Monitoraggio con bioindicatori: Ragni. Chiarle Alberto, Isaia Marco

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1 Monitoraggio con bioindicatori: Ragni Chiarle Alberto, Isaia Marco

2 I ragni si trovano in ogni dove, e nessun luogo è troppo sacro per la loro presenza (Jambunathan, 1905) 300 milioni di anni di grande successo evolutivo Conquista di tutte le possibili nicchie ecologiche terrestri (ed alcune acquatiche) specie (da pochi mm a parecchi cm) Densità al suolo elevate (fino a 100 ragni/m 2 )

3 Metodi di campionamento Pitfall Ombrello entomologico Catture a vista su aree standard Bark trap (fasce trappola) Retino entomologico

4 Potenzialità dei ragni in studi di ecologia applicata CONTROLLO BIOLOGICO VALENZA BIOINDICATIVA

5 Controllo biologico Consumo medio di un ragno: 0.1 g preda/giorno Una popolazione di ragni vivente su un ettaro di prato consuma circa: 50 kg prede/anno Equivalenti a insetti! Il peso degli insetti divorati dai ragni della sola Gran Bretagna supera di molto il peso di tutti gli uomini viventi sulla Terra. RUOLO POTENZIALE NEL CONTROLLO BIOLOGICO DELLE POPOLAZIONI INFESTANTI LE COLTURE

6 Cacciatori notturni Tessitori (tele irregolari) Tessitori (tele orbicolari) Cacciatori diurni Tessitori (tele a lenzuolo) Tessitori (tele tubulari) Cacciatori erranti

7 Valenza bioindicativa Caratteristiche da bioindicatori Predatori ubiquitari e abbondanti Facilmente catturabili e distinguibili da altre categorie sistematiche Differenziate e notevoli capacità predatorie Localizzati a livelli strategici della catena alimentare Elevate densità dal livello del suolo agli strati alti della vegetazione Prevalentemente sedentari allo stadio adulto (stretto collegamento agli ambienti in cui vivono) Forti attitudini pioniere Possono presentare variazioni nella composizione dei popolamenti rilevabili anche entro piccole aree in un dato biotopo Ma specie in Italia Determinazione complessa (specialisti) Poca letteratura!

8 FATTORI NATURALI O ANTROPOGENICI (VEGETAZIONE) DISTURBO AMBIENTALE EFFETTO SUI RAGNI Livello di organismo - popolazione Concentrazione metalli pesanti Livello di comunità Diversità specifica Abbondanza (individui, tele) SPECIE QUALIFICANTI DOMINANZA IMPATTO DEL DISTURBO ANTROPICO E STIMA DELLA QUALITA AMBIENTALE

9 Diversità specifica dei ragni nei diversi biotopi

10 The elaboration of indices based on spider community diversity for evaluation of the natural quality of a set of various biotopes for habitat ecological classification, at a regional or at a country scale, constitutes a new step within the framework of biomonitoring. (Marc, Canard e Ysnel, 1999)

11 Ragni TAPIOCA esemplari raccolti 22 famiglie 62 generi 84 specie 2609 esemplari raccolti 17 famiglie 52 generi 69 specie Lavoro più esteso mai realizzato per la provincia di Alessandria, con numerose nuove segnalazioni Nuove segnalazioni per la fauna regionale

12 Valutazione delle BIOMASSA N medio (individui/ trappole) MAIS BOSCO MAIS BOSCO Numero medio di esemplari per trappola rinvenuto in ognuno degli ambienti considerati (anno 2007). La linea rossa rappresenta il valore medio del numero di individui (N) registrata negli ambienti naturali (boschi). Il valore massimo si riscontra nel pioppeto adulto dell azienda Mezzi I valori minimi si osservano nel pioppeto adulto di Bozzole e nel mais dell azienda Mezzi (coltivati con metodologie classica a maggior impatto) Valori comparabili nei pioppeti giovani In entrambi gli ambienti naturali il numero di individui/trappola si attesta su valori prossimi a 8

13 Valutazione delle BIODIVERSITA SPECIFICA MAIS S (specie per ambiente) BOSCO MAIS BOSCO Numero specie rinvenuto in ognuno degli ambienti considerati (anno 2007). La linea rossa rappresenta il valore medio della ricchezza specifica (S) registrata negli ambienti naturali (boschi). I valori massimi si riscontrano nei due pioppeti dell azienda Mezzi I valori minimi si osservano per le coltivazioni di mais nell azienda Mezzi Nei boschi si riscontra un valore medio di specie 1,2 1 0,8 0,6 0,4 0,2 0 Diversità e dominanza MAIS BOSCO Shannon H' Log Base 10, Berger-Parker Dominance (d) MAIS BOSCO Indici di dominanza e diversità nei diversi ambienti considerati. La linea rossa rappresenta il valore medio della diversità e la linea verde quella della dominanza registrata negli ambienti naturali (boschi).

14 Valutazione delle BIODIVERSITA SPECIFICA 100% 90% ZORIDAE 80% ZODARIIDAE THOMISIDAE 70% THERIDIIDAE TETRAGNATHIDAE 60% SALTICIDAE PHILODROMIDAE 50% LYCOSIDAE LIOCRANIDAE 40% LINYPHIIDAE HAHNIIIDAE 30% GNAPHOSIDAE INDET 20% CORINNIDAE CLUBIONIDAE 10% ARANEIDAE ANYPHAENIDAE 0% MAIS BOSCO MAIS BOSCO AGELENIDAE

15 Multi Response Permutation Procedure (M.R.P.P.) Tab. 2.2 Distanza media delle diverse tipologie colturali dagli ambienti naturali (boschi) BOSCO BZ BOSCO MZ MEDIA DST BOSCHI -4,97-4, ,27-2, MAIS -25,16-17, ,44-3, ,49-9, MAIS -13,52-10, I due pioppeti di Bozzole e il pioppeto adulto Mezzi sono gli ambienti che si discostano meno dall ambiente naturale I due campi di mais e il pioppeto giovane Mezzi sono invece gli ambienti più lontani dalla situazione naturale

16 Indice di disturbo affinità forestale ambientale (F.A.I.) dell araneofauna applicato all araneofauna (I.D.A.) IDA Applicazione dell indice IDA ai diversi ambienti indagati. Ambienti disturbati FAI Presenza di specie generaliste 10 0 MAIS 0,8 0,6 0,4 BOSCO 0,2 0 MAIS BOSCO IDA Ambienti poco disturbati -0,2-0,4 Applicazione dell indice FAI ai diversi ambienti indagati. -0,6-0,8 Ambienti affini a tipologie forestali indisturbate -1 MAIS BOSCO MAIS BOSCO

17 In conclusione FAUNISTICO 1) Un importante contributo alla conoscenza della fauna regionale, andando a costituire il lavoro più esteso mai realizzato in provincia di Alessandria VALENZA BIOINDICATIVA 2) L impiego dei ragni in questo tipo di indagini può fornire diverse informazioni circa lo stato di salute delle comunità di artropodi tipiche degli agroecosistemi considerati CONTROLLO BIOLOGICO 3) Recenti sviluppi sull utilizzo dei ragni in lotta biologica non possono prescindere da studi come quello qui realizzato, quale importante base per la caratterizzazione dell araneofauna degli agroecosistemi. La grande abbondanza rinvenuta di Lycosidae, voraci predatori di insetti, si dimostra inoltre di potenziale interesse per esperimenti in questo ambito

18 In conclusione Pioppeti adulti Lycosidae Linyphiidae 70% Gnaphosidae Il ruolo dominante dei Lycosidae ne attesta il carattere di ambiente di transizione, caratterizzato da una comunità dominata da specie pioniere che convivono con specie già tipiche di ambienti più stabili I pioppeti dell azienda Mezzi mostrano comunità più equilibrate e meno disturbate rispetto a quelli dell azienda di Bozzole

19 In conclusione Mais Elevato numero di esemplari raccolti e per la netta dominanza di specie pioniere che riduce drasticamente i valori di diversità. Le tecniche agricole messe in opera presso l azienda Mezzi hanno fortemente impattato la comunità araneica. Determinano un generale impoverimento, a scapito della naturale capacità di difesa degli agroecosistemi Diminuzione dei predatori Mancanza controllo biologico naturale Maggiore probabilità di attacco da parte di organismi infestanti

20 In conclusione Pioppeti giovani Ambiente povero da un punto di vista ecologico, ambiente poco stabile Imputabile al carattere intrinseco di un ambiente in evoluzione l impoverimento della comunità sia collegabile a fattori tipicamente antropici, (impiego di pratiche agricole che incidono negativamente sulla comunità) A questo proposito si renderebbe utile un proseguimento dello studio volto a comparare l utilizzo di tecniche agricole disciplinate con tecniche agricole tradizionali, con particolare riferimento all impiego di trattamenti chimici

21 In conclusione In termini di distanza tra dall ambiente naturale Bosco vs Pioppeto Prato vs Mais In generale la struttura tridimensionale del pioppeto lo rende un ambiente paragonabile a quello boschivo, pur presentando una comunità con caratteristiche più pionieristiche

22 GRAZIE PER L ATTENZIONE!

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