I NUOVI PORTICI DI MARCHENO COME UN PICCOLO INTERVENTO POSSA RIVELARSI UNICO

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1 I NUOVI PORTICI DI MARCHENO COME UN PICCOLO INTERVENTO POSSA RIVELARSI UNICO A lavori terminati I lavori per la realizzazione dei nuovi portici ad uso pubblico lungo la SP ex SS 345 della Valtrompia, nel Comune di Marcheno, hanno comportato difficoltä e soluzioni realizzative difficilmente riscontrabili in opere destinate alla medesima funzione, soprattutto in considerazione delle ridotte dimensioni dell opera, al punto da poter definire quest ultima unica nel suo genere. 1

2 Il valore dell intervento, piç che nella sua entitä, É infatti da ricercarsi nella complessitä che l ha accompagnato in ogni sua fase, oltre che nell indubbia importanza che ora riveste per la comunitä: si tratta, in poche parole, dell unico passaggio pedonale in completa sicurezza esistente a tutt oggi nel tratto di Strada Provinciale che porta il nome di Via Zanardelli, proprio in corrispondenza del punto di maggior restringimento della carreggiata. Per meglio rendere l idea, in tale punto il piano stradale misura soli 6m di larghezza (giä scarsi per due corsie), ingombro delimitato su entrambi i lati da fabbricati (dunque senza alcun marciapiedi), e si trova su di una curva cieca. Laddove lo spazio É quasi insufficiente per i mezzi (piç d una volta si sono registrati incidenti tra veicoli), risulta evidente la necessitä di mettere in totale sicurezza almeno i pedoni. I cittadini di Marcheno ben sanno che da decenni si tentava di individuare una soluzione a tale delicato problema, il quale presentava difficoltä non indifferenti anche dal punto di vista tecnico. Prima dell intervento 2

3 La soluzione É arrivata nell Autunno del 2005, grazie alla proposta progettuale elaborata dal Geom. Dario Piotti dell omonimo Studio Tecnico Piotti con sede a Tavernole s/m, su incarico dell attuale Amministrazione Comunale di Marcheno, presieduta dal Sindaco Dott.ssa Barbara Morandi. Tale proposta consisteva nella realizzazione di una galleria pedonale completamente coperta al di sotto dell asilo comunale: da allora sono trascorsi meno di due anni, di cui soli 8 mesi effettivi di cantiere, e ad oggi l opera vanta giä tre mesi di utilizzo da parte del pubblico. L inaugurazione, tenutasi il 16 Giugno 2007, ha visto la partecipazione entusiastica delle autoritä locali e provinciali, tra cui il Dott. Mauro Parolini, Assessore ai Lavori Pubblici della Provincia di Brescia, la quale ha partecipato al finanziamento dell opera. La scelta di realizzare un passaggio sotto l impronta del fabbricato adibito ad asilo, un edificio con secoli di storia passato attraverso numerose modifiche e superfettazioni, ha evidentemente comportato numerose complicazioni, da aggiungersi ad altre situazioni contingenti disagevoli: un area di cantiere praticamente inesistente (ogni operazione É stata condotta sul piano stradale), l ovvia impossibilitä di chiudere la SP ex SS 345 al traffico (trattandosi dell unica via di comunicazione della Valtrompia) e la necessitä di non interrompere l attivitä scolastica dell asilo stesso, ospitante quotidianamente circa un centinaio di bambini. Per tutti i motivi esposti, l intervento É stato pianificato in ogni dettaglio al fine di rendere possibile la realizzazione dell opera garantendo, al tempo stesso, la sicurezza di ogni parte coinvolta. Fig.1 - Durante l intervento: berlinese Sud 3

4 Fig.2 - Durante l intervento: particolare berlinese Nord Fig.3 - Durante l intervento: perforazioni orizzontali notturne sotto il piano di fondazione dell asilo 4

5 Fig.4 - Durante l intervento: alcuni pali orizzontali dopo l infissione ed il getto di boiacca Fig.5 - Durante l intervento: i pali orizzontali e la struttura portante in acciaio con gli appoggi provvisori 5

6 Fig.6 - Durante l intervento: operazioni di getto (sono visibili i pilastri in C.A. definitivi di supporto delle travi in acciaio) Fig.7 - Durante l intervento: particolare dei pilastri con staffatura antisismica 6

7 Fig.8 - Durante l intervento: l ultimo setto di scavo al di sotto dell asilo, a collegare il tronco Nord con quello Sud Sono state svolte pertanto delle indagini preliminari (sondaggi geognostici, studi di fattibilitä), cui sono seguiti i vari stadi della progettazione (sia architettonica che strutturistica). Quindi sono state approntate l organizzazione e la gestione di cantiere, congiuntamente ai responsabili dell impresa esecutrice dei lavori, la Nuova Airon srl di Bonate Sopra (Bergamo). E stata altresñ predisposta la regolamentazione del traffico veicolare, in collaborazione con le autoritä comunali ed il locale comando della Polizia Municipale. Il primo fondamentale passo É stato realizzare le berlinesi verticali (Fig.1 e 2) e la palificata orizzontale (Fig.4): le prime con la funzione di contenere le spinte agenti, rappresentate dal terreno a monte sovraccaricato dell asilo; la seconda con lo scopo di costituire il futuro piano d appoggio dell asilo stesso, nella zona in cui la galleria pedonale passa al di sotto della sua impronta. Tale prima fase É stata quasi interamente condotta nelle ore notturne (Fig.3), al fine di limitare al minimo i disagi alla viabilitä. Sono stati adottati pali in acciaio Fe510 per le berlinesi (con tiranti di contrasto a trefoli), mentre per la palificata orizzontale sono stati dimensionati pali a sezione maggiorata in acciaio N80 (pali da perforazioni petrolifere). In entrambi i casi sono state approntate numerose opere di consolidamento delle zone interessate dalle perforazioni, in particolare nell area sottostante l asilo. 7

8 A tale fase sono seguiti il posizionamento della travatura portante in acciaio (Fig.5), poggiante su pilastri temporanei anch essi in acciaio, e gli scavi a valle delle berlinesi. Si É dunque proceduto, per successivi settori di limitate dimensioni, alla realizzazione delle fondazioni e dei muri in C.A. contro le berlinesi stesse. Analogamente, procedendo in modo alternato dai due estremi Nord e Sud, ci si É avvicinati alla zona in cui il fabbricato dell asilo poggia interamente sulla nuova struttura. Per fare questo, si É seguita la seguente procedura: si sono realizzati progressivamente i pilastri definitivi in C.A. (Fig.6 e 7), si sono effettuati i relativi scavi di svuotamento e quindi le opere di consolidamento contro terra (fondazioni e muri in C.A., appoggi definitivi di ogni singolo palo, rinforzo della soletta formata dalla palificata orizzontale stessa). Tutto ciá, consolidando anche gli elementi preesistenti che non É stato possibile rimuovere (come, ad esempio, la platea di fondazione della scala antincendio). In Fig.8 É visibile l apertura dell ultimo setto di roccia separante i tratti di scavo a Nord da quelli a Sud. Tutte le opere in C.A. sono state realizzate secondo le vigenti disposizioni normative in materia antisismica (Fig.7), ed i pilastri portanti sono stati progettati anche in ottica di resistenza agli urti veicolari. Sono stati adottati calcestruzzi ad alte prestazioni, con l ausilio di additivi anti-ritiro onde evitare assestamenti della struttura e dunque ripercussioni sul sovrastante edificio. L opera si É poi definitivamente conclusa con le operazioni di finitura e gli interventi di rinforzo su alcune strutture in elevato dell asilo, al fine ultimo di consegnare ai cittadini un opera non solo utile alla comunitä, ma al tempo stesso ben inserita nel contesto ambientale, sicura sotto ogni punto di vista tecnico-strutturistico e degna di nota per la sua peculiaritä. Geom. Dario Piotti 8

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