Antonello da Messina Vergine dell Annunciazione, ca.1476 (particolare, Galleria Nazionale di Palermo) - per uscire ESC -

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1 Antonello da Messina Vergine dell Annunciazione, ca.1476 (particolare, Galleria Nazionale di Palermo) in pellegrina ggio - per uscire ESC -

2 in pellegrinaggio da Lei eđugorje tra i monti in pellegrinaggio per incontrare e fare esperienza del Mistero di Dio Con questa pubblicazione e in accordo con il decreto di Urbano VIII, dichiariamo che, ai fatti narrati o presentati, non si dà ufficialmente alcun valore soprannaturale, fino a quando l Autorità Ecclesiastica non abbia espresso il suo giudizio

3 Il pellegrinaggio verso un luogo sacro fa parte della vita personale e spirituale ed è paradigma di vita. Tutto l Antico e Nuovo Testamento è pellegrinaggio e così la vita di ognuno. Decidere di fare tale gesto, per seguire amici, per un voto, o più importante, per scoprire nel cuore la presenza del Signore e ottenere la grazia della conversione, significa lasciare le proprie abitudini e farsi scuotere da un impegno concreto, non solo interiore ma anche fisico verso Dio attraverso la devozione alla Madre, Beata Vergine Maria. Per chi decide di compiere un pellegrinaggio a Lourdes, a Fatima, in Terra Santa e a Međugorje, abbondanti sono le testimonianze di conversione di chi non conosceva Dio, di benedizione e, non ultimo, di guarigioni inspiegabili. Da 32 anni per milioni di pellegrini l essere a Međugorje, ha segnato una conferma decisiva della propria fede di cristiani cattolici per avere ritrovato o scoperto la vicinanza del Mistero di Dio in ogni aspetto e circostanza della propria vita. I l Pe l l e g r i n a g g i o Q u a l c h e p i l l o l a

4 Međugorje (Croato) o Medjugorje (Serbo-Croato), è un piccola frazione del comune di Čitluk, parte del cantone dell Erzegovina-Narenta, Federazione di Bosnia-Erzegovina. Il paese è la frazione principale di una parrocchia formata da cinque villaggi: Međugorje, Bijakovići, Vionica, Miletina e Šurmanci, con popolazione a maggioranza croata, situato alla base di due colline: il Križevac e il Podbrdo (Međugorje significa tra i monti"). Il Santuario, noto al mondo dal 24 giugno 1981, è meta di milioni di pellegrini provenienti da ogni continente. Da quel giorno sei ragazzi, Ivanka Ivanković-Elez, Mirjana Dragičević-Soldo, Vicka Ivanković- Mijatović, Ivan Dragičević, Jakov Čolo e Marija Pavlović-Lunetti, allora tra i 10 e 16 anni e oggi padri e madri di famiglia, affermano di ricevere le apparizioni della Vergine Maria, che si presenterebbe con il titolo di Regina della Pace, "Kraljice Mira". Il territorio dove è distesa Međugorje è vasto e su ogni angolo di terra è possibile respirare la presenza del Mistero dei Dio attraverso la presenza della SS. Vergine Maria. D o v e t u t t o p a r l a d i L e i M e đ u g o r j e

5 La parrocchia si trova a sud dell Erzegovina ed è una comunità cattolica romana di circa 4300 abitanti. La pastorale è affidata ai sacerdoti della provincia francescana d'erzegovina dell'assunzione di Maria. La regione è abitata da croati che hanno accolto il cristianesimo 13 secoli fa. Nei documenti storici, il villaggio è citato per la prima volta nel La parrocchia attuale è stata fondata nel 1892 e dedicata a San Giacomo apostolo, santo protettore dei pellegrini. I francescani arrivarono in territorio croato nei primi decenni del XIII secolo e hanno sempre avuto un significato vitale per la cultura, per la fede e furono gli unici a curare, sostenere e difendere i croati dal potere delle dominazioni e dalle ideologie in Bosnia e Erzegovina. I turchi, nella prima metà del XVI secolo, distrussero tutti i conventi francescani in Erzegovina, la cura spirituale dei cattolici croati fu affidata ai francescani della cristianità dalmata, ovvero croata. Sotto il dominio turco i francescani soffrirono a causa dell eroica testimonianza del Vangelo. Nel recente periodo, i comunisti uccisero 630 tra sacerdoti e suore della Croazia e Bosnia Erzegovina. Nella sola provincia francescana dell'erzegovina persero la vita 70 francescani. La II Guerra Mondiale causò la morte di 344 persone nella parrocchia di Međugorje. sito ufficiale del Santuario: I Fr a t i Fr a n c e s c a n i L a Pa r r o c c h i a

6 Celebrazioni Sante Messe nell anno 2013 sono state impartite comunioni. Celebrazioni tradotte in simultanea in diverse lingue Adorazione Eucaristica e Veglie Venerazione della Santa Croce Via Crucis Preghiera del Santo Rosario Preghiera di guarigione Sacramento della Confessione nell anno 2013 hanno confessato e concelebrato Sacerdoti in pellegrinaggio da ogni parte del mondo di cui 7162 dall Italia Festival dei Giovani Seminari e Convegni Testimonianze e Catechesi Ritiri Spirituali Momenti di condivisione e di amicizia C h i e s a d i S a n G i a c o m o C e n t r o s p i r i t u a l e d i M e đ u g o r j e

7 A testimonianza dei veggenti è il luogo dove la Madre celeste 30 anni fa apparve per la prima volta, ma quel giorno i ragazzi fuggirono spaventati e nel contempo colmi di gioia. Il giorno seguente, il 25 Giugno 81, i sei ragazzi dichiararono di aver visto "una figura femminile luminosa con un bambino fra le braccia sul sentiero che costeggia il Podbrdo". La "Signora" si è presentata come la Beata Vergine Maria, Regina della Pace. Podbrdo, indica la zona su un più vasto monte denominato Crnica; migliaia di pellegrini di giorno e di notte sul sentiero raggiungono la statua che raffigura la Madonna, in raccoglimento o in preghiera, domandando conversione e grazie. Tra arbusti e melograni, il sentiero è una pietraia levigata dal continuo passaggio di pellegrini che salgono ogni giorno in preghiera meditando davanti ai bronzi che rappresentano i Misteri del Rosario, opere dello scultore italiano Carmelo Puzzolo. Il luogo dona momenti d intensa riflessione personale, lasciando parlare il Mistero di Dio all'intimo del cuore come Presenza d amore nella storia di ciascuno. Collina d e l l e apparizioni - Podbrdo M i s t e r i S a n t o R o s a r i o

8 Il luogo si trova ai piedi della collina delle apparizioni e qui la veggente Mirjana Dragicevic afferma che ogni due del mese, ha il suo incontro con la Beata Vergine Maria e prega per coloro che non credono. Fu la Madre ad indicare il luogo dove avrebbe continuato ad incontrarli quando non fu più possibile recarsi sulla collina a causa dei divieti della polizia di allora. E un luogo di silenzio dove è possibile scoprire un'atmosfera unica nella Meditazione. Come altri siti nei pressi della Parrocchia, permette di vivere con gioia e raccoglimento il pellegrinaggio. A l l a C r o c e B l u U n l u o g o s c e l t o d a l l a M a d r e

9 Dalle prime apparizioni, i pellegrini hanno iniziato a pregare sul monte Križevac, il più alto di Međugorje (520m) il cui nome originario era Sipovac (montagna dei melograni). Il 15 marzo 1934, a ricordo dei 1900 anni della morte di Gesù, i parrocchiani hanno costruito una grande croce (8.5m) sul monte prospiciente a Međugorje a conferma della loro fede, incidendo una loro dedica: A Gesù, Redentore dell'umanità, in segno della nostra fede, del nostro amore e della nostra speranza, ed in memoria del 1900esimo anniversario della passione di Gesù. Per l occasione fu inserita all incrocio delle braccia, una reliquia della Croce di Gesù inviata come dono da Papa Pio XI; una parte più grande oggi si trova nella chiesa della Santa Croce di Gerusalemme in Roma. Si sale nel silenzio e in preghiera, sostando e meditando lungo il sentiero davanti alle stazioni, rilievi bronzei dello scultore Carmelo Puzzolo, della Passione del Cristo; su tutti è raffigurata l'immagine della Madonna che segue il Figlio, indicando chi dobbiamo seguire come strada maestra. S u l M o n t e d e l l a C r o c e - K r i ž e va c L a V i a C r u c i s

10 Camminando lungo il viale alberato (via Domini), nella parte posteriore della chiesa, è possibile meditare davanti alle edicole i Misteri della Luce del Santo Rosario raffigurati da mosaici e si giunge a uno spazio di preghiera progettato dall architetto italiano Michele Bergamasco con al centro una grande scultura che raffigura Gesù Risorto, realizzata dall'artista sloveno Andrija Ajdič. In questo luogo è possibile percorrere la Via Crucis per gli ammalati che non possono salire sul monte Križevac. E un luogo di silenzio e raccoglimento frequentato dai pellegrini di giorno e di notte. A l C r i s t o R i s o r t o U n l u o g o Pa r t i c o l a r e

11 Dagli avvenimenti di Medjugorje e in seguito alla guerra dei Balcani sono sorte diverse Comunità laiche e V I L L A G G I O D E L L A M A D R E religiose. N U O V I O R I Z Z O N T I COMUNITÀ SORELLE MISSIONARIE DELLA FAMIGLIA FERITA E possibile ascoltare le testimonianze di religiosi, giovani, donne e uomini aiutati nella loro vicenda umana e che hanno incontrato Cristo attraverso diversi cammini. L e C o m u n i t à L e Te s t i m o n i a n z e

12 A poca distanza da Međugorje c è il santuario mariano e convento di Široki Brijeg (vasta collina), uno scrigno delle memorie del popolo croato di Erzegovina. Costruito nel 1846 grazie alla dedizione di dodici francescani originari dell'erzegovina, durante la dominazione turca come prima concessione ai cattolici dopo secoli di annientamento dell identità cattolica; è dedicato alla Madonna Assunta in Cielo. Col passare degli anni, il luogo era divenuto il simbolo cristiano cattolico più importante di tutta l'erzegovina e per questo motivo, il 7 febbraio 1945 un gruppo di partigiani comunisti decise di distruggerlo, al fine di sradicare dal cuore del popolo la fede cattolica, la benevolenza e la riconoscenza verso i frati francescani. Il luogo fu teatro di una delle più efferate stragi di francescani; l eccidio è rimasto indelebile nella memoria della gente del luogo nonostante tutti i tentativi, anche violenti, delle autorità comuniste di far dimenticare l'episodio (845 parrocchiani uccisi nel periodo). Quel giorno i comunisti fecero irruzione nel convento dei frati francescani, buttarono a terra il Crocifisso e intimarono ai frati di svestire il loro abito religioso e di rinnegare la loro fede cattolica pena la vita. Uno a uno quei 30 frati, giovani ed anziani abbracciando il Crocifisso confessarono la loro appartenenza: "Gesù tu sei il mio Dio e il mio tutto. Furono assassinati e poi bruciati. Il monastero, la scuola, il seminario furono dati alle fiamme, distruggendo circa 150 mila volumi, che documentavano le tappe della storia e delle sofferenze del popolo croato di Erzegovina. La chiesa fu trasformata in stalla. Oggi per i trenta martiri di Siroki Brijeg testimoni di grande Fede è in corso il processo di beatificazione. S a n t u a r i o d i Š i r o k i B r i j e g I M a r t i r i Fr a n c e s c a n i

13 La Bosnia-Erzegovina nel 1463 cadde sotto il dominio dei turchi che intendevano occupare la Croazia, arrivando a sgominare anche Vienna e Roma. Il loro cammino venne sbarrato dalla Croazia che il Papa Pio V definì "avamposto della cristianità". Il prezzo pagato fu elevato: molti croati morirono nelle continue guerre e alla Croazia venne tolto il suo nucleo, il suo cuore: la Bosnia e Erzegovina. La vita dei cattolici sotto il domino turco fu costantemente soggetta all islamizzazione, all'oppressione e all'esilio. Nella struttura feudale turca, i cristiani non potevano possedere beni immobili: erano considerati "nemici dello stato", perché facevano capo a Roma. Allevavano bestiame e lavoravano i possedimenti turchi e dei signorotti locali islamizzati, pagando tasse sotto forma di bestiame, grano e bambini, che i turchi rapivano e islamizzavano per farne dei giannizzeri o formazioni di élite per la conquista dei territori cristiani ancora liberi. Per questo motivo molti cristiani furono costretti a fuggire verso l'occidente; in tal modo l'elemento musulmano riuscì a penetrare in Bosnia e Erzegovina, abitata prima dell'occupazione turca quasi al 100% da cristiani. All arrivo dei turchi nei Balcani, i serbi, prima fuggirono e poi li aiutarono nella conquista, arrivando in una zona dove fino ad allora non avevano mai vissuto. Dopo la liberazione dal dominio ottomano (1878), l'impero austro-ungarico assunse il potere. Per motivi politici le zone liberate non vennero inserite nello stato croato al quale erano storicamente appartenute. Alla fine della I Guerra Mondiale, con un inganno organizzato dalle potenze dell'epoca, venne creata la prima Jugoslavia come regno dei serbi, croati e sloveni; successivamente sciolta con la II guerra mondiale. Al termine della guerra venne ricostituito lo stato jugoslavo sotto dittatura comunista e vennero in particolar modo allontanati i croati dall'erzegovina. Nella parrocchia di Međugorje la vita sotto il dominio comunista fu dura. Le persone venivano percosse e condannate a reclusione solo perché erano cattoliche e croate. A scuola si cercava di snazionalizzare i bambini e di farli crescere atei. Grazie al forte sentimento religioso i comunisti non riuscirono a raggiungere l obiettivo. La zona veniva trascurata costringendo quanta più gente ad emigrare. B o s n i a e E r z e g o v i n a P i l l o l e d i S t o r i a

14 La posizione della S. Sede, esplicitata in vari documenti, è stata recentemente sintetizzata da Sua Eminenza il Card. Tarcisio Bertone, Segretario di Stato, nel libro "L'ultima veggente di Fatima" - Ed Rai-Rizzoli - pag Benedetto XVI ha avvalorato il libro con una sua prefazione. Al riguardo il Card. Tarciso Bertone ha affermato: "Le dichiarazioni del vescovo di Mostar riflettono un'opinione personale, non sono un giudizio definitivo e ufficiale della Chiesa" "Tutto è rinviato alla dichiarazione di Zara dei vescovi della ex Jugolavia del 10 Aprile 1991, che lascia la porta aperta a future indagini. La verifica deve, perciò, andare avanti" "Nel frattempo sono permessi i pellegrinaggi privati con un accompagnamento pastorale dei fedeli" "Infine, tutti i pellegrini possono recarsi a Međugorje, luogo di culto mariano dove è possibile esprimersi con tutte le forme devozionali 17 marzo 2010 Benedetto XVI costituisce presso la Congregazione per la Dottrina della Fede con Presidente Cardinale Camillo Ruini, la Commissione internazionale di inchiesta su Medjugorje oggi conclusa. Il dossier, dalle mani di Benedetto XVI è ora in quelle di Francesco appena salito al soglio di Pietro per il pronunciamento dal sito ufficiale del santuario: La Dichiarazione di Zara - Conferenza Episcopale della Jugoslavia Dieci anni dalla Dichiarazione di Zara S i n t e s i s u l l a p o s i z i o n e d e l l a C h i e s a C a t t o l i c a s u M e đ u g o r j e

15 Tu Sei Pietro (TSP) è un associazione nata nell ottobre del 2007 senza scopo di lucro, pensata a Međugorje da un gruppo di amici cattolici durante una conversazione a tavola in uno dei numerosi pellegrinaggi mariani. Lo scopo istituzionale dell associazione è di promuovere, attraverso la rete internet, una rinnovata fedeltà al Santo Padre riaffermando l appartenenza dei cristiani alla Chiesa di Roma, coinvolgendo personalmente altri nella stessa esperienza in un percorso di conoscenza, amicizia, crescita e approfondimento della Fede in Cristo. Per raggiungere tale scopo l associazione organizza eventi, iniziative ed incontri aventi come oggetto l attività, i discorsi del Papa e il modello di vita cristiana proposto ed anche, tra soci, pellegrinaggi in luoghi sacri e santuari Mariani anche per un approfondimento di cultura cattolica, avvicinando le persone alla vita della chiesa e alla preghiera. Sulla spinta dei soci, amici e conoscenti che sono stati pellegrini con noi, abbiamo così deciso di partire non dall organizzare, anche se è importante, ma dal proporre un pellegrinaggio che porti a sperimentare nel cuore il rapporto personale con il Mistero di Dio per rinnovare la propria Fede in un rapporto di amicizia. Tu Sei Pietro - associazione È Gesù che cercate quando sognate la felicità Giovanni Paolo II "chi fa entrare Cristo, non perde nulla, nulla assolutamente nulla di ciò che rende la vita libera, bella e grande" Benedetto XVI "Il vero potere è il servizio" Francesco

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