Ambito Territoriale di Caccia RN1 NORME PER LA GESTIONE FAUNISTICA DEL CAPRIOLO. Regolamento interno

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1 Ambito Territoriale di Caccia RN1 NORME PER LA GESTIONE FAUNISTICA DEL CAPRIOLO Regolamento interno Ultima revisione : Marzo 2014

2 1 Finalità Il presente Regolamento recepisce integralmente i contenuti del Regolamento Regionale n. 1/2008 Disciplina della gestione faunistico-venatoria degli ungulati in Emilia Romagna tenendo in primaria considerazione le caratteristiche territoriali della provincia di Rimini e la necessità di considerare attentamente le legittime aspettative dei numerosi cacciatori residenti. Per questo l A.T.C. RN1, intende sviluppare appieno le potenzialità territoriali e creare le premesse per consentire ad un numero il più elevato possibile di cacciatori, l accesso al prelievo; ciò nel pieno rispetto delle finalità del P.F.V. (Piano Faunistico Venatorio) provinciale mirante a garantire sia il raggiungimento che il mantenimento delle densità obbiettivo agro-forestali definite dallo stesso P.F.V., per limitare i danni alle coltivazioni agricole, all ambiente forestale e limitare sensibilmente il rischio di incidenti stradali causati negli ultimi anni dagli stessi ungulati. Premesso che il rispetto dei criteri gestionali sanciti dalle leggi e dai regolamenti vigenti impone all Organismo di gestione una trasparente ed equa assegnazione delle priorità all interno dei Distretti di gestione, premesso altresì che al Consiglio Direttivo A.T.C. vengono attribuite le competenze definite dagli Artt. 33 e 56 della L.R. 8/94 e successive modificazioni e dall art. 4 del R.R. 1/08, premesso inoltre che il Piano di Gestione del Capriolo prevede la predisposizione da parte della C.T. (Commissione Tecnica) di un piano annuale nel quale vengono definiti: a) gli obiettivi gestionali della specie in sintonia con le indicazioni del piano faunistico provinciale; b) le densità agro-forestali per ciascun Distretto definito per la specie; c) le modalità di assegnazione dei capi da abbattere e delle zone di caccia; d) la programmazione delle attività di tutela e incremento delle popolazioni; e) la pianificazione delle forme di tutela e protezione delle colture agro-forestali; f) le modalità di accesso al censimento ed al prelievo e i conseguenti parametri per l attribuzione dei punti che concorrono alla formazione delle graduatorie per l assegnazione dei capi da prelevare. Il Consiglio Direttivo dell A.T.C. RN1 approva pertanto il seguente Regolamento. Il Consiglio Direttivo delibera inoltre annualmente l entità economica del contributo che i cacciatori di selezione abilitati, iscritti all A.T.C. RN1 e residenti anagraficamente nella Provincia di Rimini, titolari di un diritto di prelievo in A.T.C. RN1, devono necessariamente versare quale partecipazione alla gestione. Lo stesso Consiglio Direttivo si riserva inoltre di stabilire ulteriori quote di prelievo per eventuali assegnazioni eccedenti quella massima stabilita, ciò avverrà possibilmente in unità gestionali non assegnate. Il diritto di prelievo potrà essere sospeso, in base ad esigenze gestionali, alla disponibilità di capi prelevabili ed alle indicazioni della Commissione Tecnica. Le uscite di censimento, unitamente alle altre operazioni gestionali, sono la base della graduatoria d accesso al prelievo. La costituzione dell Albo dei Selecontrollori che operano nell A.T.C. RN1 e l aggiornamento della relativa graduatoria di merito avviene a cura dei Responsabili di Distretto, di concerto con i Viceresponsabili, sotto il controllo della Commissione Tecnica di cui all art 4 comma 7 del R.R. 1/2008, nominata dal Consiglio Direttivo dell A.T.C. RN1. Detta Commissione compilerà, su proposta dei Responsabili di Distretto, di concerto con i Viceresponsabili, le graduatorie continuative, su base Distrettuale, che sanciscono, unitamente all assegnazione della area di censimento, il diritto al prelievo nel Distretto di assegnazione. Pagina 2 di 12

3 I cacciatori di selezione ammessi alla gestione ed all eventuale prelievo vengono normalmente assegnati, salvo non esprimano diversa volontà, con i criteri della minore distanza geografica dalla residenza e della reale possibilità di prelievo nei vari Distretti. La sospensione dalla graduatoria per due anni consecutivi, comminata per il mancato rispetto del Regolamento interno e della normativa vigente, comporterà la sospensione da tutte le attività gestionali. Il punteggio potrà essere acquisito per attività svolte nel solo A.T.C. RN1; la graduatoria sarà resa nota all assemblea annuale dei selecontrollori che avrà luogo entro il 30 aprile di ogni anno. Ogni rilievo o contestazione delle graduatorie distrettuali, dovrà pervenire alla Commissione Tecnica entro il 15 maggio di ogni anno e dovrà essere relativa all annata in corso, ovvero a quella alla quale la graduatoria si riferisce. Ogni selecontrollore, entro il 31 dicembre di ogni anno, dovrà attestare con autocertificazione la volontà di effettuare nell A.T.C. RN1, nell anno successivo, la sola attività di selezione al capriolo. Ogni cacciatore, per essere ammesso, oltre al documento di cui sopra, dovrà autocertificare la volontà di esercitare al massimo una sola altra opzione, tra selezione cinghiale, caccia al cinghiale in braccata, caccia in girata, in ambito nazionale. Sono esclusi da tale vincolo gli inviti per le cacce collettive, l attività all interno degli ambiti privatistici (A.F.V.) e l acquisto dei capi in caccia speciale, fatto salvo quanto previsto al punto 4. Il Consiglio Direttivo dell A.T.C. RN1 nomina, per ciascun Distretto, un unico Responsabile di Distretto per tutte le forme di caccia agli Ungulati, tre Viceresponsabili (uno per ciascuna tipologia di caccia agli Ungulati - Capriolo, Cinghiale in selezione e Cinghiale in forma collettiva) e tre Sostituti dei Viceresponsabili. Tutte le figure di cui al precedente comma devono essere in possesso di una delle qualifiche di cui al comma 1 dell articolo 2 del R.R. 1/2008. I Viceresponsabili ed i Sostituti, individuati tra i cacciatori di selezione che partecipano al prelievo della rispettiva specie nel Distretto di competenza, vengono eletti annualmente dalla rispettiva Assemblea dei cacciatori di Ungulati e ratificati dal Consiglio Direttivo. I Responsabili di Distretto, in collaborazione con i Viceresponsabili, hanno la responsabilità della gestione venatoria nel Distretto loro assegnato e sono tenuti ad espletare le seguenti funzioni: a) coadiuvare la Commissione Tecnica nel coordinamento dell attività di censimento mantenendo i contatti con i cacciatori; b) provvedere alla raccolta delle informazioni relative alle prestazioni volontarie ai fini dell elaborazione e dell aggiornamento annuale della graduatoria di merito; c) controllare la regolarità delle operazioni di censimento alternando i singoli censitori nei punti fissi di osservazione individuati in cartografia; d) verificare la regolarità delle ottiche, possedute dai censitori, prima dell inizio dell attività di censimento; e) informare tutti i cacciatori del proprio Distretto sui giorni, gli orari ed i luoghi di ritrovo per effettuare le attività di prevenzione danni riferibili alla specie di cui sono responsabili ; f) coordinare il lavoro di prevenzione danni avvalendosi dei cacciatori che hanno fornito la propria disponibilità; g) individuare e comunicare all A.T.C. RN1 il sito idoneo per collocare la bacheca per la segnalazione delle uscite giornaliere e curarne la manutenzione; Pagina 3 di 12

4 h) controllare la regolarità delle operazioni di abbattimento dei capi assegnati, raccogliendo periodicamente i tagliandi (d inizio e di fine) dalle cassette (ad esclusione di quelli del giorno stesso utili alla vigilanza); i) raccogliere i dati relativi a tutte le operazioni effettuate nell ambito del Distretto, comprese le segnalazioni di capi feriti effettuate dai selecacciatori, e collaborare con la C.T. a mantenere aggiornata la graduatoria di merito; j) consegnare i tagliandi (d inizio e di fine caccia ) all A.T.C. RN1 previa ordinazione degli stessi per singolo cacciatore e numerazione delle uscite complessive di caccia ; k) riferire periodicamente, almeno due volte all anno, sulle attività svolte al Consiglio Direttivo dell A.T.C. RN 1. Ad ogni cacciatore di selezione sarà assegnata, dai Responsabili e/o dai Viceresponsabili di Distretto, in base alle esigenze gestionali definite in accordo con la Commissione Tecnica, un area congrua per un periodo corrispondente al piano gestionale, di norma coincidente con il piano faunistico provinciale, in cui effettuare le uscite per il prelievo selettivo. I censitori non in regola con i versamenti dell A.T.C. RN1 e la licenza di caccia non avranno diritto all assegnazione degli eventuali capi di prelievo. Sarà loro conservata la permanenza nella graduatoria di merito per una annualità, dopo di che essa verrà cancellata, senza altri diritti. Tutti i cacciatori di selezione partecipanti ai censimenti dovranno richiedere all A.T.C. RN1 di poter effettuare le attività gestionali, relativamente all attività da svolgersi nell annata venatoria successiva, presentando la domanda su apposito modulo entro il 31 dicembre di ogni anno. I neo-abilitati e gli ammessi per la prima volta nell A.T.C. RN1 dovranno inoltre essere in possesso dell abilitazione al tiro conseguita presso un tiro a segno Nazionale e del tesserino plastificato provinciale rilasciato a seguito dell abilitazione conseguita al prelievo selettivo. Non saranno ammessi alla graduatoria provinciale i cacciatori di selezione partecipanti al prelievo del Capriolo in altri Ambiti Territoriali di Caccia e/o Comprensori Alpini. Gli interventi finalizzati alla salvaguardia, prevenzione delle culture e strutture agricole, che vedono impegnati i cacciatori di selezione devono essere concordati ed autorizzati dai Responsabili e/o Viceresponsabili di Distretto in concerto con gli organi preposti dell A.T.C. RN1 ; per espletare tale attività gli stessi dovranno essere coordinati dal Responsabile di Distretto o dallo stesso incaricati. I punteggi relativi gli interventi gestionali dovranno essere comunicati alla C.T. dell A.T.C. unitamente ai dati relativi al censimento. Tutte le norme generali, riguardanti l assegnazione, i censimenti, il prelievo e l assegnazione di aree, saranno stabilite dal Consiglio Direttivo su indicazione della Commissione Tecnica. 2 Norme riguardanti i censimenti. I censitori dovranno partecipare all incontro preparatorio annuale distrettuale e ad almeno tre uscite di censimento che si svolgono in contemporanea, di cui due obbligatoriamente mattutine, delle quattro previste nel Distretto di appartenenza. Ai selettori che parteciperanno volontariamente a sezioni ulteriori di censimento, fuori dal proprio Distretto, verrà assegnato un punteggio aggiuntivo di cui al comma 15 del punto 12. I cacciatori di selezione autorizzati al censimento devono compilare correttamente la scheda riassuntiva finale dei capi presenti nella propria area di censimento. Pagina 4 di 12

5 I neo abilitati, previa presentazione di apposita richiesta scritta, potranno partecipare ai censimenti ed eventualmente acquisire i punti in graduatoria, validi per l annata venatoria successiva. L uso di un binocolo con almeno 6 ingrandimenti e di un cannocchiale lungo con almeno 30 ingrandimenti durante le operazioni di censimento è obbligatorio; i censitori non in possesso del lungo con almeno 30 ingrandimenti saranno esclusi dal censimento e conseguentemente non ammessi al prelievo. Tutte le verifiche sono di competenza dei Responsabili e Viceresponsabili di Distretto e degli altri organi dell A.T.C. RN1 nonché delle Guardie Venatorie e degli Agenti di Polizia Provinciale. 3 Norme riguardanti l assegnazione. Per aver diritto all assegnazione del capo ogni cacciatore di selezione deve compiere almeno tre uscite annuali di censimento. in contemporanea A chi effettuerà un numero d uscite inferiore, non sarà riconosciuto nessun punteggio dell annata e gli resterà il punteggio pregresso dell annata precedente ed il cacciatore di selezione sarà di fatto sospeso dalla gestione per un anno. I cacciatori di selezione a qualsiasi titolo sospesi dalla graduatoria non parteciperanno all assegnazione annuale dei capi. Tutti i selecontrollori che cacciano il capriolo per la prima volta nell'a.t.c. RN1 avranno come prima assegnazione un solo capo, di norma una femmina di I/II Classe. Le graduatorie saranno rese pubbliche entro il 30 aprile di ogni anno e le assegnazioni di maschi e femmine avverranno, a cura della Commissione Tecnica su proposta dei Responsabili e dei Viceresponsabili di Distretto, nel rispetto del punteggio della graduatoria maturato nell anno in corso, entro il 31 maggio di ogni anno ; ciò avverrà dopo l aggiornamento dei punteggi personali in relazione alle attività svolte durante l annata venatoria ed all avvenuta consegna dei trofei, il tutto una volta acquisite e chiarite le eventuali osservazioni in merito alla graduatoria che dovranno pervenire entro il 15 maggio di ogni anno. Le fascette d assegnazione saranno distribuite dai Responsabili e/o Viceresponsabili di Distretto, nel periodo estivo, relativamente ai maschi adulti e giovani e nel periodo invernale, relativamente alle femmine ed ai piccoli (classe 0). 4 Norme riguardanti il prelievo. Possono partecipare al prelievo i cacciatori di selezione, residenti anagraficamente nella Provincia di Rimini ed iscritti all A.T.C. RN1, inseriti nelle graduatorie distrettuali che abbiano effettuato il versamento della quota di gestione della caccia in selezione entro il termine stabilito dal Consiglio Direttivo (il mancato pagamento costituisce rinuncia al piano di prelievo); con prelievi limitati o contingentati ad un numero inferiore al numero di richiedenti, verrà riconosciuta priorità di assegnazione agli iscritti all A.T.C. RN1 quale Ambito di Diritto secondo modalità da stabilirsi al verificarsi di tale situazione. In caso di rinuncia il rimborso della quota versata può avvenire unicamente per gravi problemi di salute con richiesta giustificata da apposita documentazione medica. Pagina 5 di 12

6 Il prelievo sarà normalmente eseguito nel Distretto d appartenenza e dovrà avvenire nelle aree assegnate. Per ogni uscita ciascun selecontrollore dovrà compilare in ogni sua parte il tagliando di uscita e depositarlo nell apposita cassetta collocata nella località stabilita; a fine uscita dovrà parimenti compilare il tagliando di rientro compilandolo in ogni sua parte. L orario da indicarsi sui tagliandi deve essere quello della effettiva presenza alla bacheca, anche se differente dagli orari previsti per l esercizio Venatorio dal Calendario in vigore. L area di prelievo dovrà essere concordata con i Responsabili e/o Viceresponsabili di Distretto. Il prelievo effettuato in ambito diverso da quello autorizzato, sarà considerato violazione alle norme sul prelievo, salvo che questo non sia stato precedentemente concordato con i Responsabili e/o Viceresponsabili di Distretto o loro Sostituti. Nel periodo di sovrapposizione di prelievo in selezione tra cinghiale e capriolo, nelle aree di prelievo in sovrapposizione, dovrà essere garantita l alternanza nell accesso alle aree di prelievo tra i selettori di cinghiale e quelli di capriolo che di norma, salvo diversi accordi tra selettori, garantiti dai Responsabili e/o Viceresponsabili di Distretto, consentirà ai selettori di capriolo di accedere alla mattina ed ai selettori di cinghiale la sera. Il nascere di contrasti non risolti verrà sanzionato, secondo la gravità dell infrazione. Il cacciatore di selezione potrà inoltre, al fine di incrementare il proprio punteggio, compiere un numero illimitato di uscite d accompagnamento dei neo-selecontrollori o dei cacciatori assegnatari dei capi a pagamento nel Distretto di appartenenza dell accompagnatore. Di queste ai fini del computo del punteggio ne saranno considerate al massimo 8 annuali. L accompagnamento va inteso in senso stretto, con l accompagnatore presente in ogni fase accanto al cacciatore accompagnato. I neo-selecontrollori ed i cacciatori assegnatari dei capi a pagamento dovranno essere obbligatoriamente accompagnati durante il prelievo. In tutte le uscite d accompagnamento è fatto obbligo di compilare il tagliando d uscita da parte del cacciatore di selezione neo-abilitato, indicando anche il nome dell accompagnatore esperto; la responsabilità del tiro ricade su entrambi i cacciatori di selezione. Il numero minimo d uscite da effettuare, per non avere punti in detrazione in graduatoria, è di otto nel periodo di prelievo dei maschi ed otto nel periodo di prelievo di femmine e piccoli. Per neo-selecontrollori si intendono sia i selettori appena abilitati sia quelli abilitati da tempo ma che non hanno mai praticato la caccia in selezione. Per i neo-selecontrollori obbligati all'accompagnamento il numero minimo di uscite per non avere punti in detrazione è ridotto a cinque. Chi avrà assegnato un capo a pacchetto dovrà obbligatoriamente prendere contatto con i Responsabili e/o Viceresponsabili e/o loro Sostituti del Distretto interessato prima di effettuare le uscite di caccia, per farsi assegnare l area in cui effettuare le uscite e la persona incaricata dell accompagnamento, obbligatorio solo per la prima uscita se trattasi di un selettore esercitante nella stessa annualità nell A.T.C. RN1. Il comportamento non conforme a quanto sopra, potrà essere considerato come violazione delle norme di prelievo. Pagina 6 di 12

7 Entro dieci giorni dalla data d inizio del prelievo, sia dei maschi sia delle femmine e piccoli, i Responsabili di Distretto, di concerto con i Viceresponsabili e/o loro Sostituti, dovranno procedere, sentita la Commissione Tecnica, all assegnazione ad altri cacciatori di selezione, di tutte le fascette eventualmente non ritirate, fatti salvi i limiti indicati nel R.R. 1/2008, o quelli eventualmente stabiliti come massimo prelievo annuale dal Consiglio Direttivo dell A.T.C. RN1, sentita la Commissione Tecnica. Ogni selecontrollore deve effettuare almeno 8 uscite nella propria area, salvo diversa disposizione dei Responsabili e/o Viceresponsabili di Distretto, prima di poter richiedere il cambio dell'area. Nelle aree migliori, qualora i Responsabili e/o Viceresponsabili di Distretto lo ritengano utile, potranno essere ammessi più cacciatori, ma mai contemporaneamente ; la finalità che ci si prefigge è quella o di poter assegnare un area di gestione ad ogni selecontrollore. Il Cacciatore che rinuncia al capo potrà essere esonerato dal ritirare la fascetta di prelievo, comunicandolo ai Responsabili e/o Viceresponsabili di Distretto, entro tre giorni dall assegnazione. In caso di cessione di capi tra cacciatori, fatto salvo il numero massimo dei capi annuali per ogni cacciatore stabilito dall A.T.C. e l obbligo di effettuare il prelievo nel Distretto previsto, l eventuale punteggio in aggiunta od in detrazione viene assegnato al cacciatore che cede il capo; il capo ceduto farà parte integrante del piano di prelievo del selecontrollore che lo ha accettato. Tale cambio potrà essere effettuato, utilizzando l apposito modulo di richiesta e previa autorizzazione dei Responsabili e/o Viceresponsabili di Distretto, almeno dieci giorni prima dell'inizio degli abbattimenti e comunque prima del ritiro del fascette e del materiale. Per un corretto comportamento è fatto divieto di accedere alle aree di caccia con i fuoristrada (specialmente nelle ore utili al prelievo), limitando l utilizzo del proprio mezzo all eventuale recupero degli animali abbattuti, con l autorizzazione, se possibile, del proprietario o conduttore del fondo e in ogni caso nel rispetto delle colture e delle strutture agricole. Appena compiuto l abbattimento il cacciatore, dopo aver scaricato l arma, appone immediatamente, nel luogo dell abbattimento, il contrassegno inamovibile al tendine d Achille dell arto posteriore del capo ucciso, procedendo all annullamento della data riportata ed avvisando subito i Responsabili e/o Viceresponsabili del Distretto; detto contrassegno deve rimanere solidale all animale per tutte le fasi di trasporto e deve poi essere conservato dal cacciatore a prova della regolarità dell abbattimento. Il cacciatore dovrà inoltre introdurre nella bocca dell animale un oggetto (bastoncino, ecc.) in modo che questa rimanga aperta per le verifiche necessarie. A prelievo effettuato il cacciatore di selezione dovrà portare la spoglia entro 24 ore, contenuta in idoneo contenitore, al centro di raccolta stabilito per il Distretto, per il controllo della correttezza del prelievo e per il rilevamento dei dati biometrici. Il trofeo e la mandibola dovranno essere consegnati presso la Sede dell A.T.C. RN1 debitamente preparati, con allegato un cartellino di chi ha effettuato il prelievo, redatto in base alle indicazioni della scheda biometrica, entro il 25 marzo di ogni anno. Sono ammessi anche trofei imbalsamati, muniti di scudetto, che però non acquisiranno il punteggio previsto per la preparazione del trofeo. I Misuratori Biometrici dovranno consegnare le schede, da loro raccolte, ai Responsabili e/o Viceresponsabili di Distretto, entro il 25 marzo di ogni anno. I Responsabili di Distretto dovranno consegnare gli esiti delle verifiche relative al prelievo (trofei e, se richieste, mandibole) alla Commissione Tecnica, entro il 31 marzo di ogni anno, unitamente al riepilogo finale dei capi assegnati, degli accompagnamenti e degli abbattimenti corretti. Pagina 7 di 12

8 Il materiale eventualmente conferito, dopo le necessarie valutazioni, sarà marcato mediante foratura delle emimandibole o sulla parte posteriore dello stelo destro, e quindi restituito ai rispettivi cacciatori. Il ritardo o la non consegna dei materiali richiesti, comporterà detrazione di punteggio a tutti i soggetti interessati. 5 Punti di raccolta e controllo. Il personale operante presso i punti di raccolta e controllo deve avere la qualifica di cui all Art. 2 comma 1. punto J) del R.R. 1/2008, fatti salvi coloro in possesso dell abilitazione conseguita precedentemente a seguito di specifico corso di formazione organizzato dalla Provincia. Ai misuratori biometrici che preventivamente forniranno la propria disponibilità per le misurazioni dei capi abbattuti verrà assegnato +2 punti ogni 5 misurazioni per un massimo di +10 punti annui. Tali misuratori dovranno comunque assicurare la loro prestazione, se richiesta, anche oltre il numero degli interventi utili a garantire il massimo punteggio annuo; in caso di mancato adempimento non motivato da ragioni di forza maggiore non verranno attribuiti i punteggi maturati. Ogni rilevatore biometrico non potrà effettuare misurazioni biometriche ai propri capi abbattuti. I Responsabili e/o Viceresponsabili di Distretto curano e coordinano i rilevatori biometrici del Distretto e l organizzazione dei punti di raccolta e controllo ; la localizzazione, i periodi di apertura ed il personale operante negli stessi sono comunicati all A.T.C. RN1 almeno tre giorni prima dell inizio dell attività venatoria che provvederà poi a trasmetterli alla Provincia. Presso il Punto di raccolta e controllo l operatore di turno deve obbligatoriamente: compilare in tutte le sue parti l apposita scheda di abbattimento, indicando eventuali animali defedati e rilasciandone al cacciatore copia firmata a dimostrazione dell avvenuto controllo ; ritirare al cacciatore di selezione il talloncino numerato del contrassegno inamovibile ; verificare che il contrassegno inamovibile posto al garretto dell animale sia stato annullato mediante asportazione della data ; avvertire tempestivamente l A.T.C. RN1 nel caso in cui sia stato abbattuto erroneamente un capo non assegnato per procedere allo scambio, al fine dell adeguamento del piano di prelievo, nonché attivare gli ulteriori adempimenti di competenza. In attuazione della Determinazione del Responsabile del Servizio Veterinario della Regione Emilia Romagna n del 29/11/2007 i capi controllati verranno ritenuti destinati all autoconsumo da parte del cacciatore. I Rilevatori Biometrici dovranno settimanalmente inviare all A.T.C. RN1 i dati, relativi ai capi prelevati, dagli stessi rilevati. 6 Capi gestionali. Le assegnazioni per meriti tengono conto degli incarichi gestionali, ovvero riguardano figure molto impegnate ed indispensabili nella corretta gestione del territorio. Pagina 8 di 12

9 I capi ed i punteggi assegnati per gli incarichi gestionali sono i seguenti : Viceresponsabile di Distretto (1 per Distretto) : 1 femmina adulta ; Sostituto del Viceresponsabile di Distretto (1 per Distretto) : +5 punti annui ; Rilevatori biometrici : + 2 punti ogni 5 rilevazioni per un massimo di 10 punti annui ; Conduttori cani da traccia : + 2 punti per ogni intervento con un massimo di 10 punti annui. 7 Criteri per l assegnazione delle aree di prelievo. L' assegnazione delle aree gestionali al singolo selecontrollore è automaticamente riconfermata anno dopo anno. La priorità di scelta delle aree di prelievo libere (o che si liberano) è determinata dalla anzianità di gestione del selecontrollore nel Distretto. A parità di anzianità di gestione dei selecontrollori interessati alla stessa area, se questi non addiverranno ad un accordo, l'assegnazione verrà effettuata in base alla graduatoria distrettuale. 8 Criteri per le assegnazioni distrettuali dei capi. Le assegnazioni distrettuali dei capi, come ricordato in precedenza, si eseguono sulla base della graduatoria distrettuale dei selecontrollori. Per garantire una più equilibrata assegnazione tra i cacciatori operanti nei diversi Distretti, il Consiglio Direttivo, in deroga ai limiti massimi stabiliti dal R. R.1/2008 ha determinato nel numero massimo di 4, i capi assegnabili per ogni selecontrollore, fatti salvi i capi gestionali. Nella definizione della graduatoria inizialmente si assegnano i capi gestionali ed i capi ai nuovi selecontrollori. I rimanenti capi si incominciano ad assegnare singolarmente in base alla graduatoria distrettuale, dal punteggio più alto verso quello più basso; terminata la prima assegnazione, nel caso di disponibilità di ulteriori capi, si procederà nuovamente con il medesimo criterio. La sequenza dei capi da assegnare e' cosi determinata: Maschi II poi Maschi I poi Femmine I/II poi Maschi di Classe 0 ed infine Femmine di Classe 0. Dovendo assegnare un solo capo a più selecontrollori aventi parità di punteggio nella graduatoria distrettuale questo avverrà tramite sorteggio tra gli stessi. L'assegnazione del sesso dei capi di Classe 0 avverrà in base alle esigenze del piano di prelievo del Distretto, su indicazioni dei Responsabili e/o Viceresponsabili di Distretto o loro Sostituti, in accordo, per quanto possibile, tra gli stessi selecontrollori. 9 Riassegnazione dei capi Ogni Responsabile o Viceresponsabile di Distretto, venuto a conoscenza della necessità di riassegnazione dei capi già assegnati, provvederà a comunicare all ATC RN1, nel rispetto della graduatoria distrettuale, la disponibilità della nuova assegnazione. L assegnazione seguirà la sequenza: Maschi II poi Maschi I poi Femmine I/II poi Maschi di Classe 0 ed infine Femmine di Classe 0. I selecontrollori possono rifiutare il capo riassegnato senza penalizzazione alcuna consentendo così di procedere alla riassegnazione del capo al selecontrollore che segue nella graduatoria. Pagina 9 di 12

10 Se il selecontrollore accetta il capo riassegnato fermo restando il precedente limite massimo di capi assegnabili di cui al precedente punto 8, esso diventa parte integrante del suo piano di prelievo. Qualora nessun cacciatore del Distretto accetti il capo rinunciato, lo stesso verrà messo a disposizione dell A.T.C. ed assegnato previa corrispettivo ai cacciatori richiedenti. Nelle eventuali occasioni successive la riassegnazione verrà effettuata a partire dal selettore con il punteggio più alto con l esclusione di quelli che hanno già accettato/rifiutato dei capi precedentemente riassegnati. Al fine di favorire il completamento del piano gestionale, il cacciatore che rilevi la propria difficoltà a realizzare il prelievo del capo assegnato, potrà rinunciare al completamento del piano almeno 30 giorni prima del termine consentito per il prelievo, previa accordi con i Responsabili e/o Viceresponsabili di Distretto ; tale rinuncia sarà incentivata da un bonus di +5 punti in graduatoria. Il capo verrà riassegnato nel rispetto della graduatoria distrettuale fra i cacciatori che avranno già ultimato il prelievo. Qualora il Piano di Abbattimento programmato nel Distretto superi il numero massimo dei capi assegnabili ai cacciatori partecipanti alla gestione, i capi eccedenti saranno assegnati nel numero massimo di uno per ogni cacciatore, a fronte di un contributo diverso per classe e sesso dei capi assegnati a copertura delle spese di gestione fissate annualmente dall A.T.C., tra quelli che avranno fatto richiesta utilizzando le priorità di seguito elencate: 1) Cacciatori di selezione, residenti nell A.T.C. RN1, che abbiano optato per la gestione del Capriolo, inseriti nella graduatoria provinciale nel rispetto della medesima ; 2) Cacciatori di selezione, residenti nell A.T.C. RN1, che abbiano optato per la gestione del Cinghiale in selezione nel rispetto della specifica graduatoria ; 3) Cacciatori di selezione residenti nella Provincia di Rimini ; 4) Cacciatori di selezione residenti in Emilia Romagna con titolo all accesso nell A.T.C. RN1 ; 5) Cacciatori di selezione residenti in altre Regioni con titolo all accesso nell A.T.C. RN1. 10 Precisazioni. I cacciatori di selezione sanzionati in maniera definitiva per evidenti infrazioni in materia gestionale, potranno essere esclusi dalla graduatoria d'accesso al prelievo per un periodo di uno o due anni a seconda della gravità della sanzione, a giudizio del Consiglio Direttivo dell A.T.C. RN1. Per i titolari di incarichi gestionali che dovessero incorrere in gravi inadempienze nel corso dello svolgimento delle proprie mansioni, saranno applicati dal Consiglio Direttivo dell A.T.C. RN1, su proposta della Commissione Ungulati sentita la Commissione Tecnica, punteggi negativi commisurati alla gravità dell errore, con possibilità di sospensione dalla mansione e dalla graduatoria d accesso fino a due anni. Il Consiglio Direttivo dell A.T.C. RN1, su indicazione della propria Commissione Ungulati, a seguito di gravi inadempienze od errori durante le fasi gestionali e di prelievo o di scarso impegno, può decretare l esclusione o la sospensione del cacciatore di selezione dalle attività dell A.T.C. per uno o più anni. Pagina 10 di 12

11 Il Consiglio Direttivo dell A.T.C. RN1, su indicazione della propria Commissione Ungulati, può altresì sospendere ad un selecontrollore, per gravi motivi comportamentali, il prelievo di Ungulati nell A.T.C. RN1 anche per più annate. Si invitano i cacciatori di selezione, prima dell inizio della stagione venatoria, ad effettuare un esercitazione di tiro al fine di tarare al meglio la carabina che sarà utilizzata. I selettori che effettueranno una prova di tiro con attestazione rilasciata da una Sezione di un Tiro a Segno Nazionale o da un Poligono di tiro comunale o privato autorizzato dal Sindaco, riportante l'esito positivo di una prova di tiro effettuata dal cacciatore medesimo, certificata da un Direttore di tiro ovvero da un Istruttore di tiro, consistente in 5 tiri con carabina, che sarà impiegata durante l esercizio venatorio, dotata di mirino ottico (in appoggio sul banco) su bersaglio di diametro di 15 cm. posto a 100 metri di distanza (il cacciatore deve centrare detto bersaglio con almeno 4 colpi) avranno attribuiti +3 punti nel proprio punteggio. Nelle giornate e nelle aree in cui si pratica la caccia al cinghiale in forma collettiva, la caccia al capriolo potrà essere effettuata, al mattino, solo fino alle ore 8: Ferimento o colpo mancato. In caso di ferimento, il cacciatore di selezione è tenuto ad avvalersi obbligatoriamente di un conduttore con cane da traccia indicato dall A.T.C. RN1. Delle operazioni di recupero dovranno essere sempre informati anche i Responsabili e/o i Viceresponsabili di Distretto o loro Sostituti. In caso di animale ferito o non ritrovato nelle immediate vicinanze del tiro, si richiede di conservare gli eventuali reperti organici reperiti, per poterli far visionare dal conduttore di cane da traccia. Nel caso non si possa assistere il conduttore nel recupero, tali reperti dovranno essere usati come indicatori del punto di tiro. E vietato sparare a capi di capriolo posti ad oltre 150 metri di distanza. I punti relativi alla segnalazione corretta di capo ferito, non sono cumulabili per più interventi e saranno assegnati esclusivamente in base alle indicazioni fornite dal Conduttore di cane da traccia e/o dai Responsabili e/o Viceresponsabili di Distretto. In caso di colpo mancato si fa obbligo, oltre alla verifica approfondita sul campo, di avvertire sempre i Responsabili e/o Viceresponsabili di Distretto e di registrare il colpo sul foglio di uscita. Se il conduttore del cane da traccia, in base al sopralluogo, valuta la ferita provocata dal colpo non compatibile con la vita dell'animale si procederà al ritiro della fascetta assegnata considerando il capo abbattuto ma non recuperato. Pagina 11 di 12

12 12 Modalità di assegnazione del punteggio ai fini del prelievo. N. Descrizione Punteggio 1 Assegnazione capo di classe ogni capo 2 Assegnazione maschio di classe I - 5 ogni capo 3 Assegnazione maschio di classe II - 20 ogni capo 4 Abbattimento corretto e completo di tutti gli animali assegnati Abbattimento di maschi delle classi I, II, III al posto di femmine - 50 ogni errore 6 Abbattimento di femmine al posto di maschi - 20 ogni errore 7 Abbattimento di maschi di classe superiore a quella assegnata - 50 ogni errore 8 Abbattimento di maschi di classe inferiore a quella assegnata - 20 ogni errore 9 Errori tra femmine e classe 0-5 ogni errore 10 Abbattimento di capo defedato + 8 ogni capo 11 Segnalazione ferimento capo (con ritrovamento capo o reperti) + 2 ogni segnalazione 12 "Qualità" del trofeo dei capi abbattuti da + 2 a 4 ogni capo 13 Valutazione preparazione materiale osseo consegnato da 0 a 2 ogni capo 14 Quarta uscita di censimento oltre le 3 (obbligatorie o aggiuntive) Ulteriori 3 uscite di censimento aggiuntive (di cui 2 mattutine) Miglioramenti ambientali ed opere di prevenzione danni + 2 ogni prestazione 17 Partecipazione a programmi di studio approvati dalla Provincia + 2 ogni prestazione 18 Mancata o fraudolenta compilazione (schede e/o materiali) Dichiarazioni mendaci o fuorvianti (schede e/o materiali) Ritardata consegna del trofeo Ritardata consegna dei materiali (schede, materiali o altro) Mancato abbattimento con zero uscite Mancato abbattimento con effettuazione da 1 a 4 uscite Mancato abbattimento con effettuazione da 5 a 8 uscite (ad esclusione dei cacciatori obbligati all accompagnamento) Non dichiarazione del colpo mancato Non dichiarazione del capo ferito Mancato conferimento al centro di rilevamento Mancato conferimento al centro di rilevamento entro le 24 ore Mancata partecipazione all'assemblea annuale Violazione di norme sul prelievo da -5 a Non corretta presentazione della spoglia al centro di rilevamento Mancata presenza durante le uscite di accompagnamento Mancata partecipazione a richiesti interventi di prevenzione Sparo a distanza superiore ai 150 metri Prova di Tiro presso un TSN con carabina usata in selezione Costruzione di altane utilizzate per la caccia al Capriolo + 5 ogni altana 37 Mantenimento in efficienza di altane utilizzate per il Capriolo + 3 ogni altana Documento predisposto dalla Commissione Ungulati nella seduta del 24/03/2014 Approvato dal Consiglio Direttivo dell A.T.C. RN1 nella seduta del 26/03/2014 Pagina 12 di 12

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