Autonoma. unaprovincia. Trento: il Comandante dei Vigili del Fuoco. Undici milioni di presenze turistiche ogni anno. obiettivo sicurezza

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1 novembre-dicembre ok :13 Pagina 32 Fabio Cabianca e Marino Comin unaprovincia Autonoma dei Vigili del Fuoco Undici milioni di presenze turistiche ogni anno Intervista al Fabio Berlanda, comandante provinciale del Corpo permanente vigili del fuoco di Trento. Per entrare subito nel vivo dell intervista vorremmo chiederle com è configurato il territorio della provincia di Trento. L intera provincia di Trento si estende per circa 6200 Km2 con una particolarità orografica che è un insieme di vallate alpine con un asse principale che è la valle del fiume Adige dove si trova la città di Trento che con i suoi abitanti rappresenta circa un quarto dei abitanti dell intera provincia. Quella di Trento è una provincia montana, conosciuta anche per le importanti attrazioni turistiche e ambientali sia invernali che estive: quali sono i numeri dei flussi turistici? Nelle due stagioni turistiche proprie della montagna, sono circa 11 milioni le presenze turistiche per ogni anno. Questo elevato numero di cittadini sia italiani che stranieri che frequentano le nostre valli, comporta sul piano del soccorso tecnico urgente alcuni problemi. Primo fra tutti il problema della congestione del traffico stradale in alcuni periodi dell anno, in cui l intero asse viario del Brennero è bloccato per ore. Un secondo problema collegato alle numerose presenze turistiche e quello dei frequenti e talvolta drammatici incidenti in montagna. Senza dimenticare che nel periodo estivo sono più frequenti gli annegamenti nei laghi e nei corsi d acqua della provincia anche se non numerosi. Quali sono le altre attività economico-produttive presenti sul territorio? Nel territorio sono presenti parecchie altre attività oltre a quelle collegate all industria del turismo. Sono quelle legate ai settori del primario,del secondario e del terziario. Importante è l attività agricola con l industria collegata di trasformazione e confezionamento dei prodotti agricoli e alimentari, tipici della nostra zona. Per rispondere alle esigenze di una provincia così particolare, come è stato organizzato il servizio antincendi? In premessa devo dire che l organizzazione antincendio per molti aspetti è diversa da quella in cui si articola l attività del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. E proprio per questo è utile ripercorrere i passaggi storici della nostra organizzazione. Nel 1948 è nata la regione autonoma del Trentino-Alto Adige, con il suo statuto di autonomia 32

2 novembre-dicembre ok :13 Pagina 33 Un organico con tutte le specializzazioni speciale. La lungimiranza del legislatore aveva trovato la soluzione politico-amministrativa determinante per la convivenza di etnie diverse che si erano scontrate durante il secondo conflitto mondiale. Con lo statuto del 1948 lo Stato ha trasferito gran parte delle sue competenze alla regione autonoma del Trentino-Alto Adige; tra queste anche le competenze in materia di antincendio e protezione civile. Sin d allora, per quanto riguarda la provincia autonoma di Trento il servizio antincendi è collegato alla protezione civile. Un altra data storica per i VVF del Trentino è l anno 1972 quando la regione autonoma ha trasferito molte delle proprie competenze, anche in materia antincendio, alle province di Trento e Bolzano. In forza del nostro passato storico, l organizzazione antincendio nella nostra provincia è regolata da norme regionali e più recentemente da norme provinciali. La prima volta che la regione Trentino-Alto Adige ha legiferato in materia antincendio è stato nel 1954, data nella quale nasce formalmente il Corpo provinciale permanente dei vigili del fuoco di Trento. Oltre a sancire la presenza sul territorio della componente permanente, la legge istituisce i Corpi volontari VVF, che avrebbero dovuto essere almeno uno per ogni comune della provincia. Ecco perché nel Trentino vi sono Corpi comunali volontari di VVF. La legge del 1954 istituisce anche la figura dei due ispettori provinciali VVF di Trento e Bolzano, che hanno anche la nomina di comandanti provinciali del corpo permanente dei VVF. Successivamente, con una legge provinciale del 1983 la quale ha ridisegnato taluni aspetti dell organizzazione del servizio antincendi, il comandante dei VVF di Trento è diventato il direttore dei servizi antincendi e della protezione civile che pur cambiando nome sono sempre il Corpo dei vigili del fuoco di Trento. L organico attuale di cui si compone il S.A.-P.C. è di 150 vigili permanenti suddivisi nella varie qualifiche e di 50 addetti al supporto tecnicoamministrativo. Sul territorio provinciale ci sono 6000 unità VVF volontarie distribuite nei 239 Corpi VVF comunali. I Corpi volontari sono riuniti in 13 unioni distrettuali e i comandanti di ogni distretto eleggono il loro ispettore VVF distrettuale. I 13 ispettori eleggono a loro volta il presidente del consiglio della federazione dei Corpi volontari del Trentino. L ufficio della federazione si trova presso la sede centrale del comando di Trento. Al comando di Trento vi sono due funzionari tecnici laureati e altri 12 funzionari diplomati che effettuano anche servizio di guardia h24. All interno di questo organico è compreso anche il personale specialista del nucleo elicotteri VVF che si compone di 7 piloti, 11 motoristi e 2 amministrativi. Il Nucleo ha la propria sede presso l aeroporto Matterello di Trento. Oltre al Nucleo Elicotteri quali altri nuclei specialistici vi sono nel Suo Comando? Al comando VVF di Trento sono presenti i nuclei tradizionali, quello dei sommozzatori che è ha un organico di 16 unità suddiviso nei quattro turni oltre agli altri nuclei di radiometria, NBCR, SAF ecc.. La vostra sala operativa si trova presso la sede del comando e come si articola il servizio? Il modello organizzativo del comando di Trento mantiene tutta la regia interventistica in capo alla componente permanente dei VVF. Questo si 33

3 novembre-dicembre ok :13 Pagina 34 sostanzia in una gestione completa del soccorso e dell intervento dei mezzi speciali che si trovano presso la sede del comando. I Corpi volontari sono utilizzati per il primissimo intervento di soccorso sotto la direzione della sala operativa 115 per eventuali supporti di uomini e mezzi. Il personale adibito alla sala operativa ruota con gli altri incarichi previsti in sede, ed effettua le partenze di soccorso. A sovrintendere la gestione della sala operativa 115 sono stati assegnati principalmente i nostri 12 funzionari tecnici inseriti a rotazione nei turni per il servizio di guardia tecnica h24. Qual è la procedura per diventare comandante del Corpo permanente di Trento? Il comandante dei VVF di Trento, con la legge provinciale del 1983 è nominato dirigente dell amministrazione provinciale. Al posto di dirigente provinciale si accede per concorso. Sono stato e sono attualmente responsabile del settore ambiente e territorio dell amministrazione provinciale, transitando successivamente al servizio antincendi, dopo aver effettuato dei corsi di formazione specifica. Le scuole antincendi e la cassa provinciale antincendi Per diventare vigile del fuoco permanente quali solo le procedure? Nell amministrazione provinciale di Trento vi è un ufficio specifico per l assunzione del personale dipendente. L assunzione per diventare vigile permanente avviene tramite superamento di concorso che si basa su prove pratiche e teoriche per mestiere. (muratore, idraulico, carpentiere ecc..). Dopo aver vinto il concorso l aspirante VVF svolge 6 mesi di formazione in un corso specifico sia presso la scuola per la formazione di base del dipartimento dei vigili del fuoco sia alla scuola provinciale antincendi di Trento. Quale importanza riveste la vostra scuola provinciale nella formazione del personale? E importante sottolineare il ruolo svolto da due importanti strutture della nostra organizzazione antincendi. La scuola antincendi e la cassa provinciale antincendi. All interno della provincia autonoma di Trento, il servizio antincendi è a sua volta gestito in autonomia avendo ottenuto una totale autonomia finanziaria. Il comandante VVF di Trento è anche amministratore delegato della cassa provinciale antincendi. La cassa pianifica e dispone qualsiasi acquisto di materiale per far funzionare tutta la macchina antincendi della provincia. Vi è quindi un effettivo snellimento delle procedure amministrative e contabili fondamentale per una struttura che effettua il soccorso. Un esempio tra tutti; il nostro elicottero aveva un guasto alla pala e nel giro di una settimana il personale VVF di Trento si è recato in Francia per l acquisto dei pezzi di ricambio rendendo efficiente l elicottero dopo 6 giorni. La cassa provinciale antincendi nasce nel 1954, si chiama in questo modo per il suo carattere storico di mutualità che rivestiva per il personale VVF di Trento, ed è composta dai vertici politici dell amministrazione provinciale, dalle diverse strutture tecniche del servizio antincendi e dai rappresentanti dei Corpi volontari. La cassa si occupa di dare attuazione ai Piani di dotazione dei mezzi e attrezzature per VVF permanenti e volontari e per la gestione 34

4 novembre-dicembre ok :13 Pagina 35 dell intera struttura antincendi del Trentino vengono spesi circa 15 milioni di euro anno. La cassa finanzia per il 70% l acquisto dei mezzi per i Corpi volontari. Per quanto riguarda la scuola antincendi, questa è una struttura importante per i VVF. Ha del personale VVF assegnato per la formazione, la qualificazione e l aggiornamento del personale permanente e volontario. La Scuola è impegnata anche nei corsi per i passaggi di qualifica del personale permanente e nei corsi assegnati ai vigili del fuoco dalla legge 626/94. La scuola si avvale anche di una struttura con relativo scoperto dismesso dall esercito italiano che si trova a sud di Trento in cui vengono effettuate le prove pratiche con i mezzi speciali. Quali sono le procedure per allertare i Corpi volontari sparsi su tutto il territorio provinciale? Ogni responsabile locale del Corpo volontario distribuisce a rotazione dei cercapersone al personale VVF residente. Sui cercapersone la sala operativa 115 invia le chiamate di allertamento. Quando raggiunge il luogo dell intervento, la squadra o le squadre dei Corpi volontari, hanno l obbligo di comunicare immediatamente la situazione al comando di Trento la quale eventualmente dispone l invio di altri uomini o di mezzi speciali a supporto. La sala operativa del comando attiva in modo autonomo sia i Corpi volontari sia le squadre professionali se l intervento richiesto si presenta di particolare gravità. In un area boscosa come la vostra regione, quali problemi causano gli incendi di bosco? Nella nostra provincia il periodo centrale per gli incendi di bosco sono i mesi di gennaio-febbraio, in cui le aree boschive sono particolarmente secche. Se non è presente il manto nevoso in questi periodi abbiamo i maggiori incendi boschivi per la cui estinzione viene chiamata soprattutto la componente VVVF volontaria. Il sevizio forestale della provincia a cui spettano le competenze sui boschi, si avvale sempre per l estinzione degli incendi dei vigili del fuoco, in quanto non esiste nessuna altra componente di protezione civile che esegua questo lavoro. Per questo particolare intervento, e solo esclusivamente per questo, il personale dei Corpi volontari, riceve un rimborso spese, che viene poi solitamente devoluto per intero alla cassa interna del Corpo volontario stesso. Come viene effettuata la Prevenzione Incendi per le attività soggette? Su questo tema è necessaria una premessa. Nell amministrazione provinciale di Trento, e nei vigili del fuoco è forte la volontà di rimanere collegati alle norme e alle procedure applicate dal Corpo nazionale in materia di prevenzione incendi. Sia l insieme dell attività di P.I. che i compiti collegati alla formazione 626 si espleta seguendo le norme nazionali in tutti i loro aspetti. Ad oggi stiamo valutando di istituire un comitato tecnico locale per le deroghe alle attività, la nostra provincia oggi vengono concesse dalla direzione InterregionaleVVF del Veneto e Trentino Alto Adige di Padova. Come ordini di grandezza numerici siamo sulle pratiche di P.I., moltissime di queste per i depositi GPL attività 3/A e 4/B. 35

5 novembre-dicembre ok :13 Pagina 36 La prevenzione incendi nel rispetto della normativa nazionale Parlando di prevenzione incendi vengono subito in mente i servizi di vigilanza. Questi servizi come vengono organizzati nel comando di Trento? Anche per questi servizi rispettiamo in toto la normativa nazionale applicata dal Corpo dei VVF, sia per gli aspetti tecnico-organizzativi che retributivi. Nei servizi di vigilanza viene impiegato sia personale permanente che volontario in squadre anche miste per i servizi espletati fuori dal territorio della città di Trento. Il personale volontario riceve gli stessi compensi del personale permanente. Come si traduce il rapporto tra i vigili di fuoco di Trento e il sistema di protezione civile sia locale che nazionale. Il nostro rapporto con la struttura della protezione civile è privilegiato in quanto in Trentino i vigili del fuoco sono anche la protezione civile. Ci rapportiamo comunque sia con la dimensione di protezione civile del dipartimento nazionale dei VVF che con il dipartimento di protezione civile della presidenza del consigliodei Ministri. L attivazione dei VVF di Trento per emergenza o calamità sul territorio nazionale è stata quasi sempre per chiamata politica del dipartimento di protezione civile della presidenza del consiglio dei Ministri. Non abbiamo mai ricevuto allertamenti dal dipartimento nazionale dei VVF e questo si spiega probabilmente con il fatto che il Corpo nazionale ha già una sua efficiente struttura di mobilitazione. A Trento vi sono due colonne mobili per l emergenza. Una composta da VVF sia permanenti che volontari che si muove a seguito di una richiesta di soccorso tecnico urgente fuori dalla provincia. Una seconda colonna mobile che si attiva con la partecipazione di altre componenti di P.C. come l associazione Alpini o la C.R.I.. L uscita dei VVF oltre i confini provinciali ha sempre comunque bisogno di una delibera autorizzativi della giunta provinciale che avviene anche in prima battuta attraverso una telefonata con i vertici responsabili dell amministrazione. Siamo giunti alla fine della nostra intervista. E a questo punto le volevamo chiedere secondo lei quali sono le cose ancora da fare per migliorare il servizio antincendi nella provincia di Trento? In generale sia per quanto riguarda la componente permanente che quella volontaria, dobbiamo puntare maggiormente sulla formazione professione e sul mantenimento del grado di preparazione acquisito. Fabio Berlanda, nato a Trento il 19 agosto 1956, laurea in Ingegneria mineraria all Università di Bologna nel Nello stesso anno è assunto alla provincia autonoma di Trento e, nel 1991 nominato dirigente è preposto al servizio minerario. Nel 1997 è stato disposto il passaggio da dirigente il Servizio minerario a dirigente il servizio antincendi e protezione civile (comandante corpo permanente - ispettore provinciale VVF ecc). Responsabile dell intero contingente della protezione civile provinciale nei campi: Umbria (1997), Albania (1999), Giubileo (Roma 2000), Aosta (2000) e Molise (2002). Nel 2003 viene nominato ROS (responsabile delle operazioni di soccorso) in caso di eventi non convenzionali di rischio NCR (nucleare, chimico, radiologico). Nel agosto 2003 è nominato ad interim quale responsabile della provinciale scuola antincendi. 36

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