Analisi dinamica sperimentale e monitoraggio di ponti e costruzioni industriali

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1 Giornata di Studio Il monitoraggio delle strutture nella prevenzione del rischio sismico Analisi dinamica sperimentale e monitoraggio di ponti e costruzioni industriali Walter Salvatore Dipartimento di Ingegneria Civile Università di Pisa Roma, 21 gennaio, 2011

2 INTRODUZIONE L Analisi Dinamica Sperimentale ed il Monitoraggio Permanente sono strumenti particolarmente utili per una corretta Valutazione del Comportamento Dinamico Reale delle opere di Ingegneria Civile e, di conseguenza, per ottenere una Modellazione Strutturale Efficace ed una stima affidabile delle Azioni Sismiche. Le potenzialità di tali tecniche di analisi saranno illustrate con riferimento ad alcuni Casi Studio di particolare interesse: Viadotto Ferroviario Sesia Ponte Ferroviario sul Panaro Strutture Industriali Linea AV Torino - Milano Linea Bologna - Padova ILVA - Taranto 2

3 La soluzione composta acciaio-calcestruzzo ha trovato negli ultimi anni sempre maggiore applicazione nella realizzazione di ponti e viadotti ferroviari. Viadotto Dora (TAV Torino-Milano) Viadotto Sesia (TAV Torino-Milano) Ponte Volturno (TAV Roma-Napoli) Soluzioni Strutturali Tipiche: Travi Parallele (luci 30 40m) Singolo/Doppio Cassone Torsiorigido (luci m) Arco a Spinta Eliminata (luci > 80 m) Principali Fattori di Sviluppo: Acciai termo-meccanici Piastre di elevato spessore Tecniche di saldatura Sistemi di assemblaggio/varo Trattamenti anticorrosivi Metodi di calcolo/regole di progetto avanzate 3

4 Comportamento Sismico: Minore intensità delle azioni di inerzia rispetto alle soluzioni in C.A. o C.A.P. massa minore Danneggiamento degli apparecchi di appoggio ridistribuzione delle azioni interne nella sovrastruttura perdita di appoggio della campata Danneggiamento degli elementi della sovrastruttura crisi per instabilità o resistenza Danneggiamento degli elementi della sottostruttura Valutazione delle Azioni Sismiche: Valutazione del comportamento dinamico reale anche a lungo termine Scelta della tecnica di modellazione dell impalcato in funzione della soluzione strutturale Modellazione della sottostruttura (pile spalle fondazioni) 4

5 Caso Studio: Viadotto SESIA - TAV Torino-Milano Obiettivo Principale dello Studio: L obiettivo principale dello studio consiste nella valutazione del comportamento dinamico reale della struttura a breve e lungo termine e nell analisi dell influenza delle tecniche di modellazione meccanica agli elementi finiti sulla valutazione della risposta dinamica e sismica della struttura. 5

6 Viadotto SESIA - TAV Torino-Milano Caratteristiche Generali Progetto di ricerca Europeo DETAILS (DEsign for optimal performance of high-speed railway bridges by enhanced monitoring systems) 6

7 Viadotto Sesia: Analisi Dinamica Sperimentale Obbiettivi e Modalità di Analisi: Caratterizzazione del comportamento dinamico globale Rumore Ambientale e Passaggio Treni - Accelerazioni Identificazione Dinamica mediante Analisi Modale Operativa (OMA) Disposizione Strumentazione Misura della risposta dinamica (sez. di mezzeria): 7

8 Viadotto Sesia: Modi di Vibrazione Identificati Modo Frequenza Smorzamento Tipo Modo Frequenza Smorzamento Tipo # (Hz) (%) # (Hz) (%) Laterale Flessionale Flessionale Laterale Flessionale Torsionale Torsionale Distorcente Verticale Torsionale Laterale Flessionale Distorcente Verticale 8

9 Viadotto Sesia: Modi Trasversali Modo Mode 1 f = 3.07 Hz; = 10.35% Modo 8 f = Hz; = 2.89% Prima Trasversale Seconda Trasversale 9

10 Viadotto Sesia: Modi Verticali Modo 2 f = 3.62 Hz; = 2.13% Modo 3 f = 4.14 Hz; = 2.21% Prima Flessionale Anti Fase Prima Flessionale In Fase 10

11 Viadotto Sesia: Modi Verticali Modo 6 f = 9.94 Hz; = 2.05 % Modo 7 f = Hz; = 2.63 % Seconda Flessionale Anti Fase Seconda Flessionale In Fase 11

12 Viadotto Sesia: Modi Torsionali Modo 4 f = 8.32 Hz; = 2.27 % Modo 5 f = 9.05 Hz; = 1.82 % Prima Torsionale Anti Fase Seconda Torsionale In Fase 12

13 Viadotto Sesia: Sistema di Monitoraggio a Lungo Termine Comportamento dinamico; Spettro di Traffico; Temperatura, Umidità; Disposizione Sensori RFI Power station about 50 m Accelerometer layout 1 span 2 span 3 span TURIN 2A08Z MILAN LMS Frontend Laptop A Abutments C08Z 2C04Z 2C08XYZ 2C12Z B C Sensori e Centralina 13

14 Viadotto Sesia: Monitoraggio Vibrazioni Ambientali Viadotto Sesia: Monitoraggio Traffico 14

15 Freq [Hz] Il monitoraggio delle strutture nella prevenzione del rischio sismico Viadotto Sesia: Monitoraggio Frequenze Modali 11 Six-month Variation of Frequency with respect to Temperature Frequenze modali / Temperatura Mode 2 Mode 3 Mode 4 Mode 5 Mode Temp [ C] 15

16 Freq [Hz] Il monitoraggio delle strutture nella prevenzione del rischio sismico Viadotto Sesia: Monitoraggio Frequenze Modali 11 Six-month Variation of Frequency with respect to Humidity Frequenze modali / Umidità Mode 2 Mode 3 Mode 4 Mode 5 Mode Humidity [%] 16

17 Damp % Damp % Il monitoraggio delle strutture nella prevenzione del rischio sismico Viadotto Sesia: Monitoraggio Smorzamenti Modali 1,8 1,6 1,4 1,2 1 0,8 0,6 0,4 0,2 0 Mode 2 - Flexural Six-month Variation of Damping with respect to Temperature Temp [ C] 1,8 1,6 1,4 1,2 1 0,8 0,6 0,4 0,2 0 Mode 2 - Flexural Six-month Variation of Damping with respect to Humidity Hum % Proprietà Modali / Condizioni Ambientali: Le frequenze proprie dei modi identificati sono risultate costanti e non dipendenti dai valori di Temperatura ed Umidità I valori degli smorzamenti sono risultati significativamente variabili, senza una chiara correlazione con le condizioni ambientali 17

18 Viadotto Sesia: Monitoraggio Traffico Tipologia Convogli Treni ETR500Y Spettro di Traffico Type 1 - High speed train ETR500y Q = 7200kN L = m q = 20.3kN/m 4 x 180kN 4 x 120kN ,2 2, ,35 2,05 10 x (4 x 120kN) 19,55 26,25 8 x 26,25 3 2,05 4 x 120kN 16 26,25 3 2,2 2,2 4 x 180kN ,55 2,35 Train Type 1 Mass of train = 720 t Vel [km/h] Number of Trains/day Traffic Volume [10 6 /year] , , , , , , , ,88 Tot ,63 Type 2 - High speed train ETR500y Q = 5280kN L = m q = 21.9kN/m 4 x 180kN 4 x 120kN ,2 2, ,35 2,05 6 x (4 x 120kN) 19,55 26,25 6 x 26,25 3 2,05 4 x 120kN 16 26,25 3 2,2 2,2 4 x 180kN ,55 2,35 Train Type 2 Mass of train = 528 t Vel [km/h] Number of Trains/day Traffic Volume [10 6 /year] , , , , , , ,79 Tot ,83 Spettro Traffico Reale Spettro Fatica Reale Total Traffic Train Type 1 + Train Type 2 Number of Trains/day Traffic Volume [10 6 /year] ,46 18

19 Viadotto Sesia: Modellazione Numerica del Solo Impalcato Modello SHELL/3DSOLID Componenti Modellati: Cassone Acciaio (SHELL), Soletta CLS, Ballast (SOLID), Binario (SHELL), Traversi (TRUSS); Vincoli: schema progettuale, molle longitudinali e trasversali. Modello MULTI-TRAVE BEAM/SHELL Componenti Modellati: Cassone Acciaio (BEAM), Soletta CLS e Ballast (SHELL), Traversi (TRUSS); Vincoli: schema progettuale Modello MONO-TRAVE BEAM Componenti Modellati: Cassone Acciaio, Soletta CLS, Ballast, Binario (BEAM). Vincoli: schema progettuale, molla torsionale estremità 19

20 Viadotto Sesia: Modellazione Numerica del Solo Impalcato Modello SHELL/3DSOLID: Influenza Campate Adiacenti mediante Molle Estremità 20

21 Viadotto Sesia: Modellazione Numerica del Solo Impalcato Modello SHELL/3DSOLID: Influenza Campate Adiacenti mediante Molle Estremità Le condizioni al Contorno della Singola Campata variano a seconda della Forma Modale Considerata stiffness of the contact zone between two adjoining spans equivalent longitudinal stiffness k Kp Kp 0 Kp 2k "Counterphase" behaviour of two adjoining spans "In phase" behaviour of two adjoining spans 21

22 -100% -50% 0% 50% 100% 150% 200% 250% Frequenza [Hz] -100% -50% 0% 50% 100% 150% 200% 250% Frequenza [Hz] Il monitoraggio delle strutture nella prevenzione del rischio sismico Viadotto Sesia: Modellazione Numerica del Solo Impalcato Modello SHELL/3DSOLID: Influenza Campate Adiacenti mediante Molle Estremità Rigidezza Molle Estremità come Sintonizzatore Frequenze Modali Hz -> DKp=-63% DKs=0 % 9.50 Ks 4.09 Hz -> DKp= +600% DKs=0 % Kp Kp 8.32 Hz -> DKp= +600% DKs=+inf 9.05 Hz -> DKp= 0% DKs=0 % Variazione Parametro 9.94 Hz -> DKp= -63% DKs=0 % Hz -> DKp= +600% DKs=0 % Aggiornamento Modello mediante Ottimizzazione Numerica K p1 = N/m K s1 = N/m Variazione Parametro 22

23 Viadotto Sesia: Modellazione Numerica del Solo Impalcato Analisi delle proprietà modali: Estrazione delle frequenze e delle forme modali numeriche Confronto fra modelli: valori in buon accordo Difficoltà di stima della prima laterale (sperimentale Hz) Erronea Valutazione Rigidezza Trasversale Struttura Modellazione Sottostruttura ed Interazione Terreno Fondazioni (SSI) 23

24 Viadotto Sesia: Modellazione Numerica Integrale Modellazione PILA Componenti Modellati: Fusto CLS (BEAM), Basamento CLS (MASS); Vincoli rigidi: interno fusto-basamento, esterno basamento-baricentro fondazione Modellazione Numerica Fondazioni Caratterizzazione Dinamica: Valutazione analitica impedenza dinamica palificata fondazione secondo Dobry & Gazetas (1988); Modellazione Numerica: Molla smorzata con massa per ogni GDL; Masse - Rigidezze Smorzamenti: Ottimizzati rispetto alla soluzione analitica nel campo 0 10 Hz. Coefficienti Molle EF di Fondazione GDL Verticale Andamento Analitico e Numerico 24

25 Viadotto Sesia: Modellazione Numerica Integrale Modelli MULTI-TRAVE BEAM/SHELL Integrali Componenti Modellati: Cassone Acciaio (BEAM), Soletta CLS e Ballast (SHELL), Traversi (TRUSS), Pile (BEAM); Vincoli interni: appoggi impalcato pile secondo schema progettuale; Vincoli Fondazioni Pile: molle smorzate con massa. 1 CAMPATA 3 CAMPATE Modelli MONO-TRAVE BEAM Integrali Componenti Modellati: Cassone Acciaio, Soletta CLS, Ballast, Binario (BEAM), Pile (BEAM); Vincoli interni: appoggi impalcato pile secondo schema progettuale (escluso GDL torsionale); Vincoli Fondazioni Pile: molle smorzate con massa. Vincoli Esterni: molle torsionali su estremità impalcato 1 CAMPATA 3 CAMPATE 7 CAMPATE 25

26 Viadotto Sesia: Modellazione Numerica Integrale Modelli Integrali: Caratteristiche Dinamiche Modelli Multi Campata: Famiglie di modi propri di vibrazione caratterizzate da frequenze vicine e forme modali dello stesso tipo Risultati Omogenei fra i Modelli a più Campate 3.14 Hz 3.38 Hz 3.44 Hz Stima della prima laterale prossima ai dati sperimentali 26

27 Taglio Sismico [kn] Il monitoraggio delle strutture nella prevenzione del rischio sismico Viadotto Sesia: Valutazione Azione Sismica Analisi con Spettro di Risposta Elastica (Ordinanza 3274 zona 2 suolo tipo B) Taglio sulle Pile Modelli del solo Impalcato: Valori Omogenei Modelli Integrali: Valori Omogenei Modelli Integrali Multi - Campata: Variabilità dell Azione lungo l asse del Viadotto Taglio Sismico [kn] Modelli del solo Impalcato Modelli Integrali Mono-Campata 3D MLT MoT MLT MoT MLT 3 Campate Modelli Integrali Multi-Campata MoT 3 Campate MoT 7 Campate Appoggio A Appoggio B Totale Distribuzione del Taglio Sismico sulle Pile Tecnica Modellazione / Azione Sismica: La Tecnica di Modellazione delle Rigidezze di Sottostrutture / Fondazioni può influire in modo significativo; Effetto Viadotto Modello Mono-Trave 7 Campate Modello Mono-Trave 3 Campate Modello Multi-Trave 3 Campate Modello Mono-Trave 1 Campata Modello Multi-Trave 1 Campata Modello Mono-Trave Impalcato La Rappresentazione di più Campate consente di cogliere l Effetto Viadotto Modello Multi-Trave Impalcato Modello 3D Completo Impalcato Aggiornamento Modelli con Risultati Sperimentali: Approccio Ottimale Posizione Pila [m] 27

28 Viadotto Sesia: Valutazione Azione Sismica Valutazione dell Influenza delle Capacità di Smorzamento delle Fondazioni sulle Azioni Sismiche Analisi con Accelerogrammi Spettro-Compatibili N 3 Accelerogrammi in Direzione Trasversale all Asse viadotto Modello MULTI-TRAVE BEAM/SHELL 3 Campate 28

29 Seismic Force [kn] Seismic Force [kn] Il monitoraggio delle strutture nella prevenzione del rischio sismico Viadotto Sesia: Valutazione Azione Sismica TAGLIO PILE CENTRALI Simulated Earthquake n 1 - CON SMORZAMENTO Simulated Earthquake n 1 - SENZA SMORZAMENTO Time [s] Time [s] Taglio Pile Centrali con smorzamento senza smorzamento V max [kn] V max [kn] D [%] Accelerogramma n Accelerogramma n Accelerogramma n Le Azioni Sismiche sulle Pile sono Fortemente Influenzate dalla Capacità di Impedenza delle Fondazioni 29

30 Energy [MJ] Accelerogramma n 2 Accelerogramma n 2 Energy [MJ] Accelerogramma n 1 Il monitoraggio delle strutture nella prevenzione del rischio sismico Viadotto Sesia: Valutazione Azione Sismica RIPARTIZIONE ENERGIA SISMICA 6 5 Simulated Earthquake n 1 - CON SMORZAMENTO - Earthquake Energy Ripartizione Energia Sismica con smorzamento E [MJ] senza smorzamento E [MJ] Energia Sisma Soil Viscous Energy Energia Smorzamento Strutturale Concrete Viscous Energy Energia Smorzamento Fondazioni Mechanical Energy Time [s] Simulated Earthquake n 1 - SENZA SMORZAMENTO - Earthquake Energy Concrete Viscous Energy Energia Sisma Energia Smorzamento Strutturale Energia Smorzamento Fondazioni Energia Sisma Energia Smorzamento Strutturale Energia Smorzamento Fondazioni Mechanical Energy Time [s] La Dissipazione dell Energia Sismica attraverso le Fondazioni è Significativa 30

31 PONTI FERROVIARI IN ACCIAIO Il monitoraggio delle strutture nella prevenzione del rischio sismico Caso Studio: Ponte sul Panaro Linea Bologna-Padova BOLOGNA PIACENZA Obiettivo Principale dello Studio: L obiettivo principale dello studio consiste nella valutazione dei possibili fenomeni di danneggiamento a fatica dell opera indotti dal traffico reale tenendo in conto dell interazione dinamica treno-struttura e dei fenomeni di distorsione/vibrazione imposta. 31

32 PONTI FERROVIARI IN ACCIAIO Ponte sul Panaro Linea Bologna-Padova Caratteristiche Generali Il monitoraggio delle strutture nella prevenzione del rischio sismico Travi Composte Saldate - Nodi Chiodati Controvento Inferiore Controvento Superiore Progetto di ricerca Europeo FADLESS (Fatigue damage control and assessment for railways bridges) 32

33 section A1 section A2 section A3 section A4 section A5 section A6 section A7 section A9 section A10 section AA section A1 section A2 section A3 section A4 section A6 section A8 section A9 section A10 section BB PONTI FERROVIARI IN ACCIAIO Il monitoraggio delle strutture nella prevenzione del rischio sismico Ponte sul Panaro: Analisi Dinamica Sperimentale Obbiettivi e Modalità di Analisi: Identificazione Dinamica mediante Analisi Modale Operativa (OMA) Analisi Globale e Locale Analisi Globale Configurazione di Prova LOCAL TESTS ON TRACK BRACING CROSS GIRDER Analisi Locale Configurazione di Prova Test Layout Plan View of Test Layout Sensor Positioning Y X Z PIACENZA BOLOGNA R R R Vertical Longitudinal Transverse Accelerometers Reference Sections Vertical Xand Longitudinal Accelerometers Z 33

34 PONTI FERROVIARI IN ACCIAIO Il monitoraggio delle strutture nella prevenzione del rischio sismico Ponte sul Panaro: Modi di Vibrazione Identificati Modi Globali Identified Modes Mode n Frequency [Hz] Mode 1 1,77 Lateral 2 3,65 Torsional 3 3,68 Vertical (Flexural) 4 4,08 Lateral 5 6,86 Distorsional 6 10,93 Torsional 7 12,35 Vertical (Flexural) Modi Locali Identified Modes Mode n Frequency [Hz] Mode 1 15,65 Vertical (Flexural) 2 44,18 Lateral 3 97,22 Vertical (Flexural) 1.77 Hz Lateral 3.65 Hz Torsional 3.68 Hz Vertical (Flexural) Vertical (Flexural) Hz Lateral Modellazione EF ed Aggiornamento Numerico in fase di Realizzazione 34

35 PONTI FERROVIARI IN ACCIAIO Il monitoraggio delle strutture nella prevenzione del rischio sismico Ponte sul Panaro: Analisi Estensimetrica e di Spostamento Obbiettivi e Modalità di Analisi: Valutazione Deformazioni al passaggio Treni Valutazione Spostamenti Appoggi al passaggio Treni LOCAL TESTS ON TRACK BRACING CROSS GIRDER Estensimetria Spostamenti Appoggi Plan View of Test Layout Strain Gauce Positioning Test Layout Sensor Positioning END SUPPORTS e Strain Gauges Parallel to Cross Beam Axis X Strain Gauges Normal to Sleeper Supporting Plates Z Sleeper Supporting Plate Y Longitudinal X Displacement Transducer Z 35

36 mm Real Real mm Real Real me me MPa PONTI FERROVIARI IN ACCIAIO Il monitoraggio delle strutture nella prevenzione del rischio sismico Ponte sul Panaro: Analisi Estensimetrica e di Spostamento Estensimetria Examples of Recorded Strains at Midspan on Lower Flange Examples of Recorded Strains on Sleeper Supporting Plate Examples of Elaborated Stress on Sleeper Supporting Plate 6 Channel 6 50 Channel Channel Channel Channel Channel Time -40 Time -10 Time F F Time AAb Time AAa Spostamento Appoggi F F Time AAa Time AAb s s

37 STRUTTURE METALLICHE INDUSTRIALI Il monitoraggio delle strutture nella prevenzione del rischio sismico Caso Studio: Strutture Metalliche Stabilimento ILVA - Taranto Strutture Metalliche Industriali Carichi Esercizio Prossimi a quelli Massimi Numero Elevato di Cicli: Fatica Alterazioni nella Risposta Strutturale Presenza di Agenti Chimici: Ambiente Corrosivo Obiettivo Principale dello Studio: L obiettivo principale dello studio consiste nell analisi e sviluppo di sistemi permanenti di monitoraggio dinamico con la capacità di rilevare automaticamente eventuali alterazioni della risposta strutturale sistema Early Warning nei confronti dei danneggiamenti e collassi strutturali. 37

38 STRUTTURE METALLICHE INDUSTRIALI Il monitoraggio delle strutture nella prevenzione del rischio sismico ILVA Taranto: Metodologia Lo sviluppo dei sistemi di monitoraggio dinamico richiede una conoscenza approfondita del comportamento in fase esercizio delle strutture e l identificazione dei parametri di riferimento per il controllo delle prestazioni. Fase 1 Selezione dei Casi Studio Analisi Sperimentale e misura delle azioni COMPLETATO Identificazione Strutturale Sviluppo ed Updating di Modelli Numerici EF Fase 2 Modellazione delle Azioni di Esercizio Analisi della Sicurezza Strutturale IN ELABORAZIONE Identificazione dei Parametri Dinamici di Riferimento Sviluppo dei Sistemi di Monitoraggio con Capacità Early-Warning 38

39 Tensione Verticale [Mpa] STRUTTURE METALLICHE INDUSTRIALI Il monitoraggio delle strutture nella prevenzione del rischio sismico ILVA Taranto: Casi Studio Via di Corsa Acciaieria 2 Prove Dinamiche ed Estensimetriche Identificazione Modi Propri di Vibrazione Valutazione Condizione Attuale di Esercizio Valutazioni Azioni Carroponti Modellazione EF ed Aggiornamento Numerico Modo Sperimentale Modello C - Modo 1 laterale 2.56 Hz 2 Tensioni Passaggio carroponte Verticali 1 [500t] con carico Anima ghisa Modo 1 laterale 2.68 Hz Modo Numerico Sezione B7 - posizione h -18 Tempo [s] 39

40 Phase Amplitude g STRUTTURE METALLICHE INDUSTRIALI Il monitoraggio delle strutture nella prevenzione del rischio sismico ILVA Taranto: Casi Studio Macchina Bivalente BF2 Prove Dinamiche Identificazione Modi Propri di Vibrazione Valutazione Condizione Attuale di Esercizio Valutazione Frequenze Funi - Tiro Modellazione EF ed Aggiornamento Numerico BRACCIO Configurazione 1 Modo (braccio Sperimentale diritto) Configurazione 2 (braccio abbassato di 10 ) Configurazione 3 (braccio sollevato di 5 ) Frequenze Proprie Funi 1.30e-3 Spectrum Cavi :-Y Modello Numerico Hz

41 Log g 2 Log g 2 STRUTTURE METALLICHE INDUSTRIALI Il monitoraggio delle strutture nella prevenzione del rischio sismico ILVA Taranto: Casi Studio Ponti Nastro Prove Dinamiche Identificazione Modi Propri di Vibrazione Valutazione Condizione Attuale di Esercizio Valutazione Azione Dinamica Nastri Modellazione EF ed Aggiornamento Numerico Modo Sperimentale 100e-6 Configurazione 1-1 Nastro Attivo AutoPow er B5b:+Y Modello Numerico 1.00e e Linear Nastro fermo Configurazioni 2-1 e 2-2 AutoPow er B5b:+Y AutoPow er B5b:+Y 10.0e Hz 41

42 STRUTTURE METALLICHE INDUSTRIALI Il monitoraggio delle strutture nella prevenzione del rischio sismico ILVA Taranto: Programma Fase 2 Modellazione delle Azioni di Esercizio; Valutazione Spettri di Fatica Via di Corsa; Studio degli Effetti Dinamici di Interazione Nastro-Struttura. Ponte nastro Supporto fisso Nastro (andata) Supporto mobile Nastro (ritorno) Contrappeso Analisi della Sicurezza dei Casi Studio; Identificazione dei Parametri Dinamici di Riferimento attraverso lo studio di scenari di danneggiamento; Sviluppo dei Sistemi di Monitoraggio con Capacità Early-Warning. 42

43 CONCLUSIONI Il monitoraggio delle strutture nella prevenzione del rischio sismico Analisi Dinamica Sperimentale Analisi Modale Operativa Forzanti Ambientali Chiara Identificazione dei Modi di Vibrazione (Frequenze e Forme Modali) Identificazione delle Condizioni di Esercizio Effettive della Struttura Base per lo Sviluppo di Sistemi di Monitoraggio Monitoraggio Permanente Valutazione in Tempo Reale dei Parametri Dinamici e delle Condizioni di Esercizio Controllo delle Condizioni Ambientali Monitoraggio del Traffico Reale (Ponti) e dei Carichi di Esercizio (Strutture Industriali) Algoritmi di Identificazione del Danno 43

44 GRAZIE PER L ATTENZIONE 44

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