Comune di Cervia Intervento di Manutenzione ordinaria della facciata del Palazzo Comunale RELAZIONE GENERALE OPERE EDILI
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- Claudia Mancuso
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2 Intervento di Manutenzione ordinaria della facciata del Palazzo Comunale OPERE EDILI
3 DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI Cenni storici La costruzione originaria del Municipio di Cervia risulta iniziata nell anno 1702 ed ultimata nell anno 1712 su disegno dell Arch. Francesco Fontana. Tale costruzione appare di notevole pregio architettonico con la sua struttura simmetrica, il porticato voltato, la torretta campanaria centrale, la nicchia che accoglie una scultura statuaria. L opera risulta però incompiuta, in quanto dal disegno originario il fabbricato risulta progettato a blocco chiuso con corte interna, mentre ad oggi la sua forma è ad U. Dalla metà del 1700 si susseguirono nel tempo sia interventi di manutenzione che di ristrutturazione, tra i quali la realizzazione del balcone sulla facciata principale (1754), modifiche degli spazi interni (1772), realizzazione della torre campanaria (1800), riordino dei locali (1908), modifiche di solai e muri portanti, rifacimento della copertura, realizzazione del vano ascensore (1961), rifacimento di controsoffittature, realizzazione di scale, inserimenti di travi, irrigidimenti di solai, demolizioni di solai in legno e rifacimenti di solai in laterocemento, risarcitura di muri ammalorati (dal 1973 al 1983), ed il rifacimento in epoca recente dell intonaco esterno. Intervento L intervento oggetto del presente progetto definitivo ha come obiettivo principale la manutenzione della facciata del Palazzo Comunale che assieme a Piazza Pisacane e Piazza Garibaldi costituiscono uno dei percorsi di maggior afflusso turistico soprattutto nel periodo estivo. pag. 2 di 7
4 La valutazione dello stato del degrado è stata effettuata non dimenticando la particolare collocazione del fabbricato che si trova esposto ad azioni atmosferiche quali pioggia e vento salmastre, cause di un degrado che si associa ad una presenza di umidità da risalita comunque modesta. L intervento in oggetto ha lo scopo di restituire alla facciata del Palazzo Comunale quella magnificenza e quello splendore che all inizio del 1700 la popolazione volle per la piazza principale della città di Cervia, operando sulla rimozione, pulitura e nuova realizzazione di intonaco nelle porzioni ammalorate (basamentali e di facciata), sulla rimozione, rasatura e nuova realizzazione di tinteggiatura di facciata, nonché sulla sostituzione delle lattonerie costituenti la grondaia e i pluviali di scarico delle acque meteoriche. LA SOLUZIONE PROGETTUALE L analisi visiva, supportata dal rilievo termografico, ha consentito di rilevare le principali problematiche nelle zone di immediato contatto con il piano di calpestio, nelle parti superiori dove lo sporto del tetto si inserisce nel fronte della torre ed in prossimità di grondaie e pluviali in genere. Nel primo caso si può parlare di una risalita, mentre negli altri casi di infiltrazione e percolo. La termografia stessa ha permesso di confermare lo stato rilevato, non mettendo in evidenza situazioni troppo allarmanti. Nonostante quanto sopra il degrado inoltre si accentua in conseguenza all uso di materiali non idonei ad essere utilizzati in ambienti salmastri. Infatti spesso, si è riscontrato, in edifici analoghi, un uso costante di cemento nella realizzazione degli intonaci, pronti o preparati con miscele contenenti sabbia di mare; mentre per le finiture è diffuso l impiego di pitture al quarzo, o con altissime componenti resinose. E d obbligo sottolineare che il contatto fra paramento ed intonaco non è da ritenersi inerte. I fenomeni di interazione fra le parti non finiscono nella fase di presa, ma anzi diventano importanti per la conservazione nelle successive trasformazioni degradative dell uno o dell altro. La maggiore reattività delle malte e le caratteristiche peculiari di alcuni leganti come cemento o gesso, possono divenire fonte per la produzione di sali solubili. La presenza di acqua per assorbimento, o per la presenza di gradienti di umidità tra un materiale e l altro, possono inoltre favorire la formazione di sostanze estranee alla struttura porosa del laterizio. La presenza di flussi migratori di soluzioni saline può divenire, successivamente, un fattore rilevante nel meccanismo di degrado per il paramento in cotto. Alla presenza di acqua nelle murature sono generalmente associati i fenomeni di trasporto e cristallizzazione dei sali solubili presenti anche nei materiali costituenti la muratura stessa che vengono così portati sulla superficie del paramento murario. pag. 3 di 7
5 L azione di degrado causata dai sali solubili è dovuta alla presenza dell acqua nella quale il sale si scioglie (dissoluzione). Quando in corrispondenza delle variazioni igrometriche ambientali l acqua evapora, il sale cristallizza generando una pressione di cristallizzazione causa di danni materici ed estetici. L entità del danno è legata alle ripetizioni nel tempo dei cicli di dissoluzione e cristallizzazione dei sali che generano ogni volta un azione meccanica sulle pareti dei pori del materiale. Ciò premesso, la realizzazione dell intervento proposto sarà articolato secondo le fasi sotto descritte: Pilastri e zoccolatura basamentale - Rimozione dell intonaco fino a portare a nudo la muratura; - Pulitura accurata del supporto al fine di rimuovere tutte le parti incoerenti, le polveri ed i sali di superficie con sistema JOS; - Bagnatura della superficie e spazzolatura dei sali eventualmente portati in superficie dopo la fase dei asciugatura (in funzione della presenza di sali tale operazione potrà essere ripetuta mentre si procede con le altre lavorazioni di cantiere); - Sostituzione di elementi in cotto che risultassero particolarmente friabili o degradati (scuci e cuci); - Applicazione di antisale; - Realizzazione di intonaco deumidificante ad azione idrorepellente, di calce idraulica naturale certificata avente caratteristiche di elevata traspirabilità ed inerzia termica; applicato negli spessori atti a conservare le geometrie preesistenti; - Finitura minerale idrorepellente di calce idraulica naturale certificata NHL ed inerti selezionati di granulometria massima pari a 0,8mm, colorata in massa. Porzioni di intonaco degradato in facciata - Rimozione dell intonaco fino a portare a nudo la muratura; - Pulitura accurata del supporto al fine di rimuovere tutte le parti incoerenti, le polveri ed i sali di superficie con sistema JOS; - Bagnatura della superficie e spazzolatura dei sali eventualmente portati in superficie dopo la fase dei asciugatura (in funzione della presenza di sali tale operazione potrà essere ripetuta mentre si procede con le altre lavorazioni di cantiere); - Sostituzione di elementi in cotto che risultassero particolarmente friabili o degradati (scuci e cuci); - Applicazione di antisale; - Realizzazione di intonaco di calce idraulica naturale certificata NHL avente inerti selezionati, ritiro controllato e basso rilascio di sali idrosolubili compatibile con pag. 4 di 7
6 quello esistente; applicato negli spessori atti a conservare le geometrie preesistenti; - Finitura minerale idrorepellente di calce idraulica naturale certificata NHL ed inerti selezionati di granulometria massima pari a 0,8mm, colorata in massa. Superficie della Facciata - Rimozione dello strato di pittura tramite raschiatura; - Rasatura di tutta la superficie con prodotto rasante/ponte di aderenza di calce idraulica naturale certificata NHL ed inerti puri esente da resine di sintesi o solventi; - Finitura minerale idrorepellente di calce idraulica naturale certificata NHL ed inerti selezionati di granulometria massima pari a 0,8mm, colorata in massa. Sostituzione lattonerie in rame - Rimozione di canali di gronda e pluviali esistenti; - Realizzazione di nuovi canali di gronda e pluviali in rame, compresi di cicogne e collari di sostegno. Si allegano gli elaborati progettuali. I materiali individuati Le caratteristiche degli intonaci individuati associano alla naturalità e traspirabilità della calce idraulica, elevate caratteristiche di inerzia rispetto ai sali, e svolgono una funzione di protezione del paramento dall aggressione degli agenti atmosferici esterni. La scelta di una finitura idrofobizzata e colorata in pasta consente di evitare troppe stratificazioni di materiale non consigliabili in situazioni quali quella in esame. ACCERTAMENTO DEI VINCOLI L edificio è vincolato ai sensi del D.lgs. n. 42/2004 Codice dei beni culturali e del paesaggio e quindi soggetto al nulla osta della Soprintendenza della provincia di Ravenna. Nel 2012 è già stato rilasciato dai funzionari della Soprintendenza una autorizzazione ad intervenire sul ripristino del cornicione e tinteggiatura di facciata; l attuale soluzione paragonabile per tipologia di materiali impiegati, risulta di maggiore ampiezza in quanto diffuso su tutte le facciate dell edificio e comprendente un ciclo di interventi. pag. 5 di 7
7 Le scelte progettuali, consistenti nella scelta di materiali e trattamenti cromaticosuperficiali, saranno anticipatamente concordate in loco con i Funzionari della Soprintendenza per i beni Architettonici e Paesaggistici. Al termine dei lavori verrà fornita alla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici il consuntivo scientifico d intervento che sarà costituito, oltre che dalla documentazione fotografica eseguita prima, durante e a termine dei lavori, anche dalle schede tecniche dei materiali impiegati, nonché dalla relazione tecnica conclusiva che illustri complessivamente l intervento eseguito. Si allega il precedente parere della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici: pag. 6 di 7
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