Liasi senza gruppo prostetico

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1 Liasi senza gruppo prostetico ALDLASI o ALDLLIASI Enzimi chiave della glicolisi : scinde il glicide originario in due molecole di altri secondari, per essere riconosciuto il substrato deve essere un chetoso marcato in 1 con P e con la L conformazione del 3. Il chetoso riconosciuto con maggiore efficienza è il Fruttoso- 1-P, l aldolasi ha nel sito attivo un gruppo terminale di lisina ed un nucleo di istidina che fa da centro di protonazione. 2 P Fruttoso 1 fosfato + -is 2 -Lys Enzima 1 - attacco nucleofilo dell 2 sul = del chetoso Prof. G. Gilardi - Biological hemistry 2 P + -is + 2 -Lys Enzima 2 formazione del legame di base di Schiff 1

2 Meccanismo 3 protonazione dell con spostamento del doppio legame tra la parte 2-3 a spese del legame 3-4, il 4 resta in forma cationica e con - del mezzo è neutralizzata e diventa gliceraldeide in forma idrata (P) se fossimo partiti da F-1,6-dP o solo gliceraldeide da F-1-P 2 P - + -is -Lys Enzima + Prof. G. Gilardi - Biological hemistry 2

3 Meccanismo 4 l uscita del primo prodotto di reazione modifica il sito attivo ripristino del legame di base di Schiff nella forma originaria e semplice protonazione del carbanione P is + 2 -Lys P Enzima 2 P - + -is 2 -Lys 5 deprotonazione dell azoto e idrolisi del legame di base di Sciff si forma l altro prodotto di reazione. DISSIAETFSFAT : scissione di un monosaccaride in 2 altre unità monocarboniose Enzima Prof. G. Gilardi - Biological hemistry 3

4 Aldolasi Mn dei funghi Stesso discorso vale per le aldolasi nei funghi in cui la destabilizzazione si realizza con legame dativo Mn e poi il legame diviene covalente ; spostamento dell insaturazione tra 2 e 3 a spese del legame 3 4, anche in questo caso si ha GAP idrata per neutralizzazione degli - del mezzo. + -is 2 P + -is Mn Enzima 2 Prof. G. Gilardi - Biological hemistry + P - Mn Enzima gliceraldeide 4

5 Aldolasi Mn dei funghi Il ripristino del legame dativo porta al carbanione sul 3 neutralizzazione per protonazione e liberazione di DISSIAETEFSFAT 2 - P + -is Mn Enzima 2 P + 2 Prof. G. Gilardi - Biological hemistry 5

6 ISMERASI: cl. 5 5 LASSE: ISMERASI A B danno la intertrasformazione di 2 isomeri Sottoclasse: tipo di reazione isomerasica catalizzata Sottosottoclasse:tipi di substrato Prof. G. Gilardi - Biological hemistry 6

7 5. ISMERASI: coenzimi Alcune isomerasi sono proteine coniugate con coenzimi di derivazione vitaminica, dei quali sfruttano le proprietà catalitiche che spesso sono ascrivibili ad una differente classe enzimatica (es. effetto ossidoreduttasico o liasico) Altri enzimi hanno centri catalitici metallici oppure R amino acidi nel sito attivo. el dettaglio vedremo le caratteristiche di reazione di isomerasi che contengono come coenzima: PALP (derivato dalla VITAMIA B6 ): isomerasi specifiche che agiscono sugli aminoacidi DESSSIADESIA BALAMIDE EZIMA (derivato dalla VITAMIA B12): isomerasi delle vie di salvezza metabolica AD + o ADP + (derivati dalla VITAMIA PP): isomerasi di monosaccaridi veicolati da nucleotidi difosfati (es. UDFG: uridindifosfoglucoso) Prof. G. Gilardi - Biological hemistry 7

8 Isomerasi PALP specifiche che agiscono sugli aminoacidi oenzima piridossalfosfato ollegano l aminoacido (attacco 2 su ) legame di base di Schiff formazione del doppio legame transizione verso la struttura chinoide del coenzima con trasporto dei doppi legami il metallo si coordina solo con l dell amino acido. P 2 2 Me 2 R P 2 Base di Schiff Me R 2 -enzima 2 -enzima P 2 Me R + 2 -enzima Prof. G. Gilardi - Biological hemistry 8

9 Isomerasi PALP specifiche che agiscono sugli aminoacidi L altro legame del metallo è R del sito attivo. Il ritorno delle coordinazioni iniziali ha come effetto ribaltamento della stereoisomeria del alfa. In questo modo l amino acido subisce isomerizzazione dalla forma L D reversibilmente. In vivo questa isomerizzazione si ha aa L aa D. Questi enzimi sono situati dulle cosidette vie di salvezza metabolica che servono ad eliminare componenti che potrebbero risultare dannosi per gli intermedi o per i prodotti che formano. La reazione si completa con l idrolisi del legame con liberazione dell aa trasformato. - R P 2 Me 2 -enzima aa L aa D Prof. G. Gilardi - Biological hemistry 9

10 DESSSIADESIA BALAMIDE EZIMA (derivato dalla VITAMIA B12): isomerasi delle vie di salvezza metabolica 2 2 o P Prof. G. Gilardi - Biological hemistry 10

11 DESSSIADESIA BALAMIDE EZIMA (derivato dalla VITAMIA B12): isomerasi delle vie di salvezza metabolica o o. -. Prof. G. Gilardi - Biological hemistry 11

12 Isomerasi B12 che agiscono sulla isomerizzazione dei glicoli X X X + - X Prof. G. Gilardi - Biological hemistry 12

13 Isomerasi B12 che agiscono sulla isomerizzazione dei glicoli Avvenuta la trasposizione : la posizione destabilizzata riceve nuovamente l e l elettrone. Si è ottenuta la forma idrata di un aldeide. Il meccanismo: è cambiato il n di ossidazione dei gruppi interessati () il gruppo alcolico 2 ha il con n di ossidazione = 0.il gruppo alcolico 1 ha n ossid. = a +1. Al termine della reazione l atomo di del gruppo alcolico 2 metilenico 0-2. quello che era gruppo 1 aldeide. Il meccanismo oltre che oxred è anche liasico (aldeide in forma idrata :è come se fosse stata sottratta una molecola d 2 che rappresenta solo la struttura che idrata). Questo E è presente in cellule procariote che riescono a utilizzare i glicoli come fonte di carbonio. Di attualità x la depurazione attraverso ceppi batterici selezionati. I ceppi batterici che esprimono queste isomerasi sono in grado di trasformare glicoli aldeidi poi ossidate a acidi,legati al oa e poi metabolizzati regolarmente secondo i cicli metabolici classici. Prof. G. Gilardi - Biological hemistry 13

14 Isomerasi B12: metil-malonil oa Queste isomerasi sono poi presenti in tutte le cellule quando sono riferite a un substrato particolare il METIL-MALIL-oA. Questo substrato si ottiene in una delle vie di salvezza metabolica. Si esprime nelle vie di salvezza elle cellule eucariote vie di salvezza metabolica intramitocondriale :impedire la formazione di ac. Malonico. I oe B12 isomerasici, quando il substrato è stato riconosciuto dalla apoproteina intervengono togliendo + 1 e- sempre dalla posizione adiacente alla 1 Si forma il carbocatione in α. Il meccanismo del trasferimento riguarda il α destabilizzato e non il 1* ma l atomo di più prossimo in grado di cedere cioè il 3 in sostituzione. Il idrogenato cede l alla struttura carbocationica recupera un sostituente che in questo caso è il 1 bloccato sul oa nuovo α :ex-3 in ramificazione dove è stato trasferito il 1. La catena viene linearizzata:trasposizione di legami. La reazione si completa con la cessione di - al carbocatione sulla catena ormai linearizzata. Dal metilmalonil oa si succinil oa che è un intermedio del ciclo di krebs. Prof. G. Gilardi - Biological hemistry 14

15 Isomerasi B12: metil-malonil oa 3 S oa 3 + S oa S oa S oa 2 Metil malonil oa Succinil oa Prof. G. Gilardi - Biological hemistry 15

16 AD + o ADP + (derivati dalla VITAMIA PP): isomerasi di monosaccaridi veicolati da nucleotidi difosfati (es. uridindifosfoglucoso) i sono altre isomerasi che usano AD o ADP con effetto chiaramente ossidoreduttasico. Queste sono implicate nella trasformazione di molti saccaridi. I monosaccaridi con queste trasformazioni non esistono in forma libera ma veicolati su nucleotidi difosfato. (es. UDFG: uridindifosfoglucoso) 1)ossidazione dell unità monocarboniosa sulla posizione 4 del glucoso che si trasforma in gruppo chetonico. A questo punto: alcune isomerasi possono associare il oe come facevano le ossidoreduttasi classiche e unirsi poi a un altra molecola di oe. Altre danno solo un cambiamento di conformazione e la reazione si ripete in senso simmetrico ma viene a formarsi un isomero (L conf del 4). Altre isomerasi funzionano per trasferimento interno: hanno nel sito attivo il R che puo essere trasferito e poi un Me di transizione con funzione destabilizzante. Prof. G. Gilardi - Biological hemistry 16

17 AD + o ADP + (derivati dalla VITAMIA PP): isomerasi di monosaccaridi veicolati da nucleotidi difosfati L enzima che opera per trasf interno con il suo metallo riconosce l del legame fosfomonoestere presente nel sito attivo prima legame dativo poi covalente si forma il catione fosforico. Il substrato è orientato nel sito attivo dell enzima in modo da avere il gruppo 6 prossimo al sito di fosforilazione,per cui il catione da facilmente attacca elettrofilo nel gruppo alcolicoprimario e si ottiene il glucosio 1,6dP che è intermedio metabolico e può essere liberato. Il gr6 è prossimo al sito di fosforilazione attacco elettrofilo del P+ sull del 6. ambiamento di conformazione che porta a un rovesciamento della parte del substrato nel sito attivo adesso è il terminale 1 a essere orientato Me il Mn riconosce l atomo di del legame fosfoglucosidico e destabilizza col passaggiop del legame dativo a covalente il legame fosfatoossigeno con la formazione del catione fosforico. Il catione fosforico a questo puntodata la prossimità può dare attacco elettrofilo nel gruppo alcolico primario della serina (nel sito attivo). Quindi la serin ritorna nella forma fosforilata. Abbiamo avuto la defosforilazione dell altra posizione del substrato. Il ritorno a legame dativo consente la protonaz del gruppo gluc e scissione da Me. A questo punto il substrato può uscire dal sito attivo dell enzime. Quello che era entyrato come Glu 1 P esce come G6P (o viceversa) a seconda delle necessità metaboliche. Sono dette anche MUTASI rappesentano punti di discriminazione metabolica abbasr tanza importanti. Sono importanti perchè G1P e G6P hanno funzioni diverse. Prof. G. Gilardi - Biological hemistry 17

18 Isomerasi senza oenzima i sono ancora le isomerasi che funzionano senza Me o oe ma solo sfruttando gli effetti di protonazione e deprotonazione. Questi effetti permettono di realizzare l equilibrio fra ALDSI e ETSI importante per mediare gli effetti metabolici. Protonazione del carbonilico promuovendo : la stabilizzazione di doppio legame tra 1 e 2 con il 2 che dissocia un + poi si ha riassestamento a una forma a pot <. Prof. G. Gilardi - Biological hemistry 18

19 LIGASI: cl. 6 Ultima classe di enzimi : catalizzano solo reazioni di formazione di legame, sono irreversibili, questi legami possono essere come per le liasi: ---, S- -P--, nella reazione stechiometrica complessiva partecipa X = composto ad alta energia (ATP o altri). Il legame tra le 2 componenti molecolari si forma sempre a spese di ATP, normalmente abbiamo una mole di ATP per mole di legame, tutte le ligasi visto che usano composti ad alta energia hanno sempre un metallo di transizione nel sito attivo (essenziale). Prof. G. Gilardi - Biological hemistry 19

20 6. LIGASI: coenzimi Tutte le ligasi sono proteine coniugate in quanto contengono un metallo di transizione nel sito attivo (quasi sempre Mn), necessario per destabilizzare il composto ad alta energia Esistono anche -- ligasi che contengono il metallo e un coenzima di derivazione vitaminica: LIGASI A BITIA (VITAMIA ) Prof. G. Gilardi - Biological hemistry 20

21 Schema di reazione Reazioni in due tappe, la prima reazione è reversibile : riguarda la formazione di un intermedio ad alta energia che è un anidride. 1 da acido libero anidride mista 2 l acile è trasferito in una struttra anidridica su ADP liberando P 3 AMP che trasporta l acile la prima metà della reazione è sempre in equilibrio, per realizzarla il metallo riconosce un dei legami anidride dell ATP promuove la formazione del catione fosforico che darà attacco elettrofilo sull del gruppo acido. Seconda metà della reazione : irreversibile, il metallo destabilizza il nuovo legame di anidride formatosi e allora trasforma la struttura carbossilica in struttra cationica in grado di dare attacco elettrofilo sull accettore. Prof. G. Gilardi - Biological hemistry 21

22 -S ligasi -S ligasi : la ligasi accetta il oa che non trasporta acili, il metallo destabilizza i legami di anidride carbossile catione che danno attacco elettrofilo sull S del oa. Prof. G. Gilardi - Biological hemistry 22

23 - ligasi Altro esempio di ligasi : saccaridi amino monosaccaridi. Lo stesso metallo dopo questa trasf. ei rapporti substrato enzima riconosce l in 2 che fa parte del substrato e lega il P nuova destabilizzazione e allontanamento formazione del catione in 2. osubstrato di questa ligasi è la glutammina, ha sul terminale, legato al gamma il gruppo semiamidico : può cedere questo R amminico sulla posizione 2 aminazione. Il gruppo 2 dà attacco nucleofilo sul catione che si è originato dalla rottura dell del P Galattoso galattosamina a questo punto su questo substrato possono intervenire transferasi. Prof. G. Gilardi - Biological hemistry 23

24 --- ligasi Esempio di - ligasi: importante per la sintesi proteica : ligasi che fissano ciascuno amino acido sul proprio RA di trasferimento 1 reazione : destabilizzazione del primo legame dianidride formazione di Ppi formazione catione fosforico sul P del AMP che dà attacco elettrofilo sull del carbossile aminoacil adenilato, questi si formano facilmente perchè il sito attivo dell aenzia può discriminare tra aa la prima metà della reazione su aa molto simili può portare a sovrapposizione fino al 30%. La correzione avviene con la seconda reazione, questa ha come cosubstrato quell t-ra che sul 3 terminale ha la sequenza A, si ha riconoscimento specifico, l errore è di 1\3000 o 1\8000 per trasferimento di aa simili. Il metallo destabilizza l del legame anidridico formazione del catione sul carbossile dell aa questo darà attacco sul 2 o sul 3 irreversibili. Si elimina AMP. Prof. G. Gilardi - Biological hemistry 24

25 PLIULETIDE LIGASI Polinucleotidi a vario grado di polimerizzazione. Realizzano la saldatura 3, 5 per esempio trasformando la molecola da lineare a circolare o unire 2 segmenti per dare un segmento di ampiezza >. Sono usate nei laboratori dove si utilizzano tecniche di biologia molecolare per saldare frammenti. In vivo il ruolo di completare le catene più lunghe e intervengono nella riparazione del DA. i può essere la riorganizzazione di alcuni tratti, per es. con si ritagliano frammenti non corretti ligasi legano il frammento corretto. Le ligasi sono dei Me-Enzimi. perano sui frammnti con 3 libero e 5 fosforilato bisogna che agiscano prima E di classe 2 (IASI), che sono specifiche per riconoscere i 5 e fosforilarli. Le ligasi riconoscono e ospitano il terminale fosfomonestereo in 5. Solo adesso parte la reazione ligasica vera e propria. osubstrato è rappresentato sempre da ATP. Il Mn riconosce l del primo legame lo destabilizza formazione del fosfato cationico liberando pirofosfato. In mancanza di ATP può fornire AMP+ ad esempio il AD. Prof. G. Gilardi - Biological hemistry 25

26 PLIULETIDE LIGASI Il fosfato da attacco elettrofilo sul fosfato in 5 si ha cosi la prima parte della reazione quella reversibile che marca il terminale 5 con una struttura pirofosforica In conseguenza di questi cambiamenti muta la conformazione del sito attivo che solo a questo punto può accogliere il terminale 3 libero. Il Mn in conseguenza di cambiamenti della conformazione del sito si trova ad essere molto vicino al legamedianidride. Formaz leg dativo e poi covalente che interrompe il legame P- e da catione P+. Questo da attacco elettrofilo sull del terminale 3 libero promuovendo l unione dei 2 terminali. Quando cambiano i rapporti con il Mn viene rilasciato AMP. Reazione in 2 tempi: 1 - passaggio fosfomonoestere terminale a struttura di anidride pirofosforica (reversibile). 2 -irreversibile destabilizza della struttura, formazione del catione fosforico e attacco nella struttura 3. Prof. G. Gilardi - Biological hemistry 26

27 LIGASI A BITIA (VITAMIA ) La biotina contiene una struttura eterocliclica fatta da 2 nuclei condensati. La posizione 2 sulla parte tiazolidinica lega una catena -valerianica; questa serve per unire l Enz. Unione: leg carbonilico con un residuo di Lys e il complesso Lys-Biotina viene indicato come BIITIA. el sito attivo dell enzima la struttura eterociclica della biotina è prossima a un residuo imidazolico di istidina. I 2 eterocicli sono vicini, ci sono Me cofattori interposti l interazione fa si che l 1 sia in forma di AZTUR nel sito attivo dell Enz. Mn Lys-E - Lys-E S 3 S 3 Prof. G. Gilardi - Biological hemistry 27

28 LIGASI A BITIA La parte reversibile della reazione ligasica è preceduta da una reazione con un enzima ausiliario. arbonicoanidrasi ha come Me lo Zn e determina l addizione di 2 sulla 2 acido carbonico in quantità >> a quelle che si avrebbe per l eq spontaneo tra i due reagenti. -substrato per la reazione è l ac carbonico che ha accesso al sito attivo dell Enz. Grazie all Mn il fosforile+ da attacco elettrofilo sull dell acido carbonico carbossilfosfato. Questo carbossilfosfato ha: il porta una δ+ nel sito ativo dell Enz.:s truttura che può subire attacco dello ione azoturo forma leg covalente a spese degli e-di legame - del legame anidridico. Liberazione di ac.ortofosforico. Il carbossile si trasf.sull 1. Prof. G. Gilardi - Biological hemistry 28

29 LIGASI A BITIA A ATP ADP + P - - arbossil fosfato Lys-E S P - Prof. G. Gilardi - Biological hemistry 29

30 LIGASI A BITIA Questa è la parte reversibile della reazione (si può ottenere la retrocessione degli equilibri). Questi cambiamenti a livello del sito attivo fanno abbassare la Kd delle ligasi per il oa : queste ligasi possono interagire col oa che accettano non nella forma libera ma in quello con l acile. Questo è un 1 gruppo di - ligasi biotina-dipendenti e dipendenti dal oa. Il oa si lega vicino al sito catalitico (in un sito specifico) e il S che porta l acile è abbastanza prossima come orientamento Mn che alla struttura carbossibiotina. egli Acil oa la struttura è di impedimento alla libera risonanza: il = non può risuonare sulla posizione -S ma solo sull altra posizione.sul α viene a concentrarsi una negativa. Questa struttura carbanionica viene a trovarsi allineata su 1 legame orientato del Mn e prossimo al legame che il Mn da col carbonile legato col = legame. Il Mn destab.il legame - carbossile in forma cationica che da attività nucleofila sul α. Abbiamo la carbossilazione del substrato. Prof. G. Gilardi - Biological hemistry 30

31 1 gruppo di - ligasi biotina-dipendenti Lys-E + - Lys-E S 3 Mn S 3 X---S-oA X---S-oA Prof. G. Gilardi - Biological hemistry 31

32 Sintesi del Metil-malonil oa Lys-E + - Lys-E S 3 Mn S S-oA Propionil oa 3 ---S-oA Metil malonil oa Prof. G. Gilardi - Biological hemistry 32

33 Meccanismo biotina l E ritorna nella sua struttura inziale pronto per un nuovo ciclo di reazioni. Per le cellule procariote non ci sono problemi. Per le cellule eucariote c è il problema della compartimentazione : il Malonil-oA è tossico nel compartimento intramitocondriale. Questa ligasi è però nel comp extram. E la molecola che permette la sintesi di acili a lunga catena e cioè di materiale lipidico. Prof. G. Gilardi - Biological hemistry 33

34 -- ligasi Esiste un gruppo di - ligasi che usano come osubstrato per la seconda reazione acil oa e distribuita intramitocondrialmente rappresenta una via di salvezza metabolica. Le ligasi a biotina e l isomerasi B12 dip operano insieme per succinil oa. Prof. G. Gilardi - Biological hemistry 34

35 2 gruppo di - ligasi biotina-dipendenti ltre a questa prima categoria - ligasica è aciloa dipendenti. Esiste un secondo gruppo che non ha sito interagente con oa ma accetta nel sito attivo degli α-chetoacidi. Lys-E S 3 3 Mn-E Mn-E Mn-E Prof. G. Gilardi - Biological hemistry 35

36 Piruvato carbossilasi il trasf avverrà sulla posiz β. La simmetria dei legami del Mn fa si che da 1 substrato e dall altra col oe. L interazione col substrato riguarda un legame dativo Me-. β può accettare il carbossile. Questo carbanione ha un valore di elettronegatività << del α carbanionico. L altro legame del Mn non riguarda solo più 1 legame orientato una coppia di legami dativi orientati del carbossile e sostituente in posiz 2. Abbiamo prima delle interazioni che promuovono il trasferimento deel Mn dall atomo all atomo di di con un aumento di circa un fattore 2 della δ+ sul. A questo punto si realizza la vera e propria destabilizzazione del legame carbossile formaz del carbossilecatione il suo attacco sul carbanione. Il carbossile è trasferito sull ac.piruvico si ha ac.ossalacetico. Questo è l E chiave della gluconeogenesi (piruvatocarbossilasi)la strutt 4 dell ac ossalacetico è importante è l unità base di entrata delciclo gluconeogenico. In tutti i casi il n do ox del cambia in riduz.; il carbossile è cosi inserito stabilmente nella molecola del substrato per dera i prodotti finali. Prof. G. Gilardi - Biological hemistry 36

37 2 gruppo di - ligasi biotina-dipendenti: schema del meccanismo - δ + Lys-E S 3 Acido piruvico Acido ossalacetico Prof. G. Gilardi - Biological hemistry 37

38 Lesione biochimica da carenza di VIT alterazioni del metabolismo dei lipidi e dei glicidi. La reazione piruvato carbossilasica parziale blocco di2 vie metaboliche. Questo a livello macroscopico da particolare danno ai tessuti nervosi,muscolari ed epiteliali. Prof. G. Gilardi - Biological hemistry 38

39 Vitamina F Gli acidi LILEI, LILEI e ARAIDI, con l acido LUPADI (sei doppi legami) sono definiti acidi poliinsaturi. Fanno parte del cosidetto MPLESS VITAMII F che serve a proteggere le membrane biologiche dall effettto ossidativo dell ossigeno Infatti sono ATSSIDATI VITAMIII: la loro porzione poliinsatura si ossida più facilmente dei lipidi di membrana e perciò fungono da cattura radicali Prof. G. Gilardi - Biological hemistry 39

40 Vitamina F AID LILEI 9,12 AID LILEI 9,12, 15 L acido linoleico è un acido grasso insaturo che è essenziale nei mammiferi, che non sono in grado di sintetizzare doppi legami oltre la posizione 9. Pertanto l acido linoleico e l acido linolenico sono essenziali nella dieta dei mammiferi poichè hanno doppi legami in posizione 9, 12 e 9, 12 e 15 rispettivamente. L acido linoleico è un importante precursore dell acido arachidonico, che a sua volta è un precursore degli eicosanoidi, una classe che comprende le prostaglandine e i leucotrieni Prof. G. Gilardi - Biological hemistry 40

41 Vitamina F AID ARAIDI (AID cis-5,8,11,14-eisatetraei) L AID ARAIDI è un acido grasso poliinsaturo che è un importante precursore degli EISAIDI, che comprendono le PRSTAGLADIE, I LEUTRIEI e i TRMBSSAI. Prof. G. Gilardi - Biological hemistry 41

42 Vitamina D 1,25 Dihydroxycholecalciferol - 1,25()D3 The most abundant form of vitamin D is D3, called cholcalciferol. Vitamin D is not technically a vitamin, because it is not required in the diet. It arises from uv-photolysis of 7-dehydrocholesterol, an intermediate in cholesterol biosynthesis (see here). Vitamin D regulates calcium and phosphorus metabolism, particularly the synthesis of the inorganic matrix of bone, which consists largely of calcium phosphate. D3 undergoes two successive hydroxylations catalyzed by mixed-function oxidases. The first occurs at carbon 25 in liver. When calcium levels are low, hydroxylation occurs at carbon 1, yielding the active form, 1,25()D3, which stimulates osteoblasts to take up calcium. In the intestine, 1,25()D3 stimulates transcription of a protein that stimulates calcium absorption into the bloodstream. When calcium levels are adequate, hydroxylation occurs instead at carbon 24, yielding the inactive 24,25()D3 form. Prof. G. Gilardi - Biological hemistry 42

43 Vitamina D Vitamina D3 Vitamina D2 Prof. G. Gilardi - Biological hemistry 43

Vitamina C O O O O + 2H

Vitamina C O O O O + 2H Vitamina + 2 La vitamina è la forma dienolica del γ-lattone dell acido gulonico. In vivo le reazioni sono spostate verso destra e la vitamina è un riducente. E coenzima di ossigenasi: Vit 2 + 2 vit + 2

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