C KONINKLIJKE NUMICO/MELLIN Provvedimento n L AUTORITÀ GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO

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1 C KONINKLIJKE NUMICO/MELLIN Provvedimento n L AUTORITÀ GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO NELLA SUA ADUNANZA del 4 maggio 2005; SENTITO il Relatore Giorgio Guazzaloca; VISTA la legge 10 ottobre 1990, n. 287; VISTO l atto pervenuto da parte di Koninklijke Numico N.V. in data 4 marzo 2005; VISTA la propria richiesta di informazioni del 24 marzo 2005; VISTE le risposte alla richiesta di informazioni dell Autorità, pervenute da parte di Koninklijke Numico N.V. e di Mellin S.p.A. in data 11 aprile 2005; CONSIDERATO quanto segue: I. LE PARTI 1. Koninklijke Numico N.V. (di seguito NUMICO) è una società ad azionariato diffuso di diritto olandese quotata alla borsa di Amsterdam attiva nella produzione e commercializzazione di prodotti alimentari per l infanzia e nutrizione clinica. Con riferimento ai prodotti alimentari per l infanzia, NUMICO opera a livello mondiale, benché le sue attività siano concentrate prevalentemente in Europa, ove la società realizza circa il 78% del fatturato relativo alle vendite di tali prodotti. In Italia NUMICO è presente per il tramite della società NUTRICIA ITALIA S.p.A., holding di controllo delle società operative NUTRICIA S.p.A. e MILUPA S.p.A., entrambe attive nella commercializzazione di prodotti alimentari per l infanzia. Nel 2003 il fatturato consolidato realizzato, a livello mondiale, dal gruppo cui appartiene Numico è stato pari a milioni di euro, di cui [ ] 1 milioni di euro realizzati nell Unione Europea e [80-100] milioni di euro realizzati in Italia. 2. Mellin S.p.A. (di seguito MELLIN) è una società con sede ad Agrate Brianza (MI) attiva in Italia nella commercializzazione di prodotti alimentari per l infanzia. MELLIN è controllata da Findim S.p.A. (di seguito FINDIM), holding di partecipazioni in una serie di società operanti, in Italia e all estero, nel settore alimentare e nel settore immobiliare-finanziario, facente capo alla famiglia Fossati. In particolare, Findim opera nel settore alimentare in Italia per il tramite della società Star - Stabilimento Alimentare S.p.A. (di seguito STAR). Nel 2003 Mellin ha realizzato, interamente in Italia, un fatturato pari a 142 milioni di euro. II. DESCRIZIONE DELL OPERAZIONE 3. L operazione comunicata consiste nell acquisizione del controllo esclusivo di MELLIN da parte di NUMICO. In particolare l accordo sottoscritto tra le parti prevede che il 50% delle azioni di MELLIN venga direttamente trasferito da FINDIM a NUMICO e che il restante 50% sia conferito da FINDIM in NUMICO con sottoscrizione da parte dei venditori di azioni di nuova emissione di NUMICO; in tal modo FINDIM verrà ad acquisire una partecipazione al capitale di NUMICO pari al 3,88% del capitale sociale della società post-transazione. 4. Le parti hanno sottoscritto un patto di non concorrenza, in virtù del quale i venditori non devono svolgere in Italia, per un periodo di tre anni dalla data del closing dell operazione, alcuna attività di produzione, commercializzazione, distribuzione e vendita di prodotti per l infanzia. Contestualmente, i venditori si sono impegnati, per un periodo di due anni, ad astenersi dal contattare a fini di assunzione e dall assumere dipendenti di Mellin o comunque persone che prestino la propria attività per l impresa acquisita. III. QUALIFICAZIONE DELL OPERAZIONE 5. L operazione notificata, in quanto comporta l acquisizione del controllo di un impresa, costituisce una concentrazione ai sensi dell'articolo 5, comma 1, lettera b), della legge n. 287/90. Essa rientra nell ambito di applicazione della legge n. 287/90, non ricorrendo le condizioni di cui all articolo 1, del Regolamento CE n. 139/04 ed è soggetta all obbligo di comunicazione preventiva disposto dall articolo 16, comma 1, della medesima legge, in quanto il fatturato totale realizzato nell ultimo esercizio a livello nazionale dall impresa acquisita è superiore a 41 milioni di euro. 6. Il patto di non concorrenza e la clausola di astensione descritti in precedenza costituiscono restrizioni accessorie all'operazione, in quanto appaiono strettamente funzionali alla salvaguardia del valore dell'azienda acquisita, a 1 [Nella presente versione alcuni dati sono omessi, in quanto si sono ritenuti sussistenti elementi di riservatezza o di segretezza delle informazioni.]

2 condizione che il patto di non concorrenza abbia una durata limitata nel tempo, non eccedente comunque il periodo di due anni decorrenti dalla data di perfezionamento della presente operazione. Al riguardo, occorre osservare che una durata del patto di non concorrenza superiore a due anni risulterebbe eccedere l esigenza di garantire all acquirente il trasferimento dell'effettivo valore dell'acquisizione 2. Tale patto, pertanto, rientra nell'ambito di valutazione della presente operazione. IV. VALUTAZIONE DELLA CONCENTRAZIONE I mercati interessati 7. L operazione interessa il settore dei prodotti alimentari per l infanzia, nel quale operano sia NUMICO che MELLIN. A tale settore appartiene un ampia gamma di prodotti, che vanno dal latte per l infanzia agli alimenti per lo svezzamento, quali gli omogeneizzati, i liofilizzati, le farine, i cereali, i biscotti e gli infusi per l infanzia. Dal punto di vista antitrust, all interno del settore possono essere individuati più mercati distinti sotto il profilo merceologico, che verranno di seguito definiti. 8. Nell ambito del latte per l infanzia si distinguono il latte di partenza, destinato ai lattanti di età tra 0 e 4-6 mesi (spesso identificato anche come latte 1 ) ed il latte di proseguimento, destinato ai lattanti tra il 6 ed il 12 mese di vita (comunemente definito anche come latte 2 ) 3. Il primo costituisce un sostituto del latte materno, mentre il secondo costituisce un alimento di proseguimento al latte materno o al latte per lattanti. Sono poi prodotti e commercializzati i latti speciali, destinati ad alimentare il lattante in presenza di situazioni particolari (neonati prematuri), o patologiche o di disturbi gastrointestinali (latti ipo-allergenici, alla soia, anti-rigurgito, anti-diarroici, ecc.), tanto nei primi mesi di vita quanto nell alimentazione di proseguimento dopo il 4 mese di età. In ragione dei differenti bisogni alimentari del bambino che soddisfano, i vari tipi di latte presentano una differente composizione. La composizione del latte di partenza, in particolare, tiene conto della fatto che, durante i primi quattrosei mesi di vita, il neonato non assume altro alimento che il latte (sia questo materno ovvero artificiale), mentre quella del latte di proseguimento è coerente con la funzione di integrazione che tale prodotto svolge nella dieta del bambino, che comincia ad arricchirsi di alimenti comuni (frutta, verdura, proteine del pesce e della carne, carboidrati). I latti speciali, d altra parte, presentano formulazioni specifiche in relazione ai particolari problemi del neonato che intendono soddisfare. 9. Secondo le valutazioni effettuate dall Autorità nell ambito di precedenti interventi nel settore del latte per l infanzia 4, il latte di partenza, il latte di proseguimento e i latti speciali definiscono altrettanti mercati del prodotto distinti. Le varie tipologie di latte artificiale, infatti, non risultano tra loro sostituibili, dal lato della domanda, in quanto si indirizzano ai bisogni alimentari di fasi di vita diverse del bambino, ovvero, nel caso dei latti speciali, al superamento di particolari intolleranze alimentari o condizioni fisiche del neonato (per esempio, in caso di bambino nato prematuro). 10. Ognuno di tali mercati - latte di partenza, latte di proseguimento e latti speciali - dal punto di vista geografico può essere ritenuto di ampiezza nazionale, in considerazione dei seguenti fattori. In primo luogo, pur in presenza di direttive comunitarie a riguardo, le regolamentazioni nazionali riguardanti la produzione e la distribuzione di latte per l infanzia presentano delle specificità nazionali. In secondo luogo, in alcuni casi i marchi commerciali delle principali imprese differiscono tra i singoli Paesi 5. Ciò può rendere non immediatamente riconoscibile agli occhi del consumatore una marca di latte altrimenti conosciuta ed abitualmente acquistata, rendendo così più difficile l acquisto di un prodotto confezionato importato da un altro Paese europeo. In terzo luogo, ogni Paese europeo si contraddistingue per differenti modalità di distribuzione del prodotto. Alcuni Paesi (es. Italia, Belgio) si caratterizzano per un elevata percentuale (per il latte di partenza in Belgio pari a quasi il 100%) di vendite attraverso il canale farmaceutico, laddove in altri Paesi, anche confinanti con i precedenti (es. Austria, Germania, Olanda) il canale distributivo delle farmacie ha un carattere residuale rispetto alla prevalenza delle vendite nella grande distribuzione alimentare e nelle catene di negozi specializzati nella vendita di prodotti per l igiene e per la casa. 2 [Cfr. Comunicazione della Commissione sulle restrizioni direttamente connesse e necessarie alle concentrazioni, 2005/C 56/03, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell Unione Europea del 5/3/2005, C 56/24.] 3 [La distinzione è sancita a livello normativo dal D.M. n. 500/94 che negli alimenti per neonati distingue tra: a) "alimenti per lattanti, ossia prodotti destinati alla particolare alimentazione dei lattanti nei primi 4-6 mesi di vita, in grado di soddisfare da soli il fabbisogno nutritivo di questa fascia di età"; b) "alimenti di proseguimento, ossia prodotti destinati alla particolare alimentazione della prima infanzia dopo il quarto mese di vita (fino al compimento del primo anno), costituenti il principale elemento liquido nell'ambito dell'alimentazione progressivamente diversificata per questa fascia di età".] 4 [Caso I328, Latte artificiale per neonati, concluso con provvedimento n del 2 marzo 2000 e caso I623, Prezzi del latte per l infanzia, avviato con provvedimento n dell 8 luglio 2004.] 5 [A titolo di esempio, il marchio di Nestlé Nidina è presente in Italia e Spagna, mentre il prodotto è venduto sotto i nomi di Nidal Novaia in Francia, Beba in Germania, Austria, Belgio e Nan in Belgio e nei Paesi Bassi; alcune differenze nei nomi commerciali si registrano anche per i prodotti di Milupa/Nutricia.]

3 Infine, ad ulteriore conferma del carattere nazionale dell ambito geografico dei mercati del latte per l infanzia, tra i vari Paesi europei si rilevano differenze nei prezzi di vendita del latte (anche se per lo più di pochi euro per chilogrammo di prodotto, con l eccezione dell Italia), e questo anche in Paesi confinanti. Pertanto, l ambito geografico dei mercati del latte di partenza, del latte di proseguimento e dei latti speciali è dato dal territorio nazionale. 11. Omogeneizzati e liofilizzati sono prodotti che, a partire all incirca dal 4 mese di età del bambino, integrano il latte nell alimentazione per l infanzia, specificamente mediante l apporto di proteine 6. Mentre gli omogeneizzati sono venduti in vasetti che contengono mono-porzioni di prodotto pronto per l uso, i liofilizzati, per essere consumati, devono essere trattati con l aggiunta di acqua o latte e sono commercializzati in confezioni sufficienti per la preparazione di più pasti. Deve ritenersi che le due tipologie di prodotto, in quanto destinate al medesimo utilizzo, siano tra loro altamente sostituibili dal lato della domanda. Tale valutazione sembra essere confermata dai comportamenti di acquisto registrati in Italia tra il 2003 ed il 2004, quando, a fronte di una riduzione del prezzo relativo degli omogeneizzati, il consumo di questi ultimi è aumentato di circa il 5%, compensando una riduzione nel consumo di liofilizzati di analoghe proporzioni, così che i consumi complessivi sono rimasti sostanzialmente invariati. Per tali ragioni si ritiene che il mercato rilevante ai fini della valutazione della presente operazione includa sia gli omogeneizzati che i liofilizzati, che sinteticamente vengono indicati come pasti per l infanzia. 12. I biscotti, le farine lattee ed i cereali sono prodotti che integrano l alimentazione per l infanzia mediante l apporto di carboidrati. Benché caratterizzate da un analogo apporto nutrizionale, le diverse tipologie di prodotto si caratterizzano per modalità di impiego differenti, che le rendono adeguate all alimentazione di bambini in differenti fasce di età: infatti, le farine ed i cereali costituiscono un alimento semi-solido, che, a differenza dei biscotti, non richiede una masticazione. Alla luce di tali considerazioni sembra corretto ritenere che le farine ed i cereali costituiscano un mercato del prodotto distinto rispetto ai biscotti per l infanzia Le infusioni per l infanzia sono bevande intese a soddisfare il fabbisogno di liquidi del bambino e vengono consumate prevalentemente lontano dai pasti, anche per scopi terapeutici, quali il miglioramento della digestione o il rilassamento. Dal punto di vista antitrust, deve escludersi che le infusioni per l infanzia costituiscano un mercato del prodotto distinto: infatti anche le medesime bevande destinate agli adulti sembrano poter soddisfare il bisogno di liquidi del bambino; le due tipologie di prodotto, pertanto, presentano una elevata sostituibilità dal lato della domanda. Il mercato del prodotto rilevante ai fini della valutazione dell operazione è dunque costituito dall insieme di tutte le infusioni, incluse quelle per adulti Dal punto di vista geografico, il mercato dei pasti per l infanzia, quelli delle farine e dei biscotti per l infanzia devono ritenersi di ampiezza nazionale in considerazione delle differenze nelle abitudini di consumo, delle specificità nel packaging e nella etichettatura dei prodotti, nonché della differenziazione dei marchi utilizzati per la commercializzazione dei prodotti, i quali generalmente differiscono tra i vari paesi. Anche il mercato delle infusioni sotto il profilo geografico risulta di ampiezza nazionale in considerazione delle specificità nelle abitudini di consumo degli italiani In sintesi, sotto il profilo merceologico, costituiscono mercati rilevanti ai fini della valutazione della presente operazione i mercati relativi ai seguenti prodotti: latte di partenza, latte di proseguimento, latti speciali, farine (inclusi i cereali), biscotti, infusi. Tutti i mercati hanno ampiezza geografica nazionale. La struttura dei mercati del latte per l infanzia 16. Tutti e tre i mercati del latte per l infanzia rilevanti ai fini della presente valutazione mostrano un grado di concentrazione molto elevato: sia nel mercato del latte di partenza che in quello del latte di proseguimento i primi cinque operatori (Plasmon, Nestlé, Humana, Mellin e Numico) rappresentano circa il 95% dell offerta complessiva; nel mercato dei latti speciali oltre il 90% dell offerta è concentrata in capo a quattro operatori (Plasmon, Humana, Mellin e Numico). 6 [Gli omogeneizzati possono essere anche alla frutta o alla verdura, oltre che di carne o pesce. Tuttavia, non si ritiene necessario enucleare tale tipologia di omogeneizzati, in quanto i produttori di omogeneizzati tendono ad offrire l intera gamma di prodotti; inoltre l eventuale individuazione di mercati del prodotto distinti in base alla composizione degli omogeneizzati non modificherebbe la valutazione dell operazione.] 7 [Siffatta distinzione è stata delineata dall Autorità nella valutazione della concentrazione C/ Nutricia Belgie/Milupa (cfr. provvedimento n del 4 novembre 1999), nell ambito della quale, tuttavia, non risultava necessario definire con esattezza i mercati interessati, in quanto una diversa valutazione non avrebbe mutato la valutazione dell operazione.] 8 [Tale orientamento è stato seguito dall Autorità nella valutazione della concentrazione C2926 Unilever Italia/Del Monte, provvedimento n del 18 dicembre ] 9 [Cfr. caso C2926 Unilever Italia/Del Monte, cit..]

4 17. Le tabelle di seguito riportate indicano, per ciascuno dei tre mercati, gli operatori presenti e le rispettive quote di mercato, calcolate sulla base dei dati relativi alle vendite che gli operatori realizzano presso i distributori al dettaglio (cosiddetti dati di sell-in), aggiornati al primo semestre 2004, forniti dagli operatori nell ambito dell istruttoria I Tabella 1 mercato del latte di partenza sem. Plasmon [20-25%] [20-25%] [20-25%] [20-25%] Nestlé [25-30%] [25-30%] [20-25%] [20-25%] Humana* [15-20%] [15-20%] [15-20%] [15-20%] Mellin [10-15%] [10-15%] [15-20%] [15-20%] Numico [10-15%] [10-15%] [10-15%] [10-15%] Altri [5-10%] [5-10%] [5-10%] [5-10%] Totale 100% 100% 100% 100% (*) La quota include anche le vendite realizzate da Milte Italia S.p.A., società controllata da Humana Italia S.p.A.. Fonte: elaborazioni su dati forniti dagli operatori nell ambito dell istruttoria I623 Prezzi del latte per l infanzia. Tabella 2 mercato del latte di proseguimento sem. Plasmon [25-30%] [25-30%] [25-30%] [25-30%] Nestlé [25-30%] [25-30%] [20-25%] [25-30%] Mellin [10-15%] [10-15%] [15-20%] [15-20%] Humana* [10-15%] [10-15%] [10-15%] [10-15%] Numico [10-15%] [10-15%] [10-15%] [10-15%] Altri [5-10%] [5-10%] [5-10%] [1-5%] Totale 100% 100% 100% 100% (*) La quota include anche le vendite realizzate da Milte Italia S.p.A., società controllata da Humana Italia S.p.A.. Fonte: elaborazioni su dati forniti dagli operatori nell ambito dell istruttoria I623 Prezzi del latte per l infanzia. Tabella 3 mercato dei latti speciali sem. Humana* [30-35%] [30-35%] [30-35%] [30-35%] Numico [35-40%] [30-35%] [30-35%] [25-30%] Plasmon [5-10%] [10-15%] [10-15%] [15-20%] Mellin [10-15%] [10-15%] [10-15%] [10-15%] Nestlé [1-5%] [1-5%] [1-5%] [1-5%] Altri [1-5%] [1-5%] [5-10%] [5-10%] Totale 100% 100% 100% 100% (*) La quota include anche le vendite realizzate da Milte Italia S.p.A., società controllata da Humana Italia S.p.A.. Fonte: elaborazioni su dati forniti dagli operatori nell ambito dell istruttoria I623 Prezzi del latte per l infanzia. 18. Nei mercati del latte di partenza e di proseguimento il primo operatore è Plasmon, mentre MELLIN e NUMICO rappresentano rispettivamente il quarto (il terzo nel latte 2) ed il quinto operatore. In tali mercati la quota di MELLIN 10 [I dati forniti dalle parti nella comunicazione della concentrazione indicavano, per ciascun concorrente, volumi di vendita non congruenti rispetto a quelli forniti dagli operatori nell ambito dell istruttoria I623. Le riposte alle richieste di informazioni dell Autorità, pervenute in data 11 aprile 2004, hanno consentito di chiarire che i dati forniti dalle parti, di fonte Nielsen, si riferivano alle vendite di latte ai consumatori finali (cosiddetti dati di sell-out). L impiego delle due tipologie di dati conduce al calcolo di quote di mercato leggermente differenti, le quali in ogni caso confermano la struttura oligopolistica dei mercati. Ai fini della valutazione degli effetti dell operazione appare preferibile utilizzare i dati di sell-in, i quali rappresentano le vendite degli operatori attivi nei mercati interessati, senza alcuna interferenza riconducibile alle politiche di vendita adottate dagli operatori attivi nella successiva fase della distribuzione al dettaglio. Tali dati inoltre consentono di disaggregare le vendite degli operatori nei diversi canali distributivi, un elemento che assume particolare rilievo ai fini della valutazione della presente operazione.]

5 ha registrato un incremento nel corso degli ultimi quattro anni, passando dal [10-15%] al [15-20%] nel mercato del latte 1 e dal [10-15%] al [15-20%] in quello del latte 2. Nel mercato dei latti speciali il primo operatore è Humana, mentre NUMICO, che nel 2001 occupava la posizione di primo operatore, attualmente detiene una quota pari al [25-30%], di circa quattro punti percentuali inferiore rispetto a quella di Humana. In tale mercato MELLIN ha registrato un rafforzamento nel corso del tempo ed attualmente è il quarto operatore, con una quota pari al [10-15%]. 19. Rileva notare che, tra i principali operatori, MELLIN è l unico a non essere verticalmente integrato nella fase di produzione del latte: esso si rifornisce infatti presso la società francese Bledina, appartenente al gruppo Danone. Plasmon, Humana e Numico appartengono a gruppi multinazionali specializzati nella produzione di alimenti per l infanzia, i quali vendono il latte per l infanzia in numerosi paesi europei ma centralizzano la fase di produzione in uno o pochi stabilimenti 11. Anche Nestlé è un operatore multinazionale, benché non specializzato nei soli alimenti per l infanzia, e per tali prodotti dispone di propri impianti di produzione. Le caratteristiche dei mercati del latte per l infanzia 20. I mercati del latte per l infanzia presentano caratteristiche in larga misura comuni, tra le quali assume rilievo in primo luogo la circostanza per cui in Italia il prodotto è venduto ad un prezzo notevolmente più elevato rispetto a quello degli altri paesi europei (in media il differenziale di prezzo è nell ordine del 150%). 21. Il latte per l infanzia offerto dai diversi operatori è sostanzialmente omogeneo in termini di proprietà nutrizionali. Ciò nonostante il prodotto venduto con differenti marchi è percepito come differenziato dagli acquirenti, i quali risultano essere significativamente influenzati dalle indicazioni che ricevono presso le strutture sanitarie dove avviene la nascita del bambino (per quanto riguarda i neonati che fin dalla nascita vengono nutriti con il latte artificiale) e più in generale dalle prescrizioni dei pediatri, che di norma fanno riferimento ad un particolare marchio. L intermediazione degli specialisti sanitari contribuisce a rendere le decisioni di acquisto relativamente poco sensibili al prezzo: infatti, i genitori, che in ampia misura si lasciano guidare dai consigli medici, percependo il latte per l infanzia alla stregua di un farmaco, non hanno mostrato una elevata sensibilità nei riguardi del prezzo; né del resto i medici, i quali non sostengono direttamente il costo di acquisto del prodotto, prestano cruciale attenzione a tale variabile. 22. Solo di recente ampie campagne di informazione veicolate dalla stampa e dalla televisione, unitamente ad interventi del Ministro della Salute, hanno contribuito a diffondere tra i consumatori una maggior consapevolezza della sostanziale fungibilità, in termini nutrizionali, tra i prodotti commercializzati con marche differenti. Questa, a sua volta, ha indotto una maggiore attenzione nei riguardi dei prezzi di vendita. Coerentemente con l incipiente evoluzione dei comportamenti di acquisto dei consumatori, alcuni operatori hanno iniziato a commercializzare latte per l infanzia a prezzi decisamente inferiori rispetto alla media di mercato: si tratta in particolare di Coop Italia, che dal mese di novembre 2004 offre latte di partenza e di proseguimento a marchio proprio nei propri punti vendita, e delle farmacie, che dal mese di febbraio 2005 offrono un prodotto importato dalla Germania e distribuito da Federfarma con un marchio del tutto nuovo per il mercato italiano ( Neolatte ). 23. In ragione della enorme importanza che l intermediazione degli specialisti sanitari ha tradizionalmente esercitato e tuttora esercita sulle scelte dei consumatori, le imprese che offrono latte per l infanzia in Italia sostengono ingenti investimenti per promuovere i loro prodotto presso tali operatori, attraverso reti di informatori scientifici. Inoltre, presso le strutture ospedaliere, la promozione consiste spesso in forniture gratuite del latte di cui la struttura stessa necessita per l alimentazione dei neonati, organizzate secondo meccanismi di alternanza tra i produttori nei diversi mesi dell anno (cosiddette turnazioni). Viceversa, allo stato attuale le imprese che operano nei mercati del latte per l infanzia in Italia dedicano risorse del tutto esigue alla promozione del prodotto presso i consumatori finali: esse, infatti, interpretando restrittivamente la normativa che disciplina l attività pubblicitaria e promozionale del latte per l infanzia, di fatto si astengono dall utilizzo della comunicazione pubblicitaria ai consumatori 12. Soltanto Coop Italia, mostrando di seguire una strategia di comunicazione diametralmente opposta rispetto ai maggiori operatori, ha accompagnato il lancio del prodotto a marchio proprio, commercializzato ad un prezzo di gran lunga inferiore alla media nazionale, con una massiccia campagna pubblicitaria sui quotidiani nazionali. 24. Per quanto riguarda la distribuzione, il latte di partenza e quello di proseguimento sono venduti mediante tre canali distributivi: le farmacie, le sanitarie (o negozi specializzati in prodotti per l infanzia) e i punti vendita della grande distribuzione (di seguito anche GDO). Le farmacie hanno fino ad ora rappresentato il canale di gran lunga più importante, attraverso il quale, nel primo semestre 2004, è stato commercializzato oltre il 60% del latte 1 e circa il 11 [Ad esempio NUMICO realizza in Olanda la produzione del latte che commercializza in Italia.] 12 [Il D.M. n. 500/1994, recante Regolamento concernente l attuazione delle direttive 91/321 CEE della Commissione del 14 maggio 1991 sugli alimenti per lattanti e alimenti di proseguimento e 92/52 CEE del Consiglio del 18 giugno 1992 sugli alimenti per lattanti e alimenti di proseguimento destinati all esportazione verso Paesi terzi introduce diverse limitazioni alla comunicazioni pubblicitaria relativamente al solo al latte di partenza (latte 1i); tale orientamento è seguito anche dal recente D. M. del 22 febbraio 2005, n. 46, il quale vietata qualsiasi forma di pubblicità degli alimenti per lattanti, ivi comprese quelle su riviste scientifiche e pubblicazioni specializzate in puericultura, nonché pubblicità in occasioni di convegni, esposizioni; ecc.. Non sussistono restrizioni per la comunicazione pubblicitaria relativa al latte 2.]

6 50% del latte 2. La GDO veicola il 14% delle vendite di latte 1 ed il 27% delle vendite di latte 2. Le sanitarie distribuiscono circa un quarto del latte per l infanzia. I latti speciali vengono invece distribuiti soltanto mediante le farmacie, che assorbono circa i tre quarti delle vendite, e le sanitarie. Tabella 4 vendite per tipologia di latte e canale distributivo GDO Farmacie Sanitarie GDO Farmacie Sanitarie Latte 1 5% 72% 22% 7% 69% 23% Latte 2 19% 58% 23% 21% 55% 24% Latti speciali 0% 77% 22% 0% 75% 25% semestre GDO Farmacie Sanitarie GDO Farmacie Sanitarie Latte 1 11% 64% 25% 14% 62% 24% Latte 2 24% 50% 25% 27% 48% 25% Latti speciali 0% 74% 26% 0% 76% 24% Fonte: elaborazioni su dati forniti dagli operatori nell ambito dell istruttoria I623 Prezzi del latte per l infanzia. 25. Deve rilevarsi come, nel corso degli ultimi quattro anni, l importanza del canale farmacie sia andata progressivamente riducendosi nella distribuzione di latte 1 e di latte 2. Le vendite perse dal canale farmacia sono state pressoché interamente acquisite dalla GDO, che nel corso del quadriennio è passata dal 5% al 14% nelle vendite di latte 1 e dal 19% al 48% delle vendite di latte 2. L iniziativa di Coop Italia - la quale a partire da novembre 2004, concentrandosi solo sul canale GDO, ha realizzato vendite di latte 1 e latte 2 che dovrebbero attribuirle, nel canale stesso, quote pari a circa il 20%, corrispondenti al 3% - 4% dei rispettivi mercati ha certamente contribuito ad ampliare i volumi intermediati da tale canale distributivo. La distribuzione moderna, tuttavia, in Italia, a differenza di quanto accade nel resto dei paesi europei, riveste ancora un importanza limitata. 26. La prevalenza del canale farmacie nella distribuzione del latte di partenza e di proseguimento - cosa che pone l Italia in una posizione del tutto anomala nel contesto europeo - appare riconducibile alle scelte strategiche degli operatori, che fino ad ora hanno privilegiato la distribuzione del prodotto attraverso il canale farmacie, mantenendo viceversa molto limitata la propria presenza nel canale della moderna distribuzione. Fino al 2000 questa scelta è stata l oggetto di una esplicita concertazione tra i principali produttori come dimostrato dall Autorità nell ambito dell istruttoria I Anche successivamente a tale data i produttori di latte per l infanzia hanno continuato a privilegiare il canale farmacie, che tutt ora assorbe la quota più consistente delle vendite sia di latte 1 che di latte 2. A tale riguardo, NUMICO, in una memoria pervenuta in data 2 maggio 2005, ha sostenuto che nei primi mesi dell anno in corso i produttori di latte per l infanzia avrebbero accresciuto i volumi delle vendite realizzati mediante il canale della GDO, in misura tale da attribuire a quest ultimo un peso maggiore (pari al 20% delle vendite complessive in volume rilevate da Nielsen per il latte 1 ed al 40% per il latte 2). 27. In tale contesto le Parti della presente operazione hanno fino ad ora seguito strategie parzialmente divergenti. NUMICO ha sempre privilegiato il canale farmacie, mentre nel canale GDO, nel quale è entrata in ritardo rispetto ai concorrenti, realizza una quota minoritaria delle proprie vendite. MELLIN, invece, che appartiene ad un gruppo (STAR) attivo nella produzione e commercializzazione di generi alimentari tipicamente distribuiti attraverso la moderna distribuzione, è stato il primo tra i principali operatori a distribuire latte per l infanzia (di partenza e di proseguimento) attraverso il canale della GDO, nel quale allo stato attuale detiene la posizione di leadership. Infatti, considerando solo le vendite relative a tale canale, la quota di MELLIN, nel primo semestre 2004, è risultata pari al [40-45%] nel latte 1 ed al [25-30%] nel latte 2. Nel latte 1, in particolare, la quota di MELLIN, che era molto più elevata nel 2001 ([60-65%]), si è andata ridimensionando nel corso degli ultimi quattro anni, in concomitanza con l aumento delle vendite da parte dei concorrenti. Nel latte 2, invece, la quota di MELLIN si è leggermente accresciuta nel corso del quadriennio. 28. I mercati del latte si caratterizzano inoltre per una elevata trasparenza, frutto della diffusione dei listini con i prezzi di vendita al pubblico praticati dalle diverse imprese e del loro inserimento in banche dati alle quali le stesse imprese hanno accesso. Gli stessi prezzi di cessione del prodotto ai grossisti e distributori sono calcolati a partire dai prezzi al pubblico consigliati, dai quali viene detratto il margine di contribuzione alla distribuzione. 13 [In particolare l Autorità ha dimostrato che tra il 1997 ed il 2000 diversi produttori di latte per l infanzia presenti in Italia (NESTLÉ, PLADA, HUMANA, NUTRICIA, MILUPA e ABBOTT) hanno posto in essere un accordo volto a scegliere concordemente le farmacie quale unico canale distributivo per la commercializzazione del latte (cfr. I328 Latte artificiale per neonati, cit.).]

7 V. EFFETTI DELL OPERAZIONE DI CONCENTRAZIONE Gli effetti dell operazione nei mercati del latte per l infanzia 29. A seguito dell operazione, NUMICO verrebbe a detenere la posizione di primo operatore sia nel mercato del latte 1 che in quello del latte 2, con quote pari, rispettivamente, al [25-30%] e [25-30%].. In entrambi i mercati, una quota corrispondente a circa il 95%, prima ripartita tra cinque operatori, risulterebbe concentrata in capo a quattro operatori. NUMICO acquisirebbe la posizione di primo operatore anche nel mercato dei latti speciali, nel quale raggiungerebbe una quota pari al [40-45%]. In tale mercato, a seguito dell operazione, una porzione di offerta di circa il 90% sarebbe concentrata in capo a tre operatori. 30. Al fine di apprezzare i possibili effetti dell operazione occorre preliminarmente osservare che nei mercati del latte per l infanzia in Italia vari elementi di carattere strutturale, unitamente a scelte comportamentali delle imprese, hanno per lungo tempo contribuito ad indebolire la tensione competitiva, determinando equilibri caratterizzati da prezzi di vendita dei prodotti molto elevati. Gli stessi mercati sono stati infatti oggetto di ripetuti interventi da parte dell Autorità, che nel 2000 ha dimostrato come i principali operatori si fossero accordati per scegliere concordemente le farmacie quale unico canale distributivo per la commercializzazione del latte 14 e, più di recente, ha avviato nel 2004 un istruttoria tutt ora in corso per verificare l esistenza di un intesa avente per oggetto/effetto il coordinamento delle politiche commerciali dei soggetti interessati 15. D altra parte, i mercati del latte per l infanzia e in modo particolare quelli del latte di partenza e di proseguimento - hanno registrato negli ultimi mesi alcuni fatti nuovi che potrebbero sollecitare una progressiva evoluzione delle dinamiche di interazione tra le imprese nella direzione di una maggiore tensione competitiva rispetto al passato: in particolare, assumono rilievo la maggior consapevolezza acquisita dai consumatori, anche per effetto di campagne informative e di interventi del Ministro, circa la sostanziale equivalenza tra i prodotti commercializzati con marche differenti e, di conseguenza, la maggiore sensibilità nei riguardi dei prezzi di vendita; la commercializzazione di latte per l infanzia a marchio proprio, a partire da fine 2004, da parte di Coop Italia e, a partire da febbraio 2005, da parte di Federfarma nel canale farmacie. In entrambi i casi il prodotto è commercializzato ad un prezzo decisamente inferiore rispetto alla media di mercato. L operazione di concentrazione notificata, intervenendo nella fase iniziale di una potenziale evoluzione pro-competitiva dei mercati interessati, è suscettibile di interferire significativamente con tale processo, potendo in particolare contribuire a bloccarlo sul nascere o a rallentarlo notevolmente. 31. In effetti, solo nel caso in cui le decisioni di acquisto delle famiglie non mediate dagli specialisti sanitari diventasse l obiettivo precipuo delle strategie di vendita delle principali imprese e le vendite realizzate attraverso il canale della GDO assumessero rilievo prevalente, nei mercati del latte per l infanzia potrebbe svilupparsi una dinamica di interazione caratterizzata da una maggior tensione competitiva sui prezzi di vendita del latte. In tal caso infatti, come in genere accade per la gran parte dei beni di consumo, le principali variabili del confronto competitivo sarebbero rappresentate dal prezzo di vendita del latte e dalla differenziazione del prodotto, in termini sia di qualità, sia soprattutto di immagine e reputazione del marchio. Per tale ragione le argomentazioni di NUMICO secondo le quali nei primi mesi del 2005 i volumi delle vendite realizzate mediante il canale della GDO sarebbero cresciuti in modo considerevole devono essere verificate con particolare attenzione. 32. D altra parte deve considerarsi che l operazione notificata comporta la concentrazione tra MELLIN - l operatore leader nel canale della moderna distribuzione che, sfruttando la relativa espansione delle vendite intermediate da tale canale, negli ultimi quattro anni ha conseguito un incremento della quota detenuta nei mercati del latte 1 e del latte 2 - e NUMICO - uno dei principali produttori di latte per l infanzia a livello mondiale, presente in Italia con quote di mercato non elevate e vendite concentrate nel canale farmacie. L operatore risultante dalla concentrazione risulterebbe del tutto simile ai suoi maggiori concorrenti, potendo contare - al pari di Plada, Nestlé e Humana - su una struttura verticalmente integrata e su una presenza di rilievo nella vendita di latte per l infanzia nei mercati interessati, nonché su una adeguata copertura di tutti e tre i canali distributivi - al pari di Plada e Nestlé. 33. In considerazione delle particolari caratteristiche dei mercati interessati, nonché della peculiare fase evolutiva che gli stessi stanno attraversando, la modificazione strutturale indotta dall operazione notificata, in quanto idonea a determinare condizioni di simmetria tra i principali operatori, è suscettibile di facilitare l emergere di uno stabile equilibrio collusivo caratterizzato dalla convergenza delle politiche distributive dei singoli operatori sul canale farmaceutico, in luogo di una più ampia diffusione delle vendite mediante il canale GDO, che potrebbe determinare equilibri di mercato caratterizzati da prezzi più bassi. Per tale ragione si ritiene che l operazione possa comportare la costituzione di una posizione dominante collettiva in capo a NUMICO, Plada, Nestlé e Humana nei mercati del latte di partenza e di proseguimento, ed in capo a NUMICO, Plada e Humana nel mercato dei latti speciali. 34. A tale riguardo si ricorda che la recente giurisprudenza comunitaria, ha chiarito che la costituzione di una posizione dominante collettiva richiede essenzialmente che, in un mercato oligopolistico altamente concentrato, si 14 [cfr. I328 Latte artificiale per neonati, cit.] 15 [Cfr. caso I623, cit.]

8 verifichino cumulativamente le seguenti tre condizioni: i) l esistenza di un incentivo e la sussistenza della capacità delle imprese appartenenti all oligopolio di coordinarsi; ii) la capacità, da parte delle stesse imprese, di individuare eventuali comportamenti devianti e di attuare, in tale caso, efficaci strategie di punizione; iii) l assenza di vincoli di mercato, nel senso di mancanza di potere da parte dei concorrenti e dei consumatori di reagire agli effetti negativi del coordinamento Nel caso in esame, i principali operatori presenti in Italia nei mercati del latte per l infanzia avrebbero sia gli incentivi che la capacità di coordinarsi su una comune strategia, consistente nella vendita di latte per l infanzia prevalentemente attraverso il canale farmacie. La prevalente diffusione delle vendite attraverso il canale della GDO, che potrebbe alternativamente verificarsi, sarebbe infatti suscettibile di innescare una maggiore tensione competitiva dinamica di interazione competitiva incentrata sul prezzo di vendita del prodotto che, in un contesto di domanda di mercato stagnante, potrebbe comportare profitti più bassi. D altra parte, in ragione della simmetria che caratterizza i principali operatori in termini di quote di mercato, grado di integrazione verticale e capacità di presidiare i diversi canali distributivi tutti i maggiori produttori sarebbero in condizioni di punire efficacemente eventuali azioni individuali di deviazione dalla strategia idonea a massimizzare i profitti congiunti. 36. Infine, per quanto riguarda il potere dei concorrenti e dei consumatori di reagire agli effetti negativi del coordinamento, si rileva come, qualora le strategie dei quattro principali operatori del mercato convergessero stabilmente sulla vendita di latte per l infanzia prevalentemente attraverso il canale farmacie a prezzi elevati, gli unici soggetti che di fatto potrebbero adottare strategie aggressive, concentrando le vendite sul canale GDO, sarebbero le stesse catene distributive con le loro private label. Queste tuttavia sembrano incontrare una importante barriera all entrata nel mercato nel capitale di reputazione che, in ragione della delicatezza del prodotto destinato alla alimentazione dei neonati, il marchio deve possedere per riuscire ad attrarre la fiducia dei consumatori. Ed in effetti, delle varie catene distributive presenti in Italia, ad oggi l unica ad aver intrapreso la commercializzazione di latte per l infanzia è Coop Italia, la quale, anche in forza della sua natura di cooperativa di consumatori, gode di una solidissima reputazione costruita nel tempo. Gli effetti dell operazione nel mercato delle farine 37. Nel mercato delle farine, nel quale NUMICO e MELLIN detengono quote pari, rispettivamente, al [20-25%] ed al [25-30%], a fronte di Plasmon con il [25-30%] e di Nestlé con il [15-20%] (dati di fonte Nielsen). L operazione attribuirebbe a NUMICO la posizione di primo operatore con una quota di circa il [50-55%], determinando un rilevante aumento del grado di concentrazione (l indice di concentrazione HHI passerebbe a 3.711). 38. Tale modificazione strutturale è suscettibile di comportare significativi effetti unilaterali. Una preliminare valutazione degli effetti della concentrazione sui prezzi di equilibrio può essere effettuata sulla base di una simulazione; in particolare, a partire dai dati forniti dalle Parti in data 11 aprile 2005, è stata effettuata una simulazione basata sul modello PCAIDS, assumendo una elasticità di mercato pari a 1 ed una elasticità pari a 3,6 per le vendite di MELLIN. I risultati della simulazione mostrano che nel mercato delle farine, a seguito dell operazione, sia NUMICO che MELLIN potrebbero accrescere i prezzi in misura di circa il 9%. Complessivamente nel mercato potrebbe registrarsi un incremento dei prezzi nell ordine del 6% circa. Tali risultati, pur tenendo conto della circostanza per cui PCAIDS tende a sovrastimare gli effetti di prezzo, appaiono indicativi di un apprezzabile effetto unilaterale della concentrazione. In considerazione della importante asimmetria che l operazione potrebbe creare a favore di NUMICO, la quale consentirebbe a tale operatore di praticare incrementi di prezzo significativamente più elevati dei concorrenti, si ritiene che l operazione sia suscettibile di comportare la costituzione di una posizione dominante in capo a NUMICO. Gli effetti dell operazione negli altri mercati interessati 39. Nel mercato dei biscotti per l infanzia il primo operatore è Plada, con una quota pari a circa il [75-80%], mentre NUMICO e MELLIN detengono quote, rispettivamente, di circa il [10-15%] e di circa il [5-10%] 17. In considerazione della ridotta sovrapposizione tra le attività delle Parti che la concentrazione determinerà, si ritiene che la stessa non sia idonea a determinare una significativa restrizione della concorrenza nel mercato interessato. 40. Nel mercato dei pasti per l infanzia, secondo i dati di fonte Nielsen forniti dalle parti, il primo operatore è Plada, che detiene una quota pari al [60-65%]; MELLIN e NUMICO detengono quote pari, rispettivamente, al [25-30%] ed al [1-5%]. Di recente il mercato ha registrato l ingresso di Nestlé, che nel 2004 ha raggiunto una quota pari al [1-5%]. In tale contesto la concentrazione tra NUMICO e MELLIN è idonea a rafforzare in misura marginale la posizione che quest ultimo già detiene nel mercato dei pasti per l infanzia: al riguardo rileva infatti che NUMICO detiene una quota di mercato piuttosto esigua, pari al [1-5%]; inoltre, essendo le vendite di NUMICO pressoché interamente concentrate nel segmento dei liofilizzati, l operazione non comporterà alcuna sovrapposizione nel segmento degli omogeneizzati, il quale assorbe circa il 91-92% delle vendite complessive di pasti per l infanzia. 16 [Cfr. Sentenza del Tribunale di primo grado del 6 giugno 2002, causa T-342/99, Airtours/Commissione Airtours, par. 62. ] 17 [Le quote sono state stimate a partire dai dati forniti dalle Parti, i quali si riferiscono, da un lato, ad un mercato esteso fino ad includere sia i biscotti che le farine e, dall altro lato, al solo mercato delle farine.]

9 Per tale ragione può escludersi che l operazione sia suscettibile di restringere in misura significativa la concorrenza nel mercato interessato. 41. Nelle mercato delle infusioni NUMICO detiene una quota di circa il [10-15%], che a seguito dell acquisizione di MELLIN risulterà incrementata di altri [1-5] punti percentuali. NUMICO resterà esposto alla pressione competitiva di diversi operatori, che detengono quote confrontabili: tra questi il Gruppo STAR, che continuerà ad operare nella vendita di infusioni per gli adulti, con una quota pari a circa il [15-20%], nonché Bonomelli e Pompadour, che detengono quote pari rispettivamente al [15-20%] ed al [10-15%] (dati di fonte Nielsen). In tale contesto, l operazione non appare idonea a produrre effetti pregiudizievoli per la concorrenza. RITENUTO, pertanto, che l operazione in esame sia suscettibile di determinare, ai sensi dell'articolo 6 della legge n. 287/90, la costituzione o il rafforzamento di una posizione dominante sui mercati nazionali del latte di partenza, del latte di proseguimento, dei latti speciali e delle farine; DELIBERA a) l avvio dell'istruttoria, ai sensi dell'articolo 16, comma 4, della legge n. 287/90, nei confronti delle società Koninklijke Numico N.V. e Mellin S.p.A.; b) la fissazione del termine di giorni dieci, decorrente dalla data di notificazione del presente provvedimento, per l esercizio da parte dei legali rappresentanti delle parti, ovvero da persone da esse delegate, del diritto di essere sentiti, ai sensi dell'articolo 14, comma 1, della legge n. 287/90, precisando che la richiesta di audizione dovrà pervenire alla Direzione B di questa Autorità almeno tre giorni prima della scadenza del termine sopra indicato; c) che il responsabile del procedimento è la dott.ssa Lara Magnani; d) che gli atti del procedimento possono essere presi in visione presso la Direzione B di questa Autorità dai rappresentanti legali delle parti, nonché dai soggetti aventi un interesse giuridicamente rilevante o da persona da essi delegata; e) che il procedimento deve concludersi entro quarantacinque giorni decorrenti dalla data di delibera del presente provvedimento. Il presente provvedimento verrà notificato agli interessati e pubblicato ai sensi di legge. IL SEGRETARIO GENERALE Rita Ciccone IL PRESIDENTE Antonio Catricalà

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