Carta dei servizi Asilo Nido BABY ATENEO Dell Università degli Studi Di Verona

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Carta dei servizi Asilo Nido BABY ATENEO Dell Università degli Studi Di Verona"

Transcript

1 Asilo Nido BABY ATENEO Dell Università degli Studi Di Verona

2 Sommario PRESENTAZIONE... 3 COS È LA CARTA DEI SERVIZI... 3 Quali sono i principi a cui si ispira... 3 Il SERVIZIO ASILO NIDO BABY ATENEO... 4 Che cos è e a chi si rivolge... 4 Quali finalità persegue... 4 COME RAGGIUNGERE L ASILO NIDO BABY ATENEO... 4 COME ACCEDERE AL NIDO... 5 Iscriversi... 5 Come procedere... 5 Per informazioni... 5 Essere ammessi... 5 Come dare le dimissioni... 5 Le rette... 5 LE MODALITÀ DI FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO... 5 Come funziona... 5 Progetto educativo... 6 Formazione permanente... 6 Valore dell ambientamento... 6 Modalità di ambientamento... 6 Cosa portare al nido Baby Ateneo... 6 Partecipazione... 7 Tempi ed Orari di apertura... 7 Giornata educativa... 7 Spazi e sezioni... 8 CHI LAVORA AL NIDO... 8 Personale:... 8 Funzione Compiti... 8 LE CONDIZIONI PER FACILITARE LA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DA PARTE DEGLI UTENTI E DEI SOGGETTI CHE RAPPRESENTANO I LORO DIRITTI... 9 Uscita giornaliera dei bambini... 9 Tutela della privacy... 9 ALIMENTAZIONE E SALUTE... 9 Servizio mensa... 9 Le esigenze dietetiche particolari Tutela della salute LE PROCEDURE PER ASSICURARE LA TUTELA DEGLI UTENTI FINALI/LA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO SUPERVISIONE DEL SERVIZIO

3 PRESENTAZIONE La Cooperativa Sociale Il Giardino si è costituita nel 1985 per iniziativa di un gruppo di educatrici con lo scopo sociale di: perseguire l interesse generale della comunità per la promozione umana e l integrazione dei cittadini attraverso la gestione di servizi socio-educativi e ricreativi. Svolge la sua attività principalmente nel settore dei servizi educativi e di cura dei bambini della prima e seconda infanzia in particolare nella gestione di Asili Nido e altri servizi educativi collaterali. Il principio ispiratore della Cooperativa è di concepire i servizi all infanzia come sistema permanente di relazioni, dove, in una visione ecologica, tutte le persone protagoniste dei servizi, bambini, famiglie, operatori, amministratori, attraverso il confronto e la negoziazione sviluppano, contagiano e trasformano le diverse prospettive e i diversi punti di vista. Il percorso della Cooperativa, quindi, è sempre stato caratterizzato dalla consapevolezza che le relazioni sono un processo in continua costruzione e rielaborazione, che vanno sostenute nella quotidianità, nella normalità e non solo negli eventi straordinari. La cooperativa, fedele ai principi di qualità dei propri servizi, ha da anni implementato il sistema di gestione qualità orientato a ricercare il miglioramento continuo nei servizi erogati. La cooperativa è certificata con il Sistema di gestione per la Qualità UNI EN ISO 9001:2008 per La progettazione e gestione di servizi socioeducativi per la prima infanzia. COS È LA CARTA DEI SERVIZI E lo strumento di base che regola i rapporti fra i Servizi gestiti dalla Cooperativa Il Giardino e gli Utenti, è una dichiarazione d intenti con la quale la Cooperativa informa l utenza secondo i principi fondamentali richiesti dall articolo 3 della Costituzione Italiana, dalla Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 gennaio 1994, dalla Convenzione Internazionale del Diritti del Fanciullo (L. 176/91), Legge 328/2000 art. 13, oltre che dalla Legge 1044/71 L. R. 32/90 e D.gr. 84/2007. Quali sono i principi a cui si ispira La carta dei servizi che la Cooperativa il Giardino adotta per i propri servizi educativi risponde ai seguenti principi fondamentali cui devono ispirarsi i servizi pubblici (secondo il DCPM del ): - Eguaglianza: Nessuna distinzione può essere compiuta per motivi riguardanti il sesso, la razza, la lingua, la religione, le opinioni politiche; - Imparzialità: I comportamenti del personale dei servizi nei confronti dell utente bambini e/o adulti sono dettati da criteri di obiettività e imparzialità; - Continuità: L erogazione del Servizio è regolare e continua secondo i tempi e gli orari indicati nei singoli servizi; - Diritto di scelta: L iscrizione ai servizi educativi della Cooperativa è basata su una libera scelta dell utenza; - Partecipazione: Gli utenti hanno diritto di accesso alle informazioni che Li riguardano (nel totale rispetto alla discrezione imposta dal trattamento dei dati personali), e sono gradite le osservazioni e i suggerimenti per migliorare il Servizio. Un ruolo fondamentale riveste il rapporto famiglia educatori, al fine della continuità pedagogico educativa dei servizi, a tal fine vengono stabilite modalità di incontro per tutti i servizi. La Cooperativa il personale ed i genitori sono protagonisti e responsabili dell attuazione della presente Carta dei Servizi, attraverso una gestione partecipata degli Asili Nido e dei servizi complementari. Il rapporto famiglia educatori Cooperativa si realizza nei Comitati di Gestione o organismi analoghi composti da: rappresentanti dei genitori, del personale e da membri 3

4 designati dalle Amministrazioni. Tali organismi svolgono sempre un attività consultiva per la gestione del singolo servizio. - Efficienza ed efficacia: I servizi della Cooperativa sono erogati mediante l attivazione di percorsi e modalità che garantiscono un rapporto ottimale tra risorse impiegate, prestazioni erogate e risultati ottenuti. L efficacia delle prestazioni, in particolare, è raggiunta attraverso la formazione permanente degli operatori. La formazione e l aggiornamento si pongono come obiettivo l analisi e la comprensione della complessità dell azione educativa. I gruppi di lavoro dei singoli servizi sono indispensabili come momento di confronto e di elaborazione. La risultante di tale percorso è la definizione di una identità professionale del personale dei servizi costruita attraverso l integrazione di diversi saperi nel costante e paziente esercizio di ascolto dei bambini, bambine e le loro famiglie. Il SERVIZIO ASILO NIDO BABY ATENEO Che cos è e a chi si rivolge L asilo nido Baby Ateneo si propone come un servizio educativo e sociale di interesse pubblico; favorisce l'armonico sviluppo psico-fisico e l'integrazione sociale dei bambini nei primi tre anni di vita, in collaborazione con le famiglie, nel rispetto della loro identità culturale e religiosa. Consente alle famiglie l affidamento e la cura dei figli a figure diverse da quelle familiari, dotate di una specifica competenza professionale. L Università degli Studi di Verona offre il servizio Asilo Nido ai bambini e alle bambine di età compresa fra i 3 mesi ed i tre anni, prioritariamente per i figli dei dipendenti e studenti, due dei posti disponibili sono riservati alle esigenze della comunità locale. Quali finalità persegue Le finalità educative dell, coerentemente con i riferimenti e orientamenti teorici della Cooperativa Sociale Il Giardino, vogliono essere quelle di soddisfare i bisogni affettivi, relazionali, cognitivi e psicomotori del bambino, promuovendo azioni e situazioni di cura, e di apprendimento, sostenere il ruolo genitoriale delle famiglie affinché il Nido divenga polo di attivazione per una cultura dell infanzia e della famiglia attraverso l apertura all incontro e allo scambio, il sostegno all emergere di saperi delle diverse persone adulte che condividono la responsabilità educante dei confronti delle piccole persone, i bambini, che al nido vivono l esperienza sociale della crescita. La peculiarità, del Baby Ateneo quale servizio educativo per l Università degli Studi di Verona, può permettere a questo nido di diventare un laboratorio di ricerca in cui analizzare sistematicamente, l efficacia delle scelte educative ed organizzative, per il benessere dei bambini, dei genitori e delle educatrici. Questo significherà proporre un punto di vista pedagogico, verificabile sul piano scientifico, di cui possano fruire anche altre realtà del territorio fortemente orientate alle buone pratiche di gestione dei servizi educativi, rappresentando un possibile punto di riferimento per la formazione e il tirocinio di figure educative. COME RAGGIUNGERE L ASILO NIDO BABY ATENEO L è situato in Via dell Artigliere, 1 a Verona (Vr); si tratta di una struttura con area verde ad uso esclusivo. Idonea ad accogliere, con locali opportunatamente arredati ed attrezzati il servizio di Asilo Nido. Il numero di tel. è ; 4

5 COME ACCEDERE AL NIDO Iscriversi All possono essere iscritti i bambini in età compresa fra i tre mesi e i tre anni, prioritariamente figli dei dipendenti e studenti dell Università degli Studi di Verona, due dei posti disponibili sono riservati alle esigenze della comunità locale. L Università di Verona stabilisce ogni anno le modalità e il termine entro il quale devono essere presentate le domande d iscrizione all asilo nido; al relativo provvedimento viene data adeguata pubblicità. Al momento della pre-iscrizione al nido i genitori dovranno versare alla Cooperativa una cauzione stabilita in euro 100 che verrà rimborsata in sede di versamento dell ultima retta dell anno educativo. Nulla sarà restituito in mancanza di una iscrizione effettiva. Come procedere Durante il periodo del bando di iscrizione, previo appuntamento telefonico, si può ritirare la Scheda per l Iscrizione ed avere le necessarie informazioni, presso la sede dell Asilo Nido. Per informazioni Asilo nido Baby Ateneo tel.: ; Ufficio segreteria tel.: ; Posta elettronica: @coopilgiardino.it PEC: postacertificata@pec.ilgiardino.it Sito internet: Ufficio Economato dell Università tel: Essere ammessi Le domande di ammissione per l anno educativo successivo, vengono accolte nel periodo stabilito dall Università. Viene redatta una graduatoria con i relativi punteggi in base all Art. 10 del Regolamento di Gestione dell Asilo Nido dell Università degli Studi di Verona. Dopo l approvazione da parte dell Università la graduatoria viene pubblicata sul sito web dell Ateneo. Come dare le dimissioni Per ritirare il figlio dall asilo nido si deve fare pervenire comunicazione scritta entro il 25 giorno del mese precedente a quello della rinuncia, alla Cooperativa e agli uffici competenti dell Università. La Commissione Baby Ateneo può decidere il subentro di un altro bambino su un posto resosi disponibile per i motivi previsti dall Art. 13 del Regolamento di Gestione dell Asilo Nido dell Università degli Studi di Verona. Le rette Le rette di frequenza vengono indicate nel bando di iscrizione di ogni anno e vengono regolamentate in base agli Art del Regolamento di Gestione dell Asilo Nido dell Università degli Studi di Verona. LE MODALITÀ DI FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO Come funziona L asilo nido si propone di agire in collaborazione non solo con le famiglie ma con tutti coloro che abitano il territorio al fine di costruire una comunità educante, in questo modo il nido diventa luogo di esperienze dove si sta insieme e si forma una cultura dell infanzia attiva e compartecipata. 5

6 Progetto educativo Nucleo essenziale dell'azione educativa è lo sviluppo delle potenzialità del bambino, intervenendo per assecondarle e sostenerle, seguirne i percorsi di sviluppo. La progettualità sarà per questo caratterizzata da precise ed esplicite intenzionalità, previste ed ideate come attivatori di processi evolutivi nei bambini e come risposte a situazioni nuove. La progettazione sarà sviluppata a partire dalla considerazione dei processi di crescita ipotizzati in base all età dei bambini, prevedendo azioni ed ambienti di apprendimento intenzionalmente predisposti, ipotizzando dei risultati attesi e verificando lo sviluppo progettuale ed i risultati realizzati, in un'ottica flessibile in cui la verifica in itinere e conclusiva costituiscono elementi di analisi qualificata, per poter accedere a dimensioni dinamiche di progettazione, riaggiustamento, riprogettazione, sviluppo, verifica. Formazione permanente Valori fondamentali della Cooperativa sono la formazione e l aggiornamento permanente del personale educativo ed ausiliario attraverso percorsi di approfondimento dei nuclei metodologici di base del servizio quali: l'ambientamento, le routine, lo spazio e l'ambiente,..., L aggiornamento produce un sapere che è poi reinvestito nella progettazione di nuove pratiche educative, nella creazione di nuove capacità lavorative, nella determinazione delle qualità del lavoro all interno del Nido e nei rapporti di rete con l esterno. Incontri teorici di approfondimento monografico anche interdisciplinare (scienze in reciproca connessione metodologica e culturale). Valore dell ambientamento Il periodo in cui i bambini vengono ambientati è uno dei momenti più delicati della vita del nido. Per gli educatori della Cooperativa Il Giardino, l ambientamento è una pratica che si avvale di precisi punti di riferimento professionali, per cui questo processo viene seguito ed attuato con cure e modalità particolari, tenendo conto delle caratteristiche date dall età dei bambini. Il passaggio da casa al nido è connotato da condizioni che lo rendono occasione di costruzione di nuove relazioni sia con altre persone sia con il nuovo ambiente, senza temere di perdere quello che è per il bambino il mondo che conosce e che lo rassicura: la famiglia. Modalità di ambientamento L ambientamento del bambino al nido è preceduto da: assemblea con le famiglie per la presentazione dell organizzazione generale del servizio; colloquio individuale per uno scambio d informazioni sulla storia del bambino e della famiglia. L ambientamento avviene: a piccolo gruppo; con la presenza di un familiare; con orario ridotto per due settimane. Le modalità di frequenza per le settimane successive sono concordate con le famiglie, nel rispetto dei tempi e dei comportamenti dei bambini. Cosa portare al nido Baby Ateneo 1 scatola colorata (misura h12 x L30 prof. 24) contenente: - oggetti familiari a cui il bambino è particolarmente legato - alcune fotografie della famiglia in un raccoglitore fotografico 1 zainetto o sacchettino provvisto di nome contenente un cambio completo (mutandine, calze, maglietta, ecc.) da rinnovare a cura del genitore 3 bavaglie grandi cerate con lacci 2 asciugamani piccoli 1 paio di scarpe, pantofole o calze anti-scivolo da indossare solamente al Nido 1 raccoglitore con fogli trasparenti (almeno 20 fogli) 6

7 Partecipazione Lo scopo principale dell asilo nido è di rispondere alla complessità dei bisogni del bambino in rapporto alle attese della sua famiglia. E questo partendo dalla consapevolezza che la famiglia è una risorsa educativa e come tale i servizi per l infanzia hanno il dovere non solo di riconoscerli, ma anche di valorizzarli e di potenziarli. Da qui la necessità di riconoscere alla famiglia il diritto ad esercitare una partecipazione autentica in modi e momenti diversi quali: Assemblee generali di tutti i genitori Incontri di sezione Colloqui individuali prima e dopo l ambientamento Colloqui individuali di inizio durante e fine anno Laboratori manuali Incontri tematici Feste Commissione Baby Ateneo: Alla gestione dell asilo nido partecipa un comitato definito Commissione Baby Ateneo che, in qualità di organo consultivo, ha come obiettivo quello di promuovere la partecipazione delle famiglie alla gestione sociale del nido. Ha compiti propositivi di verifica, di controllo e consultivi su temi legati alle problematiche organizzative e gestionali dell Asilo Nido. La Commissione Baby Ateneo è composto da: - Almeno 4 componenti designati dall Ateneo (di cui 1 con funzioni di Presidente, almeno 1 individuato fra i componenti del Comitato Pari Opportunità, il Supervisore Scientifico e Pedagogico Didattico del Servizio); - 2 Genitori eletti dall Assemblea dei genitori; - 1 rappresentante designato dalla Cooperativa. Tempi ed Orari di apertura L asilo nido è aperto dal Lunedì al Venerdì dalle ore 7.45 alle ore così specificato: Tempo pieno: Part time mattina: Si prevede il funzionamento del servizio di prolungamento orario nella fascia La presenza nella fascia oraria suddetta dovrà essere comunicata dai genitori interessati al servizio almeno con 2 giorni di anticipo. Il genitore potrà usufruire del servizio anche per giorni della settimana non consecutivi. Sarà a carico dei genitori che intendono usufruire di questo servizio il pagamento di un supplemento giornaliero stabilito nel Regolamento di Gestione dell Asilo Nido dell Università degli Studi di Verona. Il servizio si organizza per anno educativo con decorrenza dal 1 settembre al 31 agosto; è aperto per almeno 11 mesi l anno. Il servizio può essere aperto nel mese di Agosto per una o due settimane l anno (la prima e/o l ultima) qualora vi siano almeno 5 richieste che dovranno essere confermate entro il 31 Maggio. Giornata educativa L accoglimento Il ritrovarsi/la merenda Le attività ludiche programmate Il pranzo 7

8 Le cure igieniche L uscita della mezza giornata Il sonno/il risveglio Il pomeriggio e la merenda L uscita della giornata intera Il Prolungamento Orario Spazi e sezioni Lo spazio è pensato ed organizzato attentamente, si pone all interno del nido come un prolungamento dell educatrice. L ambiente interno è organizzato per permettere ai bambini di muoversi nella ricerca di incontri, esperienze, relazioni tra i bambini e con gli adulti. Sostenere le conoscenze e le scoperte dei bambini attraverso uno spazio ricco, stimolante, propositivo, curato ed accogliente, valorizza il pensiero progettuale volto ad ascoltare e stimolare nuovi apprendimenti e nuovi saperi. In relazione agli spazi in dotazione del Baby Ateneo, è prevista la composizione dei bambini in tre gruppi omogenei d età: Piccoli, Medi, Grandi; suddivisi in due soggiorni di riferimento: sezione Piccoli e sezione Medio/Grandi; annualmente vengono organizzate le sezioni in ragione dell età dei bambini utenti nuovi iscritti. Ogni soggiorno di riferimento è organizzata in angoli-gioco adeguati ai diversi livelli di età, competenze e interessi dei bambini che abitano quel preciso luogo come spazio di riferimento, nonché pensati per accogliere e provocare situazioni ludiche individuali, di piccolo gruppo e di grande gruppo. Sono inoltre presenti spazi comuni: ingresso, corridoio zona servizi, bagno e stanze da letto. Particolare attenzione viene dedicata all armonia, all estetica dell ambiente: la sua continua manutenzione e cura rappresentano un segno di attenzione verso i bambini e gli adulti. CHI LAVORA AL NIDO Personale: Il rapporto numerico tra il personale educativo ed ausiliario e il numero dei bambini iscritti è definito dalla legislazione regionale vigente L. R. 32/90 e D.gr. 84/2007 che prevede: - 1 Coordinatrice Pedagogica interna - 1 Educatrice ogni 6 bambini dai 3 ai 12 mesi - 1 Educatrice ogni 8 bambini dai 12 ai 36 mesi - Personale ausiliario addetto ai servizi. Tutto il personale educativo, è in possesso dei titoli di studio come da requisiti della legislazione regionale vigente Funzione Compiti Coordinatrice Pedagogica Interna: È garante di qualità e promotrice di cultura all'infanzia. Elabora con il gruppo educatori le linee pedagogiche e ne verifica la loro applicazione ed efficacia, predispone incontri 8

9 con i genitori e con le famiglie. Ha compiti di indirizzo, progettazione e supervisione, è sostegno tecnico metodologico al lavoro degli operatori, anche in rapporto alla loro formazione permanente. Collabora con figure esterne di Supervisione e/o Coordinamento. Il confronto con altre realtà (nidi, scuole dell infanzia, ecc ) e altri professionisti (Supervisori, formatori, ecc ) consente di riflettere e di ampliare le professionalità migliorando complessivamente la qualità dell offerta formativa, il rapporto con le famiglie e la progettualità educativa. Educatrici: Sono le persone di riferimento che si occupano in prima persona dei bambini, attente a soddisfare i bisogni del singolo e del gruppo a livello affettivo relazionale e cognitivo; progettano, svolgono e verificano gli interventi educativi e didattici di integrazione. Personale ausiliario addetto ai servizi: Sono garanti dell igiene, della cura degli spazi, degli arredi e degli oggetti, assicurando un ambiente adeguato e confortevole per i bambini, per i loro genitori e per gli adulti che vi risiedono. Si occupano della preparazione e distribuzione dei pasti, del loro confezionamento secondo tabelle dietetiche appositamente predisposte. Tirocinanti: L Università degli Studi di Verona è l interlocutore principale per la Cooperativa in qualità di committenza del servizio e di Supervisione scientifica e pedagogico-didattica dell asilo nido Baby Ateneo. Con la figura del Supervisore scientifico pedagogico-didattico in particolare si attua una collaborazione attiva affinché il Baby Ateneo diventi un laboratorio di ricerca in cui analizzare sistematicamente, l efficacia delle scelte educative ed organizzative per il benessere dei bambini, dei genitori e delle educatrici. Potrà diventare così punto di riferimento di una metodologia verificata sul piano scientifico, anche per altre realtà educative del territorio fortemente orientate alle buone pratiche di gestione dei servizi educativi. Il servizio può essere punto di riferimento per il tirocinio e la formazione delle future figure educative. LE CONDIZIONI PER FACILITARE LA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DA PARTE EGLI UTENTI E DEI SOGGETTI CHE RAPPRESENTANO I LORO DIRITTI Uscita giornaliera dei bambini Le educatrici del nido hanno l obbligo di riconsegnare i bambini al momento del congedo soltanto ai genitori o da parte di persona, maggiorenne, appositamente incaricata, munita di carta d identità e delega firmata dai genitori, depositata precedentemente presso l asilo. Nel momento dell uscita le educatrici danno un breve resoconto sull andamento della giornata tramite un Diario Giornaliero esposto all entrata. Per comunicazioni più approfondite si rimanda ai colloqui individuali. Tutela della privacy Al momento dell iscrizione viene richiesto ai genitori l autorizzazione al trattamento dei dati personali come da D.lgs. n. 196/2003. Il personale può effettuare riprese video o fotografiche esclusivamente previa autorizzazione scritta da parte dei genitori. Foto e filmati dei bambini possono comunque essere utilizzati esclusivamente nell ambito di iniziative educative e/o culturali. Tutti gli operatori del Servizio, inoltre, sono tenuti al segreto d ufficio. ALIMENTAZIONE E SALUTE Servizio mensa I pasti sono preparati secondo le procedure HACCP sulla base di tabelle dietetiche predisposte dall apposito servizio dell Azienda ULSS 20 di Verona. Al Nido non vengono introdotti, per la prima volta, alimenti la cui tolleranza non sia stata prima verificata a casa. 9

10 Le materie prime utilizzate sono selezionate applicando standard qualitativi rigorosi. È previsto un menù per il periodo invernale e un menù per il periodo estivo. Il menù è esposto in bacheca e i genitori possono richiederne una copia. Le esigenze dietetiche particolari Le esigenze dietetiche particolari devono essere comunicate sin dall inserimento e possono riguardare motivi di salute documentati da certificato medico o motivi religiosi. Tutela della salute Gli interventi di prevenzione, assistenza e sorveglianza igienico -sanitaria sono assicurati dalla competente ULSS 20 attraverso il servizio di igiene pubblica. Il personale richiederà l allontanamento del bambino dal nido fino a completa guarigione in presenza di febbre, malattie trasmissibili e altri stati morbosi che potrebbero nuocere alla collettività. Il personale in casi gravi quali traumi, ferite profonde, o in qualsiasi altro caso in cui ravvisi l urgenza di un intervento medico richiederà la presenza immediata di un famigliare e provvederà a chiamare il 118. La riammissione al nido dopo la malattia segue le disposizioni ULSS. LE PROCEDURE PER ASSICURARE LA TUTELA DEGLI UTENTI FINALI/LA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO La Cooperativa Sociale Il Giardino ritiene importante per un servizio all infanzia un continuo perseguimento al miglioramento della qualità dei servizi offerti a tal fine ha implementato nella propria metodologia il Sistema di Gestione per la Qualità UNI EN ISO 9001:2008 orientato a ricercare il Miglioramento Continuo della Qualità dei servizi erogati. Al fine di monitorare, misurare, analizzare e migliorare continuamente tutta la metodologia applicata, la Cooperativa Sociale Il Giardino ha elaborato all interno del sistema qualità ISO 9001:2008 procedure specifiche quali: Selezione e formazione del personale: questa procedura definisce le modalità utilizzate dalla Cooperativa Il Giardino per la gestione della selezione, addestramento e formazione del personale, al fine di assicurare a tutti i livelli occupazionali competenza e professionalità adeguate allo svolgimento della propria funzione, in linea con gli obiettivi di qualità adottati. Monitoraggio della soddisfazione del cliente: per evidenziare il livello di qualità percepita dai clienti dei propri servizi, in cui i dati ricavati sono elaborati per valutare eventuali azioni da intraprendere. Una volta l anno vengono somministrati i seguenti questionari di gradimento: Questionario di soddisfazione famiglia rivolto ai genitori utenti; Questionario di soddisfazione committente rivolto ai singoli committenti dei servizi; Questionario di soddisfazione cliente interno rivolto ai propri soci e dipendenti. Rapporto di segnalazione delle famiglie: come strumento di ascolto permanente delle proposte, segnalazioni, suggerimenti o reclami provenienti dalle famiglie, per migliorare costantemente la propria prestazione. Verbale riesame da parte della Direzione: che comprende la valutazione delle opportunità di miglioramento e le esigenze di modifiche del sistema stesso e un attento studio volto a determinare la coerenza e l attualità della politica alla luce degli obiettivi della Qualità. Vengono analizzati i risultati delle verifiche ispettive, le informazioni di ritorno da parte dei clienti, le valutazioni delle prestazioni dei processi nonché la conformità dei servizi, lo stato della azioni correttive e preventive e le azioni intraprese a seguito dei precedenti riesami. 10

11 SUPERVISIONE DEL SERVIZIO L'obiettivo della Supervisione è di dare uno sguardo distanziato della pratica educativa, con intento retrospettivo e progettuale, al fine di verificare e promuovere processi di cambiamento della qualità del servizio coerentemente con l intenzionalità pedagogica espressa del Progetto Pedagogico. Supervisione, quindi, come strategia con finalità formativa, per garantire una riflessione sul lavoro e sugli elementi necessari al buon funzionamento del servizio. La Supervisione è attuata dalla Cooperativa Sociale Il Giardino a più livelli e a seconda dei contenuti da soggetti diversi: Coordinatore Pedagogico Interno, elabora e si confronta con il Supervisore scientifico e pedagogicodidattico dell Università sugli orientamenti e la loro attuazione; cura l organizzazione e gestione del servizio; affianca e sostiene il lavoro progettuale delle educatrici; raccoglie ed elabora il materiale di documentazione delle attività educative. Supervisione autovalutativa attraverso l'uso del Quaderno del Percorso Educativo degli educatori e Quaderno del Percorso Professionale degli operatori d'appoggio, strumenti operativi di documentazione a sostegno del lavoro degli operatori nel contesto del servizio, al fine di conservare memoria e vigilare sul percorso fatto e che si sta facendo. Supervisore scientifico e pedagogico-didattico dell Università degli Studi d Verona quale garante e responsabile dell attuazione del Progetto Pedagogico, è una figura centrale affinché le metodologie educative non siano frutto di scelte spontaneistiche individuali, improvvisate e scoordinate, ma al contrario realizzate ponendosi in continua interazione fra i vari membri del gruppo con il fine di attuare ciascuno con il proprio stile e ciascuno con le propri e competenze, quanto è stato deciso e programmato assieme. Nello specifico del Baby Ateneo tale figura riveste anche un ruolo di supervisione scientifica oltre che pedagogico-didattica e curerà il tutoraggio degli studenti tirocinanti della Facoltà di Scienze della Formazione in stretta collaborazione con il coordinatore interno. 11

CARTA DEI SERVIZI PER L INFANZIA 0 3 ANNI AMBITO TERRITORIALE IX 2004. Finalità, principi e criteri di attuazione. Parte I

CARTA DEI SERVIZI PER L INFANZIA 0 3 ANNI AMBITO TERRITORIALE IX 2004. Finalità, principi e criteri di attuazione. Parte I 1 CARTA DEI SERVIZI PER L INFANZIA 0 3 ANNI AMBITO TERRITORIALE IX 2004 I nidi d Infanzia e i servizi integrativi costituiscono il sistema dei servizi educativi e si configurano come centri territoriali

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA

REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA 1 REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA ART. 1 OGGETTO E FINALITA DEL SERVIZIO Il servizio di refezione scolastica è realizzato dal Comune nell ambito delle proprie competenze. Il servizio

Dettagli

Comune di Montevecchia Provincia di Lecco REGOLAMENTO DELL ASILO NIDO DEL COMUNE DI MONTEVECCHIA

Comune di Montevecchia Provincia di Lecco REGOLAMENTO DELL ASILO NIDO DEL COMUNE DI MONTEVECCHIA Comune di Montevecchia Provincia di Lecco REGOLAMENTO DELL ASILO NIDO DEL COMUNE DI MONTEVECCHIA APPROVATO CON DELIBERA DEL CONSIGLIO COMUNALE N.37 DEL 30/09/2011 ART. 1 - FINALITÀ DEL SERVIZIO Il Comune

Dettagli

Facoltà di Lettere Filosofia Segreterie Studenti

Facoltà di Lettere Filosofia Segreterie Studenti REV. N.2 del 26 02 2010 Carta dei Servizi - Facoltà di Lettere Filosofia Segreterie Studenti NUMERO VERDE DELL ATENEO 800904084 PREMESSA Nel dibattito in corso sulle modalità con le quali l Università

Dettagli

mondo scarabocchio città futura

mondo scarabocchio città futura mondo scarabocchio città futura mondo scarabocchio Dall autunno 2014 la Cooperativa città futura ha attivato nuovi servizi complementari presso il nido Scarabocchio di Trento, con l obiettivo di implementare

Dettagli

COMUNE DI ANCONA REGOLAMENTO TEMPO PER LE FAMIGLIE

COMUNE DI ANCONA REGOLAMENTO TEMPO PER LE FAMIGLIE COMUNE DI ANCONA REGOLAMENTO TEMPO PER LE FAMIGLIE Delibera Consiglio Comunale n. 51 del 10.06.2015 1 REGOLAMENTO TEMPO PER LE FAMIGLIE ART. 1 DEFINIZIONE Il Tempo per le famiglie rientra nella tipologia

Dettagli

Comune di Figline Valdarno (Provincia di Firenze) REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA

Comune di Figline Valdarno (Provincia di Firenze) REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA Comune di Figline Valdarno (Provincia di Firenze) REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 46 del 13.4.2010 ART. 1 FINALITA 1. Il servizio

Dettagli

INDICE PR 13 COMUNICAZIONE E GESTIONE DELLE INFORMAZIONI 1 SCOPO 2 CAMPO DI APPLICAZIONE 3 TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI 4 RESPONSABILITÀ

INDICE PR 13 COMUNICAZIONE E GESTIONE DELLE INFORMAZIONI 1 SCOPO 2 CAMPO DI APPLICAZIONE 3 TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI 4 RESPONSABILITÀ PAG 1 /7 INDICE 1 SCOPO 2 CAMPO DI APPLICAZIONE 3 TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI 4 RESPONSABILITÀ 5 MODALITÀ ESECUTIVE 5.1 Comunicazione verso l'esterno 5.1.1 Utenti dei corsi 5.1.2 Potenziali utenti 5.2

Dettagli

I principali servizi educativi gestiti direttamente dal comune sono i nidi, le scuole dell infanzia e i ricreatori.

I principali servizi educativi gestiti direttamente dal comune sono i nidi, le scuole dell infanzia e i ricreatori. I Servizi Educativi del Comune di Trieste rappresentano una tradizione storica, un patrimonio di tradizione culturale di cui la città e le famiglie vanno orgogliose. Un patrimonio storico che negli anni

Dettagli

Sostegno e Accompagnamento Educativo

Sostegno e Accompagnamento Educativo Sostegno e Accompagnamento Educativo 1. Definizione La prestazione sostegno e accompagnamento educativo consiste nel fornire sia un supporto e una consulenza ai genitori nello svolgimento della loro funzione

Dettagli

PREMESSE GENERALI Direzione Politiche Educative Via di Francia 1 16149 GENOVA. Segreteria tel. 010 5577254

PREMESSE GENERALI Direzione Politiche Educative Via di Francia 1 16149 GENOVA. Segreteria tel. 010 5577254 Delibera n.34/2011 Carta dei Servizi Sistema Educativo Integrato dei servizi ai bambini di 0-6 anni Anno Scolastico 2011-2012 PREMESSE GENERALI Direzione Politiche Educative Via di Francia 1 16149 GENOVA

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE LAFFRANCO, BIANCONI

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE LAFFRANCO, BIANCONI Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 572 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI LAFFRANCO, BIANCONI Disciplina della professione di educatore di asilo nido e istituzione

Dettagli

Regolamento per l attuazione del servizio di Mensa Scolastica

Regolamento per l attuazione del servizio di Mensa Scolastica www.comune.bottanuco.bg.it Regolamento per l attuazione del servizio di Mensa Scolastica (Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale nr. 40 del 29.9.2005 e modificato con deliberazione di Consiglio

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI. Ambito Servizi al Lavoro. ISO 9001 cert. N. 5673/1

CARTA DEI SERVIZI. Ambito Servizi al Lavoro. ISO 9001 cert. N. 5673/1 CARTA DEI SERVIZI Ambito Servizi al Lavoro ISO 9001 cert. N. 5673/1 INDICE CERTIFICATO ISO 9001:2008..... 3 1. COS E LA CARTA DEI SERVIZI... 4 1.1 Caratteristiche di questa carta... 4 2. NORME E PRINCIPI...

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO ASILO NIDO E SCUOLA DELL INFANZIA COMUNALE

REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO ASILO NIDO E SCUOLA DELL INFANZIA COMUNALE COMUNE DI CALDERARA DI RENO Provincia di Bologna REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO ASILO NIDO E SCUOLA DELL INFANZIA COMUNALE APPROVATO CON DELIBERAZIONE CONSILIARE N 68 DEL 30/07/2009 IN VIGORE

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA. Settore Servizi Sociali, Culturali e Sportivi alla persona

COMUNE DI PERUGIA. Settore Servizi Sociali, Culturali e Sportivi alla persona COMUNE DI PERUGIA Settore Servizi Sociali, Culturali e Sportivi alla persona REGOLAMENTO PER L AUTORIZZAZIONE ALL APERTURA E AL FUNZIONAMENTO DEI SERVIZI SOCIO-EDUCATIVI PER LA PRIMA INFANZIA - Approvato

Dettagli

Sottogruppo progetto pedagogico

Sottogruppo progetto pedagogico COORDINAMENTO PEDAGOGICO PROVINCIALE Sottogruppo progetto pedagogico Macro punti di riflessione del gruppo a partire dal 2004 ad oggi Principali tematiche: A) Il progetto pedagogico analizzato nei suoi

Dettagli

SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI. i.so.di. CARTA DEI SERVIZI

SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI. i.so.di. CARTA DEI SERVIZI SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA PROGETTO INTEGRAZIONE SOCIALI DISABILI i.so.di. CARTA DEI SERVIZI CARTA DEI SERVIZI Progetto integrazione sociale disabili i.so.di. SERVIZIO DI FORMAZIONE ALL AUTONOMIA

Dettagli

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. Indice: Premessa 1. FONTI NORMATIVE 2. STRUMENTI 3. DATI DA PUBBLICARE 4. INIZIATIVE DI

Dettagli

NIDO D INFANZIA FRUTTI DI BOSCO INDIRIZZO: VIA DELLA PINETA, 1 VILLA OPICINA TELEFONO: 040 211065

NIDO D INFANZIA FRUTTI DI BOSCO INDIRIZZO: VIA DELLA PINETA, 1 VILLA OPICINA TELEFONO: 040 211065 NIDO D INFANZIA FRUTTI DI BOSCO INDIRIZZO: VIA DELLA PINETA, 1 VILLA OPICINA TELEFONO: 040 211065 A) PRESENTAZIONE DEL SERVIZIO 1.TIPOLOGIA DEL SERVIZIO (artt. 3, 4, 5 L.R. n. 20/2005) Nido d infanzia

Dettagli

GESTIONE DELLE RISORSE UMANE

GESTIONE DELLE RISORSE UMANE Titolo del pag. 1 di 6 Titolo del I N D I C E 1. SCOPO 2. GENERALITÀ 3. CAMPO DI APPLICAZIONE 4. LISTA DI DISTRIBUZIONE 5. DETERMINAZIONE DEL FABBISOGNO 6. SELEZIONE DEL PERSONALE 7. ITER DI INSERIMENTO

Dettagli

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso SORVEGLIANZA E CERTIFICAZIONI UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso Pagina 1 di 10 INTRODUZIONE La Norma UNI EN ISO 9001:2008 fa parte delle norme Internazionali

Dettagli

Albachiara comunità residenziale per minori adolescenti. Bozza. via Pacinotti, 3 Monza albachiara@novomillennio.it

Albachiara comunità residenziale per minori adolescenti. Bozza. via Pacinotti, 3 Monza albachiara@novomillennio.it Albachiara comunità residenziale per minori adolescenti via Pacinotti, 3 Monza albachiara@novomillennio.it Chi siamo Alba chiara è una comunità educativa per minori adolescenti, nata nel settembre 2001

Dettagli

MODALITA DI COMUNICAZIONE SCUOLA-GENITORI

MODALITA DI COMUNICAZIONE SCUOLA-GENITORI Pag. 1 di pag. 5 NORME UNI EN ISO 9001 : 2008 MODALITA DI COMUNICAZIONE SCUOLA-GENITORI INDICE 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. RESPONSABILITA 4. PROCEDURA 4.1 Obiettivi e tempi della comunicazione

Dettagli

REGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE

REGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE REGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE 2000 Adottato con deliberazione del Consiglio comunale n. 86 del 29 settembre ARTICOLO 1 - RIFERIMENTI LEGISLATIVI L affido è disposto dal Comune, o chi da esso delegato, in

Dettagli

Regolamento dei soggiorni residenziali per vacanza rivolti a bambini e ragazzi fino a 18 anni ex art. 11 della LR 14 aprile 1999, n. 22.

Regolamento dei soggiorni residenziali per vacanza rivolti a bambini e ragazzi fino a 18 anni ex art. 11 della LR 14 aprile 1999, n. 22. COMUNE DI GAVORRANO Provincia di Grosseto Regolamento dei soggiorni residenziali per vacanza rivolti a bambini e ragazzi fino a 18 anni ex art. 11 della LR 14 aprile 1999, n. 22. TITOLO I - Oggetto Art.

Dettagli

La progettazione integrata e il benessere professionale degli operatori

La progettazione integrata e il benessere professionale degli operatori La progettazione integrata e il benessere professionale degli operatori Marie Christine Melon, responsabile del coordinamento scientifico dell Area Non Autosufficienza Dgr 514/2009 Requisiti generali sulla

Dettagli

REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA

REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA COMUNE DI FALCADE (Provincia di Belluno) REGOLAMENTO DEL SERVIZIO DI MENSA SCOLASTICA (TESTO DEFINITIVO APPROVATO CON DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N. 5 DEL 17.02.2005) ART. 1 - FINALITA... 2 ART. 2 -

Dettagli

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA COMUNE DI MARCIGNAGO Prov. Pavia REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 7 del 13.03.2006 INDICE ART.1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO

Dettagli

Manuale del Sistema di Gestione Integrato per la Qualità e l Ambiente INDICE

Manuale del Sistema di Gestione Integrato per la Qualità e l Ambiente INDICE Pag. 1 di 5 RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE INDICE 1. Scopo... 2 2. Principi guida... 2 3. Politica per la qualità e l Ambiente... 2 4. Pianificazione... 2 5. Responsabilità, autorità e comunicazione...

Dettagli

PROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera

PROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera PROVINCIA DI MATERA Regolamento per il funzionamento dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni dell Ufficio Relazioni

Dettagli

Identità e filosofia di un ambiente

Identità e filosofia di un ambiente Comune di Novellara scuola comunale dell infanzia Arcobaleno Identità e filosofia di un ambiente Storia La scuola dell infanzia Arcobaleno nasce nel 1966 ed accoglie 3 sezioni. La scuola comunale è stata

Dettagli

Comune di Erba. Nido Magolibero. Gestito da. Cooperativa Sociale Lavoro e Solidarietà CARTA DEL SERVIZIO

Comune di Erba. Nido Magolibero. Gestito da. Cooperativa Sociale Lavoro e Solidarietà CARTA DEL SERVIZIO Comune di Erba Nido Magolibero Gestito da Cooperativa Sociale Lavoro e Solidarietà CARTA DEL SERVIZIO Per noi il nido è... Il nido è un servizio socio-educativo per la prima infanzia, aperto a tutti i

Dettagli

MOBILITÀ INTERNAZIONALE PER STUDIO

MOBILITÀ INTERNAZIONALE PER STUDIO MOBILITÀ INTERNAZIONALE PER STUDIO MOBILITÀ INTERNAZIONALE PER STUDIO Fin dalla sua istituzione l Università Iuav di Venezia ha sviluppato le sue attività accademiche in ambito internazionale con l intento

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

Settore Politiche Sociali e di Sostegno alla Famiglia. regolamento. Asili nido Arcobaleno L arca di Noè

Settore Politiche Sociali e di Sostegno alla Famiglia. regolamento. Asili nido Arcobaleno L arca di Noè Settore Politiche Sociali e di Sostegno alla Famiglia regolamento Asili nido Arcobaleno L arca di Noè regolamento Documento aggiornato a febbraio 2013 Indice capo 1 art. 1 art. 2 art. 3 capo 2 art. 4 art.

Dettagli

REGOLAMENTO ASILO NIDO D INFANZIA IL MELOGRANO

REGOLAMENTO ASILO NIDO D INFANZIA IL MELOGRANO REGOLAMENTO ASILO NIDO D INFANZIA IL MELOGRANO Art.1 Oggetto a. Il presente Regolamento disciplina finalità e attività di gestione dell Asilo Nido d Infanzia Il Melograno, realizzato e gestito dalla Cooperativa

Dettagli

Indicatori e Standard di qualità per la Carta dei Servizi Prima Infanzia di Ambito

Indicatori e Standard di qualità per la Carta dei Servizi Prima Infanzia di Ambito CENTRO STUDI ALSPES RICERCA SOCIALE VALUTAZIONE E SVILUPPO DELLA QUALITÀ DEI SERVIZI Via Tagliamento, 2 20097 San Donato Milanese (MI) tel. 02.52.79.190 www.alspes.it Indicatori e Standard di qualità per

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI. Premessa:

CARTA DEI SERVIZI. Premessa: CARTA DEI SERVIZI Premessa: La Carta dei Servizi è uno strumento utile al cittadino per essere informato sulle caratteristiche del servizio offerto, sulla organizzazione degli uffici comunali, sugli standards

Dettagli

PER CRESCERE UN BAMBINO CI VUOLE UN INTERO VILLAGGIO (proverbio africano)

PER CRESCERE UN BAMBINO CI VUOLE UN INTERO VILLAGGIO (proverbio africano) Cervignano del Friuli PER CRESCERE UN BAMBINO CI VUOLE UN INTERO VILLAGGIO (proverbio africano) 1 PRESENTAZIONE CHI SIAMO Il Nido è un Servizio Comunale, gestito da personale della Cooperativa ITACA, in

Dettagli

La rete per la promozione della salute in Lombardia

La rete per la promozione della salute in Lombardia La differenza che vale Gli ospedali di ANDREA: amici del bambino e della sua famiglia Bosisio Parini (LC) - 12-14 Novembre 2009 - IRCCS E. MEDEA La rete per la promozione della salute in Lombardia Giancarlo

Dettagli

Area Infanzia, Adolescenti, Giovani, Famiglia. Assistenza domiciliare socio-educativa per minori LIVEAS

Area Infanzia, Adolescenti, Giovani, Famiglia. Assistenza domiciliare socio-educativa per minori LIVEAS Area Infanzia, Adolescenti, Giovani, Famiglia Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Assistenza domiciliare socio-educativa per minori LIVEAS OBIETTIVI Scopo dell intervento è promuovere un processo di cambiamento

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità Istituto Comprensivo Statale Lorenzo Bartolini di Vaiano Piano dell Offerta Formativa Scheda di progetto Progetto 5 Formazione, discipline e continuità I momenti dedicati all aggiornamento e all autoaggiornamento

Dettagli

Articolo 1 Composizione

Articolo 1 Composizione Regolamento interno di organizzazione per il funzionamento della Conferenza nazionale per la garanzia dei diritti dell infanzia e dell adolescenza Istituita dall art. 3, comma 7, della legge 12 luglio

Dettagli

Identità e filosofia di un ambiente

Identità e filosofia di un ambiente Comune di Novellara nido comunale d infanzia Birillo Identità e filosofia di un ambiente Storia Il nido d infanzia comunale Birillo viene inaugurato nel 1971. Nasce come nido costituito da due sezioni

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI CENTRO DIURNO DISABILI IL MELOGRANO

CARTA DEI SERVIZI CENTRO DIURNO DISABILI IL MELOGRANO CARTA DEI SERVIZI CENTRO DIURNO DISABILI IL MELOGRANO 1. L'Istituto San Vincenzo L'Istituto San Vincenzo è un ente religioso legalmente riconosciuto che dipende dalla Arcidiocesi di Milano. E' presieduto

Dettagli

Diventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione.

Diventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione. ISO 9001 Con la sigla ISO 9001 si intende lo standard di riferimento internazionalmente riconosciuto per la Gestione della Qualità, che rappresenta quindi un precetto universale applicabile all interno

Dettagli

7 CIRCOLO DIDATTICO - MODENA

7 CIRCOLO DIDATTICO - MODENA 7 CIRCOLO DIDATTICO - MODENA Via San Giovanni Bosco, 171 - Modena tel. 059.223752 / fax 059.4391420 VADEMECUM IMPEGNI DI RECIPROCITA NEI RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA Premessa Dal POF 2009/2010 del 7 Circolo

Dettagli

ASILO NIDO PROGETTO EDUCATIVO ROSA & CELESTE 2. Cooperativa Sociale DIDASKO Viale C. Battisti, 73 05100 TERNI. Pagina 1 di 5

ASILO NIDO PROGETTO EDUCATIVO ROSA & CELESTE 2. Cooperativa Sociale DIDASKO Viale C. Battisti, 73 05100 TERNI. Pagina 1 di 5 ASILO NIDO ROSA & CELESTE 2 Cooperativa Sociale DIDASKO Viale C. Battisti, 73 05100 TERNI PROGETTO EDUCATIVO Pagina 1 di 5 PRESENTAZIONE DELLA STRUTTURA L asilo nido Rosa & Celeste 2 nasce da un indagine

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ MANUALE GESTIONE QUALITÀ SEZ. 5.1 REV. 02 pagina 1/5 MANUALE DELLA QUALITÀ Rif.to: UNI EN ISO 9001:2008 PARTE 5: RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA

Dettagli

Premesso che il Sistema di e-learning federato per la pubblica amministrazione dell Emilia-Romagna (SELF):

Premesso che il Sistema di e-learning federato per la pubblica amministrazione dell Emilia-Romagna (SELF): CONVENZIONE PER L ADESIONE AL SISTEMA DI E-LEARNING FEDERATO DELL EMILIA-ROMAGNA PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L UTILIZZO DEI SERVIZI PER LA FORMAZIONE Premesso che il Sistema di e-learning federato

Dettagli

Area Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS

Area Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS Area Persone Anziane Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS OBIETTIVI Scopo del servizio è permettere agli anziani, parzialmente o totalmente non

Dettagli

Sviluppo Sistemi Qualit à nella Cooperazione di Abitazione

Sviluppo Sistemi Qualit à nella Cooperazione di Abitazione Sviluppo Sistemi Qualit à nella Cooperazione di Abitazione 1. OBIETTIVI DEL PROGETTO Il presente Progetto è essenzialmente finalizzato a: diffondere i principi e i concetti della Qualità come strategia

Dettagli

CITTÀ DI IMOLA REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITÀ E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE

CITTÀ DI IMOLA REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITÀ E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE CITTÀ DI IMOLA REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITÀ E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE Approvato con deliberazione C.C. n. 30 del 23/02/2011 1 INDICE Titolo I Programmazione e valutazione

Dettagli

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) Revisione Approvazione n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA QUALITA Il nostro progetto

Dettagli

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA Caratteristiche generali 0 I R M 1 Leadership e coerenza degli obiettivi 2. Orientamento ai risultati I manager elaborano e formulano una chiara mission. Es.: I manager

Dettagli

DGR. n. 11496 del 17.3.2010

DGR. n. 11496 del 17.3.2010 DGR. n. 11496 del 17.3.2010 DEFINIZIONE DEI REQUISITI MINIMI DI ESERCIZIO DELL' UNITA' DI OFFERTA SOCIALE "CENTRO RICREATIVO DIURNO PER MINORI". ((PROSECUZIONE DEL PROCEDIMENTO PER DECORRENZA TERMINI PER

Dettagli

PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA

PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA Comune di Casalecchio di Reno ASILO NIDO R. VIGHI PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA Per un progetto di territorio: uno spazio e un tempo per l incontro Anno educativo 2007/2008 A cura del Collettivo

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI MEDEA

CARTA DEI SERVIZI MEDEA CARTA DEI SERVIZI MEDEA Indice 1. Introduzione 2. MEDEA e la Carta dei Servizi: chi siamo, obiettivi e finalità 3. I principi fondamentali 4. Standard qualitativi 5. I servizi erogati 6. Validità della

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE PROGETTARE E VALUTARE PER COMPETENZE. RIFERIMENTI NORMATIVI SU INDICAZIONI E VALUTAZIONE

CORSO DI FORMAZIONE PROGETTARE E VALUTARE PER COMPETENZE. RIFERIMENTI NORMATIVI SU INDICAZIONI E VALUTAZIONE CORSO DI FORMAZIONE PROGETTARE E VALUTARE PER COMPETENZE. RIFERIMENTI NORMATIVI SU INDICAZIONI E VALUTAZIONE DIRETTORE DEL CORSO Dirigente Scolastico Dr.ssa Daniela Oliviero ENTE FORMATORE Istituto Benalba

Dettagli

Protocollo d Intesa. tra

Protocollo d Intesa. tra Allegato 1 delib. As n. 2_2015 Protocollo d Intesa tra l Associazione ONLUS La vita oltre lo specchio, il Comune di Pisa, la Società della Salute di Pisa e l Azienda USL 5 di Pisa. PREMESSO - che nel Gennaio

Dettagli

LINEE COMUNI PER LA RILEVAZIONE DELLA QUALITA PERCEPITA DALLE FAMIGLIE DI PIACENZA Revisione 2014

LINEE COMUNI PER LA RILEVAZIONE DELLA QUALITA PERCEPITA DALLE FAMIGLIE DI PIACENZA Revisione 2014 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLA QUALITA DEI SERVIZI EDUCATIVI DI PIACENZA LINEE COMUNI PER LA RILEVAZIONE DELLA QUALITA PERCEPITA DALLE FAMIGLIE DI PIACENZA Revisione 2014 PREMESSA DI COERENZA CON I DOCUMENTI

Dettagli

154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363

154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 Protocollo d intesa Costituzione di un Centro regio nale per la promozione e lo sviluppo dell auto

Dettagli

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A. INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE

Dettagli

COMUNE DI CETONA. Provincia di Siena. Regolamento del Nido Intercomunale d'infanzia di Piazze ART. 1 OGGETTO

COMUNE DI CETONA. Provincia di Siena. Regolamento del Nido Intercomunale d'infanzia di Piazze ART. 1 OGGETTO COMUNE DI CETONA Provincia di Siena Regolamento del Nido Intercomunale d'infanzia di Piazze ART. 1 OGGETTO Il presente regolamento disciplina l attività di gestione del Nido Intercomunale d Infanzia di

Dettagli

SOMMARIO. Art. 8 Conoscenza dei bisogni e valutazione del gradimento dei servizi

SOMMARIO. Art. 8 Conoscenza dei bisogni e valutazione del gradimento dei servizi Regolamento per il funzionamento dell Ufficio relazioni con il Pubblico Approvato con deliberazione della Giunta Provinciale N.128 del 15.09.2005 SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni

Dettagli

COMUNE DI MONTICELLO D ALBA - Provincia di Cuneo- REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO MENSA SCOLASTICA

COMUNE DI MONTICELLO D ALBA - Provincia di Cuneo- REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO MENSA SCOLASTICA COMUNE DI MONTICELLO D ALBA - Provincia di Cuneo- REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO MENSA SCOLASTICA APPROVATO CON DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N. 41 DEL 22/12/2010 MODIFICATO CON DELIBERA DI CONSIGLIO

Dettagli

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli; Lezione 3 Le attribuzioni del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Il diritto alla salute Abbiamo già sottolineato che il beneficiario ultimo del testo unico è la figura del lavoratore. La cui

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL CENTRO ESTIVO

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL CENTRO ESTIVO COMUNE DI ROSTA REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL CENTRO ESTIVO Approvato con deliberazione C.C. n. 8 del 28.03.2011 Modificato con deliberazione C.C. n. 5 del 03.04.2014 Art. 1 Oggetto e ambito di applicazione

Dettagli

REGOLAMENTO DI GESTIONE DELL ASILO NIDO COMUNALE

REGOLAMENTO DI GESTIONE DELL ASILO NIDO COMUNALE COMUNE DI LAVARONE provincia di Trento REGOLAMENTO DI GESTIONE DELL ASILO NIDO COMUNALE Approvato con deliberazione consiliare n. 18 di data 20.06.2011. Modificato con deliberazione consiliare n. 40 dd.

Dettagli

SCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento

SCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento SCELTA DELL APPROCCIO A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento 1 SCELTA DELL APPROCCIO l approccio all autovalutazione diffusa può essere normale o semplificato, a seconda delle

Dettagli

D. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

D. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza D. LGS 81/2008 I RAPPORTI CON I RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza 1. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è istituito a livello territoriale o di

Dettagli

FIDEURO MEDIAZIONE CREDITIZIA S.R.L.

FIDEURO MEDIAZIONE CREDITIZIA S.R.L. 1 FIDEURO MEDIAZIONE CREDITIZIA S.R.L. MANUALE DELLE PROCEDURE INTERNE PARTE GENERALE 2 INDICE 1. Informazioni sulla Società ed attività autorizzate 3 2. Autore del manuale delle procedure interne 3 3.

Dettagli

ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA

ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA VISTO l art. 3 comma 4 del D.P.R. 275/1999 come modificato dall art. 1, comma 14, della Legge

Dettagli

GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP

GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP ISTITUTO COMPRENSIVO E. CURTI GEMONIO Pagina 1 di 6 GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI SOSTEGNO DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP Entro i termini e i criteri previsti dalla legge, sulla base del numero di

Dettagli

b) attività divulgativa delle politiche di qualità dell ateneo nei confronti degli studenti;

b) attività divulgativa delle politiche di qualità dell ateneo nei confronti degli studenti; Allegato n. 2 Linee Guida per la redazione della Relazione Annuale della Commissione Paritetica Docenti- Studenti Le Commissioni Didattiche Paritetiche, così come specificato nel Documento di Autovalutazione,

Dettagli

Servizio Centro di Aggregazione Disabili GIODIS. Approfondimento. Il progetto: valori ed orientamento

Servizio Centro di Aggregazione Disabili GIODIS. Approfondimento. Il progetto: valori ed orientamento Il progetto: valori ed orientamento La storia Il servizio nasce nei primi anni 80 come sviluppo del Servizio Formazione Autonomia (SFA), uno spazio per il tempo libero pomeridiano sorto grazie all Associazione

Dettagli

La scuola dell infanzia, anello fondamentale del sistema formativo del paese, deve essere in continuità con:

La scuola dell infanzia, anello fondamentale del sistema formativo del paese, deve essere in continuità con: La scuola dell infanzia, anello fondamentale del sistema formativo del paese, deve essere in continuità con: V E NIDO DIPARTIMENTO MATERNO INFANTILE R ENTI LOCALI T QUARTIERE I C SCUOLA DELL INFANZIA FAMIGLIA

Dettagli

Il Profilo Dinamico Funzionale (PDF)*

Il Profilo Dinamico Funzionale (PDF)* Il Profilo Dinamico Funzionale (PDF)* E' atto successivo alla Diagnosi Funzionale (a cura della NPI) e indica in via prioritaria, dopo un primo periodo di inserimento scolastico, il prevedibile livello

Dettagli

ISTRUZIONI PER LE INSEGNANTI DI SOSTEGNO

ISTRUZIONI PER LE INSEGNANTI DI SOSTEGNO Pag 1/5 INCONTRI DI INIZIO ANNO SCOLASTICO Al più presto il docente di sostegno, non appena assegnato a nuovi casi, dovrà curare alcuni incontri: Con il gruppo docente dell anno precedente Con i genitori

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE PER ADDETTI AL RECUPERO CREDITI NUOVE EFFICACI MODALITÀ DI COMUNICAZIONE E RELAZIONEPER IL RECUPERO CREDITI TELEFONICO

CORSO DI FORMAZIONE PER ADDETTI AL RECUPERO CREDITI NUOVE EFFICACI MODALITÀ DI COMUNICAZIONE E RELAZIONEPER IL RECUPERO CREDITI TELEFONICO CORSO DI FORMAZIONE PER ADDETTI AL RECUPERO CREDITI NUOVE EFFICACI MODALITÀ DI COMUNICAZIONE E RELAZIONEPER IL RECUPERO CREDITI TELEFONICO Bologna Aprile 2009 CONTESTO Il recupero degli insoluti è un nodo

Dettagli

REGOLAMENTO. (a completamento di quanto indicato nello statuto associativo) ITALA Motore di Impresa 1 - FINALITA DEL REGOLAMENTO

REGOLAMENTO. (a completamento di quanto indicato nello statuto associativo) ITALA Motore di Impresa 1 - FINALITA DEL REGOLAMENTO REGOLAMENTO (a completamento di quanto indicato nello statuto associativo) 1 - FINALITA DEL REGOLAMENTO 1.1 Il presente regolamento si propone di organizzare l operatività di ITALA MOTORE D IMPRESA nell

Dettagli

Il ciliegio. Nido d infanzia. Nido comunale d infanzia Gualtieri RE. Comune di Gualtieri

Il ciliegio. Nido d infanzia. Nido comunale d infanzia Gualtieri RE. Comune di Gualtieri Nido d infanzia Comune di Gualtieri Il ciliegio Nido comunale d infanzia Il ciliegio Gualtieri RE Via G. di Vittorio tel. 0522 828603 nidociliegio@alice.it www.asbr.it storia 1978 Il nido d infanzia Il

Dettagli

CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA BAROLO

CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA BAROLO CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA BAROLO L ISTITUZIONE SCOLASTICA E IL NUOVO SISTEMA DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE L Istituzione Scolastica ha proceduto alla definizione del proprio Curricolo operando l essenzializzazione

Dettagli

Piano annuale dell attività di Aggiornamento e Formazione Personale Docente

Piano annuale dell attività di Aggiornamento e Formazione Personale Docente ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE "ANTONIO GRAMSCI" Albano/Pavona ANNO SCOLASTICO 2014/15 Piano annuale dell attività di Aggiornamento e Formazione Personale Docente PREMESSA La formazione e l aggiornamento

Dettagli

LA TRASPARENZA E PRIVACY. E assicurata ai genitori la massima trasparenza possibile nell accesso ai documenti

LA TRASPARENZA E PRIVACY. E assicurata ai genitori la massima trasparenza possibile nell accesso ai documenti LA TRASPARENZA E PRIVACY E assicurata ai genitori la massima trasparenza possibile nell accesso ai documenti della scuola che riguardano il percorso scolastico e formativo dei propri figli secondo le modalità

Dettagli

Doveri della famiglia

Doveri della famiglia MINISTERO DELL ISTRUZIONE,UNIVERSITA E RICERCA Via Figurella, 27 Catona 89135 Reggio di Calabria (RC) Telefax 0965302500-0965600920 C.F. 92081350800 C.M. RCIC868003 PEC rcic868003@pec.istruzione.it A.S.

Dettagli

SCUOLA DELL INFANZIA SAN GIOVANNI BATTISTA

SCUOLA DELL INFANZIA SAN GIOVANNI BATTISTA SCUOLA DELL INFANZIA SAN GIOVANNI BATTISTA Via mantegna 3 20092 Cinisello Balsamo Tel. E Fax 02 66.047.087 E-mail : fmapiox@virgilio.it Sede Legale: Parrocchia S. PIO X Via Marconi, 129 Cinisello B. 1

Dettagli

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO

SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO AUTOANALISI D ISTITUTO SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE - AUTOVALUTAZIONE ANNAMARIA BIANCO RAV A partire dal corrente anno scolastico tutte le scuole del Sistema Nazionale di Istruzione, statali e paritarie,

Dettagli

Art. 6 AMMISSIONE E FREQUENZA Possono essere ammessi ai servizi socio-educativi per la prima infanzia le bambine e i bambini in età compresa tra i

Art. 6 AMMISSIONE E FREQUENZA Possono essere ammessi ai servizi socio-educativi per la prima infanzia le bambine e i bambini in età compresa tra i Art. 1 ISTITUZIONE E FINALITÀ E istituito in Sarnonico il servizio asilo nido. Il nido di infanzia è un servizio educativo e sociale che concorre con le famiglie alla crescita e alla formazione delle bambine

Dettagli

COMUNE DI RIPOSTO Provincia di Catania. Regolamento per l affidamento familiare dei minori

COMUNE DI RIPOSTO Provincia di Catania. Regolamento per l affidamento familiare dei minori COMUNE DI RIPOSTO Provincia di Catania Regolamento per l affidamento familiare dei minori Adottato con deliberazione consiliare n 41 del 16/03/2000 COMUNE DI RIPOSTO Provincia di Catania Regolamento per

Dettagli

POMERIGGIO IN CENTRO! Un ambiente familiare e sereno per formare bambini e i ragazzi allo studio, e non solo, con creatività...

POMERIGGIO IN CENTRO! Un ambiente familiare e sereno per formare bambini e i ragazzi allo studio, e non solo, con creatività... IL PROGETTO POMERIGGIO IN CENTRO! Un ambiente familiare e sereno per formare bambini e i ragazzi allo studio, e non solo, con creatività... per bambini della scuola primaria (elementare) e per ragazzi

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI del Centro Servizi CISL (C.S.C.) SRL Verona agg. 29/10/2015 PRINCIPI ISPIRATORI

CARTA DEI SERVIZI del Centro Servizi CISL (C.S.C.) SRL Verona agg. 29/10/2015 PRINCIPI ISPIRATORI Art.1 SCOPO DELLA CARTA PRINCIPI ISPIRATORI La Carta dei Servizi del Centro Servizi CISL s.r.l. informa ogni utente su: Allo stesso tempo, i cittadini e le cittadine possono verificare il livello qualitativo

Dettagli

COMUNE DI MORNICO AL SERIO. (Provincia di Bergamo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015. (art. 10 del D.Lgs. n.

COMUNE DI MORNICO AL SERIO. (Provincia di Bergamo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015. (art. 10 del D.Lgs. n. COMUNE DI MORNICO AL SERIO (Provincia di Bergamo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015 (art. 10 del D.Lgs. n. 33/2013) Introduzione Il principio di trasparenza deve essere inteso

Dettagli

REGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE

REGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE REGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE Premessa L affidamento etero-familiare consiste nell inserire un minore in un nucleo familiare diverso da quello originario per un tempo determinato. È un esperienza di accoglienza

Dettagli

Gent.le Dipendente. Cordiali saluti,

Gent.le Dipendente. Cordiali saluti, Gent.le Dipendente La cooperativa Tempo Libero aderisce al Progetto 8/18: progetto di assegnazione di un contributo a favore dei lavoratori delle imprese dell alleanza locale degli ambiti distrettuali

Dettagli

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i

S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i S i s t e m a d i v a l u t a z i o n e d e l l e p r e s t a z i o n i d e i d i p e n d e n t i P r o d o t t o d a A l b e r t o P a o l i n i G r o s s e t o P a r c h e g g i s r l V e n g o n o p

Dettagli