GLI ACQUISTI VERDI: ASPETTI METODOLOGICI E RIFERIMENTI SCIENTIFICI. L APPROCCIO DI FEDERCHIMICA

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1 GLI ACQUISTI VERDI: ASPETTI METODOLOGICI E RIFERIMENTI SCIENTIFICI. L APPROCCIO DI FEDERCHIMICA Workshop Comprare verde Bologna, 29 novembre 2006 R. Saettone

2 IL GPP NELLA LEGISLAZIONE Il Piano di implementazione di Johannesburg indica che le autorità pubbliche dovrebbero essere incoraggiate ad integrare gli obiettivi di sviluppo sostenibile nei processi decisionali, inclusi quelli che riguardano la pianificazione per lo sviluppo locale, gli investimenti e gli acquisti pubblici, attraverso lo sviluppo e la diffusione di prodotti e servizi compatibili con l ambiente, Green Public Procurement (GPP).

3 IL GPP NELLA LEGISLAZIONE (segue) Secondo Federchimica, l attuazione del GPP deve essere coerente con le normative ambientali in vigore o in corso di attuazione (es. Direttiva 2004/12/CE sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio), con le risoluzioni del Consiglio d Europa per l abbattimento delle barriere nell utilizzo di nuove tecnologie e materiali (2002) e con le iniziative volontarie dell industria ( Programma Responsible Care, Product Stewardship, Vinyl 2010 ).

4 LE LINEE GUIDA DEL GPP La Comunicazione della Commissione Europea al Consiglio e al Parlamento europeo riguardante la Politica Integrata di Prodotto (IPP) richiede di considerare il ciclo di vita di un prodotto e mira a ridurre l impatto ambientale complessivo cercando di evitare che le iniziative incentrate su singole fasi del ciclo di vita si limitino semplicemente a trasferire il carico ambientale su altre fasi.

5 LE LINEE GUIDA DEL GPP: un esempio In alcuni documenti riguardanti il GPP redatti a livello provinciale viene confermato che: l Analisi del Ciclo di Vita (nell acronimo anglosassone LCA) è l approccio più innovativo per conoscere gli impatti ambientali di un prodotto lungo tutto il suo ciclo di vita; l approccio basato sul ciclo di vita consente ad un Amministrazione Pubblica di sostituire i prodotti e servizi con alternative che abbiano un impatto ambientale ridotto durante tutte le fasi del processo produttivo; l LCA è l unico elemento che influenza, direttamente o tramite gli Ecolabel, il GPP.

6 LCA Basandosi sugli LCA ci si rende chiaramente conto di come le materie plastiche non solo siano almeno equiparabili ad altri materiali dal punto di vista AMBIENTALE e di TUTELA per la salute del consumatore/utilizzatore, ma spesso risultino inequivocabilmente migliori. FRAMEWORK di un LCA Lo scopo di un LCA è quello di fornire un metodo standard per la valutazione dell impatto ambientale di un prodotto attraverso il suo intero ciclo di vita. DEFINIZIONE SCOPI ED OBIETTIVI ANALISI DELL INVENTORY DATABASE INTERPRETAZIONE APPLICAZIONI DIRETTE Sviluppo e miglioramento di prodotti Pianificazione di strategie Messa a punto di public policies Marketing altro VALUTAZIONE DELL IMPATTO AMBIENTALE

7 LCA (segue) Risulta inoltre evidente come LCA sia l unico strumento comune da usarsi come approccio alle diverse tematiche ambientali. Program Agreements Integrated Waste Management LCA LCA Ecolabelling ed EPD LCA Life Cycle Thinking LCA LCA Ecoincentivi Green Public Procurement LCA LCA LCA EMS Ecotasse Best Available Technologies Aree di maggiore interesse

8 L applicazione del Life Cycle Assessment Tuttavia, tali principi, a giudizio di Federchimica, non trovano attualmente riscontro concreto, in quanto le scelte di approvvigionamento di prodotti/servizi non risultano effettivamente basate su valutazioni tecnicoscientifiche, supportate da studi di LCA, né tantomeno in linea con i moderni criteri di sostenibilità che accanto alla valenza ambientale valorizzano a pari titolo anche quelle economiche e sociali.

9 GLI STRUMENTI DEL GPP Il GPP dovrebbe indicare criteri oggettivi fondati su inoppugnabili e condivisi studi scientifici, e favorire prodotti e servizi certificati con metodologie collaudate sulla base di studi analitici accertati ed accettati dal mondo scientifico e istituzionale.

10 GLI STRUMENTI DEL GPP (segue) Quindi, dovrebbero essere evitate discriminazioni nei confronti di prodotti e servizi non giustificate da evidenze scientifiche. Solo in tal modo sarà possibile evitare che un prodotto/servizio si riveli nel tempo più pericoloso del prodotto/servizio che ha sostituito.

11 GLI STRUMENTI DEL GPP (segue) Federchimica, come metodologia di approccio al problema, suggerisce studi settoriali costi/benefici (es: stoviglie monouso, bottiglie, cancelleria per uffici, ecc.), in grado di generare una "graduatoria" eco-sostenibile dei differenti manufatti proposti.

12 GLI STRUMENTI DEL GPP (segue) Si sottolinea, inoltre, come il Principio di Precauzione vada applicato solo nei casi di grave irreversibilità come l'estinzione di una specie animale, la diminuzione della bio-diversità o gravi impatti sulla salute pubblica. Tale principio è chiaramente non applicabile alle problematiche che solitamente vedono coinvolto il GPP nella gestione degli aspetti ecologici inerenti le gare di acquisto.

13 L INDUSTRIA CHIMICA A SOSTEGNO DELLE POLITICHE AMBIENTALI L'Industria Chimica in generale, e quella delle meterie plastiche in particolare, sono impegnate a sostenere politiche ambientali efficienti ed innovative, che le vedono sostenitrici attive di uno sviluppo ecologicamente sostenibile, in grado di conciliare esigenze ambientali, economiche e sociali.

14 L INDUSTRIA CHIMICA A SOSTEGNO DELLE POLITICHE AMBIENTALI (segue) E chiaro che la competitività economica delle sostanze chimiche deve essere valutata in un ampio contesto. Ad esempio, per le materie plastiche, ogni decisione deve essere inserita all'interno di una corretta politica di riciclo, recupero e smaltimento, abbinata a comprovati studi di LCA, per la valutazione dell impatto ambientale. In questo modo, si offre alle Ammistrazioni Pubbliche Locali la possibilità di realizzare nel concreto un approccio innovativo ed intelligente, che sia in grado di combinare le suddette esigenze.

15 ALCUNE PROPOSTE SUL GPP Il GPP dovrebbe tenere in stretta considerazione le prescrizioni ed i criteri dettati dalla normativa vigente, costantemente in evoluzione e in linea con il progresso scientifico. Al riguardo, si evidenzia come l orientamento normativo e giurisprudenziale in tema di appalti pubblici imponga l adozione di criteri attinenti a principi di logica, di ragionevolezza e d imparzialità.

16 ALCUNE PROPOSTE SUL GPP (segue) Si può praticare il Green Public Procurement solo se tiene conto di tutte le conseguenze derivanti dalla messa al bando (o dall accettazione) di determinati prodotti. E indispensabile, quindi, che i criteri del GPP prendano in considerazione l intero Ciclo di Vita di un Prodotto, tenendo presente gli effetti economici e sociali che il prodotto stesso ed il suo ciclo produttivo hanno sulle comunità coinvolte. A questo proposito, Federchimica sottolinea l opportunità di parlare di Sustainable Public Procurement (SPP) e non di Green Public Procurement. Dovrebbero, quindi, essere favoriti esclusivamente i criteri che contribuiscono a stimolare il miglioramento dei prodotti, l innovazione e la ricerca elaborati con il contributo del sistema imprenditoriale.

17 ALCUNE PROPOSTE SUL GPP (segue) Devono essere favoriti tutti gli strumenti che consentano la garanzia sull accettabilità (o la messa al bando) di determinati prodotti. Non può essere accettato che i prodotti vengano inseriti nelle Raccomandazioni alla Amministrazione Pubblica senza che le conseguenze del loro utilizzo (o della loro messa al bando) siano accertate con metodi scientifici inoppugnabili. A tal proposito, è raccomandabile, come metodologia di valutazione dell impatto ambientale del prodotto, l LCA, integrata da un analisi costi benefici per la misurazione della valenza economica e sociale del prodotto stesso.

18 ALCUNE PROPOSTE SUL GPP (segue) Si auspica l attivazione di strumenti di confronto/dialogo tra l Industria e le AA.PP. al fine di cogliere tutte le sinergie possibili e pervenire a risultati e scelte sostenute dai più ampi contributi scientifici.

19 In genere, il GPP e gli Ecolabel non discriminano le plastiche in quanto tali; Il GPP e gli Ecolabel dedicano particolare attenzione alla quantità di rifiuti in plastica derivanti dai prodotti monouso e dal packaging

20 I RIFIUTI DI MATERIALE PLASTICO: NON UN PROBLEMA MA UNA OPPORTUNITÀ

21 Il recupero dei rifiuti in plastica A seconda della loro natura, i rifiuti in plastica si presentano a diverso grado di purezza (monomatericità) o di contaminazione (grassi, oli, adesivi etc ). Spesso prima di poter procedere ad una specifica metodologia di recupero può rendersi necessario un pretrattamento del rifiuto stesso. Metodologia di recupero Processo Tipologia del rifiuto riciclo meccanico estrusione pulito, monomaterico e rigranulazione feedstock decomposizione trattato, anche sporco delle plastiche nei ed eterogeneo loro componenti primari recupero energetico incenerimento con non trattato, anche recupero di energia eterogeneo e sporco la migliore opzione di recupero è in funzione della tipologia di rifiuto

22 Il criterio di ecoefficienza Da quanto espresso prima si può evincere che i rifiuti plastici sono: totalmente valorizzabili una preziosa fonte di energia recuperabile E estremamente importante che non vi siano gerarchie precostituite per le diverse forme di recupero. La scelta di impiego della più idonea metodologia di recupero deve dipendere da criteri di ecoefficienza. L ecoefficienza è l indicatore atto a valutare la miglior metodologia di recupero secondo criteri ambientali ed economici. Osservando questo criterio si potrà tracciare un percorso verso il recupero sostenibile del rifiuto, traendone tutti i vantaggi possibili sotto l aspetto ecologico, economico e sociale.

23 Ecoefficienza nel recupero dei rifiuti da monouso Uno studio condotto da TNO per conto di APME (ora PlasticsEurope) pubblicato nel 2000 dimostra come la massima ecoefficienza nella valorizzazione de rifiuti in plastica derivanti da imballaggi monouso si ottenga tramite l impiego di diverse metodologie di valorizzazione. Il 15% di riciclo meccanico unitamente all 85% di recupero energetico (termovalorizzazione) risulta il miglior compromesso tra ridotto impatto ambientale ed impegno economico. Spostandosi verso quote più elevate di riciclo meccanico si osserva un progressivo aumento dei costi a fronte di un irrilevante spostamento nei valori di impatto ambientale.

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