IL PROCESSO DI ARMONIZZAZIONE NEGLI ENTI LOCALI

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1 IL PROCESSO DI ARMONIZZAZIONE NEGLI ENTI LOCALI Focus sui COMUNI Armonizzazione La parola armonizzare significa connettere, collegare parti diverse per formare un tutto unico e concordante Per amonizzazione contabile intendiamo il processo di omogenizzazione dei metodi e dei sistemi delle diverse P.A., teso ad ottenere informazioni omogenee ed uniformi Attenzione Armonizzazione delle contabilità pubbliche (carattere informativogestionale) Amornizzazione (uniformazione) delle contabilità nazionali (carattere informativo-statistico) 1

2 Doppio percorso Un percorso normativo di matrice comunitaria avente carattere informativo-statistico Un percorso normativo di matrice nazionale avente carattere informativo-gestionale Reg. Com. 2223/1996 relativo al Sistema europeo dei conti nazionali e regionali nella Comunità. Istituzione del SEC95, il quale definisce uno schema contabile nazionale comune, ai quali i diversi stati membri devono uniformarsi, in grado di consentire comparazioni contabili trasversali tra diversi stati europei membri. Il percorso nazionale D.Lgs 170/2006 «Ricognizione dei principi fondamentali in materia di armonizzazione dei bilanci pubblici». Tale norma non produce effetti significativi nei comportamenti contabili pubblici. L. 5 maggio 2009, n. 42 contenente «Delega al Governo in materia di federalismo fiscale, in attuazione dell articolo 119 della Costituzione». Tale norma definisce i principi contabili alla base dell armonizzazione regionale e locale allo scopo di favorire la redazione di bilanci secondo criteri predefiniti e orizzontalmente uniformi nonché coerenti con quelli dello Stato. L. 31 dicembre 2009, n. 196, «Legge di contabilità e finanza pubblica», pone le basi per la definizione, tramite successiva legislazione delegata, di comuni schemi di riclassificazione e consolidamento dei bilanci e di regole contabili per uniformare i comportamenti contabili. 2

3 Il doppio binario Il percorso normativo di matrice a carattere informativo gestionale viene sbinato in un doppio binario attuativo: Binario attuativo centrale: L. 196/2009 contenente la delega al Governo per l adozione di successivi decreti legislativi attuativi dell armonizzazione contabile delle altre amministrazioni pubbliche, escluso regioni ed enti locali Binario attuativo territoriale: L. 42/2009 contenente la delega al Governo per l adozione di successivi decreti legislativi attuativi dell armonizzazione contabile delle regioni e degli enti locali Per superare il rischio di divaricazione Si è deciso di procedere parallelamente coordinando il lavoro delle commissioni (Copaff Commissione Tecnica Paritetica per l attauzione del Federalismo Fiscale e Comitato per i principi contabili ) e stabilendo i seguenti principi di base: Finalità del consolidamento dei conti pubblici, delle modalità e dei termini di presentazione e approvazione Adozione di regole contabili uniformi e di un comune integrato piano dei conti Affiancamento della Co.Fi. Con la Co.Ge. a soli scopi conoscitivi Adozione di schemi di bilancio uniformi, articolati in missioni e programmi e riclassificabili secondo le codifiche SEC95 in modo da ricavarne informazioni per il percorso comunitario Adozione di un sistema comune di indicatori di performance La legge costituzionale 20 aprile 2012, n.1 che identifica tale materia tra quelle di legislazione esclusiva dello Stato 3

4 I decreti attuativi L. 196/2009 D.Lgs. 91/2011 Altre amministrazioni pubbliche L. 42/2009 D.Lgs. 118/2011 e s.m.i (D.Lgs 126/2014) Regioni, Enti locali e loro organismi Il Dlgs 118/2011 D.Lgs 126/2014 Il Dlgs 118/2011 recante «Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni e degli Enti locali e dei loro organismi» nella prima versione è composto da 3 titoli e 3 allegati. Il Dlgs 118/2001 viene successivamente modificato a seguito del Dlgs 126/2014. D.Lgs 10 agosto 2014 n. 126: titolo I: principi contabili generali e applicati per le regioni, per le province autonome e gli enti locali titolo II: principi contabili generali e applicati per il settore sanitario sanitario titolo III: ordinamento finanziario e contabile delle regioni titolo IV: adeguamento delle disposizioni riguardanti la finanza regionale e locale titolo V: disposizioni finali e transitorie 4

5 La riforma Finalità Ambito di applicazione Contenuti dell armonizzazione Principi e regole dell armonizzazione Il bilancio di previsione armonizzato Il rendiconto armonizzato La finalità La finalità del processo di armonizzazione è di favorire la produzione di informazioni contabili armonizzate, e dunque omogenee, allo scopo di consentire il consolidamento dei conti sia orizzontalmente al loro interno sia verticalmente tra loro e verso l alto (Stato e Unione Europea) Ambito di applicazione All art. 1, il Dlgs 118/2011 e s.m. i. Individua quali destinatari del provvedimento gli enti territoriali, quali regioni, province autonome e altri enti locali e loro organismi strumentali (Titolo I) e agli enti del settore sanitario (Titolo II). 5

6 I sistemi contabili omogenei La norma precisa che il sistema contabile è costituito principalmente dal sub-sistema di contabilità finanziario-numeraria, il quale deve essere affiancato a fini conoscitivi dalla contabilità economicopatrimoniale generale. D.Lgs 10 agosto 2014 n. 126: TITOLO I Art. 2 Adozione di sistemi contabili omogenei 1. Le Regioni e gli enti locali di cui all art. 2 del D.Lgs 267/2000 adottano la contabilità finanziaria cui affiancano, ai fini conoscitivi, un sistema di contabilità economico-patrimoniale, garantendo la rilevazione unitaria dei fatti gestionali sia sotto il profilo finanziario che sotto il profilo economico-patrimoniale. I principi e le regole dell armonizzazione I principali elementi innovativi possono essere così elencati Definizione di nuovi principi contabili Modifica del principio della competenza finanziaria che assume la denominazione di competenza finanziaria potenziata Introduzione di un nuovo strumento contabili denominato fondo pluriennale vincolato Modifica del fondo crediti dubbia esigibilità Revisione degli strumenti di programmazione e rendicontazione Previsione del bilancio consolidato Adozione del piano integrato dei conti Affiancamento della Co.Ge alla Co.Fi. Piano degli indicatori 6

7 I nuovi principi contabili Nel Dlgs 118/2011 e s.m.i. sono identificati: Principi contabili generali, che costituiscono i fondamenti e le regole di carattere generale cui devono uniformarsi le norme regolamentari per orientare l ente Principi contabili applicati, che costituiscono criteri particolari di valutazione e di iscrizione delle singole poste e garantiscono il consolidamento e la trasparenza dei conti pubblici. Per la prima volta i principi contabili si approvano con legge D.Lgs 10 agosto 2014 n. 126: TITOLO I Art. 3 Principi contabili generali e applicati 2. I principi applicati di cui al comma 1 garantiscono: il consolidamento e la trasparenza dei conti pubblici secondo le direttive dell'unione europea e l'adozione di sistemi informativi omogenei e interoperabili. I principi generali (All. 1 dlgs 118/2011) Principio dell annualità I documenti previsionali e consuntivi di bilancio hanno cadenza temporale e orizzontale annuale Principio dell unità Il complesso unitario delle entrate in bilancio finanzia la totalità delle spese Principio dell universalità Principio dell integrità Ogni evento gestionale previsto e realizzato deve essere espresso tramite il bilancio. Sono vietate le gestioni fuori bilancio Le entrate devono essere espresse al lordo delle spese sostenute, le spese devono essere iscritte al lordo delle relative entrate 7

8 I principi generali veridicità, correttezza, attendibilità e comprensibilità significatività e rilevanza flessibilità La rappresentazione contabile deve essere veritiera (ovvero più vicino possibile al vero), corretta (ossia effettuata secondo le regole), attendibile (senza errori e distorsioni rilevanti) e comprensibile (intellegibile e fruibile) Significativa poiché risponde alle esigenze informative dell utilizzatore e rilevante se la sua omissione o errata rappresentazione può influenzare il processo decisionale Può essere modificata per tener conto di eventi gestionali nuovi ed imprevisti congruità I fini del bilancio devono essere congrui rispetto ai mezzi disponibili I principi generali prudenza coerenza Nei documenti previsionali vanno iscritte solo le componenti positive ragionevolmente disponibili nel periodo oggetto di previsione e quelle negative limitatamente agli impegni sostenibili. Nei documenti consuntivi solo le componenti positive realizzate e quelle negative anche se non definitivamente realizzate. Coerenza interna: sequenzialità sistematica tra rilevazioni preventive, concomitanti e consuntive Coerenza esterna: continuità dell intero sistema contabile preventivoconcomitante-consuntivo con i livelli superiori di governo. 8

9 I principi generali continuità e costanza comparabilità e verificabilità neutralità e imparzialità Le rappresentazioni e le valutazioni di bilancio devono essere fatte nella prospettiva della continuità dell attività. I criteri di valutazione devono essere mantenuti nel tempo I documenti di bilancio devono essere confrontabili nel tempo e nello spazio. Verificabile è l informazione per la quale è possibile ricostruire il suo processo di formazione. Le informazioni devono essere asettiche, ovvero scevre e indipendenti rispetto agli utilizzatori e suoi costruttori I principi generali pubblicità L informativa deve essere resa disponibile Principio dell equilibrio di bilancio È richiesto il pareggio tra entrate e spese, obbligatorio per il preventivo. competenza economica prevalenza della sostanza sulla forma I componenti economici sono imputati, e quindi registrati, nell esercizio in cui le operazioni poste in essere hanno dato luogo agli stessi. Bisogna dare prevalenza alla sostanza dell operazione piuttosto che alla forma in cui si presenta 9

10 I principi generali competenza finanziaria È il criterio di imputazione agli esercizi finanziari delle obbligazioni giuridicamente perfezionate attive e passive (accertamenti e impegni). Le previsioni del bilancio di previsione hanno carattere autorizzatorio per ciascuno degli esercizi costituendo un limite agli impegni e ai pagamenti, fatta eccezione per le partite di giro e le anticipazioni di cassa. La funzione autorizzatoria fa rifermento anche alle entrate di competenza e di cassa per l accensione di prestiti. I principi contabili applicati D.Lgs 10 agosto 2014 n. 126: TITOLO I Art. 3 Principi contabili generali e applicati 1. Le amministrazioni pubbliche di cui all'art. 2, conformano la propria gestione ai principi contabili generali contenuti nell'allegato 1 ed ai seguenti principi contabili applicati, che costituiscono parte integrante al presente decreto: a) della programmazione (allegato n. 4/1); b) della contabilità finanziaria (allegato n. 4/2); c) della contabilità economico-patrimoniale (allegato n. 4/3); d) del bilancio consolidato (allegato n. 4/4). 10

11 I principi contabili applicati I principi contabili applicati sono aggiornati con decreto del Ministero delle Finance di concerto con il Ministero dell Interno su proposta della Commissione per l armonizzazione contabile. La Commissione per l armonizzazione contabile è istituita, ai sensi dell art. 3 del Dlgs 126/2014, presso il Ministero delle Finanze. La Commissione per l armonizzazione contabile ha il compito di promuovere l armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio degli enti territoriali e loro organismi ed enti strumentali. Principio contabile applicato competenza finanziaria documento 4/2 Il principio è il criterio di imputazione agli esercizi finanziari delle obbligazioni giuridiche attive e passive perfezionale. Tutte le obbligazioni giuridicamente perfezionate attive e passive, che danno luogo ad accertamenti di entrate e ad impegni di spesa devono essere registrate nelle scritture contabili in cui l obbligazione è perfezionata con imputazione all esercizio in cui l obbligazione viene a scadenza. Per scadenza dell obbligazione lo stesso principio individua il momento in cui l obbligazione diventa esigibile. Un credito è esigibile quando non vi siano ostacoli alla sua riscossione ed è quindi consentito pretendere l adempimento. Tale principio, di fatto avvicina la fase della competenza con la cassa oltre che a verificare i residui attivi e passivi che possono essere mantenuti nelle scritture contabili. 11

12 La competenza finanziaria potenziata La nuova formulazione del principio introduce tra il momento della nascita dell obbligazione e quello dell estinzione un ulteriore elemento rilevante ai fini della registrazione contabile quello della scadenza dell obbligazione. Questa rappresenta la fase in cui il debito diviene esigibile. Ne consegue che mentre in passato una volta sorta l obbligazione essa trovava iscrizione nella gestione dei residui sino alla sua completa estinzione, nella nuova formulazione si conserva il residuo solo quando ci si trova di fronte ad un credito/debito certo, liquido ed esigibile. In caso contrario sarà rinviato agli esercizi successivi. La disciplina delle entrate 12

13 La disciplina delle entrate Si individuano ora tre momenti dell obbligazione giuridica: La nascita dell obbligazione a seguito della quale l accertamento dell entrata è registrato nelle scritture contabili La scadenza dell obbligazione, in considerazione della quale l entrata è imputata alle scritture contabili di un dato esercizio. È questo il momento in cui l obbligazione è esigibile L estinzione dell obbligazione, in relazione alla quale lentata è registrata in termini di cassa La contabilità finanziaria: l accertamento L accertamento è la fase dell entrata attraverso la quale sono verificati e attestati dal soggetto cui è affidata la gestione: La ragione del credito; Il titolo giuridico che supporta il credito; L individuazione del soggetto debitore; L ammontare del credito; La relativa scadenza Contabilità ex D.Lgs 267/2000 Contabilità ex D.Lgs 118/2011 e s.m.i Punto 3.1 all. 2 13

14 La Contabilita Finanziaria: l accertamento L accertamento: 1. presuppone idonea documentazione 2. si perfeziona mediante l atto gestionale con il quale vengono verificati ed attestati i requisiti anzidetti 3. con il medesimo documento gestionale si da atto specificamente della scadenza del credito in relazione a ciascun esercizio finanziario contemplato dal bilancio pluriennale La Contabilita Finanziaria: l accertamento L iscrizione della posta contabile nel bilancio annuale e pluriennale avviene in relazione al criterio della scadenza del credito rispetto a ciascun esercizio finanziario. Sono accertate per intero anche le entrate di dubbia e difficile esazione, per le quali non è certa la riscossione integrale (come ad esempio sanzioni amministrative al codice della strada; proventi derivanti dalla lotta all evasione) in relazione ai quali si calcola l accantonamento per crediti di dubbia esigibilità. L accertamento delle entrate avviene distinguendo tra le entrate ricorrenti e quelle non ricorrenti 14

15 L accertamento L accertamento dell entrata è registrato quando l obbligazione è perfezionata, con imputazione alle scritture contabili riguardanti l esercizio in cui l obbligazione viene a scadenza È vietato l accertamento attuate di entrate future Accertamento confronto vecchia e nuova impostazione Consideriamo un trasferimento statale a un ente locale assegnato nel 2013 per un ammontare di euro 100 ma destinato ad essere incassato nel 2013 solo per il 30% e per il 70% nel Accertamenti con regole attuali Accertamenti secondo la regola sperimentale 15

16 Esempio accertamento Lo Stato trasferisce ad un ente locale nel 2015 euro L ente locale potrà incassare ne 2015 ed euro nel PRIMA Accertamento euro nel 2015 e zero nel 2016 ADESSO Accertamento euro nel 2015 ed euro nel 2016 Il principio della competenza finanziaria potenziata avvicina il momento dell accertamento a quello dell incasso L accertamento Le modalità di accertamento sono delineate nel Dlgs 118/2011. La regola generale prevede l imputazione contabile in relazione alla scadenza. Per le entrate a carattere tributario l accertamento avviene a seguito dell emissione dei ruoli Per le entrate patrimoniali e quelle connesse alla gestione di servizi a carattere produttivo o a tariffe o contribuzione a seguito dell emissione di liste di carico o per acquisizione diretta Per le entrate relative a partite compensative in corrispondenza dell assunzione di impegno Per le entrate da trasferimento a seguito della comunicazione dei dati identificativi dell atto amministrativo erogante Per le altre entrate mediante contratti, provvedimenti giudiziari, Per le entrate derivanti dall assunzione di prestiti nel momento in cui vi è la stipula del contratto di mutuo o prestito ed è imputato nell esercizio in cui lo stesso è esigibile 16

17 L accertamento Voci di entrata Criterio di imputazione degli accertamenti di entrata Entrate tributarie Entrate tributarie gestite con ruolo ordinario e con liste di carico (punto 3.7.1) Entrate da emissione ruoli coattivi (punto 3.7.1) La regola generale è quella della esigibilità del credito (punto 3.6 lett. a) Sono accertate e imputate contabilmente all esercizio in cui è emesso il ruolo. I ruoli coattivi in quanto relativi ad entrate già accertate non comportano l accertamento di nuove entrate (punto 3.7) Entrate tributarie riscosse per autoliquidazione (punto 3.7.5) Entrate tributarie riscosse attraverso il bilancio dello Stato o di altra PA (punto 3.7.2) Entrate da avvisi di accertamento di entrate tributarie (punto 3.7.1) Entrate da tasse automobilistica, licenze caccia, pesca, (punto 3.7.5) Entrate derivanti dalla lotta all evasione delle entrate tributarie (punto 3.7.6) Sono accertate sulla base delle riscossioni effettuate entro la data di chiusura del rendiconto Sono accertate nell esercizio in cui è stato adottato l atto amministrativo di impegno della corrispondente amministrazione L accertamento contabile è registrato quando l avviso diventa definitivo (sempre che il contribuente nel frattempo non abbia effettuato il pagamento). Accertamento per cassa Accertate per cassa, salvo nei casi in cui la lotta all evasione è attuata attraverso l emissione di ruoli e liste di carico, accertate sulla base dei documenti formali emessi dall ente e imputati all esercizio in cui l obbligazione scade. Tributo Modalità di accertamento Addizionale comunale IRPEF Entrate riscosse per autoliquidazione Altre addizionali comunali di tributi diretti Entrate riscosse per autoliquidazione Addizionali provinciali di tributi diretti Entrate riscosse per autoliquidazione Cedolare secca Entrate riscosse attraverso il bilancio dello Stato Imposta municipale propria Entrate riscosse per autoliquidazione Imposta comunale sugli immobili Avviso di accertamento Imposta sulle assicurazioni Accertamento per cassa Imposta sulle assicurazioni RC auto Accertamento per cassa Imposta di iscrizione al pubblico registro automobilistico Accertamento per cassa (PRA) Imposte comunali sulla pubblicità e sulle affissioni Entrate gestite per ruolo Imposta sulle insegne Entrate gestite per ruolo Imposta di soggiorno Entrate riscosse per autoliquidazione Tasse sulle concessioni comunali Entrate gestite tramite ruoli Tributo per l esercizio delle funzioni di tutela, protezione e Entrate gestite tramite ruoli igiene dell ambiente Tassa smaltimento rifiuti solidi urbani Entrate gestite tramite ruoli Tassa occupazione spazi e aree pubbliche Entrate gestite per ruolo Compartecipazione IVA ai Comuni Entrate riscosse attraverso il bilancio dello Stato Compartecipazione IRPEF ai Comuni Entrate riscosse attraverso il bilancio dello Stato Compartecipazione IRPEF alle Province Entrate riscosse attraverso il bilancio dello Stato Tributo provinciale deposito in discarica dei rifiuti solidi Entrate gestite per ruolo Altre compartecipazioni alle Province Entrate riscosse attraverso il bilancio dello Stato Altre compartecipazioni ai Comuni Entrate riscosse attraverso il bilancio dello Stato Fondi perequativi dallo Stato Entrate riscosse attraverso il bilancio dello Stato Fondi perequativi dalla Regione o Provincia Autonoma Entrate riscosse attraverso bilancio di altra amministrazione 17

18 L accertamento Per quanto riguarda le entrate da Trasferimenti e contributi da amministrazioni pubbliche al punto 3.6 si specifica che la scadenza del credito coincide con l esercizio finanziario in cui è adottato l atto amministrativo di impegno relativo al contributo o al finanziamento, con particolare riferimento alle modalità temporali ed alle scadenze in cui il trasferimento è erogato. A tal fine, l ordinamento contabile prevede che ogni amministrazione pubblica, che impegna spese a favore di altre amministrazioni pubbliche, ne dia comunicazione ai destinatari. L accertamento Voci di entrata Proventi dei servizi pubblici (punto 3.8) Interessi attivi (punto 3.9) Gestione beni pubblici (punto 3.10) Concessione diritti su beni demaniali o patrimoniali (punto 3.16) Entrate da sanzioni codice della strada (esempio 4) Criterio di imputazione degli accertamenti di entrata Sono accertati sulla base di idonea documentazione e imputate all esercizio in cui il servizio è reso all utenza (punto 3.8 all. 2) Imputati all esercizio in cui l obbligazione risulta esigibile Le entrate per interessi di mora sono accertate al momento dell incasso (punto 3.9 all. 2) Le entrate derivanti dalle gestioni di beni immobili sono accertate sulla base dell idonea documentazione e imputate all esercizio in cui l entrata è esigibile (punto 3.10 all. 2) Sono accertate a seguito dell emanazione dell atto amministrativo con imputazione contabile all esercizio previsto nell atto amministrativo per l esecuzione obbligatoria pecunaria (punto 3.16 all. 2) l accertamento delle sanzioni avviene alla data di notifica del verbale (non quindi alla data della violazione), in quanto la notifica del verbale, come la contestazione immediata, rende l obbligazione esigibile; 18

19 L accertamento Voci di entrata Criterio di imputazione degli accertamenti di entrata Alienazione beni immobili (punto 3.13) Cessione diritti di superficie (punto 3.15) Cessione altri beni (punto 3.14) Permessi di costruire (punto 3.11) L accertamento è effettuato al momento del rogito con imputazione all esercizio previsto nel contratto per l esecuzione dell obbligazione pecuniaria Nel caso in cui il contratto preveda il pagamento differito è consentito l accertamento dell entrata purchè il pagamento non vada oltre i 12 mesi Se l entrata è incassata prima del rogito l accertamento è registrato per cassa (punto 3.13 all. 2) L accertamento è effettuato al momento del rogito con imputazione all esercizio previsto per l esecuzione dell obbligazione pecuniaria. Se l entrata è incassata prima del rogito l accertamento è registrato per cassa. L obbligazione giuridica attiva nasce con il passaggio di proprietà e in tale momento deve essere accertata l entrata con imputazione all esercizio previsto per l esecuzione pecuniaria (punto 3.13 all. 2) La quota relativa agli oneri di urbanizzazione è accertata e imputata nell'esercizio in cui avviene il rilascio del permesso, la quota relativa al costo di costruzione è accertata a seguito della comunicazione di avvio lavori e imputata all'esercizio in cui, in ragione delle modalità stabilite dall'ente, viene a scadenza la relativa quota. L accertamento Voci di entrata Mutui Apertura di credito Criterio di imputazione degli accertamenti di entrata L accertamento è effettuato al momento della stipula del contratto con imputazione sull esercizio in cui la somma è esigibile, ovvero quando il finanziatore rende disponibili le somme. In genere ciò accade alla stipula del contratto. L accertamento e l imputazione avviene sulla base delle erogazioni. L utilizzo dell apertura di credito è effettuata sulla base delle necessità di finanziare i correlati impegni di spesa. Gli importi dei singoli accertamenti e i relativi esercizi di imputazione dell entrata corrispondono a quelli degli impegni sulla base del cronoprogramma. 19

20 Il Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità Principio contabile applicato 4/2 punto 3.3 Per i crediti di dubbia e difficile esazione accertati nell esercizio è effettuato un accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità. Tale fondo è da iscrivere nella parte spesa e dovrebbe scongiurare l accertamento di entrate non certe attraverso la costruzione di un vero e proprio fondo rischi diretto a evitare l utilizzo di entrate di dubbia e/o difficile esazione. L accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità non può essere oggetto di impegno e genera pertanto una economia di bilancio che confluisce nel risultato di amministrazione come quota accantonata. Il Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità In sede di bilancio di previsione: Nel primo esercizio di applicazione del presente principio è possibile stanziare in bilancio una quota almeno pari al 50% dell importo dell accantonamento quantificato nel prospetto riguardante il fondo crediti di dubbia esigibilità allegato al bilancio di previsione. Nel secondo esercizio lo stanziamento di bilancio riguardante il fondo crediti di dubbia esigibilità è pari almeno al 75% dell accantonamento quantificato nel prospetto riguardante il fondo crediti di dubbia esigibilità allegato al bilancio di previsione, e dal terzo esercizio l accantonamento al fondo è effettuato per l intero import come quota accantonata. 20

21 Il Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità In sede di rendiconto: fin dal primo esercizio l ente accantona nell avanzo di amministrazione l intero importo del fondo crediti di dubbia esigibilità quantificato nel prospetto riguardante il fondo allegato al rendiconto di esercizio. Fino a quando il fondo crediti di dubbia esigibilità non risulta adeguato non è possibile utilizzare l avanzo di amministrazione. La determinazione del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità 1. individuare le categorie di entrate stanziate che possono dare luogo a crediti di dubbia e difficile esazione. la scelta dell entrata da prendere in considerazione ai fini del calcolo della quota da accantonare è lasciata alla valutazione del singolo ente. Si tenga presente che lo stesso legislatore esclude dal calcolo crediti: Proventi da altre amministrazioni pubbliche, in quanto destinate ad essere accertate a seguito dell assunzione di impegno da parte dell amministrazione erogante Assistiti da fidejussioni Relative a entrate tributarie che per i nuovi principi sono accertate per cassa 21

22 Il Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità 2. calcolare, per ciascuna entrata di cui al punto 1), la media tra: incassi in c/competenza e accertamenti degli ultimi 5 esercizi nel primo esercizio di adozione dei nuovi principi, con riferimento agli incassi in c/competenza e in c/residui Il FCDE Il fondo crediti di dubbia esigibilità può essere calcolata secondo le seguenti modalità: A. media semplice: a) Media fra totale incassato e totale accertato; b) Media dei singoli rapporti annui. B. rapporto tra la sommatoria degli incassi di ciascun anno ponderati con i seguenti pesi: 0,35 in ciascuno degli anni nel biennio precedente e il 0,10 in ciascuno degli anni del primo triennio - rispetto alla sommatoria degli accertamenti di ciascuna anno ponderati con i medesimi pesi indicati per gli incassi; C. media ponderata del rapporto tra incassi e accertamenti registrato in ciascun anno del quinquennio con i seguenti pesi: : 0,35 in ciascuno degli anni nel biennio precedente e il 0,10 in ciascuno degli anni del primo triennio. 22

23 Il FCDE il calcolo del fondo crediti di dubbia esigibilità R8 = incassi competenza più residui anno 2010 R9 = incassi competenza più residui anno 2011 R10 = incassi competenza più residui anno 2012 R11 = incassi competenza più residui anno 2013 R12 = incassi competenza più residui anno 2014 A8 = accertamenti di competenza per anno 2010 A9 = accertamenti di competenza per anno 2011 A10 = accertamenti di competenza per anno 2012 A11 = accertamenti di competenza per anno 2013 A12 = accertamenti di competenza per anno 2014 IL FCDE: calcolo della percentuale Le modalità di calcolo alternative sono: [(R1/A1)+(R2/A2)+(R3/A3)+(R4/A4)+(R5/A5)]/5 (R1+ R2 + R3 + R4 + R5)/(A1+A2+A3+A4+A5) (R1*0,10+R2*0,10 + R3*0,10+ R4*0,35 + R5 * 0,35)/(A1*0,10+A2*0,10 + A3*0,10+ A4*0,35 + A5*0,35) [0,10*(R1/A1)+ 0,10*(R2/A2)+ 0,10*(R3*A3)+ 0,35*(R4/A4)+0,35*(R5/A5)]/100 23

24 Il FCDE IL FCDE 24

25 IL FCDE 3) ad applicare all'importo complessivo dei residui classificati secondo le modalità di cui al punto 1) una percentuale pari al complemento a 100 delle medie di cui al punto 2. Se il fondo crediti di dubbia esigibilità complessivo accantonato nel risultato di amministrazione (costituito dalle quote del risultato di amministrazioni vincolato nei precedenti esercizi e dall'accantonamento effettuato nell'esercizio cui si riferisce il rendiconto) risulta inferiore all'importo considerato congruo è necessario incrementare conseguentemente la quota del risultato di amministrazione dedicata al fondo crediti di dubbia esigibilità. Se il fondo crediti di dubbia esigibilità accantonata risulta superiore 25

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