CITTA' DI CASALE MONFERRATO Provincia di Alessandria

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2 Sommario SPECIFICA TECNICA CRITERI DI PROGETTO Impianto di forza motrice Caratteristiche impianto REQUISITI DI RISPONDENZA A NORME, LEGGI E REGOLAMENTI TIPOLOGIA COSTRUTTIVA DEGLI IMPIANTI Impianto F.M. mercatale - torrette tipo Jolly Tower e predisposizione I.P Linee di alimentazione: cavi e conduttori Tubazioni per posa dei cavi interrati Quadri di alimentazione Basamenti di fondazione Tubazioni per posa dei cavi interrati DISPOSITIVI DI PROTEZIONE Coordinamento fra condutture e dispositivi di protezione Protezione dai sovraccarichi Protezione dai cortocircuiti COLORI DISTINTIVI DEI CAVI Sezioni dei conduttori PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI DIRETTI PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI Impianto di F.M IMPIANTO DI TERRA Impianto di F.M Sezione dei conduttori Colori distintivi dei cavi COMPATIBILITA ELETTROMAGNETICA ELABORATI I TECNICI

3 SPECIFICA TECNICA 1 - CRITERI DI PROGETTO Forma oggetto della presente Relazione Tecnica e del relativo progetto la realizzazione dell'impianto elettrico di forza motrice ad uso mercatale e la predisposizione dell'i.p. di Piazza Mazzini. Il progetto è stato sviluppato tenendo conto dei sottoelencati criteri: realizzare gli impianti in conformità alle vigenti prescrizioni legislative e normative, con particolare riferimento alle Norme del CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano); realizzare impianti facilmente manutenibili; realizzare impianti utilizzando componenti altamente affidabili Impianto di forza motrice L impianto di forza motrice nasce dalla necessità di fornire energia elettrica agli esercenti mercatali e a garantire energia elettrica ad uso comunale in caso di manifestazioni di vario genere. Le utenze faranno uso di due torrette estraibili con chiusino di chiusura tipo Jolly Tower attrezzate con prese CEE Caratteristiche impianto L'impianto di forza motrice dovrà essere comprensivo dei pozzetti prefabbricati dotati di chiusini a scomparsa, necessari per l erogazione di energia elettrica. Nel caso specifico, richiamando la relazione descrittiva di progetto, è previsto il posizionamento di un nuovo quadro elettrico con relativo gruppo di consegna e misura dell'energia in apposita nicchia portacontatori posizionata come da planimetrie allegate. Gli allacciamenti alla rete elettrica saranno pertanto realizzati, prevedendo il punto di consegna all interno di apposito manufatto infisso su piastra di fondazione in c.a., atto a ospitare i vani tecnici per i contatori e i quadri elettrici. Saranno quindi realizzate le dorsali di alimentazione e la posa delle 2 torrette a scomparsa dotate di chiusini, necessari per l erogazione di energia elettrica per le utenze mercatali. Impianto di forza motrice 2

4 L impianto necessario per alimentare le utenze mercatali dovrà essere realizzato nel rispetto delle seguenti indicazioni: Distribuzione elettrica in pozzetto a scomparsa con chiusino tipo: n. 1 torretta estraibile tipo JOLLY TOWER modello JT01/A composta da Torretta a scomparsa JT01/A, con chiusino in ghisa carrabile classe D400 40t. nr. 01 Box modulari in policarbonato tipo Jolly Set per l installazione di apparecchiature elettriche, grado di protezione IP67, classe di autoestinguenza V-0 nr. 01 Presa di corrente interbloccata tipo CEE 3P+N+T 63A 400V IP65 nr. 01 Interruttore magnetotermico differenziale 4P 63A 6kA C 0,03A nr. 01 Interruttore differenziale 4P 63A 0,03A nr. 01 Presa di corrente interbloccata tipo CEE 3P+N+T 32A 400V IP65 nr. 01 Interruttore magnetotermico 3P+N 32A 6kA C nr. 01 Presa di corrente interbloccata tipo CEE 3P+N+T 16A 400V IP65 nr. 01 Interruttore magnetotermico 3P+N 16A 6kA C nr. 02 Presa di corrente interbloccata tipo CEE 2P+T 16A 230V IP65 nr. 02 Interruttore magnetotermico 1P+N 16A 6kA C nr. 01 Morsettiera d appoggio 5x35mmq nr. 01 Cavo d alimentazione H07 RN-F 5G35 mt. 5 n. 1 torretta estraibile tipo JOLLY TOWER modello JT02/A composta da Torretta a scomparsa JT02/A, chiusino in ghisa carrabile classe C250 40t. nr. 01 Box modulari in policarbonato tipo Jolly Set per l installazione di apparecchiature elettriche, grado di protezione IP67, classe di autoestinguenza V-0 nr. 01 Differenziale generale 4P 63A 0,03A nr. 01 Presa di corrente interbloccata tipo CEE 3P+N+T 32A 400V IP65 nr. 01 Interruttore magnetotermico 3P+N 32A 6kA C nr. 01 Presa di corrente interbloccata tipo CEE 3P+N+T 16A 400V IP65 nr. 01 Interruttore magnetotermico 3P+N 16A 6kA C nr. 06 Presa di corrente interbloccata tipo CEE 2P+T 16A 230V IP65 nr. 06 Interruttore magnetotermico 1P+N 16A 6kA C nr. 01 Morsettiera d appoggio 5x16mmq nr. 01 Cavo d alimentazione H07 RN-F 5G16 mt. 5 3

5 2 - REQUISITI DI RISPONDENZA A NORME, LEGGI E REGOLAMENTI Gli impianti ed i componenti saranno realizzati a regola d Arte. Le caratteristiche degli impianti stessi, nonché dei loro componenti, saranno conformi alle Norme di Legge e dei Regolamenti vigenti in data odierna ed in particolare: NORMA EUROPEA EN Illuminazione stradale Norma UNI EN 4O Pali per illuminazione Norme CEI Norme di riferimento per IP UNI relative agli impianti di illuminazione delle strade con traffico motorizzato Norme CEI 11-1, fascicolo 1003: Impianti di produzione, trasporto e distribuzione dell energia elettrica Norme generali; Norme CEI 11-8, fascicolo 1285 terza edizione e variante V1: Impianti di produzione, trasporto e distribuzione dell energia elettrica. Impianti di messa a terra; Norme CEI 11-17, fascicolo 1890: impianti di produzione, trasporto e distribuzione dell energia elettrica. Linee in cavo; Norme CEI 11-18, fascicolo 604: impianti di produzione, trasporto e distribuzione dell energia elettrica. Dimensionamento degli impianti in relazione alle tensioni; Norme CEI 17-13/1, fascicolo 2463E: apparecchiature assiepate di protezione e manovra per bassa tensione (Quadri BT). Apparecchiature di serie soggette a prove di tipo (AS) e apparecchiature non di serie parzialmente soggette a prove di tipo (ANS); Norme CEI 17-13/2, fascicolo 2190: apparecchiature assiepate di protezione e manovra per bassa tensione (Quadri BT). Prescrizioni particolari per i condotti sbarre; Norme CEI 20-22, fascicolo 1025 e Ec: prova dei cavi non propaganti l incendio; Norme CEI 38-1, fascicolo 2099: trasformatori di corrente; Norme CEI 38-2, fascicolo 1234: trasformatori di tensione; CEI 64-7: Impianti elettrcici di illuminazione pubblica; Norme CEI 64-8 quarta edizione: impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente alternata e 1500V in corrente continua; D.P.R. n 547 del 27/04/1955: norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro; D.P.R. n 689 del 26/05/1959; D.P.R. n 447 del 06/12/1991: regolamento di attuazione della Legge 46 del 5 marzo 1990 in materia di sicurezza degli impianti; 4

6 D.lg. n 626 del 19/09/1994 e sua integrazione (n 242 del 1996): attuazione di alcune direttive CEE riguardanti il miglioramento della sicurezza dei lavoratori sul luogo di lavoro; Legge n 186 del 01/03/1968: regola dell Arte; Legge n 791del 18/10/1977; D.M. n. 37 del 27 Marzo Disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici Direttiva 85/336/CEE recepita con D.lg. 476/92: direttiva del Consiglio d Europa sulla compatibilità elettromagnetica; Direttiva 93/68/CEE recepita con D.lg. 277/97: direttiva bassa tensione. 3 - TIPOLOGIA COSTRUTTIVA DEGLI IMPIANTI Impianto F.M. mercatale - torrette tipo Jolly Tower e predisposizione I.P. Il nuovo impianto da realizzare per le zone in oggetto, avrà le caratteristiche elettriche sotto riportate. La distribuzione dell impianto trae origine da un solo punto di consegna d alimentazione delle rete di distribuzione dell ENEL quadro Q.E.M. Al fine di assicurare un servizio affidabile l impianto elettrico è stato suddiviso in due circuiti indipendenti, singolarmente protetti contro sovraccarichi, cortocircuiti e consentendo anche un razionale dimensionamento delle condutture elettriche. tipo di impianto: in derivazione potenza richiesta fino a 32 kw tensione di distribuzione/utilizzazione: 400/230V corrente di corto circuito alla consegna: 10 KA sistema elettrico di distribuzione: TT caduta di tensione massima ammessa 4% Linee di alimentazione: cavi e conduttori Le linee elettriche di distribuzione saranno realizzate in cavo posato all interno di tubazioni interrate, secondo la modalità di posa N (cavi in tubazione interrata) prevista dalle norme CEI 11-5

7 17. Le linee elettriche saranno realizzate con cavi multipolari di tipo FG7-OR 0.6/1kV isolati con gomma etilenpropilenica ad alto modulo non propagante l incendio e guaina esterna in pvc di qualità Rz con mescola antiabrasiva. Avranno grado di isolamento U0/U pari 0.6/1kV per essere adatti alla posa in cavidotto interrato, secondo quanto previsto dalle norma CEI I conduttori saranno in rame rosso ricotto flessibile. I cavi saranno conformi alle norme CEI II, CEI 20-37/2, CEI I terminali di partenza e di arrivo di ogni cavo saranno opportunamente numerati ed identificati in modo univoco, secondo le specifiche delle Norme CEI 16-1 e I conduttori impiegati nell esecuzione dell impianto saranno contraddistinti dalle colorazioni previste dalle vigenti tabelle di unificazione. In particolare il conduttore di neutro sarà contraddistinto esclusivamente con il colore blu chiaro. Per quanto riguarda i conduttori di fase, saranno contraddistinti in modo univoco per tutto l impianto dai colori: nero, grigio (cenere) e marrone Tubazioni per posa dei cavi interrati Per la posa dei cavi saranno previste tubazioni in polietilene di tipo flessibile ad alta densità del tipo a doppia camera, ovvero con la parte esterna corrugata e la parte interna liscia per permettere l agevole infilaggio dei cavi, saranno conformi alle norme CEI 23-39, con resistenza allo schiacciamento pari a 750 N. Saranno posate all interno degli scavi predisposti a una profondità di circa 50 cm rispetto alla generatrice superiore del tubo salvo i casi in cui non sarà possibile mantenere tale profondità. La tubazione verrà inglobata per tutta la sua lunghezza in una calotta di calcestruzzo (250kg per mc di inerte); successivamente verra realizzata la chiusura dello scavo con diverse modalità, secondo quanto previsto nei disegni di progetto. La protezione delle tubazioni con il calcestruzzo serve a garantire la protezione delle tubazioni dalle sollecitazioni dovute al traffico veicolare, soprattutto negli attraversamenti stradali. Eventuali curve dovranno avere un raggio minimo di 25 cm e comunque non inferiore al raggio minimo di curvatura dei cavi in esse contenute. Secondo le disposizioni delle norme CEI le tubazioni in oggetto dovranno avere dimensione in sezione pari almeno al 130% del diametro circoscritto al fascio dei cavi passanti in ogni tubazione Quadri di alimentazione I quadri elettrici per l impianto saranno installati in armadi in vetroresina a due scomparti, a basamento, atto a resistere agli agenti atmosferici; il vano superiore dell armadio sarà destinato 6

8 alla posa dei gruppi di misura dell Enel, la parte inferiore sarà destinata ad ospitare i quadri Q.E.C. e Q.E.M.. Il suddetto armadio sarà dotato di chiusura a chiave. I due quadri saranno in classe II, IP 55. Essi saranno dotati di interruttori di sezionamento, automatici e dei relativi organi di comando mediante crepuscolare che daranno il consenso all accensione e allo spegnimento, come indicato dallo schema allegato al progetto. Il quadro sarà completo di pannelli frontali per apparecchiature e strumenti apribili con cerniera, diaframmi e pannelli interni di separazione, morsettiera di tipo componibile e siglabile, guida DIN 35 porta-apparecchi, cartelli indicatori incisi, cablaggi interni realizzati con cordina N07V-K. La posizione del suddetto armadio è indicata in planimetria Basamenti di fondazione I basamenti di fondazione saranno realizzati in opera con le dimensioni indicate nel progetto e secondo le modalità descritte nella voce dell elenco descrittivo. I pozzetti saranno con fondo chiuso salvo un apposito foro del diametro di circa 50mm per permettere il drenaggio dell acqua piovana; il raccordo tra pozzetto e il foro d infilaggio del palo sarà realizzato con una tubazione in PE del diametro di 110mm. All interno di questa verranno posate due guaine corrugate in pvc del diametro di 40mm per la posa dei cavi di arrivo e partenza dalla morsettiera Tubazioni per posa dei cavi interrati Per la posa dei cavi saranno previste tubazioni in polietilene di tipo flessibile ad alta densità del tipo a doppia camera, ovvero con la parte esterna corrugata e la parte interna liscia per permettere l agevole infilaggio dei cavi, saranno conformi alle norme CEI 23-39, con resistenza allo schiacciamento pari a 750 N. Saranno posate all interno degli scavi predisposti a una profondità di circa 50 cm rispetto alla generatrice superiore del tubo salvo i casi in cui non sarà possibile mantenere tale profondità. La tubazione verrà inglobata per tutta la sua lunghezza in una calotta di calcestruzzo (250kg per mc di inerte); successivamente verra realizzata la chiusura dello scavo con diverse modalità, secondo quanto previsto nei disegni di progetto. La protezione delle tubazioni con il calcestruzzo serve a garantire la protezione delle tubazioni dalle sollecitazioni dovute al traffico veicolare, soprattutto negli attraversamenti stradali. Eventuali curve dovranno avere un raggio minimo di 25 cm e comunque non inferiore al raggio minimo di curvatura dei cavi in esse contenute. 7

9 Secondo le disposizioni delle norme CEI le tubazioni in oggetto dovranno avere dimensione in sezione pari almeno al 130% del diametro circoscritto al fascio dei cavi passanti in ogni tubazione. 4 - DISPOSITIVI DI PROTEZIONE Coordinamento fra condutture e dispositivi di protezione Ogni circuito elettrico derivato dal quadro generale risulta sezionato dall alimentazione per mezzo di un dispositivo che interrompe i conduttori attivi del circuito (fasi/e e neutro). Allo stesso modo i conduttori attivi risultano protetti da uno o più dispositivi che interrompono automaticamente il circuito quando si produce un SOVRACCARICO (corrente lievemente superiore alla portata in regime permanente del cavo) o un CORTOCIRCUITO (corrente di grossa entità che si verifica in un circuito a seguito di un guasto ad impedenza trascurabile) Protezione dai sovraccarichi Il dispositivo di protezione contro i sovraccarichi deve avere caratteristiche tali da consentire, senza interrompere il circuito, i sovraccarichi di breve durata che si producono nell esercizio ordinario ed ha inoltre lo scopo di interrompere il circuito sovraccarico a causa del funzionamento anomalo dell'utenza alimentata e per limitare il sovrariscaldamento nocivo all'isolamento e quindi l'invecchiamento precoce del cavo sovraccaricato. La norma CEI 64-8/4, art. 433, prescrive che, per assicurare la protezione contro i sovraccarichi di una conduttura avente corrente d impiego IB e portata IZ, si deve installare a monte della conduttura stessa un dispositivo di protezione avente corrente nominale In e corrente convenzionale di funzionamento If che soddisfino le seguenti condizioni: 1) I B I n I Z 2) I f 1,45 I Z Corrente d impiego Portata I B I Z 1,45 I Z CARATTERISTICHE DEL CIRCUITO I n Corrente nominale I f Corrente convenzionale di funzionamento CARATTERISTICHE DEL DISPOSITIVO DI PROTEZIONE 8

10 Per dispositivi di protezione regolabili la condizione 1) va soddisfatta ponendo come In il valore della corrente di regolazione. Quando il sovraccarico è compreso tra Iz e If esso può durare a lungo senza provocare interventi delle protezioni; per questo motivo il valore della corrente d impiego Ib deve essere fissato in modo che Iz non sia frequentemente superato. Il rapporto If / In è funzione del tipo di dispositivo impiegato per la protezione (interruttore magnetotermico, fusibile, termica regolabile). Qualora attraverso uno stesso dispositivo di protezione siano alimentate diverse condutture od una conduttura principale dalla quale siano derivate condutture secondarie, tale dispositivo deve poter soddisfare le condizioni 1) e 2) per tutte le condutture ed, in particolare, per quelle a portata inferiore Protezione dai cortocircuiti Devono essere previsti dispositivi di protezione per interrompere le correnti di cortocircuito prima che tali correnti possano diventare pericolose a causa degli effetti termici e meccanici prodotti nei conduttori e nelle relative connessioni evitando il pericolo di folgorazione e la riduzione del rischio di sviluppo di elevate sovratemperature e di scintillio che potrebbero dare luogo allo sviluppo di un incendio. La norma CEI 64.8/4, art.434, stabilisce che ogni dispositivo di protezione contro i cortocircuiti deve rispondere alle due seguenti condizioni: 1) Icc max Pdi 2) I 2 t K 2 S 2 Icc max = corrente di cortocircuito massima Pdi = potere d interruzione I 2 t = integrale di Joule della corrente di cortocircuito presunta in A 2 s K = coefficiente della conduttura utilizzata: 115 per cavi isolati in PVC 135 per cavi isolati in gomma naturale e butilica 143 per cavi isolati in gomma etilenpropilenica e propilene reticolato S = sezione della conduttura in mm 2 Il dispositivo di protezione deve essere installato all inizio della conduttura e deve avere un potere di interruzione almeno uguale alla corrente di cortocircuito presunta nel punto di installazione. 9

11 Il dispositivo deve intervenire in un tempo inferiore a quello che porterebbe la temperatura dei conduttori oltre il limite ammissibile. Questa condizione deve essere verificata per un cortocircuito che si produca in un qualsiasi punto della conduttura. In altre parole, occorre verificare che il dispositivo scelto sia idoneo alla protezione della linea, sia per cortocircuito in fondo alla linea che per cortocircuito immediatamente a valle dell interruttore. Il calcolo delle correnti di cortocircuito per le linee realizzate con più conduttori per fase deve essere realizzato considerando che il guasto possa interessare solo il conduttore di sezione inferiore come richiesto dalle norme CEI 64-8 art realizzando pertanto una verifica prudenziale e cautelativa. Il valore dell energia specifica K 2 S 2 sopportabile dal cavo da comparare con il valore I2t risulta relativo al solo conduttore per il quale è stata fatta la verifica di cui sopra. Le correnti di cortocircuito (Iccmax all inizio della conduttura e Iccmin alla fine della conduttura) devono essere calcolate tenendo presente le condizioni più gravose di esercizio degli impianti utilizzando i criteri esposti dalle normative. Determinati i valori delle correnti di cortocircuito Iccmax e Iccmin si può procedere alla verifica grafica o analitica nota la caratteristica di intervento I 2 t dei dispositivi di protezione comparandola con l energia K 2 S 2 sopportabile dal cavo secondo il criterio esposto in precedenza. 5 - COLORI DISTINTIVI DEI CAVI I conduttori impiegati nell esecuzione dell impianto saranno contraddistinti dalle colorazioni previste dalle vigenti tabelle di unificazione CEI-UNEL e In particolare il conduttore di neutro sarà contraddistinto esclusivamente con il colore blu chiaro. Per quanto riguarda i conduttori di fase, saranno contraddistinti in modo univoco per tutto l impianto dai colori: nero, grigio (cenere) e marrone Sezioni dei conduttori Le sezioni dei conduttori relativi a tutte le linee dell impianto in questione sono calcolate in funzione della potenza impegnata, della lunghezza del circuito e del tipo di posa affinché la caduta di tensione tra il punto di consegna dell energia e il punto di utilizzo più sfavorito non superi il valore del 4% per gli impianti di F.M. e del 5% per gli impianti di illuminazione della tensione a 10

12 vuoto. I cavi da impiegare risultano dimensionati e scelti fra le sezioni unificate e sono indicati nella parte dedicata agli schemi unifilari e al dimensionamento linee. La sezione dei conduttori neutri è stata dimensionata in modo da non risultare inferiore a quella dei corrispondenti conduttori di fase per sezioni nominali minori o uguali a 16mm 2 ; per sezioni maggiori di 16mm 2, per carichi equilibrati, i conduttori di neutro sono ridotti alla metà della sezione del conduttore di fase, mantenendo comunque il vincolo minimo di 16mm PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI DIRETTI La protezione contro i contatti diretti si realizza mediante segregazione delle parti attive. Tutto l'impianto elettrico sarà realizzato con componentistica per posa da esterno avente grado di protezione non inferiore a IP54D. Tutte le parti attive dei circuiti elettrici saranno pertanto racchiuse in custodia con tale grado di protezione. 7 - PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI Devono essere protette contro i contatti indiretti tutte le parti metalliche accessibili dell'impianto elettrico e degli apparecchi utilizzatori, normalmente non in tensione ma che, per cedimento dell'isolamento principale o per altre cause accidentali, potrebbero trovarsi sotto tensione (masse) Impianto di F.M. La protezione verrà realizzata mediante interruzione automatica dell alimentazione. Nel caso di sistema TT, il dispositivo di protezione deve interrompere automaticamente l alimentazione al circuito od al componente elettrico in modo che in caso di guasto tra una parte attiva ed una massa o un conduttore di protezione, non possa persistere, per una durata sufficiente a causare un rischio di effetti fisiologici dannosi in una persona in contatto con parti accessibili, una tensione di contatto presunta superiore a 50V. Saranno quindi protette contro i contatti indiretti tutte le parti metalliche accessibili dell impianto elettrico e degli apparecchi utilizzatori, normalmente non in tensione ma che, per cedimento dell isolamento principale o per altre cause accidentali, potrebbero trovarsi sotto tensione (masse) (Norma CEI 64-8/4). La protezione sarà realizzata mediante dispositivi differenziali ad alta sensibilità coordinati con l impianto di terra. Nel caso di sistemi di 1 categoria, cioè con tensione nominale non superiore a 1000V, la norma CEI 64-8/4 art stabilisce che, in presenza di un sistema TT (cioè un punto del sistema 11

13 elettrico collegato direttamente a terra e masse dell utilizzatore connesse ad un impianto di terra elettricamente indipendente da quello del sistema elettrico) il valore della resistenza di terra debba essere tale da soddisfare la relazione: R Ia 50V R somma delle resistenza dei conduttori di protezione e della rete di messa a terra espressa in ohm. Ia corrente che provoca l intervento automatico del dispositivo di protezione espressa in ampere. Quando il dispositivo di protezione è un differenziale, Ia è la più elevata corrente nominale differenziale Idn. L impianto di terra dovrà essere controllato strumentalmente, verificando i valori di cui sopra, ai fini di un suo corretto coordinamento con la protezione differenziale. 8 - IMPIANTO DI TERRA La messa a terra delle masse è obbligatoria per tutti i componenti ed impianti realizzati con isolamento in classe I, è invece vietata per tutti i componenti e impianti con isolamento in classe II Impianto di F.M. Gli impianti di F.M. necessitano dell impianto di terra che sarà unico. Verrà realizzato mediante infissione nel terreno di n. 2 dispersori di terra a croce in accaio zincato della lunghezza di m 1,5 collegati fra loro mediante cordina N07V-K (entro cavidotto interrato) facente capo ad una barra equipotenziale posta in adiacenza ai quadri elettrici. Dalla suddetta barra si dipartono i conduttori di protezione diretti ai pozzetti a scomparsa. Per evitare problemi di corrosione in caso di giunzione di rame e acciaio dovranno essere utilizzati morsetto in lega anticorrosione (ottono, bronzo) dichiarate idonee dal costruttore Sezione dei conduttori Il conduttore di terra deve avere sezione minima pari a quella del conduttore di fase di sezione maggiore per S 16mm 2, sezione minima di 16mm 2 per 16mm2 S 35mm 2 e sezione minima S/2 per S > 35mm 2 (si utilizzano le sezioni unificate più vicine, per eccesso, al valore calcolato). 12

14 I dimensionamenti sopra riportati valgono se il conduttore di terra è protetto meccanicamente in caso contrario la sezione minima del cavo è di 16mm 2. Per il conduttore di protezione valgono le stesse considerazioni fatte sopra. Inoltre, quando il conduttore di protezione non fa parte della stessa conduttura dei conduttori di fase, la sezione non deve essere inferiore a 2,5mm 2 se è prevista una protezione meccanica e non inferiore a 4mm 2 se non è prevista protezione meccanica. I conduttori equipotenziali principali devono avere una sezione non inferiore a metà di quella del conduttore di protezione di sezione più elevata dell impianto, con un minimo di 6mm 2. Non è richiesto che la sezione superi i 25mm 2, se il conduttore equipotenziale è di rame, o una sezione di conduttanza equivalente, se il conduttore è di materiale diverso. Conduttore equipotenziale secondario: quando collega due masse, il conduttore deve avere una sezione non inferiore a quella del più piccolo conduttore di protezione collegato a queste masse; quando connette una massa ad una massa estranea deve avere una sezione non inferiore alla metà della sezione del corrispondente conduttore di protezione Colori distintivi dei cavi I conduttori di terra e di protezione saranno contraddistinti esclusivamente con il bicolore gialloverde. 9 - COMPATIBILITA ELETTROMAGNETICA Tutte le apparecchiature devono essere conformi con la normativa CEE 89/336 relativamente alla compatibilità elettromagnetica. Saranno cioè costruite ed assemblate in modo da avere un funzionamento soddisfacente nel proprio ambiente, senza creare perturbazioni elettromagnetiche o senza che il proprio funzionamento possa essere influenzato da tali perturbazioni. Tutte le apparecchiature interessate devono avere marcatura CE ELABORATI Gli impianti in oggetto risultano oltre che dalla presente relazione anche dagli elaborati grafici: schemi funzionali e planimetrie allegate. I TECNICI 13

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