Specifiche tecniche costituzione layer EFA

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1 Specifiche tecniche costituzione layer EFA 6 Febbraio 2015 Pagina i di 37

2 Sommario 1 Riferimenti Normativi Premessa Ipotesi operativa Presupposti: Fasi operative previste per la Creazione del nuovo layer EP - AIE (LF EFA) Fase 1 - Elaborazione Generale su tutto il territorio Fase 2 - Intersezione e Approfondimento grafico: Dettaglio delle fasi operative Fase 1: Elaborazione generale su tutto il territorio Nazionale Fase 2: Elaborazione raffinata solo nelle isole delle grandi aziende ed approfondimento degli Efa aggiuntivi Fotointerpretazione ed integrazione degli elementi sotto i due metri Tipologie di EFA previste dall allegato II al Reg. (UE) 639/ Definizioni adottate per il lavoro di digitalizzazione del Layer-EFA Terrazzamenti - codice 790: definizione e modalità di delimitazione dei terrazzamenti per la costituzione del Layer-Efa Siepi e Fasce alberate codice 788: definizione e modalità di delimitazione delle Siepi e Fasce alberate per la costituzione del Layer- Efa: Alberi in filare codice definizione e modalità di delimitazione degli Alberi in filare per la costituzione del Layer-Efa: Margini dei campi codice 789: definizione e modalità di delimitazione dei Margini dei campi per la costituzione del Layer-Efa: Alberi isolati codice 793: definizione e modalità di delimitazione degli Alberi isolati per la costituzione del Layer-Efa: Fossati e canali codice 786: Definizione e modalità di delimitazione dei Fossati per la costituzione del Layer-EFA Stagni e laghetti codice 784: ii

3 5.7.1 definizione e modalità di delimitazione degli stagni per la costituzione del Layer-EFA Fasce tampone ripariali codice 791: Definizione e modalità di delimitazione delle FASCE TAMPONE per la costituzione del Layer-EFA Muretti in pietra tradizionali codice 787: Definizione e modalità di delimitazione dei Muri in pietra tradizionali per la costituzione del Layer- EFA iii

4 1 Riferimenti Normativi o Reg (UE) 1306/2013; Reg (UE) 1307/2013; Reg (UE) 639/2014; Reg (UE) 640/2014 o Guidance Document On The Land Parcel Identification System (LPIS) Under Articles 5, 9 and 10 of Commission Delegated Regulation (Eu) No 640/2014 (DSG/2014/33_LPIS_guideline_Final) o Guidance Document On The Establishment Of The Efa-Layer Referred To In Article 70(2) Of Regulation (Eu) 1306/2013 (DSG/2014/31_EFA_Layer_guideline_Final) o DECRETO 6513 del 18 novembre Disposizioni nazionali di applicazione del regolamento (UE) n. 1307/2013 o DECRETO 23 gennaio Disciplina del regime di condizionalità o Comunicazione ISAMM ai sensi dell articolo 46 del Reg (UE) 1307/2013 e dell Rt. 65 del Reg 639/ Premessa Il regolamento 1307/2013 Art. 46 (8) prevede che: Gli Stati membri comunicano alla Commissione le decisioni di cui al paragrafo 2 entro il 1 o agosto 2014 e ogni altra decisione di cui ai paragrafi 3, 5, 6 o 7 entro il 1 agosto dell'anno precedente la loro applicazione. L Art. 65 (2)(a) del Reg. (UE) 639/2014 prevede inoltre che: Nella comunicazione da trasmettere entro il 1 agosto 2014 a norma dell articolo 46, paragrafo 8, del regolamento (UE) n. 1307/2013 gli Stati membri comunicano alla Commissione quanto segue: a) le rispettive decisioni in merito alle aree da considerare come area di interesse ecologico tra quelle elencate all articolo 46, paragrafo 2, primo comma, del regolamento (UE) n. 1307/2013, che devono essere integrate, entro il 1 ottobre 2014, da informazioni dettagliate su tali decisioni, in particolare sulle condizioni applicabili a queste aree in virtù delle decisioni degli Stati membri; b) informazioni dettagliate sull uso dei fattori di conversione e di ponderazione di cui all articolo 46, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 1307/2013. c) Il considerando 44 del Regolamento UE N 1307 del 2014 definisce così le motivazioni per le quali è considerato importante mantenere o costituire delle Aree di Interesse Ecologico: d) in particolare, al fine di salvaguardare e migliorare la biodiversità nelle aziende agricole. L'area di interesse ecologico dovrebbe consistere in aree che incidono direttamente sulla biodiversità, come terreni lasciati a riposo, elementi caratteristici del paesaggio, terrazze, fasce tampone, superfici oggetto di imboschimento e superfici agroforestali, o in aree che incidono indirettamente sulla biodiversità attraverso un uso ridotto dei fattori di produzione in azienda, quali aree coperte da colture intercalari e manto vegetale nella stagione invernale. e) nei regolamenti Comunitari che integrano e completano le regole per la gestione del cosiddetto greening è prevista la costituzione, all interno del sistema LPIS di ciascuno Stato Membro, di un LAYER_EFA e stabiliscono le scadenze precise per la sua realizzazione: Pagina di 37

5 f) Ai sensi dell articolo 46 (1) del regolamento (UE) N 1307/2013: Quando i seminativi di un'azienda coprono più di 15 ettari, l'agricoltore provvede affinché, a decorrere dal 1 gennaio 2015, una superficie corrispondente ad almeno il 5 % dei seminativi dell'azienda dichiarati dall'agricoltore (.omissis) sia costituita da aree di interesse ecologico. g) Ai sensi dell'articolo 70 (2) del regolamento (UE) 1306/2013 gli Stati membri garantiscono che il sistema di identificazione delle parcelle agricole (SIPA) contenga un livello di riferimento (Layer-EFA) per accogliere le aree di interesse ecologico (EFA) da completare per l'anno dichiarativo h) Lo scopo di questo cosiddetto Layer-EFA è di supportare gli agricoltori nella loro domanda annuale al fine di dichiarare correttamente la superficie, la posizione ed il tipo dei singoli EFA. Pertanto i poligoni (le linee e/o i punti) disegnati diventano disponibili per fornire le informazioni pertinenti dello strato EFA come base per la domanda geo-spaziale). i) Inoltre, le informazioni del Layer-EFA rappresentano la base di controllo e di riferimento amministrativo per i controlli amministrativi incrociati del BPS (Basic Payment Scheme - ), tra le aree di interesse ecologico dichiarate individualmente da un produttore e le potenziali aree di interesse ecologico disponibili. Relativamente alle Aree di interesse Ecologico (AIE o EFA) ed agli EP l Italia ha preso le seguenti decisioni: 1 Agosto 2014 utilizzare tutte le EFA elencate nell allegato II del Reg 639/2014 tranne le colture intercalari ed il manto vegetale (la copertura verde) di cui all art. 46 del R 1307/2014 lettera i. utilizzare sempre i fattori di conversione e di ponderazione suggeriti dall allegato 9 al Reg 639/ Ottobre 2014 adottati come EFA gli elementi del paesaggio (EP) già riconosciuti dal regime di condizionalità (terrazzamenti, Siepi, Alberi isolati, Alberi in filare, muretti a secco) sono stati inoltre definiti i parametri dimensionali dei diversi elementi, utilizzando però non sempre parametri dimensionali coerenti con le specifiche Refresh. per le EFA non riconosciute come EP sono stati adottati i parametri dimensionali indicati nell allegato II al Reg. 639/2014. Successivamente la DG SR del Mipaaf ha introdotto nel DM condizionalità (ancora in itinere) alcune modifiche, introducendo tra gli EP anche alcuni elementi delle sistemazioni idraulico agrarie caratteristiche (fossi e canali) e riportando i parametri delle siepi a quelli stabiliti dalle specifiche Refresh. 15 Ottobre 2014 emissione da parte della DG AGRI D3 della Commissione della versione definitiva delle linee guida sul Lpis e sulla costituzione del Layer-EFA (DSG/2014/33 e DSG/2014/31) Pagina di 37

6 3 Ipotesi operativa 3.1 Presupposti: (sommario - backward- forward) l obbligo del mantenimento delle Aree di Interesse Ecologico (AIE - EFA) riguarda le aziende con superficie a seminativo superiore ai 15 Ha (soglia fissata al 5%). Al contempo, su tutto il territorio Nazionale, diventa necessario individuare geograficamente anche per le aziende con meno di 15 ettari di seminativo gli elementi del paesaggio eleggibili a contributo. È importante considerare che: Tutti gli elementi del paesaggio ad eccezione di quelli sotto i due metri di larghezza (che sono già contenuti nella superficie eleggibile) diventano superficie eleggibile e per misurare questa superficie deve essere utilizzato il poligono Reale. Tutti gli elementi del paesaggio sono anche EFA. Non tutti gli EFA sono elementi del paesaggio e questi (EFA non EP) sono considerati superficie eleggibile a contributo solo nella misura in cui concorrono al raggiungimento dell obbligo del 5%. Alcuni EFA ed EP percepiscono anche dei premi previsti da misure dello sviluppo rurale e le dimensioni massime ammesse per queste misure possono non essere le stesse di quelle definite per le EFA, nasce quindi la necessità di codificare comunque anche gli elementi Non Validi. Il calcolo della superficie valida ai fini del conteggio della percentuale di EFA è virtuale e deve partire, nella maggior parte dei casi, dalla lunghezza dell elemento che quindi deve essere calcolata utilizzando i fattori di correzione e di ponderazione indicati nell allegato 2 del regolamento 369/2014. Solo in pochi casi, per gli elementi non lineari, il calcolo parte dalla superficie (laghetti, boschetti) o dal numero degli elementi (alberi isolati) Di conseguenza tutti i poligoni EFA lineari (siepi, filari, fasce ripariali, muretti a secco, margini dei campi, fossi) devono essere trasformati in linee o comunque ne va calcolata la lunghezza ed è necessario che tale calcolo sia automatico nel senso che quando il poligono viene modificato, la sua lunghezza deve essere ricalcolata automaticamente. Rimane la necessità di disporre della superficie reale degli Elementi del Paesaggio ai fini del computo delle superfici eleggibili e degli Efa non elementi del paesaggio perché (se in eccesso) rimangono superfici non eleggibili. 3.2 Fasi operative previste per la Creazione del nuovo layer EP - AIE (LF EFA) (sommario - backward- forward) La costituzione del Layer EP AIE si può considerare suddivisa in due fasi principali sostanzialmente diverse: Pagina di 37

7 3.2.1 Fase 1 - Elaborazione Generale su tutto il territorio. A partire dallo strato Refresh Esteso attuale una procedura automatica classifica le geometrie già presenti in funzione della loro conformità con le dimensioni stabilite. Tale lavorazione viene realizzata sullo strato Refresh Esteso attuale in continuo sull intero territorio nazionale con il requisito del mantenimento della coerenza topologica e geometrica con lo strato di partenza. Sulla base delle regole estrapolate dalla legislazione Comunitaria e Nazionale che stabiliscono i requisiti delle diverse AIE - EP e sulla base della codifica Refresh Esteso attuale (RE) utilizzata nella normale attività di fotointerpretazione Refresh vengono stabiliti i codici di uso del suolo da prendere in considerazione come EFA potenziali. Tali elementi vengono evidenziati e successivamente classificati in base alla loro larghezza per suddividerli in: Elementi non conformi che rimangono non eleggibili come elementi del paesaggio e non validi ai fini del conteggio delle percentuali greening. Elementi dimensionalmente congruenti e quindi eleggibili come Elementi del Paesaggio e potenzialmente validi ai fini EFA (classificazione automatica) Solo dopo la fase di fotointerpretazione alcuni elementi dimensionalmente congruenti diventeranno anche potenzialmente adiacenti assumendo un grado di validità maggiore (sebbene sempre potenziale) ai fini EFA (valutazione dell adiacenza al seminativo da parte dell operatore o del sw) Pagina di 37

8 3.2.2 Fase 2 - Intersezione e Approfondimento grafico: Nuova elaborazione dello strato refresh esteso limitata alla superficie delle aziende con obbligo EFA (con più di 15 ettari dichiarati come seminativi) e successivo approfondimento degli EFA aggiuntivi così ottenuti relativamente a: Coerenza semantica con le definizioni (vedi definizioni). Verifica della stabilità nel tempo. Verifica dell effettiva adiacenza così come definita nelle linee guida della commissione (EFALayer_guideline) Individuazione e disegno degli elementi non presenti nello strato Refresh perché di larghezza inferiore ai due metri (o perché non precedentemente previsti) con linee o punti sulla base di quanto definito dal Regolamento 639/2014. all interno del territorio appartenente alle aziende con più di 15 ha di seminativo lo strato modificato creato nella prima fase viene rivisto e integrato: a. da quei poligoni che non hanno una corrispondenza univoca che vengono classificati in seguito all analisi dei fotointerpreti. b. dagli elementi di larghezza inferiore ai due metri non presenti nello strato Refresh che vengono digitalizzati su un layer separato. 4 Dettaglio delle fasi operative Si riporta di seguito una breve descrizione relativa alle due principali fasi di lavoro. 4.1 Fase 1: Elaborazione generale su tutto il territorio Nazionale Il nuovo layer sarà classificato, attraverso una apposita procedura di valutazione della congruenza dimensionale in modo da suddividere le sezioni dei poligoni come EFA ok EFA non ok 1. Tale classificazione viene effettuata in questa fase su tutto il territorio Nazionale con un set di codici ridotto che prevede una trasformazione univoca: I codici RE da estrarre in questa fase dovranno essere solo i codici più sicuri in considerazione del fatto che la porzione di territorio non dichiarata da Grandi aziende non sarà più riguardata dai fotointerpreti ed è quindi importante che non contenga elementi dubbi. Su questi elementi il software applica una transcodifica automatica trasformando il codice RE nel codice AIE/EP corrispondente e classificandolo in funzione della congruenza dimensionale in EFA-OK o EFA-KO secondo quanto riportato nella tabella 1 seguente: Tabella 1 codici Refresh (Agricolo ed Esteso) e codice EP-AIE corrispondente attribuito nella fase 1. Pagina di 37

9 codici RE di interesse per le EFA/EP Nazionali Output classificazione cod Ag descrizione Agricola cod Est descrizione estesa vincoli dimensionali EP/EFA descrizione codice EP-EFA - KO codice EP- EFA-OK no operatore 690 ACQUE 329 Corsi d'acqua, canali e idrovie larghezza < 10m fossati di larghezza inferiore ai 10 metri rimane ACQUE 335 Invasi e piccoli bacini d'acqua area < 3000 m2 stagni e laghetti rimane ACQUE 333 vegetazione ripariale larghezza < 10 metri fasce tampone ripariali rimane ACQUE 786 fossi e canali larghezza < 10m fossati di larghezza inferiore ai 10 metri diventa TARE 781 Siepi e filari larghezza < 20m siepi e fasce alberate rimane TARE 344 vegetazione ripariale larghezza < 10 metri fasce tampone ripariali rimane TARE 347 Gruppo di Alberi generico area < 3000 m2 boschetti rimane AREE DI SERVIZIO RISO 366 Corsi d'acqua, canali e idrovie larghezza < 10m fossati di larghezza inferiore ai 10 metri diventa SIEPI 781 SIEPI larghezza < 20m siepi e fasce alberate rimane Pagina di 37

10 Inoltre per l estrazione dei boschetti sotto i 3000 metri quadrati di superficie verranno processati i seguenti codici: cod Ag descrizione Agricola cod Est descrizione estesa vincoli descrizione EFA cod EP/EFA -OK 650 BOSCHI 300 Boschi di latifoglie area < 3000 m2 boschetti BOSCHI 301 Boschi di conifere area < 3000 m2 boschetti BOSCHI 302 Boschi misti di conifere e latifoglie area < 3000 m2 boschetti PASCOLO (TARA 50%) 358 Boschi di latifoglie area < 3000 m2 boschetti PASCOLO (TARA 50%) 359 Boschi di conifere area < 3000 m2 boschetti PASCOLO (TARA 50%) 360 Boschi misti di conifere e latifoglie area < 3000 m2 boschetti PASCOLO (TARA 20%) 659 PASCOLO (TARA 20%) 351 Boschi di latifoglie area < 3000 m2 boschetti Boschi di conifere area < 3000 m2 boschetti PASCOLO (TARA 20%) 353 Boschi misti di conifere e latifoglie area < 3000 m2 boschetti Fase 2: Elaborazione raffinata solo nelle isole delle grandi aziende ed approfondimento degli Efa aggiuntivi. La classificazione in questa fase viene limitata alle isole aziendali delle aziende con più di 15 ha di seminativo con un set di codici più esteso. La classificazione sarà quindi impostabile e reiterabile e automaticamente visibile anche sui nuovi poligoni disegnati in questo caso sarà incrementato il set dei codici da prendere in considerazione con alcune codifiche meno sicure in considerazione del fatto che comunque queste zone saranno riguardate dai fotointerpreti. i codici ambigui aggiunti in questa fase non hanno una transcodifica univoca e quindi non permettono la trasformazione automatica. Pagina di 37

11 Di conseguenza vengono importati come tali e proposti all operatore, solo dopo che l operatore ha deciso come classificarli sarà possibile far partire l analisi di congruenza dimensionale che separerà gli EFA-OK dagli EFA-KO. Sugli EFA-OK in questo caso l operatore farà una ulteriore analisi sull adiacenza al seminativo per stabilire se l elemento può essere considerato valido ai fini EFA oppure no. (NB si tratta di una proposta di adiacenza che il produttore dovrà confermare in fase dichiarativa). Tabella 2 codici Refresh (Agricolo ed Esteso) e codici EP-AIE corrispondenti da attribuire ai poligoni Refresh nella fase 2. cod Ag descrizione Agricola cod Est descrizione estesa vincoli dimensionali EP/EFA descrizione codice KO codice OK no operatore codice EFA OK adiacenza 690 ACQUE 329 Corsi d'acqua, canali e idrovie larghezza < 10m fossati di larghezza inferiore ai 10 metri rimane E 690 ACQUE 335 Invasi e piccoli bacini d'acqua area < 3000 m2 stagni e laghetti rimane E 690 ACQUE 333 vegetazione ripariale larghezza < 10 metri fasce tampone ripariali rimane E 690 ACQUE 786 fossi e canali larghezza < 10m fossati di larghezza inferiore ai 10 metri diventa E 780 TARE 781 Siepi e filari larghezza < 20m siepi e fasce alberate valutare dimensi one x bosco o 785 rimane TARE 344 vegetazione ripariale larghezza < 10 metri fasce tampone ripariali diventa E 780 TARE 347 Gruppo di Alberi generico area < 3000 m 2 boschetti diventa E 779 AREE DI SERVIZIO FUNZIONALI ALLA COLTURA 366 Corsi d'acqua, canali e idrovie larghezza < 10m fossati di larghezza inferiore ai 10 metri diventa E 781 SIEPI 781 SIEPI larghezza < 20m siepi e fasce alberate valutare dimensi one x bosco o 783 rimane Pagina di 37

12 TARE 342 Cespuglieti l operatore classifica con uno dei codici EP/EFA e solo dopo scatta l analisi dimensionale. 780 TARE 343 Vegetazione sclerofilla - Macchia mediterranea l operatore classifica con uno dei codici EP/EFA e solo dopo scatta l analisi dimensionale. 780 TARE 782 Aree incolte a vegetazione erbacea spontanea all'interno di aree seminabili l operatore classifica con uno dei codici EP/EFA e solo dopo scatta l analisi dimensionale. Inoltre per l estrazione dei boschetti sotto i 3000 metri quadrati di superficie verranno elaborati i seguenti codici: cod Ag descrizione Agricola cod Est descrizione estesa vincoli descrizione EFA codice EFA KO codice EFA OK no operatore codice EFA OK 650 BOSCHI 300 Boschi di latifoglie area < 3000 m2 boschetti rimane E 650 BOSCHI 301 Boschi di conifere area < 3000 m2 boschetti rimane E 650 BOSCHI 302 Boschi misti di conifere e latifoglie area < 3000 m2 boschetti rimane E 654 PASCOLO (TARA 50%) 358 Boschi di latifoglie area < 3000 m2 boschetti rimane E 654 PASCOLO (TARA 50%) 359 Boschi di conifere area < 3000 m2 boschetti rimane E 654 PASCOLO (TARA 50%) 360 Boschi misti di conifere e latifoglie area < 3000 m2 boschetti rimane E 659 PASCOLO (TARA 20%) 351 Boschi di latifoglie area < 3000 m2 boschetti rimane E 659 PASCOLO (TARA 20%) 352 Boschi di conifere area < 3000 m2 boschetti rimane E 659 PASCOLO (TARA 20%) 353 Boschi misti di conifere e latifoglie area < 3000 m2 boschetti rimane E il risultato dell elaborazione e della classificazione automatica consiste in una serie di poligoni EFA/EP potenziali che saranno evidenziati nello strato visibile al fotointerprete che mantiene comunque la visibilità anche dello strato Refresh circostante e geometricamente solidale. la procedura di riclassificazione automatica lavora su due gruppi di codici che saranno trattati in maniera diversa secondo le relazioni riportate nelle tabelle precedenti: nel caso in cui ci sia una relazione univoca tra il codice RE di partenza e quello nuovo, secondo le correlazioni riportate in tabella: o i poligoni che passano l esame dimensionale (cioè di dimensioni congruenti con quelle stabilite dalle regole) vengono automaticamente ri-codificati con il nuovo codice corrispondente all AIE/EP pertinente (tabella 1). o I poligoni di dimensioni non ammissibili manterranno il codice Refresh Esteso di partenza (che diventa il codice che tornerà nel Suolo-Agea anche in caso che rimangano non congruenti) ma rimarranno comunque evidenziati per indicare al fotointerprete di verificare la correttezza delle geometrie che ne determinano l esclusione. Pagina di 37

13 Nel caso in cui invece non ci sia una corrispondenza univoca tra codice di partenza e nuovo codice, i poligoni manterranno il codice Refresh Esteso di partenza e dovranno essere rivisti durante la fase di fotointerpretazione successiva per raggiungere una classificazione definitiva. i codici EP-EFA che sarà possibile attribuire da parte del fotointerprete sono tutti quelli disponibili per le EFA; Una volta attribuito uno dei codici EP-EFA disponibili in funzione del codice attribuito la procedura di valutazione dimensionale dovrà essere lanciata nuovamente per stabilire la validità degli elementi. Questa operazione potrà anche corrispondere con una procedura di verifica prima del salvataggio Fotointerpretazione ed integrazione degli elementi sotto i due metri In questa fase il fotointerprete lavorerà unicamente all interno del territorio delle aziende interessate dall obbligo delle EFA (con più di 15 ha di seminativo) ed all interno di questi territori, solamente nelle zone per le quali l uso del suolo Refresh risulti compatibile con la necessità di individuazione delle Efa: cioè per i seminativi e per i prati. Di seguito si riporta l elenco dei codici di uso del suolo Refresh Agricolo per i quali è necessario procedere al rilievo degli elementi di larghezza inferiore ai due metri: Tabella 3 - usi del suolo sui quali è necessario rilevare le Aree di interesse Ecologico di larghezza inferiore ai due metri codice RA descrizione codice RA 638 PRATO PERMANENTE (SENZA TARA) 666 AREE SEMINABILI 557 SERRE 655 ARBORETO CONSOCIABILE (CON COLTIVAZIONI ERBACEE) 166 SEMINATIVO CONSOCIATO CON COLTIVAZIONI ARBOREE 138 PASCOLO CONSOCIATO CON COLTIVAZIONI ARBOREE Nei territori individuati dagli usi del suolo indicati nella tabella il tecnico fotointerprete: procederà innanzitutto all analisi dei poligoni Efa forniti dal sw (ottenuti a seguito della procedura informatica di valutazione dimensionale) navigando nel territorio aziendale per verificare la correttezza geometrica e la codifica dei poligoni proposti nonché la adiacenza e la ammissibilità come EFA attribuendo le codifiche relative dopodiché dovrà integrare nello strato tutti gli elementi mancanti non oggetto di refresh disegnandoli su di un nuovo layer lineare-puntuale/poligonale che dovrà contenere tutti gli elementi lineari di larghezza inferiore ai 2 metri precedentemente non esclusi dalla superficie eleggibile come ad esempio muretti a secco, canali, terrazzamenti etc.) ed anche gli alberi isolati sopra ai seminativi. I possibili codici da utilizzare per questi elementi che possono essere puntuali o lineari sono i seguenti: codice Descrizione codice EFA tipo di elemento EFA 793 ALBERI ISOLATI puntuale 783 ALBERI IN FILARE lineare 786 FOSSATI E CANALI lineare 787 MURETTI TRADIZIONALI lineare 788 SIEPI E FASCE ALBERATE lineare 789 MARGINI DEI CAMPI lineare 790 TERRAZZAMENTI lineare Pagina di 37

14 791 FASCE TAMPONE RIPARIALI lineare 4.3 Tipologie di EFA previste dall allegato II al Reg. (UE) 639/2014 Elementi caratteristici Fattore di conversione (m/albero/m2) Fattore di ponderazione fattore di conversione in superficie applicando entrambi i fattori) Terreni lasciati a riposo (per m 2 ) n. p. 1 1 m 2 Terrazze (per metro lineare) m 2 Elementi caratteristici del paesaggio Siepi/fasce alberate (per metro lineare) m 2 Alberi isolati (per albero) 20 1,5 30 m 2 Alberi in filari (per metro lineare) m 2 Gruppi di alberi/ boschetti nel campo (per m 2 ) n. p. 1,5 1,5 m 2 Bordi dei campi (per metro lineare) 6 1,5 9 m 2 Stagni (per m 2 ) m 2 Fossati (per metro lineare) m 2 Muretti di pietra tradizionali (per metro lineare) Altri elementi caratteristici non elencati sopra, ma protetti dalla BCAA 7, dal CGO 2 o CGO 3 (per m 2 ) m 2 n. p. 1 1 m 2 Fasce tampone (per metro lineare) 6 1,5 9 m 2 Ettari agroforestali (per m 2 ) n. p. 1 1 m 2 Fasce di ettari ammissibili lungo i bordi forestali (per metro lineare) Senza produzione 6 1,5 9 m 2 Con produzione 6 0,3 1,8 m 2 Superfici con bosco ceduo a rotazione rapida (per m 2 ) Superfici oggetto di imboschimento ai sensi dell articolo 32, paragrafo 2, lettera b), punto ii) (per m 2 ) n. p. 0,3 0,3 m 2 n. p. 1 1 m 2 Superfici con colture azoto-fissatrici (per m 2 ) n. p. 0,7 0,7 m 2 Allegato II al REGOLAMENTO DELEGATO (UE) N. 639/2014 DELLA COMMISSIONE che integra il regolamento Pagina di 37

15 (UE) n. 1307/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio recante norme sui pagamenti diretti agli agricoltori nell'ambito dei regimi di sostegno previsti dalla politica agricola comune e che modifica l'allegato X di tale regolamento Pagina di 37

16 5 Definizioni adottate per il lavoro di digitalizzazione del Layer-EFA Nell impostare il lavoro di fotointerpretazione delle EFA le definizioni adottate sono state mutuate dalla legislazione Comunitaria in vigore e da quella Nazionale in virtù dell appartenenza degli elementi considerati al novero di quelli protetti dalla nuova BCAA Terrazzamenti - codice 790: Il Reg. 639/2014 stabilisce che gli Stati Membri possono adottare sole le terrazze protette dalla condizionalità (nuova BCAA 7) o allargare anche ad altre terrazze. L Italia ha aderito con la comunicazione del 1 Ottobre all adozione delle terrazze già protette prevedendo una altezza minima del muretto di contenimento di 50 centimetri L altro elemento introdotto dal DM condizionalità è la lunghezza minima di 25 metri. Nel refresh le strutture di contenimento dei ripiani coltivati sono state considerate all interno dell appezzamento eleggibile quando di larghezza inferiore ai due metri. nello strato di uso del suolo del Refresh quindi i terrazzamenti non sono identificati con un codice particolare e molto spesso gli elementi di sostegno dei ripiani di coltivazione non sono neanche delimitati come tare. Esiste invece un catalogo dei terrazzamenti che delimita su di un layer informativo separato da quello dell uso del suolo, le zone interessate dal fenomeno definizione e modalità di delimitazione dei terrazzamenti per la costituzione del Layer-Efa Parametri: o Lunghezza minima 25 metri o Altezza minima 0,5 metri i terrazzamenti EFA andranno disegnati come linee posizionate al centro della struttura che sostiene il ripiano di coltivazione (scarpata, muro, etc.). I terrazzamenti andranno digitalizzati solo se sul ripiano di coltivazione è presente un seminativo, cosa peraltro abbastanza rara in Italia. Quando le strutture di sostegno siano più larghe dei 4 metri ammessi come larghezza massima generalmente si parla più propriamente di gradonamenti o ciglionamenti con piazzali di coltivazione più larghi e pendenza più lievi dove diventa più probabile la presenza di seminativi. In questi casi peraltro le strutture di sostegno dei ripiani andranno classificate e (disegnate come poligoni) come bordi dei campi o, nel caso in cui siano coperte da vegetazione arborea o arbustiva come siepi. Pagina di 37

17 5.2 Siepi e Fasce alberate codice 788: Il Reg. 639/2014 stabilisce per le siepi e fasce alberate una larghezza massima di 10 metri e propone un fattore di conversione di 5 ed un fattore di ponderazione di 2. L Italia con la comunicazione del 1 Ottobre stabilisce che la siepe appartiene agli EP protetti dal GAEC 7 e sostituisce di conseguenza la definizione regolamentaria con quella Nazionale che prevede una larghezza massima di 20 metri. Il DM condizionalità definisce invece per la siepe: Per siepi e fasce alberate si intendono delle strutture lineari, regolari od irregolari, costituite prevalentemente da specie vegetali arboree ed arbustive e situate generalmente lungo i margini delle strade, dei fossi, dei campi nelle zone agrarie. La larghezza minima è di 2 metri; la larghezza massima di 20 metri; la lunghezza minima di 25 metri; con copertura arboreo-arbustiva > 20% definizione e modalità di delimitazione delle Siepi e Fasce alberate per la costituzione del Layer- Efa: per la definizione delle siepi e fasce alberate si adotta la definizione Refresh peraltro ripresa quasi integralmente dal DM condizionalità (ancora in discussione): Rientrano in questa categoria le siepi definite come strutture lineari, regolari od irregolari, costituite prevalentemente da specie vegetali arboree ed arbustive e situate generalmente lungo i margini delle strade, dei fossi, dei campi nelle zone agrarie. Il codice siepi e filari viene introdotto dalla campagna 2010 allo scopo di individuare sul territorio questo elemento caratteristico del paesaggio agrario italiano importantissimo come serbatoio di biodiversità e come elemento di protezione ambientale: Il grado di copertura della vegetazione arborea/arbustiva deve essere maggiore del 20%. Gli elementi da considerare per definire una siepe sono i seguenti: o larghezza minima di 2 metri (Refresh) o larghezza massima di 20 metri o lunghezza minima di 25 o copertura arboreo-arbustiva >20% sono di pertinenza della siepe le superfici erbacee che ne contornano i margini. si ritiene solamente di aggiungere che le eventuali zone non vegetate di pertinenza andranno considerate parte della siepe fino ad una larghezza massima (della fascia non vegetata di bordo) di 2 metri per parte. Al di là di questa larghezza massima sarà compito del fotointerprete separare codeste zone dalla siepe come elemento diverso e valutare se rispondono alla definizione di bordo del campo o altro (DM). Pagina di 37

18 Le siepi al di sotto dei 2 metri di larghezza (totale della siepe) devono essere disegnate come linee in quanto sono già considerate appartenenti alla parcella agricola e sono valide ai fini EFA. Ai fini EFA avranno validità solamente le siepi che sono adiacenti ad un terreno seminativo o ad un altro Elemento del Paesaggio valido come EFA (bordo del campo, canale protetto da BCAA7) adiacente a sua volta ad un seminativo. Le Siepi sono già presenti come tali nello strato Refresh Esteso, sebbene il codice utilizzato fino ad oggi le considerava insieme ai filari di alberi, sarà quindi necessario nella fase di raffinamento del Layer-EFA separarle da questi ultimi che andranno ri-classificati con il relativo codice di nuova introduzione (783 filari di alberi). Il procedimento operativo prevede: l analisi automatica di tutti i poligoni Siepe (781) per la valutazione della larghezza e della lunghezza al fine di separare i poligoni Validi ai fini EFA (che rientrano nei parametri stabiliti) da quelli che risultano non coerenti. Solo entro i confini delle aziende soggette agli obblighi EFA, cioè le aziende con più di 15 ettari a seminativo con le esclusioni previste dall Art. 4 (a) e (b) del Reg. (UE) 1307/ i fotointerpreti 2 Il paragrafo 1 non si applica alle aziende: a) i cui seminativi sono utilizzati per più del 75 % per la produzione di erba o altre piante erbacee da foraggio, per terreni lasciati a riposo, investiti a colture di leguminose o sottoposti a una combinazione di tali tipi di impieghi, a condizione che i seminativi non sottoposti a tali impieghi non siano superiori a 30 ettari; Pagina di 37

19 procederanno ad una analisi di congruenza semantica con le definizioni date nel presente paragrafo con particolare attenzione a: o Valutazione di tutti i poligoni considerati non validi dalla classificazione automatica al fine di confermarne l esclusione o in alternativa recuperarne la validità quando l esclusione sia dovuta ad esempio ad una eccessiva larghezza del poligono originatesi per l accorpamento di elementi diversi (ad esempio Siepe e Fossato o Siepe e Bordo del campo) che se separati possono ritornare all interno dei parametri previsti. o Valutazione della congruenza semantica per tutti gli elementi (validi e non validi) o Valutazione dell adiacenza e della disponibilità Le siepi precedentemente codificate come Bosco perchè confluenti in un bosco vanno separate e riclassificate come siepi per permettere al SW la verifica dei requisiti dimensionali ed il successivo trattamento. 5.3 Alberi in filare codice 783 Il Reg. 639/2014 stabilisce che i filari di Alberi devono essere composti di alberi con chioma del diametro minimo di 4 metri distanziati tra di loro per lo meno 5 metri lungo il filare e propone un fattore di conversione di 5 ed un fattore di ponderazione di 2. L Art. 16 (2) del DM 6513 del 18 Novembre 2014 aggiunge che: Ai sensi dell articolo 45, paragrafo 4, del regolamento (UE) n. 639/2014, sono considerati, in filari o isolati, anche gli alberi con chioma di diametro inferiore a quattro metri appartenenti alle specie di cui all allegato II, (cipresso piramidale e pioppo cipressino) facente parte integrante del presente decreto, nonché gli alberi compresi negli elenchi di cui all articolo 7 della legge 14 gennaio 2013, n (vedere registro degli alberi monumentali). Il DM condizionalità S.O. 14 del 24 marzo 2015 precisa che Per filare si intende un andamento lineare e/o sinuoso caratterizzato dalla ripetizione di elementi arborei in successione o alternati. Senza specificare diametri minimi o distanze. Nel Refresh sono ad oggi accorpati con le siepi con la stessa definizione (vedi punto precedente) definizione e modalità di delimitazione degli Alberi in filare per la costituzione del Layer-Efa: per la costituzione del Layer-EFA Si considerano alberi in filare le formazioni costituite da una singola fila di alberi con andamento lineare e/o sinuoso caratterizzate dalla ripetizione di elementi arborei in successione o alternati con funzione di frangivento o separazione dei campi o altre, con diametro della chioma minimo di 4 metri per tutti gli alberi che viene ridotto ad 1 metro per il pioppo cipressino ( populus nigra italica ) e per i cipressi mediterranei ( cupressus sempervirens ). L elemento filare va considerato nella sua interezza è b) la cui superficie agricola ammissibile è costituita per più del 75 % da prato permanente, utilizzata per la produzione di erba o altre piante erbacee da foraggio o investita a colture sommerse per una parte significativa dell'anno o per una parte significativa del ciclo colturale o è sottoposta a una combinazione di tali tipi di impieghi, a condizione che i seminativi non sottoposti a tali impieghi non siano superiori a 30 ettari. 3 La legge definisce l gli alberi monumentali : a) l'albero ad alto fusto isolato o facente parte di formazioni boschive naturali o artificiali ovunque ubicate ovvero l'albero secolare tipico, che possono essere considerati come rari esempi di maestosita' e longevita', per eta' o dimensioni, o di particolare pregio naturalistico, per rarita' botanica e peculiarita' della specie, ovvero che recano un preciso riferimento ad eventi o memorie rilevanti dal punto di vista storico, culturale, documentario o delle tradizioni locali; b) i filari e le alberate di particolare pregio paesaggistico, monumentale, storico e culturale, ivi compresi quelli inseriti nei centri urbani; c) gli alberi ad alto fusto inseriti in particolari complessi architettonici di importanza storica e culturale, quali ad esempio ville, monasteri, chiese, orti botanici e residenze storiche private. E stabilisce che, entro sei mesi dall'entrata in vigore, i comuni devono identificare principi e criteri per il censimento degli alberi monumentali nel proprio territorio e fornire questa informazione alla rispettiva Regione, la quale, a sua volta, entro i successivi sei mesi redige l'elenco regionale e lo trasmette al Corpo Forestale dello Stato (CFS). Pagina di 37

20 continuità ecologica e funzionale non si considereranno come interruzioni di continuità eventuali fallanze ne si misureranno le distanze tra le piante; il disegno andrà interrotto esclusivamente in corrispondenza di interruzioni reali quali passaggi di strade canali o fabbricati. Si considerano di pertinenza del filare di alberi le eventuali zone di pertinenza non coltivate, vegetate o no della larghezza massima di due metri per parte. Al di là di questa larghezza massima sarà compito del fotointerprete separare codeste zone dalla siepe come elemento diverso e valutare se rispondono alla definizione di bordo del campo o altro (DM). Verranno considerati EFA i filari di alberi adiacenti ai seminativi ad un altro Elemento del Paesaggio valido come EFA (bordo del campo, canale protetto da BCAA) adiacente a sua volta ad un seminativo. (vedi documento di lavoro Efa-Layer paragrafo 5.1 esempio 7 e successivi) La procedura di digitalizzazione degli alberi in filare è molto simile a quella già descritta per le Siepi in quanto, come già detto, gli alberi in filare nel layer Refresh sono stati considerati fino ad oggi alla stessa stregua delle Siepi. Il procedimento operativo prevede: l analisi automatica di tutti i poligoni Siepe (781) per la valutazione della larghezza e della lunghezza (ma con parametri differenti larghezza massima 6 metri?) al fine di separare i poligoni Validi ai fini EFA (che rientrano nei parametri stabiliti) da quelli che risultano non coerenti. Solo entro i confini delle aziende soggette agli obblighi EFA, cioè le aziende con più di 15 ettari a seminativo con le esclusioni previste dall Art. 4 (a) e (b) del Reg. (UE) 1307/ i fotointerpreti procederanno ad una analisi di congruenza semantica con le definizioni date nel presente paragrafo con particolare attenzione a: o Valutazione di tutti i poligoni considerati non validi dalla classificazione automatica al fine di confermarne l esclusione o in alternativa recuperarne la validità quando l esclusione sia dovuta ad esempio ad una eccessiva larghezza del poligono originatesi per l accorpamento di elementi diversi (ad esempio Siepe e Fossato o Siepe e Bordo del campo) che se separati possono ritornare all interno dei parametri previsti. o Valutazione della congruenza semantica per tutti gli elementi (validi e non validi) o Valutazione dell adiacenza e della disponibilità Successivamente a tutti i poligoni Filare-EFA individuati come EFA validi verrà applicato un algoritmo che produca una linea bisecante (virtuale o reale) dalla quale ricavare la lunghezza da registrare come attributo del Layer-Efa al fine dell applicazione dei fattori di conversione e di ponderazione per l attribuzione della superficie utile al fine del soddisfacimento degli obblighi greening. I filari di alberi che occupano al suolo una larghezza inferiore ai due metri saranno digitalizzati come linee NB - potrebbe sembrare un incongruenza sostenere che un elemento che come condizione di esistenza ha quella di essere composto da piante con una larghezza della chioma maggiore di 4 metri vada digitalizzato come linea quando di larghezza inferiore ai due metri. In realtà spesso le chiome non corrispondono alla superficie sottratta alle coltivazioni perché le lavorazioni si spingono sotto la chioma ed è questo uno dei casi in cui un filare di alberi con chiome di dimensione sufficiente a definirlo tale Pagina di 37

21 può avere una larghezza sul terreno inferiore ai 2 metri. L altro è quello delle eccezioni previste dal Decreto Ministeriale, cioè quello del cipresso piramidale e del pioppo cipressino. alberi in filari Alberi in filare digitalizzati (linea) Pagina di 37

22 5.4 Margini dei campi codice 789: (back - forward) Il Reg. 639/2014 stabilisce che sono ammissibili come EFA i margini dei campi di larghezza compresa tra 1 e 20 metri sui quali è assente ogni produzione agricola e propone un fattore di conversione applicabile ad un elemento lineare di 6 ed un fattore di ponderazione di 1,5. la comunicazione ISAMM del 1 ottobre non li considera come Elementi del Paesaggio protetti dalla condizionalità ma li attiva come EFA e ne conferma i parametri dimensionale accettando inoltre entrambi i fattori di conversione e ponderazione proposti dal Reg. 639 Il Layer Refresh non li considerava ma il codice 782 del Refresh esteso è spesso stato utilizzato per identificare questo tipo di elementi territoriali. Classe RE 782: Aree incolte a vegetazione erbacea spontanea all'interno di superfici seminabili Il codice 782 è stato utilizzato per dettagliare il codice tare 780 per quegli elementi aventi le seguenti caratteristiche: o situate in zone a seminativo ma non soggette ad alcuna lavorazione (attuale e futura); o coperte da vegetazione erbacea spontanea; o poste in corrispondenza di piccoli impluvi sede del drenaggio superficiale delle acque, di piccoli affioramenti rocciosi o di aree scoscese. o Con superficie compresa tra 100 e 1000 mq. o In questa classe sono stati compresi i muretti a secco delimitati e classificati come 780 nel RA. Peraltro essendo elementi di bordo non eleggibili è probabile che in alcuni casi siano stati accorpati ad altri elementi lineari prevalenti definizione e modalità di delimitazione dei Margini dei campi per la costituzione del Layer-Efa: ai fini del lavoro di costituzione del Layer EFA si considerano Margini dei campi tutte quelle superfici di forma tendenzialmente lineare, non coltivate, situate al margine di un campo coltivato, normalmente utilizzate come aree di servizio e/o non coltivate perché difficilmente lavorabili o con funzioni di sostegno o comunque ausiliarie dei campi adiacenti o delle strade (scarpate, terrapieni) o dei fossi o canali, non arborate né cespugliate o con vegetazione arboreo arbustiva di densità e continuità tale da non poter essere considerate siepi; sono incluse le capezzagne quando assumono la dignità di elementi stabili nel tempo. e sono escluse le strade anche sterrate poderali o interpoderali con funzioni permanenti ed esclusive di trasporto, le uniche strade ammesse sono le capezzagne che servono esclusivamente il fondo sul quale insistono. Dimensioni: larghezza compresa tra 1 e 20 metri. Lunghezza maggiore di 25 metri digitalizzazione dei margini dei campi Solo entro i confini delle aziende soggette agli obblighi EFA, cioè le aziende con più di 15 ettari a seminativo con le esclusioni previste dall Art. 4 (a) e (b) del Reg. (UE) 1307/ i fotointerpreti Pagina di 37

23 procederanno ad una analisi di congruenza semantica con le definizioni date nel presente paragrafo con particolare attenzione a: o Valutazione di tutti i poligoni con codice 782 non trattati dalla classificazione automatica e dei poligoni trasformati dalla suddetta classificazione in automatico (validi e non validi) che potrebbero contenere dei margini dei campi, al fine: di confermarne l esclusione o in alternativa recuperarne la validità quando l esclusione sia dovuta ad esempio ad una eccessiva larghezza del poligono originatasi per l accorpamento di elementi diversi (ad esempio Siepe e Fossato o Siepe e Bordo del campo) che se separati possono ritornare all interno dei parametri previsti. o Valutazione della congruenza semantica per tutti gli elementi (validi e non validi) o Valutazione dell adiacenza e della disponibilità o Digitalizzazione ex novo o correzione degli elementi non precedentemente censiti o classificati con codici differenti. o Riclassificazione dei poligoni erroneamente classificati. Successivamente a tutti i poligoni Margine del campo individuati come EFA validi verrà applicato un algoritmo che produca una linea bisecante (virtuale o reale) dalla quale ricavare la lunghezza da registrare come attributo del Layer-Efa al fine dell applicazione dei fattori di conversione e di ponderazione per l attribuzione della superficie utile al fine del soddisfacimento degli obblighi greening. Pagina di 37

24 Esempi della validità come EFA di diversi tipi di margini erbacei presenti nelle nostre aree pianeggianti (rielaborato da Genghini e Nardelli 2005). bordo del campo Pagina di 37

25 bordo del campo digitalizzato (poligono) Pagina di 37

26 5.5 Alberi isolati codice 793: Il Reg 639 definisce come albero isolato qualsiasi albero con diametro della chioma maggiore di 4 metri e distanza da ogni altro albero superiore ai 5 metri e propone un fattore di conversione di 20 ed un fattore di ponderazione di 1,5. la comunicazione ISAMM del 1 ottobre attiva gli alberi isolati come EFA confermandone i parametri dimensionali ed accettando entrambi i fattori di conversione e ponderazione proposti dal Reg La condizionalità riconosce come elementi del paesaggio solamente gli alberi appartenenti al Registro Nazionale degli Alberi Monumentali o tutelati da legislazione regionale e nazionale definizione e modalità di delimitazione degli Alberi isolati per la costituzione del Layer-Efa: Si considerano Alberi isolati tutti gli alberi situati al di sopra di un terreno coltivato a seminativo con Dimensioni: Diametro della chioma superiore ai 4 metri Distanza da ogni altro albero o EFA superiore ai 5 metri Nel Layer EFA gli Alberi isolati andranno digitalizzati come punti. Non sono da considerare alberi isolati quelli situati al di sopra di un'altra EFA come ad esempio una siepe o un bordo del campo, se si considera l albero non si considera l EFA e/o viceversa. gli alberi da frutta non possono essere considerati alberi isolati. 5.6 Fossati e canali codice 786: Il Reg 639 (articolo 45 (4)) definisce i fossati o canali di scolo validi ai fini EFA come: fossati di larghezza massima di 6 metri, compresi i corsi d acqua aperti utilizzati per l irrigazione o per lo scolo delle acque in eccesso. Non sono considerati aree di interesse ecologico i canali con pareti di cemento; lo stesso Regolamento propone un fattore di conversione di 3 ed un fattore di ponderazione di 2. Il DM condizionalità S.O. 14 del 23 marzo 2015 introduce tra gli elementi del paesaggio protetti dalla BCAA 7 le sistemazioni idraulico agrarie caratteristiche definendole come: i reticoli di regimazione delle acque che abbiano carattere di stabilità nel tempo e di integrazione con l ambiente agrario circostante. Sono ricompresi i fossi e canali aziendali, comprensivi delle scarpate inerbite o coperte da vegetazione spontanea, con una larghezza massima totale di 10 metri. Nel Refresh i fossi ed i canali di scolo sono digitalizzati (quando di larghezza superiore ai due metri) come acque o qualche volta come tare quando è più difficile distinguerli dagli elementi adiacenti Definizione e modalità di delimitazione dei Fossati per la costituzione del Layer-EFA Pagina di 37

27 Devono essere considerati i fossati ed i solchi aperti stabili utilizzati a scopo irriguo o con funzione di drenaggio e raccolta delle acque in eccesso e le loro pertinenze cioè le sponde anche vegetate e le scarpate esterne che sostengono gli argini fino ad una larghezza totale di 10 metri. I fossati per essere considerati validi ai fini EFA devono essere adiacenti ad un terreno coltivato a seminativo o ad un altro elemento del paesaggio protetto dal BCAA 7 adiacente a sua volta ad un seminativo. Durante la digitalizzazione dei fossati i codici Refresh Esteso da tenere in considerazione nella prima fase di analisi automatica saranno: 329 Corsi d acqua 366 corsi d acqua (riso) Sui poligoni selezionati verrà realizzata l analisi automatica per la valutazione della congruenza parametrica (lunghezza minima 25 metri larghezza massima 10 metri) al fine di separare i poligoni Validi ai fini EFA (che rientrano nei parametri stabiliti) da quelli che risultano non coerenti. Solo entro i confini delle aziende soggette agli obblighi EFA, cioè le aziende con più di 15 ettari a seminativo con le esclusioni previste dall Art. 4 (a) e (b) del Reg. (UE) 1307/ i fotointerpreti procederanno ad una analisi di congruenza semantica con le definizioni date nel presente paragrafo con particolare attenzione a: o Valutazione di tutti i poligoni considerati non validi dalla classificazione automatica al fine di confermarne l esclusione o in alternativa recuperarne la validità quando l esclusione sia dovuta ad esempio ad una eccessiva larghezza del poligono originatasi per l accorpamento di elementi diversi (ad esempio Siepe e Fossato o Siepe e Bordo del campo) che se separati possono ritornare all interno dei parametri previsti. In questo contesto verranno anche classificati con il proprio codice tutti quegli elementi definitivamente identificati come elementi diversi dai fossati. o Riclassificazione dei poligoni erroneamente classificati. o Digitalizzazione ex novo o correzione degli elementi non precedentemente censiti o classificati con codici differenti. o Valutazione della congruenza semantica per tutti gli elementi (validi e non validi) o Valutazione dell adiacenza e della disponibilità o Attribuzione degli attributi di validità agli elementi ritenuti VALIDI Successivamente a tutti i poligoni Fossato individuati come EFA validi verrà applicato un algoritmo che produca una linea bisecante (virtuale o reale) dalla quale ricavare la lunghezza. Questa dimensione verrà registrata come attributo del Layer-Efa al fine dell applicazione dei fattori di conversione e di ponderazione per il calcolo della superficie utile al fine del soddisfacimento degli obblighi greening. I fossati di larghezza inferiore ai due metri che non erano presenti nel Layer RE, verranno invece individuati immediatamente come linee la cui lunghezza verrà direttamente utilizzata per il calcolo della superficie utile. o Nelle sistemazioni di pianura, con campi baulati, non andranno disegnate le scoline di primo ordine cioè i fossi laterali delle baulature o Vanno digitalizzati i fossi di ordine superiore, dal secondo in poi (cioè i collettori alla testa del campo nei quali sfociano le scoline). Pagina di 37

28 o Se alberati vanno sempre digitalizzati perché segnale di permanenza. baulature - cosa digitalizzare fossati digitalizzati (come linee) 5.7 Stagni e laghetti codice 784: Il Reg 639 (articolo 45 (4)) definisce gli stagni validi ai fini delle EFA così: Pagina di 37

29 o stagni della superficie massima di 0,1 ha. Non sono considerati aree di interesse ecologico i serbatoi di cemento o di plastica; gli Stati membri possono fissare una dimensione minima per gli stagni e possono decidere di includere nella dimensione degli stagni una fascia con vegetazione ripariale lungo le rive larga fino a 10 metri. Essi possono stabilire criteri per garantire che gli stagni abbiano un valore naturale tenendo conto del ruolo positivo degli stagni naturali per la conservazione degli habitat e delle specie (Reg 639/2014 art.46 (4) (4))).; lo stesso Regolamento propone un fattore di ponderazione di 1,5 applicabile alla superficie senza fattori di conversione. la comunicazione ISAMM del 1 ottobre: o attiva gli stagni come EFA e li considera come Elementi del Paesaggio protetti dalla condizionalità (BCAA 7) o accoglie anche le fasce di vegetazione ripariale lungo le rive (fino ad una larghezza massima di 10 metri) ed il fattore di ponderazione proposto di 1,5. o ribadisce come ulteriore criterio per garantire il valore naturale che gli stagni per essere considerati EFA non devono essere impermeabilizzati con cemento o con materiali plastici e che devono appartenere ad un paesaggio caratteristico. La condizionalità (BCAA 7 DM 16 Ottobre in itinere) proteggerà gli stagni come elementi caratteristici del paesaggio ma non ne definisce le dimensioni ne caratteristiche peculiari. La circolare Agea sulla condizionalità definisce gli stagni e laghetti protetti dalla BCAA7 come: i bacini idrici naturali, o quelli artificiali purché non siano impermeabilizzati con cemento o materie plastiche, di superficie inferiore o uguale a m 2. In considerazione del fatto che il livello dell acqua dello stagno può variare di anno in anno e nel corso di uno stesso anno, l area protetta dalla presente BCAA è individuata dal limite della vegetazione di sponda o delle eventuali pertinenze quali terrapieni di contenimento, purché inerbiti o coperti da vegetazione ripariale. nel Refresh (Esteso) vengono considerati invasi e piccoli bacini (codice 335) i bacini idrici di superficie inferiore ai m 2 con la seguente definizione che in sostanza non da nessuna valutazione del valore naturale: Superfici naturali o artificiali coperte da acque, destinate fondamentalmente ad utilizzazioni irrigue ma anche con altra destinazione produttiva (piccoli bacini idroelettrici, vasche antincendio, abbeveratoi, bacini di potabilizzazione, laghetti per la pesca sportiva, vasche adibite ad allevamenti ittici ecc.) aventi superficie < 1ha definizione e modalità di delimitazione degli stagni per la costituzione del Layer-EFA Si considerano stagni i bacini idrici naturali o artificiali purché non impermeabilizzati con cemento o plastica di dimensioni inferiori a m 2 compresi gli elementi di pertinenza quali sponde non coperte dall acqua, terrapieni di contenimento, eventuale vegetazione ripariale, bordi non coltivati per salvaguardare l integrità del bacino etc. Durante la digitalizzazione degli stagni il codice Refresh Esteso da prendere in considerazione nella prima fase sarà sostanzialmente il 335 invasi e piccoli bacini Digitalizzazione: gli stagni andranno digitalizzati come poligoni che comprendano anche le zone di pertinenza. Nel caso in cui le pertinenze si configurino come EFA a se stante, queste andranno digitalizzate con le regole pertinenti al tipo di EFA specifico. Pagina di 37

30 Saranno considerati EFA VALIDI gli stagni ed i laghetti adiacenti almeno con uno dei lati ad un terreno seminativo in considerazione del fatto che essendo elementi del paesaggio appartengono alla parcella agricola ai sensi dell articolo 9 (2) del Reg. (UE) 640/2014. Il compito dei fotointerpreti per questo tipo di elementi consiste essenzialmente: nella verifica della congruenza semantica degli elementi proposti dalla selezione automatica e nella separazione degli elementi validi da quelli non validi sotto questo profilo. Nella valutazione della validità sotto il profilo della posizione. Nella classificazione ultima degli elementi in: validi e non validi ai fini EFA. Il fattore di ponderazione applicabile di 1,5 verrà applicato direttamente alla superficie del poligono senza ulteriori trasformazioni. 5.8 Fasce tampone ripariali codice 791: Il Reg 639 (articolo 45 (4)) definisce come Fasce tampone suscettibili di essere riconosciute come EFA:... o il tipo di fasce tampone lungo i corsi d acqua prescritto dalla BCAA 1 e dal CGO 1 o 10 di cui all allegato II del regolamento (UE) n. 1306/2013 (che sostituiscono la norma 5 nei nuovi regolamenti) o e altri tipi di fasce tampone. La larghezza minima di queste altre fasce tampone è fissata dagli Stati membri, ma non può essere inferiore a 1 metro. Le fasce sono ubicate su un terreno a seminativo o ad esso adiacenti, in modo tale che il loro bordo lungo corra parallelo alla riva di un corso d acqua o di un corpo idrico. Lungo i corsi d acqua esse possono includere fasce con vegetazione ripariale di larghezza fino a 10 metri. Sulle fasce tampone è assente qualsiasi produzione agricola. In deroga al divieto di produzione, gli Stati membri possono autorizzare il pascolo o lo sfalcio, purché la fascia resti distinguibile dal terreno agricolo contiguo. la comunicazione ISAMM del 1 ottobre: o attiva questo tipo di elemento come EFA. o Accetta i fattori di conversione e ponderazione proposti dal Regolamento 639, rispettivamente di: 6 e di 1,5. o Stabilisce come larghezza minima della FT 1 metro e come larghezza massima 10 metri. o raccoglie la possibilità di considerare come EFA anche altre fasce tampone diverse da quelle protette dal regime della condizionalità. La condizionalità (BCAA 1 e CGO 1 e 10 - DM 16 Ottobre in itinere) prevede: o BCAA 1: il rispetto di determinate condizioni per l esecuzione degli interventi di fertilizzazione organica e inorganica sul terreno adiacente ai corsi d acqua; Pagina di 37

31 la costituzione/non eliminazione di una fascia stabilmente inerbita spontanea o seminata di larghezza pari a 5 metri, che può ricomprendere anche specie arboree o arbustive qualora presenti, adiacente ai corpi idrici superficiali di torrenti, fiumi o canali. Tale fascia è definita fascia inerbita. DM 26 febbraio 2015 N 1420 all art. 11 introduce le Altre fasce tampone Ai sensi dell articolo 45, paragrafo 5 del regolamento (UE) 639/2014, sono incluse nelle fasce tampone le fasce di vegetazione ripariale fino ad una larghezza massima totale di 10 metri. Le fasce tampone non sono previste dalle specifiche Refresh Definizione e modalità di delimitazione delle FASCE TAMPONE per la costituzione del Layer-EFA per quanto riguarda la costituzione del Layer EFA il lavoro si risolve nella identificazione e delimitazione delle fasce di vegetazione ripariale situate tra un terreno seminativo ed un corso d acqua. Cioè le altre fasce tampone del Regolamento 639 riprese anche dal DM 1420 in quanto elementi stabili del territorio che già contengono anche la parte stabile delle Fasce tampone obbligatorie previste dalla condizionalità. Parametri dimensionali: non c è lunghezza minima larghezza minima 1 metro, larghezza massima 10 metri per ogni sponda la classificazione automatica procederà alla conversione a partire dai codici: o 333 Vegetazione ripariale (tare) o e 344 vegetazione ripariale (acque) in fase di fotointepretazione si procederà alla delimitazione delle fasce ripariali differenziandole dai corsi d acqua ( ) e dal bosco, tenendo conto che sono valide ai fini EFA solo fino ad una larghezza massima di 10 m, la valutazione dimensionale sarà comunque svolta dal SW; per vegetazione ripariale non deve essere considerata solo quella arboreo arbustiva ma anche quella erbacea. Pagina di 37

32 fasce tampone vegetazione ripariale - torrente affluente del Fiume Tevere Marsciano (PG) Refresh sulla vegetazione ripariale del fiume tevere e di un suo affluente 5.9 Muretti in pietra tradizionali codice 787: Il Reg 639 (articolo 45 (4)) definisce i muretti in pietra tradizionali senza fornire limiti dimensionali minimi o massimi. Pagina di 37

33 la comunicazione ISAMM del 1 ottobre: o attiva questo tipo di elemento come EFA. o Indica come unici muri in pietra tradizionali utilizzabili ai fini EFA quelli protetti dalla condizionalità ai sensi della nuova BCAA 7. o Accetta i fattori di conversione e ponderazione proposti dal Regolamento 639, rispettivamente di: 1 e di 1. o Stabilisce i seguenti limiti dimensionali: Altezza minima 0,30 m Altezza massima 5 metri Larghezza minima 0,5 metri Larghezza massima 5 metri Il nuovo DM condizionalità protegge i muretti a secco come elementi caratteristici del paesaggio senza definirne limiti dimensionali fatta eccezione per la lunghezza minima: 25 metri Durante l attività di fotointerpretazione Refresh i muretti a secco non vengono disegnati ma ne viene valutata e registrata la presenza a livello di foglio catastale: sono così definiti: o muri costituiti con il materiale roccioso disponibile sul territorio che nel corso del tempo sono stati costruiti dagli agricoltori, generalmente senza l impiego di malte, nelle zone agricole, con gli obiettivi molteplici di liberare i campi dalle pietre, definirne i confini, contenere il bestiame, stabilizzare zone a rischio di erosione sostenendo i terrapieni, etc. I parametri per la loro individuazione sono: Lunghezza > 25 m Larghezza > 2m Definizione e modalità di delimitazione dei Muri in pietra tradizionali per la costituzione del Layer- EFA Per muretti in pietra tradizionali si intendono i muri costituiti con il materiale roccioso disponibile sul territorio che nel corso del tempo sono stati costruiti dagli agricoltori, generalmente (ma non necessariamente) senza l impiego di malte, nelle zone agricole, con gli obiettivi molteplici di liberare i campi dalle pietre, definirne i confini, contenere il bestiame, stabilizzare zone a rischio di erosione, etc. Possono comprendere gli elementi accessori quali ad esempio vegetazione arborea o arbustiva, aree incolte con vegetazione erbacea o aree rocciose di bordo l insieme dei diversi elementi può raggiungere una larghezza massima di 5 metri; altezza minima 0,3 metri, altezza massima 5 metri, larghezza minima 0,5 metri Come già detto i muretti in pietra tradizionali non sono stati digitalizzati nel Refresh, Infatti pur essendo già definiti dalla normativa Italiana come elementi caratteristici del paesaggio e di conseguenza superficie eleggibile ai sensi dell articolo 9 (2) del Reg. (UE) 640/2014, in genere queste strutture sono di larghezza inferiore o vicina ai due metri e quindi già eleggibili ai sensi dell articolo 1 del medesimo Regolamento (in Pagina di 37

34 quanto rientrano per tradizione nelle buone pratiche agricole di coltivazione od uso del suolo sulle superfici agricole di talune regioni e sono di larghezza inferiore ai 2 metri). quando al muretto però sono associati elementi accessori quali ad esempio siepi aree incolte con vegetazione erbacea o aree rocciose di bordo l insieme dei diversi elementi potrebbe diventare di larghezza consistente. Diventa inoltre necessario ai fini della validità come EFA la valutazione dell adiacenza e della disponibilità. Digitalizzazione: i muretti in pietra tradizionali (il fatto che siano a secco non è più un vincolo) verranno digitalizzati (quando adiacenti ad un terreno coltivato a seminativi o ad altri elementi del paesaggio): come linee poste al di sopra della struttura muraria, eventuali porzioni coperte dalla vegetazione prospiciente il muro potranno essere comprese dalla linea se di lunghezza non eccessiva e quando comunque il muro sia visibile prima e dopo l interruzione di continuità. Come poligono quando il muro con le sue zone accessorie totalizzi una larghezza superiore ai 2. Quindi tendenzialmente sia già presente come poligono Refresh magari con uno dei codici possibili per le tare (782 ad esempio) ed il muro sia visibilmente l elemento più importante dell insieme. Se il muro non è visibile perché coperto dalla vegetazione o è visibile solo in piccola parte il codice da assegnare dovrà essere quello dell elemento visibile prevalente. (ad esempio la siepe il gruppo di alberi o il margine del campo) Durante la fotointerpretazione Refresh molto spesso gli elementi muro tradizionale sono stati lasciati incorporati con elementi adiacenti differentemente codificati (ad esempio strade o tare). Durante la fotointerpretazione EFA questi andranno comunque scorporati: se di larghezza inferiore ai 2 metri andranno disegnati come linee. Se di larghezza superiore ai 2 metri andranno digitalizzati come elemento a se stante e codificati con il codice 787 (muro in pietra tradizionale). Nel caso in cui l insieme dell elemento muro costituito dal muro e dalle sue pertinenze dovessero estendersi per una larghezza superiore ai 5 metri totali: dovrà essere valutata l ipotesi che la parte eccedente (situata tra il muro ed il seminativo) sia classificabile come un altro tipo di EFA ed in caso affermativo dovrà essere delimitato e classificato con il codice pertinente. Se l elemento situato tra il seminativo ed il muro è un EP protetto dalle BCAA allora l elemento muro diventa valido ai fini EFA Altrimenti non deve essere classificato come EFA valido ma come muretto a secco generico viene classificato come tale. Pagina di 37

35 esempio di muretto da digitalizzare con una linea perché di larghezza inferiore ai due metri esempio di muretto a secco da digitalizzare come poligono considerando anche l area di pertinenza Pagina di 37

36 esempio di muretti piuttosto spessi con e senza strutture di pertinenza da digitalizzare Pagina di 37

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