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1 P R O V I N C I A D I G E N O V A AREA 08 - AMBIENTE CARATTERIZZAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO DI SAVIGNONE 05

2 Caratterizzazione acustica del territorio di Savignone Gi autori Dott. Alessandro Conte Dott.ssa Franca Stragapede Provincia di Genova, Area 08 Ambiente, Ufficio Rumore Provincia di Genova, 05 Per informazioni: Provincia di Genova, Area 08-Ambiente, Ufficio Rumore L.go Cattanei, 3 Genova tel ; fax L utilizzo di dati e informazioni presenti in questo volume a fini scientifici è autorizzato purché si citi la fonte. Ogni altro utilizzo è subordinato all autorizzazione da parte della Provincia di Genova. 1

3 Sommario Introduzione Il territorio oggetto di indagine Il clima acustico - Sintesi Il clima acustico - Analisi La distribuzione geografica dei livelli Statistica dei livelli Leq Tipologia dei rumori rilevati La rumorosità dal punto di vista spettrale Evoluzione temporale Ciclo settimanale Sintesi statistica Variabilità su tempo breve dei livelli Leq Evoluzione dei livelli in frequenza Simulazione di livelli sonori Dati di base per la simulazione Risultati delle simulazioni Metodologia La tecnica utilizzata per le misure Le aree monitorate La tecnica utilizzata per le simulazioni Riferimenti bibliografici Glossario essenziale Appendice: risorse impiegate Personale coinvolto nella realizzazione della mappatura Risorse strumentali

4 Introduzione Il presente documento riporta una sintesi dei risultati di una campagna di caratterizzazione acustica effettuata dalla Provincia di Genova nel comune di Savignone. La campagna di misura si è svolta nel biennio (prevalentemente nel 05). L'obiettivo principale è stato ottenere i dati acustici di base necessari per la conoscenza a "grande" scala della rumorosità. Il monitoraggio, perciò, è stato finalizzato alla caratterizzazione acustica di significative porzioni del territorio, con l'intento di identificare il livello sonoro genericamente associato alle attività più importanti del tessuto sociale ivi impiantato. La campagna di misure è consistita in rilievi fonometrici in 36 siti distinti. Nella maggior parte dei casi (35) si è trattato di rilievi su tempo breve (da 15 minuti a 1 ora), in un caso sono stati effettuati rilievi plurigiornalieri. Quanto rilevato strumentalmente è stato integrato con simulazioni, tramite modelli di calcolo, della propagazione del rumore connesso alla viabilità principale in un ampia area ad essa circostante. I risultati delle misure e delle elaborazioni modellistiche, nel seguito riportati ed analizzati, mostrano che, con l eccezione del fondovalle ove si verificano i livelli di rumore più intensi, nella maggior parte del restante territorio comunale la rumorosità risulta, salvo situazioni puntuali, generalmente di modesta entità. 1. Il territorio oggetto di indagine Il territorio del comune di Savignone fa parte della Valle Scrivia ed è situato, nel fondovalle, fra il comune di Busalla (importante centro dell entroterra, attraversato dalla linea ferroviaria Genova Milano, dall autostrada A7 e con importanti attività industriali) ed il comune di Casella; la principale arteria di comunicazione, la SP 226 Valle Scrivia (già strada statale), connette i tre centri e sopporta volumi di traffico anche intensi, con presenza cospicua di mezzi pesanti in ragione delle numerose attività produttive e commerciali presenti nella zona. Savignone confina inoltre con altri comuni (Crocefieschi, Mignanego, Serra Riccò, Valbrevenna) che presentano, nelle zone confinanti, caratteristiche prevalentemente rurali e con direttrici di traffico secondarie o locali. Nella figura seguente sono rappresentate schematicamente le posizioni di Savignone, le principali aste di traffico veicolare e ferroviario. 3

5 Il territorio oggetto di indagine è solcato dalla valle formata dal torrente Scrivia, lungo cui si articola la viabilità principale sono presenti alcune importanti frazioni (fra cui Isorelle, Canalbolzone, Ponte, S. Bartolomeo) e si sviluppano le attività economiche più importanti; sulle pendici dei rilievi circostanti, boscati e di tipica montagna appenninica, sono presenti numerosi insediamenti fra cui il capoluogo stesso oltre ad alcune frazioni (fra cui Besolagno Montemaggio, Renesso, Sorrivi, Vallecalda). La superficie complessiva è pari a circa 22 km 2, con una frazione urbanizzata pari a circa il % (dati tratti dal Piano Territoriale di Coordinamento provinciale). Il numero degli abitanti residenti non è molto consistente (ca. 2775, fonte: PTC); nel periodo estivo la popolazione può aumentare considerevolmente poiché molte località sono frequentate come luoghi di villeggiatura (anche in virtù della presenza di numerose seconde case ). Le fotografie seguenti illustrano alcuni aspetti caratteristici del territorio di Savignone. 4

6 Tratto della S.P. 226 presso Loc. Canalbolzone Centro storico di Savignone Piazza centrale del centro storico Frazione Sorrivi La campagna di misure ha individuato prevalentemente le immissioni sonore dovute alle infrastrutture di trasporto stradale. La Regione Liguria nel 1999 ha pubblicato lo studio di TAU S.r.l. Progetto sperimentale di rilevamento dei flussi di traffico sulla rete ordinaria di grande comunicazione. Lo studio contiene dati ed elaborazioni sui flussi di traffico relativi all intera rete viaria principale ligure e, relativamente all area della Valle Scrivia, presenta informazioni interessanti per la SP 226 relativamente al comune limitrofo di Casella. Oltre ai volumi di traffico in tre diverse stagioni (v. figura di seguito riportata), lo studio riporta una stima delle velocità medie, della percentuale di veicoli commerciali ed individua le ore di punta. 5

7 Volumi di traffico sulla S.P. 226 in comune di Casella (fonte: Regione Liguria - TAU s.r.l.) diurno notturno 00 N. di veicoli Primavera Estate Autunno media annuale La velocità media veicolare riportata dallo studio risulta: in periodo diurno intorno ai 45 km/h in estate e autunno e 54 km/h in primavera, in periodo notturno circa 49 km/h in estate e autunno e 58 km/h in primavera. Riguardo la composizione del flusso veicolare, la percentuale di veicoli commerciali (nel traffico medio giornaliero feriale) è pari al 12% in primavera ed al 6% in estate e autunno. Infine, le ore di punta per i giorni feriali risultano nell intervallo 7 9 nella mattina (a seconda della stagione) e le 17 nel pomeriggio (per tutte e tre le stagioni). Nel corso dei rilievi fonometrici sono stati eseguiti anche alcuni conteggi manuali del flusso veicolare in alcuni punti distinti lungo il tracciato della S.P. 226 (v. 5.3). I risultati di tali conteggi risultano sostanzialmente coerenti con quanto riportato nello studio citato relativamente alla primavera, sebbene i conteggi stessi siano stati effettuati in periodo autunnale (novembre); d altra parte lo studio stesso si presenta come un progetto sperimentale e, in questo quadro, va anche considerata l apparente anomalia dei dati autunnali, riportati nello studio stesso, a confronto dei dati estivi e primaverili (v. figura precedente). Per quanto riguarda la classificazione acustica del territorio comunale il Comune di Savignone è dotato di classificazione acustica vigente (adottata con d.c.c. n. 9 del e approvata con d.g.p. n. 94/10977 del ). 6

8 2. Il clima acustico - Sintesi Si riporta di seguito una concisa descrizione sul clima acustico di Savignone, si rimanda al 3 ed al 4 per analisi più dettagliate. I livelli equivalenti Leq più elevati (da a dba in periodo diurno) rilevati durante la campagna di misura sono presenti soprattutto presso i recettori limitrofi alla principale arteria di scorrimento (S.P. n. 226) che attraversa tutto il fondovalle. Naturalmente, allontanandosi dall asse stradale il livello diminuisce, soprattutto in presenza di edifici o altre strutture schermanti: dietro la prima fila di edifici, ad esempio, si possono rilevare Leq inferiori di almeno circa 5 dba rispetto alle facciate direttamente esposte. Il tipo di rumore presente in queste aree è di fatto determinato dalle emissioni acustiche del traffico: si tratta di un rumore periodico lungo l arco della giornata e nell arco settimanale, con i livelli più alti, soprattutto nei giorni feriali, in corrispondenza del primo mattino, del mezzogiorno e del tardo pomeriggio. Nelle fasce orarie dalla mattina al tardo pomeriggio la rumorosità ha un andamento temporale in genere poco variabile, che risulta quasi costante in corrispondenza dei tratti stradali più trafficati. Gli spettri di rumore rilevabili, riferendosi alle ore diurne, sono anch essi fortemente condizionati dal rumore stradale e presentano i tipici andamenti riscontrabili in altre situazioni di strade con traffico sostenuto: un modesto picco centrato sulle bande di frequenza (1/3 ottava) intorno ai 63 Hz, quindi poca variabilità sino a circa 1000 Hz e quindi una netta diminuzione progressiva a partire da circa 00 Hz. Il centro storico (capoluogo), non risente direttamente della distante S.P. 226 e presenta una situazione acustica differenziata: da a dba a seconda che ci si trovi nelle zone pedonali o in prossimità della strada di attraversamento del centro abitato. Anche dal punto di vista spettrale, sempre nelle ore diurne, la situazione risulta differenziata: soprattutto nelle zone più interne, pedonali e schermate dagli altri edifici rispetto alla viabilità locale, assumono rilevanza le componenti di rumore sia alle frequenze più basse, che vanno a costituire il fondo acustico determinato dal rumore generico d area (anche di provenienza distante) sia, episodicamente ed a seguito di eventi sonori singoli, a frequenze più alte, ad esempio 00 Hz in corrisondenza del canto degli uccelli o a frequenze medie e medio basse che risentono del parlato degli umani o dell abbaio di cani; o ancora possono verificarsi eventi, quali ad esempio le campane, che interessano ampie gamme di frequenza, anche se per breve durata. In prossimità delle strade e delle piazze interessate da traffico locale e da passeggio si possono rilevare spettri in un certo senso ibridi rispetto a quanto ora descritto e a quanto rilevabile in prossimità del fondovalle. In corrispondenza delle piccole frazioni e dalle relative strade locali di attraversamento si verificano livelli in genere ancora inferiori (Leq in periodo diurno compresi tra dba). 7

9 La rumorosità è variabile e dipende spesso da singoli eventi sonori dovuti a varie cause, (dagli sporadici passaggi veicolari al parlato, ad attività antropiche in genere, ai suoni naturali) che vanno a sovrapporsi alla rumorosità di fondo. Ne consegue che anche gli spettri di rumore, se rilevati su tempi dell ordine di qualche minuto, assumono aspetti anche nettamente differenziati a seconda degli eventi sonori di volta in volta presenti e/o dominanti. Per il solo caso della sorgente acustica costituita dalla S.P. 226 si è proceduto anche ad effettuare delle stime di Lden e Lnight medio annuo (v. Glossario per le definizioni) facendo uso del codice di simulazione Predictor ( Bruel & Kjaer). Ciò coerentemente con quanto previsto dal recente D. Lgs 19 agosto 05 n.194 Attuazione della direttiva 02/49/CE relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale, che, accanto ad altri importanti temi, introduce due nuovi indicatori dell inquinamento acustico (Lden e Lnight, che nel prossimo futuro andranno a sostituire LeqD e LeqN quali parametri di base della normativa sul rumore ambientale). Lo stesso decreto, fra l altro, ammette esplicitamente l utilizzo di modelli, fra cui quello qui adoperato, per la stima dei livelli Lden e Lnight sul lungo periodo. Si rimanda al 5.3 per la metodologia ed al 4 per una più dettagliata analisi delle simulazioni; nelle due figure seguenti si riportano le rappresentazioni tridimensionali delle mappe della rumorosità sovrapposta all orografia dell area simulata. I valori più elevati di rumorosità risultano ovviamente in prossimità del tracciato stradale, diminuendo progressivamente allontandosi da esso; l effetto schermante delle file di case è tanto più efficace quanto più le case stesse risultano ravvicinate ed estese linearmente, nel loro complesso, lungo il bordo strada. L influenza della strada di fondovalle sulla rumorosità nel centro storico risulta nel complesso modesta, anche se non nulla. E notevole, sulla propagazione del rumore, l effetto dell orografia che provoca, fra l altro, alcuni minimi locali in corrispondenza di depressioni, canaloni ed altre situazioni morfologicamente complesse. Dall insieme dei risultati dei rilievi fonometrici e delle simulazioni si può quindi affermare che la maggior parte del territorio comunale risulta interessato da una rumorosità generalmente di modesta entità, con l importante eccezione del fondovalle in cui si verificano evidenti situazioni di criticità. 8

10 Lden Scala: < > Lnight Scala: < > 9

11 3. Il clima acustico - Analisi 3.1 La distribuzione geografica dei livelli I livelli rilevati nelle aree monitorate, di cui al 5.2, consentono le seguenti considerazioni di sintesi circa la distribuzione geografica dei Leq: Fondovalle: lungo il tracciato della S.P. 226 i Leq si mantengono nell intervallo dba nel lungo tratto sostanzialmente piano dal casello autostradale di Busalla a Canalbolzone (comprendente Isorelle); successivamente, in direzione Casella, i dati forniscono situazioni diversificate, presumibilmente anche in funzione della mutevole pendenza della strada oltre che alle mutate condizioni del flusso veicolare: i Leq sono infatti compresi nell ampio intervallo dba (con un unico valore isolato pari a 75 dba). Allontanandosi anche di poco dalla strada (ad esempio dietro le prime file di case e/o capannoni) i livelli Leq diminuiscono sensibilmente: a Canalbolzone risultano in maggior parte compresi nell intervallo dba (con un valore addirittura pari a 42 dba), a Ponte il livello scende sotto i dba, a S. Bartolomeo si trovano valori dell ordine di dba. Centro Storico: i livelli rilevati sono complessivamente compresi nell intervallo dba; i valori più alti si rilevano lungo la strada di accesso e nella piazza principale (58 59 dba), nelle strade interne e/o pedonali il Leq scende sensibilmente a circa 51 dba. Frazioni: nelle due frazioni di Montemaggio e Sorrivi, scelte a campione fra le frazioni decentrate rispetto alla viabilità principale di fondovalle, i Leq rilevati risultano compresi fra dba Statistica dei livelli Leq I punti di rilievo sono stati ubicati in alcune aree campione e, all interno di queste, in numero dipendente soprattutto dalla necessità di meglio caratterizzare il fenomeno sonoro (v. anche 5.2). Pertanto, l insieme dei punti di misura non copre uniformemente il territorio e dall analisi statistica delle misure stesse non si possono trarre conclusioni generali sulla distribuzione geografica dei livelli: quest ultima, infatti, è più correttamente definibile con una interpretazione non statistica ma in funzione della rappresentatività dei singoli punti di misura: i risultati di tale tipo di analisi sono riportati nel paragrafo immediatamente precedente. L analisi statistica dei dati misurati, comunque, fornisce una sintetica informazione sull insieme dei dati misurati e, in questo senso, può risultare interessante. Nella tabella seguente si riporta la distribuzione statistica di tutti i livelli Leq misurati su tempo breve 10

12 (pari o inferiore a 1 ora) in funzione della scala di intervalli di valori standard (UNI 9884). In tabella, inoltre, per ogni distribuzione statistica si riportano la media (aritmetica) e la deviazione standard dei relativi valori. Intervallo Perc. <35 0,0% 35 0,0% 45 2,9% 45 11,4% 55 14,3% 55 28,6% 65 11,4% 65 14,3% > 17,1% media Leq,0 dev. st. 8,4 Percentuale,0% 25,0%,0% 15,0% 10,0% 5,0% 0,0% Distribuzione statistica dei Leq < > Intervallo (dba) Tipologia dei rumori rilevati Con le stesse avvertenze espresse nel precedente 3.1.1, Nella tabella seguente si riporta sinteticamente la frequenza con cui sono stati rilevati diversi tipi di rumore prevalente nel corso delle misure su tempo breve (pari o inferiore a 1h); si tratta di macrocategorie ricavate dall accorpamento delle categorie di dettaglio previste dalla vigente normativa regionale in materia. Tipo di rumore Perc. Traffico su strada extraurbana 71,4% Traffico su strada locale 14,3% Rumore generico d'area 14,3% strade locali; 14,3% rumore d'area; 14,3% strade extraurbane; 71,4% Dai dati riportati in tabella emerge che il rumore da traffico veicolare è risultato il tipo di rumore dominante maggiormente presente nel corso dei rilievi, come era d altra parte da attendersi dato l alto numero di rilievi eseguiti in corrispondenza o prossimità di 11

13 infrastrutture stradali. Più interessante risulta la tabella successiva che riporta, per le categorie di rumore, il legame fra tipo di rumore prevalente e livello rilevato. Percentuale di casi per tipologia di rumore per intervallo di livello Leq Tipo di rumore < > Traffico su strada extraurbana 0% 4% 12% 4% % 16% % 0% Traffico su strada locale 0% 0% % 0% % 0% 0% 0% Rumore generico d'area 0% 0% 0% % % 0% 0% 0% A completezza di quanto precede va precisato che le tipologie di rumore di cui sopra sono state ritenute, nel corso dei rispettivi rilievi fonometrici, come rumori prevalenti ma non esclusivi ; in altri termini, erano compresenti anche altri tipi di rumore che, pur non essendo la componente principale, contribuivano al livello Leq complessivo: quest ultimo, perciò, rappresenta la rumorosità complessiva e non il livello proprio delle singole sorgenti acustiche individuate come prevalenti. 3.2 La rumorosità dal punto di vista spettrale Nel corso della campagna fonometrica sono state effettute anche diverse rilevazioni di spettro sonoro, rilevati a campione in aree: presso la viabilità principale, nel centro storico, in corrispondenza di alcune frazioni. I rilievi sono stati effettuati su tempi variabili da alcuni minuti a 1 ora; rilevando in alcuni casi il Leq sull intero periodo e in altri casi, soprattutto per quanto riguarda i tempi maggiori, adottando la tecnica 4 DENA che consente di valutare l evoluzione temporale in frequenza (v e, per la metodologia, 5.1). In quanto segue si riportano, in forma grafica, gli spettri di Leq complessivamente rilevati nei diversi siti di misura. Più che sulle diverse intensità in gioco nei vari casi (generalmente maggiori nei siti prospicienti la viabilità principale), risulta interessante soffermarsi sull aspetto qualitativo della forma assunta dallo spettro da sito a sito. Per una corretta valutazione dell analisi che segue, comunque, va sottolineato che si tratta di misure brevi e puntuali, quindi di limitata rappresentatività: pertanto le considerazioni che possono essere svolte sono necessariamente generiche e puramente indicative. I tre grafici seguenti riportano gli spettri di Leq rilevati in siti direttamente esposti alle emissioni acustiche del traffico percorrente la viabilità principale:, in tre posizioni successive lungo la direttrice da Busalla a Casella. 12

14 Spettri di Leq siti campione presso tracciato SP 226 Canalbolzone S. Bartolomeo - SP 226 Leq Leq 25,0 Hz 31,5 Hz,0 Hz,0 Hz 63,0 Hz,0 Hz 100 Hz 125 Hz 1 Hz 0 Hz 2 Hz 315 Hz 0 Hz 0 Hz 6 Hz 0 Hz 1000 Hz 12 Hz Bande 1/3 ottava 10 Hz 00 Hz Hz 31 Hz 00 Hz 00 Hz 60 Hz 00 Hz Hz 1 Hz 100 Hz 000 Hz 25,0 Hz 31,5 Hz,0 Hz,0 Hz 63,0 Hz,0 Hz 100 Hz 125 Hz 1 Hz 0 Hz 2 Hz 315 Hz 0 Hz 0 Hz 6 Hz 0 Hz 1000 Hz bande 1/3 ottava 12 Hz 10 Hz 00 Hz Hz 31 Hz 00 Hz 00 Hz 60 Hz 00 Hz Hz 1 Hz 100 Hz 000 Hz Canalbolzone S. Bartolomeo presso confine con Casella Si tratta, nei tre casi, di spettri abbastanza simili fra loro e con una forma sostanzialmente tipica per i siti interessati da Leq 25,0 Hz 31,5 Hz,0 Hz,0 Hz 63,0 Hz,0 Hz 100 Hz 125 Hz 1 Hz 0 Hz 2 Hz 315 Hz 0 Hz 0 Hz 6 Hz 0 Hz 1000 Hz 12 Hz bande 1/3 ottava presso confine con Casella 10 Hz 00 Hz Hz 31 Hz 00 Hz 00 Hz 60 Hz 00 Hz Hz 1 Hz 100 Hz 000 Hz rumore da traffico veicolare rilevante. Il picco ad alta frequenza rilevato presso il confine con Casella è dovuto a fenomeni sonori connessi alla vicina fermata di autobus. I tre grafici di pagina seguente riportano gli spettri di Leq rilevati in siti ubicati nel capoluogo (centro storico) ed in tre posizioni rappresentative di altrettante situazioni morfologicamente ed acusticamente distinte: il centro del paese (piazza) ove si snoda la viabilità locale e sono presenti attività, uffici, la chiesa e giardinetti; una stradina interna pedonale ed il bivio (dalla strada che dal fondovalle porta ad alcune frazioni collinari) di ingresso al nucleo abitato. 13

15 Spettri di Leq siti campione presso centro storico di Savignone Centro - piazza principale Centro - stradina pedonale Leq Leq 25,0 Hz 31,5 Hz,0 Hz,0 Hz 63,0 Hz,0 Hz 100 Hz 125 Hz 1 Hz 0 Hz 2 Hz 315 Hz 0 Hz 0 Hz 6 Hz 0 Hz 1000 Hz 12 Hz 10 Hz 00 Hz Hz 31 Hz 00 Hz 00 Hz 60 Hz 00 Hz Hz 1 Hz 100 Hz 000 Hz 25,0 Hz 31,5 Hz,0 Hz,0 Hz 63,0 Hz,0 Hz 100 Hz 125 Hz 1 Hz 0 Hz 2 Hz 315 Hz 0 Hz 0 Hz 6 Hz 0 Hz 1000 Hz bande 1/3 ottava 12 Hz 10 Hz 00 Hz Hz 31 Hz 00 Hz 00 Hz 60 Hz 00 Hz Hz 1 Hz 100 Hz 000 Hz bande 1/3 ottava Piazza principale Stradina pedonale interna Centro - bivio di ingresso all'abitato I tre spettri rilevati in corrispondenza del centro risultano piuttosto differenti fra loro, risentendo delle condizioni sonore locali. In Leq 25,0 Hz 31,5 Hz,0 Hz,0 Hz 63,0 Hz,0 Hz 100 Hz 125 Hz 1 Hz 0 Hz 2 Hz 315 Hz 0 Hz 0 Hz 6 Hz 0 Hz 1000 Hz bande 1/3 ottava 12 Hz 10 Hz 00 Hz Hz 31 Hz 00 Hz 00 Hz 60 Hz 00 Hz Hz 1 Hz 100 Hz 000 Hz particolare, nello spettro rilevato presso una stradina pedonale, sono evidenti le componenti ad alta frequenza dovute al cinguettio di alcuni uccellini. Bivio di ingresso al nucleo centrale I tre grafici seguenti riportano gli spettri di Leq rilevati in siti ubicati in tre frazioni: S. Bartolomeo (in posizione parzialmente defilata rispetto alla S.P. 226) e due piccoli nuclei collinari (Montemaggio e Sorrivi). Spettri di Leq siti campione presso alcune frazioni S. Bartolomeo - prato dietro case Sorrivi Leq Leq 25,0 Hz 31,5 Hz,0 Hz,0 Hz 63,0 Hz,0 Hz 100 Hz 125 Hz 1 Hz 0 Hz 2 Hz 315 Hz 0 Hz 0 Hz 6 Hz 0 Hz 1000 Hz 12 Hz bande 1/3 ottava 10 Hz 00 Hz Hz 31 Hz 00 Hz 00 Hz 60 Hz 00 Hz Hz 1 Hz 100 Hz 000 Hz 25,0 Hz 31,5 Hz,0 Hz,0 Hz 63,0 Hz,0 Hz 100 Hz 125 Hz 1 Hz 0 Hz 2 Hz 315 Hz 0 Hz 0 Hz 6 Hz 0 Hz 1000 Hz 12 Hz 10 Hz 00 Hz Hz 31 Hz 00 Hz 00 Hz 60 Hz 00 Hz Hz 1 Hz 100 Hz 000 Hz bande 1/3 ottava S. Bartolomeo (prato dietro case vicine SP 226) Sorrivi 14

16 Leq Montemaggio 25,0 Hz 31,5 Hz,0 Hz,0 Hz 63,0 Hz,0 Hz 100 Hz 125 Hz 1 Hz 0 Hz 2 Hz 315 Hz 0 Hz 0 Hz 6 Hz 0 Hz 1000 Hz 12 Hz bande 1/3 ottava Montemaggio 10 Hz 00 Hz Hz 31 Hz 00 Hz 00 Hz 60 Hz 00 Hz Hz 1 Hz 100 Hz 000 Hz Lo spettro relativo a S. Bartolomeo, sebbene con le sue particolarità, presenta alcune affinità con gli spettri rilevati in situazioni condizionate dal traffico (v. grafici precedenti); negli altri due casi (Sorrivi e Montemaggio) gli spettri risultano influenzati da cause locali (rumori naturali, voci, scarso traffico, etc.). 3.3 Evoluzione temporale Ciclo settimanale Per lo studio della variabilità settimanale della rumorosità, tramite rilievi in continuo con strumentazione automatica, è stato scelto un sito in corrispondenza della S.P. 226, anche in considerazione della maggior rilevanza della rumorosità nell area di fondovalle rispetto al resto del territorio comunale. Il monitoraggio in continuo è stato effettuato in Loc. S.Bartolomeo, a ridosso della SP 226, nel periodo Il rumore ivi monitorato è ovviamente imputabile principalmente al traffico veicolare. Nella figura seguente si riporta il grafico dell evoluzione settimanale dei 191 Leq orari acquisiti dallo strumento (grafico prodotto dal software di scarico dati Evaluator Type 78 v. 4.3 Bruel&Kjaer) durante tutto il periodo di monitoraggio ( ). 001.M24 db LAeq Cursore: 11/03/ LAF10=72,5 db LAF=57,0 db LAF90=43,5 db LAeq=68,8 db 15

17 Dall esame del grafico risulta evidente la periodicità del fenomeno sonoro nei giorni feriali da lunedì a venerdì e la sostanziale diversità rispetto al caso feriale dei profili corrispondenti ai giorni di sabato e domenica (quarto e quinto profilo a partire da destra). Si tratta di una evoluzione settimanale del livello acustico classica per i siti interessati da un rumore prevalente dovuto a flussi veicolari intensi. In figura seguente si riporta il grafico del livello equivalente Leq orario per le giornate feriali, sabato e domenica tipo 1. Savignone - S. Bartolomeo (SP 226 Valle Scrivia) Leq orario nei giorni tipo feriale, sabato e domenica Livello (dba) Leq fer Leq sab Leq dom Ora E evidente il differente andamento nei tre giorni tipo: nel caso del giorno feriale si riconoscono alcune caratteristiche tipiche del traffico legato agli spostamenti casa lavoro (picchi di rumore in corrispondenza degli orari di prima mattina, mezzogiorno e tardo pomeriggio, con un andamento quasi costante nell intervallo 07 18, un pronunciato minimo notturno ed una brusca risalita all alba); diversi gli andamenti nei giorni di sabato e domenica. La tabella seguente riporta i livelli LeqD diurno (ore 6 22) e LeqN notturno (ore 22 6) per le tre giornate tipo. Si riportano anche i valori dei livelli Lden e Lnight ex Direttiva 02/49/CE come recepita dal D. Lgs 194/05 (per le definizioni dei diversi tipi di livello v. 1 I valori per i giorni tipo sono stati ottenuti mediando (logaritmicamente), per ciascuna ora del giorno, i valori registrati in quella ora nei relativi giorni della settimana nel periodo di monitoraggio e, infine, mediando ora per ora i valori relativi alle giornate dal lunedì al venerdì in un unica giornata lavorativa tipo e lasciando isolate le giornate tipo di sabato e le giornate tipo festive. 16

18 Glossario riportato in appendice). Savignone (S. Bartolomeo) Via Gallino 15 Livelli nei giorni tipo Livelli ex D.P.C.M Livelli ex D. Lgs 194/05 Indicatore Feriale Sabato Domenica Indicatore Feriale Sabato Domenica LeqD 68,6 68,0 67,2 Lden,5,7,6 LeqN 62,3 63,1 63,5 Lnight 62,3 63,1 63,5 Per ottenere informazioni sulle variazioni temporali del livello di rumorosità durante l ora di misura sono stati rilevati anche alcuni livelli percentili Ln (L1, L5, L10, L, L90, L95 e L99), che forniscono sintetiche ed utili informazioni in tal senso 2. Sulla base dell esperienza - consolidata anche a livello di letteratura internazionale - della fonometria del rumore da traffico veicolare, l analisi delle misure si è concentrata sui livelli percentili L10 e L90, che costituiscono una apprezzabile stima dei livelli di rumorosità rispettivamente di picco e di fondo; il livello L (mediana) è il valore superato per il % del tempo di misura e costituisce, quindi, un utile informazione aggiuntiva sulla dinamica sonora. Nella figura seguente si riporta il grafico temporale dei 191 valori su base oraria per ciascuno dei tre livelli percentili L10, L e L90, acquisiti dallo strumento (grafico prodotto dal software di scarico dati Evaluator Type 78 v. 4.3 Bruel&Kjaer) durante tutto il periodo di monitoraggio ( ). Dall esame del grafico relativo al livello L ne risulta evidente la periodicità nei giorni feriali da lunedì a venerdì e la sostanziale diversità rispetto al caso feriale dei profili corrispondenti ai giorni di sabato e domenica (quarto e quinto profilo a partire da destra). Si tratta di un andamento simile, nelle sue caratteristiche periodiche, a quanto già verificato per il livello equivalente Leq orario. I grafici relativi ai livelli L90 e L10 mostrano anch essi evidenti periodicità, sostanzialmente analoghe a quanto riscontrabile per il livello L. Le similitudini e le analogie riscontrate sono tipiche dei siti interessati da rumore dovuto a traffico veicolare intenso e sostanzialmente ripetitivo (anche in termini di tipologia circolante) nell arco settimanale. 2 Il valore di un generico livello percentile Ln, infatti, corrisponde al livello di rumore che, in quel dato tempo di misura, è superato per lo n% del tempo di misura stesso. 17

19 001.M24 db LAF10 LAF LAF90 Cursore: 14/03/ LAeq=68,0 db LAF10=72,0 db LAF=65,0 db LAF90=54,5 db Nelle tre figure seguenti si riportano i grafici dell evoluzione temporale dei livelli L10, L e L90 statisticamente medi (media aritmetica) elaborati per i tre giorni tipo. 76 Savignone - S. Bartolomeo (SP 226 Valle Scrivia) L10 medio orario nei giorni tipo feriale, sabato e domenica Livello (dba) L10 fer L10 sab L10 dom Ora 18

20 Savignone - S. Bartolomeo (SP 226 Valle Scrivia) L medio orario nei giorni tipo feriale, sabato e domenica Livello (dba) L fer L sab L dom Ora Savignone - S. Bartolomeo (SP 226 Valle Scrivia) L90 medio orario nei giorni tipo feriale, sabato e domenica Livello (dba) L90 fer L90 sab L90 dom Ora I grafici riportati nelle tre figure che precedono evidenziano, nelle similitudini riscontrabili fra essi ed i corrispondenti grafici del Leq, la predominanza del rumore originato dal traffico veicolare, che condiziona in modo determinante il clima acustico dell area anche in termini di rumorosità di fondo. Da un punto di vista quantitativo, circa il clima acustico dell area, si può concludere quanto segue. 19

21 La rumorosità di fondo nel periodo diurno è sostanzialmente omogenea nei tre giorni tipo (48 56 dba), mentre nel periodo notturno risulta nettamente inferiore nei giorni feriali ( 42 dba) rispetto al sabato ed alla domenica (45 dba). Considerazioni del tutto analoghe possono essere svolte circa la rumorosità di picco (diurno: dba; notturno: dba per il feriale, 58 dba per sabato e domenica). Quanto sopra schematizzato presenta caratteristiche tipicamente riscontrabili in aree attraversate da un traffico veicolare che agli spostamenti di carattere locale sovrappone due componenti distinte anche temporalmente: un traffico legato al lavoro comprendente anche mezzi pesanti ed attivo sostanzialmente in orario diurno e nei giorni feriali e di sabato; un traffico legato al tempo libero ed allo svago, attivo preferenzialmente nei giorni di sabato e domenica e con flusso consistente anche in orario notturno. Quanto osservato per il sito di S. Bartolomeo è qualitativamente valido per tutta la zona prossima alla SP 226. Dal punto di vista quantitativo, invece, tra i diversi tronconi stradali possono rivelarsi differenze di alcuni dba nei livelli di volta in volta rilevabili a seconda delle differenti condizioni di traffico, manto stradale, pendenza, condizioni al contorno della strada, etc Sintesi statistica Nella tabella seguente si riporta una sintesi statistica di tutti i dati di Leq e Ln su base oraria rilevati nell intero periodo di monitoraggio ( ). Le distribuzioni statistiche sono state calcolate raggruppando i livelli misurati in intervalli di 5 dba secondo la consueta scala di valori proposta dalla norma UNI Savignone Loc. S. Bartolomeo Statistica completa per Leq e tutti gli Ln misurati Distribuzioni statistiche Intervallo Leq L1 L5 L10 L L90 L95 L99 < 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% ,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 35-0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 5,2% 15,2% 17,8% 23,0% ,0% 0,0% 0,0% 0,0% 5,2% 12,6% 16,8% 25,7% 45-0,0% 0,0% 0,0% 1,0% 9,4% 17,8% 24,1% 38,2% ,0% 0,0% 0,0% 3,7% 14,1% 42,4%,8% 13,1% 55-6,8% 0,0% 2,1% 4,2% 12,0% 12,0% 0,5% 0,0% ,2% 0,0% 5,2% 9,9%,4% 0,0% 0,0% 0,0% 65-62,3% 1,6% 15,7% 18,8% 23,6% 0,0% 0,0% 0,0% ,7% 32,5% 72,3% 61,8% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% >75 0,0% 66,0% 4,7% 0,5% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% Valori medi e dispersione Parametro Leq L1 L5 L10 L L90 L95 L99 media 66,0 76,1 71,7 69,0 58,1 49,1 47,4 45,0 dev.st 3,7 2,3 3,8 5,5 8,5 5,9 5,3 4,3

22 Le distribuzioni riportate in tabella mostrano che il 66% dei 191 valori di Leq orario misurati risulta superiore a 65 dba; i valori di Leq, inoltre, risultano statisticamente addensati intorno ad una media di 66 dba entro ± 4 dba (v. media aritmetica e deviazione standard). La stima della rumorosità di fondo (L90) indica l intervallo 55 dba come il più frequente (42% dei 191 valori misurati); il valore statistico medio risulta pari a 49 dba con una dispersione pari a ± 6 dba. La stima della rumorosità di picco (L10) indica che l 82% dei 191 valori misurati è superiore a 65 dba, con oltre il % superiore a dba; i valori, inoltre, risultano statisticamente addensati intorno ad una media di 69 dba entro ± 6 dba. Nella figura seguente si riportano i grafici delle curve cumulate corrispondenti alle distribuzioni statistiche per Leq, L10, L e L90. Savignone - S. Bartolomeo (SP 226 Valle Scrivia) Distribuzioni statistiche cumulate Leq e Ln orari (tutto il periodo) Frequenza cumulata (%) 100% 95% 90% 85% % 75% % 65% % 55% % 45% % 35% % 25% % 15% 10% 5% 0% Leq L10 L L90 < >75 Intervallo (dba) Variabilità su tempo breve dei livelli Leq Nel corso della campagna fonometrica sono stati rilevati anche, per alcuni siti a campione, i tracciati temporali (time history) del Leq su tempi molto brevi: in alcuni casi 1 (per tempi complessivi da circa mezz ora a circa un ora) ed in altri 1 s (per tempi complessivi pari a circa quindici venti minuti), allo scopo di ottenere informazioni sulla variabilità fine del Leq. Nei quattro grafici seguenti si riporta l evoluzione temporale del Leq su 1 minuto in 21

23 altrettanti siti distinti: nei primi tre, ubicati in corrispondenza di altrettante tratte della S.P. 226 (Canalbolzone, S. Bartolomeo e presso il confine comunale di Casella) il tracciato temporale mostra variazioni limitate, a testimonianza di un flusso veicolare intenso e pressoché costante; nel quarto caso, corrispondente alla frazione collinare di Sorrivi, il tracciato risulta altamente irregolare, testimoniando un campo sonoro variabile nel tempo e determinato da differenti cause (voci umane, passaggio di auto, suoni naturali, rumori provenienti da sorgenti antropiche distanti, etc.). Evoluzione temporale livelli Leq su 1 minuto Savignone - Canalbolzone Evoluzione temporale livelli Leq su 1 minuto Savignone - S. Bartolomeo Evoluzione temporale livelli Leq su 1 minuto Livello (dba) Livello (dba) , Tempo Tempo Canalbolzone S. Bartolomeo Savignone - presso conf. Casella Evoluzione temporale livelli Leq su 1 minuto Savignone - Sorrivi Evoluzione temporale livelli Leq su 1 minuto Livello (dba) Livello (dba) , Tempo , ,13 Tempo presso confine con Casella Sorrivi Nei tre grafici di pagina seguente si riporta l evoluzione temporale del Leq su 1 secondo, in tre siti ubicati a Canalbolzone: direttamente sulla S.P. 226, dietro un capannone a sua volta posto sulla strada, in un prato fra alcune case ed una strada secondaria. 22

24 Evoluzione temporale livelli Leq su 1 secondo SP 226 in prossimità di Canalbolzone Canalbolzone sulla strada dietro i capannoni Canalbolzone (su SP 226) Canalbolzone dietro gruppo di case sul prato scosceso tra gruppo di case e strada secondaria Canalbolzone (prato fra case e strada secondaria) Canalbolzone (strada dietro capannone) Le rapide variazioni visibili nel primo tracciato registrano sostanzialmente i passaggi dei singoli veicoli; nel secondo caso l effetto schermante del capannone è evidente, sono visibili alcuni picchi isolati presumibilmente legati agli eventi più rumorosi; nel terzo caso il tracciato risulta pressoché costante con variazioni contenute Evoluzione dei livelli in frequenza Sono stati eseguiti rilievi di tipo 4 DENA (v. 5.1) in alcuni siti (lungo il fondovalle e nella frazione collinare di Sorrivi) finalizzati ad ottenere informazioni sulla dinamica spettrale. Le misure, protrattesi complessivamente su tempi fra e 1 ora, sono costituite da più rilievi base singoli consecutivi; ogni singolo rilievo base è su un tempo pari a 1, i parametri rilevati sono stati il Leq, i livelli massimo e minimo e i consueti livelli percentili Ln in banda di frequenza di 1/3 d ottava. I risultati principali sono di seguito riportati in forma di sonogramma. Il sonogramma è una rappresentazione tridimensionale nel piano: visualizza l andamento temporale dell intensità sonora alle diverse frequenze; il tempo è in ascissa, la frequenza in ordinata e l intensità è rappresentata mediante una scala di colore. Tutti i sonogrammi presentati in questo studio sono stati realizzati graficamente con il software Noise & Vibrations Work (commercializzato dalla ditta Spectra S.r.l.). Nella prima figura si riporta il confronto del sonogramma del Leq per i tre casi: rettilineo della SP 226 presso Canalbolzone, S. Bartolomeo (SP 226 in pendenza) e Sorrivi. Onde facilitare il confronto è stata utilizzata la medesima scala a colori per le intensità. 23

25 Frequency 63K Hz 31.5K X Y Z Hz 36.0 db 4 dena Savignone (rettilineo) LeqCH1 - Lineare 16K 8K 4K 2K 1K s Time db Frequency 63K Hz 31.5K 16K 8K 4K 2K 1K X Y Z Hz 48.0 db 4 dena S. Bartolomeo LeqCH1 - Lineare s Time db Frequency 63K Hz 31.5K 16K 8K 4K 2K 1K X Y Z Hz 35.5 db 4-DENA Sorrivi LeqCH1 - Lineare s Time db I sonogrammi rilevati presso il rettilineo e S. Bartolomeo risultano qualitativamente piuttosto simili: le frequenze per le quali il Leq risulta più intenso sono quelle generalmente connesse alle emissioni di rumore associate al traffico veicolare; l andamento temporale è pressoché costante, con evidenza di intervalli temporali più rumorosi (presumibilmente 24

26 perché caratterizzati, rispetto agli intervalli adiacenti, dal passaggio di qualche mezzo più rumoroso o da un numero di mezzi lievemente superiore). I due casi, inoltre, risultano simili anche quantitativamente: i livelli associati al traffico risultano approssimativamente compresi, nelle diverse bande di frequenza, negli stessi intervalli di valori. Il sonogramma rilevato presso Sorrivi, invece, risulta differente: oltre a presentare livelli decisamente più bassi (predominanza di colori blu e nero anziché, come negli altri due casi, verde, giallo e rosso), da un punto di vista qualitativo spicca la presenza di eventi sonori sporadici e spesso non associabili, per le bande di frequenza interessate (v. ad esempio l evento centrato sulle ore 12:44), al passaggio di veicoli. Nella figura seguente si riporta, per il solo caso di Sorrivi, il confronto dei sonogrammi del Leq e di L1; anche in questo caso, per facilitare il confronto è stata utilizzata la medesima scala a colori per le intensità (rispetto alla prima figura, la scala è stata modificata per meglio rappresentare i livelli meno intensi). Frequency Frequency 63K Hz 31.5K 16K 8K 4K 2K 1K K Hz 31.5K 16K 8K 4K 2K 1K X Y Z Hz 35.5 db 4-DENA Sorrivi LeqCH1 - Lineare s Time X Y Z Hz 44.0 db 4-DENA Sorrivi L1CH1 - Lineare s Time db db L utilizzo di una scala a colori più adeguata, rispetto alla rappresentazione precedente, a rappresentare i livelli bassi evidenzia gli eventi sonori verificatisi. Il grafico relativo al 25

27 percentile L1 (ovvero il livello superato, per ogni banda di frequenza, per non più di 6 s nei diversi intervalli di misura) consente di individuare più facilmente gli sporadici passaggi di auto (soprattutto nella metà sinistra del grafico) e gli eventi sonori riconducibili a vociare umano e attività di gioco di alcuni bambini in prossimità dello strumento (metà di destra). 4. Simulazione di livelli sonori Le simulazioni della rumorosità hanno riguardato le emissioni dalla sorgente acustica costituita dal traffico veicolare percorrente la S.P. 226, nello spirito delle indicazioni sulla realizzazione delle mappature acustiche riportate nel nuovo D. Lgs 194/05 di recepimento della Direttiva 02/49/CE. E stato utilizzato il software Predictor vers. 5.0 ( Bruel & Kjaer), scegliendo come algoritmo di calcolo il modello XPS (v. 5.3). L applicazione del modello ha consentito la stima dei livelli a lungo termine per gli indicatori Lden, Lnight, Lday e Levening. Le rappresentazioni grafiche dei risultati delle simulazioni sono state realizzate con lo stesso codice Predictor vers. 5.0 ( Bruel & Kjaer). 4.1 Dati di base per la simulazione L orografia della zona è stata modellizzata introducendo curve di isolivello di quota s.l.m., le zone a maggior densità abitativa in prossimità della S.P. 226 ed i principali nuclei abitati sono stati modellizzati inserendo edifici schematizzati come parallelepipedi di altezza 9 m per le case e 12 m per gli edifici commerciali e produttivi. Nella tabella di pagina seguente si forniscono i flussi veicolari (totale, solo veicoli leggeri, solo veicoli pesanti) per diversi tronconi omogenei, in cui è stato suddiviso il tracciato stradale, e per i tre diversi periodi di riferimento (diurno, serale, notturno) definiti coerentemente con le indicazioni di cui al D. Lgs 194/05 (diurno 6, serale 22 e notturno 22 6). Nel 5.3 si descrive la procedura adottata per determinare i valori di flusso veicolare. Per quanto riguarda i punti recettori (in cui viene calcolato il livello di rumorosità) sono stati simulati: un reticolo orizzontale di recettori, a quota dal suolo pari a 2 m e di passo reticolare 25 m, esteso ad un ampia area; cinque reticoli verticali, ciascuno trasversale al tracciato della S.P. 226 con passi orizzontale e verticale rispettivamente di 10 e 3 m ed estensione da 1,5 a m dal suolo, in corrispondenza di Isorelle, Canalbolzone, Ponte, S. Bartolomeo e Stabbio. 26

28 Flussi veicolari per periodo di riferimento Veicoli Periodo Busalla Isorelle Canalbolzone Ponte S. Bartolomeo Stabbio Totali diurno sera notte Leggeri diurno sera notte Pesanti diurno sera notte Il risultato del calcolo numerico ha fornito, per ciascun recettore, i valori di Lden e Lnight (ed anche, naturalmente, Lday e Levening). Nella figura seguente si riporta una rappresentazione tridimensionale dell area di simulazione. Rappresentazione tridimensionale del modello. Per chiarezza è evidenziata anche la strada secondaria, non simulata, che dalla S.P. 226, nel fondovalle, sale verso il centro ed alcune frazioni. 4.2 Risultati delle simulazioni Nelle due figure seguenti si riportano le rappresentazioni tridimensionali delle mappe della rumorosità nell area simulata. I livelli simulati corrispondono, nei due casi, a stime di Lday e Levening medio annuo dovuti alla sola sorgente stradale costituita dalla S.P. 226 (le mappe per Lden e Lnight sono già state presentate al 2). 27

29 Lday Scala: < > Levening Scala: < > 28

30 Come già osservato al 2, i valori più elevati di rumorosità risultano ovviamente in prossimità del tracciato stradale. E notevole, sulla propagazione del rumore, l effetto dell orografia che provoca, fra l altro, alcuni minimi locali in corrispondenza di depressioni ed ostacoli di varia natura. Nelle tre figure seguenti si riportano le rappresentazioni tridimensionali delle mappe della rumorosità per alcune sezioni, lungo la verticale, trasversali al tracciato stradale della S.P I livelli simulati corrispondono, nei tre casi, a stime di Lday, Levening e Lnight medio annuo dovuti alla sola sorgente stradale. Si noti l attenuazione del rumore in corrispondenza delle quote minori; l attenuazione è dovuta all effetto suolo simulato dal modello. Lday Scala: < > 29

31 Levening Scala: < > Lnight Scala: < >

32 5. Metodologia 5.1 La tecnica utilizzata per le misure L obiettivo principale della campagna di misura è consistito nel determinare i valori puntuali sul territorio del Livello continuo equivalente (Leq), cercando di approssimare al meglio il valore di lungo termine (inteso come giornata media) del livello equivalente LeqD. A tal fine sono state effettuate numerose misure di rumore, distinte oltre che per le posizioni di misura anche per la durata temporale delle stesse e la tecnica adoperata. Il metodo utilizzato per la mappatura discende dall analisi di diverse fonti e indicazioni tecniche, mediate in base all esperienza. Le modalità tecniche di misura sono state conformi alla normativa vigente e in particolare a quanto stabilito dall Allegato B del D.M Fra le normative di tipo tecnico considerate vi sono la UNI 9884 ( Caratterizzazione acustica del territorio ), la d.g.r. 23/12/99 n 1585, le Linee Guida ANPA per la redazione dei piani di risanamento (1998), le indicazioni a suo tempo (1995) individuate dalla Provincia di Genova con i Criteri di misura e analisi per effettuare campagne di misura finalizzate alla caratterizzazione acustica del territorio necessaria per la redazione dei piani di risanamento comunali (ex art. 5 comma 2 L.R. 31/94 abrogata). Sinteticamente, lo schema operativo effettivamente applicato si è basato sull integrazione di misure plurigiornaliere e su breve periodo (pari od inferiore a 1 ora) in diversi punti all interno di aree campione. Preliminarmente alla effettuazione della mappatura sono state analizzate le caratteristiche del territorio, al fine di individuare le aree campione, rappresentative di più estese zone del territorio di Savignone, in cui effettuare i rilievi puntuali; inoltre si sono reperite informazioni riguardo alla topografia generale, alla dislocazione delle principali attività rumorose, ai flussi veicolari. La campagna di monitoraggio è stata effettuata di giorno feriale, in periodo diurno compreso tra le ore 8:00 e le ore 16:00 (con l eccezione, ovviamente, del monitoraggio in continuo che ha coperto un ciclo settimanale). Il criterio di scelta dei siti di misura è stato quello solitamente indicato come ricevitoreorientato ; d altra parte in molti siti di misura, ad esempio in prossimità di infrastrutture stradali, le misure possono essere interpretate anche come sorgente-orientate. Per una descrizione della scelta dei punti di misura v Il monitoraggio in continuo, su periodo settimanale, è stato effettuato posizionando idonea strumentazione (in grado di acquisire automaticamente i valori orari del Leq e dei principali livelli percentili Ln) in corrispondenza della S.P. 226 (principale sorgente di rumore per estensione di territorio interessato), la cui caratterizzazione acustica anche in 31

33 termini di evoluzione temporale risulta di interesse prioritario. Il clima acustico di un area dipende in modo fondamentale, oltre che dall intensità del rumore e dalla sua evoluzione nel tempo, anche dalla distribuzione spettrale del campo sonoro. Onde ottenere informazioni su quest ultimo aspetto sono state effettuate alcune misure di spettro acustico in altrettanti siti campione ubicati in zone differenti per natura dei luoghi e tipo di rumorosità dominante. I rilievi sono stati eseguiti secondo due diverse tecniche. In alcuni casi, infatti, sono stati semplicemente acquisiti spettri campione di Leq (ed anche livelli minimi e massimi) su periodi brevi (circa 5 ) a completamento di rilievi di Leq e Ln su tempi maggiori; in altri casi sono state invece effettuate misurazioni più approfondite applicando la tecnica detta 4 - DENA 3. La tecnica 4 DENA (4 Dimensions Environmental Noise Analysis) consente l esame dell evoluzione temporale del Leq e della statistica in banda del segnale sonoro: consiste, infatti, di acquisizioni automatiche e consecutive di singoli rilievi di Leq e Ln in banda di frequenza. La quadri-dimensionalità risulta dalla possibilità di esaminare contemporaneamente il campo sonoro in uno spazio definito dai quattro assi della frequenza, del tempo, dell intensità e della statistica. Il tempo base di acquisizione del singolo rilievo va scelto in funzione dei fenomeni sonori che si vogliono indagare, così come il tempo totale in cui si dispiegano i rilievi singoli consecutivi. Nel caso presente si è proceduto ad eseguire più rilievi singoli consecutivi, ciascuno su 1, per un tempo complessivo da circa a 1 h, in banda di frequenza di 1/3 d ottava e per i seguenti parametri: Leq, L1, L10, L, L90, L95, L99, Lminimo e Lmassimo. Infine, circa la caratterizzazione di massima delle immissioni acustiche di sorgenti particolari (rimandando alle tecniche UNI Misura e valutazione del contributo acustico di singole sorgenti per valutazioni accurate), la campagna fonometrica ha ben evidenziato le immissioni acustiche dovute al traffico veicolare (v. 2.2). Per quanto riguarda gli insediamenti produttivi e commerciali, invece, nonostante la presenza in parte della vallata, l indagine fonometrica effettuata non ha permesso di evidenziarne l impatto acustico. Ciò soprattutto perché, rispetto al rumore da traffico veicolare le immissioni acustiche di origine industriale sono risultate quasi sempre non discriminabili o per lo meno non persistenti. Ne consegue, perciò, che una caratterizzazione acustica delle immissioni industriali, o più in generale da attività produttive, necessita indagini mirate. 3 V. le interessanti pubblicazioni di Cerniglia e di Abrami e Armani citate in bibliografia. 32

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