COPIA OMAGGIO. Mancini (Cgil): Aim, no alle lobby. a pagina 4. Locali a numero chiuso: no fighetto no party. a pagina 23 RISTORANTE PIZZERIA

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1 COPIA OMAGGIO Pulizie Professionali industriali e private commerciale@ecoluxsrl.it Pulizie Professionali industriali e private commerciale@ecoluxsrl.it Direttore editoriale Giovanni Coviello Spedizione in A.P. - 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 Filiare di Verona Anno 2 - Numero 65 - Sabato 30 giugno 2007 Indipendenza in formato ridotto di Giovanni Coviello Il nuovo Giornale di Vicenza sarà in edicola dal prossimo 4 luglio e i vicentini potranno toccare con mano il restyling radicale: nella grafica, nel formato ridotto, nell introduzione del full color, cioè del colore dalla prima all ultima pagina, e financo nello stile giornalistico. Così il pezzo di giovedì 28 sull annuncio delle novità della prima testata del Vicentino per diffusione. E a chi, tra i lettori, cominciava a sognare soprattutto le novità nei contenuti e nella gestione libera dei contenuti, grazie alla promessa di rinnovo financo nello stile giornalistico, dava un immediata risposta il riquadro che nella stessa pagina evidenziava che il Consiglio di Amministrazione della Società Editrice Athesis all unanimità ha formalizzato, in anticipo sulla scadenza, il rinnovo del contratto a Giulio Antonacci per la direzione de Il Giornale di Vicenza fino al 31 dicembre (continua a pagina 12) Un pugno di dollari Si apre la questione delle contropartite Usa al Dal Molin. Ma, da Aviano a Sigonella, le opere pubbliche vengono pagate dallo Stato italiano. Cioè da noi. Gli Americani? Stanno a guardare da pagina 6 & Energia: grandi manovre, Aim al palo Mancini (Cgil): Aim, no alle lobby Apertura Piscina Comunale Scoperta Viale Forlanini, 13 Vicenza dal 19 Maggio 2007 tel fax Apertura Acquapark Altavilla Vicentina Via Mazzini Altavilla dal 26 Maggio 2007 tel/fax Orari di apertura Dall apertura al 10 giugno Dal lun al ven Sab/Dom Dall 11 giugno Dal lun al ven Mer/Ven a pagina 8 a pagina 4 Amcps, servizio utile o carrozzone? Inchiesta Locali a numero chiuso: no fighetto no party COPPIELLO GIOVANNI s.n.c. Via S.G. Barbarigo, VIGONZA (PD) tel. 049/ Fax 049/ Stab. di Prod. e Conf. via Muggia, VIGONZA (PD) www. coppiello. it a pagina 10 a pagina 23 segreteria@nuotovicenza.it AI RISTORANTE PIZZERIA Specialità pesce e carne - Sale per banchetti e cene aziendali VICENZA - S.S. Pasubio, 2 Tel Chiuso il Martedì AI

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3 3 interventi 30 GIUGNO 2007 Hola Eva! (2) La penisola iberica e lo Stivale sono considerati paesi cugini ma sui diritti gay li separa un abisso Dai berici ai colli iberici: com è gaia la Spagna Che cosa sorprende, in positivo e in negativo, gli stranieri che visitano la città? Eva, una ragazza spagnola che si trova a Vicenza per studiare l italiano, racconta le sue esperienze all ombra dei Berici e le follie degli italiani. DI EVA MARIA GUERRA PALLAS Sabato prossimo lascio Vicenza per tornare a casa. Volerò fino Madrid. Dovrebbe essere una giornata normale per un grande aeroporto europeo, ma prevedo già un gran casino: quel giorno si celebrerà la sfilata per l orgoglio gay. Non che sia una novità. Già da trent anni nella capitale spagnola si celebra la giornata che rivendica i diritti e le libertà degli omosessuali. Quest anno però le cose si complicano perché la città è stata scelta come sede per l Europride Qui non si riverseranno solo attivisti e gaia gente dalla Spagna, dunque, ma una folla ocenanica proveniente da tutto il continente. Secondo le previsioni ci saranno circa 2,5 milioni di persone, dei Direttore Editoriale GIOVANNI COVIELLO direttore@vicenzapiu.com Direttore Responsabile ROBERTO BERTOLDI Editori PIÙ MEDIA SRL Strada Marosticana, 3 Vicenza amministrazione@piu-media.com & EDIZIONI LOCALI SRL via Nizza, 8 Verona Redazione di Vicenza Strada Marosticana, 3 Vicenza tel Fax redazione@vicenzapiu.com Redattori LUCA MATTEAZZI l.matteazzi@vicenzapiu.com ALESSIO MANNINO a.mannino@vicenzapiu.com ILARIO TONIELLO i.toniello@vicenzapiu.com quali 200mila stranieri. Nello stesso giorno salirò in un aereo in Italia e dopo un paio d ore poserò i piedi in Spagna. Sembra incredibile che due paesi così vicini fisicamente siano così lontani dal punto di vista culturale. Oppure, più semplicemente, uno dei due è più vicino (troppo?) al Vaticano rispetto all altro... Tanti secoli fa ai tempi dell antica Roma - gli abitanti dell Urbe passeggiavano tranquillamente per le strade accompagnati dai propri amanti (indipendentemente dal sesso degli uni e degli altri). Oggi due uomini che passeggiano nelle vicinanze di San Pietro mano nella mano vengono Fatti, personaggi e vita vicentina info@vicenzapiu.com Associato all USPI Unione Stampa Periodica Italiana Iscrizione al Registro Nazionale della stampa n.8857 del Dragqueen a Orgullo Gay 2006, la manifestazione di Madrid Redazione sportiva TOMMASO QUAGGIO t.quaggio@vicenzapiu.com PAOLO MUTTERLE p.mutterle@vicenzapiu.com Collaborano: ANDREA ALBA FRANCESCO CAVALLARO GIULIANO CORÀ GIOVANNI MAGALOTTI Redazione di Verona Via Nizza, 8 telefono ; Fax Pubblicità Strada Marosticana, 3 Vicenza tel Fax vendite@vicenzapiu.com Stampa Stampato dalla Pentagraph S.r.l. via Tavagnacco, Udine Autorizz.Tribunale C.P. di Verona nr. 736/03 del 29/09/2003 Supplemento della Cronaca di Trento del 3 febbraio 2007 considerati un affronto (nel migliore dei casi). Ognuno ha diritto di esprimere i propri valori, quindi non che si amano vogliano festeggiare con le loro famiglie il loro amore? Al momento in Europa soltanto in Belgio, Olanda e Spagna si celebrano matrimoni gay. Ci saranno anche in Italia un giorno? Speriamo di sì. Vivendo da voi ho notato che almeno tra la gente comune l atteggiamento è già cambiato e nessuno deve più nascondersi ne vergognarsi della sua identità. Non che Spagna le cose siano diverse. Ho letto in un libro sulla salute degli anni 60, che l omosessualità era definita una malattia che poteva essere guarita (con tanto di studi per la ricerca di un vaccino). Le persone anziane si spaventano ancora su questi argomenti ma nel mio paese non c è censura e spero che i bambini Tornando al tema principale, è così brutto che le persone Macho, zeppe e lustrini: un altra scena del Pride La Chiesa ha il diritto di esprimere i propri valori. Ma ci vuole del coraggio a criticare quando si nascondono tante ombre Tinky Winky, la mascotte odiata dai genitori tradizionalisti crescano tolleranti e rispettosi verso le commenterò la posizione del sessualità degli altri. Vaticano nei confronti delle coppie dello stesso sesso. Forse la differenza fra i due Però ci vuole un gran coraggio ad attaccare questa real- paesi e che la politica spagnotà quando sull omosessualità (quella deviata, che coinvolge i minori) la Chiesa nasconde troppe ombre. Questa sì che è un omosessualità cattiva che va sradicata. Eppure, proprio quando i fedeli cercano spiegazioni e chiedono scelte coraggiose per far luce su questi fatti, il clero si chiude dietro un muro d omertà. Potrà funzionare forse in Italia, dove i rapporti tra religione, politica e informazione sono così stretti, ma vi assicuro che all estero vi osserviamo con curiosità e incomprensione. la è più affine alla vita di tutti i giorni, a coglierne i segni e a modificare le leggi adattandole alla realtà sociale. Con i miei amici omosessuali discuto spesso sulla loro fortuna di vivere in questi tempi, pensando spesso a quante povere persone si sono sentite diverse, vergognandosi per quello che sentivano, sposati per finta per tutta la sua vita. Per quando riguarda il rapporto con i media, infine, anche nei cartoni animati per bambini prodotti per la Tve (la tv nazionale) sono state realizzate delle puntate sui matrimoni gay, e nessuno si è lamentato. Poveri bambini che vivono in Una performance tra le strade spagnole durante la manifestazione omosessuale

4 4 fatti&notizie 30 GIUGNO 2007 HOTEL RISTORANTE PIZZERIA CENTRO CONGRESSI GIADA RISTORA s.r.l. Via Nazionale, 10 - Grumolo delle Abbadesse (Vi) Tel info@hotelristorantegiada.it Il segretario Cgil respinge i piani sulla vera polpa di San Biagio: il gas. E rivela: Con Ftv solo un consorzio, delibere tradite Mancini: Aim resti pubblica, no a lobby politico-industriali HOTEL RISTORANTE PIZZERIA CENTRO CONGRESSI GIADA RISTORA s.r.l. Via Nazionale, 10 - Grumolo delle Abbadesse (Vi) Tel info@hotelristorantegiada.it DI ALESSIO MANNINO Ha rotto il silenzio assordante su Aim, e ad unirsi a lui nella denuncia della strategia al ribasso che caratterizzerebbe la gestione contabile di Mauro Zanguio è stato Luigi Volpiana, segretario della Flaei-Cisl, la sezione elettrici del sindacato bianco. Così il rosso Oscar Mancini, a capo della Cgil vicentina, chiede ironicamente clemenza per Volpiana, inaspettatamente ribelle alla conciliante linea della casa madre cislina. Già: se Cisl e Uil hanno arrotolato le bandiere di protesta sotto l ingresso di San Biagio, la Cgil non ci pensa nemmeno. Finora non c è stato alcuna discussione vera con Zanguio, spiega Mancini. Il quale è stato l unico attore della vicenda Aim a dire a chiare lettere ciò che solo alcuni organi di stampa locali (fra cui VicenzaPiù) hanno messo in luce, e cioè che dietro alla crisi dell ex municipalizzata c è un piano di una precisa lobby privata per mettere le mani sulla polpa Aim, il business del gas. Dai trasporti all energia, Aim è presente in molti settori chiave della vita cittadina Newco Aim-Ftv? No, consorzio Per dare una visione plastica dell impasse in cui versa l azienda al 100% del Comune di Vicenza, il segretario Cgil fa l elenco dei mutismi ricevuti dal successore di Beppe Rossi nell ultimo incontro avvenuto il 15 giugno scorso: Ho posto una serie di domande sul futuro di Aim, e, tranne che a una, non ho avuto risposte. Prima questione: come evitare che al bando di gara regionale per il trasporto pubblico in previsione entro la fine di quest anno vinca un privato, mettendo in pericolo la capillarità del servizio e i posti di lavoro dei dipendenti di Aim Trasporti. Sono anni che ci battiamo per la fusione con le Ftv, ferma da gennaio in una nebulosa newco di cui non si è saputo più nulla. Eravamo rimasti al via libera unanime del consiglio comunale e del consiglio provinciale, e invece ora apprendiamo che la fusione non sarà attuata. Mi chiedo: è possibile, in un sistema dove dovrebbe vigere la sovranità popolare attraverso il voto dei suoi rappresentanti, che Dal 1949 nel cuore del Veneto via Cornelia Lovato, ARZIGNANO (VI) Tel Fax posta@zanconatoviaggi.it delle delibere vengano bellamente violate?. Su questo maggioranza e minoranza, sottolinea Mancini, hanno la bocca cucita. Zanguio idem: Stiamo lavorando ai conti, è stata la risposta. Ma io sono riuscito a strappargliene mezza: si andrebbe verso un consorzio. Ovverosia si fa marcia indietro rispetto alla stesso progetto di newco. Una beffa, rispetto ai proclami di fusione di quest inverno. Acqua, rubinetti bloccati Seconda questione: l acqua. Il 20 luglio prossimo si riunirà l assemblea dell Ato Bacchiglione, il consorzio di 30 Comuni vicentini che sfruttano insieme lo stesso bacino idrico. Dovrebbe decidere sull affidamento in house (cioè a sé stesso, al consorzio pubblico) dell erogazione dell acqua. Dovrebbe perché, è la nota manciniana, sono state innumerevoli le volte che tale decisione è stata rinviata. Devo chiedere all assessore Magaddino, che poi a sua volta delega all Aim?. Altro che le mega-aggregazioni disegnate a tavolino e annunciate sui media: qui siamo paralizzati dal Comune di Grisignano e da quello di Montegalda, il sindaco Hullweck Oscar Mancini non riesce nemmeno a tessere normali rapporti politici con gli altri sindaci!, sbotta il sindacalista. Replica di Zanguio: Stiamo lavorando. La vera polpa : il gas Terzo e decisivo nodo: l energia, ovvero il gas. Dal 1 luglio i monopoli locali cederanno il passo alla liberalizzazione stabilita dal governo: l Aim dovrà vedersela coi pacchetti d offerta di Enel e di altre aziende italiane e straniere. Il sogno di Galan e della Sartori di una holding del Nordest da quotare in Borsa non mi convince. Io sono per le aggregazioni a macchia d olio, perché altrimenti Aim rischia di farsi fagocitare. Con tanti saluti allo spirito di servizio pubblico che secondo Mancini deve restare la bussola di un impresa che distribuisce luce e gas agli utenti (non clienti, precisa). Anche qui, il solito ritornello: Stiamo lavorando. Trasporti, acqua, gas, rifiuti: le decisioni cruciali per l azienda sono sempre state rinviate Zanguio ha le mani legate fino a quando una delle due lobby in guerra per il timone di San Biagio non avrà prevalso sull altra. Stiamo parlando di quella industriale da una parte (Valbruna, Beltrame, Marchi, Stabila: gli sponsor del progetto di società pubblico-privata per l acquisto e la distribuzione del gas), e quella politica dall altra (i vertici di Forza Italia: il governatore veneto Galan e la parlamentare europea Sartori, capocorrente dei forzisti dell ex cda Aim Carta, Moscatelli, Bordin). Mancini ha puntato i riflettori sulla brama di impossessarsi del ramo gas da parte delle due cordate: e sia chiaro che sono contrario a entrambi i progetti: la Cgil è per il no a qualsiasi ipotesi di privatizzazione così come di quotazione in Borsa, che trasformerebbe la logica di servizio in una logica finanziaria. Sul piano dei big di Assindustria vuole vederci chiaro, vuole sapere chi comanda in una società del gas con dentro industrie energivore come quelle. Chi mi garantisce che poi acquistino a prezzi vantaggiosi per Aim?. Rifiuti, ciclo da ricomporre Quarto punto: il settore igiene ambientale, i rifiuti. Aim ha o no l intenzione di ricomporre il ciclo dei rifiuti, facendo marcia indietro rispetto alla separazione fra raccolta e smaltimento?, domanda Mancini. L operazione Sit, la società compartecipata da Aim e Stabila, mirava appunto a privatizzare lo smaltimento, filiera ben più grassa di profitti rispetto alla raccolta. Un amministrazione che voglia veramente risanare l azienda, sembra voler dire Mancini, oltre a preparare il bilancio consolidato (cioè comprensivo di tutte le partecipate e collegate Aim), dovrebbe prendersi la briga di fare repulisti della opaca galassia di imprese pubblico-private spuntate come funghi sotto l ombrello di Beppe Rossi e del suo cda Lega-Fi-An. Sedie e culi Tirando le somme, il più grande scoglio da superare per decidere degli assetti che fanno così tanto gola ai privati è rappresentato da una ragione squisitamente politica: troppi culi per poche sedie, sentenzia in accento romagnolo Mancini. Fondere il ramo trasporti di Aim con Ftv, per tornare al primo punto, taglierebbe posti da spartire: di qui la preferenza per una società consortile, che lascia separati e intatti i rispettivi board aziendali. E così anche, se si porta alle estreme conseguenze la prospettiva della super-holding galaniana, sarebbe per l aggregazione del Nordest guidata dal braccio finanziario della Regione, la Veneto Sviluppo Spa. Alleanze se ne devono fare, certo - conclude il dirigente Cgil -, ma privilegiando il territorio, guardando prioritariamente, ad esempio, alla Pasubio Servizi dell Alto Vicentino, prima che alle multiutility di Treviso, Verona o Padova. Io anzi avevo proposto all ex presidente della Provincia Manuela Dal Lago una società unica provinciale, la Vicenza Servizi. Risultato? Nessuno. Probabilmente, stavano lavorando. Al gioco dei culi e delle sedie.

5 5 fatti&notizie 30 GIUGNO 2007 RISTORANTE PIZZERIA SPECIALITÀ PESCE GIADA MONTE BERICO s.r.l. Piazzale della Vittoria, 7 Vicenza Tel info@aisettesanti.it Chiuso il lunedì La polemica. Il neo-presidente Schneck alle prese con la guerra di spartizione fra Forza Italia e Lega. Berlato (An): Che figuraccia Tutto fermo per un assessore Partitocrazia a Palazzo Nievo RISTORANTE PIZZERIA SPECIALITÀ PESCE GIADA MONTE BERICO s.r.l. Piazzale della Vittoria, 7 Vicenza Tel info@aisettesanti.it Chiuso il lunedì DI ALESSIO MANNINO Ha detto bene il segretario di Alleanza Nazionale Sergio Doppietta Berlato: Che figuraccia. Già, è proprio una magra figura quella rimediata dalla blindatissima maggioranza di centrodestra in Provincia sulla spartizione degli assessori fra i quattro partiti che la compongono (Forza Italia, Lega Nord, An e Udc). Sembra che ce la stiano mettendo tutta per sbattere in faccia a quel 60% di votanti che l hanno scelta la squallida realtà: litigano come bande di predoni per dividersi il banchetto delle poltrone. Il manuale Cencelli non è mai morto. Anzi no: pare sia stato sostituito Attilio Schneck, presidente della Provincia (Lega Nord) dal tale metodo D Hondt, un oscuro sistema di calcolo che a spiegarvelo passa la voglia di recarsi alle urne per eleggere signori che poi vi ricorrono. Quando leggerete questo articolo forse molto forse il solitario presidente senza Sergio Berlato, presidente provinciale di Alleanza Nazionale giunta Attilio Titti Schneck avrà trovato la quadra, come piace dire al suo Gran Capo Umberto Bossi. O meglio: avranno firmato l intesa i capi-bastone dei due partiti che da un mese un mese! si azzannano come lupi per un posto un posto! di assessore. O, se preferite la metafora più vicentina, baruffano come gatti. Per una sola casella. Forza Italia e Lega Nord: l una ringalluzzita da un voto che l ha confermata sul piedistallo di baricentro della coalizione, l altra arcigna nel difendere le proprie, inossidabili posizioni. Risultato: mentre gli accordi pre-elettorali avevano previsto che in caso di vittoria sarebbero andati 5 assessori agli azzurri e 4 ai leghisti, il partito guidato dall euro-onorevole Lia Eminenza Azzurra Sartori s è impuntata per strapparne uno in più. Mantenendo per giunta la prenotazione sulla presidenza del consiglio provinciale. No pasaran!, è il motto di risposta della Lega. Altro che teatrino della politica. Siamo al mercato delle vacche. Anzi, al mercatino delle figurine Panini. E non è un caso se proprio Berlato si espone aggiungendo un altra tacchetta al suo pedigree di politico che bada al sodo e non ama dar spettacolo di debolezze e pa- stoie poco edificanti. Perché è stato lui il primo a impuntarsi: contro la promessa di tagliare almeno un assessore da parte di uno Schneck ancora fresco di investitura e ingenuamente baldanzoso, il ras di An ha fatto muro: 12 deleghe erano e 12 devono restare. Perché quelle due che sforano la decina sono di spettanza del suo partito. Fine del A un mese dalle elezioni non c è ancora la giunta. Uno squallido teatrino g g g p p discorso. Infatti gli unici nominati sicuri sono, oltre all Udc Martino Bonotto (patrimonio, scuole, immigrazione), due aennisti: Walter Gasparotto (personale, cave) e Marcello Spigolon (economia e lavoro). Si capisce che ora Berlato prenda le distanze dal pollaio forzaleghista: mette le mani avanti contro l ipotesi che gli venga tolto un assessorato per appagare la famelicità di Forza Italia. Il brutto della faccenda sta nella banalità del male: non ci sono ragioni profonde né strategiche in questo imbarazzante stallo della maggioranza CdL. C è solo e unicamente la solita guerra per lo spazio vitale fra partiti che devono far saltar fuori posti per i loro accoliti. Noi ci mettiamo nei panni di Schneck: al posto suo, non vedremmo l ora di salpare per la Grecia, dove andrà in vacanza la settimana prossima. Se le goda, le ferie. Torneo I Estivo LOVE Basketball THIS I LOVE GAME! THIS GAME! REGOLAMENTO A.S. ARACELI organizza: 25 giugno- 12 luglio Campo Sportivo S. Andrea PREMI & GADGET 10 SQUADRE MVP TORNEO 2 GIRONI ALL ITALIANA MVP SHOWTIME TEAM MAX 10 GIOCATORI PER SQUADRA MVP GARA DA 3 PUNTI 1 a SETTIMANA GIRONI T-SHIRT E SHORT PER OGNI TEAM REGOLAMENTO 2 a SETTIMANA PLAY OFF PREMI & GADGET 10 SQUADRE MVP TORNEO ISCRIZIONE 2 GIRONI: ALL ITALIANA MVP SHOWTIME TEAM 200 MAX A10 SQUADRA GIOCATORI PER SQUADRA ISCRIZIONI MVP GARA DA PUNTI/ a SETTIMANA PER SINGOLO GIRONI GIOCATORE T-SHIRT E SHORT PER / OGNI TEAM 2 a SETTIMANA PLAY OFF In Collaborazione con

6 6 inchiesta 30 GIUGNO 2007 Opere pubbliche in cambio del Dal Molin? Da Aviano a Sigonella, ha sempre pagato lo Stato. Con qualche, piccola, eccezione Basi Usa, il miraggio delle contropartite DI LUCA MATTEAZZI Mitigare e compensare. Si è presentato così, con questo messaggio, il commissario governativo per il Dal Molin Poalo Costa nel corso della sua prima visita ufficiale a Vicenza. Tanto per chiarire subito che non sta a lui decidere sul Sì o sul No alla base; casomai, può influire sul come verrà realizzata. A partire dalle tanto discusse contrpartite: quelle infrastrutture strade in primis- che dovrebbero attenuare l impatto della nuova caserma sulla città e che, come richiesto dal consiglio comunale, non dovrebbero pesare sulle casse di palazzo Trissino. Per ora, però, ha rivelato l ex sindaco di Venezia, di certo ci sono solo due milioni di euro per la realizzazione dei nuovi campi da rugby. Il resto, a cominciare dall atteso maxi finanziamento per il completamento della circonvallazione nord della città, è ancora tutto da valutare e decidere. Per capire le possibilità concrete che delle opere pubbliche vengano finanziate a costo zero per la città siamo andati a vedere cosa è successo attorno alle altre basi statunitensi in Italia, dal Friuli alla Sicilia. Scoprendo che le prospettive non sono così incoraggianti. Aviano: dagli Usa solo spiccioli Il caso più significativo è forse quello di Aviano. Dalla metà degli anni Novanta ad oggi la grande base aeronautica in provincia di Pordenone è stata praticamente raddoppiata, con un programma di potenziamento che ha affiancato la costruzione di strutture Il progetto militare per il Dal Molin tecniche (un officina per i motori, un centro formazione professionale per i militari) alla realizzazione di impianti civili (asilo, palestra, ospedale, centro commerciale), e che l ha fatta trasformata in uno dei fulcri della presenza militare statunitense in Europa. Il progetto è passato alle cronache come Aviano 2000, ed è costato agli americani un investimento superiore al mezzo miliardo di dollari. Di fronte a questa situazione i comuni della zona (tutti sostanzialmente favorevoli alla presenza statunitense) hanno risposto formando un comitato e presentando al governo una lista della spesa dei lavori che ritenevano necessari per assorbire l impatto della nuova base, ampliata, potenziata e rinnovata. È stato creato un comitato con tutti i sindaci dei comuni limitrofi e di quelli che avevano alloggi per militari nel loro territorio racconta Renzo Liva, sindaco di Roveredo in Piano, uno dei centri abitati più vicini alla pista aerea di Aviano -, e ci siamo proposti come interlocutore con la base Nato, la Provincia e la Regione, presentando una decina di progetti ritenuti indispensabili e per sostenere l ampliamento della base. L elenco comprendeva soprattutto strade e infrastrutture al servizio della viabilità; piste ciclabili, piccole circonvallazioni, rotatorie. Da finanziare con una ventina di miliardi di lire ottenuti dal Governo, a cui si sarebbero aggiunti anche alcuni fondi stanziati dal congresso Usa. Il progetto Aviano 2000 è stato poi rivisto e aggiornato col passare degli anni: oggi la gestione dei lavori è affidata alla Provincia, che segue e coordina le 7 opere inserite nella lista, molte delle quali già in fase di realizzazione (vedi box nella pagina). Il valore complessivo supera i 20 milioni di euro, quasi tutti arrivati da fondi statali legati alle servitù militari. Gli Stati Uniti hanno partecipato alla spesa solo con un modesto stanziamento di 516 mila euro (il 2 per cento del totale, circa) destinato a quei lavori che interessano più da vicino la base. Un niente, se si considerano le centinaia di Foto di gruppo a Sigonella (Sicilia) milioni di dollari spesi dallo Zio Sam in zona, e molto poco anche se raffrontati ai finanziamenti erogati dallo Stato italiano. Pisa: si naviga fuori vista Diverso il caso di Pisa, nelle cui vicinanze si trova la cittadella di Camp Darby, un immenso deposito- arsenale collocato in quella che un tempo era la pineta maledetta delle signorine che facevano la vita, dei contrabbandieri che si arricchivano con la fame (così l ha descritta, sulle pagine del Corriere della Sera, Gianluca Di Feo), e dal quale sono uscite, per fare solo un esempio, quasi tutte le munizioni impiegate nell operazione Desert Storm contro l Iraq nel Lì di opere di compensazione non si è mai parlato, anche perché la base è collocata nelle vicinanze del casello autostradale ed è già servita da strade importanti - una su tutte la via livornese, una delle direttissime tra Livorno e Pisa, da una linea ferroviaria che arriva all interno e da un canale navigabile risalente ancora all epoca della dinastia dei Medici. Canale strategico, perché permette di muovere grandi quantità di materiali al riparo da occhi indiscreti: nell estate del 2000, vengono sgomberati dodici bunker, contenenti qualcosa come 100 mila ordigni e tonnellate di esplosivi ad alto potenziale senza che nessuno ne sapesse nulla. Non c è da stupirsi se la Nato ha adesso in programma l ampliamento e il rafforzamento proprio del canale. Finora precisano però dall ufficio stampa del comune toscano -, i lavori sul canale e sulle strade sono stati tutti a carico degli enti locali. Sigonella: promesse sciolte al sole di Sicilia Stesso ritornello un migliaio di chilometri più a sud, nel cuore della Sicilia, a Sigonella, dove ai piedi dell Etna c è la più grande base aerea americana del Mediterraneo. Dal 2003, è stato avviato un importante programma di potenziamento che ha ricadute anche nei comuni vicini, soprattutto per quanto riguarda la costruzione di nuovi alloggi. Il sindaco di Lentini, il paese sul cui territorio sorge la base, non ha voluto rilasciarci alcuna dichiarazione, ma di contropartite o misure di compensazione in termini di opere pubbliche, da quelle parti, non se ne parla proprio. Non c è mai stata nessun tipo di contropartita, né alla Regione né agli enti locali spiega Antonio Mazzeo, giornalista della rivista online Terrelibere e attivista delle organizzazioni che si battono contro la presenza militare Usa in Sicilia -. Recentemente sono state costruiti due svincoli sulla statale Catania Gela, proprio di fronte alla base, ma sono stati pagati dalla Provincia e dall Anas. Contributi da parte del ministero della Difesa o degli Usa non se ne sono mai visti. E lo stesso era accaduto a Comiso (dove c era un importante base missilistica, ora in fase di riconversione, ndr): in quel caso ricordo che furono promessi miliardi agli enti locali, ma non c è stato nessun tipo di intervento. Anzi, per facilitare lo spostamento delle batterie missilistiche, sono stati i comuni della zona a dover provvedere a sistemare la viabilità, con il contributo di Anas e Regione. Alla fine paga Pantalone Casi diversi, uniti però da un unico filo conduttore che sembra confermare le previsioni pessimistiche di chi non ha mai creduto che l affaire Dal Molin avrebbe portato in dote alla città qualche grande opera: le opere di mitigazione, quando vengono fatte, bene che vada vengono realizzate a carico dello Stato. Gli Stati Uniti difficilmente spendono per strade, svincoli e altri infrastrutture che si trovano all esterno delle loro basi. Del resto, non è lo stesso Stato Italiano a scontare all alleato d oltreoceano circa il 40 per cento dei costi derivanti dalla presenza militare a stelle e strisce nel Belpaese? A Vicenza la partita non è ancora chiusa: ma chi spera che attorno alla Ederle 2 si ridisegni la mobilità cittadina deve augurarsi che il commissario Costa sappia strappare allo Zio Sam molto più di quanto hanno saputo fare gli amministratori e i parlamentari che l hanno preceduto in trattative analoghe. Tutte le opere di Aviano ) pista ciclabile dietro la base Usaf di Aviano valore: 450 mila euro stato di attuazione: lavori inaugurati nei primi mesi del ) strada a ovest di Roveredo in Piano e relative rotonde valore: 3 milioni 395 mila euro stato di attuazione: lavori inaugurati a giugno ) circonvallazione all abitato di S. Martino di Campagna valore: 4 milioni 347 mila euro stato di attuazione: appaltato 4) ingresso sud base Usaf di Aviano: rotatoria all altezza del centro commerciale Ovvio e altra rotatoria poco lontano che collega l ex pista carri con la viabilità esistente valore: 3 milioni 135 mila euro, di cui 516 mila euro a carico degli Stati Uniti stato di attuazione: progetto definitivo approvato, appalto entro fine anno. 5) primo lotto ex Pista carri S. Foca Zona industriale di S. Quirino valore: 5 milioni 815 mila euro stato di attuazione: lavori inaugurati l 8 luglio ) collegamento S. Martino di Campagna con la zona industriale di Aviano valore: 3 milioni di euro stato di attuazione: progetto sospeso per nuova definizione delle opere 7) prolungamento 2. lotto della ex pista carri (dalla zona industriale di S. Quirino fino alla rotonda di Ovvio a Roveredo in Piano) valore: da stimare stato di attuazione: fase di studio

7 7 inchiesta 30 GIUGNO 2007 Gli allegati agli accordi del 54, lo Shell Agreement del 1995, il mistero delle carte sulla Ederle 2. Unica regola: trasparenza negata Basi Usa, una scia di misteri lunga cinquant anni DI ALESSIO MANNINO I segreti sono pericolosi. Minano la fiducia della gente nelle istituzioni. Vellicano l istinto alla dietrologia, ahinoi collaudato metodo che il più delle volte colpisce nel segno. E vengono generati a ritmo continuo da un sistema, quello democratico, i cui principi di fondo entrano inevitabilmente in rotta di collisione con la Ragion di Stato e gli inconfessabili interessi scatenati dai rapporti di forza internazionali. E il poco rassicurante quadro che emerge dalla vicenda del Dal Molin a stelle e strisce: una sequela di non detti e mezze verità che gridano vendetta al cospetto della trasparenza, ingrediente essenziale di una democrazia compiuta. Atti mancati Cominciamo dalla fine. Più Democrazia e Partecipazione, nuovo nome del comitato che aveva promosso il referendum comunale per l introduzione del voto diretto abrogativo e propositivo, ha messo in moto un altra iniziativa per ottenere la consultazione dei vicentini sull impatto urbanistico della base Usa. Cosa hanno risposto i saggi del Comune capeggiati dall avvocato Ciscato? Che per procedere con l esame del quesito hanno bisogno degli atti amministrativi con cui il governo ha formalizzato l assenso al raddoppio della Ederle. Peccato solo che di questa documentazione, semplicemente, non se ne ha alcuna traccia. L unica carta intestata a Palazzo Chigi che confermerebbe il placet di Prodi sarebbe la lettera che questi avrebbe scritto agli Americani il 18 maggio scorso. Qualcuno l ha letta? Se ne è avuta visione pubblica? La si può avere? Mistero della fede. Scene di vita nella base di Aviano. I Camp Usa si sono trasformati in anclave americane in Italia SALUMI VALLIGIANI DELL ALTO ASTICO E POSINA SPECIALITÀ: SALAMI SOPPRESSE VALLIGIANE Salumificio VERZA Salumificio VERZA di Toniolo Andrea Cogollo del Cengio (VI) Via delle Calcare, 1 (Zona A) Tel./Fax salumificioverza@libero.it Azienda certificata UNI EN ISO 9001: 2000 CERT. n CSQA Scripta manent? Magari Del resto, volgendo lo sguardo ai mesi addietro, tranne i question time e le rade dichiarazioni dello stesso Prodi e del ministro della Difesa Arturo Parisi, non un solo atto ufficiale è stato prodotto a riprova degli accordi fra Italia e Stati Uniti. Eppure, come fatto trapelare da noi e dal Gazzettino già nel maggio scorso, fonti della Farnesina erano già al corrente di un impegno scritto ancorchè generico con l alleato d oltreoceano. Ma non è questo il punto. Quel che va denunciato è la ragionevole evidenza di patti decisi nel chiuso di colloqui ai massimi livelli e lasciato alle voci e ai bisbigli. Tutti sanno ma non c è uno straccio di protocollo che lo metta nero su bianco. E che renda possibile l impugnazione legale di fronte, per esempio, alla giustizia europea. Perché democrazia è essenzialmente forma, procedura, regolamento. E senza una carta ufficiale, diventa vuota, inconsistente, aleatoria. Diventa un gioco di potere senza regole. Segreti di Stato E così è, del resto, il mondo delle relazioni fra Stati e potenze. Anche e soprattutto se alleate, come il nostro Paese e gli Usa. Veniamo quindi al nocciolo della questione: gli accordi bilaterali italo-americani del Contrariamente a quanto comunemente si ritiene, questi accordi non sono segreti: contengono enunciati di massima talmente innocui che nessuno finora è andato a ripescarli per rileggerseli. A essere rigorosamente secretati sono invece gli allegati che stabiliscono tutta una serie di patti, incentivi, transazioni, regolamentazioni e norme che riguardano in significativa parte la presenza politico-militare statunitense nella Penisola. Qui si stende il velo nero del segreto di Stato, e non c è trasparenza che tenga. Gli unici ad aver potuto visionarli sono stati i magistrati padovani che indagavano sulla strage del Cermis. Solo il memorandum denominato Shell agreement, datato 2 feb- Parata militare nella caserma Ederle braio 1995 (governo: centrosinistra, con Massimo D Alema premier), è stato pubblicato. Il testo è composto da cinque articoli e due allegati: il primo è un modello per accordi tecnici sull uso delle installazio- Gli accordi bilaterali non sono riservati Sono gli allegati (che stabiliscono i dettagli) a rimanere nell ombra ni, una specie di formulario prestampato con spazi in bianco per gli elementi specifici di ogni base; il secondo prevede la procedura per la restituzione delle installazioni o delle infrastrutture. E consultabile sul sito del quotidiano La Repubblica. Ma sono i patti degli anni Cinquanta quelli decisivi, sui quali ben ha scritto alcuni mesi fa l ambasciatore Sergio Romano sul Corriere della Sera: non sappiamo se le clausole pattuite in piena Guerra Fredda, fra la morte di Stalin e la rivoluzione ungherese del 1956, rispondano ancora agli interessi italiani di mezzo secolo dopo. Verità a mezza bocca L attuale primo ministro e il suo responsabile alla Difesa devono pensare di sì, se quest ultimo, incalzato dalle domande di un gruppo di cittadini milanesi, si è lasciato scappare la banale e dura verità solo una ventina di giorni fa: il raddoppio della base americana a Vicenza rientra nella logica del dare e dell avere con il governo Usa, certo non lo direi in modo così esplicito davanti ai cittadini di Vicenza (vedi articolo a pag. 25). Siamo sempre lì: dire e non dire. Segreti, bugie e silenzi. E poi si meravigliano, i politici, se i cittadini non li votano più

8 8 approfondimenti 30 GIUGNO 2007 Dal 1 luglio partirà la rivoluzione: si potrà scegliere fra più gestori In futuro ex municipalizzate quotate in Borsa. La mappa delle aggregazioni Concorrenza elettrica, tariffe provvisorie e risiko multiutility Ormai ci siamo. Dal 1 luglio anche il Bel Paese aprirà il mercato dell energia elettrica alla concorrenza, sganciandosi dal monopolio Enel e mettendo in competizione fra loro 200 nuovi operatori. Sulla carta un toccasana per il portafoglio dei circa 30 milioni di famiglie e piccole-medie imprese (quelle grandi potevano già cambiare) costrette a pagare una bolletta molto più salata che nel resto d Europa (+20/30%). Bollette di transizione Luce e gas meno cari, dunque? Sì e no. La liberalizzazione dell energia non è una garanzia automatica di tariffe più basse, visto che i prezzi saranno in balìa dei listini di Borsa a cui le ex municipalizzate si affideranno per raccogliere capitali. La convenienza si concentrerà nel fatto che nelle ore dove il consumo è più basso - di notte e nei fine settimana - l elet- La liberalizzazione porterà un risparmio? Non è detto: tolti i costi all ingrosso i margini per gli sconti sono risicati Energie rinnovabili: tra i nuovi fornitori alcuni punteranno su costi un po più alti ma garantiranno elettricità verde tricità dovrebbe costare meno. La scelta del gestore più conveniente potrebbe ovviamente rivelare delle insidie, così le associazioni dei consumatori si sono attivate per aiutare gli ignari utenti nel districarsi nell imminente giungla delle offerte: Altroconsumo ha attivato un numero verde, , attivo ogni giorno fino al 20 luglio dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18. Nel frattempo l Authority per l energia elettrica e il gas ha escogitato un sistema provvisorio per venire incontro alle difficoltà e allo spaesamento dei primi mesi. Si tratta della cosiddetta tariffa di transizione : si mantiene, almeno in questa prima fase, un sistema di garanzie diffuse e una spesa sostanzialmente invariata per le famiglie. Le tappe successive riguarderanno i criteri per la fornitura di energia elettrica e la definizione di un nuovo sistema di tutela sociale (famiglie povere e numerose, malati gravi). La Grande Holding di Galan E veniamo al Veneto e a noi vicentini. La concorrenza busserà anche alle nostre porte, e Aim dovrà fare i conti con nuovi rivali che cercheranno di soffiarle quanti più clienti possibili in città e provincia. Le grandi manovre per accaparrar- Giancarlo Galan si sempre più clienti hanno messo in cantiere la possibile fusione tra le due maggiori multiutility venete quotate in borsa: la trevigiana Ascopiave (318 milioni di fatturato, con un utile netto di 16,4 milioni) e la patavina\triestina Acegas- Aps (sesto operatore italiano nel settore, con 619 milioni di ricavi e 88 di utili). Un operazione nata con l interessata benedizione della finanziaria regionale Veneto Sviluppo e del governatore azzurro Giancarlo Galan, che vagheggia una grande holding delle multiutility del Nordest in cui far confluire anche la chiacchierata Aim e la malconcia Agsm (Verona). La necessità di creare un polo triveneto in grado di competere con i giganti in arrivo sul mercato (come la Energia fai da te? Purtroppo solo le grandi aziende potranno spuntare prezzi interessanti russa Gazprom) deriva anche dall accelerazione di fusioni e alleanze diffusasi un po in tutta la Penisola e specialmente al Nord: una su tutte, il matrimonio tra la milanese Aem e la bresciana Asm da cui è nato il colosso Asem. EstEnergye Aim Cruciale per l evoluzione di questo intricato risiko societario sarà la vendita del 49% di EstEnergy, la società che commercializza il gas per Acegas- Aps. A contendersi il ricco bottino sarà l arrembante Ascopiave ma anche una numerosa pattuglia di competitors pesanti come Enel, Hera, Gaz natural, E.On, la neonata Asem e persino una controllata della Camfin di Tronchetti Provera, la Energie Investimenti. Tutte con l acquolina in bocca pensando ai profitti da rastrellare sul mercato nordestino. Di fronte a tutto questo ribollire di iniziative finanziarie, Aim rimane al palo. D altronde, indebitata (130 milioni di passivo, secondo i dati filtrati ufficiosamente in attesa del rendiconto dell amministratore straordinario Mauro Zanguio) e priva di asset realmente appetibili per eventuali partner, l ex fiore all occhiello della città del Palladio può giusto sperare di mettersi dietro al carro dei più forti. A meno di non voler ritentare spericolate strade di finanza al limite dell avventurismo se non del penale. T.Q. A. M.

9 9 approfondimenti 30 GIUGNO L opzione più vicina premierebbe la società dell Alto Vicentino Ma il sindacato avverte: Ci sono problemi più pratici da risolvere Aim e Pasubio Servizi: alleanza in provincia? DI TOMMASO QUAGGIO Quello che la liberalizzazione dell energia elettrica dovrebbe portare, in teoria, è un risparmio in bolletta. Ma il ribasso sarà al massimo del 15%. Una cifra che tradotta in euro vale appena qualche unità: per l esattezza, 2 o 3 euro. Il calcolo è presto fatto: per la società erogatrice il 50% della spesa va alla produzione di energia e il 40% viene succhiato dalla distribuzione. E nel restante 10% o poco più che le imprese multiservizi lotteranno a colpi di sconti e incentivi. Il che significa che solo le grandi potranno davvero farlo, dati i costi ridotti dovuti alle loro economie di scala. Di qui l obbligo di fare massa critica e avviarsi sul sentiero delle aggregazioni. Così, anche per Aim la strada da percorrere sarà una sola: l alleanza o la fusione con un altra ex municipalizzata. Magari un sodalizio con un cugino di pari dimensioni: come la veronese Agsm, o la più piccola Pasubio Servizi attiva nell Alto Vicentino (che di recente ha stretto un patto con una società di Bolzano che ricava energia dalla produzione idroelettrica). Presa com era a costruire scato- La parola magica è aggregazione. Ma la ex municipalizzata vicentina rischia di venire fagocitata dai grandi gruppi le societarie e concambi su cui ora indaga la magistratura, San Biagio è già in ritardo. E dire che nel vecchio consiglio di amministrazione aveva fatto capolino un progetto che prevedeva l acquisto di energia da una società della Croazia, poi finito in un cassetto. Oggi Aim si Prima di buttarsi sul mercato ci sono molte cose da sistemare Come la sostituzione dei vecchi contatori rifornisce parzialmente (5%) da una centrale a sud del lago di Garda, VICENZA Via Lanza, 40/44 Tel VICENZA Corso Padova, 35 Tel ABANO TERME Via Previtali, 2 Tel mentre il restate arriva da Asmea ( contratto in vigore lo scorso anno) e dalla Borsa Elettrica. Quello che ci auguriamo da tempo - spiega il segretario vicentino della Cgil elettrici, Giuliano Raimondo - è che Aim si sbrighi a cercare dei vicini con i quali stringere delle alleanze o delle sinergie decisive. Soluzioni a porta di mano ci sono, come la Pasubio Servizi. Guardare al piccolo, alla scala provinciale, secondo Raimondo, converrebbe. Anche perché aggregazioni con società più grandi rischierebbero di essere molto squilibrate, col pericolo che Aim possa finire fagocitata. Una soluzione, continua il sindacalista, potrebbe essere la vendita diretta del connubio gasenergia. Perché le aziende del territorio sono di sicuro più vicine alle esigenze dei residenti. Pensiamo a quello che è successo con il mercato della telefonia fissa. Aim dovrebbe insomma smetterla di essere ripiegata su se stessa e iniziare a guardarsi attorno. Ma prima di buttarsi sul mercato andrebbero risolti alcuni problemi, per così dire, più prosaici, fa sapere Raimondo. Come la sostituzione dei contatori dell energia. Con i nuovi contatori elettronici, infatti, diventa possibile per l utente attivare o modificare il contratto di fornitura in tempo reale con una semplice telefonata, pagando solo l energia effettivamente utilizzata. Senza più bollette di acconto e conguagli. A quanto ci risulta Aim non ha ancora iniziato la sostituzione dei vecchi contatori, e ad ora non so nemmeno se abbia i soldi per farli. Insomma, cara Aim: prima pensa a sistemare i problemi più urgenti ma non per questo meno sentiti dall utente finale, anzi. Solo poi preséntati in Piazza Affari. Il commento. Mentre le altre corrono, l azienda vicentina è ostaggio di mire incrociate sui settori più redditizi San Biagio paralizzata: l intreccio affari-politica E giunta l ora delle decisioni irrevocabili. Anche per la malandata e inquisita Aim. Il mondo si muove: gas ed energia corrono a ritmo frenetico lungo le tubature roventi di un mercato che si coagula intorno a poli interregionali generati da aggregazioni e alleanze da centinaia e centinaia di milioni di euro. Brescia-Milano, Padova-Trieste-Treviso, Bologna-Roma. Le direttrici del mercato sulla soglia della liberalizzazione selvaggia si incrociano Il mondo dell energia si muove ma Aim rimane sospesa nel limbo della verifica dei conti sotto il magistero di Zanguio rendendo sempre più pressante l urgenza di rafforzare il proprio peso specifi - co aumentando i bacini di utenza e abbattendo così i costi di produzione e distribuzione, condizione senza la quale diventare competitivi rimane una chimera. Il turbo-capitalismo di multiutility sempre più private e sempre meno pubbliche ha sostituito il vecchio e logoro socialismo municipale delle tradizionali aziende di servizi locali. Ma Aim resta ancora sospesa nel limbo della verifi ca di conti, sotto il magistero dell ottantenne Zanguio. Un primo passo necessario, ci mancherebbe. Ma bisogna darsi una mossa. Invece San Biagio pare una vecchia signora a cui è stata somministrata una dose di dopante illegale per corridori brocchi e bari: la cura Rossi & soci, con tutto il turbinìo di acquisizioni fallimentari, sterili incastri azionari, confl itti d interesse e moltiplicazioni societarie, ne ha tramortito la spinta vitale. In più, mamma Aim è presa in una morsa che la condanna a un immobilismo forzoso: a un lato del ring ci sono industriali che fanno riferimento al salotto buono della città, cervello di Assindustria e dei suoi media; all altro scalpita e rumoreggia quello che fa capo a Forza Italia nella sua corrente dominante, quella della coppia Galan&Sartori. Entrambi puntano, come dice il segretario Cgil Oscar Mancini, alla polpa ripiena di profi tti: il gas (e lo smaltimento rifi uti). I primi giocano in sordina, preferendo il profi lo basso. I secondi si lanciano in proclami guerreschi, annunciando in pompa magna piani di grandeur che portano il nome di Holding Unica del Nordest, mastodontica impresa di unifi cazione delle ex munipalizzate trivenete sotto l egida di Palazzo Ferro Fini e del suo inquilino forzista. Aim vive così nell attesa del vincitore di una partita che conoscerà il defi nitivo epilogo solo l anno venturo, alla chiusura delle urne da cui uscirà il successore del travicello Enrico Hüllweck. Il mercato, in Italia, paga sempre pedaggio alla politica. A Vicenza, sono una cosa sola. Alessio Mannino La rivoluzione Aim può aspettare

10 10 fatti&notizie 30 GIUGNO 2007 Dietro il paventato accorpamento dell azienda comunale di manutenzioni con Aim, il rischio privatizzazione Amcps fra interessi e disinformazione: prima puntata DI ALESSIO MANNINO Valutazioni prettamente politiche e demagogia. Lentezze tipicamente pubbliche e appetiti di evidente impulso privato. Disinformazione e opacità. Sono le parole-chiave per farsi una prima idea di ciò che si nasconde dietro la polemica su Amcps (Azienda Municipale Conservazione Patrimonio e Servizi). L accusa di essere un carrozzone riaffiora a scadenze regolari, come le stagioni. Quanto c è di vero e quanto c è di falso? Inesattezze moralistiche Anzitutto sgombriamo il campo dalle inesattezze circolate di recente: non esiste alcuna delibera del consiglio comunale che stabilisce che Amcps debba essere scorporata fra Comune e Aim. Agli atti c è solo un ordine del giorno, che fra le varie ipotesi ne adotta una che va nella direzione auspicata dai nemici dell azienda di viale Sant Agostino. Primi firmatari: i Democratici di Sinistra. Praticamente una dichiarazione d intenti e nulla più. Da tempo immemore, infatti, esiste un dibattito trasversale se sia il caso di eliminare dalla scena la società di manutenzioni del Comune: inutili doppioni con certi lavori dell Aim, burocrazia da sfoltire, inefficienze sui tempi di intervento. Da ultimo, la ventata di anti-sprechite acuta che pare aver contagiato l intero establishment politico-giornalistico italiano, folgorato sulla via dei libriinchiesta di Stella e delle utili frustate moralizzatrici del presidente di Confindustria Montezemolo. Nel cortile vicentino, però, il ritornante battage mediatico affossa-amcps ha cause meno nobili e più spicce: gli industriali locali hanno da sempre il dente avvelenato per un impresa pubblica che gestisce monopolisticamente il settore dei lavori sul patrimonio comunale sbarrando la strada al mercato, cioè al puro e semplice regime di appalto dove loro sguazzerebbero. Il sistema funziona così: Amcps elabora i progetti indicando dei costi sulla base di prezziarii fissi stabiliti dalla Regione Veneto; i progetti passano al vaglio degli uffici tecnici del Comune, che danno il via libera e continuano poi a controllare l intero iter fino alla sua conclusione; infine si procede alla realizzazione dell opera: restauri, manutenzioni ordinarie e straordinarie, messe in sicurezza, nuove costruzioni, eccetera. Fino a 50 mila euro per gli edifici vincolati Vicenza Contrà F. del Gambero, il buon gelato artigiano Tra i tanti compiti dell azienda anche quello della cura del verde cittadino (cioè storico-artistici: palazzi antichi etc) e fino a 300 mila euro per quelli non vincolati (tutti gli altri), Amcps opera direttamente. Sopra queste soglie, indice una gara d appalto e affida i lavori a imprese private. Lungaggini e buchi nell acqua Ora, non sarà difficile che voi stessi o un vostro conoscente qualsiasi siate a conoscenza di qualche aneddoto di mitologica lentezza di certi interventi targati Amcps. Ma il fatto è che le tabelle di marcia sono crono-programmate, come si dice in gergo, su estensioni temporali lunghe già per conto loro. Vuoi perché manca l autorizzazione dell ente competente, vuoi perché il finanziamento ritarda, vuoi perché, se ad esempio si tratta di una scuola, occorre adattarsi alle esigenze delle lezioni, vuoi anche perché per ogni minimo passo occorre un pezzo di carta protocollato, i tempi di lavoro si sfilacciano inesorabilmente. L Amcps, in questo tran tran, è tutt al più co-responsabile. Non è il responsabile. Men che meno quando a svolgere i lavori sono privati a cui ha affidato l appalto: le penali in caso di ritardi sono talmente irrisorie che bisogna solo sperare nella serietà della ditta in questione. Certo, farla sparire in uno spezzatino da suddividere fra Comune e Aim avrebbe indubbi vantaggi: l eliminazione di uffici amministrativi e di alcune mansioni, la razionalizzazione dei compiti di pronto intervento, la riduzione di spese di personale. Ma, se pensiamo agli effetti su Aim, già avremmo a che fare con un buco nell acqua: con tutta probabilità si andrebbe verso un ennesima società di scopo ( Aim Manutenzioni ), che grossomodo replicherebbe la struttura Amcps salvando le poltrone del cda e gran parte dei dipendenti, ossia le due rispettive preoccupazioni di politici e sindacalisti. Il se procedere a smembramenti e fusioni, allora, diventa subordinato al come : snellire l apparato comunale per ritrovarsi con un replicante appena un po più magro dell attuale Amcps non sembra essere una mossa coerente con le intenzioni iniziali. Profitti privati, costi pubblici Anche perché, seguendo l ipotesi di un Amcps sotto le insegne di San Biagio, il rischio è servire su un A volte la lentezza dei lavori è esasperante. Ma è colpa di un iter di per sé macchinoso piatto d argento la gestione tecnica del patrimonio pubblico alla concorrenza. Cioè ai privati, che con questi chiari di luna sulle controllate Aim da privatizzare, puntano ad accaparrarsi la torta Amcps. Con la spiacevole conseguenza di vedere aumentare non diminuire - i costi di intervento. Perché i privati vogliono margini di profitto, altrimenti non muovono un dito. E li vogliono più alti possibili. Così noi collettività, invece di pagare, per fare un esempio, 5 milioni di euro per la ristrutturazione dei locali della Biblioteca Bertoliana (Palazzo Costantini, San Biagio, Cordellina), potremmo benissimo dover sborsare di più. Decadrebbe il regime in house (cioè l affidamento in monopolio dall ente municipale ad Amcps), e il Comune dovrebbe da un lato sobbarcarsi l onere dei lavoretti meno remunerativi, cosa inimmaginabile perché non ne ha i mezzi, e dall altro assegnare i maggiori appalti direttamente al privato, che non si farebbe scrupoli ad alzare il prezzo. Motivo: evitare di lasciar cadere a pezzi edifici monumentali, o intervenire tempestivamente per mantenere strade e scuole in uno stato decente, sono esigenze molto sentite dalla politica. Non occuparsene, difatti, significa perdere voti (quali voti, poi, è un altro discorso: spesso valgono più quelli promessi da pochi potenti che non dai molti comuni mortali). Noi, invece, di Amcps continueremo ad occuparci. Documenti alla mano e senza pregiudizi. Ponendo anche domande come questa: che ci fa alla segreteria del direttore generale Gianfranco Ledda una certa Erika che di cognome fa sempre Ledda? Casuale omonimia? Speriamo di sì. (1 puntata segue) La Bertoliana. Con una Amcps privatizzata il restauro potrebbe costare di più

11 11 altovicentino 30 GIUGNO 2007 Tante donne italiane si propongono, ma le famiglie preferiscono le straniere: meno diritti, meno problemi, minor paga per più ore Badante italiana, quando la virtù è d impiccio DI ANDREA ALBA La badante scledense parla italiano, magari anche dialetto: è il cliente che non la vuole, e preferisce una straniera. Normalmente si è abituati a pensare all assistenza domiciliare ad anziani e malati come a un settore occupato in prevalenza e sempre di più da stranieri (e straniere). Nell Alto Vicentino i dati affermano il contrario: a presentare domanda, al Centro per l impiego scledense, ci sono anche tante, tantissime disoccupate italiane, ben più numerose di rumene, ucraine e moldave. Sono le famiglie a non volerle: nella stragrande maggioranza dei casi il cliente stipula il contratto con un lavoratore straniero, perché può chiedergli di stare accanto al malato o all anziano per più ore di giorno e di notte, pagando meno. In pratica, lo straniero lo si può sfruttare di più. In provincia di Vicenza ci sono due sportelli territoriali deputati a far incontrare domanda e offerta in questo settore, così delicato, uno è nel capoluogo e uno è a Schio. Prima erano tre, ce n era uno anche a Montecchio che è poi stato chiuso. Il servizio, sperimentale, è stato definito progetto occupazione e servizi alla persona, avviato dall Amministrazione provinciale berica con gli enti Italia Lavoro, la Regione Veneto e il ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Lo stato dell arte, a maggio 2007, ce lo dà Marilena Pistolato, dirigente del progetto a livello regionale ed esperta del contratto di lavoro domestico, di Mestre. I dati parlano chiaro: allo sportello di Schio da marzo 2005 fino a maggio 2007 sono state registrate 455 schede lavoratrici, cioè schede di candidate che cercano lavoro. Su queste 455 schede, in 140 casi si tratta di donne italiane, anzi vicentine. E la nazionalità più consistente: seguono le moldave (74 domande), 37 schede di marocchine, 36 rumene, 24 ucraine e poi altri gruppi etnici. Sempre a maggio, allo sportello scledense sono state registrate 126 schede famiglia (ovvero hanno fatto richiesta 126 famiglie in cerca di badanti). Peccato che domanda e offerta siano andate a buon fine ben in 21 casi. Solo in una manciata di casi si è arrivati a formalizzare un contratto di lavoro. In tutti gli altri, c è da scommettere che i clienti abbiano trovato una soluzione passando per vie meno istituzionali. E secondo gli esperti del settore, la scelta della famiglia nel 95% dei casi ricade su una straniera. La vicentina che si propone come badante è infatti in genere una madre di famiglia, ritrovatasi senza occupazione o in difficoltà ad andare avanti perché in casa entra un solo stipendio. Ma non possono offrire lo stesso numero di ore di servizio delle straniere, tanto più che i clienti chiedono spesso la notte. Una presenza quasi totale difficile da garantire per una madre o una moglie italiana. Le straniere vengono anche pagate meno: lo stipendio medio di una badante (dati regionali) varia dai 600 ai 900 euro al Allo sportello di Schio le donne italiane che chiedono di lavorare come badanti sono di gran lunga le più numerose mese, con ritmi da sfruttamento: più di 10 ore al giorno, di frequente senza godere di ferie o di giorno di riposo settimanale. Il ritratto della straniera? Si tratta di donne non giovanissime, dai 30 ai anni. Il livello culturale è elevato, ovvero hanno dei titoli di studio nel loro paese che però valgono a poco qui in Italia (per fare la badante, comunque, non è obbligatorio avere titoli di studio o specializzazioni). La situazione del capoluogo è un po più variegata rispetto a quella altovicentina. Allo sportello di Vicenza, da marzo 2005 a maggio 2007 si sono registrate 865 schede di lavoratrici. Qui la maggioranza è di moldave, ma le italiane sono ancora al secondo posto (128), seguite da 102 ucraine e 87 rumene. Ma il dato è quello, per la stragrande maggioranza a trovare lavoro sono le straniere. Si pagano meno, si sfruttano di più: la legge del mercato è sempre la stessa.

12 12 terzapagina 30 GIUGNO 2007 In ricordo di Luigi Meneghello, pubblichiamo le prime pagine di uno dei suoi romanzi più celebri: I Piccoli Maestri Addio, piccolo grande maestro di Malo Io entrai nella malga e la Simonetta mi venne dietro; dava sempre l impressione di venir dietro, come una cucciola. Aveva i capelli un po arruffati, era senza rossetto, ma bella e fresca. La guerra era finita da qualche settimana. Il malgaro ci diede latte nella ciotola di legno, e lo bevemmo a turno. Poi lui disse: Ho sentito sparare. Sono venuto a ripigliarmi questo qui, dissi. Portavo il parabello in spalla, e l avevo provato nel bosco. Funzionava perfettamente. Siamo sotto il Colombara con la tenda, dissi. Sono tre giorni che siamo qui. Lui domandò se eravamo fratelli e la Simonetta disse di no. Quando andammo fuori lui mi chiamò da parte e mi disse a mezza voce: Tu hai un fiore. Aveva l aria di dire che avrebbe preferito averlo lui, ma che almeno cercassi di esserne degno. 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La guerra lo costringe ad interrompere gli studi: dopo l 8 settembre 1943 aderisce al Partito d Azione e al movimento partigiano attivo sulle montagne del vicentino. Da questa esperienza nasce un altro dei suoi libri più fortunati, I piccoli maestri, diventato anche un film nel 1998 con la regia di Daniele Lucchetti. Nel 1947 fonda e dirige la cattedra di letteratura italiana presso l università di Reading, in Inghilterra. Nei suoi libri si ritrova una poetica particolarissima, in cui si mescolano ricordi degli anni giovanili, riflessioni filosofiche, aneddoti divertenti, il tutto trattato con una lingua altrettanto inconfondibile, con il dialetto che convive a fianco di dotte citazioni inglesi. Tra i suoi testi, oltre a Libera nos a Malo (1963) e a I piccoli maestri (1964), sono da ricordare almeno Pomo pero (1974), Fiori italiani (1976) e la raccolta di pensieri in tre volumi Le carte ( ). Eravamo in una tendina celeste. La notte venivano regolarmente i temporali, e la tenda a ogni lampo si illuminava di una luce fluorescente. Lasciava filtrare la luce come un velo, e altrettanto l acqua; il resto dell acqua arrivava per di sotto. Passavamo le notti seduti sui sacchi fianco a fianco, con le ginocchia rialzate e le braccia attorno alle gambe; ciascuno le sue, s intende, io le mie e la simonetta le sue. Ho sempre odiato i fossetti che bisognerebbe fare attorno alle tende; e poi sulle lastre di roccia sotto il Colombara come si fa? Ci vorrebbero gli scalpelli, i punteruoli. Però è calcare, mi ero detto, non occorrono i fossetti, beve l acqua. Invece risultò che non beveva. Pioveva forte, a sventagliate, e il tessuto della tenda rimandava all interno un controspruzzo vaporizzato: anziché parare la pioggia, questa tendina celeste serviva a captarla e a iniettarcela addosso. La Simonetta aveva un gran sonno: ai lampi la vedevo al mio fianco con gli occhi chiusi Qui e sopra alcune immagini nel film e le labbra imbronciate, ba- tratto dall opera di Meneghello gnata come un sorcio, e spiritualmente assente. Eccomi qua con questo fiore, pensavo, in questa sede irrigua. Stranamente non ero arrabbiato: la notte e la pioggia non erano ostili; c era un groppo che si scioglieva. Sì, pensavo, la Simonetta è un po insonnolita, il posto è umido, il pan-biscotto (che masticavo di furia) frollo e fangoso: non importa. Si poterebbe vivere anche così, postulata una grotta piena di pan biscotto. Siamo vivi. Mi sentivo sulla soglia di un mondo chiuso, sul punto di sbucar fuori; uno di quei momenti che vengono ogni tanto, quando finisce una guerra o si baruffa con la famiglia o sono terminati gli esami, e si ha la sensazione che la cosa si gira, la si sente girare. Mi venne un soprassalto di quella forma di energia che chiamiamo gioia; misi giù i piedi nell acqua corrente, puntellai la Simonetta col mio sacco e uscii diguazzando, col parabello in mano. Fuori c erano i cespugli dei mughi, groppi di roccia, alberature di pini. Si udivano sparare i tuoni, con scrosci magnifici; i lampi erano continui. Mi misi a sparare anch io, e a gridare, ma non si sentiva niente in quel fracasso. Spargevo raffiche in aria: facevo piccoli lampi blu di forma allungata, giallastri agli orli; stentavo a riconoscere gli scoppi, e invece mi pareva di distinguere lo scricchiolio dei rami di pino sventagliati, un rumorino minuto isolato dal resto. È una grande soddisfazione sparare di pieno, ostinàta! Quando tornai nella tenda e mi ripresi la Simonetta contro la spalla, lei si svegliò e disse: Non si può neanche dormire con questi tuoni : poi si riaddormentò subito. In questo modo finì la guerra per me, perché fu proprio in quel punto che la sentii finire. Così io, tutto bagnato, con la Simonetta precariamente al mio fianco, entrai nella pace. Luigi Meneghello I piccoli maestri Rizzoli, 1976 I politici al servizio degli interessi full color Segue dalla prima Come a dire un annuncio gattopardiano (si cambia tutto perché nulla cambi) davanti alla platea dei potenti proprietari della testata e dell informazione vicentina: i membri della giunta di Assindustria Vicenza, guidata dal presidente Massimo Calearo, il vice-presidente della Fiera Michele Amenduni, che, strano a dirsi?, precedevano nelle citazioni degli invitati di prestigio quelle della folta rappresentanza di autorità, rappresentanti delle categorie, sindaci e amministratori pubblici, tra i quali il primo cittadino di Vicenza Enrico Hüllweck e il presidente del Consiglio regionale Marino Finozzi. Come a ribadire, per chi si fosse illuso che nelle pagine full color ci sarebbe stata un po più di libertà di colore e colori nei commenti e nelle inchieste, che anche per il nuovo Giornale di Vicenza la politica verrà dopo gli interessi. Delle novità i lettori si beeranno dal 4 luglio, festa dell Indipendenza degli Usa, che la dichiararono nel lontano Ma almeno fino al 31 dicembre 2010 di indipendenza al Giornale di Vicenza non se parlerà neanche in formato ridotto. Giovanni Coviello

13 Direttore editoriale Giovanni Coviello Spedizione in A.P. - 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 Filiare di Verona Anno 2 - Numero 23- Sabato 30 giugno 2007 Supplemento al settimanale VicenzaPiù n 65 Hockey Caoduro, tra Diavoli biancorossi ai mondiali a pagina 14 Valeria Zanin: a tu per tu con la nuova minettina a pagina 15 Nuoto sincronizzato, il canto delle sirene vicentine a pagina 18 Bassano calcio e serie C: appuntamento rimandato al 2008 a pagina 19 Pallanuoto B Maschile. Contro il Mameli Genova la Caoduro gioca bene ma deve cedere il passo: i vicentini escono a testa alta dai playoff promozione Sogno infranto DI TOMMASO QUAGGIO La sfida sulla carta non era di certo facile. L andata di gara 1 a Genova era stata un doccia fredda. Ma il match per ribaltare il risultato e portare gli avversari allo spareggio è stata una gara al cardiopalma, con il settebello vicentino che non ha regalato nulla alla compagine del Mameli che ha dovuto aspettare fino alla fine del quarto tempo per avere il doppio vantaggio e assicurarsi la gara. D altronde il risultato lo dice apertamente, 8 a 6 in favore degli ospiti, con i ragazzi di Matteo Greco in grande spolvero e con il coltello fra i denti per provare l arrembaggio alla formazione più forte del suo girone. Comunque sia andata quello ottenuto è stato un grande risultato per la pallanuoto vicentina e veneta. Anche perché ora si ha la certezza che è a Vicenza il polo più importante dopo Padova, in A1 ed in B dal prossimo anno con la seconda squadra. I biancorossi hanno fatto paura al Mameli copertura della vasca esterna che permetterebbe la crescita tecnica di tutti i settori della società. Grande anche l affluenza di pubblico in un palazzetto del nuoto gremito con oltre 500 persone ed un tifo assordante ma sportivo da entrambe le parti (50 e oltre i sostenitori genovesi che hanno fatto i complimenti alla società per il magnifico impianto) durante un incontro svoltosi in modo duro ma leale. Per la Caoduro le reti sono state segnate da Spaziano, Melison, Falcone, A p o l o Pisani e T o m a - sella. Se Facciamo un passo indietro I meriti e guardiamo vanno in il particolare campio- tecnico nato del Matteo Il tecnico Matteo Greco a bordo vasca settebello Greco che berico di ha creato un gruppo compattissimo che ha saputo rimontare quei meno nove punti alla terza giornata contro formazioni come il Geas, il Trieste e Torino, e che insieme a Nadia Scotton e ai tecnici giovanili sta creando un importante vivaio. Molto dovrebbe fare l auspicabile sicuro c è da stare sereni per la prossima stagione e sperare che per il 2008 possa arrivare anche la tanto agognata promozione in serie A. Dall inizio della stagione i passi fatti sono stati grandi. Dopo le sconfitte in avvio di campionato i biancorossi si sono rimboccati le maniche conquistando tutti i campi delle rimanenti partite del girone d andata, chiudendo così la prima metà della stagione al secondo posto. I playoff sembravano quasi una certezza ma a rovinare i progetti delle società è arrivata la sconfitta subita in casa contro il Brescia. Un ko duro da digerire, ma Dopo le sconfitte di inizio stagione la Caoduro è riuscita a rimontare il gruppo berico ha saputo risollevarsi e riconquistare in extremis la seconda piazza, difendendola poi con le unghie fino al traguardo. Per il prossimo anno la compagine berica forse perderà Luciano Toniolo, capitano del settebello vicentino per tutti questi anni, l unico giocatore ad aver giocato dalla serie D alla B. Ora un po di riposo e poi via per costruire una Caoduro più forte per il 2008 commenta Sergio Peri, direttore sportivo e artefice di tutta la storia recente della pallanuoto vicentina. Speriamo anche di avere la copertura della vasca esterna che permetterebbe la crescita tecnica di tutti i settori. Speriamo che il presidente Paolo Gecchelin riesca a realizzare al più presto questo sogno. Visti i risultati di quest anno non possiamo che essere fiduciosi per i progetti futuri. Piazza delle Erbe AGENZIA IMMOBILIARE VENDESI - VICENZA Centro città Area artigianale di 8000 mq. con soprastanti fabbricati in ottime condizioni, per un totale di mq. Per informazioni telefonare VICENZA - Piazza delle Erbe, 11 ag.piazzaerbe@libero.it Tel Cell

14 14 30 GIUGNO 2007 Hockey in line. Mercato in fermento per la formazione biancorossa che conferma anche il binomio con lo sponsor portafortuna Caoduro Caccia grossa al mondiale: tre Diavoli in maglia azzurra DI SABRINA NICOLI Continua il binomio nell hockey in line vicentino. La società berica, infatti, dopo l ottima stagione disputata, è impegnata a preparare la squadra per la prossima stagione nella quale sarà ancora affiancata dalla Caoduro Lucernari come main sponsor. Con i Diavoli il matrimonio è iniziato nella stagione 2004/2005, al primo anno dei biancorossi nella massima serie, ha dato molte soddisfazioni e successi e l obiettivo è di riuscire ogni anno a migliorare per raggiungere altri traguardi. Sul fronte del mercato continuano le trattative per creare un roster più ampio dello scorso anno, in grado di affrontare un campionato lungo e impegnativo. Sfumata la possibilità di vedere in biancorosso i fratelli sloveni Rok e Stefan Nathigal, grandi protagonisti del campionato nelle fila dei Lions Arezzo, sono nel mirino dei Diavoli Franco Vellar e Corradin, ex Edera Trieste, con i quali il direttore sportivo Bellinaso sta avviando le trattative. Del gruppo storico, mancheranno il Fabio Rigoni Una parata di Marco Pesavento prossimo anno Francesco Bezzi, che dopo cinque anni lascia la maglia biancorossa per motivi di lavoro, e probabilmente Riccardo Brigi con le stesse motivazioni. A difendere la porta biancorossa ci sarà ancora Marco Pesavento, autore di una splendida stagione e fresco di convocazione in nazionale, mentre gli altri due portieri, Francesco Volpe e Giuseppe Bertoldi, quest ultimo richiesto a Verona, stanno discutendo il rinnovo. La società sta cercando però anche un forte goalie, a supporto di Pesavento, per i play off. In trattative anche il ritorno di Strazzabosco che ha disputato un ottimo campionato nei Black Vipers, la formazione di serie A2 di Asiago, ed è stato il capocannoniere della squadra. Nel frattempo per i campionati mondiali senior di hockey in line, che si svolgeranno a Bilbao, in Spagna, da domenica 1 luglio a sabato 7, sono stati chiamati tre biancorossi della Caoduro Diavoli Vicenza. Sono stati convocati dal commissario tecnico della nazionale, Pino Greco, Marco Pesavento, portiere dei Diavoli classe 84: per lui è la prima chiamata in maglia azzurra ed è il giusto riconoscimento per l impegno e i risultati raggiunti nonostante la giovane età. Pezza, questo il soprannome dato dai compagni, è cresciuto nelle fila dei biancorossi ed è stato protagonista delle promozioni, dalla B alla A2 e poi nella massima serie, e delle tre stagioni in serie A. Giacomo Petrone, al rientro in biancorosso lo scorso anno dopo cinque stagioni ad Arezzo, dove ha vinto una Coppa Italia e ha disputato campionati ad ottimo livello, ed una breve parentesi in Francia, è al terzo raduno in nazionale e alla seconda convocazione, dopo quella del novembre scorso per gli Europei in Francia. Attaccante classe 84, ha disputato con i biancorossi un ottima stagione, dimostrando maturità, determinazione e carattere anche nei momenti più delicati e confermandosi fra i giovani più interessanti di tutto il campionato. Fabio Rigoni, difensore sinistro classe 79, è ormai un veterano dell hockey, sia ghiaccio che in line, e della nazionale e vanta un curriculum di grande spessore. È arrivato a Vicenza a due gare dal termine della regular season per rinforzare e per dare peso ed esperienza al reparto difensivo biancorosso in vista dei play off. Sempre protagonista, in pista e fuori, è un giocatore che, se in forma, può fare la differenza anche per la sua capacità di andare in rete. Una grande soddisfazione, quindi, per i tre biancorossi e per la società vicentina, che con queste convocazioni corona un campionato di successo e ha conferma del grande valore del proprio gruppo. Giacomo Petrone di Artini Roberto & C. s.a.s. TELEFAX - FOTOCOPIATORI - ATTREZZATURE PER UFFICIO concessionario esclusivo via Lago Maggiore, TAVERNELLE DI ALTAVILLA VICENTINA (VI) Tel Fax info@copymac.it

15 15 30 GIUGNO 2007 La clamorosa e inaspettata notizia assegna alle ragazze di Manù Benelli, allo staff e alla società un posto nel volley continentale Ritorno al futuro la Minetti in Europa DI PAOLO MUTTERLE È ufficiale: nella prossima stagione la Minetti Infoplus tornerà in Europa. La clamorosa e inaspettata notizia assegna alle ragazze di Manù Benelli, allo staff e alla società un posto nel volley continentale e più precisamente nella Challenge Cup, che altro non è che la vecchia Coppa CEV già vinta dal club nel 2000/01. Paccagnella e compagne avevano provato in ogni modo a centrare questo storico traguardo, ma la strada era stata loro sbarrata prima da Pesaro (in Coppa Italia), poi da Jesi (nei play off scudetto) e infine da Novara (nella Coppa di Lega). Il sogno europeo pareva dunque destinato a rimanere tale, dato che sono cinque i posti riservati dalla CEV alle squadre del nostro campionato. Cinque come le big che quest anno si sono spartite le competizioni nazionali: Perugia, Jesi, Novara, Pesaro e Bergamo. Poi la rinuncia del club orobico, vincitore dell ultima edizione della European Champions League. Voce, questa, circolata già negli ultimi mesi, quando sembrava che toccasse a Chieri (sesta nella regular season superando Vicenza all ultima giornata) subentrare alle rossoblu bergamasche. E invece Chieri non sarebbe in grado di rispettare pienamente gli standard organizzativi della neonata Specialisti in cure di bellezza In primo piano la Coppa Cev vinta dal Vicenza nel 2001 Challenge Cup; la confederazione europea ha pertanto rimpiazzato la società piemontese con quella immediatamente successiva nel ranking italiano, ovvero la Minetti Infoplus Vicenza. Il traguardo tanto inseguito per un intera stagione è stato quindi tagliato quando meno lo si aspettava. L ultima partecipazione con il nome di Veneto Banca Minetti Vicenza risale all edizione 2001/02 della Coppa CEV, quando Mifkova, Togut, Glinka e compagne si presentarono da defender alla Final Four del PalaCampagnola di Schio, ma vennero sconfitte nella finale per il 3 /4 posto dalle russe del Balakovo dopo aver perso la semifinale tutta italiana con il Marine Consulting Ravenna. Saranno 64 le squadre che prenderanno il via nella Challenge Cup, con la Minetti Infoplus unica rappresentante italiana. Dopo due round ad eliminazione diretta ne resteranno 16, che andranno ad affrontare le 16 fuoriuscite dai sedicesimi di Coppa CEV. Le vincenti di questo terzo round avanzano agli ottavi di finale, poi eventualmente ai quarti e alla Final Four che in un fine settimana mette in palio il trofeo con semifinali e finale. Nella migliore delle ipotesi sarebbero dodici le partite nella preziosa vetrina continentale. Una passerella unica che potrebbe trasformarsi nell ennesima occasione persa per la città di Vicenza, dato che in caso di trasferimento in riva al Santerno sarebbe il PalaRuggi la casa biancorossa per la Challenge Cup. E Imola ringrazia. Oggi la linea Dibi Body Tech contro gli inestetismi dovuti a cellulite, adipe e rilassamento cutaneo amplia la sua offerta con Dibi Body Tech zone specifiche. Per la massima efficacia di risultati nel nostro Istituto e a casa. Nuovi prodotti e trattamenti ad azione intensiva per un intervento preciso sulle aree critiche del corpo: seno e decolletè, braccia, girovita e addome. Dibi integra la linea Dibi Body Tech anche con nuovi prodotti da usare a casa ogni giorno per trattamenti di efficacia straordinaria contro adipe e cellulite. Dibi Body Tech e Dibi Body Tech zone specifiche sono stati studiati per agire in perfetta sinergia con le apparecchiature a nostra disposizione e con i programmi Dibi Body a seconda dei reali bisogni e dei propri tempi. Da noi potrete trovare soluzioni innovative e avanzate per il corpo, percorsi di trattamento manuali o tecnologici, dove il risultato è garantito grazie a un Metodo esclusivo personalizzato, prodotti cosmetici di grande qualità, apparecchiature all avanguardia e sicure. CENTRO BENESSERE ARMONIA ISTITUTO DI ESTETICA Galleria Tiziano, 20 - S. Pio X - (Vi) Tel orario lunedì - venerdì dalle 9,30 alle 18,00 Veneziana di 24 anni, Valeria Zanin ha già giocato con Stefania Dall Igna in nazionale pre-juniores Benvenuta Vale: In A1 per migliorarmi Genitori, figli e sport. Ci sono papà e mamme che per accompagnare i propri ragazzi agli allenamenti si spostano ogni giorni di decine di chilometri. Papà Zanin ha trovato invece una soluzione alternativa: ha fondato nel paesino di Torre Di Mosto (entroterra veneziano a pochi chilometri da Jesolo) una nuova società, per poter far praticare alla figlia la disciplina per la quale la piccola Valeria aveva un grande passione. E, a distanza di anni, la soddisfazione è doppia: a crescere è stata non solo la bambina, oggi 23enne giocatrice di serie A1, ma anche il club che continua a far giocare a pallavolo 70/80 ragazzine del posto. La storia sportiva di Valeria Zanin nasce così, i pomeriggi a guardare Mila e Shiro e subito dopo fuori in cortile a palleggiare per ore contro il muro. Finché il padre non mette in piedi una squadretta e subito si nota che Vale oltre alla passione ha grande talento; non a caso di lei si accorge il San Donà, uno dei migliori vivai giovanili a livello nazionale. Gli anni successivi sono fatti di tanti titoli provinciali e regionali, convocazioni con le varie rappresentative e a soli 16 anni il debutto in serie A2 con la compagine veneziana. Poi le finali tricolori, nelle quali Valeria viene premiata come migliore palleggiatrice anche se la sua squadra si classifica settima, e le convocazioni in nazionale prejuniores, con la quale partecipa ai mondiali partendo da seconda alzatrice dietro a Enrica Rocca ma concludendo il torneo iridato di Pola da titolare nella finale per il 3 /4 posto contro la Polonia. Le soddisfazioni, insomma, non mancano. Sono gli anni anche in cui San Donà e Vicenza si contendono regolarmente il titolo veneto, senza che nessuno immagini che un giorno la maglia di Valeria sarebbe stata quella biancorossa, vista tante volte dall altra parte della rete. Lunedì c è stata la presentazione ufficiale nella sede della Minetti Infoplus. Valeria Zanin: Ho scelto la Minetti anche per la possibilità di lavorare con Manù Benelli Valeria, benvenuta in A1. In effetti per me si tratta di una nuova esperienza, perché quando ero arrivata a Forlì tre anni fa mi sono rotta il crociato subito, ancora prima dell inizio del campionato, rientrando poi a giugno per il beach. Sono riuscita a giocare solo una partita di Coppa Italia con Santeramo. Poi sono stata operata nuovamente e sono rientrata a novembre del 2005 ma in B1, a Reggio, per riprendere. L anno scorso ho scelto Collecchio, sempre in B1, per fare un buon campionato e siamo arrivate ai play off. E ora eccomi qui, per crescere e migliorarmi ancora; sicuramente ha influito nella mia scelta la possibilità di lavorare con Manù. Conosci già le tue prossime compagne? Conosco Stefania Dall Igna, con la quale ho giocato assieme in nazionale pre-juniores (ambedue sono nate nel 1984, n.d.r.). E poi Darina Mifkova, dato che anche lei era a Forlì nell anno in cui mi sono fatta male. Il mio ginocchio è a posto e quest anno ho sempre giocato senza problemi, uso solo una fascia per precauzione. Cosa fai al di fuori della pallavolo? Sono iscritta alla facoltà di Chimica a Modena, anche se ora con gli impegni della serie A penso che dovrò sospendere gli studi. A parte studiare mi piace ascoltare musica e stare con la mia famiglia. Come sai molto probabilmente la squadra giocherà Imola Come si sta in Romagna, tu che ci hai già vissuto? Molto bene, si mangia bene e tanto, c è molto verde e bei posti per viverci. I romagnoli poi sono molto aperti e caldi. Per ironia della sorte, Valeria debutterà nel beach contro la Minetti Infoplus; in questo fine settimana la palleggiatrice neo-biancorossa è infatti impegnata nel Volley Tour 4X4 con il Volta Mantovana, inserito nello stesso girone di Kenwood Cup del Città di Imola allenato da Manù Benelli. P.M.

16 16 30 GIUGNO 2007 La società. Una realtà sportiva piccola ma tenace che recentemente ha organizzato la festa della finale provinciale del Giocovolley U.S. Castello, una fortezza tra le mura della Rocca DI ANNA MOLON (UFFICIO STAMPA FIPAV) Più che un Castello, è una fortezza che non si lascia espugnare facilmente. L Unione sportiva Castello è nata quasi trent anni fa tra le mura scaligere della Rocca di Arzignano. Una realtà sportiva piccola ma tenace, che in questi anni ha saputo investire le sue modeste risorse con lungimiranza e passione. Passione che è stata di recente messa sotto i riflettori in occasione della Festa finale provinciale del Giocovolley, organizzata dalla società castellana il 25 maggio scorso all interno del Palatezze di Arzignano. È U.S. Castello dà molto spazio al settore giovanile stato un successo esordisce Prisco Di Felice, allenatore e direttore generale dell Us Castello, una festa che ha richiesto tempo e dedizione, ma che ha ampiamente ripagato tutti i nostri sforzi!. Trenta formazioni per un totale di 250 bambini, 18 società arrivate da tutta la provincia di Vicenza, 60 tra allenatori e dirigenti e uno stuolo di genitori e nonni sugli spalti a fare il tifo ai loro cuccioli di 3^ e 4^ elementare che giocavano in contemporanea su 15 mini-campi da gioco. Così si è presentato il Palatezze nell ultima domenica di maggio, decorato a festa all insegna del Re Leone. Disegni alle pareti, animali di cartapesta che si aggiravano tra le reti ed elementi scenici per dare all ambiente asettico del palazzetto un atmosfera da savana africana. Arruolati nelle vesti di scenografi, oltre a dirigenti ed allenatori, anche i bambini e i loro genitori che armati di carta, forbici e colla, si sono prodigati nel creare maschere e addobbi. Dopo questa gratificante prova di organizzazione e creatività, l Us Castello traccia un bilancio della sua attività. Grandi soddisfazioni sono arrivate in questi anni dal settore baby, mini e giocovolley, che ha registrato un escalation di tutto rispetto, passando dai 15 bambini di tre anni fa ai 70 piccoli atleti di oggi. Con l Under 14 femminile spiega Di Felice i risultati sono stati altalenanti perché la squadra era mista, formata sia da atlete che avevano già giocato in questa categoria, che da altre ragazze che esordivano per la prima volta in un campionato di livello agonistico. Un anno di rodaggio quindi, vissuto senza patemi e con lo spirito di chi ha voglia di formare prima di tutto un bel gruppo affiatato. Concetto che condivide anche la 2^ divisione maschile dell US Castello. Per la prossima stagione puntiamo a formare un Under 14 e Volley, una passione che a Montecchio dura da anni un Under 16 femminili spiega l allenatore e cerchiamo ragazzi di 1^ media per far decollare il maschile o perlomeno una squadra mista. La passione sportiva, attraverso il legame instaurato con la parrocchia di Castello, ha fatto da traino in questi anni a iniziative sociali e a scopo benefico. È il caso del Canto della Stella, una tradizione natalizia che la polisportiva porta avanti con le sue squadre del volley, calcio e calcetto che passano per le contrade della parrocchia portando un augurio e un piccolo pensiero alle famiglie. Le somme raccolte vanno ai sacerdoti originari di Castello che svolgono attività pastorale nelle missioni. CULTURA - SPORT - RELAX - TEMPO LIBERO L equilibrio perfetto tra l attività motoria e il tempo libero immersi in passeggiate su percorsi naturalistici della Provincia A tutti i partecipanti offriamo il Corso di Massaggio Base adatto per chi vuole avvicinarsi all arte del massaggio in forma amatoriale Area Relax - Sauna filandese - Massaggi Sportivi - Riflessologia plantare Ai nuovi iscritti prima sauna gratis! Associazione culturale, sportiva dilettantistica Vicenza, Centro Ponte Alto - via Frassini, 23 - Zona Fiera Tel. 0444/ Cel 331/ I castelli di Montecchio sono il simbolo della Società

17 17 30 GIUGNO 2007 Ad Asiago si è svolto il primo raduno internazionale di Bmw d epoca Tra allegria, divertimento e qualche momento di commozione Moto storiche in sfilata sui sentieri della Storia DI LUCA MATTEAZZI Si sono trovati in un centinaio sulle stesse strade che esattamente novant anni fa furono teatro di alcune delle più cruente battaglie della Grande Guerra. E anche se stavolta, salendo lungo le mulattiere che si inerpicano sull Ortigara, si è pensato soprattutto a divertirsi, il pensiero è corso comunque ai tanti, troppi, ragazzi che su quelle creste hanno lasciato la vita. Non a caso uno dei momenti più toccanti del primo International Bmw motorrad, svoltosi ad Asiago ai primi di giugno, è stata proprio la preghiere nell ossario del Leiten, con quelle parole che sono rimaste nella mente di tutti i presenti: Erano uomini come noi, con i nostri stessi sogni, le nostre stesse paure, i nostri stessi desideri quelli che 90 anni fa percorrevano queste stesse strade con l anima in spalle, imbracciando un fucile, tirando un asino, indossando una divisa verde o grigia che ben presto, troppo presto, si sarebbe mescolata con il verde di questi prati ed il grigio di queste rocce. Noi oggi vogliamo ricordarli. E ringraziarli. Pregare in silenzio per loro ed ascoltare. Il raduno di Bmw storiche ha confermato tutte le aspettative. Tanti partecipanti, tanta allegria, qualche momento di commozione e tanto divertimento, nonostante un tempo ballerino che, come spesso accade sull Altopiano, ha alternato squarci di sole e piovaschi inattesi. All appello lanciato dal Bmw motorrad club di Vicenza hanno risposto in un centinaio, con cinque equipaggi arrivati da Berlino, altri cinque da Peuerbach (il paesino austriaco da cui partirono molti dei soldati austriaci che combatterono sull Ortigara), altri da Maiorca, e poi ancora motociclisti da Bari, dal Lazio, da Varese, da Parma, da Trieste, da Milano, da La Spezia, e l immancabile Ambrogio da Como, solo per ricordarne alcuni. E ha risposto anche Lory, il primo cane motociclista a cui sia stato assegnato un premio. Per tre giorni, questi innamorati delle moto sfornate dalla casa della Baviera e contraddistinte dal mitico motore boxer, si sono immersi nell atmosfera dell Altopiano, che ha fatto da cornice ideale sia ai momenti di relax dall esposizione delle moto sul piazzale dello Sporting alle cene a base di prodotti tipici sia alle prove di regolarità lungo le strade che circondano Asiago. Non sono mancate escursioni sugli sterrati (al ritorno tutti infangati, ma tutti contentissimi) e piccoli episodi da incorniciare: una gagliarda R16 del 1929 che al rondò del Turcio quasi quasi disarciona il proprio centauro; le accelerazioni e le staccate sulla pista per gli elicotteri dell aeroporto; e le battute di Ubaldo Ballan, il patrono di tutti gli All appello vicentino hanno risposto anche delegazioni da Berlino, Peuerbach, Maiorca... appassionati di Bmw, che di fronte ad un motociclista tedesco fiero della sua R69 con il motore tutto cromato, osserva: Vèdeo, noialtri dàe nostre parti disemo che sarjia un po massa lecà-sù. Il tedesco di rimando, gli risponde sorridendo un imbarazzato Ja Ja., dando così a Bellan lo spunto per sottolineare, rivolto a tutti gli altri presenti: Gavìo visto che gà capìo!?. Alla fine, sorrisi e tanti bei ricordi nel cassetto per tutti, e un arrivederci al prossimo raduno.

18 18 30 GIUGNO 2007 Nuoto. I loro movimenti, dolci e decisi allo stesso tempo, hanno colpito la giuria. Anche se non sono arrivate sul podio le sincronette sono comunque soddisfatte Le sirene vicentine incantano ai campionati assoluti DI FRANCESCO CAVALLARO La storia passa per Vicenza. Le ragazze della Sartorello hanno conquistato ad Arenzano il quarto posto ai campionati assoluti (serie A1) di nuoto sincronizzato. Capofila dell impresa è stata la diciannovenne Erika Trentin, sincronetta in predicato di far parte della Nazionale alle prossime Olimpiadi di Pechino. Ma è stata tutta la squadra che ha sfoggiato delle prove da far venire la pelle d oca. Chiara Carmignato, Anna Di Bona, Ilaria Gobbi, Anna Mascellaro, Veronica Muraro, Emma Pioggiarella, Marta Pomi, Monica Pozza, Marina Zattera, Sara Jane, Federica Caprin, Linda Cancellari: ecco le ragazze che hanno danzato sull acqua quasi fossero delle sirene ispirate dalle melodie in sottofondo. I loro movimenti, dolci e decisi allo stesso tempo, hanno incantato la Erika Trentin. Per lei le Olimpiadi sono a portata di mano giuria. Anche se non sono arrivate sul podio le sincronette sono comunque soddisfatte: il risultato è prestigioso e da qui ai prossimi appuntamenti per loro ci sono ampi margini di miglioramento. Non ci speravamo nemmeno di arrivare così in avanti - commenta Erika Trentin -; è stata una grandissima soddisfazione e per certi versi una lieta sorpresa. A livello personale per le prove del singolo e del doppio; come gruppo per il quarto posto finale. Dallo scorso inverno abbiamo fatto un notevole balzo in avanti in termini di rendimento. Il merito va condiviso anche con le nostre allenatrici Marta Trentin e Sara Chiesi Saccardo: ci hanno preparato al meglio in occasione degli assoluti. Tutte noi siamo riuscite ad esprimerci al massimo delle nostre possibilità. A proposito di allenatrici. Marta, trent anni, è la sorella di Erika. Che abbia un occhio di riguardo nei suoi confronti? Assolutamente no - risponde la sincronetta -. Quando siamo in piscina siamo tutte uguali, Marta non fa nessuna distinzione. Magari fra noi due affiora più facilmente la tensione, soprattutto quando siamo alla vigilia di appuntamenti importanti. In quelle situazioni l importante è mantenere la calma e continuare a dare il massimo. In ogni caso Marta mi La giovane campionessa in gara considera una sincronetta come tutte le altre: giusto che sia così. Erika continua l analisi relativa alle metodologie di allenamento: Prima di Arenzano abbiamo lavorato tutte tantissimo. E questo ci ha unito ancora di più. Qualche mese fa due della squadra, Anna Di Bona e Marina Zattera, avevano smesso per un periodo di allenarsi a causa degli impegni scolastici. Ci siamo dette che non dovevano rimanere escluse dalla squadra e abbiamo fatto di tutto per richiamarle; non è stato neanche tanto difficile, La squadra vicentina è arrivata quarta agli Assoluti sono rientrate subito nella rosa. In questi giorni Erika è impegnata con gli esami di maturità. Gli scritti sono andati bene (32/45). Fra poco sosterrà l orale. E poi? Il 1 luglio parto con la Nazionale per una serie di allenamenti. Ora faccio parte delle riserve delle azzurre. In cuor mio spero di entrare fra le dieci atlete che prenderanno parte a Pechino Davanti a me ci sono delle ragazze che hanno già tanta esperienza, non sarà facile conquistare un posto da titolare. Da parte mia ce la metterò tutta. Va bene anche fare la riserva, sarei comunque contenta. Logico però che un pensierino ce lo faccio. L Università? Dopo la maturità sceglierò la facoltà. Intendo proseguire gli studi, è bene che mi formi anche dal punto di vista culturale. Sognando Pechino 2008.

19 19 30 GIUGNO 2007 Calcio. Stagione chiusa per i bassanesi che hanno mancato di un soffio la promozione. La serie C1 sarebbe il nostro scudetto Favola sfumata, il Bassano ricomincia da capo DI FRANCESCO CAVALLARO Per un soffio non staremmo qui a raccontare una favola. Il Bassano Virtus ha rischiato di salire in serie C1 ai play-off; a sbarrargli la strada ci si è messo di mezzo il Lecco che all ultimo gli ha soffiato il posto nel calcio che conta. Sarebbe stato un campionato pirotecnico: derby con il Verona, Venezia, Padova e Cittadella. Pazienza, vorrà dire che il salto di categoria è rimandato all anno prossimo. D altronde, con un tecnico d esperienza qual è Ezio Glerean per lui un passato neanche tanto remoto in serie B con il Cittadella - è d obbligo puntare in alto. C è comunque più di qualcosa da salvare della stagione appena trascorsa: un pubblico strepitoso. Il sogno della C1: sarebbe stato un campionato pirotecnico con Verona, Venezia, Padova e Cittadella La formazione bassanese Le tribune dello stadio Mercante si sono riempite mano a mano che il Bassano mieteva successi; e i tifosi si sono riscoperti innamorati della loro squadra. Parte da qui l analisi di Alberto Briaschi, direttore sportivo dei giallorossi. I nostri tifosi sono stati fantastici, sottolinea il dirigente. In particolare, negli ultimi due mesi di campionato lo stadio era quasi sempre pieno. Significa che abbiamo davvero fatto qualcosa di importante; e il pubblico che gremiva gli spalti è stato un gradito riscontro. Peccato però non aver spiccato il volo verso la serie C1. Chiaro che c è ancora un po di amarezza all interno dell ambiente. Ad onor del vero è giusto dire che la squadra ha raggiunto l obiettivo prefissato ad inizio campionato; avevamo dichiarato che potevamo arrivare ai play-off. Nessuno ci può rimproverare niente, ci siamo riusciti. Chiaro che una volta che sei in ballo ti viene voglia di provare a centrare la promozione. Con il Lecco all andata abbiamo fatto 0-0 in casa. Ma quella è stata una partita falsata dalla pioggia, caduta abbondante durante tutto l incontro. La pioggia è stata la grande traditrice dell incontro Poi, al ritorno, abbiamo perso 2-1 in trasferta. Se c era una squadra che doveva vincere era il Bassano, abbiamo sfiorato il gol in più riprese. Il calcio è così, contano solo gli episodi, soprattutto nelle partite di spareggio. Facciamo finta che non sia successo niente, ora ripartiamo con più entusiasmo di prima. E siccome la squadra va bene così, non sono previsti stravolgimenti in sede di mercato, come spiega lo stesso Briaschi: Questa rosa ha fatto molto bene, abbiamo delle potenzialità incredibili. Per completare il quadro ci mancano un attaccante, un centrocampista e un difensore. Intanto è già stato ufficializzato l acquisto del bomber Giacomo Lorenzini, ex Milan e Pisa, Il dirigente: i tifosi sono stati fantastici dal Carpendolo (24 reti nelle ultime due stagioni). Bassano e il Vicenza. Fra le due squadre ci sono un paio di categorie di differenza. Rivalità? Non esiste, precisa il ds; ci rispettiamo a vicenda, abbiamo rapporti molto cordiali. Io ho anche giocato con i biancorossi, ci mancherebbe che ci fossero screzi fra le società. Briaschi conclude con una battuta sul momento no delle compagini venete: Nel calcio capitano questi periodi neri. Prendiamo ad esempio il Verona; non meritava assolutamente di retrocedere in serie C. Eppure è capitato. Mi auguro che ci sia presto un inversione di tendenza. In particolare, spero che il mio Vicenza torni presto in serie A. La città si merita il meglio. E il Bassano? La serie C1 sarebbe il nostro scudetto, chiosa Briaschi. Mai dire mai. Porta il Vicenza Volley a casa tua Scopri il mondo del Vicenza Volley con gli esclusivi prodotti selezionati Orologi, maglie e accessori. Ma anche vini e grappe da meditazione, moda e cosmetica Perché i veri sportivi si riconoscono in campo e nella vita di tutti i giorni Il merchandising del Vicenza Volley lo trovi al PalaCia Durante tutte le partite del gruppo Vicenza Volley su internet cliccando su Merchandising negli esercizi info@piu-media.com Tel presso tutti i Vicenza VolleyFriend ( informazioni: Strada Marosticana, 3 - tel PalaCia, Via Goldoni, volley@volleyvicenza.it tel fax MONICA DE GENNARO libero della Minetti Infoplus e della Nazionale Italiana

20 appuntamenti sportivi Ciclismo Cronoscalate a Valdagno e Nanto Sabato 30 giugno, a Massignani di Valdagno, salita cronoscalata organizzata dall Asd V. C. Piana. Ritrovo alle ore a Massignani, partenza ore in ordine di iscrizione. Domenica 1 luglio sempre a Massignani di Valdagno si terrà la gara mountain bike: ritrovo alle ore 8.00, partenza alle Domenica 1 luglio a Nanto si terrà la cronoscalata degli ulivi organizza dall Asd Colli Berici Tecnostampi: ritrovo alle ore piazza mercato (pizzeria ), partenza ore in ordine di iscrizione. Premi per tutti. Parco Querini Danza del ventre, hip-hop e jazzercise Fino a venerdì 26 luglio si terrà Danziamo l estate Si potranno seguire le lezioni gratuite al Parco Querini di danza con il seguente calendario: tutti i martedì dalle ore alle ore Hip-Hop danze urbane; tutti i mercoledì dalle alle Jazzercise; tutti i giovedì dalle ore alle ore Danze del ventre. Baseball Campionato Italiano Domenica 1 luglio alle ore quarta giornata di ritorno del campionato di baseball di serie C1 girone C. I biancorossi dell A. S.D. Palladio saranno impegnati in trasferta contro i White Sox Baseball Junior Asd. I negozi e le attività amiche di VicenzaPiù info@piu-media.com Tel Le testate di Più Media Comunicazione (società del gruppo Vicenza Volley) ereditano il programma VicenzaVolley Point ampliando i vantaggi offerti dalla precedente iniziativa. Infatti, il settimanale VicenzaPiù ed il periodico VicenzaPiù Sport sono i promotori del nuovo programma VicenzaPiù Point Tanti i vantaggi, sia per i negozi convezionati, sia per i titolari della VicenzaPiù Card. 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