L AMBITO DI APPLICAZIONE DELL ASSICURAZIONE INAIL. PERSONE ASSICURATE (Art. 4 T.U. 1124/1965) LAVORAZIONI ASSICURATE (Art. 1 T.U.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "L AMBITO DI APPLICAZIONE DELL ASSICURAZIONE INAIL. PERSONE ASSICURATE (Art. 4 T.U. 1124/1965) LAVORAZIONI ASSICURATE (Art. 1 T.U."

Transcript

1

2 L AMBITO DI APPLICAZIONE DELL ASSICURAZIONE INAIL PERSONE ASSICURATE (Art. 4 T.U. 1124/1965) LAVORAZIONI ASSICURATE (Art. 1 T.U. 1124/1965)

3 L ASSICURAZIONE INAIL Carattere di esclusività Obbligo Assicurativo Automaticità delle prestazioni I premi assicurativi

4 I LAVORATORI ASSICURATI Per legge sono assicurati tutti gli operai, gli apprendisti, gli impiegati tecnici, quindi tutti coloro che all interno dell azienda svolgono di fatto attività manuale retribuita che li espone al rischio di infortunio e di malattia professionale, e inoltre chi è esposto al rischio anche se non partecipa materialmente alla lavorazione. ipsema: La legge 30 luglio 2010, n. 122 di conversione con modificazioni del D.Lgs. 78/2010, prevede l attribuzione all INAIL delle funzioni già svolte dall IPSEMA I detenuti addetti a lavori condotti direttamente dallo Stato. Inoltre l INAIL è l ente che assicura gli infortuni domestici (cd. ASSICURAZIONE CASALINGHE) L.493/99.

5 EVENTI E CASI TUTELATI Infortunio sul lavoro Infortunio in itinere Le malattie professionali

6 INFORTUNIO SUL LAVORO REQUISITI: Causa violenta Occasione di lavoro Lesione Azione rapida e intensa causata da un agente esterno(es.:di tipo traumatico/termico / psichico ecc ) Connesso all attività lavorativa in modo diretto o indiretto E l effetto consequenziale rappresentato da un danno fisico o psichico all organismo (permanente, temporaneo o morte) Per inabilità permanente ovvero per una inabilità temporanea assoluta superiore a 3 giorni (ovviamente per morte)

7 INFORTUNIO SUL LAVORO CAUSA VIOLENTA Ogni fatto esterno che agisce rapidamente sulla persona in modo da costituire nesso di CAUSA-EFFETTO sulla lesione ESTERNA: dall esterno verso l interno modificando l equilibrio biologico della persona VIOLENTA: di forma acuta RAPIDA: di intensità concentrata in breve lasso di tempo EFFICIENTE: in grado di causare

8 INFORTUNIO SUL LAVORO OCCASIONE DI LAVORO L evento deve rientrare nell ambito del lavoro affidato all assicurato o comunque connesso con la prestazione lavorativa.

9 INFORTUNIO SUL LAVORO OCCASIONE DI LAVORO Infortunio indennizzabile Rischio generico aggravato Rischio specifico Comportamento anche colposo del lavoratore

10 INFORTUNIO SUL LAVORO OCCASIONE DI LAVORO Infortunio non indennizzabile Rischio generico Rischio Elettivo Comportamento doloso del lavoratore

11 INFORTUNIO IN ITINERE (Disciplinato dal Decreto Lgs. 38/2000) Sono compresi nell assicurazione gli infortuni : Occorsi ai lavoratori durante il normale tragitto di andata e ritorno da casa al lavoro Da due luoghi di lavoro, se il lavoratore ha più rapporti di lavoro Durante il percorso di andata e ritorno dal luogo di lavoro a quello di consumazione abituale dei pasti, qualora non sia presente il servizio di mensa aziendale.

12 INFORTUNIO IN ITINERE Sono escluse dalla tutela le interruzioni o le deviazioni dal percorso non dipendenti dal lavoro, non necessitate Si intendono necessitate le interruzioni dovute a: - Cause di forza maggiore - Esigenze essenziali ed improrogabili - adempimento obblighi E coperto l uso del mezzo di trasporto proprio purché necessitato

13 LE FASI DELL INFORTUNIO LA DENUNCIA DI INFORTUNIO 1. Il lavoratore deve informare immediatamente il datore di lavoro dell infortunio occorsogli, anche se di lieve entità, potendo essere al momento non evidente quali conseguenze in futuro possono manifestarsi 2. Il datore di lavoro deve denunciare all INAIL. Entro due giorni da quello in cui ne ha avuto notizia, l infortunio superiore a tre giorni. 3. In caso di infortunio mortale il datore di lavoro deve fare denuncia, fax o telegramma, entro 24 ore dall infortunio stesso.

14 LE FASI DELL INFORTUNIO LA DENUNCIA DI INFORTUNIO E L INTERVENTO DEL PATRONATO Il lavoratore può anche chiedere di sua iniziativa, anche se l infortunio non è stato denunciato, le prestazioni all INAIL, rivolgendosi e rilasciando mandato di patrocinio all ITAL per la tutela nei confronti dell Ente.

15 LA MALATTIA PROFESSIONALE DIFFERENZE CHE DISTINGUONO LA M.P. DALL INFORTUNIO SUL LAVORO Mentre la lesione da infortuni è normalmente localizzata ai singoli organi, la m.p. quasi sempre arreca un pregiudizio all intero organismo Mentre l infortunio è caratterizzato dalla violenza della causa che lo determina, la m.p. insorge per una causa che diluisce i suoi effetti nel tempo e agisce lentamente sull organismo La tecnopatia o M.P. è indennizzabile quando sia stata contratta nell esercizio e a causa delle lavorazioni contemplate nella legge

16 LA MALATTIA PROFESSIONALE La malattia professionale è quella malattia causata o concausata dal lavoro per l azione di agenti nocivi di natura fisica, chimica o biologica MALATTIE PROFESSIONALI TABELLATE (Dpr n 1124/65 D.I. 11/03/08 ) PRESUNZIONE D ORIGINE da cui si rileva il nesso causale tra lavorazione e infermità senza obbligo di prova per il lavoratore Vengono indennizzate solo le malattie riportate nelle tabelle vigenti al momento dell esposizione al rischio Le tabelle prendono in considerazione: - Le patologie e gli agenti che le provocano - Le lavorazioni dalle quali si contrae la M.P. - Il periodo massimo di indennizzo a far data dall abbandono dell attività a rischio MALATTIE PROFESSIONALI NON TABELLATE (Sentenza 179/88 Corte Costituzionale) Il lavoratore deve fornire la prova che la malattia da cui è affetto è originata da causa lavorativa Possono essere indennizzate anche malattie non previste nelle tabelle o manifestatesi successivamente alla fine dell esposizione a rischio

17 LA MALATTIA PROFESSIONALE Esempio di voce tabellare: TABELLA DELLE MALATTIE PROFESSIONALI NELL'INDUSTRIA DI CUI ALL'ART. 3 DEL D.P.R.1124/1965 (ALL. N. 4 AL D.P.R. 1124/1965) MALATTIE (ICD-10) 1) MALATTIE CAUSATE DA ANTIMONIO, LEGHE E COMPOSTI: LAVORAZIONI Periodo massimo di indennizzabilità dalla cessazione della lavorazione a) ANEMIA EMOLITICA (D59.8) Lavorazioni che espongono a stibina. 1 anno b) PNEUMOCONIOSI NON SCLEROGENA (J63.8) 10 anni c) DERMATITE IRRITATIVA DA CONTATTO (L24) 6 mesi d) ALTRE MALATTIE CAUSATE DALLA ESPOSIZIONE Lavorazioni che espongono all'azione dell'antimonio, leghe e composti. 3 anni PROFESSIONALE AD ANTIMONIO, LEGHE E COMPOSTI (ICD10 DA SPECIFICARE)

18 IL RISCHIO AMBIENTALE L assicurazione delle malattie professionali comprende anche il cosiddetto rischio ambientale ossia quel rischio che riguarda quei soggetti che pur non essendo addetti alle lavorazioni espressamente elencate, abbiano contratto la malattia nell ambiente nel quale le lavorazioni si sono svolte.

19 LA DENUNCIA DI MALATTIA PROFESSIONALE Il lavoratore deve informare il datore di lavoro entro 15 giorni dalla manifestazione della malattia stessa Il datore di lavoro deve denunciare all Inail, entro 5 giorni da quando gli è pervenuta la notizia, la m.p. del lavoratore. La denuncia deve essere corredata da certificato medico. Il lavoratore ha la facoltà di richiedere tramite l ITAL, all Inail, le prestazioni a seguito della m.p., qualora l Azienda non l abbia denunciata, così come avviene per l infortunio Certificazione medica di m.p.

20 LE PRESTAZIONI ECONOMICHE L INDENNITA TEMPORANEA Ha lo scopo di sopperire alla perdita del salario subita a causa dell impossibilità temporanea assoluta del lavoratore di svolgere attività lavorativa L azienda è tenuta ad erogare l intera retribuzione per il giorno in cui è avvenuto l evento (se questo ha causato assenza dal lavoro) e il 60% della retribuzione per i tre giorni successivi o la retribuzione prevista dal CCNL L Inail eroga l indennità giornaliera dal quarto giorno successivo a quello dell infortunio per tutto il periodo dell inabilità assoluta, compreso i giorni festivi, fino alla guarigione clinica nelle seguenti misure: - 60% della retribuzione giornaliera dal 4 al 90 giorno - 75% della retribuzione giornaliera dal 91 giorno in poi

21 LE PRESTAZIONI ECONOMICHE 1. Il Patronato ITAL con mandato di patrocinio, può intervenire nell interesse dell assistito chiedendo il pagamento della temporanea anche prima del 20 giorno. L intervento verrà riconosciuto solo se l erogazione dell indennità avverrà successivamente al 20 giorno. 2. Il Patronato potrà richiedere all Inail il prolungamento del periodo di temporanea, qualora il lavoratore non sia in grado di riprendere l attività lavorativa 3. Ove il patronato riscontri inesattezze, errori nel calcolo, deve avanzare ricorso amministrativo 4. Erogazioni ex art /65 Il datore di lavoro non può rifiutarsi di fare anticipazioni sull'indennità per inabilità temporanea quando ne sia richiesto dall'istituto assicuratore.

22 DANNO BIOLOGICO Definizione danno biologico: Lesione dell integrità psicofisica della persona Causa lavorativa dell infortunio/malattia professionale Menomazione dell integrità psicofisica compresa fra il 6% e il 100% Grado di menomazione Fino al 5% Dal 6% al 15% Dal 16% al 100% Indennizzo Nessun indennizzo(franchigia) Indennizzo in capitale per danno biologico Indennizzo in rendita 1 a quota per danno biologico 2 a quota per danno patrimoniale

23 RENDITE REGIME T.U. (ANTECEDENTI IL 25/07/2000) L INAIL indennizzava solo il danno patrimoniale subito dal lavoratore. Grado di inabilità permanente a partire dall 11% Decorre dal giorno successivo alla guarigione clinica Viene erogata per tutta la vita, ovvero se in caso di revisione non scenda sotto l 11% o che la stessa non venga capitalizzata al decennio per le rendite inferiori al 16% MISURA DELLA RENDITA ELEMENTI Retribuzione percepita l anno precedente alla data di infortunio Grado di invalidità riconosciuto In situazioni particolari è previsto per il lavoratore agricolo il RISCATTO DELLA RENDITA.

24 ESEMPIO Prendiamo ad esempio un lavoratore senza familiari a carico, con una retribuzione annua di 15493,70, che riporta la perdita di un rene ( con rene superstite indenne). Con la nuova normativa di cui all art. 13 gli viene riconosciuto un grado di inabilità del 18%. Riceve, come quota per il danno biologico, una rendita annua di 1239,49 a cui si somma la rendita annua per il danno patrimoniale di Euro 1115,54 calcolata nel seguente modo: 15493,70 x 0,4* x 0,18 ** = 1115,54 * Per la nuova tabella dei coefficienti verrà preso in considerazione il 40% della retribuzione annua. ** La retribuzione, determinata secondo i criteri del T.U. e del nuovo articolo 13, viene moltiplicata per il grado percentuale di menomazione, e non come avveniva fino ad per una percentuale inferiore rispetto alla menomazione (vecchio allegato n. 7) Totale rendita annua : 1239, ,54 = 2355,03

25 LE TABELLE DEL DECRETO 38/2000 La nuova tabella delle menomazioni prevista dal Decreto 38, include circa 400 voci, è una tabella unica per il settore industria e agricoltura: - contempla i danni di origine lavorativa conseguenti da infortuni e/o da malattie - ricomprendendo i danni alla salute (il danno estetico, il danno all apparato riproduttivo, ecc.) La tabella per l indennizzo del danno biologico : - contiene le misure del ristoro economico del danno biologico dal 6% al 15%,liquidato in capitale, tenendo conto del sesso e dell età dell assicurato e non del reddito; - è soggetta ad aggiornamenti con decreto ministeriale La tabella indennizzo danno biologico in rendita per inabilità dal 16% al 100%: -indennizzo in rendita per il danno biologico e danno patrimoniale senza tenere conto dell età e del Sesso La tabella dei coefficienti : -Si utilizza per la determinazione della percentuale di retribuzione - Strumento per la valutazione dell ulteriore quota di indennizzo in rendita, relativa alla quota del danno patrimoniale per le menomazioni pari o superiori al 16% - Il coefficiente si applica alla retribuzione effettivamente percepita dall infortunato. Questa tabella tiene conto della categoria di attività di appartenenza dell assicurato e della sua ricollocabilità.

26 DISCIPLINA DEI CASI DI DANNI PLURIMI NEL REGIME DEL D.L. 38 Nel caso in cui l assicurato, già colpito da uno o più eventi lesivi, subisce un nuovo infortunio si procede alla valutazione complessiva dei postumi Preesistenze ex. T.U. 1124/65 in caso di nuovo infortunio, il danno viene valutato senza tener conto della preesistenza. Quindi oltre all indennizzo del danno con il nuovo sistema, si continuerà a percepire la rendita in base al T.U. 1124/65. Preesistenze non indennizzate in rendita: nel valutare il grado di menomazione per un nuovo evento, le conseguenze con grado permanente inferiore a 11% vengono prese in considerazione solo se concorrenti ed aggravanti la nuova menomazione con valutazione in base alla nuova disciplina Preesistenze extralavorative: assumono rilevanza solo se concorrenti ed aggravanti la menomazione di origine lavorativa. Sono valutate secondo la nuova tabella delle menomazioni

27 ALTRE PRESTAZIONI ECONOMICHE: Rendita ai superstiti di titolari di rendita Rendita ai superstiti per infortunio mortale Assegno funerario Rendita di passaggio per silicosi e asbestosi Assegno per assistenza personale continuativa Assegno di incollocabilità Speciale assegno continuativo mensile Erogazione integrativa di fine anno SANITARIE: Servizio prime cure Protesi e presidi Cure termali e soggiorni climatici

28 REVISIONE ED AGGRAVAMENTO REVISIONE DELLA RENDITA DA INFORTUNIO Attiva quando è disposta dall INAIL Passiva quando è il lavoratore a fare richiesta Si effettua nel termine massimo di 10 anni + 1 anno di termine prescrizionale 1 a REVISIONE : Almeno dopo 6 mesi dalla costituzione della rendita e dopo un anno dalla data di infortunio 2 a- 3 a- 4 a- REVISIONE : Nei primi quattro anni a distanza una dall altra 5 a REVISIONE : Al settimo anno dalla data di costituzione dalla rendita ULTIMA REVISIONE : Al decimo anno

29 REVISIONE ED AGGRAVAMENTO REVISIONE DELLA RENDITA DA MALATTIA PROFESSIONALE 1 a REVISIONE : Almeno dopo 6 mesi dalla cessazione dell indennità temporanea, o se non c è stata temporanea dopo 1 anno dalla manifestazione della malattia professionale SUCCESSIVE REVISIONI : A distanza di un anno una dall altra ULTIMA REVISIONE : Al 15 anno dalla costituzione della rendita (sono escluse le M.P. da silicosi e asbestosi)+ 1termine prescrizionale Danno al 15% Liquidazione in capitale Danno al 16% E rendita definitiva fino alla morte (si ha diritto solo alle rivalutazioni in capitale)

30 AGGRAVAMENTO DANNO BIOLOGICO (D.Lgs. 38/2000) Per eventi che hanno prodotto postumi dal 6% al 15% (liquidazione in capitale), è prevista la richiesta di aggravamenti considerando però che l eventuale adeguamento della liquidazione in capitale del danno biologico può avvenire una sola volta. Resta comunque ammessa la possibilità di ulteriori domande di aggravamento nei termini stabiliti dalla legge per raggiungere il grado di invalidità minimo (16%) per la costituzione della rendita.

31 LE TABELLE E GLI INTERVENTI DEL PATRONATO TABELLA C Principi nuove tabelle di intervento in materia di danni da lavoro e alla Salute (tabella C): Non esiste più il concetto di pratica unica In base a ciò ogni intervento è statisticabile in maniera singola L operatore di Patronato per ogni singolo intervento deve trasmettere il modello 1/P È consentito l apertura, in via preventiva, degli interventi richiesti (es. invio richiesta danno biologico contemporaneamente alla richiesta primo pagamento indennità temporanea)

32 LE TABELLE E GLI INTERVENTI DEL PATRONATO TABELLA C Punti 1 Riconoscimento malattia professionale 6 2 Riconoscimento infortunio non denunciato 6 3 Riconoscimento danno biologico 6 5 Riconoscimento del diritto a rendita 6 6 Revisione infortuni e malattie professionali o danno biologico 6 7 Riconoscimento rendita a superstiti di titolare di rendita 5 8 Riconoscimento rendita a superstiti di non titolare di rendita 5 9 Riconoscimento primo pagamento indennità temporanea 4 10 Riconoscimento prolungamento indennità temporanea 4 15 Quota integrativa rendita con decorrenza successiva 0 16 Ricaduta stato di inabilità assoluta temporanea 0 17 Riconoscimento prolungamento assegno giornaliero 0 18 Domanda riscatto rendita agricola (art. 220 T.U.) 0 19 Reintegrazione rendita superstiti (art. 85, 2 comma T.U.) 0 20 Richiesta integrazione rendita 0 21 Riconoscimento postumi grado non indennizzabile 0 22 Richiesta accertamenti diagnostici specifici 0 23 Richiesta di cure termali 0 24 Richiesta di protesi 0 25 Richiesta assegno funerario 0 26 Richiesta tripla annualità a superstiti (art. 85, p 1 T.U.) 0 27 Richiesta assegno assistenza personale continuativa 0 28 Richiesta assegno di incollocabilità grandi invalidi 0 29 Richiesta rimborso medicinali 0 30 Richiesta spese di viaggio/diaria/indennità sostitutiva salario 0 31 Richiesta liquidazione in capitale della rendita 0 32 Riconoscimento stato di handicap o di inidoneità al servizio 0 33 Pensione di guerra, indennizzi e tabellari dirette 0

33 MODULI PER L INTERVENTO Il modello 1/P Il modello 1/P rappresenta il modulo di richiesta di prestazioni di patronato per l apertura di ogni singolo intervento. Ovviamente l intervento del patronato può avvenire anche successivamente alla denuncia/apertura del caso da parte dell INAIL. In base al principio sancito dal nuovo regolamento sull attività dei patronati, x ogni singolo intervento deve essere trasmesso il mod 1/P specifico per l intervento richiesto.

34 MODULI PER L INTERVENTO Invio telematico modello 1/P Il mandato (1/P) si estigue con la definizione dell intera fase amministrativa. Nel caso di definizione negativa, può essere richiesta la medesima prestazione da altro patronato. In tal caso non va presentata la revoca ma si effettua automaticamente il subentro del patronato.

35 MODULI PER L INTERVENTO Intervento integrativo Opposizioni Le opposizioni amministrative possono essere effettuate sia come prima richiesta, in caso di primo intervento del Patronato, ovvero come intervento integrativo a seguito di precedente intervento. Riesame E presentabile su trattazioni già definite dll istituto. Problematiche con INAIL riguardo riesame.

36 GRAZIE PER L ATTENZIONE

37 La legge comprende altresì nella tutela assicurativa: gli artigiani che prestano abitualmente opera manuale nelle rispettive imprese; gli apprendisti; gli insegnanti e gli alunni delle scuole o istituti di istruzione di qualsiasi ordine e grado che attendono ad esercitazioni tecnico scientifiche o che svolgono esercitazioni di lavoro; gli istruttori e gli allievi dei corsi di qualificazione o riqualificazione professionale anche aziendali, e dei cantieri scuola; il coniuge, i figli e gli altri parenti del datore di lavoro che prestano lavoro alle di lui dipendenze; i soci delle cooperative e di ogni altro tipo di società che prestano opera manuale; i lavoratori a domicilio e i lavoratori addetti ai servizi domestici e familiari; i ricoverati in case di cura, in ospizi, in ospedali, in istituti di assistenza e beneficenza che svolgono, per il servizio interno o attività occupazionale, lavori protetti nonché i loro istruttori e sovraintendenti; i detenuti in istituti di prevenzione e di pena quando per il servizio interno o per attività occupazionale, svolgono lavori, nonché i loro istruttori e sovraintendenti; i commessi viaggiatori, i piazzisti e gli agenti delle imposte di consumo, qualora per l esercizio della loro attività, usino veicoli a motore; i sacerdoti, i religiosi e le religiose che prestano opera retribuita alle dipendenze di terzi, nelle condizioni previste dalla legge; i componenti dell equipaggio, delle navi o galleggianti anche se eserciti a scopo di diporto.

38 La legge comprende altresì nella tutela assicurativa: i ballerini e i tersicorei addetti all'allestimento, alla prova o all'esecuzione di pubblici spettacoli; le persone che siano comunque addette, in rapporto diretto con il pubblico, a servizio di cassa presso imprese, i cui dipendenti sono soggetti all'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali; i lavoratori italiani operanti all'estero alle dipendenze di imprese italiane; i lavoratori in aspettativa sindacale non retribuita, svolgenti attività sindacale con esposizione al medesimo rischio professionale di altre categorie di lavoratori specificatamente tutelate; gli animatori turistici; gli studi professionali associati; gli assuntori di stazione di fermata e di passaggio a livello nelle ferrovie e tramvie esercitate in regime di concessione; l assistente contrario; i medici e tecnici di radiologia; i giovani inoccupati impegnati in piani di inserimento professionale o che fruiscono di borse di lavoro; gli addetti a lavori socialmente utili o di pubblica utilità; i prestatori di lavoro temporaneo assunti da imprese autorizzate.

39 Sono assicurati obbligatoriamente: i lavoratori fissi o avventizi, addetti ad aziende agricole o forestali; i coltivatori diretti, mezzadri e coloni che abitualmente, ossia in maniera esclusiva o prevalente, si dedicano alla manuale coltivazione dei fondi o all allevamento e al governo del bestiame; i sovrastanti ai lavori di aziende agricole e forestali che prestino opera retribuita; i soci di società cooperative conduttrici di aziende agricole e forestali ed i partecipanti di affittanze collettive quando prestano abitualmente opera manuale in tali aziende; tutti gli altri parenti diversi dal coniuge e dai figli, anche se conviventi con i proprietari, i mezzadri, gli affittuari. Detti parenti, nonché gli esposti regolarmente affidati e gli affiliati sono equiparati ai lavoratori fissi od avventizi, purché ne abbiano il requisito; gli operai assunti a tempo determinato o indeterminato, ai sensi dell art. 6 della L , n. 62 dalle amministrazioni pubbliche per i lavori di forestazione o da imprese appaltatrici o concessionarie dei lavori medesimi; dai consorzi di irrigazione e di miglioramento fondiario, nonché dai consorzi di bonifica, di sistemazione montana e di rimboschimento, per le attività di manutenzione degli impianti irrigui, di scolo e di somministrazione delle acque ad uso irriguo o per lavori di forestazione; da imprese che si dedicano alla cura e protezione della fauna selvatica ed all esercizio controllato della caccia; da imprese non agricole singole o associate se addette ad attività di raccolta di prodotti agricoli.

40 RENDITA AI SUPERSTITI DI TITOLARI DI RENDITA Alla morte del titolare di rendita, se i superstiti ritengono che la stessa sia stata causata dalla patologia per la quale era erogata la rendita Presentazione della documentazione comprovante la causa del decesso 90 giorni dalla comunicazione Inail che informa sul diritto termine di decadenza Quote spettanti nella misura massima del 100% - 50% al coniuge superstite - 20% ai figli inabili o minorenni, fino al 21 anno per frequenza di scuola media superiore, non oltre 26 anni per universitari con frequenza di normale corso di laurea - 40% ai figli, anche se naturali, orfani di entrambi i genitori In mancanza del coniuge e dei figli spetta, provando la vivenza a carico del de cuius: - 20% ai genitori naturali o adottivi - 20% ai fratelli e sorelle

41 ASSEGNO FUNERARIO Ne hanno diritto i superstiti di lavoratori deceduti a causa di infortunio sul lavoro o m.p. o chiunque dimostri di aver sostenuto le spese funerarie

42 RENDITA AI SUPERSTITI PER INFORTUNIO MORTALE In caso di infortunio mortale, provvede direttamente l Inail dietro denuncia del datore di lavoro Le quote spettanti sono le stesse riguardanti la rendita ai superstiti di titolari di rendita

43 RENDITA DI PASSAGGIO PER SILICOSI E ASBESTOSI Tale prestazione viene erogata anche con menomazione dell integrità psicofisica di qualunque grado, purché non superiore al 60%, per le malattie denunciate a decorrere dal 1 gennaio 2007 (legge finanziaria 2007). Per i casi precedenti al 1 gennaio 2007 Viene erogata su domanda per coloro che affetti da silicosi/asbestosi hanno un inabilità permanente fino all 80% che per motivi di salute abbandonano l attività nociva. Viene erogata per un anno e può essere riconosciuta una seconda volta entro il termine massimo di 10 anni dalla cessazione della prima Oltre all istanza occorre presentare la documentazione del datore di lavoro che attesti che l abbandono della lavorazione è dovuto per evitare l aggravamento della patologia

44 ASSEGNO PER ASSISTENZA PERSONALE CONTINUATIVA Spetta a coloro che risultano inabili al 100% con necessità di assistenza personale continuativa a causa di infermità previste dal T.U. Se la rendita deriva da menomazioni gravissime, riportate nella tabella apposita allegata al T.U. 1124/65, la stessa viene aumentata di una quota mensile rivalutata annualmente. Tale assegno viene esteso anche coloro che, a causa di infortunio verificatosi o malattia professionale denunciata dal 1 gennaio 2007, riportino una invalidità conseguente alle menomazioni elencate nella tabella. Il requisito per questi assistiti non è più subordinato ad una invalidità permanente assoluta (legge finanziaria 2007).

45 ASSEGNO DI INCOLLOCABILITA Viene erogato su domanda per coloro che: hanno un grado di invalidità non inferiore al 34%; inoltre dal 1 gennaio 2007 (legge finanziaria 2007) hanno una menomazione dell integrità psicofisica di grado superiore al 20% a causa di infortunio verificatosi o malattia professionale denunciata incollocabilità attestata dagli organismi competenti decorre dal mese successivo alla richiesta Dal 1 luglio 2010 è corrisposto nella misura di euro 235,51.

46 SPECIALE ASSEGNO CONTINUATIVO MENSILE in caso di morte per cause estranee all infortunio o alla MP -Viene concesso quando la morte del titolare di rendita Inail, dipende da fattori diversi da quelli che hanno dato diritto alla rendita, e purché si tratti di rendite non inferiori al 48% per eventi verificatisi dal 1/1/07 (prima di tale data il grado di inabilità deve essere pari o superiore al 65%); -i superstiti non devono percepire rendite, prestazioni economiche previdenziali o altri redditi (escluso il reddito della casa di abitazione) di importo pari o superiore all assegno spettante. Se l importo di tali prestazioni è inferiore a quello dell assegno, l importo di questo è ridotto in misura corrispondente. -La richiesta deve essere presentata all Inail entro 180 giorni dalla data della comunicazione dell inail termine di decadenza

47 EROGAZIONE INTEGRATIVA DI FINE ANNO Spetta ai titolari di rendita con inabilità permanente compresa tra 80% e 100% con redditi non superiore ai limiti che l Inail stabilisce ogni anno

48 SERVIZIO PRIME CURE Dopo aver ricevuto la prestazione dal Pronto Soccorso o dopo le dimissioni ospedaliere, l infortunato può essere preso in cura presso gli ambulatori INAIL. La certificazione medica pagata dall infortunato viene rimborsata a tariffa dall Istituto nella misura di n 3 certificati compreso quello di eventuale Pronto Soccorso

49 PROTESI E PRESIDI Previsti per l invalidità conseguenti da infortuni o m.p. per le quali sono necessari strumenti o attrezzature per l attività della vita quotidiana. Vengono erogati dietro presentazione di una domanda dopo che il medico INAIL abbia stabilito se necessari. Le riparazioni e il rinnovo sono a totale carico dell INAIL, le piccole riparazioni a carico dell infortunato.

50 CURE TERMALI E SOGGIORNI CLIMATICI Spettano ai titolari di rendita per i quali non sia scaduto il termine revisionale e ai malati di silicosi e asbestosi sempre Consiste nell effettuare cure e soggiorni presso strutture convenzionate con l INAIL E possibile chiedere anche l accompagnamento Si ottengono su domanda e spetta al medico INAIL stabilire l effettiva necessità, se costituiscono cure a scopo terapeutico Spetta il rimborso delle spese di viaggio di andata e ritorno per l invalido e per l eventuale accompagnatore per l effettuazione di cure

Cos è l INAIL. (Istituto Nazionale Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro)

Cos è l INAIL. (Istituto Nazionale Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro) Cos è l INAIL (Istituto Nazionale Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro) E l Istituto che in Italia gestisce l assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali. In Italia

Dettagli

INAIL ATTIVITA L INAIL

INAIL ATTIVITA L INAIL COSA E L INAIL? INAIL ATTIVITA L INAIL Istituto Nazionale Assicurazioni Infortuni sul Lavoro è un ente pubblico non economico, erogatore di servizi a carattere nazionale, con personalità giuridica e autonomia

Dettagli

L INFORTUNIO SUL LAVORO, IN ITINERE, LA MALATTIA PROFESSIONALE E L ASSISTENZA

L INFORTUNIO SUL LAVORO, IN ITINERE, LA MALATTIA PROFESSIONALE E L ASSISTENZA L INFORTUNIO SUL LAVORO, IN ITINERE, LA MALATTIA PROFESSIONALE E L ASSISTENZA L INAIL, IL DATORE DI LAVORO, IL LAVORATORE, COSA DEVONO FARE COSA DEVE SAPERE IL LAVORATORE QUANDO SUBISCE UN INFORTUNIO O

Dettagli

Ennio Savino Dirigente Medico INAIL

Ennio Savino Dirigente Medico INAIL ISTITUTO NAZIONALE PER L ASSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO Ennio Savino Dirigente Medico INAIL Il medico di Medicina Generale rappresenta spesso il primo riferimento per il paziente vittima

Dettagli

Giornata Formativa Rls Perugia Sala Conti Cgil 30 Settembre 2014

Giornata Formativa Rls Perugia Sala Conti Cgil 30 Settembre 2014 Giornata Formativa Rls Perugia Sala Conti Cgil 30 Settembre 2014 Assicurazione Infortuni e Malattie Professionali PREVENZIONE e TUTELA ASSICURAZIONE INFORTUNI ASSICURARE I LAVORATORI CONTRO IL RISCHIO

Dettagli

INAIL Direzione Regionale Lombardia. Le prestazioni INAIL

INAIL Direzione Regionale Lombardia. Le prestazioni INAIL INAIL Direzione Regionale Lombardia Le prestazioni INAIL 1 LE PRESTAZIONI ASSICURATIVE A FRONTE DEL PAGAMENTO DEL PREMIO ASSICURATIVO QUANDO SI VERIFICA UN EVENTO INDENNIZZABILE L INAIL EROGA DUE TIPI

Dettagli

M A V FONDO INTEGRAZIONE MALATTIA E ASSISTENZE VARIE. Le Prestazioni

M A V FONDO INTEGRAZIONE MALATTIA E ASSISTENZE VARIE. Le Prestazioni F M A V FONDO INTEGRAZIONE MALATTIA E ASSISTENZE VARIE Le Prestazioni R e g o l a m e n t o operante dal 01 gennaio 2014 INDICE: AVENTI DIRITTO Pag. 4 INTEGRAZIONE DELLE PRESTAZIONI E MISURA DELLE INDENNITA

Dettagli

Giornata Formativa Rls Perugia Sala Conti Cgil 30 Settembre 2014

Giornata Formativa Rls Perugia Sala Conti Cgil 30 Settembre 2014 Giornata Formativa Rls Perugia Sala Conti Cgil 30 Settembre 2014 ECONOMICHE SANITARIE INTEGRATIVE Indennità per inabilità temporanea assoluta Rendita per inabilità permanente Assegno per assistenza personale

Dettagli

Ruolo e compiti dell INAIL

Ruolo e compiti dell INAIL Ruolo e compiti dell INAIL Nuovo Polo Salute e Sicurezza NORMATIVA DI RIFERIMENTO D.P.R. 1124/65 TESTO UNICO delle disposizioni per l assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie

Dettagli

L evoluzione della pensione a seguito della riforma Lo Presti e della maggiore aliquota di computo. Padova, 22 maggio 2015

L evoluzione della pensione a seguito della riforma Lo Presti e della maggiore aliquota di computo. Padova, 22 maggio 2015 L evoluzione della pensione a seguito della riforma Lo Presti e della maggiore aliquota di computo Padova, 22 maggio 2015 Il secondo Welfare dei Dottori Commercialisti dott.ssa Anna Faccio In caso di gravidanza

Dettagli

La tutela assicurativa Inail. dr.ssa Paola Patrignani resp. Processo prevenzione Inail di Pesaro Urbino

La tutela assicurativa Inail. dr.ssa Paola Patrignani resp. Processo prevenzione Inail di Pesaro Urbino La tutela assicurativa Inail dr.ssa Paola Patrignani resp. Processo prevenzione Inail di Pesaro Urbino 1 I.N.A.I.L. ISTITUTO NAZIONALE PER L ASSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO persegue una pluralità

Dettagli

NORMATIVA DI RIFERIMENTO: REGIO DECRETO L. n. 30/1898 ISTITUISCE L ASSICURAZIONE OBBLIGATORIA CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO

NORMATIVA DI RIFERIMENTO: REGIO DECRETO L. n. 30/1898 ISTITUISCE L ASSICURAZIONE OBBLIGATORIA CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO NORMATIVA DI RIFERIMENTO: REGIO DECRETO L. n. 30/1898 ISTITUISCE L ASSICURAZIONE OBBLIGATORIA CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO (DA CUI SUCCESSIVAMENTE NASCE L INAIL) DPR 547/1955 NORME PER LA PREVENZIONE

Dettagli

CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA FORENSE

CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA FORENSE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA E ASSISTENZA FORENSE NUOVO REGOLAMENTO PER L ACCERTAMENTO DELLA INABILITA E DELLA INVALIDITA (Testo modificato con Ministeriale del 20 maggio 2010 - G.U. n. 128 del 4 giugno

Dettagli

MILANO BONCOMPAGNI INAIL NON SOLO ASSICURAZIONE MA UN SISTEMA INTEGRATO PER LA TUTELA DEI LAVORATORI E PER LA COMPETITIVITA DELLE IMPRESE

MILANO BONCOMPAGNI INAIL NON SOLO ASSICURAZIONE MA UN SISTEMA INTEGRATO PER LA TUTELA DEI LAVORATORI E PER LA COMPETITIVITA DELLE IMPRESE MILANO BONCOMPAGNI INAIL NON SOLO ASSICURAZIONE MA UN SISTEMA INTEGRATO PER LA TUTELA DEI LAVORATORI E PER LA COMPETITIVITA DELLE IMPRESE MILANO BONCOMPAGNI Il mutato quadro normativo intervenuto in tempi

Dettagli

I.N.A.I.L. L INFORTUNIO E LE MALATTIE PROFESSIONALI

I.N.A.I.L. L INFORTUNIO E LE MALATTIE PROFESSIONALI I.N.A.I.L. L INFORTUNIO E LE MALATTIE PROFESSIONALI Premessa: La Costituzione Italiana garantisce a tutti i cittadini il diritto alla salute sul luogo di lavoro. Lo Stato stabilisce l obbligo di assicurare

Dettagli

15 lezione Le prestazioni previdenziali e assistenziali

15 lezione Le prestazioni previdenziali e assistenziali L'attività dell Inps consiste nella liquidazione e nel pagamento delle prestazioni che possono essere di natura previdenziale assistenziale sono liquidate sulla base di rapporti assicurativi e finanziate

Dettagli

ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI

ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI ASSOCIAZIONE CASSA NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA A FAVORE DEI RAGIONIERI E PERITI COMMERCIALI REGOLAMENTO PER I TRATTAMENTI ASSISTENZIALI E DI TUTELA SANITARIA INTEGRATIVA per l'attuazione delle

Dettagli

SPECCHI RIASSUNTIVI DEI BENEFICI SPETTANTI ALLE VITTIME

SPECCHI RIASSUNTIVI DEI BENEFICI SPETTANTI ALLE VITTIME SPECCHI RIASSUNTIVI DEI BENEFICI SPETTANTI ALLE VITTIME o del terrorismo o del dovere ed equiparati o del servizio IN AGGIUNTA ALLA PENSIONE PRIVILEGIATA ED ALL EQUO INDENNIZZO DESTINATARI ISTITUTI (*)

Dettagli

REGOLAMENTO DELLE PRESTAZIONI ASSISTENZIALI DEL FONDO DI PREVIDENZA GENERALE

REGOLAMENTO DELLE PRESTAZIONI ASSISTENZIALI DEL FONDO DI PREVIDENZA GENERALE REGOLAMENTO DELLE PRESTAZIONI ASSISTENZIALI DEL FONDO DI PREVIDENZA GENERALE Norme di attuazione delle disposizioni di cui al titolo IV del regolamento del Fondo di Previdenza Generale (Approvate dal Consiglio

Dettagli

LA NORMATIVA SULL ASSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO E LE MALATTIE PROFESSIONALI

LA NORMATIVA SULL ASSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO E LE MALATTIE PROFESSIONALI Lezione n.2 LA NORMATIVA SULL ASSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO E LE MALATTIE PROFESSIONALI Assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali E' l'assicurazione sociale

Dettagli

INABILITA TEMPORANEA ASSOLUTA

INABILITA TEMPORANEA ASSOLUTA PER GL ENT D PATRNAT 1 NABLTA TEMPRANEA ASSLUTA ASPETT D RLEVANZA AMMNSTRATVA: STRUTTRA E DCUMENTAZNE Relatore: Dott.ssa liva Caterina SANSNE DREZNE CENTRALE PRESTAZN NABLTA TEMPRANEA ASSLUTA 2 NABLTA

Dettagli

SCUOLA INTERNAZIONALE SUPERIORE DI STUDI AVANZATI - INTERNATIONAL SCHOOL FOR ADVANCED STUDIES

SCUOLA INTERNAZIONALE SUPERIORE DI STUDI AVANZATI - INTERNATIONAL SCHOOL FOR ADVANCED STUDIES REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEGLI INTERVENTI A CARATTERE ASSISTENZIALE A FAVORE DEL PERSONALE DIPENDENTE, DELL ALLIEVO, DEL BORSISTA DI POST- DOTTORATO E DELL ASSEGNISTA DI RICERCA ART. 1 GENERALITA 1.

Dettagli

Fondo Pensione Dipendenti Gruppo ENEL

Fondo Pensione Dipendenti Gruppo ENEL REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DELLE ANTICIPAZIONI DI CUI ALL ART. 27 DELLO STATUTO DEL FOPEN 1. BENEFICIARI Come previsto dal D.Lgs 124/93 e successive modifiche hanno titolo a richiedere l anticipazione

Dettagli

LA PENSIONE AI SUPERSTITI (REVERSIBILITA )

LA PENSIONE AI SUPERSTITI (REVERSIBILITA ) LA PENSIONE AI SUPERSTITI (REVERSIBILITA ) DUE TIPI DI PENSIONE La pensione ai superstiti può essere: 1) DI REVERSIBILITA' : se il defunto è già titolare di pensione diretta (vecchiaia, inabilità, anzianità).

Dettagli

NOVITA PREVIDENZIALI 2011

NOVITA PREVIDENZIALI 2011 Il sistema pensionistico attuale e le novità del 2011 Roberto Perazzoli 1 CALCOLO PENSIONE - DEFINIZIONI SISTEMA RETRIBUTIVO: è applicato a coloro che alla data del 31.12.1995 avevano un anzianità contributiva

Dettagli

NURSIND SEGRETERIA DI LECCO. Prestazioni Previdenziali INPS

NURSIND SEGRETERIA DI LECCO. Prestazioni Previdenziali INPS MARZO 2014 CONVENZIONE CON ANMIL La sezione di Lecco ha sede in: Indirizzo: C.So Martiri Liberazione, 86 Cap: 23900 Tel. 0341-1842580 Fax : 0341-1842583 E-Mail: lecco@anmil.it Le sedi dei Patronati e CAF

Dettagli

SCHEDA TECNICA IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO NEL PUBBLICO IMPIEGO - TFR

SCHEDA TECNICA IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO NEL PUBBLICO IMPIEGO - TFR SCHEDA TECNICA IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO NEL PUBBLICO IMPIEGO - TFR COSA È Il trattamento di fine rapporto (Tfr) è una somma che viene corrisposta al lavoratore dipendente al termine del rapporto

Dettagli

INFORTUNIO SUL LAVORO E

INFORTUNIO SUL LAVORO E I CONCETTI DI INFORTUNIO SUL LAVORO E MALATTIA PROFESSIONALE Centro per la Cultura della Prevenzione nei luoghi di lavoro e vita Convegno di studio e approfondimento: «Quando lo studente è un lavoratore.

Dettagli

Il nuovo cumulo, terza via per la pensione

Il nuovo cumulo, terza via per la pensione Il nuovo cumulo, terza via per la pensione La legge di stabilità 2013 (Legge n. 228/2012) per rendere meno gravosi i requisiti di accesso alla pensione dopo la riforma Monti-Fornero ha previsto, accanto

Dettagli

Gli Infortuni sul lavoro

Gli Infortuni sul lavoro . Gli Infortuni sul lavoro Diminuiscono gli infortuni ma non per tutti! Gli infortuni, tra gli anni 80 e gli anni 90, si attestano attorno ad 1 milione di eventi l anno; gli infortuni mortali oscillano

Dettagli

INAIL ASSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO E LE MALATTIE PROFESSIONALI

INAIL ASSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO E LE MALATTIE PROFESSIONALI INPS 1) ASSICURAZIONE PER L INVALIDITA, LA VECCHIAIA E I SUPERSTITI 2) ASSICURAZIONE CONTRO LA TIBERCOLOSI 3) ASSICURAZIONE CONTRO LA DISOCCUPAZIONE INVOLONTARIA 4) PROVVEDIMENTI PER LA TUTELA FISICA ED

Dettagli

5. Prestazioni di natura previdenziale

5. Prestazioni di natura previdenziale 5. Prestazioni di natura previdenziale Premessa Il tema della riforma delle pensioni in questi ultimi anni, è stato materia di grande dibattito e di aspri scontri. Ricordiamo ad esempio la riforma Maroni

Dettagli

Rendite vitalizie Inail: la rivalutazione degli importi dal 1 luglio 2003 (Inail, Circolare 29 aprile 2004 n. 28)

Rendite vitalizie Inail: la rivalutazione degli importi dal 1 luglio 2003 (Inail, Circolare 29 aprile 2004 n. 28) Rendite vitalizie Inail: la rivalutazione degli importi dal 1 luglio 2003 (Inail, Circolare 29 aprile 2004 n. 28) Prestazioni economiche per infortunio sul lavoro e malattia professionale: settore industriale,

Dettagli

La pensione ai superstiti

La pensione ai superstiti Istituto Nazionale della Previdenza Sociale Pensioni La pensione ai superstiti Aggiornato al Febbraio 2006 E' la pensione che, alla morte del lavoratore assicurato o pensionato, spetta ai componenti del

Dettagli

CONGEDO STRAORDINARIO RETRIBUITO DELLA DURATA DI DUE ANNI PER ASSISTERE I FIGLI CON HANDICAP GRAVE.

CONGEDO STRAORDINARIO RETRIBUITO DELLA DURATA DI DUE ANNI PER ASSISTERE I FIGLI CON HANDICAP GRAVE. CONGEDO STRAORDINARIO RETRIBUITO DELLA DURATA DI DUE ANNI PER ASSISTERE I FIGLI CON HANDICAP GRAVE. a cura di Libero Tassella, dalla Gilda di Napoli 12/11/2005 1. I Destinatari del congedo. La lavoratrice

Dettagli

RIPOSI E PERMESSI PER LAVORATORI PORTATORI DI HANDICAP E PER FAMILIARI CHE ASSISTONO PORTATORI DI HANDICAP LAVORATORE PORTATORE DI HANDICAP

RIPOSI E PERMESSI PER LAVORATORI PORTATORI DI HANDICAP E PER FAMILIARI CHE ASSISTONO PORTATORI DI HANDICAP LAVORATORE PORTATORE DI HANDICAP RIPOSI E PERMESSI PER LAVORATORI PORTATORI DI HANDICAP E PER FAMILIARI CHE ASSISTONO PORTATORI DI HANDICAP LAVORATORE PORTATORE DI HANDICAP La persona handicappata maggiorenne in situazione di gravità

Dettagli

Vademecum in caso di infortunio sul lavoro

Vademecum in caso di infortunio sul lavoro Vademecum in caso di infortunio sul lavoro Questo documento vuole essere un ausilio a tutti i lavoratori si trovassero nella necessità di denunciare un infortunio, una malattia professionale, un danno

Dettagli

Disabili e loro familiari Artt.3,4 e 33 L.104/92

Disabili e loro familiari Artt.3,4 e 33 L.104/92 Disabili e loro familiari Artt.3,4 e 33 L.104/92 La legge riconosce ai lavoratori disabili e ai loro familiari il diritto di fruire, in presenza di determinate condizioni, di permessi retribuiti o di congedi

Dettagli

ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE ORDINE DEL GIORNO

ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE ORDINE DEL GIORNO ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE ORDINE DEL GIORNO OGGETTO: Figli orfani, studenti ed inabili, titolari di pensione di reversibilità che percepiscono un piccolo reddito per attività lavorativa

Dettagli

INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI

INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI PREVENZIONE E TUTELA INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI TERZA EDIZIONE AGGIORNATA PREVENZIONE E TUTELA INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI TERZA EDIZIONE AGGIORNATA ACURADI Marco Bottazzi Tiziana Tramontano

Dettagli

CRITERI DI RIFERIMENTO PER L ACCESSO AL BUONO SOCIALE 2015 PER PERSONE CON DISABILITÀ GRAVE O NON AUTOSUFFICIENTI

CRITERI DI RIFERIMENTO PER L ACCESSO AL BUONO SOCIALE 2015 PER PERSONE CON DISABILITÀ GRAVE O NON AUTOSUFFICIENTI CRITERI DI RIFERIMENTO PER L ACCESSO AL BUONO SOCIALE 2015 PER PERSONE CON DISABILITÀ GRAVE O NON AUTOSUFFICIENTI 1. PRINCIPI GENERALI I seguenti criteri disciplinano, all interno di un sistema integrato

Dettagli

Agenzia Generale di Budrio Agente Generale Zucchelli Aurelio. Via Beroaldi 29 Tel. 051/801532-802521 Fax 051/808193

Agenzia Generale di Budrio Agente Generale Zucchelli Aurelio. Via Beroaldi 29 Tel. 051/801532-802521 Fax 051/808193 Agenzia Generale di Budrio Agente Generale Zucchelli Aurelio Via Beroaldi 29 Tel. 051/801532-802521 Fax 051/808193 CONDIZIONI SPECIFICHE ART.1 OGGETTO DELL ASSICURAZIONE A parziale deroga del primo comma

Dettagli

MINIMALI E MASSIMALI DI RENDITA INAIL DAL 1 LUGLIO 2014

MINIMALI E MASSIMALI DI RENDITA INAIL DAL 1 LUGLIO 2014 INFORMATIVA N. 295 03 SETTEMBRE 2014 Assicurativo MINIMALI E MASSIMALI DI RENDITA INAIL DAL 1 LUGLIO 2014 Ministero del Lavoro, Decreto 10 giugno 2014 - Settore industria Ministero del Lavoro, Decreto

Dettagli

REGOLAMENTO BENEFICI ASSISTENZIALI Parte V

REGOLAMENTO BENEFICI ASSISTENZIALI Parte V REGOLAMENTO BENEFICI ASSISTENZIALI Parte V Erogazione di sussidi a fondo perduto per disagio economico a seguito di malattia, infortunio o decesso. Testo finale approvato C.I.G. Delibera n.56 del 16/12/2011

Dettagli

Regolamento per l erogazione dei trattamenti di solidarietà

Regolamento per l erogazione dei trattamenti di solidarietà FONDO DI SOLIDARIETÀ A FAVORE DEI DIPENDENTI DI AMOS SCRL Regolamento per l erogazione dei trattamenti di solidarietà Art. 1 Tipologia dei trattamenti di solidarietà 1. I trattamenti del fondo di solidarietà

Dettagli

Contributi figurativi per il prepensionamento, le indicazioni INPS, le indicazioni INPDAP

Contributi figurativi per il prepensionamento, le indicazioni INPS, le indicazioni INPDAP PENSIONI Il Decreto Legislativo 30 dicembre 1992, n. 503 (articolo 1, comma 8) prevede la possibilità per i lavoratori con invalidità non inferiore all 80%, di anticipare l età pensionabile (pensione di

Dettagli

PROVINCIA DI LIVORNO. Oggetto: congedo retribuito di cui all art. 42 c. 5 del D.Lgs 151/2001 - AGGIORNAMENTO.

PROVINCIA DI LIVORNO. Oggetto: congedo retribuito di cui all art. 42 c. 5 del D.Lgs 151/2001 - AGGIORNAMENTO. PROVINCIA DI LIVORNO CIRCOLARE N. 1/2014 Ai Dirigenti Ai dipendenti Oggetto: congedo retribuito di cui all art. 42 c. 5 del D.Lgs 151/2001 - AGGIORNAMENTO. Alla luce delle modifiche intercorse a seguito

Dettagli

LE PRECEDENZE PER L HANDICAP

LE PRECEDENZE PER L HANDICAP MOBILITA PER L A.S. 2014/2015 LE PRECEDENZE PER L HANDICAP NOTA BENE LE NOVITÀ INTRODOTTE PER L A.S. 2014/2015 Assistenza ai familiari disabili (precedenza V) La precedenza è riconosciuta per i figli disabili,

Dettagli

MODALITA DI COMPARTECIPAZIONE AL COSTO DELLE PRESTAZIONI DA PARTE DELL UTENTE PER I SERVIZI DOMICILIARI, SEMIRESIDENZIALI E RESIDENZIALI

MODALITA DI COMPARTECIPAZIONE AL COSTO DELLE PRESTAZIONI DA PARTE DELL UTENTE PER I SERVIZI DOMICILIARI, SEMIRESIDENZIALI E RESIDENZIALI MODALITA DI COMPARTECIPAZIONE AL COSTO DELLE PRESTAZIONI DA PARTE DELL UTENTE PER I SERVIZI DOMICILIARI, SEMIRESIDENZIALI E RESIDENZIALI La L.R. 41/2005 all art. 2 sancisce il carattere di universalità

Dettagli

Capitolo I Principi generali

Capitolo I Principi generali CONSORZIO SERVIZI SOCIALI DELL OLGIATESE CRITERI E MODALITÀ PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE A CITTADINI NON AUTOSUFFICIENTI ANNO 2015 Indice: Capitolo I Principi generali. 1. Principi generali e finalità

Dettagli

News per i Clienti dello studio

News per i Clienti dello studio News per i Clienti dello studio Ai gentili clienti Loro sedi INAIL: sconto sui premi 2013/2014 al 14,17% Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che l INAIL, con la determina del 11.03.2014

Dettagli

RETE DI AGENZIE PER LA SICUREZZA TREVISO

RETE DI AGENZIE PER LA SICUREZZA TREVISO RETE DI AGENZIE PER LA SICUREZZA TREVISO Silvana Amico INAIL Treviso GESTIONE PER CONTO INSEGNANTI E ALUNNI Relazione 21 marzo 2007 INTRODUZIONE L ASSICURAZIONE OBBLIGATORIA CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO

Dettagli

Regolamento Sanimpresa

Regolamento Sanimpresa Regolamento Sanimpresa Art.1 Ambito di applicazione Il presente regolamento disciplina il funzionamento della Cassa di Assistenza Sanitaria Integrativa (SANIMPRESA) costituita in favore dei dipendenti

Dettagli

GENERAFUTURO Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione Documento sul regime fiscale (ed. 08/14)

GENERAFUTURO Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione Documento sul regime fiscale (ed. 08/14) GENERAFUTURO Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione Documento sul regime fiscale (ed. 08/14) Allegato alla Nota Informativa Pagina 2 di 6 - Pagina Documento bianca sul regime

Dettagli

COMUNE DI LAZZATE Provincia di Milano

COMUNE DI LAZZATE Provincia di Milano COMUNE DI LAZZATE Provincia di Milano Regolamento per il servizio di assistenza domiciliare Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n 83 del 30.09.1997 1/6 SOMMARIO : ARTICOLO 1 - FINALITA DEL

Dettagli

Bergamo, 1 marzo 2007. Spett. Delegazioni Sindacali Aziendali DIRCREDITO FABI FALCRI FIBA-CISL FISAC-CGIL UIL.CA

Bergamo, 1 marzo 2007. Spett. Delegazioni Sindacali Aziendali DIRCREDITO FABI FALCRI FIBA-CISL FISAC-CGIL UIL.CA Oggetto: Contributo economico per figli, coniuge e genitori disabili Siamo lieti di comunicare che la Banca ha deciso di erogare un contributo annuo di 5.000, a partire dall anno 2007, riservato ai Dipendenti,

Dettagli

COMUNE DI VIGNALE MONFERRATO Provincia di Alessandria REGOLAMENTO GRUPPO VOLONTARI DELLA PROTEZIONE CIVILE

COMUNE DI VIGNALE MONFERRATO Provincia di Alessandria REGOLAMENTO GRUPPO VOLONTARI DELLA PROTEZIONE CIVILE COMUNE DI VIGNALE MONFERRATO Provincia di Alessandria REGOLAMENTO GRUPPO VOLONTARI DELLA PROTEZIONE CIVILE INDICE: ARTICOLO 1: ARTICOLO 2: ARTICOLO 3: ARTICOLO 4: ARTICOLO 5: ARTICOLO 6: ARTICOLO 7 : ARTICOLO

Dettagli

Le pensioni in CUMULO ART.1 COMMI 239-246 LEGGE 24.12.2012, N 228 LEGGE DI STABILITA 2013

Le pensioni in CUMULO ART.1 COMMI 239-246 LEGGE 24.12.2012, N 228 LEGGE DI STABILITA 2013 Le pensioni in CUMULO ART.1 COMMI 239-246 LEGGE 24.12.2012, N 228 LEGGE DI STABILITA 2013 RICONGIUNZIONE Lavoratori iscritti a due o più forme di assicurazione: AGO INPS - IVS dipendenti e autonomi TOTALIZZAZIONE

Dettagli

MODULO LAVORO (obbligatorio) ISTITUTI CONTRATTUALI Rimborsi alle aziende delle integrazioni di loro competenza degli istituti contrattuali di

MODULO LAVORO (obbligatorio) ISTITUTI CONTRATTUALI Rimborsi alle aziende delle integrazioni di loro competenza degli istituti contrattuali di REGOLAMENT art. 1 ISCRIZIONE AL FONDO art. 2 PRESTAZIONI art. 3 FUNZIONAMENTO DEL FONDO art. 4 EROGAZIONE PRESTAZIONI art. 5 DIRITTO ALLE PRESTAZIONI art. 6 DETERMINAZIONE DEI CONTRIBUTI art. 7 QUOTE DI

Dettagli

Testo Unico Legge n. 1124 del 1965 Decreto Legislativo n. 38 del 2000

Testo Unico Legge n. 1124 del 1965 Decreto Legislativo n. 38 del 2000 Testo Unico Legge n. 1124 del 1965 Decreto Legislativo n. 38 del 2000 INCA PIEMONTE - 2010 1 L ASSICURAZIONE INAIL LA CAUSA VIOLENTA - L OCCASIONE DI LAVORO L INFORTUNIO IN ITINERE GLI OBBLIGHI DEL LAVORATORE

Dettagli

13 lezione il sistema della previdenza

13 lezione il sistema della previdenza 13 lezione il sistema della previdenza Legislazione sociale del lavoro Legislazione sociale preventiva PREVIDENZA assistenza Statuto dei lavoratori Privacy Sicurezza 1 La previdenza sociale è una branca

Dettagli

REGOLAMENTO PER LE PROCEDURE DI ACCESSO ALLE PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI

REGOLAMENTO PER LE PROCEDURE DI ACCESSO ALLE PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI REGOLAMENTO PER LE PROCEDURE DI ACCESSO ALLE PRESTAZIONI SOCIALI AGEVOLATE TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI Articolo 1- Oggetto Oggetto del presente regolamento sono le modalità di accesso e i criteri di

Dettagli

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DI SUSSIDI - ART.59 DPR 16.10.1979 N.509 come modificato dail art.28 DPR 346/83 e dail art.

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DI SUSSIDI - ART.59 DPR 16.10.1979 N.509 come modificato dail art.28 DPR 346/83 e dail art. REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DI SUSSIDI - ART.59 DPR 16.10.1979 N.509 come modificato dail art.28 DPR 346/83 e dail art.24 DPR 171/91 ART. 1 Il Direttore Generale è autorizzato a disporre in favore dei

Dettagli

L assicurazione contro gli infortuni in Italia

L assicurazione contro gli infortuni in Italia INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI L assicurazione contro gli infortuni in Italia L obbligo dell assicurazione contro gli infortuni sul lavoro nasce con la legge 80/1898 come forma di tutela per i rischi

Dettagli

ANFFAS Brescia Onlus SERVIZIO ACCOGLIENZA E INFORMAZIONE SAI?

ANFFAS Brescia Onlus SERVIZIO ACCOGLIENZA E INFORMAZIONE SAI? PERMESSI e CONGEDI PARENTALI (art. 33 L. 104/92) solo per genitori, parenti o affini di una persona riconosciuta in SITUAZIONE DI HANDICAP GRAVE (certificazione di gravità ex art. 3 c. 3 L104/92); solo

Dettagli

REGOLAMENTO. per la corresponsione dell indennità di maternità. Articolo 1 Indennità di maternità

REGOLAMENTO. per la corresponsione dell indennità di maternità. Articolo 1 Indennità di maternità REGOLAMENTO per la corresponsione dell indennità di maternità Articolo 1 Indennità di maternità Agli iscritti di sesso femminile compete l indennità di maternità nella misura e nel rispetto dei termini

Dettagli

ALBERTI - UBINI - CASTAGNETTI Dottori Commercialisti Associati

ALBERTI - UBINI - CASTAGNETTI Dottori Commercialisti Associati Dottori Commercialisti Associati ASSOCIATI: GIOVANNI ALBERTI Professore Ordinario di Economia Aziendale all Università di Verona CLAUDIO UBINI ALBERTO CASTAGNETTI ELISABETTA UBINI PIAZZA CITTADELLA 6 37122

Dettagli

I DIRITTI A TUTELA DELLA DISABILITÀ

I DIRITTI A TUTELA DELLA DISABILITÀ I DIRITTI A TUTELA DELLA DISABILITÀ A cosa hanno diritto i lavoratori e le lavoratrici disabili o che assistono una persona disabile 1 A chi è rivolta la brochure? Destinatari La presente brochure sui

Dettagli

ASpI Assicurazione Sociale per l Impiego

ASpI Assicurazione Sociale per l Impiego 11. ASSICURAZIONE SOCIALE PER L IMPIEGO di Barbara Buzzi Dal 1 gennaio 2013 è istituita una nuova prestazione di sostegno al reddito (Assicurazione Sociale per l Impiego ASpI) che sostituisce le attuali

Dettagli

COME RICHIEDERE L ACCERTAMENTO DELL INVALIDITÀ CIVILE

COME RICHIEDERE L ACCERTAMENTO DELL INVALIDITÀ CIVILE COME RICHIEDERE L ACCERTAMENTO DELL INVALIDITÀ CIVILE Dal 1 gennaio 2010 la domanda di accertamento di invalidità civile, handicap e disabilità si presenta all INPS e non più alle Aziende Sanitarie. L

Dettagli

NEWS LETTER numero 1 del 12 marzo 2009

NEWS LETTER numero 1 del 12 marzo 2009 NEWS LETTER numero 1 del 12 marzo 2009 Bonus famiglia (art. 1 del DL 29.11.2008 n. 185 convertito nella L. 28.1.2009 n. 2) - Riepilogo della disciplina e dei chiarimenti ufficiali a cura di Matteo Pulga

Dettagli

aggiornato al 31 luglio 2014

aggiornato al 31 luglio 2014 aggiornato al 31 luglio 2014 Regime fiscale applicabile ai lavoratori iscritti a una forma pensionistica complementare dopo il 31 dicembre 2006 e ai contributi versati, a partire dal 1 gennaio 2007, dai

Dettagli

NORME DI ATTUAZIONE DEL PROTOCOLLO DEL 23 LUGLIO 2007

NORME DI ATTUAZIONE DEL PROTOCOLLO DEL 23 LUGLIO 2007 NORME DI ATTUAZIONE DEL PROTOCOLLO DEL 23 LUGLIO 2007 Legge 247 del 24 dicembre 2007 Sommario LAVORO E AMMORTIZZATORI SOCIALI 1. Indennità di disoccupazione ordinaria e con requisiti ridotti. 2. Lavoro

Dettagli

Regolamento Cassa Sanitaria BNL

Regolamento Cassa Sanitaria BNL Regolamento Cassa Sanitaria BNL Articolo 1 (oggetto e validità del regolamento) Il seguente Regolamento disciplina il funzionamento della Cassa Sanitaria BNL costituita ai sensi dell art. 36 e segg. Cod.

Dettagli

Regolamento per il riscatto degli anni di laurea ex art. 22 Regolamento dell Ente

Regolamento per il riscatto degli anni di laurea ex art. 22 Regolamento dell Ente E.P.A.P. Ente di Previdenza ed Assistenza Pluricategoriale Via Vicenza, 7-00185 Roma Tel: 06 69.64.51 - Fax: 06 69.64.555 E-mail: info@epap.it - Sito web: www.epap.it Codice fiscale: 97149120582 Regolamento

Dettagli

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE DISABILI

REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE DISABILI SETTEMBRE 2008 AMBITO TERRITORIALE DISTRETTO 5 REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DEL BUONO SOCIALE DISABILI Relazione tecnica Il presente regolamento è lo strumento realizzato dai Comuni del Distretto 5 per

Dettagli

ARTICOLO 7. Prestazioni Cassa Edile

ARTICOLO 7. Prestazioni Cassa Edile ARTICOLO 7 Prestazioni Cassa Edile Per quanto attiene la disciplina delle prestazioni della Cassa Edile si fa espresso riferimento all allegato E del C.C.N.L. 29 gennaio 2000. Dette prestazioni contrattualizzate

Dettagli

Provincia di Cagliari Provincia de Casteddu. SETTORE LAVORO Servizio Mobilità e vertenze collettive L Istituto della mobilità

Provincia di Cagliari Provincia de Casteddu. SETTORE LAVORO Servizio Mobilità e vertenze collettive L Istituto della mobilità Provincia di Cagliari Provincia de Casteddu SETTORE LAVORO Servizio Mobilità e vertenze collettive L Istituto della mobilità 1 Per informazioni SETTORE LAVORO Servizio Mobilità Via Giudice Guglielmo 09131

Dettagli

DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE

DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE (A) Regime fiscale applicabile agli iscritti a partire dal 1 gennaio 2007ed ai contributi versati dal 1 gennaio 2007dai lavoratori già iscritti 1. I Contributi 1.1 Il regime

Dettagli

LE PRECEDENZE PER L HANDICAP

LE PRECEDENZE PER L HANDICAP MOBILITA PER L A.S. 2013/2014 CCNI 11 MARZO 2013 O.M. n. 9 del 13 marzo 2013 LE PRECEDENZE PER L HANDICAP NOTA BENE LE NOVITÀ INTRODOTTE PER L A.S. 2013/2014 Campo di applicazione del sistema delle precedenze

Dettagli

percorso uscite di emergenza

percorso uscite di emergenza 11 è obbligatorio l uso dei guanti protettivi è obbligatorio il casco protettivo sono obbligatorie le scarpe di sicurezza è obbligatoria la cintura di sicurezza è obbligatoria la protezione del corpo è

Dettagli

Corso Immigrazione Operatori Sindacali. La legislazione

Corso Immigrazione Operatori Sindacali. La legislazione Corso Immigrazione Operatori Sindacali La legislazione Ingresso in Italia Ingresso per brevi periodi Ingresso per soggiorno di lunga durata. Ingresso per Ricongiungimento familiare Ingresso per breve durata

Dettagli

PROVINCIA DI CAGLIARI

PROVINCIA DI CAGLIARI PROVINCIA DI CAGLIARI Allegato A REGOLAMENTO RECANTE MODALITA D INSERIMENTO IN STRUTTURA DI ADULTI, ANZIANI E DISABILI INDICE Art. 1 Oggetto Art 2 Destinatari Art. 3 Requisiti Art. 4 Valutazione del bisogno

Dettagli

SOMMINISTRAZIONE DI LAVORO

SOMMINISTRAZIONE DI LAVORO ARTT. 30 40 D.LGS 81/2015 IL CONTRATTO DI È IL CONTRATTO, A TEMPO INDETERMINATO O DETERMINATO, CON IL QUALE UN AGENZIA DI AUTORIZZATA METTE A DISPOSIZIONE DI UN UTILIZZATORE UNO O PIÙ LAVORATORI SUOI DIPENDENTI,

Dettagli

Per i lavoratori in somministrazione assunti a tempo indeterminato il CCNL prevede una serie di prestazioni presenti nel sistema bilaterale Il

Per i lavoratori in somministrazione assunti a tempo indeterminato il CCNL prevede una serie di prestazioni presenti nel sistema bilaterale Il Per i lavoratori in somministrazione assunti a tempo indeterminato il CCNL prevede una serie di prestazioni presenti nel sistema bilaterale Il lavoratore ha la possibilità di accedere gratuitamente a prestazioni

Dettagli

per il lavoratore infortunato

per il lavoratore infortunato V a d e m e c u m per il lavoratore infortunato 1 Il presente vademecum, di semplice e immediata consultazione, è il risultato della collaborazione tra l INAIL e gli Enti di Patronato sancita dal protocollo

Dettagli

ARSAGO SEPRIO - BESNATE - CARDANO AL CAMPO CASORATE SEMPIONE - FERNO GOLASECCA LONATE POZZOLO - SOMMA LOMBARDO - VIZZOLA TICINO

ARSAGO SEPRIO - BESNATE - CARDANO AL CAMPO CASORATE SEMPIONE - FERNO GOLASECCA LONATE POZZOLO - SOMMA LOMBARDO - VIZZOLA TICINO INTERVENTI PREVISTI DALLA DGR 740 DEL 27/09/2013 APPROVAZIONE DEL PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE IN MATERIA DI GRAVI E GRAVISSIME DISABILITA DI CUI AL FONDO NAZIONALE PER LE NON AUTOSUFFICIENZE ANNO 2013

Dettagli

REGOLAMENTO E.N.P.A.M. A TUTELA DELLA GENITORIALITA. Capo I Disposizioni generali. Art. 1 Ambito di applicazione. Capo II Eventi tutelati

REGOLAMENTO E.N.P.A.M. A TUTELA DELLA GENITORIALITA. Capo I Disposizioni generali. Art. 1 Ambito di applicazione. Capo II Eventi tutelati AREA DELLA PREVIDENZA REGOLAMENTO E.N.P.A.M. A TUTELA DELLA GENITORIALITA Capo I Disposizioni generali Art. 1 Ambito di applicazione 1. Il presente Regolamento reca disposizioni a tutela della maternità

Dettagli

Indennità di disoccupazione Mini-ASpI

Indennità di disoccupazione Mini-ASpI Indennità di disoccupazione Mini-ASpI COSA E E una prestazione economica istituita dal 1 gennaio 2013 e che sostituisce l indennità di disoccupazione ordinaria non agricola con requisiti ridotti. E una

Dettagli

F.I.M.I.A.V. REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DELLE PRESTAZIONI

F.I.M.I.A.V. REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DELLE PRESTAZIONI F.I.M.I.A.V. REGOLAMENTO PER L EROGAZIONE DELLE PRESTAZIONI ART. 1 - LE PRESTAZIONI In base a quanto previsto dall art. 30 e dagli allegati 3 e 4 del CPL operai agricoli e florovivaisti della provincia

Dettagli

Nuove modalitàdi di presentazione delle domande di InvaliditàCivile e per il riconoscimento dei benefici delle leggi n. 104/1992 e n.

Nuove modalitàdi di presentazione delle domande di InvaliditàCivile e per il riconoscimento dei benefici delle leggi n. 104/1992 e n. Nuove modalitàdi di presentazione delle domande di InvaliditàCivile e per il riconoscimento dei benefici delle leggi n. 104/1992 e n. 68/1999 A decorrere dall 1.1.2010 le domande per il riconoscimento

Dettagli

FONDO PENSIONE APERTO UNIPOL INSIEME. 1. Regime fiscale della forma pensionistica complementare (fondo pensione)

FONDO PENSIONE APERTO UNIPOL INSIEME. 1. Regime fiscale della forma pensionistica complementare (fondo pensione) Allegato alla Nota Informativa FONDO PENSIONE APERTO UNIPOL INSIEME DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE 1. Regime fiscale della forma pensionistica complementare (fondo pensione) I fondi pensione, istituiti in

Dettagli

SCHEDA ESPLICATIVA I PRINCIPALI CONTENUTI DEL DECRETO LEGISLATIVO SULLA TOTALIZZAZIONE

SCHEDA ESPLICATIVA I PRINCIPALI CONTENUTI DEL DECRETO LEGISLATIVO SULLA TOTALIZZAZIONE DIPARTIMENTO WELFARE Politiche Previdenziali SCHEDA ESPLICATIVA I PRINCIPALI CONTENUTI DEL DECRETO LEGISLATIVO SULLA TOTALIZZAZIONE a cura di Maria Rita Gilardi Roma, 23 gennaio 2006 1 Articolo 1 Totalizzazione

Dettagli

Informativa per la clientela

Informativa per la clientela Informativa per la clientela Informativa n. 16 del 21 marzo 2011 DL 29.12.2010 n. 225 (c.d. milleproroghe ) convertito nella L. 26.2.2011 n. 10 - Novità in materia di agevolazioni INDICE 1 Premessa...

Dettagli

Requisiti Ammontare del contributo

Requisiti Ammontare del contributo 1 Requisiti Rapporto professionale con il Servizio Sanitario Nazionale (o altri Istituti) in qualità di Medici di Medicina Generale, Pediatri di libera scelta ed addetti ai servizi di continuità assistenziale

Dettagli

UDI. La responsabilità civile. chi è terzo e chi non lo è, forme assicurative della responsabilità civile (RC) verso terzi

UDI. La responsabilità civile. chi è terzo e chi non lo è, forme assicurative della responsabilità civile (RC) verso terzi La responsabilità civile Responsabilità civile verso terzi chi è terzo e chi non lo è, forme assicurative della responsabilità civile (RC) verso terzi Responsabilità civile verso i prestatori d opera (RCO)

Dettagli

Roma, 30 settembre 2014

Roma, 30 settembre 2014 Direzione generale Direzione centrale prestazioni economiche Circolare n. 46 Roma, 30 settembre 2014 Al Direttore generale vicario Ai Responsabili di tutte le Strutture centrali e territoriali e p.c. a:

Dettagli

AGENS Agenzia confederale dei Trasporti e Servizi

AGENS Agenzia confederale dei Trasporti e Servizi Roma, 11 marzo 2015 Prot. n. 019/15/D.11. Alle Aziende associate L o r o S e d i OGGETTO: D.Lgs. 4 marzo 2015 n. 22 Disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali in

Dettagli

BUONO SOCIALE Dei Comuni dell Ambito n 5

BUONO SOCIALE Dei Comuni dell Ambito n 5 BUONO SOCIALE Dei Comuni dell Ambito n 5 CRITERI PER L EROGAZIONE Finalità dell intervento L erogazione del Buono Sociale da parte dei Comuni del Distretto n. 5 si configura come servizio consolidato per

Dettagli

ASSUNZIONI AGEVOLATE 2015: sgravi contributivi per chi assume a tempo indeterminato (Legge n. 190 del 23.12.2014)

ASSUNZIONI AGEVOLATE 2015: sgravi contributivi per chi assume a tempo indeterminato (Legge n. 190 del 23.12.2014) CIRCOLARE INFORMATIVA N. 2 FEBBRAIO 2015 ASSUNZIONI AGEVOLATE 2015: sgravi contributivi per chi assume a tempo indeterminato (Legge n. 190 del 23.12.2014) Gentile Cliente, con la presente desideriamo informarla

Dettagli