Repubblica Italiana. In nome del popolo italiano. La Corte dei conti Sezione giurisdizionale di Appello per la

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1 Repubblica Italiana In nome del popolo italiano La Corte dei conti Sezione giurisdizionale di Appello per la Regione siciliana composta dai magistrati: dott. Salvatore Cilia dott. Salvatore G.Cultrera dott. Pino Zingale dott. Valter Del Rosario dott. Licia Centro Presidente Consigliere relatore Consigliere Consigliere Consigliere ha pronunciato la seguente Sentenza n. 311/A/2013 nel giudizio di appello in materia di responsabilità, iscritto al n.4483 A/Resp del registro di segreteria, promosso dal procuratore regionale, per la riforma della sentenza n.1205/2012 del 16 aprile 2012 della Sezione giurisdizionale per la Regione siciliana contro 1 cooperativa sociale...omissis... con sede in Omissis via Omissis in persona del legale rappresentante; 2 - signor V. D., rappresentato e difeso dall avv. Francesco Buscaglia e domiciliato presso il suo studio via Artemide 1 Agrigento; Visti gli atti e i documenti di causa. Uditi, nella pubblica udienza del 17 ottobre 2013, il relatore, consigliere Salvatore G.Cultrera, l avv.francesco Buscaglia ed il vice procuratore generale dott. ssa Maria Aronica. Fatto

2 2 Nella denuncia, presentata nel luglio 2002 alla Procura della Repubblica di Agrigento dal dirigente del settore Formazione professionale della Provincia di Agrigento, vennero segnalate irregolarità ed illeciti, che sarebbero stati commessi da funzionari provinciali, in concorso con legali rappresentanti di enti, associazioni private e società del settore della formazione professionale, nella gestione di finanziamenti pubblici assegnati dalla Provincia stessa per lo svolgimento di corsi di formazione professionale nel periodo Per tali fatti è stato instaurato procedimento penale nel quale, per ciò che interessa la presente vicenda, relativa al finanziamento del corso di formazione assistente per anziani gestito dalla cooperativa sociale...omissis..., sarebbero state accertate delle false dichiarazioni nei documenti presentati dal legale rappresentante della cooperativa medesima, signor V. D., il quale avrebbe posto in essere una condotta fraudolenta al fine di conseguire l indebito profitto pari all importo del finanziamento erogato dalla provincia di Agrigento per lo svolgimento del corso. Nella citazione in giudizio il PM riportava alcune dichiarazioni rese dalla signora P. F., funzionario della provincia di Agrigento preposto alla formazione professionale, in sede d'interrogatorio di persona sottoposta a indagini, nelle quali venivano evidenziate gravi irregolarità nella fase della programmazione e nella successiva realizzazione dei corsi di formazione nonché omissioni nella fase di verifica dell'attività formativa espletata. In modo specifico, riguardo all'attività formativa tenuta dalla cooperativa convenuta in questo procedimento, le indagini avrebbero evidenziato la falsità dei documenti presentati dal le-

3 3 gale rappresentante signor D. V. per ottenere il saldo del contributo ( si tratta di dichiarazioni di false assunzioni di allievi del corso da parte di cooperative quando gli stessi erano già dipendenti delle cooperative medesime). Il PM imputava la responsabilità per i fatti emersi all'esito dell'attività istruttoria alla dott.ssa F., funzionario della provincia di Agrigento preposto al settore, alla cooperativa...omissis... ed al suo legale rappresentante signor D. V., nei confronti dei quali era stata ipotizzata nel procedimento penale la truffa aggravata in danno dell'amministrazione. Con sentenza n. 301 del 13 marzo 2009 il Tribunale di Agrigento aveva dichiarato V. D. colpevole dei reati contestati (art.640, commi 1 e 2, codice penale ) condannandolo alla pena di anni uno e mesi due di reclusione ed risarcimento dei danni a favore della provincia di Agrigento costituita parte civile da liquidarsi in separata sede civile; con sentenza della Corte di Appello di Palermo n.1205/2012 veniva dichiarato di non doversi procedere nei confronti del V. per prescrizione dei reati ascritti confermando le statuizioni di carattere civile adottate dal primo giudice. In sostanza, il PM contestava nell atto di citazione al V., legale rappresentante della cooperativa...omissis..., di avere posto in essere una condotta artificiosa al fine di conseguire l indebito profitto pari al finanziamento erogato dalla provincia di Agrigento mediante presentazione di documentazione non veritiera costituita da quattro lettere di assunzione al lavoro di alcuni corsisti dei quali, uno era già dipendente della cooperativa...omissis... e gli altri tre erano dipendenti della cooperativa Omissis, volendo così attestare falsamente il raggiungimento del

4 4 livello occupazionale minimo dei propri allievi. Con sentenza n.1205/2012 la Sezione giurisdizionale, rigettava la domanda del pubblico ministero ed assolveva i soggetti convenuti con l atto di citazione; per quanto specificamente riguarda il signor D. V. il primo giudice ha preso a riferimento le sole contestazioni di presentazione di false dichiarazioni di assunzione di allievi al termine del corso, mosse allo stesso, nella qualità di legale rappresentante della cooperativa...omissis..., nel procedimento penale deciso in prima istanza con la sentenza di condanna del Tribunale di Agrigento n.301 del 13 marzo 2009, che hanno costituito l unica fonte dell ipotesi di responsabilità formulata nell atto di citazione introduttivo del presente giudizio contabile. La Sezione giurisdizionale sulla base delle risultanze di tale procedimento penale, definito con la sentenza della Corte di Appello di Palermo n.1205/2012 dichiarativa di non doversi procedere nei confronti del V. per prescrizione del reato ascritto, ha messo in evidenza che il corso di formazione assistenti per anziani era stato effettivamente svolto e che fossero da considerarsi non rilevanti le dichiarazioni di false assunzioni di allievi prodotte dal V. onde poteva affermarsi l insussistenza di alcuna ipotesi di distrazione del finanziamento pubblico dalle finalità per le quali era stato erogato e, quindi, del danno erariale. Ha proposto appello la Procura regionale che ha chiesto, in riforma della stessa sentenza, la condanna della cooperativa...omissis... e del suo rappresentante legale D. V. già richiesta nell atto di citazione ; la Procura appellante ha prestato acquiescenza alla statuizione di assoluzione del funzionario della provincia signora F. P. sancita dal

5 5 giudice di primo grado. Nell atto di gravame la Procura regionale parte dalla premessa che la sentenza della Corte di Appello di Palermo n.1205/2012 ha dichiarato di non doversi procedere nei confronti del V. per intervenuta prescrizione dei reati di truffa a lui ascritti ed ha confermato le statuizioni civili della sentenza del Tribunale di Agrigento a favore della parte civile costituita provincia di Agrigento; da ciò deduce che sia rimasta confermata l assoluta gravità delle condotte poste in essere dal V., quale legale rappresentante della cooperativa...omissis..., avendo la Corte di Appello affermato che non sussisteva alcun elemento che escludesse nel merito la responsabilità penale dell imputato. Non sarebbe da condividere la conclusione cui è pervenuto il giudice di primo grado, secondo cui sarebbe carente l ipotesi di responsabilità amministrativa per mancanza di danno. Il PM sostiene che, invece, sarebbe indubbio che la presentazione di documentazione non veritiera integri un comportamento connotato da dolo con la conseguenza che la percezione del finanziamento sarebbe avvenuta in forza di atti illeciti di rilevanza penale posti in essere dallo stesso percipiente. Conclusivamente, l appellante ritiene sussistenti i presupposti della responsabilità amministrativa nei confronti della cooperativa...omissis... beneficiaria del finanziamento e del suo legale rappresentante V. D., che ha agito in nome e per conto della stessa, per cui insiste per la condanna degli stessi al pagamento in favore della provincia di Agrigento della somma di , 50 oltre rivalutazione monetaria ed interessi legali. Si sono costituiti in giudizio il signor V. D. nonché la cooperativa so-

6 6 ciale...omissis... in persona del legale rappresentante pro-tempore, entrambi difesi e rappresentati dall avv. Francesco Buscaglia che ha depositato memoria in data 7 ottobre Nella memoria il difensore sostiene in primis l inammissibilità e l infondatezza dell appello precisando che, come risulta dalla sentenza penale della Corte di Appello di Palermo, non ricorrerebbe alcuna ipotesi di distrazione o di appropriazione indebita dei finanziamenti pubblici; conseguentemente l ammontare del contributo percepito dalla cooperativa...omissis... non costituirebbe danno erariale dato che il contributo medesimo sarebbe stato destinato all adempimento di ogni obbligazione assunta ai fini dell organizzazione del corso di formazione così come confermato dal contenuto degli allegati prospetti contabili depositati (prospetto delle indennità allievi, compensi per docenze, fornitori vari). La difesa ritiene di sottolineare che la presentazione di documentazione non veritiera, a cui fa riferimento il PM appellante, non attiene alla rendicontazione offerta dalla cooperativa...omissis... dell avvenuta esecuzione del corso di formazione, ma rimane esclusivamente riferita agli asseriti obblighi di assunzione dei discenti; inoltre, osserva il difensore che l appello, per quanto riguarda la cooperativa sociale...omissis..., è stato notificato presso la sede legale della stessa e non già come prescritto presso il domicilio eletto nel giudizio in primo grado presso il difensore nominato, che risulta lo stesso difensore della cooperativa nell odierno giudizio di appello; per tale parte l appello dovrebbe essere dichiarato inammissibile o irricevibile con conseguente inoppugnabilità della sentenza appellata nelle more definitivamente passata in giudicato; conclusivamente, la difesa

7 7 chiede l accoglimento delle domande contenute nella memoria con conseguente rigetto dell appello. Diritto Preliminarmente il Collegio ritiene infondata l eccezione di inammissibilità o irricevibilità dell appello nei confronti della cooperativa Sociale...Omissis..., formulata a chiusura della memoria depositata il 7 ottobre 2013 dal difensore avv. Buscaglia, il quale ha rappresentato che l appello sarebbe stato notificato presso la sede legale della cooperativa e non già, come prescritto, presso il domicilio eletto nel giudizio in primo grado ( art.330 c.p.c.). A tale riguardo si ritiene di precisare che l irregolarità denunciata sia da ritenersi ininfluente alla luce dell art.156 c.p.c. ai sensi del quale la nullità non può mai essere pronunciata se l atto ha raggiunto lo scopo a cui è destinato, il che è avvenuto nella specie avendo la predetta cooperativa depositato in giudizio a mezzo del difensore memoria in cui ha esposto pienamente le sue difese e formulato le correlative domande in controdeduzione a quelle contenute nell appello del PM. Passando al merito si rileva, innanzitutto, siccome risulta dagli atti acquisiti al fascicolo di causa, che le contestazioni fatte in sede penale al signor D. V. - legale rappresentante della cooperativa...omissis..., ente gestore del corso di formazione assistenti per anziani di presentazione alla provincia di Agrigento di false dichiarazioni di assunzione di allievi all esito del corso di formazione, sono state poste a fondamento dell addebito di responsabilità amministrativa formulato nell atto di citazione introduttivo del giudizio all odierno esame a carico del V. e della cooperativa...omissis...,di cui lo stesso

8 8 era legale rappresentante all epoca dei fatti. Le ipotesi di falso ideologico contestate sarebbero connesse, come emerge dalla sentenza del Tribunale di Agrigento n.301 del 2009 citata nelle premesse in fatto, alle dichiarazioni di assunzione di allievi, prodotte dal V. in allegato alla richiesta di liquidazione del saldo finale del finanziamento concesso per lo svolgimento del corso di formazione de quo; le dichiarazioni consistono in n. 4 lettere di assunzione, di cui una proveniente dalla cooperativa Omissis di assunzione di C. G. sedicente partecipante al corso, e tre provenienti dalla cooperativa Omissis di assunzione di M. S., S. A. e L. F. anch essi sedicenti partecipanti al corso di formazione assistente per anziani per il quale è stato erogato il finanziamento. Dalle dichiarazioni testimoniali rese nel dibattimento penale ( testi M. e L. ) sarebbe risultato, conformemente alla documentazione versata nel giudizio penale, che i suddetti partecipanti al corso lavoravano alle dipendenze delle cooperative...omissis... ed Omissis già prima della data di inizio del corso di formazione assistente per anziani ; tale dato temporale secondo il Tribunale di Agrigento avrebbe reso ideologicamente false le dichiarazioni di assunzione allegate alla richiesta presentata dal V. di liquidazione del saldo del contributo al fine di conseguire un indebito profitto in quanto con esse si dava ad intendere che le assunzioni fossero avvenute dopo il conseguimento del titolo di assistente per anziani dei partecipanti suddetti come esito finale del corso; con la sentenza n.1254 del 2011 la Corte di Appello di Palermo, prendendo atto delle chiare, precise ed inequivocabili risultanze circa il raggiungimento della prova della commissione del

9 9 reato di truffa ha, comunque dichiarato di non doversi procedere nei confronti del V. per prescrizione del reato ascritto ed ha confermato le statuizioni di carattere civilistico adottate nella sentenza del Tribunale di Agrigento. Per regola giurisprudenziale consolidata, in forza del principio dell unità della giurisdizione, il giudice civile o il giudice contabile può utilizzare come fonte del proprio convincimento le prove raccolte in un giudizio penale conclusosi ( come nella specie) con sentenza di non doversi procedere per causa estintiva del reato (per intervenuta prescrizione) e può porre a base dell indicato convincimento gli elementi di fatto già acquisiti con le garanzie di legge in quella sede, esaminando direttamente il contenuto di dette prove, ricavandole dalla sentenza penale o, se necessario, dagli atti del relativo processo, in modo da valutare esattamente i fatti accertati, al fine poi di sottoporli al proprio vaglio critico ( cfr. Corte di cassazione Sez.I Civile, n.5009 del 2009). Tanto premesso il Collegio ritiene che l appello del procuratore regionale sia fondato in base al percorso ragionativo di seguito esposto. Deve essere evidenziato che la giunta provinciale di Agrigento con deliberazione n.535 del 21 dicembre 2000 ha fissato specifiche direttive per l utilizzazione delle risorse assegnate ad enti, associazioni e società per lo svolgimento dei corsi formativi per soggetti inoccupati o disoccupati, in cui è compreso il corso di formazione assistenti per anziani che riguarda la presente vicenda di responsabilità amministrativa. In particolare, in tali direttive è stato sottolineato l adempimento posto

10 10 a carico degli enti gestori dei corsi formativi, in base al quale ai progetti formativi dovevano essere allegati i protocolli d intesa con imprese ed aziende, che si impegnavano ad assumere con contratto a tempo indeterminato o determinato almeno il 50% dei partecipanti di ogni intervento formativo; l adempimento di tale impegno avrebbe dovuto essere dimostrato in sede di rendicontazione del progetto formativo eseguito. Nel caso di specie, come risulta dal rendiconto presentato dalla cooperativa...omissis..., acquisito agli atti, gli allievi partecipanti al corso sono stati in numero di dieci e per nessuno di essi è stato dimostrato il conseguimento dell occupazione lavorativa al termine del corso di formazione ; da ciò si evince il mancato rispetto da parte della cooperativa...omissis..., ente gestore del corso, dell adempimento a suo carico previsto nella citata delibera della giunta della provinciale n. 535 del 21 dicembre 2000 di assunzione, da parte di imprese ed aziende, con contratto a tempo indeterminato o determinato, di almeno il 50% dei partecipanti al corso. Le dichiarazioni, prodotte dal V. in allegato all istanza di liquidazione del saldo del contributo, di false assunzioni a cura della cooperativa...omissis..., gestore del corso, di quattro soggetti ( non partecipanti regolarmente al corso essendo fuori dal numero dei dieci allievi ammessi ) che erano già occupati prima dell inizio del corso, costituiscono prova evidente come ritenuto nella sentenza del Tribunale di Agrigento n.1254/ 2011 ( pag. 7) degli artifici e raggiri del legale rappresentante della predetta cooperativa per conseguire l ingiusto profitto della liquidazione del saldo del contributo, che nella specie costituisce

11 11 il danno erariale patito dalla provincia di Agrigento per distrazione del contributo erogato dalle finalità cui era destinato; come già detto, nessuna documentazione è stata prodotta relativa al conseguimento dell occupazione di alcuno dei dieci allievi ammessi che hanno frequentato il corso assistente per anziani avendone titolo. In base alle suesposte argomentazioni sussistono pienamente i presupposti per l affermazione a titolo di dolo della responsabilità amministrativa a carico degli appellati per cui, in integrale riforma della sentenza n.1205/2012 della Sezione giurisdizionale, si dispone la loro condanna al pagamento in solido della somma di ,50 in favore della provincia regionale di Agrigento oltre rivalutazione monetaria ed interessi legali. Le spese seguono la soccombenza P.Q.M. La Corte dei conti, Sezione giurisdizionale di Appello per la Regione siciliana, definitivamente pronunciando, Accoglie l appello de procuratore regionale e, in riforma integrale della sentenza impugnata, Condanna la Cooperativa sociale...omissis... in persona del suo legale rappresentante pro-tempore e il signor V. D. al pagamento in solido della somma di ,50 in favore della Provincia regionale di Agrigento oltre rivalutazione monetaria; dal deposito della presente sentenza fino al soddisfo sono dovuti gli interessi legali. Condanna i predetti appellati al pagamento delle spese di giudizio

12 12 che si liquidano in euro 806,20 suddivise in due quote eguali. Così deciso in Palermo, nella camera di consiglio del 17 ottobre L'estensore F.TO (Salvatore G.Cultrera) Il presidente F.TO ( Salvatore Cilia) Depositata in segreteria nei modi di legge. Palermo 05/11/2013 Il direttore della Segreteria F.TO dott. Nicola Daidone