- Confronto linee guida
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- Carlo Martino
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1 - Confronto linee guida Anno scolastico 2010/2011 Balbo Rosaria Bertone Fabiola Bilardo Barbara Caresio Giulia Carrabs Elisa Landolfi Nadia Lorè Chiara Rimondotto Chiara Sanmartino Miriam Stratta Giulia
2 SONDINO FLI: sottolinea l importanza della precocità del posizionamento (entro una settimana dall evento acuto) e di una decisione presa dall équipe multidisciplinare.
3 ASHA: la presenza non deve precludere la necessità di trattamento, la rimozione è l obiettivo. EGDG: è indicato se l impedimento è di durata breve o incerta (2-4 settimane), sono citate possibili complicazioni (irritazioni nasali, esofagiti, ecc ). PEG FLI: raccomandata per periodi maggiori alle 4 settimane, posizionata prima che la capacità vitale diventi minore del 50-60%, con respirazione non invasiva, indicata per disfagie progressive. ASHA: la presenza non deve precludere la necessità di trattamento, la rimozione è l obiettivo. EGDG: indicata nelle disfagie di lunga durata, complicazioni di diverso grado (es. ostruzione totale dell esofago, occlusione della sonda, sindrome burried-bumper). NUTRIZIONE ENTERALE FLI: prima di posizionare il SNG o la PEG è possibile somministrare una nutrizione enterale. È necessario rivalutare settimanalmente questi pazienti per stabilire se questo tipo di alimentazione sia necessaria per oltre 4 settimane. TRACHEOSTOMIA EGDG: indicata in caso di rilevante aspirazione. Descrizione della procedura di decannulamento. MULTIDISCIPLINARIETA FLI: la gestione del paziente deve essere multidisciplinare. ASHA: elenco dei diversi servizi professionali per il trattamento della disfagia. EGDG: la complessità della disfagia richiede una stretta cooperazione fra medici e le differenti discipline terapeutiche. COUNSELLING FLI: i risultati del bilancio e le raccomandazioni del
4 trattamento devono essere documentate e comunicate al professionista, caregiver e paziente. ASHA: training del paziente e del caregiver sulle tecniche di alimentazione e di deglutizione. FARMACI FLI: la somministrazione deve essere garantita ai pazienti che non possono assumere nulla per os. EGDG: la farmacoterapia è mirata al trattamento della disfagia neurogena, della sintomatologia associata o della malattia di base ( es. reflusso inibitori della pompa protonica). IGIENE ORALE FLI: deve essere effettuata regolarmente in particolare in pazienti con sondino nasogastrico e PEG. EGDG:da raccomandarsi in associazione alla disinfezione delle mani per diminuire il rischio di polmoniti. MONITORAGGIO E VALUTAZIONE FLI: i pazienti devono essere rivalutati regolarmente e con frequenza relativa alle caratteristiche cliniche e allo stato nutrizionale. ASHA: valutazione della disfagia per gravità e tipo in ogni età. Monitoraggio fondamentale in caso di alterazioni croniche ( es. paralisi cerebrale o fase cronica dopo stroke). EGDG: in determinati casi, dopo una pausa terapeutica, è necessario effettuare una rivalutazione. TRAINING MOTORIO
5 FLI: sono previste stimolazioni per la sensibilità e la motricità delle strutture buccali ed esercizi prassici. ASHA: esercizi per facilitazioni oromotorie e neuromuscolari, training per la chiusura cordale e laringea. EGDG: lo scopo è di creare le premesse muscolari per una normale deglutizione. ALIMENTAZIONE E PROCEDURE COMPENSATIVE FLI: al termine del bilancio dare indicazioni su tecniche di compenso e modificazioni dietetiche ritenute adeguate dal logopedista e dalla VFG e FEES. I cibi di consistenza modificata devono essere presentati con cura, resi appetitosi e arricchiti in base alle esigenze nutrizionali. Sono previste procedure compensative per ridurre il rischio di aspirazione. ASHA: consistenza di cibi e liquidi, quantità per atto deglutitorio, dieta appropriata e sufficiente. Tecniche di alimentazione e tecniche facilitanti la deglutizione, posizionamento adeguato di testa e corpo. EGDG: prevedono modificazioni della postura e/o tecniche deglutitorie il cui scopo è quello di migliorare la deglutizione nonostante la permanenza di disfunzioni. Non sempre hanno successo nei pazienti. Per questo è necessario un feed-back mediante la VFG e l endoscopia. ELENCO PROCEDURE ESEGUIBILI DAL LOGOPEDISTSA ASHA: è presente un elenco dettagliato delle procedure che il logopedista può attuare con il paziente disfagico. CODICI ICD ASHA: è presente un elenco dettagliato dei codici ICD-9 che supportano la necessità di intervento (es neoplasia maligna dell orofaringe) CONDIZIONI CRONICHE PROGRESSIVE ASHA: in caso di malattie progressive in fase terminale (es. Parkinson, SLA, Sclerosi Multipla, Alzheimer) non ci sono miglioramenti della funzione deglutitoria. Vengono comunque supportati con brevi relazioni e viene stabilito un programma efficace di mantenimento. In caso di alterazioni croniche (es. paralisi cerebrali, stroke) è previsto un monitoraggio e un breve intervento di supporto per mantenere la sicurezza della deglutizione.
6 PROCEDURE CHIRURGICHE EGDG: nelle disfunzioni dello sfintere esofageo superiore, è indicata una miotonia cricofaringea mentre in caso di gravissima disfagia neurogena refrattaria alla terapia e persistente con polmoniti da aspirazione è prevista una laringectomia o una chiusura della laringe con separazione tracheoesofagea. E consigliato effettuare una miotomia dalla parte del vago leso, in presenza di paresi vagale unilaterale. SCOPI, MODI, TEMPI ED EFFICACIA DEL TRATTAMENTO EGDG: il traguardo è minimizzare le conseguenze della disfagia neurogena. La terapia deglutitoria deve essere effettuata nella fase post acuta almeno una volta al giorno per minuti in sedute singole. Ogni paziente dovrebbe ricevere un programma riabilitativo individualmente adattato che possa praticare da solo più volte al giorno. Possono anche essere praticate terapie di gruppo o essere coinvolti i familiari come coterapeuti. Il trattamento può ridursi ad una seduta settimanale se si desidera solo un mantenimento delle prestazioni. È necessaria una misurazione dell outcome attraverso scale speciali per verificare l efficacia del trattamento.
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