AUDIZIONE UNIONE PETROLIFERA SENATO X COMMISSIONE INDUSTRIA, COMMERCIO E TURISMO
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1 AUDIZIONE UNIONE PETROLIFERA SENATO X COMMISSIONE INDUSTRIA, COMMERCIO E TURISMO Indagine conoscitiva su prezzi prodotti petroliferi, anche con riguardo ai costi per l'energia elettrica ed il gas 13 NOVEMBRE 2008
2 SITUAZIONE INTERNAZIONALE
3 IL MERCATO INTERNAZIONALE 3 Sono molte le determinanti che influenzano l andamento dei mercati petroliferi internazionali, le cui dinamiche risentono sia di fattori reali che finanziari (speculazione) Dal punto di vista reale, ad indirizzare le scelte degli operatori sono le attese sull andamento della domanda e dell offerta e il grado di flessibilità del sistema che in questi ultimi anni si è progressivamente ridotto. La spare capacity dei paesi Opec è oggi intorno ai 3,2 milioni barili/giorno, pari quasi al 4% dell offerta totale rispetto al 12% dei primi anni 80 Nel periodo la domanda dei paesi Ocse è infatti diminuita di 1,7 milioni barili/giorno, mentre quella dei paesi non-ocse è aumentata di 4,2 milioni barili/giorno
4 IL MERCATO INTERNAZIONALE 4 Una tendenza che si distingue per due aspetti che la rendono eccezionale quanto imprevedibile: l intensità del calo e l erraticità giornaliera Rispetto ai picchi di luglio, il valore sia del BRENT che del WTI si è praticamente dimezzato, con escursioni giornaliere che hanno superato i 20 dollari/barile A contribuire a questa brusca frenata sono stati soprattutto elementi di natura finanziaria, stante l aggravarsi della crisi delle Borse e l entità del calo, ma anche un mutamento nell equilibrio domanda-offerta Negli Stati Uniti, ad esempio, la frenata dei consumi è stata evidente ed oggi presentano una domanda inferiore di quasi 1 milione barili/giorno rispetto al 2007, una delle riduzioni più consistenti dell ultimo ventennio
5 IL MERCATO INTERNAZIONALE 5 Tale fenomeno ha interessato anche altri importanti paesi europei come Francia, Germania, Regno Unito ed Italia, nonché alcune economie emergenti Nell ultimo anno l Agenzia internazionale per l energia (AIE) ha rivisto in modo consistente le proprie stime di crescita della domanda per il 2008, passate dai 2,2 milioni barili/giorno del luglio 2007 ai 350 mila dell ultimo rapporto di ottobre; per il 2009 la stima è di 750 mila barili/giorno Nell agosto del 2007, la crisi dei mutui subprime era stata accompagnata da un aumento eclatante delle quotazioni petrolifere e delle altre materie prime che venivano indicate come la vera causa dell inflazione e minaccia per l economia La crescita economica mondiale è prevista in rallentamento dal 5% del 2007 al 3,8 per l anno attuale e al 3% nel 2009, secondo le ultime stime del FMI
6 IL MERCATO INTERNAZIONALE 6 In realtà, ciò sta accadendo oggi per altri motivi e il petrolio da killer è divenuto vittima e gli effetti dei tagli produttivi non ottengono l esito sperato dai Paesi produttori di far risalire le quotazioni Le prospettive indicate dall AIE al 2030 sono comunque per un prezzo a 200 $ al barile, con 100 $/b al Ciò per gli squilibri fra la domanda, che crescerà, e l offerta che tende a diminuire, senza nuove ricerche e nuovi investimenti, che ad oggi non si vedono.
7 7 CONFRONTO TRA PREZZO DEL GREGGIO E CRESCITA ECONOMICA MONDIALE 8 120,0 7 Variaz. % Pil 100, Prezzo reale i 80,0 60,0 40, Variaz. %Pil $/barile 20,0 0,0
8 MONDO - EVOLUZIONE DOMANDA-OFFERTA PETROLIO (milioni di b/g) Media (*) DOMANDA 70,3 76,5 82,5 83,8 84,9 86,0 86,2 di cui: OCSE 44,6 47,9 49,4 49,7 49,3 49,1 47,8 non OCSE 25,7 28,6 33,1 34,1 35,6 36,9 38,4 OFFERTA 70,7 77,0 83,4 84,6 85,4 85,6 86,9 di cui: OPEC (1) 27,7 30,9 33,1 34,2 34,3 35,5 37,4 non OPEC 44,4 48,3 48,4 48,8 47,6 46,8 Processing gains/biofuels 43,0 1,7 2,0 2,0 2,3 2,5 2,7 OFFERTA VS. DOMANDA 0,4 0,5 0,9 0,8 0,5-0,4 0,7 Prezzo ($/b) 17,9 28,0 36,4 50,7 61,8 69,3 95,8 (2) ( /b) 14,8 30,4 29,2 40,9 49,6 50,3 67,0 PIL mondo 2,9% 4,7% 4,9% 4,4% 5,1% 5,0% 3,9% (*) Primi nove mesi. (1) Escluse Angola ed Ecuador fino al (2) Stime per il 2008 in base alla media dei primi 9 mesi e proiettando i valori attuali fino a fine anno. Fonte: Elaborazioni UP su dati IEA e FMI.
9 9 ANDAMENTO MENSILE BRENT DATATO dollari/barile 135,00 125,00 115,00 105,00 95,00 85,00 75,00 65,00 55,00 45,00 gen-07 feb-07 mar-07 apr-07 mag-07 giu-07 lug-07 ago-07 set-07 ott-07 nov-07 dic-07 gen-08 feb-08 mar-08 apr-08 mag-08 giu-08 lug-08 ago-08 set-08 ott-08
10 ANDAMENTO TRIMESTRALE PREZZI GREGGIO Costo Cif $/barile delle importazioni dei Paesi AIE (*) 1 trimestre 26,8 31,3 42,3 58,0 55,4 93,1 2 trimestre 26,4 34,2 48,1 65,1 64,9 116,3 3 trimestre 29,2 38,9 57,3 67,0 72,2 111,3 4 trimestre 29,5 41,0 54,8 56,9 84,6 62,3 ANNO 28,0 36,4 50,7 61,8 69,3 95,8 Costo Cif Euro/barile delle importazioni dei Paesi AIE (*) 1 trimestre 27,2 25,0 32,3 48,3 42,3 63,1 2 trimestre 28,3 28,4 38,2 51,8 48,1 75,6 3 trimestre 32,3 31,8 47,0 52,6 52,5 76,6 4 trimestre 34,0 31,6 46,1 45,7 58,4 49,9 ANNO 30,4 29,2 40,9 49,6 50,3 66,3 (*) L'ultimo trimestre del 2008 è stimato proiettando i valori medi dei primi giorni di novembre fino alla fine dell'anno.
11 SITUAZIONE NAZIONALE 11
12 SITUAZIONE NAZIONALE 12 L Italia più di altri paesi è esposta alle turbolenze dei mercati internazionali considerato l elevato grado di dipendenza dalle importazioni di petrolio e gas che nel 2007 è salito all 86%, per il contrarsi della produzione nazionale I consumi totali di energia nel 2007 sono scesi di oltre l 1%, mentre quelli petroliferi, che coprono circa il 43% del nostro fabbisogno, sono diminuiti del 3,2%. Tale frenata, dato il contestuale aumento del Pil, ha permesso un miglioramento dell intensità energetica, ponendo l Italia ai primi posti nel panorama europeo e mondiale Anche nel 2008 è proseguita la flessione dei consumi dei prodotti petroliferi, con un calo del 2,7% registrato nei primi 9 mesi. Nel 2008, a causa dei forti incrementi nelle quotazioni del greggio e dei prodotti, si stima comunque che l esborso petrolifero netto sarà sui 32,5 miliardi di euro, a fronte dei 26,5 del 2007, con un aggravio di 6 miliardi sulla fattura petrolifera, peraltro ridimensionato dalle recenti flessioni.
13 SITUAZIONE NAZIONALE 13 Il contesto energetico nazionale previsto al 2020, mostra un forte ridimensionamento del peso della fonte petrolifera, rispetto alle altre fonti di energia dall attuale 43% al 35%. La flessione dei carburanti è già visibile in questi ultimi anni di prezzi crescenti: nel 2007 i consumi di benzina (-6,2%) non sono stati compensati dall aumento di quelli del gasolio, come in genere avveniva in passato, anch esso in frenata (nel % contro il +4,1% del 2006). Osservando un arco temporale più ampio, infatti, il trend crescente della somma dei volumi dei due prodotti, ne mostra la recente contrazione, conseguente anche al calo nelle immatricolazioni di auto a gasolio.
14 ITALIA - PREVISIONI DI DOMANDA ENERGETICA AL Mtep Peso % Mtep Peso % SOLIDI 17,4 9,2 17,5 8,7 GAS NATURALE 70,0 36,9 82,5 41,0 IMP.NI NETTE DI EN. ELETTRICA 8,5 4,5 7,4 3,6 PETROLIO 82,6 43,5 70,8 35,2 FONTI RINNOVABILI 11,2 5,9 23,1 11,5 TOTALE DOMANDA 189,7 100,0 201,3 100,0 NOTA BENE: Lo scenario considera un notevole e consistente sviluppo delle fonti rinnovabili (pari al doppio di quanto verificato nei quindici anni precedenti), in base ai potenziali di crescita di ciascuna fonte, particolarmente nella produzione elettrica; mentre per i biocarburanti è considerata la percentuale del 10% al 2020, secondo quanto previsto dagli obiettivi del Piano Europeo Il tasso di crescita della domanda di energia è stimato notevolmente inferiore a quello dei periodi precedenti, in considerazione di effetti di razionalizzazione degli usi energetici. Si ritiene tuttavia che tali ipotesi implichino un notevole sforzo, anche economico, oltre che tecnologico, per poter essere concretamente realizzate e l'alternativa sarebbe quella di una crescita dei consumi più consistente, alla copertura della quale, non essendo previsto l'apporto di energia da fonte nucleare nell'arco di tempo considerato, necessariamente si dovrebbe ricorrere con un maggior uso delle fonti fossili tradizionali. 14
15 LE VENDITE DI BENZINA E GASOLIO (migliaia di t) Benzina + Gasolio auto Gasolio auto Benzina 15
16 IL RALLENTAMENTO DEL DIESEL Immatricolazioni di autovetture per alimentazione ,7 17,7 % Immatricolazioni a gasolio 42,7 33,6 36,1 29,4 22,8 % Immatricolazioni a benzina 58,1 55,7 58,1 58,5 48,2 % Immatricolazioni altre 0,2 0,4 0,6 0,3 0,3 0,6 1,1 3,3 1, Peso % della differenza di prezzo del gasolio su quello della benzina 16
17 Delta quotazioni Platts (gasolio vs. benzina) 17 E u r o l i t r o 0,160 0,140 0,120 0,100 0,080 0,060 0,040 0,020 0,000-0,020-0,040-0,060 gen-06 mar-06 mag-06 lug-06 set-06 nov-06 gen-07 mar-07 mag-07 lug-07 set-07 nov-07 gen-08 mar-08 mag-08 lug-08 set-08 Il gasolio resta tuttavia il prodotto a maggiore richiesta, anche a livello europeo, la cui domanda copre oltre il 50% dei consumi totali rispetto al 10-15% di 10 anni fa. Per tale motivo negli ultimi anni sui mercati internazionali ha mostrato quotazioni costantemente superiori a quelle della benzina con un delta che in giugno ha toccato un massimo di circa 20 centesimi euro/litro 17
18 SITUAZIONE NAZIONALE 18 Dal punto di vista dei prezzi, l apprezzamento dell euro nei confronti del dollaro nella prima fase dell anno ha permesso di temperare gli effetti della forte impennata delle quotazioni di benzina e gasolio sui mercati internazionali. Dai picchi record di luglio tuttavia, i fenomeni si sono invertiti e la discesa delle quotazioni è stata frenata dalla ripresa del cambio del dollaro. Applicando alle quotazioni odierne il cambio di un anno fa (più favorevole), oggi avremmo un prezzo al consumo inferiore di 4-5 centesimi euro/litro.
19 19 0,700 0,650 0,600 0,550 0,500 0,450 0,400 0,350 0,300 0,250 BENZINA QUOTAZIONI PLATTS E PREZZI ITALIA Euro/litro 02/01/ /02/ /03/ /04/ /05/ /06/ /07/ /08/ /09/ /10/ /11/ /12/ /01/ /02/ /03/ /04/ /05/ /06/ /07/ /08/ /09/ /10/ /11/2008 pz ita platts 19
20 20 0,800 0,700 0,600 0,500 0,400 0,300 DIESEL QUOTAZIONI E PREZZI ITALIA 02/01/ /02/ /03/ /04/ /05/ /06/ /07/ /08/ /09/ /10/ /11/ /12/ /01/ /02/ /03/ /04/ /05/ /06/ /07/ /08/ /09/ /10/ /11/2008 pz ita platts 20
21 SITUAZIONE NAZIONALE - PREZZO BENZINA 21 FASE DI CRESCITA : In questa fase di crescita quasi ininterrotta da gennaio 2007 ai primi di luglio 2008 la benzina scambiata a livello internazionale (Platts) è salita di 0,288 euro/litro. Il prezzo Italia della benzina al netto delle tasse è invece salito nello stesso periodo di soli 0,266 euro/litro. FASE DI CALO. Dai picchi record di inizio luglio 2008 ad oggi (dati disponibili al 10 Novembre 2008) le quotazioni della benzina Platts sono scese di 0,246 euro/litro, rispetto al prezzo Italia netto tasse che è diminuito di ben 0,264 euro/litro. 21
22 BENZINA - RIDUZIONI DAI PICCHI DI LUGLIO 2008 AL 10 NOVEMBRE 22 0,000 Platts Benzina Prezzo Industriale Prezzo al Consumo -0,050-0,100 Euro/litro -0,150-0,200-0,250-0,300-0,246-0,264-0,350-0,316 22
23 SITUAZIONE NAZIONALE - PREZZO DIESEL 23 FASE DI CRESCITA Il gasolio auto, sempre nel periodo da inizio 2007 a luglio 2008, a livello Platts è salito di 0,391 euro/litro, mentre il prezzo industriale Italia (al netto delle tasse) è incrementato di soli 0,347 euro/litro. FASE DI CALO Dai picchi record di Luglio 2008 a oggi (dati disponibili al 10 novembre) la quotazione Platts del gasolio è scesa di 0,246 euro/litro, mentre quella del prezzo Italia al netto tasse è scesa di circa 0,271 euro/litro. Una dinamica che ha permesso di contenere il delta con il resto d Europa dove si è assistito ad incrementi maggiori.
24 GASOLIO - RIDUZIONI DAI PICCHI DI LUGLIO 2008 AL 10 NOVEMBRE 24 0,000-0,050 Platts Gasolio Prezzo Industriale Prezzo al Consumo -0,100 Euro/litro -0,150-0,200-0,250-0,300-0,246-0,271-0,350-0,325 24
25 SITUAZIONE NAZIONALE - STACCHI CON L EUROPA 25 La dinamica descritta nei prezzi dei due prodotti ha permesso di contenere il delta con il resto d Europa, dove si è assistito ad incrementi maggiori. Gli stacchi sono stati infatti tendenzialmente in diminuzione nell anno corrente
26 26 0,060 0,050 0,040 0,030 0,020 0,010 0,000 Evoluzione degli stacchi con l'europa BENZINA (Dicembre Ottobre 2008) 26 Euro/litro 03/12/ /12/ /12/ /01/ /01/ /02/ /02/ /03/ /03/ /04/ /04/ /05/ /05/ /06/ /06/ /06/ /07/ /07/ /08/ /08/ /09/ /09/ /10/ /10/ /11/2008 Linea di tendenza
27 27 0,060 0,050 0,040 0,030 0,020 0,010 0,000 Evoluzione degli stacchi con l'europa GASOLIO (Dicembre Ottobre 2008) 27 Euro/litro 03/12/ /12/ /12/ /01/ /01/ /02/ /02/ /03/ /03/ /04/ /04/ /05/ /05/ /06/ /06/ /06/ /07/ /07/ /08/ /08/ /09/ /09/ /10/ /10/ /11/2008 Linea di tendenza
28 STRUTTURA DEL PREZZO ITALIA DELLA BENZINA 28 Prezzo m edio italia del 10/11/2008 E u ro /litro Peso % 1,223 P re z z o a lla p o m p a 100 % I.V.A 0, % COM PONENTE FISCALE 63 % ACCISA 0, % COSTO PRODOTTO platt's 0, % MARGINE PREZZO INDUSTRIALE 37 % LO RDO 0, % E' SOLO SU QUESTO SEGMENTO CHE HA EFFETTO LA RIVALUTAZIONE/SVALUTAZIONE DELL'EURO NEI CONFRONTI DEL DOLLARO 28
29 STRUTTURA DEL PREZZO ITALIA DEL GASOLIO AUTO 29 Prezzo m edio italia del 10/11/2008 E u ro /litro Peso % 1,210 P re zzo a lla p o m p a 100 % I.V.A 0, % COMPONENTE FISCALE 52 % ACCISA 0, % COSTO PRODOTTO 0, % platt's PREZZO INDUSTRIALE 48 % MARGINE LORDO 0, % E' SOLO SU QUESTO SEGMENTO CHE HA EFFETTO LA RIVALUTAZIONE/SVALUTAZIONE DELL'EURO NEI CONFRONTI DEL DOLLARO 29
30 CRITICITÀ SETTORE PETROLIFERO 30 In un contesto internazionale assai difficile e con prospettive poco rassicuranti è necessario dotare il paese di una seria politica energetica nazionale che punti su una maggiore diversificazione delle fonti, uno sviluppo dell efficienza e delle fonti rinnovabili e su un quadro normativo certo ed affidabile in termini di sviluppo delle infrastrutture e realizzazione degli ingenti investimenti previsti nell intera filiera energetica (44 miliardi di euro nel periodo ). Norme, tipo Robin Tax, e le continue e contraddittorie modifiche normative (biodiesel), creano una situazione di incertezza ed inaffidabilità del sistema. 30
31 CRITICITÀ SETTORE PETROLIFERO 31 Tra i temi di maggiore rilievo c è quello ambientale che investe soprattutto il settore della raffinazione nazionale. I vincoli e le difficoltà determinate dalle problematiche ambientali ostacolano e ritardano i necessari investimenti di modernizzazione in vista della produzione di carburanti senza zolfo che diverranno obbligatori dal 1 gennaio Il settore della raffinazione è stato penalizzato dal nuovo piano nazionale di allocazione delle quote di CO 2 per il periodo con un taglio di 4-4,5 milioni di tonnellate di CO 2 rispetto al dovuto che avrà pesanti ricadute sui costi industriali dei prodotti della raffinazione e della produzione di energia elettrica e sulla competitività del comparto a livello internazionale. 31
32 CRITICITÀ SETTORE PETROLIFERO 32 Ciò vale in particolare per gli impianti che producono energia elettrica dalla gassificazione dei residui pesanti di raffineria (Tar), il cui taglio alle emissioni è stato dell 85%. Altro tema di rilievo è stato quello delle autorizzazioni ambientali (VIA e AIA) indispensabili per realizzare gli interventi di adeguamento. Sebbene le imprese abbiano presentato le domande per l AIA nei tempi previsti dalla legge (30 giugno 2006) nessuna autorizzazione è stata ancora rilasciata. Il nuovo Ministro ha dato una accelerazione, di cui va dato atto. Va altresì dato atto degli interventi del Governo per il pacchetto 20/20/20 al 2020 che risulterebbe particolarmente oneroso e penalizzante per il sistema petrolifero. Non sono infatti esclusi effetti spiazzamento degli investimenti, anche in relazione alla posizione della raffinazione italiana ed europea, rispetto ai flussi del commercio internazionale. 32
33 CRITICITÀ SETTORE PETROLIFERO 33 Per quanto riguarda il Codice ambientale varato nel 2006, esso non è mai entrato in vigore per le bonifiche dei siti inquinati e le modifiche introdotte nel 2007 hanno generato una involuzione dell approccio, tornato al criterio del riferimento tabellare in luogo dell analisi di rischio. Le aziende sono pronte ad intervenire ma bisognerebbe attuare interventi realistici e sostenibili mentre sinora si è solo ottenuto un forte contenzioso amministrativo senza alcun risultato operativo. Altra criticità è rappresentata dalla rete di distribuzione carburanti che resta caratterizzata per struttura, numerosità, tipologia e modalità di esercizio da un differenziale di costo storicamente di 3-4 centesimi euro/litro rispetto agli altri Paesi europei. 33
34 RETE PUNTI VENDITA CONFRONTO CON I MAGGIORI PAESI EUROPEI 34 Numero punti vendita carburanti (1/ 1/ 2007) Austria Belgio Olanda Spagna Regno Unito Fr ancia Ger mania Italia
35 RETE PUNTI VENDITA CONFRONTO CON I MAGGIORI PAESI EUROPEI 35 Erogato medio ('000 mc - 1/1/2007) Spagna Italia Belgio Austria Francia (* ) Regno Unito Olanda Ger mania % di Punti vendita Self Service (al 1/ 1/2007) % 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%
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