Progetto Educativo di Gruppo

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Progetto Educativo di Gruppo"

Transcript

1 A.G.E.S.C.I. Rovereto 1 Progetto Educativo di Gruppo

2

3 INTRODUZIONE Cos' è il Progetto Educativo Il Progetto Educativo del Gruppo, ispirandosi ai principi dello Scoutismo e del Patto Associativo, individua le aree d impegno prioritarie per il Gruppo a fronte di esigenze educative emergenti dall'analisi dell'ambiente in cui il Gruppo opera e indica i conseguenti obiettivi e percorsi educativi. Ha la funzione di aiutare i Capi a realizzare una proposta formativa più incisiva: orienta l azione educativa della Comunità Capi, favorisce l unitarietà e la continuità della proposta nelle diverse unità e agevola l'inserimento nella realtà locale della proposta dell'associazione. A tal fine il Progetto educativo è periodicamente verificato e rinnovato dalla Comunità Capi. (Dallo Statuto AGESCI, art.22) Lo scoutismo è certamente un avventura affascinante per i ragazzi, ma dietro ad ogni attività vi è una scelta dei capi, una finalità educativa che cerca di trasmettere valori quali la lealtà, l onestà, la fratellanza, la tolleranza, l essenzialità... Per fare ciò occorre lavorare con metodo, senza improvvisazioni, pertanto ogni comunità capi periodicamente cerca di analizzare la realtà in cui opera (bisogni dei ragazzi, realtà territoriale, tradizioni, esperienze passate) per darsi obiettivi "concreti e verificabili" per il futuro. Questo è un "P.E.". Educare con un progetto significa quindi cercare soluzioni educative per le situazioni che si riscontrano, ma anche aiutare i capi a "mantenere la rotta" tra le tante attività proposte e attuate, riuscendo ad operare in modo coordinato ed efficace. pag. 1

4 Non ultimo un P.E. serve a far conoscere ai genitori e all ambiente in cui il Gruppo è inserito e cosa questo stia facendo, cosa farà e perché. Questo Progetto Educativo accompagnerà il Gruppo fino al 2014 e, come strumento principale di riferimento del percorso educativo del Gruppo, sarà verificato periodicamente in Comunità Capi in modo da garantire la coerenza educativa delle attività proposte negli anni ai ragazzi rispetto agli obiettivi educativi definiti. L ANALISI D AMBIENTE L analisi della nostra città ci mostra una popolazione in costante aumento (grafico 1). L elemento di novità rispetto agli anni scorsi sta nel fatto che vi è un aumento della popolazione, dato in parte dalla maggiore natalità rispetto all aspettativa di vita e in parte dalla maggiore immigrazione (che è prevalentemente di fascia giovane) rispetto all emigrazione (grafico 2), con conseguente diminuzione dell età media. Gli immigrati aumentano seguendo un andamento abbastanza costante. A questo riguardo è interessante notare che quando si parla di immigrati non ci si riferisce solo alle persone straniere ma anche a molte persone che si spostano dalle varie regioni d Italia; infatti 62% provengono dall Italia settentrionale, 3,5% dall Italia centrale, 7,5% dall Italia meridionale e Isole, 4,2% da paesi dell Unione Europea e il resto, pari al 22,8% da paesi extracomunitari (Africa, Asia, America e altro). Riguardo la composizione delle famiglie, dai documenti visionati, abbiamo potuto notare che il numero dei nuclei composti da tre o più persone è stabile, quello delle famiglie composte da due persone è in lieve aumento, mentre si evidenzia un aumento considerevole dei nuclei composti da una sola persona (grafico 3). Questo fa emergere l esigenza di avere a disposizione più unità abitative, normalmente collocate alla periferia pag. 2

5 della città, pur rimanendo sfitte numerose unità immobiliari. Si continua a registrare un incremento delle separazioni matrimoniali che determinano una sempre maggior disgregazione dell istituzione famiglia. Per contro, vi è, in coloro che intendono sposarsi, una maggior consapevolezza e ricerca di una preparazione adeguata. La crisi economica ha messo in difficoltà molte famiglie, tanto che anche persone, fino a qualche tempo fa economicamente stabili, ora si trovano a dover ricorrere ai sostegni sociali. Questa situazione si propone in misura rilevante anche a seguito di separazioni familiari. È inoltre in aumento la percentuale locale di disoccupazione che appare però più conseguenza della situazione economica complessiva che non di una specificità della zona della Vallagarina. Sul territorio si evidenzia una costante edificazione, in parte di restauro/recupero di edifici, ma anche di nuova urbanizzazione, con conseguente riduzione delle zone verdi disponibili. Nei giovani si riscontra un utilizzo delle tecnologie di comunicazione spesso in forma acritica: iscrizione a social network da parte di utenti che ancora non posseggono l età adeguata, abbassamento dell età in cui si possiede un cellulare, utilizzo dello stesso in modo rilevante, diffusione di internet nelle case possono costituire elementi di possibile rischio. A fronte di questo aumento e rinnovamento di tecnologia si riscontra una difficoltà crescente della capacità di educazione dei figli da parte dei genitori: questi faticano, spesso, a trovare un equilibrio educativo in un mondo che cambia molto più velocemente che in passato. Analoga difficoltà, peraltro, è riscontrabile nei giovani che spesso stentano ad inserirsi nei ritmi imposti dalla pag. 3

6 società di oggi e che, anche per questo, prolungano la loro permanenza in famiglia. A Rovereto sono presenti la scuola primaria e secondaria, sia pubblica che privata. Vi sono altresì diversi istituti di scuola media superiore (licei, professionali) ed alcune sedi universitarie distaccate, che agevolano così il proseguimento degli studi, dopo la scuola media, in città. Dalla scuola emergono segnali di apertura al territorio con l integrazione, non sempre facile, di alcune proposte che provengono dall esterno. A fronte di queste a- perture si registrano però alcune complessità spesso originate dalle difficoltà degli operatori del mondo della scuola di interpretare i veloci cambiamenti cui la società espone sia i soggetti gli studenti che gli oggetti i contenuti da insegnare. Nella scuola si riscontra, inoltre, un aumento delle situazioni di disagio sociale, difficoltà di apprendimento e di comportamento con atteggiamenti di bullismo. Da non sottovalutare poi è il progressivo affermarsi di scorciatoie diseducative per affrontare le difficoltà della vita; ci si riferisce in parte a situazioni storicamente consolidate, quali l utilizzo di stupefacenti di varia provenienza, peraltro in calo, di fumo ed alcool, ma, soprattutto, a nuove povertà connesse a fragilità psicologiche; si pensi in particolare al crescente fenomeno del gioco (slot machine, win for life, altri simili) che contrasta palesemente, in termini educativi, con l educare alla capacità di affrontare le difficoltà della vita e, anzi, tende a nasconderle portando ad una sottovalutazione delle stesse. Risulta opportuno però evidenziare che dai questionari raccolti tramite le famiglie ed i ragazzi del Gruppo e- merge come queste problematiche siano sostanzialmente assenti. pag. 4

7 Ai fini della diffusione della proposta scout è da sottolineare comunque la rilevanza della presenza sul territorio di altre opportunità di crescita educativa per i ragazzi ed in particolare della proposta scout CNGEI che, ancorché laica e non cattolica, concorre a dare opportunità educative coerenti con le finalità ispirate a Baden-Powell. In questo contesto dovrà essere posta particolare attenzione educativa alla capacità di scelta dei ragazzi che, spesso, tendono ad impegnarsi in molte cose per poco tempo, senza riuscire a far crescere la propria capacità di applicazione e di impegno. Grafico 1 pag. 5

8 Grafico 2 Grafico 3 pag. 6

9 I NOSTRI NUMERI Di seguito presentiamo i dati del Gruppo per l anno , la composizione delle branche in base al genere e la provenienza dei censiti. Il bacino d utenza comprende la bassa Vallagarina, escludendo Ala, Avio e Mori dove sono presenti altri gruppi scout Agesci. Unità F M Totale BRANCO REPARTO NOVIZIATO CLAN CO.CA Totale complessivo % 90% 80% 70% 60% 50% 40% M F 30% 20% 10% 0% BRANCO REPARTO NOVIZIATO CLAN CO.CA. Provenienza F M Totale Rovereto Fuori Rovereto Totale pag. 7

10 CENSIMENTO 2011 Unità L/C E/G R/S Co.Ca. Totali Nord Brione Noriglio ROVERETO Centro Sacco S.Giorgio Lizzana/Lizzanella Marco 1 1 Totali Rovereto BRENTONICO 1 1 CALLIANO 1 1 FOLGARIA 1 1 ISERA TRENTO 1 1 VALLARSA VILLA LAGARINA VOLANO Totali fuori Rovereto Totale Volano - Calliano - Folgaria 8% Villalagarina 5% Vallarsa 3% Brentonico - Trento 2% Rovereto Nord 11% Sacco - S. Giorgio - Isera 24% Rovereto Sud 16% Rovereto centro e Noriglio 31% Grafico 4 - Censimento 2011 pag. 8

11 LA COMUNITA CAPI Attualmente la nostra Comunità capi è composta da: Sandro Aita, Rachele Andreolli, Martina Battistotti, Frate Francesco Bazzan, Cristina Boschetti, Giulia Crema Falceri, Tania de Oliva, Suor Antonella De Rossi, Don Alberto Defrancesco, Luca Demartis, Don Paolo Devigili, Gianluca Di Leo, Carmen Dossi, Eleonora Franchini, Giacomo Fumanelli, Matteo Matassoni, Francesca Modica, Don Sergio Nicolli, Maurizio Pedrotti, Giovanni Pisetti, Angela Proli, Stefano Robol, Giorgio Sannicolò, Silvia Susana, Giulia Tomasoni e Pietro Visintainer. La Co.Ca. è costituita da 15 capi in servizio educativo con i ragazzi, 3 capigruppo, 4 capi a disposizione e 4 assistenti ecclesiastici, uno per ciascuna branca e uno per la Co.Ca. È una comunità adulta, e non così giovane rispetto ad anni fa, anche se in linea con la media delle età delle altre Comunità Capi; l età media dei capi che lavorano con i ragazzi è intorno ai 28 anni (esclusi gli A.E.): 13 capi lavorano, 8 studiano (di questi 5 fuori regione), 4 sono Assistenti Ecclesiastici, 9 capi sono sposati e di questi 7 hanno figli. pag. 9

12 Circa la metà dei capi è presente in Comunità Capi da più di 5 anni; degli altri, alcuni sono rientrati in Associazione da poco, mentre la maggior è rimasta nel Gruppo dopo aver concluso il proprio cammino in Branca R/S. Nei capi l attenzione alla formazione istituzionale (proposta dall Associazione per i Capi) e continua (cogliendo opportunità di crescita in vari ambiti), quale necessità per offrire un servizio educativo consapevole e di qualità, è elevata rispetto alla media delle altre Comunità Capi della regione, ma nella media rispetto alle altre Comunità Capi a livello nazionale. Gli staff sono abbastanza numerosi ed equilibrati come età, genere ed esperienza di servizio educativo. La presenza degli Assistenti Ecclesiastici risulta piuttosto costante in tutte le branche; la proposta educativa vissuta con loro consente, in effetti, un servizio educativo di maggiore qualità, in quanto più coinvolgente per i ragazzi, ed andrà pertanto adeguatamente mantenuta e se possibile incrementata per non disperderne il valore. Deve peraltro essere evidenziato che nell anno la Comunità Capi diminuirà consistentemente di numero anche se appare comunque in grado di assicurare un buon servizio educativo in tutte le attuali unità. pag. 10

13 I RAGAZZI Nel Gruppo sono censiti 72 ragazzi, provenienti dalla bassa Vallagarina, di cui 47 ragazzi di vari quartieri/frazioni di Rovereto e 25 da altri Comuni limitrofi. Di conseguenza i ragazzi appartengono a diverse parrocchie e ne vivono con impegno le principali attività proposte. Sono equilibrate sia la distribuzione di genere che quella nelle varie fasce di età. Questi dati si ripropongono in modo omogeneo nelle tre unità (vedi tabelle a pag 7 e 8). Le sedi delle unità sono presenti sul territorio cittadino: BRANCO Rupe Bianca: costituito da 31 lupetti e lupette; ha sede presso il centro pastorale giovanile Beata Giovanna. pag. 11

14 REPARTO Ghibli: costituito da 24 esploratori e guide suddivisi in 4 squadriglie; ha sede presso l Oratorio di Borgo Sacco. COMUNITA RS Noviziato e Clan Patchwork: costituita da 17 rover e scolte (di cui 7 sono novizi/e); ha sede in vicolo San Giuseppe di fronte alla canonica di San Marco. pag. 12

15 Nei bambini e ragazzi del Gruppo si evidenziano alcune criticità comuni, differenti per livello e complessità in relazione all età: - i bambini/ragazzi sono molto impegnati in varie attività (musica, sport, parrocchia, ) al di fuori della scuola e dello scautismo e si rilevano difficoltà nella gestione delle frequenti sovrapposizioni; - è molto diffuso l utilizzo, a volte indiscriminato, delle diverse tecnologie di comunicazione: in particolare attraverso di cellulare e social network, anche tra i più piccoli; - emergono difficoltà nel mantenere costante la passione per l attività scout e nel sostenere l impegno quando diventa più faticoso; - difficoltà si riscontrano anche nel vivere la fede come parte della proposta scout e nell integrarla nella quotidianità; - è in aumento la presenza di famiglie con fragilità di varia natura. pag. 13

16 GLI OBIETTIVI- PROGETTO EDUCATIVO Tenuto conto dell analisi svolta sull ambiente della Vallagarina e sui ragazzi che frequentano il Gruppo, si è scelto di proporre l attività scout avendo quale riferimento prioritario i seguenti aspetti, distinti tra quelli a carattere generale per il Gruppo e quelli riferiti alle singole branche: 1) OBIETTIVI A CARATTERE GENERALE educare alla scelta: valorizzare la proposta scout nella sua tipicità (es. recuperare la manualità e le tecniche) così da aumentare la passione e la consapevolezza del valore dell esperienza scout; educare, attraverso la gioia della fatica, alla capacità di perseguire obiettivi sfidanti; educare all uso equilibrato delle tecnologie, valorizzando il reale rispetto al virtuale (relazione con altri, ambiente, natura ); educare all integrazione della vita di fede nella quotidianità; essere presenti attivamente nelle parrocchie che ci ospitano; facilitare i contatti e le relazioni con la realtà dell immigrazione locale. DECLINAZIONE OBIETTIVI A CARATTERE GENERALE PER LE SINGOLE BRANCHE 2) OBIETTIVI PER LA BRANCA L/C coinvolgere i ragazzi in modo graduale e crescente per fasce di età così da non bruciare esperienze e continuare a stimolare i bambini, con particolare attenzione ai più grandi; puntare ad una maggiore frequenza e intensità delle attività svolte con il Consiglio degli Anziani in modo da coinvolgere di più i bambini e stimolarne l'interesse attraverso attività ben organizzate; valorizzare lo stile in riferimento non solo all'uniforme ma anche al rispetto delle regole come indicate dalla Legge della Giungla; pag. 14

17 aumentare la consapevolezza ambientale puntando l'attenzione verso un particolare aspetto rilevante per la tutela ed il rispetto dell'ambiente; programmare momenti di riflessione coinvolgenti e maggiormente integrati nell attività di branco; partecipare attivamente alle proposte organizzate dalla parrocchia. 3) OBIETTIVI PER LA BRANCA E/G proporre attività che valorizzino il protagonismo dei ragazzi nel rispetto di una gradualità della loro crescita; proporre maggiori attività manuali e tecniche coinvolgendo, ove possibile, anche esperti; riscoprire il significato dell uniforme e dell orgoglio di indossarla; valorizzare, nelle attività di Reparto, l impegno nella conquista delle specialità previste dal Regolamento associativo; rendere i ragazzi consapevoli del valore del tempo come elemento di realtà e rispetto degli altri (puntualità, perdita del proprio tempo e rispetto di quello altrui, ); stimolare nei ragazzi il coraggio di affrontare nuove sfide; dare importanza al cammino di fede dei ragazzi esterno agli scout (es: cresima); integrare maggiormente la nostra presenza all interno dell oratorio; proporre momenti specifici di conoscenza e sensibilizzazione delle problematiche ambientali e attività pratiche connesse; aiutare i ragazzi a sentire propri i loro spazi e materiali per valorizzarne il rispetto; condividere motivazioni e modalità di utilizzo intelligente del cellulare, di internet e dei social network in particolare. 4) OBIETTIVI PER LA BRANCA R/S facilitare l autodeterminazione dei ragazzi curando il rapporto personale con sé e con gli altri sia nel riflettere che nell agire; proporre con regolarità momenti di confronto in cui la comunità svolga il suo ruolo di stimolo e/o verifica; promuovere il dibattito e l azione su temi/proposte che vengono dall attualità locale, nazionale ed internazionale (immigrazione, crisi economica, comunicazione); pag. 15

18 incoraggiare la scelta di servizi nelle aree di bisogno anche se percepite come maggiormente faticose; valorizzare la manualità e lo scouting nelle attività; proporre la strada come metafora della gioia della fatica e quale luogo reale di esperienze di relazioni con le persone, l ambiente, la natura e Dio; conoscere Cristo, uomo e figlio di Dio e la Sua proposta attraverso la rilettura delle esperienze; porre attenzione al mantenimento di una presenza significativa nella parrocchia; condividere motivazioni e modalità di utilizzo intelligente del cellulare, internet e social network in particolare. La Comunità Capi, per l inizio dell anno scout , si pone come impegno primario quello di definire la programmazione degli obiettivi del Progetto Educativo nei tre anni, così da permettere l elaborazione delle conseguenti attività anno per anno. e che il Signore ci sostenga in questo nostro impegno. Rovereto-Bolca, 21 agosto 2011 La Comunità Capi del Gruppo AGESCI Rovereto 1 pag. 16

19

20

PROGETTO EDUCATIVO DI GRUPPO. Genova Levante

PROGETTO EDUCATIVO DI GRUPPO. Genova Levante PROGETTO EDUCATIVO DI GRUPPO Genova Levante 2013-2016 PROGETTO EDUCATIVO DI GRUPPO Un PEG è il progetto che la Comunità Capi costruisce attorno alle priorità educative per le quali considera necessaria

Dettagli

PROGETTO EDUCATIVO DI GRUPPO. Cos è e a cosa serve? Chi lo scrive? La comunità capi. Come è strutturato? Gruppo Scout AGESCI Savona 3

PROGETTO EDUCATIVO DI GRUPPO. Cos è e a cosa serve? Chi lo scrive? La comunità capi. Come è strutturato? Gruppo Scout AGESCI Savona 3 PROGETTO EDUCATIVO DI GRUPPO Gruppo Scout AGESCI Savona 3 Cos è e a cosa serve? Progetto : ci aiuta a pianificare le attività su base triennale Educativo : per rendere la nostra azione educativa più efficace

Dettagli

PROGETTO EDUCATIVO DI GRUPPO AGESCI. "Quando la strada non c'è, inventala!" B.-P. ASSOCIAZIONE GUIDE E SCOUTS CATTOLICI ITALIANI

PROGETTO EDUCATIVO DI GRUPPO AGESCI. Quando la strada non c'è, inventala! B.-P. ASSOCIAZIONE GUIDE E SCOUTS CATTOLICI ITALIANI AGESCI ASSOCIAZIONE GUIDE E SCOUTS CATTOLICI ITALIANI Gruppo Desenzano 1 Via San Zeno Borgata, 1-25015 Desenzano d/g (BS) www.desenzano1.it - desenzano1@lombardia.agesci.it "Quando la strada non c'è, inventala!"

Dettagli

Progetto Educativo di Gruppo

Progetto Educativo di Gruppo Prato, domenica 19 ottobre 2014 Progetto Educativo di Gruppo 2014-2017 Lettera di Baden Powell ai genitori Colleghi genitori, sono sicuro che molti di voi sentiranno, come sento io, la pesante responsabilità

Dettagli

PROGETTO EDUCATIVO di GRUPPO LAGO di VARESE 7 ANNO

PROGETTO EDUCATIVO di GRUPPO LAGO di VARESE 7 ANNO PROGETTO EDUCATIVO di GRUPPO LAGO di VARESE 7 ANNO 2009-2012 STORIA DEI GRUPPI LAGO DI VARESE E VARESE 7 Alle origini: il gemellaggio delle comunità R/S Nel 2005 il clan del Gruppo Lago di Varese accoglie

Dettagli

BRANCA ROVER/SCOLTE - Programma anno scout 2012/2013

BRANCA ROVER/SCOLTE - Programma anno scout 2012/2013 Regione Emilia Romagna Via Rainaldi, 2-40139 Bologna tel. +39 051 490065 - fax +39 051 540104 emiro.agesci.it - segreg@emiro.agesci.it BRANCA ROVER/SCOLTE - Programma anno scout 2012/2013 Ecco le varie

Dettagli

PROGETTO EDUCATIVO DI GRUPPO

PROGETTO EDUCATIVO DI GRUPPO 1 PERCHE UN P.E.G. OFFRE UNA LETTURA DELLA REALTA INDIRIZZA LA LINEA EDUCATIVA DEL GRUPPO SI CONCRETIZZA NEI PROGRAMMI LA CRESCITA DEL RAGAZZO E : 1. GLOBALE 2. UNITARIA 3. GRADUALE Scoutismo come Palestra

Dettagli

Progetto di zona

Progetto di zona rzm. rzf. Progetto di zona 2016-2019 1. Promuovere e curare la formazione e la crescita delle Comunità Capi Condividere le varie attività per individuare le buone prassi. Scambio delle attività di e di

Dettagli

Programma regionale 2017/18. Azioni Prioritarie Regionali

Programma regionale 2017/18. Azioni Prioritarie Regionali Programma regionale 2017/18 Azioni Prioritarie Regionali il PERCORSO e gli «INGREDIENTI» Cremona, 15/01 DAI PROGETTI DI ZONA, PE => SNI 1) Fede, consapevolezza della scelta cristiana 2) Mantenimento dei

Dettagli

Progetto Educativo di Gruppo

Progetto Educativo di Gruppo Progetto Educativo di Gruppo AGESCI Conegliano 1 Triennio 2015-2017 Dopo un attenta analisi d ambiente, scaturita anche dalla collaborazione con i genitori dei ragazzi, la Comunità Capi del Gruppo AGESCI

Dettagli

Progetto Educativo di Gruppo

Progetto Educativo di Gruppo AGESCI BUSTO ARSIZIO 5 Progetto Educativo di Gruppo triennio 2015/2016 2017/2018 Coraggio lasciare tutto indietro e andare Partire per ricominciare Che non c'è niente di più vero Di un miraggio E per quanta

Dettagli

A.G.E.S.C.I. Associazione Guide E Scout Cattolici Italiani

A.G.E.S.C.I. Associazione Guide E Scout Cattolici Italiani A.G.E.S.C.I. Associazione Guide E Scout Cattolici Italiani COMPOSIZIONE DEL PROGETTO EDUCATIVO Il gruppo: Numero dei ragazzi per ciascuna unità Quanti della città, quanti fuori La Comunità capi I ragazzi

Dettagli

AGESCI. CO.CA. Costermano 1 ZONA Verona Monte Baldo. Nome: Data: Branca:

AGESCI. CO.CA. Costermano 1 ZONA Verona Monte Baldo. Nome: Data: Branca: AGESCI CO.CA. Costermano 1 ZONA Verona Monte Baldo Nome: Data: Branca: Il progetto del capo Nasce dall'esigenza di migliorare il nostro essere capi, d'altronde non si comincia da lupetti a fare del nostro

Dettagli

Progetto Giovani per il Sociale INTEGRAL...MENTE Pianeta giovani: mondi e culture diverse, conoscere il disagio e vivere l integrazione

Progetto Giovani per il Sociale INTEGRAL...MENTE Pianeta giovani: mondi e culture diverse, conoscere il disagio e vivere l integrazione MACROFASE 1 - Pianeta giovani: Conoscere e sensibilizzare il contesto per conoscere il disagio Attività 1 (durata 18 mesi) Cancelleria allegata 1 Screening del territorio 100 ore - Acquisizione degli immigrati

Dettagli

Approvato Assemblea di Zona del 01/02/2013 (validità dall'anno scout 2012/2013 all'anno scout 2016/2017)

Approvato Assemblea di Zona del 01/02/2013 (validità dall'anno scout 2012/2013 all'anno scout 2016/2017) Si rileva aumento delle vecchie nuove dipendenze dei giovani adolescenti e necessità di conoscere meglio il nostro territorio in relazione alle problematiche giovanili Esistono difficoltà nel partecipare

Dettagli

CarpiUno. Progetto educativo Ovunque del nostro meglio AGESCI - GRUPPO SCOUT CARPI 1.

CarpiUno. Progetto educativo Ovunque del nostro meglio AGESCI - GRUPPO SCOUT CARPI 1. AGESCI - GRUPPO SCOUT CARPI 1 CarpiUno www.carpiuno.it Progetto educativo 2010-2013 Questo Progetto Educativo è stato elaborato dalla Comunità Capi dopo un impegnativo lavoro d analisi che ha seguito tre

Dettagli

Gruppo Macerata 2 Viale Don Bosco, 55 Macerata (MC) PROGETTO EDUCATIVO MACERATA 2

Gruppo Macerata 2 Viale Don Bosco, 55 Macerata (MC) PROGETTO EDUCATIVO MACERATA 2 Gruppo Macerata 2 Viale Don Bosco, 55 Macerata (MC) macerata2@marche.agesci.it PROGETTO EDUCATIVO MACERATA 2 2016-2019 INTRODUZIONE Il progetto educativo è uno strumento per la comunità capi utile a produrre

Dettagli

IL PROGETTO EDUCATIVO. Riunione genitori 11 giugno 2017

IL PROGETTO EDUCATIVO. Riunione genitori 11 giugno 2017 IL PROGETTO EDUCATIVO Riunione genitori 11 giugno 2017 CHI SIAMO L Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani (AGESCI), è una Associazione giovanile educativa, che si propone di contribuire alla formazione

Dettagli

Linee guida per il contingente AGESCI

Linee guida per il contingente AGESCI Linee guida per il contingente AGESCI dal 27 luglio al 7 agosto 2011 in Svezia, a Rinkaby, nella provincia di Skane, vicino a Kristianstad, nel Sud della Svezia www.worldscoutjamboree.se Il motto vuole

Dettagli

PROGETTO EDUCATIVO 2013/2016 GRUPPO AGESCI MONTEGRANARO1

PROGETTO EDUCATIVO 2013/2016 GRUPPO AGESCI MONTEGRANARO1 PROGETTO EDUCATIVO 2013/2016 GRUPPO AGESCI MONTEGRANARO1 Art. 22 dello Statuto Agesci: Il Progetto Educativo del Gruppo, ispirandosi ai principi dello scautismo ed al Patto Associativo, individua le aree

Dettagli

BELLI DENTRO E BELLI FUORI MANGIANDO SANO E CORRETTO

BELLI DENTRO E BELLI FUORI MANGIANDO SANO E CORRETTO ISTITUTO COMPRENSIVO LUIGI CAPUANA MINEO A. S. 2016-2017 PROGETTO BELLI DENTRO E BELLI FUORI MANGIANDO SANO E CORRETTO 1 1. Titolo del progetto Belli Dentro e Belli Fuori Mangiando Sano e Corretto L uomo

Dettagli

ELABORAZIONE DEL PIANO PASTORALE DECANALE 1. Consultazione del Presbiterio e del Consiglio Pastorale

ELABORAZIONE DEL PIANO PASTORALE DECANALE 1. Consultazione del Presbiterio e del Consiglio Pastorale Arcidiocesi di Napoli - Decanato VII ELABORAZIONE DEL PIANO PASTORALE DECANALE 1. Consultazione del Presbiterio e del Consiglio Pastorale 1. OPPORTUNITÀ DI UN PIANO PASTORALE DECANALE Il Piano pastorale

Dettagli

Parrocchia San Giovanni Bosco

Parrocchia San Giovanni Bosco Parrocchia San Giovanni Bosco Indagine parrocchiale - Analisi dei questionari Dati anagrafici generali -1 261 questionari validi restituiti per un totale di 749 persone raggiunte 72% degli intervistati

Dettagli

Centro di Intervento per il benessere fisico, psicologico e relazionale del bambino, dell' individuo e della famiglia

Centro di Intervento per il benessere fisico, psicologico e relazionale del bambino, dell' individuo e della famiglia 1 Centro di Intervento per il benessere fisico, psicologico e relazionale del bambino, dell' individuo e della famiglia "L'intervento breve con famiglie in difficoltà: utilizzare le potenzialità terapeutiche

Dettagli

Si ritiene quindi che ciò sia conseguenza del processo di ricongiungimento familiare in atto dei cittadini stranieri già immigrati precedentemente.

Si ritiene quindi che ciò sia conseguenza del processo di ricongiungimento familiare in atto dei cittadini stranieri già immigrati precedentemente. La popolazione straniera residente nel Comune di Perugia Le rapide modificazioni che si sono prodotte, e continuano ancora oggi a prodursi, nella società perugina hanno fatto emergere il bisogno di potenziare

Dettagli

P.E.G Allegati

P.E.G Allegati P.E.G. 2014-17 - Allegati Indice 1. MAPPA MENTALE... 1 2. RISULTATI QUESTIONARI... 2 TERRITORIO... 2 NUOVI MEDIA... 6 3. Un confronto tra genitori sul tema CRISI... 10 1. MAPPA MENTALE La Mappa Mentale

Dettagli

Progetto Centro CONI di Orientamento e Avviamento allo Sport. Scuola dello Sport - Roma 19/22 ottobre 2015

Progetto Centro CONI di Orientamento e Avviamento allo Sport. Scuola dello Sport - Roma 19/22 ottobre 2015 Progetto Centro CONI di Orientamento e Avviamento allo Sport Scuola dello Sport - Roma 19/22 ottobre 2015 Premessa Il progetto Centro CONI di Orientamento e Avviamento allo sport, è il luogo ideale in

Dettagli

Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca I.C. ALBERT SCHWEITZER Via San Rocco, Segrate (MI) Tel 02/ Fax 02/

Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca I.C. ALBERT SCHWEITZER Via San Rocco, Segrate (MI) Tel 02/ Fax 02/ Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca I.C. ALBERT SCHWEITZER Via San Rocco, 4 20090 Segrate (MI) Tel 02/2133053 Fax 02/26920966 S intesi PIANO OFFERTA FORMATIVA Anno scolastico 2015

Dettagli

INTERVENTI DI CONTRASTO ALLE FRAGILITA SOCIALI: L ESPERIENZA OLMEDESE FAMIGLIA E POVERTÀ ESTREME: INTERVENTI DI INCLUSIONE SOCIALE

INTERVENTI DI CONTRASTO ALLE FRAGILITA SOCIALI: L ESPERIENZA OLMEDESE FAMIGLIA E POVERTÀ ESTREME: INTERVENTI DI INCLUSIONE SOCIALE ALLE FRAGILITA SOCIALI: L ESPERIENZA OLMEDESE FAMIGLIA E POVERTÀ ESTREME: INTERVENTI DI INCLUSIONE SOCIALE ANNO 1861 (al 31.12) 1901 (al 31.12) 1951 (al 31.12) 1971 (al 31.12) 1981 (al 31.12) 1991 (al

Dettagli

Il Vescovo al Terzo Settore: «Condivisione e dialogo per affrontare le sfide di oggi»

Il Vescovo al Terzo Settore: «Condivisione e dialogo per affrontare le sfide di oggi» Il Vescovo al Terzo Settore: «Condivisione e dialogo per affrontare le sfide di oggi» Erano presenti molti dei rappresentanti del mondo delle associazioni che sabato 30 aprile hanno illustrato il volto

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO F. MARRO SCUOLA MATERNA- ELEMENTARE - MEDIA

ISTITUTO COMPRENSIVO F. MARRO SCUOLA MATERNA- ELEMENTARE - MEDIA ISTITUTO COMPRENSIVO F. MARRO SCUOLA MATERNA- ELEMENTARE - MEDIA Via IV Novembre, 2-10069 VILLAR PEROSA TEL./FAX 0121/51060-51108 E-mail toic80400p@istruzione.it Porte Cipi Pinasca Sergio De Simone San

Dettagli

IN FORMA. Corso di Formazione per Volontari

IN FORMA. Corso di Formazione per Volontari IN FORMA Corso di Formazione per Volontari IN FORMA è un corso di formazione per volontari, per aspiranti tali e per i collaboratori di ALBA, finalizzato a creare, sviluppare o specializzare le competenze

Dettagli

Milano 17 novembre 2016

Milano 17 novembre 2016 La grande città come anticipatrice dei mutamenti demografici Carla Facchini Nestore Milano 17 novembre 2016 Mutamento nei modelli procreativi Forte denatalità dagli anni 60 Ancor più accentuata che negli

Dettagli

L analisi delle domande di ammissione al servizio dei nidi di infanzia Anno educativo

L analisi delle domande di ammissione al servizio dei nidi di infanzia Anno educativo L analisi delle domande di ammissione al servizio dei nidi di infanzia Anno educativo 2015-2016 Dicembre 2015 La presente nota è stata realizzata da un gruppo di lavoro dell Area Programmazione, Controlli

Dettagli

Agesci Porto Torres 1 Programma Anno scout 2016/2017 CLAN LA FENICE. Presentazione unità

Agesci Porto Torres 1 Programma Anno scout 2016/2017 CLAN LA FENICE. Presentazione unità Agesci Porto Torres 1 Programma Anno scout 2016/ CLAN LA FENICE Presentazione unità Dall inizio dell anno, il clan ha cercato di coinvolgere altri ragazzi/e (con la proposta di attività open esempio apertura

Dettagli

Campi di Competenza Nautici: linee guida nazionali. Aprile 2014

Campi di Competenza Nautici: linee guida nazionali. Aprile 2014 Campi di Competenza Nautici: linee guida nazionali Aprile 2014 Campi di Competenza Nautici: linee guida nazionali Indice 1. Introduzione... 2 2. Linee Guida...3 Partecipanti...3 Caratteristiche del campo...3

Dettagli

La popolazione di Cusano Milanino

La popolazione di Cusano Milanino La popolazione di Cusano Milanino 2011 Censimento e Anagrafe La popolazione legale viene rilevata ufficialmente con i censimenti. Dal 1861, data dell Unità d Italia, si sono svolti ogni 10 anni. Hanno

Dettagli

La popolazione in età da 3 a 5 anni residente nel comune di Bologna. Luglio 2014

La popolazione in età da 3 a 5 anni residente nel comune di Bologna. Luglio 2014 La popolazione in età da 3 a 5 anni residente nel comune di Bologna Luglio 2014 La presente nota è stata realizzata da un gruppo di lavoro del Dipartimento Programmazione coordinato dal Capo Dipartimento

Dettagli

La Fondazione Angelo Custode Onlus è l ente gestore che promuove l azione della rete dei Consultori familiari della Diocesi di Bergamo.

La Fondazione Angelo Custode Onlus è l ente gestore che promuove l azione della rete dei Consultori familiari della Diocesi di Bergamo. La Fondazione Angelo Custode Onlus La Fondazione Angelo Custode Onlus è l ente gestore che promuove l azione della rete dei Consultori familiari della Diocesi di Bergamo. È un organizzazione senza scopo

Dettagli

INTRODUZIONE IL NOSTRO GRUPPO

INTRODUZIONE IL NOSTRO GRUPPO INTRODUZIONE Il pensiero educativo del nostro gruppo è da intendersi in linea con il Patto Associativo, che rappresenta la sintesi delle idee e delle esperienze sviluppate nell AGESCI (Associazione Guide

Dettagli

Fondo Famiglia 2015 Progetto Conferenza dei Sindaci ASL 3 Genovese

Fondo Famiglia 2015 Progetto Conferenza dei Sindaci ASL 3 Genovese Fondo Famiglia 2015 Progetto Conferenza dei Sindaci ASL 3 Genovese Tenendo conto di quanto indicato dal Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali del 14 ottobre 2015 e dall allegato D delle

Dettagli

tra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014

tra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014 ADOZIONE SCUOLA Percorso per l attuazione l del Protocollo d Intesa d tra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014 LE FINALITA Promuovere

Dettagli

Istituto Sabin a.s.2014-15

Istituto Sabin a.s.2014-15 COS È: è un progetto educativo condiviso e continuo che esplicita sinteticamente l impegno della scuola e delle famiglie per promuovere il successo formativo di tutti è un contratto basato sulla corresponsabilità

Dettagli

LAVORARE IN RETE PER L INCLUSIONE DI ALUNNI CON AUTISMO A SCUOLA: LABORATORIO DI STRATEGIE DIDATTICHE ED EDUCATIVE

LAVORARE IN RETE PER L INCLUSIONE DI ALUNNI CON AUTISMO A SCUOLA: LABORATORIO DI STRATEGIE DIDATTICHE ED EDUCATIVE LAVORARE IN RETE PER L INCLUSIONE DI ALUNNI CON AUTISMO A SCUOLA: LABORATORIO DI STRATEGIE DIDATTICHE ED EDUCATIVE PERCORSO DI FORMAZIONE PER INSEGNANTI E ASSISTENTI EDUCATIVI DALLA SCUOLA DELL INFANZIA,

Dettagli

SCUOLA E FAMIGLIA: LINEE GUIDA PER UN NUOVO PATTO EDUCATIVO ALLEGATI

SCUOLA E FAMIGLIA: LINEE GUIDA PER UN NUOVO PATTO EDUCATIVO ALLEGATI ALLEGATI Modelli di patto educativo di corresponsabilità Esempi di patto educativo di corresponsabilità 1 MODELLO 1 SCUOLA E FAMIGLIA: LINEE GUIDA PER UN NUOVO PATTO EDUCATIVO PATTO DI CORRESPONSABILITA

Dettagli

AGESCI LAZIO Programma Regionale

AGESCI LAZIO Programma Regionale Programma 2016/2017 AGESCI LAZIO Programma Regionale 2016-2017 Il Buono, il Bello e il Vero dell essere Capo 1. AZIONI ISTITUZIONALI In quest area del programma abbiamo raggruppato le azioni che provengono

Dettagli

Convegno Zona Cassiopea. Scautismo & Handicap

Convegno Zona Cassiopea. Scautismo & Handicap Convegno Zona Cassiopea Scautismo & Handicap Matrice Branca R/S Rispetto all età Rispetto all ambiente Rispetto alla struttura Rispetto agli strumenti Difficoltà - Relazionalità - Contenuti - Strada -

Dettagli

NETINEUROPE PER LA SCUOLA

NETINEUROPE PER LA SCUOLA NETINEUROPE PER LA SCUOLA ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE PER LO SVILUPPO DEI PROGRAMMI EUROPEI Siamo un organizzazione senza scopo di lucro nata per operare nel territorio europeo con lo scopo di promuovere

Dettagli

3ISTRUZIONE E FORMAZIONE

3ISTRUZIONE E FORMAZIONE 3ISTRUZIONE E FORMAZIONE I NUOVI PERCORSI DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE IL RAPPORTO SCUOLA-LAVORO IL SISTEMA DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE I CORSI PER ADULTI I nuovi percorsi

Dettagli

Progetto Educativo di Gruppo ( )

Progetto Educativo di Gruppo ( ) Gruppo Viterbo 4 Via Santa Maria in Silice,3 01100 Viterbo viterbo4.it - gruppo@viterbo4.it Progetto Educativo di Gruppo (2013-2016) Il Progetto Educativo del Gruppo, ispirandosi ai principi dello scautismo

Dettagli

La settimana del Benessere Psicologico in Campania Città amica del Benessere Psicologico. Da se stesso all altro

La settimana del Benessere Psicologico in Campania Città amica del Benessere Psicologico. Da se stesso all altro La settimana del Benessere Psicologico in Campania Città amica del Benessere Psicologico Da se stesso all altro Premessa L Ordine degli Psicologi della Campania, in collaborazione con il Comune di Bracigliano,

Dettagli

GRUPPO SCOUT GUASTICCE 1 PROGETTO EDUCATIVO DI GRUPPO

GRUPPO SCOUT GUASTICCE 1 PROGETTO EDUCATIVO DI GRUPPO GRUPPO SCOUT GUASTICCE 1 PROGETTO EDUCATIVO DI GRUPPO 2016-2019

Dettagli

CITTA di DESENZANO AGENDA 21 L Relazione sullo Stato dell Ambiente Tema 12 I CITTADINI ISO ambiente srl I CITTADINI

CITTA di DESENZANO AGENDA 21 L Relazione sullo Stato dell Ambiente Tema 12 I CITTADINI ISO ambiente srl I CITTADINI I CITTADINI La popolazione Gli stranieri L istruzione La popolazione. I dati disponibili per analizzare l andamento della popolazione residente nel Comune di Desenzano e limitrofi, si riferiscono ai censimenti

Dettagli

Il nostro Istituto ti propone

Il nostro Istituto ti propone ISTITUTO COMPRENSIVO G. BERTACCHI Scuola Secondaria di primo grado Biagio Bellotti via Busona, 14 Busto Arsizio (VA) Il nostro Istituto ti propone al fine di raggiungere i seguenti obiettivi presenti nel

Dettagli

Evento metodologico per Capi (Indaba)

Evento metodologico per Capi (Indaba) AGESCI FRIULI VENEZIA GIULIA FEDELI ALLA PROMESSA. PROIETTATI NEL MONDO CON CORAGGIO (3 anno progettuale) PROGRAMMA REGIONALE 2016-2017 Assemblea regionale autunnale. Cervignano, 12 novembre 2015 azioni

Dettagli

BANDI AREA SOCIALE. 27 Settembre Casa del Volontariato di Monza

BANDI AREA SOCIALE. 27 Settembre Casa del Volontariato di Monza BANDI AREA SOCIALE 27 Settembre 2011 - Casa del Volontariato di Monza 4 BANDI AREA SOCIALE B. 2011.6 Relazioni familiari e crescita delle competenze genitoriali- Problematiche minorili B. 2011.7 Disabilità

Dettagli

PREVENZIONE. Linee Guida Regionali 2007

PREVENZIONE. Linee Guida Regionali 2007 PREVENZIONE Linee Guida Regionali 2007 Bla bla bla si parla sempre di prevenzione..ma.. Non sempre è chiara la definizione di cosa esattamente si voglia/debba prevenire Di chi lo debba fare E che ruolo

Dettagli

WORKSHOP FORMATIVO PER PSICOLOGI LO SPORTELLO DI ASCOLTO A SCUOLA Metodologia e ambiti di applicazione 5/6 maggio 2012

WORKSHOP FORMATIVO PER PSICOLOGI LO SPORTELLO DI ASCOLTO A SCUOLA Metodologia e ambiti di applicazione 5/6 maggio 2012 1 WORKSHOP FORMATIVO PER PSICOLOGI LO SPORTELLO DI ASCOLTO A SCUOLA Metodologia e ambiti di applicazione 5/6 maggio 2012 PRESENTAZIONE Da diversi anni la scuola ha aperto le proprie porte al mondo della

Dettagli

Andamento della popolazione residente secondo la componente straniera e non

Andamento della popolazione residente secondo la componente straniera e non COMUNICATO STAMPA INDICATORI DEMOGRAFICI DEL COMUNE DI TERNI (Stima per l anno 2016) (a cura dei Servizi Statistici del Comune di Terni) Al primo gennaio 2017 si stima che a Terni la popolazione ammonti

Dettagli

AGESCI Gruppo Messina 14. Progetto educativo

AGESCI Gruppo Messina 14. Progetto educativo AGESCI Gruppo Messina 14 Progetto educativo 2002-2004 Dobbiamo tenere ben presente davanti agli occhi la meta a cui ogni educatore dei ragazzi deve puntare: aiutarli a formarsi un carattere, a sviluppare

Dettagli

Fe F de d S co c u o t u Scout di Fede

Fe F de d S co c u o t u Scout di Fede Fede Scout Scout di Fede Cosa c entra la Religione con lo Scoutismo? Non c è un lato religioso del Movimento. L insieme di esso è basato sulla religione, cioè sulla presa di coscienza di Dio e sul suo

Dettagli

INTERVENTI DI CONTRASTO ALLE FRAGILITA SOCIALI: L ESPERIENZA OLMEDESE FAMIGLIA E POVERTÀ ESTREME: INTERVENTI DI CONTRASTO ALLA DISOCUPAZIONE

INTERVENTI DI CONTRASTO ALLE FRAGILITA SOCIALI: L ESPERIENZA OLMEDESE FAMIGLIA E POVERTÀ ESTREME: INTERVENTI DI CONTRASTO ALLA DISOCUPAZIONE ALLE FRAGILITA SOCIALI: L ESPERIENZA OLMEDESE FAMIGLIA E POVERTÀ ESTREME: INTERVENTI DI CONTRASTO ALLA DISOCUPAZIONE ALLE FRAGILITA SOCIALI: L ESPERIENZA OLMEDESE LA POPOLAZIONE ANNO (31.12) ABITANTI ANNO

Dettagli

Attività 3 Azioni di sensibilizzazione ed educazione alla mondialità

Attività 3 Azioni di sensibilizzazione ed educazione alla mondialità Attività 3 Azioni di sensibilizzazione ed educazione alla mondialità II annualità Obiettivi. costruire capacità di comunicazione e dialogo interculturale tra gli studenti delle scuole di primo e secondo

Dettagli

I criteri del commercio equo e solidale:

I criteri del commercio equo e solidale: Il Commercio Equo e Solidale è una partnership commerciale con organizzazioni di produttori del Sud del mondo, artigiani e agricoltori, finalizzata a promuovere, sviluppo sostenibile, rispetto per le persone

Dettagli

Istituto Superiore di Sanità Osservatorio Fumo, Alcol e Droga

Istituto Superiore di Sanità Osservatorio Fumo, Alcol e Droga CARATTERISTICHE DELL ATTIVITÀ SVOLTA DAL SERVIZIO DI TELEFONO VERDE CONTRO IL FUMO 800 554088 DELL ISTITUTO SUPERIORE DI SANITÀ: I DATI DELLE TELEFONATE DAL 2000 AL 2004 Alessandra Di Pucchio, Enrica Pizzi,

Dettagli

Il lavoro durante gli studi e la frequenza alle lezioni

Il lavoro durante gli studi e la frequenza alle lezioni 3. Il lavoro durante gli studi e la frequenza alle lezioni Negli ultimi anni è stato osservato un aumento dei laureati che non hanno mai svolto un attività di lavoro durante gli studi. I lavoratori-studenti

Dettagli

CAMPAGNA DI SOLIDARIETÀ. #immaginounfuturo 2017

CAMPAGNA DI SOLIDARIETÀ. #immaginounfuturo 2017 CAMPAGNA DI SOLIDARIETÀ #immaginounfuturo 2017 presenta #immaginounfuturo 2017 CAMPAGNA DI SOLIDARIETÀ per sostenere i progetti della Comunità Amore e Libertà Onlus a favore dei bambini e dei giovani privi

Dettagli

Osservatorio permanente Dati sulle nascite senza riconoscimento materno nelle province di Milano e Monza - Brianza

Osservatorio permanente Dati sulle nascite senza riconoscimento materno nelle province di Milano e Monza - Brianza Osservatorio permanente Dati sulle nascite senza riconoscimento materno nelle province di Milano e Monza - Brianza La scarsità della documentazione sul fenomeno delle nascite senza riconoscimento e la

Dettagli

CHI SIAMO. Proposta di percorso formativo rivolta alle Scuole Secondarie di Primo Grado. #friendzone EDUCARE ALL AFFETTIVITA

CHI SIAMO. Proposta di percorso formativo rivolta alle Scuole Secondarie di Primo Grado. #friendzone EDUCARE ALL AFFETTIVITA CHI SIAMO Il Consultorio UCIPEM Cremona è stato fondato nel 1975 da un gruppo di Soci promotori. Per facilitare il raggiungimento del bene integrale della persona, considerata nelle sue dimensioni costitutive

Dettagli

I principali cambiamenti socio-demografici del Veneto tra i due censimenti

I principali cambiamenti socio-demografici del Veneto tra i due censimenti I principali cambiamenti socio-demografici del Veneto tra i due censimenti 2001 2011 Luca Romano Direttore di Local Area Network 25 settembre 2013 Hotel ViEst - VI IL TREND DELLA POPOLAZIONE Andamento

Dettagli

www.viveredasportivi.eu

www.viveredasportivi.eu Per informazioni: I.C.S. International Conference Service via Cadorna, 13-34124 Trieste tel. 06 90281729 mail: segreteria@viveredasportivi.eu www.viveredasportivi.eu CAMPAGNA PER LA DIFFUSIONE DELLO SPIRITO

Dettagli

Microcredito FWA. Report 17 Luglio Università Cattolica del Sacro Cuore Altis, V. Bramanti e F. Spina Pagina 1

Microcredito FWA. Report 17 Luglio Università Cattolica del Sacro Cuore Altis, V. Bramanti e F. Spina Pagina 1 Microcredito FWA Report 17 Luglio 2012 Università Cattolica del Sacro Cuore Altis, V. Bramanti e F. Spina Pagina 1 1.1 Le pratiche caricate sulla piattaforma Al 17/07/2012 il totale delle pratiche caricate

Dettagli

PROGETTO ISOLE DEL BASKET UISP MODENA 2014/2015

PROGETTO ISOLE DEL BASKET UISP MODENA 2014/2015 PROGETTO ISOLE DEL BASKET UISP MODENA 2014/2015 Il progetto ISOLE DEL BASKET che viene presentato in questo documento ha come finalità primaria la diffusione del Basket nel nostro territorio. Con lo scopo

Dettagli

L EDUCAZIONE TRA PARI

L EDUCAZIONE TRA PARI Seminario L educazione tra pari Quali strategia negli interventi di promozione della salute rivolti ai giovani ASL Città di Milano Milano, 26 aprile 2005 Progetto Stop al bullismo L EDUCAZIONE TRA PARI

Dettagli

COMUNE DI BASILIANO PERCORSO COMUNALE DI INTERVENTI E SERVIZI SOCIALI PROGRAMMAZIONE ANNO 2006

COMUNE DI BASILIANO PERCORSO COMUNALE DI INTERVENTI E SERVIZI SOCIALI PROGRAMMAZIONE ANNO 2006 PROGRAMMAZIONE ANNO Punto Giovani Obiettivi Promozione di una comunità solidale e consapevole Dare un servizio ai giovani per renderli cittadinanza attiva e dare loro risposte concrete. Collegamento tra

Dettagli

Progetto Centri di Orientamento e Avviamento allo Sport Nuovi C.A.S. CONI

Progetto Centri di Orientamento e Avviamento allo Sport Nuovi C.A.S. CONI Progetto Centri di Orientamento e Avviamento allo Sport Nuovi C.A.S. CONI Premessa Il progetto Centri di Orientamento e Avviamento allo sport Nuovi CAS CONI, si pone come una delle proposte e offerte del

Dettagli

PROGRAMMA di UNITA LO STAFF

PROGRAMMA di UNITA LO STAFF PROGRAMMA di UNITA 2011-2012 LO STAFF Andrea LIBERTINO Lorenzo SONAGLIA Introduzione Il Noviziato-Clan è attualmente composto da (circa) 11 ragazzi. Il numero esatto è ancora da definire visto che dopo

Dettagli

PROTOCOLLO PER LA CONTINUITÀ TRA I DIVERSI ORDINI

PROTOCOLLO PER LA CONTINUITÀ TRA I DIVERSI ORDINI PROTOCOLLO PER LA CONTINUITÀ TRA I DIVERSI ORDINI Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo

Dettagli

Indice. Capitolo 1 I bambini, i ragazzi e le famiglie Capitolo 2 L educazione, l istruzione e la formazione... 63

Indice. Capitolo 1 I bambini, i ragazzi e le famiglie Capitolo 2 L educazione, l istruzione e la formazione... 63 Indice Per un welfare condiviso su infanzia e adolescenza... 9 di Anna Maria Dapporto Assessore alla Promozione delle politiche sociali e di quelle educative per l infanzia e l adolescenza. Politiche per

Dettagli

PROGETTO COMUNITA E QUARTIERE. Elaborazione questionari somministrati agli alunni della Scuola Media Inferiore di Codogno (Lodi) Maggio-giugno 2001

PROGETTO COMUNITA E QUARTIERE. Elaborazione questionari somministrati agli alunni della Scuola Media Inferiore di Codogno (Lodi) Maggio-giugno 2001 Comune di Codogno Progetto Comunità e Quartiere PROGETTO O COMUNITA E QUARTIERE Elaborazione questionari somministrati agli alunni della Scuola Media Inferiore di Codogno (Lodi) Maggio-giugno 2001 Domanda

Dettagli

DIOCESI DI PIACENZA-BOBBIO

DIOCESI DI PIACENZA-BOBBIO DIOCESI DI PIACENZA-BOBBIO PROVINCIA DI PIACENZA PROTOCOLLO D INTESA PER LA PROMOZIONE E LA VALORIZZAZIONE DELLA FUNZIONE SOCIALE ED EDUCATIVA DEGLI ORATORI E DEI CENTRI DI AGGREGAZIONE GIOVANILE PARROCCHIALI

Dettagli

Le attività di promozione Sociale

Le attività di promozione Sociale Le attività di promozione Sociale La Promozione Sociale è l'altro grande settore d'intervento di Auser che trattegtratteggia al meglio la vocazione pluritematica dell'associazione ed il suo approccio al

Dettagli

Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca DIREZIONE DIDATTICA STATALE 4 CIRCOLO Rivoli

Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca DIREZIONE DIDATTICA STATALE 4 CIRCOLO Rivoli RELAZIONE ILLUSTRATIVA CONTO CONSUNTIVO E. F. 2014 D.I. n 44 del 01/02/2001 *********************************************************** Esaminato dalla Giunta esecutiva il Deliberato dal Consiglio d Istituto

Dettagli

Conseguenze sociali della recente evoluzione demografica in Liguria

Conseguenze sociali della recente evoluzione demografica in Liguria Conseguenze sociali della recente evoluzione demografica in Giulia Rivellini Facoltà di Scienze Politiche e Sociali Università Cattolica, Milano giulia.rivellini@unicatt.it 1) Evoluzione della popolazione

Dettagli

PROGETTO EDUCATIVO di GRUPPO

PROGETTO EDUCATIVO di GRUPPO Perché ne goda insieme chi semina e chi miete (Gv 4, 31-38) AGESCI GUIDONIA 3 PROGETTO EDUCATIVO di GRUPPO 2012-2015 AGESCI Guidonia 3 P.E.G. 2012-2015 Pagina 1 di 6 La stesura del progetto educativo di

Dettagli

La Mediazione Culturale nella scuola

La Mediazione Culturale nella scuola La Mediazione Culturale nella scuola STATO, PROSPETTIVE E MEDIAZIONE G2 A CURA DI: NORA LONARDI RES RICERCA E STUDIO, TRENTO Mediazione interculturale. Prima apparizione: normativa nazionale art. 36 e

Dettagli

3. POPOLAZIONE. Fonte: Ufficio di Statistica Comune di Reggio Calabria

3. POPOLAZIONE. Fonte: Ufficio di Statistica Comune di Reggio Calabria Fonte: Ufficio di Statistica Comune di Reggio Calabria 84 Fonte: Ufficio di Statistica Comune di Reggio Calabria 85 Fonte: Ufficio di Statistica Comune di Reggio Calabria 86 Fonte: Ufficio di Statistica

Dettagli

Scritto da Paolo Bellagente Martedì 08 Maggio :16 - Ultimo aggiornamento Martedì 03 Luglio :32

Scritto da Paolo Bellagente Martedì 08 Maggio :16 - Ultimo aggiornamento Martedì 03 Luglio :32 La nostra guida in questa breve scoperta del disturbo giovanile è Michela, maestra elementare specializzata nel Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA). Il mondo del disagio giovanile è veramente molto

Dettagli

Progetto Pari opportunità: studi e confronti

Progetto Pari opportunità: studi e confronti Progetto Pari opportunità: studi e confronti PROGETTAZIONE E SVILUPPO DI MODULI DIDATTICI SULLE DIFFERENZE DI GENERE Tutti sono eguali dinanzi alla legge e hanno diritto, senza alcuna discriminazione,

Dettagli

CISIA. Napoli 25 ottobre 2017 ORIENTAMENTO E ACCESSO ALL UNIVERSITÀ. i test di Scienze. Gabriele Anzellotti

CISIA. Napoli 25 ottobre 2017 ORIENTAMENTO E ACCESSO ALL UNIVERSITÀ. i test di Scienze. Gabriele Anzellotti CISIA Napoli 25 ottobre 2017 ORIENTAMENTO E ACCESSO ALL UNIVERSITÀ Gabriele Anzellotti negli anni 70 e 80 emergono problemi all ingresso dei corsi di laurea delle facoltà di Scienze, in particolare per

Dettagli

PDF Creator: PDF4U Pro DEMO Version. If you want to remove this line, please purchase the full version

PDF Creator: PDF4U Pro DEMO Version. If you want to remove this line, please purchase the full version Familia-ndo scuola-laboratorio per famiglie Associazione di Promozione Sociale Sede legale a: Turi (BA), via Cisterna II trav. n.6 sito web: www.counsellor.it e-mail:info@counsellor.it tel. 080 8915616

Dettagli

La popolazione straniera, residente in provincia di Trento, al 1 gennaio 2017

La popolazione straniera, residente in provincia di Trento, al 1 gennaio 2017 Luglio 2017 La popolazione straniera, residente in provincia di Trento, al 1 gennaio 2017 Al 1 gennaio 2017 la popolazione straniera residente in Trentino ammonta a 46.456 persone, con una diminuzione

Dettagli

PROGETTO DEL CENTRO DI AGGREGAZIONE GIOVANILE TEMPO INSIEME

PROGETTO DEL CENTRO DI AGGREGAZIONE GIOVANILE TEMPO INSIEME PROGETTO DEL CENTRO DI AGGREGAZIONE GIOVANILE TEMPO INSIEME Il C.A.G. Tempo insieme è un luogo/spazio educativo, di inclusione sociale, di aggregazione e di sostegno rivolto alla fascia di età 6/18 anni,

Dettagli

La nascita colora la vita. sinergie e collaborazioni fra mondo educativo, sociale e sanitario

La nascita colora la vita. sinergie e collaborazioni fra mondo educativo, sociale e sanitario La nascita colora la vita sinergie e collaborazioni fra mondo educativo, sociale e sanitario Bologna, 15 maggio 2012 L oggetto, i primi protagonisti, la proposta attuale Anni 99/2000: prende corpo l idea

Dettagli

P R O G E T T O A U R O R A

P R O G E T T O A U R O R A PROGETTO AURORA CALCIO PALLACANESTRO PALLAVOLO SCIMONTAGNA GINNASTICA Introduzione Il Gruppo Sportivo Aurora San Francesco (che attualmente comprende le sezioni: calcio, pallacanestro, pallavolo, sci montagna,

Dettagli

Il metodo educativo dell Agesci (Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani) è una

Il metodo educativo dell Agesci (Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani) è una Gruppo scout CASARSA-SAN GIOVANNI 1 Progetto educativo 2012 2015 LA PROPOSTA EDUCATIVA SCOUT Il metodo educativo utilizzato dall Associazione è quello dello scoutismo, i cui principi fondamentali si trovano

Dettagli

S.O.S. CONFLITTI! S.O.S. CONFLITTI! PER LEI PER LUI RUOLI IN FAMIGLIA CONDIVISIONE DEI GUIDA ALLA GUIDA ALLA CONDIVISIONE DEI RUOLI IN FAMIGLIA

S.O.S. CONFLITTI! S.O.S. CONFLITTI! PER LEI PER LUI RUOLI IN FAMIGLIA CONDIVISIONE DEI GUIDA ALLA GUIDA ALLA CONDIVISIONE DEI RUOLI IN FAMIGLIA PER LUI GUIDA ALLA CONDIVISIONE DEI RUOLI IN FAMIGLIA S.O.S. CONFLITTI! COMUNE DI CAVALLINO TREPORTI CITTÀ DI JESOLO PER LEI S.O.S. CONFLITTI! GUIDA ALLA CONDIVISIONE DEI RUOLI IN FAMIGLIA COMUNE DI CAVALLINO

Dettagli

ASILO INFANTILE SIROLO

ASILO INFANTILE SIROLO ASILO INFANTILE SIROLO PROGETTO EDUCATIVO VIA GIULIETTI 73, SIROLO (AN) TEL.071.9330937 E MAIL : asiloinfantilesirolo@gmail.com www. asiloinfantilesirolo.it Il Progetto Educativo è la carta d identità

Dettagli

P.E.I Progetto educativo di Istituto.

P.E.I Progetto educativo di Istituto. Integra il Piano dell Offerta Formativa Contiene le scelte educative, organizzative delle risorse e gli strumenti a disposizione dell Istituzione scolastica Costituisce un impegno per l intera comunità

Dettagli

PAROLE CHE RIVELANO LA DIMENSIONE SOCIALE DI QUESTA ESPERIENZA

PAROLE CHE RIVELANO LA DIMENSIONE SOCIALE DI QUESTA ESPERIENZA PROGETTO INTERCULTURALE/DOPOSCUOLA CENTRO ESTIVO CARRARA PAROLE CHE RIVELANO LA DIMENSIONE SOCIALE DI QUESTA ESPERIENZA PROGETTO MADRE / BAMBINO IMMIGRAZIONE CENTRO ESTIVO DISAGIO DOPOSCUOLA INTERCULTURA

Dettagli