PS CREDIT ITALIA-PUBBLICITÀ FINANZIAMENTI Provvedimento n

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1 PS CREDIT ITALIA-PUBBLICITÀ FINANZIAMENTI Provvedimento n L AUTORITÀ GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO NELLA SUA ADUNANZA del 5 ottobre 2011; SENTITO il Relatore Professor Piero Barucci; VISTO il Titolo III del Decreto Legislativo 6 settembre 2005, n. 206 e successive modificazioni, recante Codice del Consumo (di seguito, Codice del Consumo); VISTO il Regolamento sulle procedure istruttorie in materia di pratiche commerciali scorrette, adottato con delibera dell Autorità del 15 novembre 2007, pubblicata nella G.U. n. 283 del 5 dicembre 2007, ed entrato in vigore il 6 dicembre 2007 (di seguito, Regolamento); VISTO il proprio provvedimento del 28 giugno 2011, con il quale, ai sensi dell articolo 7, comma 3, del Regolamento, è stata disposta la proroga del termine di conclusione del procedimento, per estensione oggettiva del procedimento; VISTI gli atti del procedimento; I. LA PARTE 1. Sig. Fulvio Ginebri, titolare dell impresa individuale Credit Italia (di seguito anche Credit Italia ), in qualità di professionista, ai sensi dell articolo 18, comma 1, lettera b), del Codice del Consumo. L impresa svolge attività di mediazione nella concessione di finanziamenti e, nell esercizio chiuso il 31 dicembre 2010, ha conseguito ricavi pari a circa euro. II. LA PRATICA COMMERCIALE 2. Il procedimento concerne il comportamento posto in essere dal professionista, consistente nella diffusione, sul quotidiano Ciociaria Oggi, di due distinti messaggi pubblicitari volti a promuovere la propria offerta di prestiti con marchio Credit Italia. 3. Nel primo messaggio pubblicitario (allegato 1), pubblicato su Ciociaria Oggi in data 8 dicembre 2010, campeggia il marchio Credit Italia, al di sotto del quale, a grandi dimensioni, viene indicato che il professionista eroga prestiti a dipendenti e pensionati fino a 90 anni e anche a protestati e cattivi pagatori. Nella parte superiore della comunicazione pubblicitaria è presente l affermazione: con noi ottieni immediatamente da a , seguita da una tabella con esempi di importi erogabili e relative rate di rimborso. In basso, a margine del messaggio, con caratteri di ridotte dimensioni, viene specificato: TEG minimo 7,82, TEG-TAEG massimo entro i limiti di legge [ ]. Nella parte centrale del messaggio è presente un riquadro con l affermazione: Anticipo in 1 ora. 4. Nel secondo messaggio pubblicitario (allegato 2), pubblicato su Ciociaria Oggi nei mesi di gennaio e febbraio 2011, oltre al marchio Credit Italia viene indicato, con notevole enfasi grafica, che il professionista sarebbe in grado di erogare prestiti a dipendenti e pensionati fino a 90 anni. Nella parte superiore della comunicazione pubblicitaria è presente l affermazione: con noi ottieni immediatamente, seguita da una tabella con importi erogabili di 3.000, 7.000, , o a fronte del versamento di rate mensili, rispettivamente, a partire da 40, 88, 212, 302, o 421 euro. In basso, a margine del messaggio, con caratteri di ridotte dimensioni viene specificato: TEG minimo 7,82, TEG-TAEG massimo entro i limiti di legge [ ]. III. LE RISULTANZE DEL PROCEDIMENTO 1) L iter del procedimento 5. A seguito di informazioni acquisite ai fini dell applicazione del Codice del Consumo, in data 10 marzo 2011 è stato comunicato alla Parte l avvio del procedimento istruttorio n. PS6862 in relazione alla diffusione del messaggio pubblicitario di cui al punto 3 del paragrafo II, per presunta violazione degli articoli 20, 21 e 22 del Codice del Consumo. 6. Unitamente alla comunicazione di avvio è stata trasmessa a Credit Italia una richiesta di informazioni alla quale il professionista ha risposto in data 1 aprile Il 13 aprile 2011 è stata inoltrata una richiesta di collaborazione all editore del quotidiano Ciociaria Oggi che ha fornito riscontro in data 6, 12, 18 e 30 maggio In data 24 maggio 2011 è stato esteso l oggetto del procedimento a un ulteriore messaggio pubblicitario diffuso dal professionista, descritto al punto 4 del paragrafo II, per presunta violazione degli articoli 20, 21 e 22 del Codice del Consumo. 9. l 24 maggio 2011 è stata inoltrata a Credit Italia un altra richiesta di informazioni. 10. In data 7, 8 e 24 giugno 2011 il professionista ha prodotto memorie difensive. 11. Il 5 luglio 2011 è stato richiesto al professionista di fornire prove sull esattezza materiale di alcune indicazioni riportate nel messaggio descritto al punto 4 del paragrafo II.

2 12. In data 26 luglio 2011 è stata comunicata alla Parte la data di conclusione della fase istruttoria ai sensi dell articolo 16, comma 1, del Regolamento. 13. Il 29 luglio 2011 la Parte ha fornito riscontro alla comunicazione di attribuzione dell onere della prova. 14. In data 1 agosto 2011 il professionista ha prodotto una memoria conclusiva. 2) Le evidenze acquisite 15. Il professionista esercita l attività di mediazione creditizia; non provvede direttamente all erogazione dei finanziamenti, ma opera sulla base di convenzioni stipulate con alcuni intermediari finanziari. 16. Per quanto riguarda il messaggio pubblicitario di cui al punto 3 del paragrafo II: - l accessibilità del prestito da parte di soggetti appartenenti a particolari categorie ( protestati e cattivi pagatori e pensionati fino a 90 anni ) non è generalizzata, in quanto tale possibilità riguarda esclusivamente i finanziamenti accordati dietro cessione di quote dello stipendio o della pensione 1 ; - per ciò che concerne la vantata rapidità del servizio offerto ( con noi ottieni immediatamente da a ), il professionista ha fatto presente che l erogazione del credito resta comunque subordinata alla presentazione di tutta la documentazione richiesta dall iter istruttorio. Dalle condizioni generali relative agli atti negoziali acquisiti nel corso del procedimento risulta che il finanziamento viene erogato entro 30 giorni dal ricevimento della documentazione completa 2 ; - con riferimento alla locuzione Anticipo in 1 ora sono stati prodotti due contratti e una relativa a una pratica di finanziamento dai quali non è desumibile la data relativa alla formalizzazione della richiesta di prestito e alla liquidazione al consumatore dell anticipo a valere sullo stesso 3 ; - dagli elementi acquisiti nel corso dell istruttoria risulta che il messaggio oggetto della comunicazione di avvio del procedimento è stato diffuso nel periodo luglio luglio 2009, settembre e novembre 2009, novembre - dicembre Per quanto riguarda il messaggio pubblicitario di cui al punto 4 del paragrafo II: - a seguito dell attribuzione dell incombente istruttorio dell onere della prova circa l accessibilità del finanziamento da parte di pensionati fino a 90 anni nonché la rapidità del servizio enfatizzata mediante l utilizzo dell affermazione con noi ottieni immediatamente, il professionista ha ribadito che l erogazione del credito ai pensionati avviene attraverso lo strumento della cessione di quote della pensione; inoltre, ha fatto presente che l assegno al cliente viene emesso entro 2/3 giorni dall inoltro di tutta la documentazione necessaria per la cessione di quote di stipendio o pensione all istituto erogante da parte dell amministrazione di appartenenza del soggetto cedente 4. Inoltre, dalle condizioni generali relative agli atti negoziali acquisiti nel corso del procedimento risulta che il finanziamento viene erogato entro 30 giorni dal ricevimento della documentazione completa 5 ; - dalla documentazione in atti si evince che il messaggio di cui alla estensione oggettiva del procedimento è stato diffuso nel periodo settembre e novembre 2009, gennaio, febbraio, aprile, maggio e giugno 2010, gennaio e febbraio ) Le argomentazioni difensive della Parte 18. Con particolare riferimento al messaggio pubblicitario di cui al punto 3 del paragrafo II, il professionista ha sostenuto che la possibilità di concedere in tempi rapidi anticipi a valere sui finanziamenti ( anticipo in un ora ) sarebbe stata possibile sulla base di una precedente convenzione in essere negli anni 2007 e 2008, e che pertanto la diffusione del messaggio nel mese di dicembre 2010 (in particolare nei giorni ) sarebbe da ricondurre a un errore dell editore del quotidiano Ciociaria Oggi. 19. Credit Italia ha precisato che i messaggi pubblicitari non riportano l esatta indicazione della misura del T.A.E.G. (Tasso Annuo Effettivo Globale) applicato ai finanziamenti in quanto le condizioni economiche di concessione dei prestiti variano in relazione alle società finanziarie per conto delle quali il professionista ha svolto attività di mediazione; in ogni caso, tali condizioni sarebbero indicate di volta in volta nei contratti sottoscritti. IV. PARERE DELL AUTORITÀ PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI 20. Poiché la pratica commerciale oggetto del presente provvedimento è stata diffusa a mezzo stampa, in data 10 agosto 2011 è stato richiesto il parere all Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, ai sensi dell articolo 27, comma 6, del Codice del Consumo. Con parere pervenuto in data 13 settembre 2011, la suddetta Autorità ha ritenuto che la pratica commerciale in esame risulta scorretta ai sensi degli artt. 20, 21 e 22 del Codice del Consumo, sulla base delle seguenti considerazioni: 1 [Doc. n. 16 in atti.] 2 [Cfr. allegato n. 2 del doc. n. 16 in atti.] 3 [Doc. nn. 15 e 16 in atti. ] 4 [Doc. n. 21 in atti.] 5 [Cfr. allegato n. 2 del doc. n. 16 in atti.]

3 - l impostazione del messaggio pubblicitario è idonea a indurre in errore i consumatori in quanto non fornisce una indicazione chiara ed esaustiva relativamente all attività svolta dal professionista, ovvero quella di mediazione creditizia. Anzi il reiterato utilizzo del termine prestito all interno del messaggio ingenera confusione nel consumatore medio che può essere indotto a ritenere che sia la stessa Credit Italia a concedere direttamente il mutuo o il prestito; - con riferimento alle indicazioni riportate nel messaggio circa l accessibilità del finanziamento da parte di pensionati fino a 90 anni e le condizioni temporali alle quali i prestiti vengono erogati ( con noi ottieni immediatamente ), la documentazione trasmessa dall operatore in risposta all attribuzione dell onere della prova non appare idonea a comprovare l esattezza materiale delle affermazioni pubblicitarie in quanto non vengono fornite informazioni puntuali riguardanti l effettiva apertura di linee di finanziamento a favore di pensionati di età sino a 90 anni e la reclamizzata rapidità del servizio; - il profilo di scorrettezza sopra evidenziato assume maggiore rilevanza se messo in correlazione con le omissioni informative che caratterizzano la comunicazione promozionale relativamente al TAEG, il cui valore deve essere chiaramente indicato in ogni pubblicità di operazioni di credito al consumo in modo da rendere possibile ricavare il costo totale del finanziamento applicato al consumatore; - pertanto, il messaggio pubblicitario risulta idoneo a indurre in errore le persone alle quali è rivolto o da esso raggiunte circa la qualifica dell attività svolta dal professionista, le caratteristiche e le condizioni economiche alle quali i finanziamenti vengono effettivamente concessi e, a causa della sua ingannevolezza, è suscettibile di pregiudicare il comportamento economico dei destinatari inducendoli ad assumere una decisione di natura commerciale che non avrebbero altrimenti preso. V. VALUTAZIONI CONCLUSIVE 21. I messaggi pubblicitari diffusi da Credit Italia, vertendo sul medesimo oggetto e facendo capo ad un unica strategia commerciale, costituiscono un unica pratica commerciale. 22. I profili di scorrettezza oggetto di valutazione con riferimento a tali comunicazioni pubblicitarie riguardano la natura dell attività svolta dal professionista, le condizioni economiche e le caratteristiche dei finanziamenti reclamizzati. 23. Con riferimento alla qualifica di Credit Italia, le comunicazioni promozionali, per le affermazioni in esse contenute ( con noi ottieni immediatamente [ ] e Anticipo in un ora ) avvalorano nei destinatari della pubblicità la percezione che sia lo stesso professionista a corrispondere le somme di denaro richieste in prestito. 24. In realtà, il professionista non eroga direttamente i finanziamenti, ma svolge esclusivamente attività di mediazione creditizia. Tale attività implica che i consumatori non possano avere alcuna certezza circa la concreta disponibilità del prestito richiesto, erogato, nei fatti, da un ente terzo. Sotto tale profilo le comunicazioni commerciali in esame risultano pertanto ingannevoli in quanto omettono di specificare che l effettiva concessione del finanziamento, essendo rimessa all ente erogante, non può essere garantita dal professionista. Appare necessario rilevare, in questo contesto, che nel provvedimento del 29 aprile 2005 emanato dall Ufficio Italiano dei Cambi 6 ], nella Parte IV dedicata alle Disposizioni in materia di trasparenza, al punto 7, si precisa che i mediatori creditizi, negli annunci pubblicitari, devono indicare chiaramente che il servizio offerto si limita alla messa in relazione di banche e intermediari finanziari con la clientela al fine della concessione di finanziamenti, in quanto tale servizio non garantisce l effettiva erogazione del finanziamento richiesto. 25. I messaggi diffusi dal professionista risultano altresì ingannevoli con riferimento alle condizioni economiche alle quali vengono concessi i finanziamenti, in quanto le indicazioni fornite relativamente ad alcuni esempi di finanziamenti e alle relative rate di rimborso non riportano gli elementi essenziali da cui ricavare con esattezza i costi del finanziamento. Infatti, il TAEG, indicatore che consente al consumatore di valutare e calcolare l esatto importo dell intera operazione finanziaria, è menzionato unicamente attraverso la specifica: TAEG massimo entro i limiti di legge [ ] ; in ragione della sua genericità, tale espressione non consente evidentemente al consumatore di calcolare l entità degli oneri economici conseguenti all erogazione del prestito e di effettuare un adeguata valutazione della reale convenienza dell offerta, perché lo priva della possibilità di avere contezza del costo complessivo dell operazione, cioè del costo comprensivo degli interessi e di tutti gli oneri da sostenere per fruire del credito. 26. La scorrettezza delle comunicazioni commerciali riguarda anche la tempistica di erogazione del credito indicata nei messaggi. In particolare, le modalità grafiche ed espressive utilizzate nelle comunicazioni promozionali ( con noi ottieni immediatamente [ ] e Anticipo in un ora ) lasciano intendere che l erogazione del prestito e dell anticipo a valere sullo stesso avvengono con immediatezza rispetto alla presentazione della richiesta. Tuttavia, dalla documentazione versata in atti dal professionista si desume che la concessione del finanziamento è comunque connessa all iter di svolgimento della pratica, che richiede l intervento di più soggetti tra i quali il datore di lavoro del richiedente il prestito, che deve rilasciare la dichiarazione scritta di benestare sul proprio impegno a trattenere le quote cedute dalla pensione o altro trattamento del cedente stesso. Tali adempimenti non consentono di assicurare al consumatore la disponibilità della somma richiesta secondo la tempistica reclamizzata, come risulta anche dalle condizioni generali di contratto relative agli atti negoziali acquisiti nel corso del procedimento, dove viene specificato che l effettiva 6 [Cfr. provv. dell Ufficio Italiano Cambi del 29 aprile Istruzioni per i mediatori creditizi, in Gazz. Uff. del 20 maggio 2005, n. 116.]

4 erogazione del finanziamento avviene entro 30 giorni dal ricevimento della documentazione completa (cfr. articolo 1 Conclusione del contratto, erogazione del finanziamento, chiusura del rapporto ) Con riferimento, invece, al claim Anticipo in un ora 8 deve ritenersi priva di pregio l argomentazione difensiva del professionista, secondo il quale la diffusione della comunicazione promozionale contenente l indicata affermazione pubblicitaria sarebbe riconducibile a un mero errore dell editore che, nei giorni dicembre 2010, avrebbe diffuso un messaggio non più attuale. Infatti, la veridicità delle indicazioni contenute in una pubblicità rientra nella sfera di controllo del professionista e, pertanto, la diffusione di una versione scorretta del messaggio si pone in contrasto con il normale grado di specifica competenza e attenzione che è tenuto ad osservare un operatore dello specifico settore di attività. Nel caso di specie, peraltro, la Parte ha fatto presente di essersi avveduta dell errore soltanto nel gennaio 2011, cioè dopo circa 1 mese dalla prima uscita che il professionista dichiara essere avvenuta per errore. Inoltre, dalla documentazione in atti è emerso che il messaggio in contestazione è stato diffuso anche negli anni 2009 e 2010 quando risultava non più in essere la convenzione che, a dire del professionista, consentiva il rilascio di un anticipo immediato. 28. Da ultimo, i messaggi devono ritenersi ingannevoli in relazione alla prospettata generale fruibilità dei servizi del professionista da parte di pensionati anche con segnalazioni negative presso le banche dati di informazioni creditizie ( protestati e cattivi pagatori e [ ] pensionati fino a 90 anni [...] ). Al riguardo, le risultanze istruttorie evidenziano che per le medesime categorie di clientela la fruibilità dei finanziamenti è limitata ai soli soggetti che acconsentono alla cessione di quote dello stipendio o della pensione. 29. La pratica in esame risulta inoltre contraria alla diligenza professionale ragionevolmente esigibile in base ai principi di correttezza e buona fede che dovrebbero generalmente informare le comunicazioni commerciali di un operatore dello specifico settore di attività, garantendo la chiarezza e la completezza delle informazioni fornite alla clientela; ciò anche in considerazione della sensibile asimmetria informativa che caratterizza, in un ambito di tale complessità, i rapporti tra professionisti e consumatori e della particolare dipendenza economica dei soggetti che si trovano nella necessità di richiedere la concessione di finanziamenti e prestiti personali. 30. La pratica commerciale, costituita dalla diffusione dei messaggi pubblicitari descritti, risulta pertanto scorretta ai sensi degli articoli 20, comma 2, 21 e 22 del Codice del Consumo, in quanto contraria alla diligenza professionale e idonea a falsare in misura apprezzabile il comportamento economico del consumatore medio cui è destinata con riferimento alla natura dell attività svolta dal professionista, alle condizioni economiche e alle caratteristiche dei finanziamenti reclamizzati. VI. QUANTIFICAZIONE DELLA SANZIONE 31. Ai sensi dell articolo 27, comma 9, del Codice del Consumo, con il provvedimento che vieta la pratica commerciale scorretta, l Autorità dispone l applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria da a euro, tenuto conto della gravità e della durata della violazione. 32. In ordine alla quantificazione della sanzione deve tenersi conto, in quanto applicabili, dei criteri individuati dall articolo 11 della legge n. 689/81, in virtù del richiamo previsto all articolo 27, comma 13, del Codice del Consumo: in particolare, della gravità della violazione, dell opera svolta dall impresa per eliminare o attenuare l infrazione, della personalità dell agente, nonché delle condizioni economiche dell impresa stessa. 33. Con riguardo alla gravità della violazione, si tiene conto nella fattispecie in esame, della modesta dimensione economica del professionista e del fatto che il messaggio è apparso su un quotidiano a diffusione locale ( Ciociaria Oggi ). 34. Per quanto riguarda la durata della violazione, dagli elementi disponibili in atti risulta che il messaggio oggetto della comunicazione di avvio del procedimento (cfr. punto 3 del paragrafo II) è stato diffuso nel periodo luglio luglio 2009, settembre e novembre 2009, novembre - dicembre Invece, il messaggio contestato con la estensione oggettiva del procedimento (cfr. punto 4 del paragrafo II) è stato diffuso nel periodo settembre e novembre 2009, gennaio, febbraio, aprile, maggio e giugno 2010, gennaio e febbraio Sulla base di tali elementi, si ritiene congruo determinare l importo della sanzione amministrativa pecuniaria applicabile al Sig. Fulvio Ginebri, titolare dell impresa individuale Credit Italia, nella misura di (quindicimila euro). RITENUTO, pertanto, in conformità al parere dell Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, sulla base delle considerazioni suesposte, che la pratica commerciale in esame risulta scorretta ai sensi degli artt. 20, comma 2, 21 e 22 del Codice del Consumo in quanto contraria alla diligenza professionale e idonea a falsare in misura apprezzabile il comportamento economico del consumatore medio con riferimento alla natura dell attività svolta dal professionista, alle condizioni economiche e alle caratteristiche dei finanziamenti pubblicizzati; 7 [All. n. 2 del doc. n. 16 in atti.] 8 [Presente solo nel messaggio pubblicitario oggetto della comunicazione di avvio del procedimento.]

5 DELIBERA a) che la pratica commerciale descritta al punto II del presente provvedimento, posta in essere dal Sig. Fulvio Ginebri, in qualità di titolare dell impresa individuale Credit Italia, costituisce, per le ragioni e nei limiti esposti in motivazione, una pratica commerciale scorretta ai sensi degli artt. 20, comma 2, 21 e 22 del Codice del Consumo, e ne vieta la diffusione o continuazione; b) di irrogare al Sig. Fulvio Ginebri, in qualità di titolare dell impresa individuale Credit Italia, una sanzione amministrativa pecuniaria di (quindicimila euro). La sanzione amministrativa di cui alla precedente lettera b) deve essere pagata entro il termine di trenta giorni dalla notificazione del presente provvedimento, utilizzando l'allegato modello F24 con elementi identificativi, di cui al Decreto Legislativo n. 241/1997. Tale modello può essere presentato in formato cartaceo presso gli sportelli delle banche, di Poste Italiane S.p.A. e degli Agenti della Riscossione. In alternativa, il modello può essere presentato telematicamente, con addebito sul proprio conto corrente bancario o postale, attraverso i servizi di home-banking e CBI messi a disposizione dalle banche o da Poste Italiane S.p.A., ovvero utilizzando i servizi telematici dell'agenzia delle Entrate, disponibili sul sito internet Ai sensi dell'articolo 37, comma 49, del decreto-legge n. 223/2006, i soggetti titolari di partita IVA, sono obbligati a presentare il modello F24 con modalità telematiche. Decorso il predetto termine, per il periodo di ritardo inferiore a un semestre, devono essere corrisposti gli interessi di mora nella misura del tasso legale a decorrere dal giorno successivo alla scadenza del termine del pagamento e sino alla data del pagamento. In caso di ulteriore ritardo nell adempimento, ai sensi dell articolo 27, comma 6, della legge n. 689/81, la somma dovuta per la sanzione irrogata è maggiorata di un decimo per ogni semestre a decorrere dal giorno successivo alla scadenza del termine del pagamento e sino a quello in cui il ruolo è trasmesso al concessionario per la riscossione; in tal caso la maggiorazione assorbe gli interessi di mora maturati nel medesimo periodo. Dell avvenuto pagamento deve essere data immediata comunicazione all Autorità attraverso l invio di copia del modello attestante il versamento effettuato. Ai sensi dell articolo 27, comma 12, del Codice del Consumo, in caso di inottemperanza alla presente delibera l'autorità applica la sanzione amministrativa pecuniaria da a euro. Nei casi di reiterata inottemperanza l'autorità può disporre la sospensione dell'attività di impresa per un periodo non superiore a trenta giorni. Il presente provvedimento verrà notificato ai soggetti interessati e pubblicato nel Bollettino dell'autorità Garante della Concorrenza e del Mercato in considerazione della natura dell'illecito e per assicurare al pubblico la più ampia conoscenza della propria attività istituzionale. Avverso il presente provvedimento può essere presentato ricorso al TAR del Lazio, ai sensi dell'articolo 135, comma 1, lettera b), del Codice del processo amministrativo (Decreto Legislativo 2 luglio 2010, n. 104), entro sessanta giorni dalla data di notificazione del provvedimento stesso, ovvero può essere proposto ricorso straordinario al Presidente della Repubblica ai sensi dell articolo 8, comma 2, del Decreto del Presidente della Repubblica 24 novembre 1971, n. 1199, entro il termine di centoventi giorni dalla data di notificazione del provvedimento stesso. IL SEGRETARIO GENERALE Luigi Fiorentino IL PRESIDENTE Antonio Catricalà