PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO DELLA PROVINCIA DI MONZA E DELLA BRIANZA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DICHIARAZIONE DI SINTESI

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1 PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO DELLA PROVINCIA DI MONZA E DELLA BRIANZA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA DICHIARAZIONE DI SINTESI 1. Il processo integrato del piano e della valutazione ambientale (schema procedurale e metodologico) Di seguito si riporta uno schema che, in riferimento alla Lr 12/05, identifica i contenuti specifici della pianificazione provinciale in rapporto a come viene sviluppata dalla VAS e dal Piano di MB. Contenuti del PTCP ex art. 15 (comma 2, 3 e 4) Lr 12/05 Integrazione VAS e PTCP di MB a. Definisce il quadro conoscitivo La parte riferita più specificatamente alle componenti ambientali viene trattata nel Quadro conoscitivo nel Rapporto ambientale della VAS. In particolare il Quadro conoscitivo del RA, pur trattando tutte le componenti ambientali, così come richiesto dalla normativa europea, nazionale e regionale, sviluppa in maniera più approfondita le componenti ambientali che interessano maggiorente i temi prioritari del PTCP, ossia il suolo per gli aspetti inerenti il consumo, l uso, la qualità, la tutela, la salvaguardia, la valorizzazione, il valore agricolo; la qualità dell aria per gli aspetti legati al traffico, alle modalità di trasporto, alle politiche di mobilità sostenibile; l acqua per gli aspetti di difesa e salvaguardia; il rumore dal punto di vista della compatibilità degli insediamenti rispetto alla tipologia e all intensità d uso delle infrastrutture esistenti; il patrimonio storicoarchitettonico relativamente alla tutela e valorizzazione; la biodiversità e la rete ecologica in riferimento alla salvaguardia e alla realizzazione del sistema verde di livello regionale e provinciale; l energia rispetto al consumo e alla produzione da fonti alternative. Per quanto riguarda il sistema infrastrutturale e di analisi del sistema insediativo (funzioni insediate, sviluppo urbano) il quadro conoscitivo della VAS si integra con quello del PTCP. b. Indica gli obiettivi di sviluppo economico-sociale a scala provinciale, raccordando le previsioni dei piani di settore approfondendo i contenuti della programmazione regionale; Il raccordo con la pianificazione di settore e regionale viene verificato sia dalla coerenza esterna del Rapporto ambientale, che dalla relazione e dalle tavole del Piano. 1

2 c. Indica gli elementi qualitativi a scala provinciale o sovracomunale, sia orientativi che prevalenti, per la pianificazione comunale e dispone i contenuti minimi sui temi di interesse sovra comunale La VAS e il PTCP di Monza e Brianza individuano alcuni criteri che dovranno essere rispettati e recepiti dai PGT, favorendone la declinazione a scala locale. Infatti in ottemperanza a quanto indicato dalle norme, il Piano e la relativa VAS devono mirare anche ad essere un modello applicativo da seguire, nonché un patrimonio di conoscenze e di elaborazioni (il sistema degli obiettivi, la coerenza con P/P di livello sovracomunale, il sistema di conoscenza ambientale, il sistema di indicatori) che le Amministrazioni comunali potranno usare e declinare a livello locale (ove possibile viene fornito un sistema di conoscenza disaggregato per Comune). d. Definisce i criteri per l organizzazione, il dimensionamento, la realizzazione e l inserimento ambientale e paesaggistico con le adeguate opere di rinverdimento e piantagione delle infrastrutture riguardanti il sistema della mobilità e il relativo coordinamento tra tali criteri e le previsioni della pianificazione comunale e. Stabilisce in coerenza con la programmazione regionale e con i criteri di cui alla lettera d) il programma generale delle maggiori infrastrutture riguardanti il sistema della mobilità e le principali linee di comunicazione f. Individua i corridoi tecnologici, definendone i criteri per l inserimento ambientale e paesaggistico, in particolare delle opere di riqualificazione del sistema verde locale g. Prevede indicazioni puntuali per la realizzazione di insediamenti di portata sovra comunale h. Indica modalità per favorire il coordinamento tra le pianificazioni dei comuni, prevedendo anche forme compensative o finanziarie Definisce l assetto idrogeologico e di difesa del suolo Definisce gli ambiti destinati all attività agricola di interesse strategico,, dettando specifiche norme di valorizzazione, uso e tutela La VAS contribuisce a fornire indirizzi di progettazione, mitigazione e compensazione per infrastrutture e progetti di livello sovracomunale. In particolare per alcune tipologie di trasformazioni di interesse provinciale, vengono forniti indicazioni e criteri per: a. la definizione di criteri localizzativi e progettuali di carattere ambientale e urbanistico; b. la mitigazione degli impatti delle trasformazioni; c. la compensazione ambientale degli impatti residui delle trasformazioni. Rispetto al tema delle compensazioni, il PTCP e la relativa VAS propongono di applicare un sistema coordinato di interventi volti alla rinaturalizzazione di parti del territorio e alla costruzione della rete verde di ricomposizione paesaggistica, così come i programmi di azione paesaggistica, aventi come obiettivi la riqualificazione e la valorizzazione del paesaggio e che riguardano gli ambiti di riqualificazione paesaggistica, la maglia di primo appoggio paesaggistico, la rete delle mobilità dolce. Il Quadro conoscitivo del Rapporto ambientale, pur trattando tutte le componenti ambientali, così come richiesto dalla normativa europea, nazionale e regionale, sviluppa in maniera più approfondita le componenti ambientali che interessano maggiormente i temi prioritari del PTCP, ossia il suolo per gli aspetti inerenti il consumo, l uso, la qualità, la tutela, la salvaguardia, la valorizzazione, il valore agricolo; la qualità dell aria per gli aspetti legati al traffico, alle modalità di trasporto, alla mobilità sostenibile, all assorbimento di CO2 attraverso opere di compensazione ambientale; l acqua per gli aspetti di difesa e salvaguardia; il rumore dal punto di vista della compatibilità degli insediamenti rispetto alla tipologia e all intensità d uso delle infrastrutture esistenti; l energia rispetto al consumo e alla produzione da fonti alternative, in particolare di biomassa; il patrimonio storicoarchitettonico relativamente alla tutela e valorizzazione; la biodiversità e la rete ecologica in riferimento alla salvaguardia e alla realizzazione del 2

3 sistema verde di livello regionale e provinciale. Infine, nel PTCP, con il supporto della VAS, sono sviluppati alcuni contenuti di carattere ambientale tra cui si evidenziano: - la duplice valenza paesistica e di presidio al consumo di suolo delle aree agricole e della rete verde di ricomposizione paesaggistica; - le nuove attribuzioni in materia di paesaggio e il coordinamento e l integrazione con le pianificazioni dei parchi; - la programmazione delle infrastrutture come punto di equilibrio tra esigenze di sviluppo e sostenibilità delle scelte localizzative; - la disciplina del rapporto infrastrutture/insediamenti al fine di frenare i fenomeni di conurbazione lungo gli assi di mobilità e di contenerne gli impatti (ambiti di accessibilità sostenibile, classificazione gerarchica e funzionale della viabilità); - l aggiornamento del disegno delle aree protette. 2. I soggetti coinvolti: le consultazioni effettuate, la partecipazione del pubblico, i contributi ricevuti e i pareri espressi Con Delibera di Giunta n. 57 in data 31/03/2010 sono stati individuati: in qualità di Enti territorialmente interessati e Soggetti competenti in materia ambientale i seguenti: 1. Regione Lombardia; 2. ARPA; 3. ERSAF; 4. Provincia di Milano; 5. Provincia di Como; 6. Provincia di Lecco; 7. Provincia di Bergamo; 8. ASL; 9. Enti gestori delle aree protette, regionali (Parco Adda Nord, Parco delle Groane, Parco della Valle del Lambro, Bosco delle Querce) e locali (Parco agricolo La Valletta, Parco del Rio Vallone, Parco del Grugnotorto-Villoresi, Parco del Molgora, Parco della Brianza Centrale nel Seregno, Parco della Brughiera Briantea, Parco della Media valle del Lambro, Parco dei Colli Briantei, Parco Est delle Cave, Parco della Cavallera); 10. Direzione regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia; 11. Sovrintendenza archeologica; 12. Autorità di bacino del fiume Po; 13. Consorzio di Bonifica Est Ticino-Villoresi 14. Autorità competente in materia di SIC (SIC valle del Rio Pegorino, SIC valle del Rio Cantalupo, SIC boschi delle Groane, SIC pineta di Cesate) ; 15. I Comuni della Provincia di Monza e Brianza e i Comuni confinanti; 16. Corpo Forestale dello Stato; 17. Gli enti erogatori del servizio idrico e del servizio di captazione e depurazione delle acque; in qualità di attori con competenze rilevanti e portatori di interessi per il governo del territorio provinciale i seguenti: 1. Ordini professionali: ingegneri, architetti, geologi, agronomi e forestali, Collegio geometri; 2. Associazioni sindacali; 3. Camera di commercio; 4. Associazione degli Industriali di Monza e della Brianza; 5. Confartigianato; 6. Confagricoltura; 7. Confesercenti; 8. Coldiretti; 9. ANCE; 3

4 10. Associazione piccola e media impresa Monza e Brianza; 11. Associazioni ambientaliste (Legambiente, WWF, Italia Nostra, Comitato A. Cederna per il Parco di Monza, Associazione Parchi del Vimercatese); 12. Terna; 13. Autostrada Pedemontana Lombarda; 14. Ferrovie dello Stato; 15. Ferrovie Nord; 16. TEM; 17. Metropolitana Milanese; in qualità di pubblico non tecnico, la cittadinanza tutta; l autorità competente in materia di SIC e ZPS; le modalità di convocazione della Conferenza di Valutazione; le modalità di informazione e di partecipazione del pubblico, di diffusione e pubblicizzazione delle informazioni; c) in data 28/03/2011 si è svolta la prima conferenza di valutazione; d) in data 23/11/2011 si è svolta la seconda conferenza di valutazione finale; e) il processo di partecipazione della VAS ha previsto alcuni momenti e strumenti di partecipazione, diversificati in funzione dei differenti interlocutori e dei diversi temi che sono stati affrontati; oltre al sito web, alle affissioni e alle comunicazioni a mezzo stampa, il processo partecipativo si è concretizzato in quattro fasi principali: PRIMA FASE PERCORSO PARTECIPATIVO (gennaio dicembre 2010): - Fase di avvio: raccolta di 17 suggerimenti e proposte da parte degli enti e soggetti a vario titolo interessati - Fase di consultazione con le parti: Incontro presso gli uffici della Provincia (Referenti PTCP Provincia di Monza e della Brianza, referenti VAS di FLA, rappresentanti del WWF, dell Associazione Torrette, Bini, Dosso, Boscone, Macherio, Associazione Parchi del Vimercatese, Legambiente Desio); - Fase di consultazione con le parti: Raccolta osservazioni (WWF Groane, Comitato per l'ampliamento del Parco Brianza Centrale, Associazione Torrette Bini Dosso Boscone). SECONDA FASE PERCORSO PARTECIPATIVO (gennaio- maggio 2011) - Tematica: individuazione degli Ambiti Agricoli Strategici: - cinquantacinque incontri con i Comuni per un primo confronto sul tema degli Ambiti Agricoli Strategici; tre incontri d area con i Sindaci dei Comuni appartenenti ai settori territoriali Ovest, Est e Centro (soggetti coinvolti: Comuni della Provincia di Monza e della Brianza, Assessore e i funzionari della Provincia di Monza e della Brianza); - nove incontri singoli con i PLIS; incontro generale con tutti i PLIS provinciali (soggetti coinvolti: Direttori dei nove PLIS, Sindaci dei Comuni interessati dai PLIS, Assessore Brambilla e funzionari della Provincia di Monza e della Brianza); - incontro in Regione Lombardia (soggetti coinvolti: Regione Lombardia Direzione Generale Territorio e Urbanistica, Assessore Brambilla e funzionari provinciali, Centro Studi PIM). - Tematica: Sviluppo territoriale: - alcuni incontri (soggetti coinvolti: Camera di Commercio, Associazioni di categoria delle imprese, funzionari provinciali, Centro Studi PIM, Politecnico di Milano, Studio Archè). - Tematica: Salvaguardia ambientale - nota prot. n del 31/03/2011 (soggetti coinvolti: Coordinamento di associazioni e gruppi della Provincia di Monza e della Brianza) - incontro (soggetti coinvolti: Associazione WWF e funzionari provinciali). TERZA FASE PERCORSO PARTECIPATIVO (28 marzo 2011) 4

5 - Consultazione istituzionale e diffusa acquisizione pareri (soggetti coinvolti: Autorità competente, Comuni, Enti Gestori delle aree protette, Province interessate, Associazioni Ambientaliste tra cui l Osservatorio PTCP-, enti e istituzioni portatori di interessi che operano sul territorio - ARPA, ASL, ERSAF, Regione, Soprintendenza per i beni archeologici, etc -, soggetti gestori dei servizi di pubblica utilità): Conferenza di Valutazione promossa con invito e pubblicazione sul sito internet. QUARTA FASE PERCORSO PARTECIPATIVO (aprile 2011 luglio 2011) - incontro in data 16 giugno 2011 in seguito alla richiesta presentata dall Osservatorio PTCP agli uffici provinciali e a FLA (soggetti coinvolti: Osservatorio PTCP, funzionari provinciali, FLA) - incontro in data 6 luglio 2011 (soggetti coinvolti: Osservatorio PTCP, funzionari provinciali, Assessore Brambilla) QUINTA FASE PERCORSO PARTECIPATIVO (agosto novembre 2011) - incontri con la Camera di Commercio Agricoltura e Industria della Provincia di Monza: 28 settembre 2011 (tematica principale aree dismesse); 17 novembre 2011 (tematica principale marketing territoriale); - incontro con i Sindaci del Vimercatese, presso il Vimercate, in data 5 ottobre 2011; - incontro con l Osservatorio del PTCP, in data 24 ottobre 2011, su tematiche specifiche (consumo del suolo e aree dismesse) e successivo incontro in data 23 novembre 2011 in merito agli Ambiti Agricoli Strategico, RVP e consumo di suolo; - incontri tematici con le Direzioni di Regione Lombardia: 23 settembre 2011 (incontro preliminare con la Dir. Territorio); 11 ottobre 2011 (presentazione generale presso la Dir. Sistemi Verdi); 27 ottobre 2011 (incontro tematico su paesaggio e difesa del suolo); 28 ottobre 2011 (incontro tematico sulle infrastrutture); Inoltre in data 2 agosto 2011 è stata messa a disposizione della Direzione Infrastrutture, Interventi strategici, Opere pubbliche e Trasporti la proposta di PTCP e allo stesso modo in data 4 agosto tutte le altre Direzioni sono state abilitate all accesso alla documentazione della proposta di Piano Territoriale di Coordinamento. Infine sono stati forniti contributi dalle Direzioni Provinciali (settore Pianificazione Territoriale e Parchi, settore Ambiente e Agricoltura, settore Infrastrutture, Interventi strategici, Opere pubbliche e Trasporti, settore Viabilità e Strade, settore Turismo, Sport, Tempo Libero, Caccia e Pesca, Attività Produttive) negli incontri del gruppo di lavoro interdirezionale svoltisi nei giorni 14 settembre 2010, 21 settembre 2010 e 1 dicembre 2011, nonché nei diversi confronti settoriali. Alla data del 5/12/2011 sono pervenuti i contributi di seguito elencati, di cui si riporta la relativa valutazione: Soggetto richiedente ARPA dipartimento di Monza e Brianza Sintesi del contributo Scarso approfondimento degli aspetti relativi alla tutela e uso delle risorse idriche sotterranee. Art. 11 NTA: Tutela e valorizzazione delle risorse idriche nelle aree di pertinenza fluviale Fasce di rispetto degli allevamenti zootecnici art. 12 NTA: Integrazione di maggiori dettagli in merito alle specie boscate e gli interventi di trasformazione del bosco Art. 45 NTA: Sostenibilità degli ambiti di trasformazione edificabilità fuori della Rete Ecologica Regionale e provinciale Art. 42 NTA: consumo di suolo Valutazione Il tema non è strettamente connesso con le competenze del Piano ai sensi della LR 12/2005. Il tema viene approfondito dalla pianificazione locale. L inedificabilità è già prescritta nell art.11 delle NTA Il tema è di competenza dell ASL e dei regolamenti locali di Igiene. Si rimanda alla lr 10/2008. La specificazione in merito agli interventi su boschi e fasce boscate al relativo piano di settore: Piano di Indirizzo Forestale Il PTCP prevede l inedificabilità per la RVP che ha valore di Rete Ecologica ai sensi dell art. 31 comma 1 delle NTA Valutata positivamente. La proposta di definire modalità per il 5

6 Monza Maggioni Giovanni Immobiliare Brassica e altri Varedo Seregno Art. 7 NTA: ambiti agricoli strategici Carenze e aggiornamento dati del PTCP e relativa VAS Tavola 7 e 6a PTCP: Esclusione di AAS e di aree dalla RVP Tavola 6a PTCP: esclusione dell area di proprietà nel comune di Usmate Velate dalla RVP Richiesta di edificabilità nel comune di Seregno Riconoscimento nuova perimetrazione PLIS del Grugnotorto Villoresi Sistema della mobilità AAS politiche territoriali promosse dal comune Riconversione area SNIA AQST Monza e Brianza Criteri per la riqualificazione territoriale Tavola 6a PTCP: Esclusione di aree dalla RVP reale contenimento del consumo di suolo viene accolta con l inserimento dell art. 46 delle NTA l applicazione della perequazione è prevista solo per gli AAS che ricadono nella RVP per i quali il PTCP già prescrive l inedificabilità ai sensi dell art. 31 della NTA I dati sono aggiornati in riferimento alle informazioni desunte dagli ultimi studi effettuati dai diversi enti. Rispetto all individuazione delle aree dismesse è stato realizzato un censimento aggiornato che viene a integrare le informazioni del Piano. Gli AAS e la RVP sono stati individuati con specifici criteri indicati dal PTCP in ricorda tuttavia che la LR 12/2005 e la normativa di Piano prevedono rispettivamente la possibilità di precisazioni e rettifiche sulle AAS, e una migliore definizione sulla RVP in fase di redazione del PGT. La RVP è stata individuata con specifici che la normativa di Piano prevede la possibilità di una migliore definizione in fase di redazione del PGT Non pertinente Valutata positivamente Non pertinente con l attuale fase di valutazione ambientale Le politiche indicate risultano coerenti con gli obietti del PTCP nei limiti della competenza di livello provinciale. Il PTCP tratta il tema della riqualificazione delle aree dismesse in termini di obiettivi e di criteri per la sostenibilità ambientale ai sensi dell art. 45 delle NTA Non pertinente Si veda l art. 39, 45 e 46 delle NTA La RVP è stata individuata con specifici che la normativa di Piano prevede la possibilità di una migliore definizione in fase di redazione del PGT 6

7 Bellusco Asnaghi Giuseppina PLIS Brianza Centrale Verano Brianza Sinistra e Ambiente Meda Sinistra e Ambiente Meda Legambiente circolo Laura Conti di Seveso Legambiente Lombardia Tavola 7 e 6a PTCP: Esclusione di AAS e di aree dalla RVP Stralcio aree nel comune di Seregno dal PLIS Brianza Centrale Tavola 7 PTCP: Stralcio AAS Tavola 7 PTCP: Stralcio AAS Creazione Corridoio Verticale Creazione Corridoio Verticale Tavola 7 PTCP: AAS AAS nei parchi regionali Tavola 6a PTCP: RVP Tavola 6d PTCP: Ambiti di interesse provinciale Gli AAS e la RVP sono stati individuati con specifici criteri indicati dal PTCP in ricorda tuttavia che la LR 12/2005 e la normativa di Piano prevedono la possibilità di rettifiche e precisazioni in fase di redazione del PGT La proposta di modifica dei perimetri del PLIS è di competenza comunale La RVP è stata individuata con specifici che la normativa di Piano prevede la possibilità di una migliore definizione in fase di redazione del PGT La RVP è stata individuata con specifici che la normativa di Piano prevede la possibilità di una migliore definizione in fase di redazione del PGT La pianificazione dei parchi regionali è prevalente rispetto a quella provinciale; con l art. 4 comma 3, si precisa che il PTCP non disciplina le aree in essi comprese, intendendosi i relativi strumenti di pianificazione interamente recepiti nel PTCP medesimo. La RVP è stata individuata con specifici normativa regionale, e la normativa di Piano prevede la possibilità di una migliore definizione in fase di redazione del PGT. Alcune delle aree citate vengono inserite nel disegno della RVP Gli ambiti di interesse provinciale non possiedono caratteristiche tali per essere inserite tra gli AAS e nella RVP individuati con specifici criteri indicati dal PTCP in 7

8 accoglie il suggerimento di introdurre l istituto della compensazione così come indicato all art. 34 comma 3 delle NTA Meda Infrastrutture su ferro Non pertinente al procedimento di VAS Besana in Brianza per conto di privati Gilardelli Nello e Gilardelli Giordano (Vivai Gilardelli nel comune di Cavenago di Brianza) Roncello Riperimetrazione del PLIS la Valletta e stralcio AAS Modifiche normative agli AAS Errori materiali e cartografici Tavola 7 e 6a PTCP: Esclusione di AAS e di aree dalla RVP Autorità competente e autorità procedente Consumo di suolo La proposta di modifica dei perimetri del PLIS è di competenza comunale. Gli AAS sono stati individuati con specifici criteri indicati dal PTCP in accordo con la Gli AAS e la RVP sono stati individuati con specifici criteri indicati dal PTCP in ricorda tuttavia che la LR 12/2005 e la normativa di Piano prevedono rispettivamente la possibilità di precisazioni e rettifiche sulle AAS, e una migliore definizione sulla RVP in fase di redazione del PGT. Non pertinente Valutata positivamente. Il tema del consumo di suolo è ampiamente trattato nel PTCP e ulteriormente specificato con l inserimento dell art. 46 delle NTA Cesano Maderno Nova Milanese Ronco Briantino Errori materiali e cartografici Set indicatori monitoraggio Errori materiali e cartografici PLIS AAS Edificazioni nella RVP Errori materiali e cartografici RVP Gli indicatori proposti sono stati desunti dalla VAS del PTR e dagli indicatori individuati da Arpa Lombardia, si fa comunque presente che il sistema di monitoraggio proposto verrà perfezionato nelle fasi di attuazione e gestione del piano. Valutata positivamente. Ai sensi dell art. 31 le aree ricomprese nella RVP sono inedificabili La RVP è stata individuata con specifici normativa regionale, e la normativa di Piano prevede la possibilità di una migliore definizione in fase di redazione 8

9 Famiglia Rigamonti PLIS Grugnotorto Villoresi Consorzio EST Ticino Villoresi Cornate d Adda Usmate Velate Lissone Lesmo Concorezzo Stralcio AAS nel comune di Ornago Errori materiali e cartografici Riconoscimento nuova perimetrazione PLIS del Grugnotorto Villoresi Riconoscimento di nuovo albero monumentale nel comune di Bovisio Masciago Individuazione del canale Villoresi nella RVP Art. 36 comma 4: silenzio-rifiuto delle modifiche comunali sui PLIS Individuazione del canale Villoresi nella RVP AAS e RVP Errori materiali e cartografici Modifiche normative AAS AAS AAS AAS e RVP del PGT. Alcune delle aree citate sono comunque inserite nel disegno della RVP Valutata positivamente Valutata positivamente Valutata positivamente Si ritiene maggiormente cautelativo il principio del silenzio-rifiuto Valutata positivamente Gli AAS e la RVP sono stati individuati con specifici criteri indicati dal PTCP in ricorda tuttavia che la LR 12/2005 e la normativa di Piano prevedono rispettivamente la possibilità di precisazioni e rettifiche sulle AAS, e una migliore definizione sulla RVP in fase di redazione del PGT. Non pertinenti prevedono la possibilità rettifiche e Gli AAS e la RVP sono stati individuati con specifici criteri indicati dal PTCP in ricorda tuttavia che la LR 12/2005 e la normativa di Piano prevedono rispettivamente la possibilità di precisazioni e rettifiche sulle AAS, e una migliore definizione sulla RVP in fase di redazione del PGT. 9

10 Errori materiali e cartografici AAS Brugherio Riperimetrazione Parco Est delle Cave La provincia ha già espresso parere negativo Rettifiche fasce PAI Inserimento PLIS media valle Lambro nella Valutata positivamente RVP Errori materiali e cartografici Ampliamento PLIS Parco del Molgora Istruttoria per il riconoscimento del nuovo perimetro non ancora avviata Agrate AAS e RVP Gli AAS e la RVP sono stati individuati con specifici criteri indicati dal PTCP in ricorda tuttavia che la LR 12/2005 e la normativa di Piano prevedono rispettivamente la possibilità di precisazioni e rettifiche sulle AAS, e una migliore definizione sulla RVP in fase di redazione del PGT. Brianza Errori materiali e cartografici Ambiti di azione paesaggistica L individuazione di tali ambiti non pregiudica l attuazione degli obiettivi previsti dal PGT. Si veda art. 33 delle NTA Ambiti di interesse paesaggistico L individuazione di tali ambiti non pregiudica l attuazione degli obiettivi previsti dal PGT. Sono comunque fatte salve le previsioni degli atti di pianificazione urbanistica comunale vigenti alla data di approvazione del PTCP come previsto dall art. 28 delle NTA Consumo di suolo e compensazione ambientale Valutata positivamente. Il tema del consumo di suolo è ampiamente trattato nel PTCP e ulteriormente specificato con l inserimento dell art. 46 delle NTA modalità di governo del consumo di suolo Confederazione produttori agricoli Modifiche normative a tutela dell agricoltura La normativa di Piano è stata redatta in conformità coi criteri regionali e secondo le competenze di scala previste dalla LR 12/2005 per il PTCP. E previsto il rinvio di ulteriori approfondimenti in uno specifico piano di settore. Mancanza di una REP conforme alla RER La RVP è stata individuata con specifici normativa regionale. Si ricorda che la normativa di Piano prevede la possibilità di una migliore definizione in fase di redazione del PGT. Si veda il capitolo 5.7 della relazione di Piano in merito alla metodologia adottata per l individuazione degli elementi che compongono la RVP Impatto pedemontana Esula dalla competenza del PTCP Sistema della mobilità Non pertinente con l attuale fase di 10

11 Lentate sul Seveso WWF Italia Osservatorio PTCP di Monza e Brianza valutazione ambientale Impatto pedemontana Esula dalla competenza del PTCP SIC La pianificazione dei Siti di Interesse Comunitario è prevalente rispetto a quella provinciale pertanto il PTCP recepisce le indicazioni sovraordinate. In proposito è stato redatto lo studio di incidenza specifico per i SIC presenti nel territorio provinciale Proposte nuovi PLIS La proposta di nuovi PLIS è di competenza comunale. Creazione di nuovi corridoi ecologici La RVP con valenza anche di rete ecologica - è stata individuata con specifici criteri indicati dal PTCP in ricorda che la normativa di Piano prevede la possibilità di una migliore definizione in fase di redazione del PGT. Tuttavia alcune delle aree citate vengono inserite nel disegno della RVP Modifiche normativa AAS L art. 7 comma 3 viene in parte modificato precisando ulteriormente che le riduzioni sono previste solo per aree già ricomprese nella RVP Modifiche agli articoli normativi relativi alla Gli articoli sono stati oggetto di modifiche tutela dell antico tessuto urbano e semplificazioni nei limiti della competenza del Piano Compensazioni e mitigazione ambientale Il tema delle compensazioni è ulteriormente specificato con l inserimento dell art. 46 delle NTA modalità di governo del consumo di suolo Modalità di approvazione delle varianti al Non pertinente Piano e ai perimetri dei parchi Ampliamento AAS nei comuni di: Agrate Brianza, Aicurzio, Albiate, Arcore, Bellusco, Bernareggio, Besana, Biassono, Briosco, Burago di Molgora, Busnago, Camparada, Caponago, Carnate, Concorezzo, Cornate d Adda, Desio, Lesmo, Lissone, Macherio, Mezzago, Monza, Ornago, Renate, Roncello, Ronco Briantino, Seregno, Sulbiate, Usmate Velate, Veduggio con Colzano, Villasanta, Vimercate Amplimento della RVP nei comuni di: Albiate, Besana in Brianza, Biassono, Briosco, Camparada, Carate Brianza, Lissone, Macherio, Renate, Seregno, Sovico, Veduggio con Colzano, Richieste di tutela relative a strade rurali forestali e ciclabili nei comuni di: Albiate, Biassono, Carate Brianza, Cogliate, Desio, Limbiate, Lissone, Macherio, Misinto, Seregno, Solaro, Sovico, Varedo Creazione di un nuovo corridoio ecologico di connessione con il parco delle Querce nei La RVP è stata individuata con specifici normativa regionale. Si ricorda che la normativa di Piano prevede la possibilità di una migliore definizione in fase di redazione del PGT Le norme del PTCP rimandano a uno specifico piano di settore la definizione della rete di mobilità dolce (art. 35). La RVP con valenza anche di rete ecologica - è stata individuata con 11

12 comuni di: Barlassina, Cesano Maderno, Meda, Seveso Segnalazione di alberi monumentali in comune di Desio Salvaguardia aree Parco Grugnotorto Villoresi nel comune di Muggiò Creazione di un grande parco regionale nella zona del vimercatese specifici criteri indicati dal PTCP in ricorda tuttavia che la normativa di Piano prevede la possibilità di una migliore definizione in fase di redazione del PGT Viene inserito il comma 2 all art. 3, oltre che il comma 3 all art. 26, che disciplina le modalità di integrazione del repertorio degli alberi monumentali da parte dei Comuni Il territorio del PLIS è inserito interamente nella RVP e quindi inedificabile L individuazione dei parchi regionali esula dalla competenza del PTCP 4. Le alternative/strategie di sviluppo e le motivazioni/ragioni per le quali è stata scelta la proposta di PTCP Il PTCP pubblicato è il risultato di numerosi incontri e confronti sia interni agli uffici provinciali che con gli attori e i soggetti esterni (tra cui i Comuni, le autorità con competenze ambientali, le organizzazioni economiche e le associazioni ambientaliste). Durante gli incontri che si sono svolti, si sono fatte scelte in particolare sui diversi possibili criteri per definire gli ambiti agricoli strategici, sul disegno degli ambiti agricoli strategici e della rete verde di ricomposizione paesaggistica, sulla definizione delle modalità per verificare e contenere il consumo di suolo rispetto al quale gli uffici provinciali hanno scelto di individuare dei meccanismi differenti rispetto a quelli del PTCP vigente, ossia quello della provincia di Milano che introduce la cosi detta macchinetta per il calcolo del consumo di suolo, e che nel caso specifico rappresenta l alternativa zero. Per quanto riguarda le strategie definite dal PTCP si evidenzia che la normativa attribuisce al PTCP solo alcune competenze in tema di governo del territorio su cui, di conseguenza il PTCP di MB, fornisce indicazioni operative di tre livelli differenti: _ quelle che hanno efficacia prescrittiva e prevalente; _ quelle con valore indicativo, la cui efficacia presuppone la condivisione degli interlocutori di volta in volta interessati, e in primo luogo dei comuni; _ quelle che il piano propone come possibili traguardi del futuro sviluppo, proiettati nei tempi medi e lunghi, con una carattere specificamente progettuale e programmatico. I contenuti del primo livello sono puntualmente individuati dalla Lr 12/2005 e riguardano alcuni aspetti molto specifici e circoscritti dell attività di pianificazione: le aree agricole strategiche, la tutela dei beni ambientali e paesaggistici, la localizzazione delle infrastrutture della mobilità, l indicazione, per le aree soggette a tutela o classificate a rischio idrogeologico e sismico, delle opere prioritarie di sistemazione e consolidamento, nei soli casi in cui la normativa e la programmazione di settore attribuiscano alla provincia la competenza in materia con efficacia prevalente. Le indicazioni del secondo livello trovano la loro legittimazione principalmente nell art. 15 della LR 12, per il quale, con il PTCP la provincia definisce ( ) gli obiettivi generali relativi all assetto e alla tutela del proprio territorio connessi ad interessi di rango provinciale o sovracomunale o costituenti attuazione della pianificazione regionale; sono interessi di rango provinciale e sovracomunale quelli riguardanti l intero territorio provinciale o comunque quello di più comuni. Il PTCP è atto di indirizzo della programmazione socioeconomica della provincia e ha efficacia paesaggistico-ambientale per i contenuti e nei termini di cui ai commi seguenti. Stante la loro derivazione dalla legge regionale, tanto le indicazioni prescrittive quanto quelle orientative sono oggetto della verifica di compatibilità in sede di esame dei PGT, ovviamente con diverso grado di efficacia: il consiglio comunale provvede all adeguamento del documento di piano adottato, nel caso in cui la provincia abbia ravvisato elementi di incompatibilità con le previsioni prevalenti del proprio piano territoriale di coordinamento, o con i limiti di cui all articolo 15, comma 5, ovvero ad assumere le definitive determinazioni qualora le osservazioni provinciali riguardino previsioni di carattere orientativo. 12

13 È evidente che le eventuali determinazioni comunali in difformità dalle indicazioni orientative del PTCP, se pure legittime, comportano un onere di adeguata motivazione. Come detto, le indicazioni con valore vincolante riguardano fattispecie molto circoscritte rispetto alla vasta gamma delle problematiche attinenti alla pianificazione del territorio: non includono, o includono molto parzialmente, le scelte in materia di politiche della mobilità e delle infrastrutture (ma solo la loro localizzazione ), le politiche della residenza, dell industria, dei servizi, le politiche ambientali. Questa limitatezza delle materie nelle quali le indicazioni del Piano si traducono direttamente in disposizioni prevalenti può essere considerata un punto di debolezza del PTCP nei rapporti con la pianificazione comunale, ma a ben guardare può trasformarsi in un punto di forza, nella misura in cui impegna la Provincia, per tutto ciò che non vi rientra, a formulare chiaramente i propri obiettivi e a condividerli con i Comuni stessi e con i soggetti rappresentativi della società. Ciò è del resto coerente con l impostazione complessiva della legge regionale, quale è chiaramente formulata nell articolo 2: Il piano territoriale regionale e i piani territoriali di coordinamento provinciali hanno efficacia di orientamento, indirizzo e coordinamento, fatte salve le previsioni che, ai sensi della presente legge, abbiano efficacia prevalente e vincolante. Quindi è questo secondo livello di efficacia quello al quale sono affidati gli obiettivi che attengono più specificamente ai compiti e alle prerogative della pianificazione di area vasta. Ed è in questo ambito che gli obiettivi devono accompagnarsi alle strategie : per definizione, infatti, le strategie riguardano quegli obiettivi il cui conseguimento non può essere raggiunto tramite la pura e semplice imposizione ad altri delle proprie decisioni, ma se ne deve acquisire il consenso, in primis dei Comuni, ossia dei soggetti che più direttamente governano il territorio di loro competenza. Tutto ciò premesso il PTCP individua alcune strategie prioritarie, quali (dal Documento degli obiettivi): - Brianza che fa sistema: rilanciare lo sviluppo economico, - Brianza di tutti: servizi e casa sociale, - Brianza sostenibile: contenere il consumo di suolo, - Brianza che si sviluppa ordinatamente: la razionalizzazione del sistema insediativo, - Brianza del muoversi in libertà: infrastrutture e sistemi di mobilità, - Brianza che riscopre la bellezza: tutela e costruzione del paesaggio, - Brianza ritrovata: conservazione e valorizzazione del territorio rurale, - Brianza come territorio sicuro: previsione, prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico, - Brianza dei Comuni: un PTCP dalla regole chiare, che si migliora con il contributo degli attori locali. Non tutte le strategie suindicate sono di competenza del documento di valutazione ambientale, lo sono però sicuramente quelle riferite al consumo di suolo, alla razionalizzazione del sistema insediativo, al sistema della mobilità, alla tutela, conservazione e valorizzazione del paesaggio e del territorio rurale, alla difesa e mitigazione del rischio idrogeologico, ossia alle componenti ambientali. Su tali temi, il PTCP mette in campo una serie di obiettivi e azioni che nel complesso soddisfano i requisiti di sostenibilità generale, seppure talvolta è necessario un rimando a specifici piani di settore o ad ulteriori approfondimenti. Per quanto riguarda il consumo di suolo, per esempio, il PTCP individua come aree inedificabili gli ambiti agricoli strategici AAS - e la rete verde di ricomposizione paesaggistica RVP - (oltre al sistema dei vincoli sovraordinati tra i quali i Parchi), lasciando però a una fase successiva la definizione di una metodologia praticabile e condivisa di misurazione dell'uso del suolo a scala comunale, allo scopo di valutare la possibilità di prevedere l'utilizzo di una simile procedura di compatibilità ai fini del monitoraggio della sostenibilità delle politiche territoriali dei PGT (obiettivo 3.1 del PTCP) che risulta fondamentale per orientare i Comuni verso un meccanismo di verifica del consumo di suolo. Sempre rispetto al consumo di suolo, il PTCP indica che la variazione dei perimetri dei PLIS costituisce variante al Piano della provincia (il cui parere ha valore di silenzio-diniego), e individua alcune aree denominate Ambiti di interesse provinciale, che gradualmente dovrebbero confluire nelle AAS o nella RVP, oltre agli Ambiti di riqualificazione paesaggistica e alla Maglia di primo appoggio, su cui il PTCP prevede alcuni criteri di sviluppo territoriale, oltre alla possibile attivazione di azioni di riqualificazione paesaggistica. A tale proposito si rileva però che sarebbe necessario che il PTCP attribuisse più specificatamente una priorità alle aree (o a un progetto) su cui concentrare le azioni di riqualificazione paesaggistica, quali per esempio la RVP. Rispetto al tema della mobilità sostenibile, il PTCP prevede alcune politiche e azioni quali:la valorizzazione della mobilità dolce, la definizione di ambiti di accessibilità sostenibile (ossia ambiti in cui i PGT dovrebbero prevedere le nuove espansioni edilizie perché dotati di una buona accessibilità pubblica), lo spostamento del traffico pesante dai centri urbani (con l obiettivo di localizzare gli insediamenti produttivi, esistenti o previsti, 13

14 in contesti maggiormente idonei dal punto di vista infrastrutturale, urbanistico, ambientale e paesaggistico) e la valorizzazione della mobilità su ferro esistente. Strettamente interconnessi con i temi della mobilità sostenibile e con quello del consumo di suolo, il PTCP indica alcuni criteri per la sostenibilità degli insediamenti, che non solo, come detto, devono rientrare in ambiti definiti di accessibilità del trasporto pubblico, ma anche rispettare alcuni criteri che prevedono la trasformazione prioritaria delle aree dismesse, sottoutilizzate e interne ai tessuti urbanizzati esistenti, oltreché esterne alle AAS e alla RVP. Rispetto alla Rete verde di ricomposizione paesaggistica, si segnala il valore attribuitole dal PTCP di rete verde di connessione delle aree libere, definita però l accezione di rete verde con valore ecologico e ambientale sia nell individuazione di alcune aree, che nella declinazione e classificazione delle aree appartenenti alla rete ecologica (corridoi primari e secondari, gangli, ecc.) suggerita da Regione Lombardia. Rispetto ai temi del paesaggio, il PTCP censisce i beni e i sistemi di valore storico culturali e simbolico-sociali, individua la viabilità di interesse paesaggistico rendendo (dopo opportuna intesa con i Comuni) le fasce ad essa contermini inedificabili, e fornisce criteri per la progettazione e valorizzazione del paesaggio, tranne che per alcuni elementi del degrado, per i quali rimanda alle valutazioni paesaggistiche dei singoli Comuni. Rispetto ai temi dell assetto idrogeologico, delle acque superficiali e sotterranee, degli elementi geomorfologici, il Piano ne censisce l esistenza e ne detta criteri di compatibilità con gli insediamenti. Infine si segnala che il Piano, pur non avendo competenza su alcune componenti ambientali, tra cui energia, rifiuti, elettromagnetismo, rumore, le considera indirettamente, rinviandone la trattazione ad approfondimenti successivi e/o ai relativi piani di settore. Di qui l impegno, che il PTCP si è assunto, di argomentare e motivare ampiamente, attraverso le descrizioni, le analisi delle tendenze in atto, la specificazione di indicatori e di parametri di controllo (anche nelle fasi di monitoraggio), soprattutto quegli aspetti della pianificazione e della programmazione territoriale che presuppongono la condivisione degli obiettivi. In particolare, quindi, quelli che hanno a che fare con gli obiettivi generali relativi all assetto e alla tutela del territorio connessi ad interessi di rango provinciale o sovracomunale o costituenti attuazione della pianificazione regionale (dal Documento degli obiettivi). 5. Le modalità di integrazione delle considerazioni ambientali: come si è tenuto conto del Rapporto Ambientale e del Parere motivato Tra gli obiettivi prioritari del PTCP vi è quello del contenimento del consumo di suolo e della mitigazione degli impatti delle trasformazioni che sono obiettivi di carattere ambientale per i quali la VAS ha fornito alcune indicazioni e suggerimenti non solo in fase di redazione del Piano, ma anche per le fasi successive alla sua approvazione. La possibilità di integrare e approfondire ulteriormente alcuni aspetti di carattere ambientale è altresì sancita dalle norme del PTCP, che stabilisce che i Comuni in fase di redazione dei propri PGT dovranno sia recepire alcune indicazioni di piano, che definire in maggior dettaglio alcuni contenuti, tra cui la rete verde di ricomposizione paesaggistica e le aree agricole strategiche. Inoltre si sottolinea che rispetto al Piano pubblicato e inviato ai Comuni per l espressione del parere dei sindaci, gli uffici provinciali hanno integrato alcuni contenuti sia in considerazione di quanto ulteriormente indicato nel rapporto ambientale, che rispetto ai pareri espressi a seguito della seconda conferenza di valutazione da parte degli enti territorialmente interessati, delle autorità con competenze ambientali e dei soggetti a vario titolo interessati e coinvolti nel processo di piano. Tenuto conto delle valutazioni espresse dall autorità competente nel parere motivato che subordinavano la valutazione positiva all introduzione di una serie di modifiche e adeguamenti ai documenti del Piano, si è ritenuto di apportare le seguenti modifiche: - deve essere perfezionata la scrittura di taluni articoli del corpo normativo ai fini di una migliore comprensione, in particolare degli elementi prevalenti e prescrittivi nonché degli aspetti di coerenza con la normativa ambientale; - devono essere introdotti, nel corpo normativo, più puntuali indirizzi circa le modalità di governo delle trasformazioni d uso del suolo, dettando opportune linee-guida per i Comuni, nonché introducendo indirizzi in merito all adozione di misure di compensazione ambientale all interno dei PGT e, in modo prescrittivo, negli ambiti di interesse provinciale; - la Rete Verde di Ricomposizione Paesaggistica, per una migliore integrazione con gli aspetti di natura ecologica delineati anche dalla Rete Ecologica Regionale, venga integrata con l inserimento del corridoio 14

15 trasversale del Canale Villoresi e con il completamento del Corridoio del Lambro nel suo tratto meridionale; - vengano introdotte le modifiche al PLIS del Grugnotorto-Villoresi già valutate e condivise in sede istruttoria; - venga data assicurazione, nella sede opportuna, circa il ruolo del Documento di inquadramento relativo alla rete viabilistica pedemontana, garantendo che esso non interferisce con gli obiettivi di tutela ambientale perseguiti dal Piano. Nello specifico si riportano in tabella le singole modifiche apportate: adeguamenti cartografici Tav. 6a Tav. 6a Tav. 5b Adeguamenti normativi Inserimento del Canale Villoresi nella Rete Verde di Ricomposizione Paesaggistica Inserimento del Lambro Sud nella Rete Verde di Ricomposizione Paesaggistica Riconoscimento del nuovo perimetro del PLIS del Grugnotorto Villoresi nei comuni di Varedo e Nova Milanese Art. 2 Correzioni di forma Art. 3 Inserito riferimento all Allegato A sulle modalità di governo del consumo di suolo Art. 4 Precisazione circa il rapporto con i parchi regionali Art. 6 Chiarimento del valore prescrittivo e prevalente della tavola 7 inerente gli AAS Art. 7 Obbligo per i comuni del recepimento degli AAS e specificazione della possibilità di utilizzare strumenti perequativi finalizzati all attuazione della RVP Art. 11 Precisazioni in merito alla disciplina sui geositi di rilevanza provinciale Art. 12, 14 e 15 Correzioni di forma Art. 16, 17, 18, 19, 20 Semplificazione di scrittura della norma Art. 21 Precisazione contenuti tavola 3 a Art. 22, 23 e 24 Semplificazione di scrittura della norma Art. 26 Inserimento della modalità di individuazione dei nuovi alberi monumentali da parte dei comuni Art. 27 Correzioni di forma Art. 28 Inserimento di indirizzi circa la localizzazione e progettazione di nuove rotatorie Art. 31 Chiarimento del valore prescrittivo e prevalente della tavola 6a inerente la RVP, precisazione in merito ai rapporti tra la RVP e gli AAS, specificazione dei programmi di azione paesaggistica in riferimento alla RVP Art. 32 Chiarimento del valore prescrittivo e prevalente Art. 33 Definizione degli ambiti di azione paesaggistica Art. 34 (ex art. 46) Ridefinizione delle previsioni prescrittive e prevalenti degli ambiti di interesse provinciale con l introduzione del meccanismo della compensazione ambientale e della relativa procedura di quantificazione Art. 35 Correzioni di forma Art. 37 Ampliamento degli ambiti di applicazione dei programmi di azione paesaggistica alla RVP; adeguamento degli indirizzi Art. 42 Precisazione in relazione alla tavola 12 Art. 43 Precisazione Art. 44 Introduzione di ulteriore verifica di compatibilità con il Piano di settore del commercio Art. 45 Introduzione tra i contenuti minimi dei PGT della valutazione degli effetti sulla base di linee guida contenute nell Allegato A Art. 46 Ulteriori criteri per il governo e controllo del consumo di suolo Allegato A Integrazione con le linee guida per la determinazione del consumo di suolo alla scala comunale e linee guida per la valutazione di sostenibilità dei carichi urbanistici sulla rete di mobilità ; eliminazione delle parti non costitutive del PTCP 15

16 7. Le misure previste in merito al monitoraggio Il monitoraggio ha il compito di controllare gli effetti ambientali significativi dell attuazione di piani e programmi e di verificare il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità prefissati al fine di individuare tempestivamente gli effetti negativi imprevisti e adottare le opportune misure correttive del Piano. Nel rapporto ambientale è specificato che le finalità del sistema di monitoraggio proposto per il PTCP di MB sono: garantire - attraverso l individuazione di specifici indicatori - la verifica degli effetti sull ambiente in relazione agli obiettivi prefissati; fornire le informazioni necessarie per valutare gli effetti sull ambiente delle azioni messe in campo dal piano, consentendo di verificare se sono in grado di garantire un elevata qualità ambientale; permettere di individuare le misure correttive che eventualmente dovessero rendersi necessarie; verificare la rispondenza rispetto ai limiti di sostenibilità; verificare il dimensionamento del piano rispetto all evoluzione reale del fabbisogno; confrontare le dinamiche evolutive con altre realtà locali appartenenti al medesimo ambito territoriale di riferimento; costruire un sistema di obiettivi ben orientato alla realtà locale, da applicare in occasione delle future revisioni del PTCP; realizzare modalità partecipative e comunicative efficaci. Nel rapporto di monitoraggio che viene proposto, dovranno essere evidenziati i seguenti contenuti: - Indicatori di descrizione e di prestazione (1): commento sulle variazioni rispetto allo stato iniziale delle componenti ambientali, eventuali note, fonti, unità di misura, metodo di calcolo; - Valutazione sul grado di attuazione del PTCP, in termini di obiettivi, di politiche/strategie perseguite, coerenze rispetto al piano; - Rilevamento fotografico del territorio e delle trasformazioni avvenute; - Sintesi dei progetti e degli interventi di rilevanza sovracomunale realizzati o in fase di realizzazione; - Eventuali misure correttive sia in termini di indicatori che di obiettivi e strategie/politiche; - Definizione di nuovi target; - Eventuale proposta di variante al PTCP con individuazione della relativa procedura () Nota: Per il PTCP di MB sono state individuate due tipologie di indicatori: Indicatori di prestazione del Piano: indicatori che definiscono il grado di cambiamento dei fenomeni descritti in funzione degli obiettivi e delle azioni indicate dal Piano; Indicatori di descrizione dello stato dell ambiente e del territorio: che descrivono le peculiarità e problematicità del territorio provinciale; questo set si basa sul Quadro conoscitivo del Rapporto ambientale e considera l elenco degli indicatori individuati da ARPA Lombardia e dalla VAS del PTR. Monza, 7 dicembre 2011 L Autorità Procedente (Direttore del Settore Pianificazione Territoriale e Parchi) f.to Arch. Paolo Morazzoni 16

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