorgente di sicurezza deve avviarsi risp. inserirsi automaticamente là dove si esigono secondo le norme AICAA ( 4 AICAA-Norme di protezione antincendio parte 4.3, dispositivi antincendio considerando l'utilizzazione, dell'associazione delle assicurazioni cantonali contro il fuoco) un'illuminazione di sicurezza, l'identificazione delle uscite di sicurezza e delle uscite ordinarie o una alimentazione di sicurezza di altri apparecchi elettrici. L'interruzione dell'alimentazione non deve durare più di 15 s. In certi casi, specialmente nell'identificazione delle uscite di sicurezza e delle uscite ordinarie, questa durata dell'interruzione è troppo lunga. I piccoli impianti sono quindi alimentati di preferenza da batterie di accumulatori. Per gli impianti più grandi si raccomanda di assicurare l'identificazione delle uscite di sicurezza e delle uscite ordinarie, con singole lampade dotate di accumulatore incorporato e raddrizzatore di carica. Mentre l'illuminazione di sicurezza dei locali e gli apparecchi elettrici, che sono allacciati ad un'alimentazione di sicurezza, vengono alimentati da un generatore indipendente dalla rete. ( 4 AICAA-Prescrizioni antincendio: Segnalazione delle vie di fuga - Illuminazione di sicurezza - Alimentazione elettrica di emergenza, 4 EN 1838 (CEN). Gli accumulatori devono disporre di un apparecchio di carica, che entro 20 ore li porta al 90% della carica necessaria per la durata di dimensionamento di servizio e che assicura la carica di mantenimento.

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11 4.1.1 Misura di protezione: interruzione automatica dell'alimentazione Fig Collegamento equipotenziale di protezione 1 Linea di allacciamento 2 Conduttore di protezione per il collegamento alla sbarra principale di terra (conduttore di terra) 2.1 Dispersore nella variante a, b, c oppure d 3.1 Conduttore di protezione per il collegamento alla sbarra principale di terra 4.1 Tubazione d'acquedotto a buona conduttanza e senza interruzioni 4.3 Cavallotto di giunzione sul contatore dell'acqua, valvole e simili 6.2 Conduttori speciali incorporati nel calcestruzzo come dispersori di fondazione 7.1 Tubazione di entrata del gas con elemento isolante 7.2 Cavallotto di giunzione sul contatore del gas 8 Dispositivo d'interruzione delle sovracorrenti d'allacciamento 9 Elemento isolante 10 (16) Impianto parafulmini 11 Condutture dell'impianto di riscaldamento 12 Struttura metallica portante 13 2 Condutture di messa a terra per impianti di telecomunicazioni (2,5 mm ) 15 Canale di ventilazione 16 Calata dell'impiato di protezione contro i fulmi (pluviale) * Sono inclusi sistemi portacavi per migliorare la CEM nel collegamento equipotenziale funzionale. Nota: Indicazioni per impianti con scaricatori di sovratensione come per es. nel caso di impianti di rifornimento o condutture di carburante ecc. 4.4 (E+S)

12 4.1.1 Misura di protezione: interruzione automatica dell'alimentazione Protezione addizionale Sono utilizzabili come dispositivi di protezione contro la corrente di guasto (RCD) per una protezione addizionale: - dispositivi di protezione contro la corrente di guasto (RCD) indipendenti dalla tensione di rete; - interruttori FI/LS indipendenti dalla tensione di rete (FI-LS/RCBO); - prese con organi di protezione contro la corrente di guasto (RCD) integrati ed indipendenti dalla tensione di rete. Durante la disposizione degli dispositivi di protezione contro la corrente di guasto (RCD) è necessario osservare Ogni impianto deve essere razionalmente ripartito in più circuiti, per limitare le conseguenze derivanti da una completa interruzione per guasto in un circuito di corrente, con questo si devono rendere più facili anche i lavori di controllo, prova e manutenzione Sistema TN.1 Negli impianti esistenti, nel passaggio dalla rete all'impianto, la messa a terra del conduttore che serve per la protezione deve essere eseguita solo se si dispone di un idoneo dispersore di terra e se vengono eseguiti lavori di installazione che giustificano una tale messa a terra, se è nell'ambito della sua applicazione. Si devono rispettare in ogni caso le prescrizioni relative alla protezione delle persone. Secondo il tipo di dispersore, l'allacciamento del conduttore di messa a terra può essere eseguito nelle seguenti varianti a - d. Se il dispositivo d'interruzione della sovracorrente d'allacciamento ed il dispersore sono localmente separati tra loro, la posa di un conduttore di terra condotto separatamente non è assolutamente necessaria. In questo caso il conduttore PEN (sistema TN-C) e/o il conduttore di protezione (sistema TN-S e TT) della conduttura dell'impianto allacciata al dispositivo d'interruzione della sovracorrente d'allacciamento, può essere utilizzato come conduttore di terra, purché siano mantenute le sezioni prescritte.

13 4.1.1 Misura di protezione: interruzione automatica dell'alimentazione Fig Varianti d'allacciamento del conduttore di terra a Conduttore di terra alla tubazione principale dell'acqua b Conduttore di terra allacciato ad un conduttore isolato di terra, che si connette alla tubazione principale dell'acqua o ad un dispersore separato c Conduttore di terra allacciato all'armatura in ferro nel calcestruzzo come dispersore di fondazione d Conduttore di terra allacciato ad un conduttore speciale incorporato nel calcestruzzo come dispersore di fondazione 1 Linea di allacciamento (gestore di rete) 2 Conduttore di terra 4.1 Tubazione metallica di acquedotto in entrata 4.2 Tubazione di materiale non conduttore di acquedotto in entrata 5 Conduttore isolato di terra da collegare all'acquedotto principale in metallo o ad un dispersore separato 6.1 Ferri di armatura nel calcestruzzo ( 4 SNR ) 6.2 Conduttore speciale incorporato nel calcestruzzo ( 4 SNR ) 8 Dispositivo d'interruzione della sovracorrente d'allacciamento (varianti) 9 Conduttore PEN della linea di allacciamento

14 4.1.1 Misura di protezione: interruzione automatica dell'alimentazione.3 Nel decidere se impiegare un conduttore PEN, si deve fare attenzione non solo alla rispettiva sezione bensì anche ai vantaggi che i sistemi TN-S offrono rispetto ai sistemi TN-C o TN-C-S: - la posa separata del conduttore di neutro e del conduttore di protezione permette in modo semplice l'applicazione di un dispositivo di protezione a corrente di guasto (RCD), sia come misura di protezione contro i guasti sia come misura addizionale di protezione. - posando separatamente il conduttore di neutro ed il conduttore di protezione si migliora la compatibilità elettromagnetica (CEM) dell'impianto elettrico. Esempi relativi all'installazione di conduttori di neutro, conduttori di protezione e conduttori PEN in sistemi TN sono riportati nelle seguenti fig e.2.

15 4.1.1 Misura di protezione: interruzione automatica dell'alimentazione.5 Dispositivo di protezione contro i guasti Fig Per le correnti nominali di apertura dei dispositivi di protezione contro la corrente di guasto (RCD) sono possibili i seguenti valori massimi per la rispettiva resistenza di terra: R E Resistenza di terra I Corrente nominale di apertura in ma Dn 50 V Max. tensione di contatto Tabella Corrente nominale di apertura - Resistenza di terra Corrente nominale di apertura Valore massimo della resistenza di terra I in ma Dn R in W E In nessun caso è consentito superare queste resistenze di terra, neanche in caso di terreno molto asciutto. I valori relativamente elevati ancora ammissibili della resistenza di terra dimostrano che i dispositivi protettivi a corrente di guasto (RCD) offrono, anche in condizioni difficili di messa a terra, un'efficace e corretta protezione. Ciononostante è comprensibile che si deve cercare di realizzare una resistenza di terra possibilmente bassa. Se il dispositivo di protezione a corrente di guasto (RCD) è installato a distanza rilevante dal dispositivo de protezione contro le sovracorrente, le condizioni per quel punto d'installazione devono essere riesaminate da chi realizza l'impianto.

16 4.1.1 Misura di protezione: interruzione automatica dell'alimentazione Sistema TT.1 In caso di guasto non è possibile garantire una sicura interruzione con dispositivi di protezione contro le sovracorrente. Visto che non è più consentito utilizzare reti di tubazioni dell'acqua collegate a terra, occorre prevedere dispositivi di protezione contro la corrente di guasto (RCD) per raggiungere un'interruzione automatica dell'alimentazione di corrente in caso di guasto. La corrente nominale di apertura del dispositivo di protezione contro la corrente di guasto (RCD) dipende dal valore della resistenza di terra. Per installazioni secondo il sistema TT vale il seguente schema, nel quale però non è considerata l'integrazione di dispositivi di protezione contro la corrente di guasto (RCD). ( fig ) Fig Installazione di conduttori di neutro e conduttori di protezione in sistemi TT

17 4.2.1 Protezione contro l'incendio.4 { Se gli accumulatori di acqua calda possono sviluppare temperature che rappresentano un rischio d'incendio per le parti vicine, queste devono essere installate ad una distanza sufficiente per assicurare la dispersione del calore. { Se non si può mantenere una sufficiente distanza, si devono rivestire le parti combustibili con materiale isolante termico ed incombustibile. La distanza tra il produttore di acqua calda ed il rivestimento deve in tal caso corrispondere ovunque a = 1 cm. { Se gli accumulatori di acqua calda sono circondati da tutti i lati da parti combustibili rivestite o non rivestite, occorre provvedere ad una sufficiente circolazione d'aria con aperture di ventilazione. { Disposizione di generatori di acqua calda in prossimità di parti combustibili, purché non indicato diversamente dal costruttore. Fig A B Parti combustibili Distanze minime: 4 cm per una temperatura dell'acqua 0-65 C 8 cm per una temperatura dell'acqua > 65 C

18 4.2.1 Protezione contro l'incendio.6 I prodotti elencati nella seguente tabella soddisfano questo requisito, purché lo spessore per il prodotto scelto nella colonna üspessore usuali in commercio ý corrisponda al valore indicato nella colonna üspessore minimoý. Tabella Tabella per materiali isolanti termici incombustibili Prodotto spessore minimo calcolato conducibilità termica Spessori reperibili in commercio [mm] [mm] l [W/mK] Alba (pannello di gesso) , 40, Austrothermax A , 16, 19, 22 Batiboard , 30, 40, 50 Batiboard , 30, 40, 50 Batiboard , 15, 20 Duripanel , 10, 12, 16, 18, 20, 24, 28, 32, 36, 40 Fermacell , 12, 15, 18 Flamro-Vermitecta , 30, 40, 50 Nefalit , 1.5, 2, 3, 4, 5, 6, 8, 10 Nefalit , 1.5, 2, 3, 4, 5, 6, 8, 10 Nefalit , 3, 4, 5, 8, 10 Nefalit , 3, 4, 5, 6, 8, 10 Pical , 8, 10, 15, 20, 25 Promapyr , 20, 30 Promatect H , 8, 10, 12, 15, 20, 25 Promatect L , 25, 30, 40, 50 Rigips (pannello di gesso) , 15, 18, 20, 25 Sapronit AF-L , 25, 30, 40, 50 Sapronit AF-S , 8, 10, 15, 20, 25 Supalux S , 9, 12, 20 Vermipan , 10, 12, 16, Vicuclad , 20, 25, 30, { La temperatura di innesco di parti combustibili dipende molto dalla durata dell'azione esercitata. Ad una durata illimitata, corrispondono basse temperature di innesco. Ci sono casi conosciuti nella pratica in cui del legno si è innescato a soli ca. 85 C dopo una azione durata più anni. Gli apparecchi elettrici devono pertanto essere disposti ed allacciati in modo che si impediscano in modo sicuro specialmente le concentrazioni di calore, i processi di essiccazione e simili..11 { La distanza di 2 m vale per le parti combustibili sia montate fisse sia mobili. Per quanto indicato dal costruttore è anche consentito ridurre tale distanza. In questo caso si deve fare attenzione che i radiatori possono essere spostati, modificando così la loro direzione d'irraggiamento.

19 4.2.1 Protezione contro l'incendio Impianti elettrici in uscite d'emergenza Le apparecchiature assiemate di manovra non dovrebbero essere sostanzialmente disposte nelle uscite d'emergenza. L'eventuale incendio di un'apparecchiatura assiemata di manovra comporta il rapido sviluppo di fumo intenso, a seguito della grande quantità di plastica esistente, rendendo impossibile percorrere l'uscita d'emergenza entro il più breve tempo possibile. L'uscita d'emergenza è (secondo la norma antincendio dell'aicaa) la via più breve a disposizione delle persone per andare da un punto qualsiasi in edifici e impianti, a un luogo sicuro all'aperto, oppure a un luogo sicuro nell'edificio stesso. La larghezza minima necessaria affinché l'uscita d'emergenza sia tecnicamente antincendio, non può essere ridotta dall'apparecchiatura assiemata di manovra..2 Nelle uscite d'emergenza verticali, per le apparecchiature assiemate di manovra, si applicano come prescrizione antincendio dell'aicaa üimpiego di materiali ý, le seguenti condizioni di installazione: a) üsemplice soluzione da falegnameý 2 con una dimensione anteriore dell'involucro 0 1,5 m, occorre installare apparecchiature assiemate di manovra in un involucro con grado di protezione IP 4X costituito da materiali di RF1 e in una cassetta di protezione con una resistenza al fuoco di 30 minuti (p.es. secondo la documentazione dell'asfms: protezione antincendio per il falegname). Le guarnizioni dei premistoppa devono essere costituite da materiali di RF3: Fig a) scatole protettive 1 SGK 2 Involucro IP4X, non combustibile (RF1) 3 Copertura di protezione con resistenza al fuoco di 30 minuti, p.es. Duripanel 18 mm Nota: RF1 - RF4 4 AICAA Direttiva antincendio "Materiali da costruzione e parti della costruzione", capitolo 2.1. b) übarriera antincendio riconosciuta dall'aicaaý con una dimensione anteriore > 1,5 m, è necessario separare le apparecchiature assiemate di manovra 2 con una barriera antincendio riconosciuta dall'aicaa con resistenza al fuoco EI 30-RF1 (i relativi supporti del sistema si trovano nel registro antincendio dell'aicaa);

20 4.2.1 Protezione contro l'incendio Fig b) übarriera antincendioý 1 Apparecchiatura assiemata di manovra 3 Barriera antincendio riconosciuta dall'aicaa con una resistenza al fuoco EI30-RF1 (realizzata dal titolare del sistema) c) üinvolucro omologatoý apparecchiature assiemate di manovra in involucri omologati con grado di protezione IP 5X (o superiore) con una resistenza al fuoco di 30 (compr. ingressi dei cavi) possono essere costituiti da materiali di RF1 (occorre la relativa dichiarazione del costruttore), a prescindere dalla loro dimensione anteriore, senza che venga installata alcuna ulteriore barriera antincendio. Fig c) «involucro omologato» 1 Apparecchiatura assiemata di manovra 3 involucro omologato IP 5X, non combustibile con resistenza al fuoco di 30 minuti (certificazione necessaria).3 In caso di incendio nell'apparecchiatura assiemata di manovra, occorre tener conto nell'uscita d'emergenza orizzontale (corridoio) dello sviluppo di fumo dell'uscita d'emergenza verticale (tromba delle scale), quindi si rende necessaria una sezione tagliafuoco. Per soddisfare questa condizione, esistono due possibilità: a) conformità dell'apparecchiatura assiemata di manovra ai requisiti del capitolo oppure b) separazione del corridoio di fronte all'uscita d'emergenza verticale (tromba delle scale) con una porta tagliafuoco almeno E 30, così che sia sufficiente un involucro resistente al fumo non combustibile.

21 4.2.1 Protezione contro l'incendio Fig Disposizione di un'apparecchiatura assiemata di manovra nel corridoio di un edificio a più piani (Disposizione b) 1 SGK in involucro resistente al fumo non combustibile. 2 Porte E30 3 Vie di fuga orizzontali 4 Vie di fuga verticali Fig Possibile realizzazione di un involucro non combustibile, resistente al fumo 1) Copertura non combustibile 2) Guida cavo non combustibili IP 4X (isolamento possibilmente combustibile) 3) Involucro non combustibile (montaggio AP) o frontale armadietto non combustibile (montaggio UP) almeno IP4X

22 4.2.1 Protezione contro l'incendio.5 La somma del carico d'incendio esistente nell'uscita d'emergenza orizzontale costituito da cavi, diviso per la lunghezza dell'uscita d'emergenza orrizzontale, può essere al max. di 200 MJ/metro (55,6 kwh/m) lineare. A livello locale sono ammissibili valori più elevati. L'Autorità per la protezione antincendio può richiedere una dimostrazione del calcolo del carico d'incendio. Fig á Carico d'incendio costituito da cavi Ambienti di lavoro a rischio d'incendio.8 Gli apparecchi d'illuminazione che possono essere montati direttamente su normale materiale infiammabile, sono stati finora contrassegnati con il simbolo Ò. Ciò dimostra che la superficie di fissaggio rispetta il valore limite di 130 C in condizioni di lavoro normali, rispettivamente di 180 C in caso di guasto del regolatore di corrente (cortocircuito nell'avvolgimento). Questa disposizione si trova anche nella Norma sugli impianti a bassa tensione, NIBT (5.5.9 Apparecchi e impianti di illuminazione). A causa del suo utilizzo decennale, si è imposta la marcatura Ò degli apparecchi d'illuminazione. Come da norma 4 EN :2008 tutti gli apparecchi d'illuminazione, dunque anche quelli senza marcatura, devono essere adatti per il montaggio diretto su materiali normalmente infiammabili. Pertanto non è più valida la marcatura delle lampade Ò. A prescindere dalla marcatura, i requisiti termici sulla superficie di fissaggio degli apparecchi d'illuminazione (max. 130 C con servizio anomalo / max. 180 C in caso di guasto del regolatore di corrente) e la procedura di misurazione da adottare, restano invariati. Gli apparecchi d'illuminazione che non rispettano questa specifica, devono essere nuovamente contrassegnati con un'icona in base alla tabella (marcature antincendio sugli apparecchi d'illuminazione) (finora: marcatura o avvertenza).

23 4.2.1 Protezione contro l'incendio Tabella Tipo di apparecchio di illuminazione Apparecchi di illuminazione applicati esternamente adatti per il montaggio diretto su materiali da costruzione normalmente infiammabili Etichettatura EN :2004 fino al Etichettatura EN :2008 nessuna etichettatura se conformi ai requisiti Apparecchi di illuminazione applicati esternamente non idonei per il montaggio diretto su materiali da costruzione normalmente infiammabili Apparecchi di illuminazione da incasso adatti per il montaggio diretto su materiali da costruzione normalmente infiammabili gli apparecchi di illuminazione non possono essere coperti con un isolamento termico Apparecchi di illuminazione da incasso adatti per il montaggio diretto su materiali da costruzione normalmente infiammabili gli apparecchi di illuminazione non possono essere coperti con un isolamento termico oppure avvertenza (min 25 mm x 25 mm) nessuna etichettatura se conformi ai requisiti NO INSULATION inoltre: avvertenza (min 25 mm x 25 mm) Apparecchi di illuminazione da incasso non idonei per il montaggio diretto su materiali da costruzione normalmente infiammabili oppure avvertenza (min 25 mm x 25 mm) Apparecchi di illuminazione da incasso non idonei per il montaggio diretto su materiali da costruzione normalmente infiammabili gli apparecchi di illuminazione non possono essere coperti con un isolamento termico (min 25 mm x 25 mm) und NO INSULATION Apparecchio d'illuminazione con temperatura superficiale limitata (vale per C) idoneo ad ambienti esposti a polveri infiammabili Lampade solo per lampadine alogene üself shiedeldý (lampadine alogene con protezione in vetro sulla lampada) (min 25 mm x 25 mm) Distanza di separazione dalla superficie illuminata in metri Regolatore di corrente / Trasformatore con protezione della base per il montaggio esterno all'apparecchio d'illuminazione Il rischio d'incendio causato dalle lampade nei locali con polvere combustibile si presenta prevalentemente quando la polvere combustibile in quantità considerevole (spessore dello strato ca. 5 mm e più), si deposita sulle lampade e le lampade assumono, conseguentemente a queste concentrazioni di polvere depositate, temperature troppo elevate. La possibilità che la polvere si depositi più o meno, praticamente che non si depositi affatto su parti a temperature troppo elevate dipende dal genere e dalla forma di queste lampade. Depositi in quantità rilevante su parti ad alta temperatura possono verificarsi per es. nelle lampade sospese con globi di vetro, nelle lampade a parete con globi di vetro e nelle lampade a battello (lampade a tartarughe) su parete; queste lampade devono essere impenetrabili alla polvere (IP 6X). Depositi in quantità insignificante su parti ad alte temperature si verificano per quasi tutte le lampade che sono fissate direttamente al soffitto. Per queste lampade sono sufficienti le esecuzioni protette contro la polvere (IP 5X). Un deposito in quantità rilevante non risulta poi pericoloso, se i punti dove la polvere si deposita non hanno temperature troppo alte, come per es. le lampade da soffitto, le lampade da parete o le lampade sospese con uno schermo metallico o le armature sospese con tubi fluorescenti, la cui copertura superiore ha una distanza sufficiente dal regolatore di corrente. Per queste lampade sono sufficienti le esecuzioni protette contro la polvere. I locali con un deposito limitato di polvere combustibile possono essere dotati di lampade senza una particolare protezione.

24 4.2.1 Protezione contro l'incendio.13 Indicazioni per la determinazione delle distanze di separazione Fig Distanze di separazione / Lunghezza lungo il dispositivo di arresto A s Lunghezza lungo il dispositivo di arresto o la diramazione dal punto in cui si intende rilevare la distanza di separazione s fino al punto del collegamento equipotenziale più vicino. Distanza di separazione

25 4.2.4 Protezione contro il surriscaldamento Protezione contro il surriscaldamento Sistemi di riscaldamento con ventilatori.1 Il termostato non è riconosciuto come dispositivo di protezione. Il dispositivo di controllo della portata disinserisce gli elementi riscaldanti se il flusso dell'aria diminuisce. Il limitatore di temperatura deve essere disposto ad una distanza massima di 1 m dagli elementi riscaldanti e deve intervenire alla temperatura di 85 C (secondo 4 AICAA - Norme di protezione e prescrizioni antincendio üimpianti aerotecnici ý). Il limitatore di temperatura non deve reinserire automaticamente. Se si installano il limitatore di temperatura ed il dispositivo di controllo della portata nel circuito della corrente di comando, si presentano le seguenti varianti di esecuzione: 1. il regolatore di temperatura ed il limitatore di temperatura agiscono su due contattori separati inseriti nel circuito elettrico principale; 2. il regolatore di temperatura ed il limitatore di temperatura agiscono su un contattore inserito nel circuito elettrico principale. In questo caso si deve scegliere il contattore in modo che il dispositivo di protezione contro le sovracorrente inserito a monte impedisca, nel caso di cortocircuito sul lato di uscita del contattore, la fusione dei contatti del contattore stesso Produttori di acqua calda o vapore.1 { Un regolatore di temperatura ed un limitatore di temperatura fungono da dispositivo indipendente di limitazione della temperatura, operando completamente indipendenti l'uno dall'altro. Negli impianti in cui i dispositivi di limitazione della temperatura sono integrati nel circuito della corrente di comando, si presentano le seguenti varianti di esecuzione: 1. il regolatore di temperatura ed il limitatore di temperatura agiscono su due contattori separati inseriti nel circuito elettrico principale; 2. il regolatore di temperatura ed il limitatore di temperatura agiscono su un contattore inserito nel circuito elettrico principale. In questo caso si deve scegliere il contattore in modo che il dispositivo di protezione contro le sovracorrente inserito a monte impedisca, nel caso di cortocircuito sul lato di uscita del contattore, la fusione dei contatti del contattore stesso..2 Disposizione di dispositivi di protezione in tubazioni d'acquedotto dei generatore di acqua calda senza { libero scarico

26 4.2.4 Protezione contro il surriscaldamento Fig Acqua fredda 2 Valvola di chiusura 3 Valvola riduttrice della pressione (necessaria solo se non incorporata nella batteria di distribuzione) 4 Valvola di ritenuta 5 Valvola di sicurezza limitatrice della sovrapressione 6 Valvola di svuotamento 7 Accumulatore di acqua calda 8 Acqua calda 9 Punto di prelievo

27 4.3.5 Coordinamento della protezione da sovraccarico e cortocircuito Le istruzioni del costruttore forniscono indicazioni su come si devono combinare i dispositivi di protezione contro la sovracorrente, affinché questo coordinamento noto come üprotezione in back-up ý di due dispositivi di protezione contro la sovracorrente possa funzionare in modo corretto. Non si possono proteggere fusibili che hanno un potere d'interruzione troppo limitato con dispositivi di protezione contro la sovracorrente inseriti a monte. Se i dispositivi di protezione contro le sovracorrente inserito a monte di un conduttore deve proteggere il conduttore solo contro il cortocircuito e non anche contro il sovraccarico, la corrente nominale d'intervento del dispositivo di protezione contro la sovracorrente può essere maggiore del carico ammissibile del portata di corrente del conduttore da proteggere. Tuttavia si deve verificare se il conduttore è protetto in caso di cortocircuito. Si deve qui fare attenzione che si deve calcolare il tempo massimo ammissibile di disinserzione sia per la minima che per la massima corrente di cortocircuito. Questo è necessario perché la caratteristica tempo/corrente ammessa di un conduttore non procede parallelamente alla caratteristica disinserzione/corrente dei diversi dispositivi di protezione contro la sovracorrente (cartuccia fusibile, interruttore di potenza, interruttore automatico). Per il calcolo del tempo d'interruzione consentito è necessario considerare: 1. la massima corrente possibile di cortocircuito è la corrente del cortocircuito tripolare, che si verifica nel punto d'installazione della conduttura. 2. la minima corrente possibile di cortocircuito si verifica come cortocircuito unipolare alla fine della conduttura da proteggere e non può essere determinata con esattezza. Da una parte non si conosce l'impedenza di passaggio nel punto del cortocircuito e dall'altra parte i conduttori vengono riscaldati dalla corrente di cortocircuito fino alla sua interruzione. Di conseguenza la resistenza della conduttura aumenta e la corrente di cortocircuito diminuisce. Nella formula si deve inserire come valore della minima corrente di cortocircuito: - + della corrente di cortocircuito che si verifica in caso di cortocircuito alla fine della conduttura tra i tre conduttori polari, oppure - * della corrente di cortocircuito che si verifica in caso di cortocircuito alla fine della conduttura tra - un conduttore polare ed il conduttore di neutro - un conduttore polare ed il conduttore PEN - tra un conduttore polare ed il conduttore di protezione. Si deve prendere in considerazione il più piccolo dei tre valori. Si può prendere questo valore anche nella formula per calcolare il tempo d'interruzione consentito, se + della corrente di cortocircuito tripolare fornisce un valore inferiore. Se la protezione contro la corrente di cortocircuito è realizzata mediante cartucce fusibili, si deve verificare la protezione contro il cortocircuito solo in base alla minima corrente di cortocircuito. Il tempo d'interruzione massimo consentito t per la protezione dei conduttori non deve superare 5 s. Per motivi di protezione delle persone tabella può eventualmente rendersi necessario un tempo d'interruzione massimo consentito di 0,4 s. Se la protezione contro la corrente di cortocircuito è realizzata mediante interruttore di potenza o interruttore automatico, si deve verificare la protezione contro il cortocircuito in base sia alla minima che alla massima corrente di cortocircuito. - In base alla massima corrente di cortocircuito fornita dal costruttore dell'interruttore di potenza risp dell'interruttore automatico, il valore di passaggio I t non deve essere maggiore del prodotto k S del conduttore da proteggere. - In base alla minima corrente di cortocircuito si riesce a proteggere il conduttore contro il cortocircuito, se la corrente per la quale interviene il disinseritore magnetico della corrente di cortocircuito è minore della minima corrente di cortocircuito.

28 4.3.5 Coordinamento della protezione da sovraccarico e cortocircuito Esempio: si tratta di proteggere contro il cortocircuito un cavo isolato in PVC 3L+N+PE. I conduttori hanno una sezione S 2 di 1,5 mm. Entro quanto tempo la corrente di cortocircuito deve venire interrotta, affinché sia assicurata la protezione contro il cortocircuito? La corrente di cortocircuito tripolare calcolata in fase di progetto nel punto terminale della conduttura è di 800 A. + della corrente di cortocircuito tripolare è: A = 200 A. Con questi dati si calcola il tempo d'interruzione massimo consentito t entro il quale le dispositivi di protezione 2 contro il cortocircuito deve disinserire in modo da proteggere il conduttore di sezione S = 1,5 mm contro una corrente di circuito di I = 200 A. k Fig Protezione contro il cortocircuito mediante cartuccia fusibile Se la protezione contro il cortocircuito è realizzata mediante cartuccia fusibile, il punto d'intersezione della linea 200 A con la linea 0,74 s deve trovarsi al disopra della caratteristica d'intervento della cartuccia fusibile impiegata. La condizione è soddisfatta se viene scelta una cartuccia fusibile gg con una corrente nominale di 32 A. Controllo dell'impianto: Una volta conclusa l'installazione sono state misurate, nel punto terminale della conduttura con uno strumento di misurazione dell'anello di cortocircuito, le seguenti correnti di cortocircuito: - tra un conduttore polare ed il conduttore di neutro: 360 A; - tra il conduttore polare ed il conduttore di protezione: 450 A. * della minore delle due correnti di cortocircuito unipolare corrisponde a: * 360 A = 270 A. Dal calcolo eseguito con questa corrente si ottengono i seguenti valori: Con una corrente di 270 A, il tempo d'interruzione massimo necessario alla cartuccia fusibile per interrompere il circuito non deve superare 0,41 s. Se in base a questo risultato nella linea caratteristica d'intervento della cartuccia fusibile si disegna il punto d'intersezione della linea 270 A con la linea 0,41 s, si rileva che questo punto d'intersecazione si discosta dalla caratteristica molto di più del punto di coordinate ü200 A / 0,74 s ý. Il calcolo eseguito per un valore troppo piccolo di corrente sposta il risultato verso la zona sicura.

29 4.4.3 Protezione contro le sovratensioni dovute a influssi atmosferici e commutazioni Tabella Protezione da sovratensione B e) Tabella Protezione da sovratensione B e) (in conformità all'analisi dei rischi non occorrono misure di protezione) Tabella Protezione da sovratensione B e) (in conformità all'analisi dei rischi non occorrono misure di protezione) a) Lunghezza determinata d, d, d b) Numero di giorni di temporale B d1 d2 d3 Indica la lunghezza della linea aerea a bassa tensione alimentata dalla struttura costruttiva, limitata a 1 km. Indica la lunghezza del cavo a bassa tensione non schermato posato sotto terra alimentato dalla struttura costruttiva, limitata a 1 km. Indica la lunghezza della linea aerea ad alta tensione alimentata dalla struttura costruttiva, limitata a 1 km. La lunghezza del cavo ad alta tensione posato sotto terra è trascurata. La lunghezza del cavo a bassa tensione schermato posato sotto terra è trascurata.

30 4.4.3 Protezione contro le sovratensioni dovute a influssi atmosferici e commutazioni Introduzione di condutture metalliche Gli scaricatori di sovratensione devono essere dimensionati per innescare l'arco di scarica per una tensione ad impulso di 1/50 del valore massimo di 50 % della scarica tensione alternata a 50 Hz (valore effettivo) dell'elemento isolante. ( Fig e.2) Fig Disposizione di scaricatore di sovratensione e collegamento equipotenziale di protezione Nota: Posa sotterranea del cavo 1 Protezione contro i fulmini secondo 4 SNR üblitzschutzsysteme ý 2 Ventilazione, riscaldamento e simili 3 Tubazione d'acquedotto 4 Dispersore di terra secondo 4 SNR üfundamenterder ý o altri dispersori 5 Costruzioni metalliche 6 Tubazione per carburante (per es. con protezione catodica) 7 Elemento isolante con scaricatore 8 Collegamento equipotenziale di protezione 9 Connessione del conduttore equipotenziale con il conduttore PEN o con il conduttore di protezione (PE) negli impianti secondo sistema TN o con il conduttore di protezione (PE) negli impianti secondo sistema TT 10 Punto di sezionamento per misurazioni

31 4.4.3 Protezione contro le sovratensioni dovute a influssi atmosferici e commutazioni Fig Disposizione di elementi isolanti in tubazioni per carburante Particolare A 1 Elemento isolante (per le esigenze relative agli elementi isolanti, vedi 4 STI üdirettiva Misure di protezione contro gli effetti pericolosi della corrente elettri-ca in impianti di cisterne con o senza raccordo ferroviario. (WeT) ý; pubblicate da ESTI) 2 Scaricatore (in versione antideflagrante con elemento isolante montato nelle zone 1 o 2) 3 Tubazione metallica nell'edificio 4 Tubazione metallica in uscita, per es. diretta al serbatoio 5 Parete dell'edificio 6 Isolamento supplementare attraverso la parete fino all'elemento isolante 7 Armatura della fondazione 8 Collegamento equipotenziale di protezione - Appendice alla WeT: Direttive per gli elementi isolanti e rispettivi scaricatori per la separazione elettrica delle tubazioni

32 4.4.3 Protezione contro le sovratensioni dovute a influssi atmosferici e commutazioni A Istruzioni per il controllo di sovratensioni mediante dispositivi di protezione contro le sovratensioni (SPD) in linee aeree Secondo e la nota 1 è possibile garantire la protezione contro le sovratensioni mediante installazione di dispositivi di protezione contro le sovratensioni (SPD) direttamente all'interno dell'impianto elettrico oppure, in accordo con il gestore di rete, nelle linee aeree della rete di distribuzione dell'alimentazione elettrica. Sono per esempio consentite le seguenti misure: a) nel caso di reti di distribuzione sotto forma di reti a linee aeree, la protezione contro le sovratensioni va prevista nei punti di diramazione ed in particolare nel punto terminale di ogni diramazione di linea aerea con lunghezza superiore a 500 m. I dispositivi di protezione contro le sovratensioni vanno previsti lungo le condutture della rete di distribuzione con una distanza di 500 m ciascuno. La distanza reciproca tra i dispositivi di protezione (SPDs) contro le sovratensioni installati deve essere inferiore a 1000 m. b) con rete di distribuzione dell'alimentazione elettrica installata in parte come rete a linea aerea ed in parte come rete cablata, la protezione contro le sovratensioni va prevista secondo a) sulle linee aeree in ogni punto di passaggio dalla rete a linee aeree alla rete cablata; c) con rete di distribuzione a sistema TN prevista per l'alimentazione di impianti elettrici, nei quali la protezione contro guasto (protezione contro il contatto indiretto) è realizzata mediante üinterruzione automatica dell'alimentazione elettrica ý, i conduttori isolati da terra dei dispositivi di protezione contro le sovratensioni all'interno dei conduttori polari, sono collegati con il conduttore PEN o con il conduttore di protezione (PE). d) con rete di distribuzione a sistema TT prevista per l'alimentazione di impianti elettrici, nei quali la protezione contro guasto (protezione contro il contatto indiretto) è realizzata mediante üinterruzione automatica dell'alimentazione elettrica ý, i dispositivi di protezione (SPDs) contro le sovratensioni sono previsti per i conduttore polari e per il conduttore di neutro. Nei punti in cui il conduttore di neutro della rete di alimentazione è efficacemente collegato a terra, non è necessario prevedere un dispositivo di protezione contro le sovratensioni per il conduttore di neutro.

33 5.1.1 Generalità.3 Dato che nell'allacciamento ai dispositivi d'innesto di rete si devono portare i conduttori di neutro e di protezione in ogni caso separati, si possono installare, per un collegamento a volontà degli apparecchi elettrici mobili di energia solo i dispositivi d'innesto alla rete indicati nella tabella Nota: Negli impianti esistenti si possono impiegare ancora per ampliamenti e come ricambio, i dispositivi d'innesto tipo 34, 53, 57 e 61, solo se questi tipi sono già disponibili..4 { Per ogni prodotto tecnico o costruzione tecnica ci deve essere una documentazione tecnica. Una parte importante di questa documentazione è costituita dai dati che concernono la sicurezza del prodotto, per garantire che il montaggio, l'applicazione e la utilizzazione si svolgano in condizioni di sicurezza. Determinante per il contenuto della documentazione tecnica e delle direttive di servizio, di montaggio e di manutenzione, sono le direttive europee valide ( 4 Direttiva impianti a bassa tensione, Direttiva CEM, Direttiva ATEX ecc.) e le corrispondenti Norme armonizzate. Se queste non sono disponibili, si può ricorrere alla Pubblicazione 4 Bollettino d'informazione SUVA No I mezzi di servizio devono di regola essere costituiti in modo che gli usuali provvedimenti che si presume siano conosciuti, siano sufficienti a garantire la sicurezza richiesta e che non siano necessari provvedimenti particolari, che normalmente non sono conosciuti. Si presentano motivi speciali, che giustificano provvedimenti particolari, quando per es. le esigenze per una costruzione di uso universale non sono più economicamente sostenibili o ci sono condizionamenti tecnici. Per impiego di mezzi di servizio si intendono: 1. montaggio ed allacciamento 2. applicazione, uso e manutenzione Esempi per 1.: cucine incassate, frigoriferi incassati, lavastoviglie, lampade incassate, lampade con alimentatori, apparecchi elettrici di energia con motore, apparecchi radio, amplificatori, giradischi incassati, apparecchi per grill, apparecchi con ventilazione forzata (ventilatore incorporato), unità riscaldanti incorporate in parti di edificio, tutti gli apparecchi citati per es. per quanto concerne le aperture di ventilazione o le distanze dagli involucri o dalle parti di edificio combustibili, macchine lavatrici che per es. per le vibrazioni devono essere montate su uno zoccolo di fondazione. Esempi per 2.: elettrodi di bollitori ad immersione per la preparazione di succhi dolci, cuscini termici per es. in relazione alla regolazione del calore ed alla relativa durata del riscaldamento o alla protezione contro l'umidità, lampade a raggi infrarossi per l'allevamento di animali ( üpuò essere usata solo con la griglia di protezione ed un adatto dispositivo di sospensione ý). Oltre alle istruzioni indispensabili citate in 2., ci sono anche quelle istruzioni che non sono obbligatorie, ma che servono unicamente alla sicurezza dell'esercizio, come per es.: apparecchio di cottura ünon immergere nell'acqua ý.

34 5.1.1 Generalità Mezzi di servizio.2 { Il senso di rotazione delle fasi è spesso errato quando si allacciano i motori trifasi tramite dispositivi d'innesto alla rete, specialmente per gli attrezzi elettrici a mano, per le macchine edili e simili. La necessaria inversione dei conduttori polari induce spesso le persone non pratiche ad interventi non permessi, che hanno già provocato casi d'infortunio e casi anche con conseguenze mortali. Il senso errato di rotazione delle fasi fa girare in senso inverso le macchine come le pompe, i miscelatori di cemento, i dischi di molatrici e questo può anche essere causa di danni rilevanti e d'infortuni. Come successione normale dei conduttori polari valgono le sequenze L1 L2 L3, L2 L3 L1 o L3 L1 L2. Non si esige una fissa assegnazione dei conduttori polari agli alveoli. Lo scambio ciclico dei conduttori polari mantenendo la normale successione dei conduttori stessi può essere necessario, per assicurare nell'allacciamento di apparecchi elettrici monofasi, un carico di corrente nella rete il più possibile equilibrato. Nelle due figure seguenti è indicata con una freccia la normale sequenza dei conduttori polari per l'allacciamento di prese a spina rettangolari. Fig Allacciamento di prese Parti sotto tensione.1 { Le parti sotto tensione sono sottratte al contatto accidentale, se sono coperte o contenute in involucri, in modo da escludere che possano essere raggiunte con il dito normalizzato di prova. Fig Dito normalizzato di prova secondo EN I mezzi di servizio che secondo il loro scopo possono presentare in misura limitata parti sotto tensione e sono accessibili solo alle persone addestrate in elettrotecnica (BA4), trovano applicazione nei seguenti casi: - elettrodi di apparecchi di uso medico; - pinze di saldatore in impianti di saldatura; - elettrodi dei forni elettrici di fusione; - elettrodi e porta-elettrodi dei bagni galvanici.

35 5.2 Condutture 5.2 Condutture Generalità e tipi di condutture Principio.4 Questa misura serve per ridurre al minimo l'estensione del campo magnetico dei conduttori percorsi da corrente, mediante effetto di compensazione (far passare insieme il conduttore di andata e di ritorno vicini) e per evitare induzioni magnetiche indesiderate. La misura è sia a favore della protezione da radiazioni non ionizzanti (uomo), sia a favore della compatibilità elettromagnetica (apparecchi) Genere di posa in funzione del tipo di costruzione della conduttura.3 { Le proprietà dei diversi conduttori e delle diverse condutture sono definite da sigle distintive secondo 4 HD 361. Tuttavia la struttura dei conduttori e delle condutture può essere differente, anche quando le loro sigle di designazione sono contrapposte nelle tabelle, (questo vale soprattutto per le condutture armonizzate). Però, per quanto concerne la loro applicazione, esse si equivalgono. Dato che il genere di posa ha una importanza determinante nella scelta dei conduttori e delle condutture, le tabelle sono distinte per: 1. struttura ed applicazione di conduttori e condutture fisse, tabella ; 2. struttura ed applicazione di conduttori e condutture mobili, tabella Sistema di definizione delle sigle per le condutture isolate 4 HD 361 tabella : La sigla di designazione si definiscono le proprietà essenziali di un cavo: - riferimento alle Norme; - tensione nominale; - struttura del cavo per principio in sequenza radiale, iniziando dall'interno con il materiale isolante; - forma del conduttore; - numero e sezione dei conduttori.

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