Disciplina doganale dei prodotti alimentari

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Disciplina doganale dei prodotti alimentari"

Transcript

1 Disciplina doganale dei prodotti alimentari Walter Sbandi 1.- Unione doganale e PAC Nell ambito della istituzione dell Unione europea una delle pietre miliari è stata l Unione doganale che, tra l altro, ha previsto l abolizione dei dazi doganali alle frontiere interne, creando un sistema uniforme di imposizione sulle importazioni. Negli scambi con i paesi non appartenenti ad essa è stata fissata una tariffa doganale comune (TDC), sostitutiva delle preesistenti tariffe nazionali e applicata a tutte le merci oggetto di interscambio tra la Comunità e il resto del mondo. L'unione doganale costituisce, dunque, l'elemento portante dell'intero mercato comune e la chiave di volta di un modello economico che, grazie all'allargamento progressivo del mercato interno ai diversi settori, realizza l'integrazione economica del continente europeo. L'agricoltura è senza dubbio il settore economico in cui il processo di integrazione ha avuto luogo in profondità. Nel 1962 i sei Stati membri della Comunità economica europea, allora in disavanzo per la maggior parte delle rispettive produzioni agricole, decisero di sviluppare una politica agricola comune (PAC), i cui obiettivi erano già stati fissati dal Trattato di Roma: l'aumento della produttività; un adeguato tenore di vita delle comunità rurali; la stabilizzazione dei mercati di settore; la sicurezza delle forniture, la garanzia di prezzi accessibili per i consumatori. I prodotti alimentari sono stati oggetto di una regolamentazione doganale armonizzata che, se da un lato ha sottratto alla sovranità nazionale dei paesi membri le decisioni sulle produzioni alimentari sensibili, dall altro ha permesso all Unione europea di realizzare il surplus alimentare e diventare uno dei maggiori competitori a livello mondiale negli scambi dei prodotti agricoli di base. Il successo del mercato comune è stato raggiunto con meccanismi di regolamentazione dei prezzi e dei mercati che si basano sulle organizzazioni comuni di mercato (OCM) per i singoli prodotti alimentari. Ogni prodotto o gruppo di prodotti è oggetto di una regolamentazione di mercato per orientare la produzione, favorire la stabilizzazione dei prezzi e garantire la sicurezza degli approvvigionamenti. Le OCM sono state istituite nel 1967 per i cereali, frutta e verdure, carni suine, uova e pollame; nel 1968 per i prodotti lattiero-caseari, carni bovine e prodotti ortofrutticoli; nel 1970 per il vino, il lino e la canapa; dal 1971 per i mercati del ( ) L autore è dirigente nell Ufficio applicazione tributi della Direzione generale dell'agenzia delle Dogane. Le opinioni espresse nel presente lavoro sono esclusivamente personali e non sono riconducibili all Agenzia, né rappresentano la posizione di alcuna delle sue strutture od uffici. 1

2 luppolo, sementi, cotone, tabacco. Il finanziamento è assicurato dal Fondo Europeo Agricolo di Orientamento e Garanzia (FEOGA), le cui risorse sono costituite dai prelievi obbligatori, i dazi doganali riscossi alle frontiere esterne, una percentuale dell IVA di ciascuno Stato membro (dal 1971) e una risorsa complementare basata sul PNL (dal 1994). Il FEOGA sostiene i prezzi agricoli attraverso la solidarietà finanziaria (risorse per le spese comuni e non sulla base di contributi degli Stati membri), l'installazione di giovani agricoltori, la diversificazione delle attività nelle zone rurali. Nel corso di una generazione, la PAC ha fornito ai consumatori prodotti alimentari di qualità a prezzi accessibili durante tutto il corso dell'anno, ha permesso all agricoltura europea di modernizzare i mezzi di produzione e di aumentare la produttività nei diversi settori, impiegando sempre meno manodopera. La Comunità, originariamente in disavanzo, è riuscita a garantire quasi interamente il suo approvvigionamento per tutti i prodotti agricoli e a produrre, a partire dagli anni 70 e 80, eccedenze in diversi settori (latte, vino, cereali, carni bovine) che il mercato non è riuscito più ad assorbire se non al prezzo di costi di smaltimento sempre più gravosi. 2.- Riforma della PAC Il Consiglio dei Ministri dell'agricoltura dell'unione Europea ha perciò approvato, nel corso della riunione del 26 giugno 2003 a Lussemburgo, la riforma della Politica agricola comune riforma Fischler, dal nome dell allora Commissario all'agricoltura dell'ue resa concreta dai Regolamenti (CE) nn. 1782/03 e 1783/03 del Consiglio. Fino all'inizio degli anni novanta, la PAC era basata su una politica di sostegno dei prezzi. Lo schema utilizzato per i più importanti prodotti alimentari consisteva nella possibilità di venderli alla Comunità europea ad un prezzo prefissato ("prezzo di intervento"). Il quadro di misure era completato da una protezione tariffaria, finalizzata a limitare le importazioni, e da un sistema di aiuti alle esportazioni, inteso ad agevolare il collocamento delle eccedenze sui mercati terzi. Essendo il modello entrato in crisi per la crescita eccessiva della produzione alimentare stimolata dalla fissazione di prezzi d'intervento elevati, il sostegno indiretto é stato progressivamente integrato, ed in parte sostituito, da una politica di aiuti diretti al reddito degli agricoltori, introdotti su larga scala per i cereali e le carni bovine. Per alcuni prodotti alimentari i prezzi di intervento sono stati eliminati e l'ammontare delle restituzioni ridotto sensibilmente. Per descrivere sinteticamente questa evoluzione della PAC, si può dire che l'onere di sostenere gli agricoltori é stato trasferito dal consumatore al contribuente. Di riflesso, il reddito dei produttori, che prima era assicurato essenzialmente dal prezzo incamerato per i prodotti venduti, é sempre più dipendente dagli aiuti, secondo uno schema oggettivamente assistenziale. Complessivamente, dal 2004 le misure adottate hanno modificato le modalità di finanziamento dei settori agricoli comunitari e garantito la protezione dell'ambiente e dei consumatori attraverso svariati meccanismi: il cosiddetto pagamento unico per azienda, 2

3 indipendente dalla produzione (anche se il legame tra gli aiuti e la produzione è conservato in alcuni casi); l istituzione di un meccanismo di disciplina finanziaria per rispettare il bilancio agricolo fino al 2013; la subordinazione del pagamento al rispetto dell'ambiente; il rafforzamento dello sviluppo rurale; la riduzione dei pagamenti diretti ("modulazione") per le grandi aziende agricole; la revisione della politica di mercato. Con i meccanismi della riforma la PAC può contare su un quadro finanziario certo fino al 2013 che consente di affrontare con convinzione la via del rinnovamento, in coerenza con gli obiettivi sopraindicati. 3.- Disciplina doganale dei diversi settori alimentari nell UE La disciplina doganale e tariffaria dei più importanti prodotti alimentari che circolano in ambito UE varia a seconda del tipo di prodotti considerati. Per i cereali, l OCM determina un regime di sostegno dei "seminativi" che comprende, oltre alle categorie dei cereali, anche quelle dei semi oleosi, delle piante proteiche e delle piante tessili. In questo ambito, l' aiuto viene erogato in base alla superficie coltivata e varia in funzione della resa della regione. Le superfici ammissibili all'aiuto sono contingentate e ripartite tra tutti gli Stati membri. Se il tetto delle superfici del territorio per cui si chiede l' aiuto vengono superate, l'aiuto è ridotto proporzionalmente. La protezione tariffaria è basata su dazi variabili, mentre le restituzioni sono calcolate settimanalmente sulla base del differenziale dei prezzi tra mercato interno e mercato mondiale. La Francia, maggior produttore europeo, è il principale beneficiario delle restituzioni per i cereali. Nel settore dello zucchero la produzione è regolamentata dall OCM con un sistema di quote (A, B, C), ripartite tra gli Stati membri. La produzione ottenuta nel quadro dei contingenti A e B può essere commercializzata sul mercato interno o, se esportata, beneficiare di restituzioni all' esportazione. Lo zucchero del contingente C può essere venduto esclusivamente sul mercato mondiale, senza restituzione. Il sistema inoltre prevede un autofinanziamento, basato su un meccanismo di prelievi alla produzione. L'offerta di zucchero sul mercato comunitario risulta in ogni caso eccedentaria. Ciò comporta la necessità di consistenti sostegni all'esportazione, dato il forte differenziale di prezzo tra mercato interno e mercato mondiale. La situazione di eccedenza è anche determinata dalle importazioni di zucchero preferenziale, effettuate nel quadro di protocolli preferenziali con i paesi ACP, dai contingenti a dazio speciale e dalla clausola della nazione più favorita. L'OCM della frutta e degli ortaggi è stata riformata nel '96 quando sono stati eliminati quasi totalmente gli strumenti di mercato che si sostanziavano, fino ad allora, nei ritiri delle eccedenze a "prezzo di intervento" e conseguente distruzione del prodotto. Con il nuovo regime si è voluto migliorare l' equilibrio tra offerta e domanda, concentrare l'offerta e ridurre il problema delle eccedenze. A tal fine è stato rafforzato il ruolo delle Organizzazioni di Produttori (OP), che gestiscono i fondi comunitari con cui si 3

4 sovvenzionano i fondi di esercizio. La protezione tariffaria varia da prodotto a prodotto ma generalmente è molto più bassa di altre categorie. Molti degli accordi bilaterali, in particolare con i Paesi del bacino mediterraneo, hanno di fatto annullato i dazi comunitari all'importazione. Resta in vigore il "prezzo di entrata" che definisce un prezzo minimo di importazione, al di sotto del quale viene applicato un dazio compensativo. Le esportazioni possono beneficiare di restituzioni all'esportazione, nei limiti quantitativi e monetari definiti dagli accordi stipulati in sede di WTO. Per quanto riguarda l OCM del vino, di rilevanza fondamentale anche per l economia italiana, lo strumento di gestione del mercato è la distillazione, che consente di eliminare le eventuali eccedenze produttive. Dal punto di vista delle misure strutturali sono previsti aiuti alla riconversione ed alla ristrutturazione del territorio, per migliorare la qualità dei vigneti destinati alla produzione di vini di qualità. Circa il regime tariffario, come per tutti gli altri prodotti, i dazi doganali sono stati ridotti a seguito dei negoziati dell'uruguay Round. Solo alcuni prodotti possono beneficiare di restituzioni all'esportazione. Secondo gli accordi di Marrakech, le esportazioni con restituzione di vini da tavola sono soggette a restrizioni, anche di carattere economico. Il problema principale negli scambi con i Paesi terzi è quello del riconoscimento reciproco dei marchi e delle denominazione di origine. In proposito il negoziato con gli USA è in corso da un ventennio e non sembra ancora avviato ad una conclusione. Gli strumenti di mercato dell OCM del latte prevedono il pubblico stoccaggio di burro e latte scremato in polvere (LSP), aiuti allo stoccaggio privato di burro e formaggi e aiuti stagionali in presenza di squilibri di mercato. Aiuti alla produzione sono erogati per lo smaltimento di eccedenze di LS ed un aiuto speciale è previsto per il LS destinato all'alimentazione animale. Le quote latte in vigore dal 1984 costituiscono uno strumento di contingentamento della produzione, sulla base di quote nazionali assegnate individualmente ai produttori, deciso per frenare le eccedenze di produzione createsi soprattutto nel nord Europa come conseguenza di un regime molto favorevole. La protezione tariffaria è relativamente poco importante per il latte, difficilmente trasportabile su lunghe distanze. Le restituzioni all'esportazione sono invece importanti per sostenere le vendite dei prodotti comunitari sui mercati dei Paesi terzi (USA, in particolare). Il regime di sostegno delle carni prevede un aiuto per ogni capo allevato, a condizione di rispettare determinati coefficienti di densità, e sempre nel limite di contingenti nazionali. In Italia la conformazione del territorio non favorisce la presenza di aziende estensive, e questo è il motivo per cui, di fatto, i produttori italiani ricevono minore sostegno rispetto ad altri allevatori. La protezione tariffaria è ancora molto elevata, rispetto ad altri prodotti, ed in tutti gli accordi commerciali la carne bovina è stata esclusa dalle concessioni tariffarie in quanto considerata prodotto "sensibile. Gli unici contingenti tariffari sono limitati a qualità particolari. Al di fuori di questi contingenti i dazi rendono di fatto proibitive le esportazioni verso l'ue. In ultimo, è necessario ricordare la disciplina dell'ocm dell olio di oliva, la quale (fino alla riforma introdotta dal regolamento CE n. 864/2004) prevedeva la concessione di un aiuto finanziario per ogni chilogrammo di olio prodotto. È fissata una Quantità Massima 4

5 Garantita (QMG) di prodotto che può beneficiare dell'aiuto, ripartita, a seconda delle singole peculiarità, tra gli Stati membri in Quantità Nazionali Garantite (QNG). In caso di superamento della QNG l'aiuto unitario viene ridotto in proporzione. È previsto un regime di aiuto per lo stoccaggio privato, in presenza di prezzi particolarmente bassi. Esistono inoltre misure di etichettatura, che garantiscono in modo rigido l'origine del prodotto, misure di miglioramento della qualità e misure di promozione del prodotto, sia all' interno dell UE che nei Paesi terzi. La protezione tariffaria si situa a 1.22 /kg. Un contingente tariffario a dazio zero è previsto per i prodotti provenienti da alcuni paesi come la Tunisia e il Libano. Le restituzioni all'esportazione sono previste, ma di fatto sono fissate a zero da vari anni a causa dei bassi prezzi interni. 4.- Disciplina dei prodotti alimentari a livello multilaterale Al livello multilaterale, il programma dei lavori del Consiglio dell Unione Europea ha tenuto conto, in via prioritaria, del seguito da dare alla riforma della PAC, in particolare, per quanto riguarda il completamento del processo di riforma per le OCM dei prodotti mediterranei. Sono infatti numerose le organizzazioni comuni di mercato che non facevano parte della proposta generale di riforma presentata nel gennaio 2003 dalla Commissione europea. Si tratta dell olio di oliva, del cotone e del tabacco, nonché dello zucchero, del lino e della canapa, del luppolo, dell ortofrutta e del vino (produzioni inserite a vario titolo nel regime unico di pagamento dalle successive riforme). Non è possibile giustificare una politica agricola comune che non presti la dovuta attenzione al diritto di tutti i produttori di ottenere certezza sul proprio futuro. E stato pertanto necessario estendere anche alle ricordate OCM gli obiettivi della riforma della PAC miranti a dare prospettive economiche di lungo termine per un agricoltura comunitaria sostenibile. Essenziale allo sviluppo dell agricoltura comunitaria è poi la ripresa del nuovo negoziato multilaterale del World Trade Organization (WTO). Alla luce delle conclusioni del Doha Round, il nuovo negoziato multilaterale in corso dovrebbe progredire sulle tematiche commerciali e tariffarie relative al capitolo agricolo. Purtroppo, sette anni dopo l inizio dell attuale round negoziale sul commercio internazionale, le trattative hanno registrato un ennesimo stallo ancora una volta al tavolo dell agricoltura e, in particolare, davanti alle differenze di posizione tra India e Cina da un lato e Stati Uniti dall altro rispetto alle nuove proposte di regolamentazione e, in particolare, alle misure speciali di salvaguardia (SSM) dei prodotti agricoli. In particolare, tali misure consentono ai paesi di proteggere i propri settori agricoli da sostanziali incrementi delle importazioni attraverso l imposizione di speciali ed elevate barriere doganali. In ogni caso, le proposte discusse a Ginevra non avrebbero di fatto generato alcun beneficio per la maggior parte dei paesi in via di sviluppo, compreso il gruppo dei paesi meno sviluppati (Least Developed Countries), che sarebbero dovuti essere i veri beneficiari dell attuale round negoziale, chiamato proprio round dello Sviluppo. Le 5

6 richieste dei paesi più poveri sono state ufficialmente messe da parte quando si è cercato di trovare una soluzione allo stallo negoziale, restringendo le discussioni ai sette principali paesi (comprendenti solo i maggiori paesi in via di sviluppo quali Brasile, India e Cina). In questo contesto, il ruolo negoziale dell Unione europea e la sua capacità economica e politica di costruire alleanze dovrebbero essere utilizzati per rafforzare il sistema multilaterale che vincola i paesi al rispetto di un insieme di regole chiare in favore del commercio internazionale. In tema di negoziato multilaterale sui prodotti agricoli, in cambio dell accesso preferenziale al mercato interno, l Unione Europea potrebbe dare risalto ai temi dell agricoltura sicura, della coesistenza tra l agricoltura tradizionale e quella modificata, della tutela dell alimentazione. Dovrebbe inoltre inserire a titolo prioritario il fondamentale tema della qualità. La tutela delle indicazioni geografiche e delle denominazioni di origine rappresenta un obiettivo irrinunciabile per assicurare un vero accesso al mercato senza ostacoli agli scambi, contraffazioni ed usurpazioni, al contempo garantendo futuro e sviluppo alle produzioni comunitarie. Si apre dunque una nuova fase nella storia della disciplina comunitaria dei prodotti agricoli, che nei prossimi anni assumerà sempre più la fisionomia di una politica diretta a sostenere un modello di agricoltura orientato verso la qualità e rispettoso dell'ambiente. In linea con gli obiettivi di crescita fissati dalla strategia di Lisbona, la nuova PAC dovrà essere capace, pertanto, di garantire sia il miglioramento tecnologico delle produzioni che la creazione di posti di lavoro nel settore agricolo e delle zone rurali. ABSTRACT: New developments of the Common Agricultural Policy (CAP), an overview of the main rules governing the international trade of food in EU, a complex law between local interests, protection of rural areas and global stabilisation of markets. 6

art. 3: Instaurazione di una politica comune in campo agricolo art. 39: finalità e obiettivi della politica agricola comune

art. 3: Instaurazione di una politica comune in campo agricolo art. 39: finalità e obiettivi della politica agricola comune Obiettivi della PAC Trattato di Roma (1957) art. 3: Instaurazione di una politica comune in campo agricolo art. 39: finalità e obiettivi della politica agricola comune Accrescere la produttività agricola

Dettagli

Politiche di Mercato (UE) Organizzazioni Comuni di Mercato (OCM)

Politiche di Mercato (UE) Organizzazioni Comuni di Mercato (OCM) Politiche di Mercato (UE) Organizzazioni Comuni di Mercato (OCM) POLITICA AGRICOLA COMUNITARIA PRIMA FASE: 1957-1968 1957 - TRATTATO DI ROMA Obiettivi della PAC: Aumento della produttività dell agricoltura

Dettagli

La Politica Agricola Comunitaria (PAC)

La Politica Agricola Comunitaria (PAC) La Politica Agricola Comunitaria (PAC) Le giustificazioni originarie Il ruolo strategico dell agricoltura nello scenario internazionale del secondo dopoguerra Il trasferimento di risorse agricoltura industria

Dettagli

POLITICHE INTERNE ED AZIONE ESTERNA DELL UNIONE EUROPEA

POLITICHE INTERNE ED AZIONE ESTERNA DELL UNIONE EUROPEA LE POLITICHE DELL UNIONE EUROPEA PROF.SSA MARIA TERESA STILE Indice 1 POLITICHE INTERNE ED AZIONE ESTERNA DELL UNIONE EUROPEA --------------------------------- 3 2 LE MODIFICHE DEL TRATTATO DI LISBONA

Dettagli

La riforma Fischler per i prodotti lattiero-caseari

La riforma Fischler per i prodotti lattiero-caseari La riforma Fischler per i prodotti lattiero-caseari [Basata su una presentazione di Maria Rosaria Pupo D Andrea, (INEA)] PAUE 05/06 / 1 I prodotti lattiero-caseari Il comparto nell UE: 13,7% della produzione

Dettagli

La Politica Agricola Comunitaria (PAC)

La Politica Agricola Comunitaria (PAC) La Politica Agricola Comunitaria (PAC) Le giustificazioni originarie Il ruolo strategico dell agricoltura nello scenario internazionale del secondo dopoguerra Il trasferimento di risorse agricoltura -

Dettagli

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali DIPARTIMENTO DELLE POLITICHE EUROPEE E INTERNAZIONALI E DELLO SVILUPPO RURALE DIREZIONE GENERALE DELLE POLITICHE INTERNAZIONALI E DELL'UNIONE EUROPEA

Dettagli

Le politiche agricole dell UE per i principali settori:

Le politiche agricole dell UE per i principali settori: Le politiche agricole dell UE per i principali settori: Seminativi Riso Zucchero Olio d oliva Ortofrutticoli freschi e trasformati Vino Prodotti lattiero-caseari Carni bovine PAUE0304 VII / 1 seminativi

Dettagli

Fondo europeo agricolo di orientamento e garanzia

Fondo europeo agricolo di orientamento e garanzia Fondo europeo agricolo di orientamento e garanzia Il Fondo europeo agricolo di orientamento e di garanzia (FEOGA) è lo strumento di bilancio dell UNIONE EUROPEA destinato al finanziamento della POLITICA

Dettagli

L OCM dei prodotti vitivinicoli

L OCM dei prodotti vitivinicoli PAUE 05/06 / 1 L OCM dei prodotti vitivinicoli [Basata su una presentazione di Maria Rosaria Pupo D Andrea, (INEA)] PAUE 05/06 / 2 La vitivinicoltura L UE occupa una posizione dominante nel mercato vitivinicolo

Dettagli

I punti chiave della riforma

I punti chiave della riforma Il 26 giugno 2003, il Consiglio dei Ministri europei dell Agricoltura ha approvato la riforma della Politica Agricola Comune (PAC) nota come Riforma Fischler, dal nome del commissario europeo per l agricoltura

Dettagli

L'EVOLUZIONE DELLA POLITICA AGRICOLA COMUNITARIA

L'EVOLUZIONE DELLA POLITICA AGRICOLA COMUNITARIA L'EVOLUZIONE DELLA POLITICA AGRICOLA COMUNITARIA LE PRINCIPALI TAPPE DELLA PAC 1957 Trattato di Roma 1958 Conferenza di Stresa 1962 Adozione delle prime regolamentazioni di mercato provvisorie con progressivo

Dettagli

Politica agraria comunitaria

Politica agraria comunitaria Università degli Studi di Napoli Federico II Facoltà di Medicina Veterinaria Scuola di specializzazione in Alimentazione animale Politica agraria comunitaria Dott. Rossella Ugati Argomenti della lezione

Dettagli

PAC post 2013: Le attese della produzione organizzata e il negoziato in corso

PAC post 2013: Le attese della produzione organizzata e il negoziato in corso PAC post 2013: Le attese della produzione organizzata e il negoziato in corso Università di Bologna 21 maggio, 2013 L iter di riforma della PAC: un percorso tortuoso e irto di ostacoli Novembre 2010: la

Dettagli

L OCM UNICA E L OCM ORTOFRUTTA

L OCM UNICA E L OCM ORTOFRUTTA L OCM UNICA E L OCM ORTOFRUTTA MARIA FRANCESCA VIRDIS Dipartimento Per La Multifunzionalita Dell impresa Agricola, Per Lo Sviluppo Rurale E Per Le Filiere Agroalimentari Settore Assistenza Allo Sviluppo

Dettagli

Politica Agraria: Introduzione e motivazioni. Simone Severini

Politica Agraria: Introduzione e motivazioni. Simone Severini Politica Agraria: Introduzione e motivazioni Simone Severini Definizione di Politica Agraria Interventi: di politica economica: normativi/legislativi: sostegno econ.co regolamentazione del settore agricolo

Dettagli

Maria Rosaria Pupo D Andrea EIE 0809 VIII /1

Maria Rosaria Pupo D Andrea EIE 0809 VIII /1 Maria Rosaria Pupo D Andrea Bilancio e Politica Agricola Comune (PAC) Economia dell Integrazione Europea EIE 0809 VIII /1 Il finanziamento del bilancio Le entrate complessive dell'ue devono essere uguali

Dettagli

Roberto Pretolani Dipartimento di Economia e Politica Agraria, Agroalimentare e Ambientale Università degli Studi di Milano

Roberto Pretolani Dipartimento di Economia e Politica Agraria, Agroalimentare e Ambientale Università degli Studi di Milano Roberto Pretolani Dipartimento di Economia e Politica Agraria, Agroalimentare e Ambientale Università degli Studi di Milano Prima parte La situazione dell agricoltura e dell alimentazione Terra = 510

Dettagli

Politica Agraria dell Unione Europea (a.a. 10/11)

Politica Agraria dell Unione Europea (a.a. 10/11) olitica Agraria dell Unione Europea (a.a. 10/11) SOLUZIONE Esame (6 dicemre 2010) (15 p.) Si rappresenti su un grafico l equilirio di mercato in un mondo a due paesi, con costi di trasporto positivi, in

Dettagli

IL PRIMO PILASTRO DELLA PAC: I L'ORGANIZZAZIONE COMUNE DEI MERCATI (OCM) DEI PRODOTTI AGRICOLI

IL PRIMO PILASTRO DELLA PAC: I L'ORGANIZZAZIONE COMUNE DEI MERCATI (OCM) DEI PRODOTTI AGRICOLI IL PRIMO PILASTRO DELLA PAC: I L'ORGANIZZAZIONE COMUNE DEI MERCATI (OCM) DEI PRODOTTI AGRICOLI L'OCM inquadra le misure di mercato previste nell'ambito della PAC. Una serie di riforme ha portato alla fusione,

Dettagli

DIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE

DIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE UNIVERSITA DI BARI DIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE MODULO 9 L integrazione economica regionale Hill, cap. 9 (rivisto) CORSO DI ECONOMIA INTERNAZIONALE 2016-17 Prof. Gianfranco Viesti Introduzione Una

Dettagli

SCENARI 2015 PER IL SETTORE AGROALIMENTARE ITALIANO. Liberalizzazione dei mercati e crescita economica: prospettive per il settore agroalimentare

SCENARI 2015 PER IL SETTORE AGROALIMENTARE ITALIANO. Liberalizzazione dei mercati e crescita economica: prospettive per il settore agroalimentare SCENARI 2015 PER IL SETTORE AGROALIMENTARE ITALIANO Liberalizzazione dei mercati e crescita economica: prospettive per il settore agroalimentare Federalimentare Ismea Centro Studi Confindustria Settembre

Dettagli

Le tipologie di controllo in tutti i settori della Politica Agricola Comunitaria (PAC)

Le tipologie di controllo in tutti i settori della Politica Agricola Comunitaria (PAC) Le tipologie di controllo in tutti i settori della Politica Agricola Comunitaria (PAC) Angelo Casali AGREA Servizio Tecnico e di Autorizzazione P.O. Programmi di aiuto in cofinanziamento I controlli di

Dettagli

Un percorso difficile

Un percorso difficile I LIBRI DEL FORUM INTERNAZIONALE DELL AGRICOLTURA E DELL ALIMENTAZIONE Un percorso difficile Il negoziato agricolo nel Doha round del Wto A cura di Fabrizio De Filippis e Luca Salvatici EDIZIONI I Libri

Dettagli

Ortofrutta fresca e trasformata

Ortofrutta fresca e trasformata PAUE 05/06 / 1 Ortofrutta fresca e trasformata [Basata su una presentazione di Maria Rosaria Pupo D Andrea, (INEA)] Ortofrutta fresca UE 2 produttore mondiale (circa il 9% del totale) dopo la Cina Produzione

Dettagli

LE ORGANIZZAZIONI DI PRODUTTORI NELLA FILIERA CORILICOLA Stefano Franzero, Direttore UNAPROA

LE ORGANIZZAZIONI DI PRODUTTORI NELLA FILIERA CORILICOLA Stefano Franzero, Direttore UNAPROA LE ORGANIZZAZIONI DI PRODUTTORI NELLA FILIERA CORILICOLA Stefano Franzero, Direttore UNAPROA 1. Scenario di riferimento nazionale Nel nostro Paese la superficie coltivata a nocciolo è di 67.308 ettari

Dettagli

Proposta di DECISIONE DEL CONSIGLIO

Proposta di DECISIONE DEL CONSIGLIO COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 9.9.2016 COM(2016) 563 final Proposta di DECISIONE DEL CONSIGLIO relativa alla conclusione di un accordo in forma di scambio di lettere tra l'unione europea e l'islanda relativo

Dettagli

SENATO DELLA REPUBBLICA XVI LEGISLATURA

SENATO DELLA REPUBBLICA XVI LEGISLATURA SENATO DELLA REPUBBLICA XVI LEGISLATURA Doc. XVIII n. 19 RISOLUZIONE DELLA 9ª COMMISSIONE PERMANENTE (Agricoltura e produzione agroalimentare) (Estensore SANCIU) approvata nella seduta del 17 settembre

Dettagli

Proposta di REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO

Proposta di REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO COMMISSIONE EUROPEA Bruxelles, 11.4.2016 COM(2016) 208 final 2016/0111 (NLE) Proposta di REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO che modifica il regolamento (UE) n. 1370/2013, recante misure per la fissazione di determinati

Dettagli

Giovanni Anania PUE&PIEC. Università della Calabria. SIDEA, XLV Convegno Annuale, Portici (Na), settembre 2008

Giovanni Anania PUE&PIEC. Università della Calabria. SIDEA, XLV Convegno Annuale, Portici (Na), settembre 2008 SIDEA, XLV Convegno Annuale, Portici (Na), 25-27 settembre 2008 Contributed session Politiche commerciali dell Ue, sostegno alle imprese e mercati agro-alimentari Le politiche commerciali dell Unione Europea

Dettagli

new markets, new opportunities

new markets, new opportunities new markets, new opportunities LC INTERNATIONAL LC INTERNATIONAL è società di consulenza e servizi professionali, capace di offrire il necessario supporto ad operatori pubblici, privati, nazionali ed internazionali

Dettagli

Politica agraria comunitaria

Politica agraria comunitaria Università degli Studi di Napoli Federico II Facoltà di Medicina Veterinaria Scuola di specializzazione in Alimentazione animale Politica agraria comunitaria Dott. Rossella Ugati Argomenti della lezione

Dettagli

Il principio di sussidiarietà nell UE:

Il principio di sussidiarietà nell UE: IL BILANCIO EUROPEO Il Bilancio annuale dell Unione europea (UE) equivale a circa l 1 % della ricchezza nazionale dell UE, un importo pro capite per cittadino UE pari all incirca a 244 euro. Gli interventi

Dettagli

Siviglia, settembre, Gian Luca Bagnara

Siviglia, settembre, Gian Luca Bagnara Siviglia, 18-20 settembre, 2013 Gian Luca Bagnara 1 Il mercato Le criticità Le prospettive internazionali Le strategie 2 Ton 1.000.000 900.000 800.000 700.000 600.000 500.000 400.000 300.000 200.000 100.000

Dettagli

Il settore vitivinicolo

Il settore vitivinicolo Il settore vitivinicolo Il contesto generale del mercato del vino: Il mercato del vino presentava nel 2008, anno di approvazione della riforma, caratteristiche molto diverse da quelle che determinarono

Dettagli

Sistema autorizzativo per gli impianti viticoli

Sistema autorizzativo per gli impianti viticoli Sistema autorizzativo per gli impianti viticoli Dal I gennaio 2016 si passerà dal Regime transitorio dei diritti d impianto al nuovo sistema autorizzativo degli impianti viticoli; Il nuovo sistema autorizzativo

Dettagli

Giovanni Anania. Università della Calabria. SIDEA, XLV Convegno Annuale, Portici (Na), settembre 2008

Giovanni Anania. Università della Calabria. SIDEA, XLV Convegno Annuale, Portici (Na), settembre 2008 SIDEA, XLV Convegno Annuale, Portici (Na), 25-27 settembre 2008 Contributed session Politiche commerciali dell Ue, sostegno alle imprese e mercati agro-alimentari Le politiche commerciali dell Unione Europea

Dettagli

La nuova Ocm unica. Gabriele Canali. Workshop su La nuova Pac - Un analisi dell accordo del 26 giugno Università Cattolica del S.

La nuova Ocm unica. Gabriele Canali. Workshop su La nuova Pac - Un analisi dell accordo del 26 giugno Università Cattolica del S. FORUM INTERNAZIONALE DELL AGRICOLTURA E DELL ALIMENTAZIONE POLITICHE EUROPEE SVILUPPO TERRITORIALE MERCATI La nuova Ocm unica Gabriele Canali Università Cattolica del S. Cuore Workshop su La nuova Pac

Dettagli

Obiettivi ed effetti delle politiche agricole

Obiettivi ed effetti delle politiche agricole Obiettivi ed effetti delle politiche agricole gli obiettivi della Politiche Agricole dell Unione Europea gli obiettivi delle politiche agricole nei paesi sviluppati ed in quelli in via di sviluppo gli

Dettagli

All interno dei Progetti Integrati di Filiera (PIF)

All interno dei Progetti Integrati di Filiera (PIF) Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020 Reg. (UE) 1305/2015 Regione Toscana Bando Sottomisura 4.2 Investimenti nella trasformazione, commercializzazione e/o sviluppo dei prodotti agricoli All interno dei

Dettagli

Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 10 giugno 2016 (OR. en)

Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 10 giugno 2016 (OR. en) Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 10 giugno 2016 (OR. en) Fascicolo interistituzionale: 2016/0181 (NLE) 10133/16 AGRI 325 AGRIFIN 66 AGRIORG 49 PROPOSTA Origine: Data: 10 giugno 2016 Destinatario:

Dettagli

Modelli di integrazione nelle filiere agroalimentari

Modelli di integrazione nelle filiere agroalimentari Seminario Agrimarcheuropa una iniziativa Agriregionieuropa Progetti integrati di filiera e competitività in agricoltura Ancona, 29 Settembre 2015 Modelli di integrazione nelle filiere agroalimentari Angelo

Dettagli

Gazzetta ufficiale dell'unione europea. (Atti non legislativi) REGOLAMENTI

Gazzetta ufficiale dell'unione europea. (Atti non legislativi) REGOLAMENTI 1.8.2014 L 230/1 II (Atti non legislativi) REGOLAMENTI REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 834/2014 DELLA COMMISSIONE del 22 luglio 2014 che stabilisce norme per l'applicazione del quadro comune di monitoraggio

Dettagli

Sussidio all importazione, contigentamento e altre forme di protezionismo

Sussidio all importazione, contigentamento e altre forme di protezionismo Sussidio all importazione, contigentamento e altre forme di protezionismo Stefano Papa Università di Roma Sapienza stefano.papa@uniroma1.it Facoltà di Economia Sussidio all importazione 2. Altri strumenti

Dettagli

D E L E G A Z I O N E D I B R U X E L L E S LA NUOVA STRATEGIA EUROPEA PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE PMI

D E L E G A Z I O N E D I B R U X E L L E S LA NUOVA STRATEGIA EUROPEA PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE PMI D E L E G A Z I O N E D I B R U X E L L E S LA NUOVA STRATEGIA EUROPEA PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE PMI Serie La lente sull Ue n 14 Nota di presentazione del documento pubblicato dalla Commissione

Dettagli

DIPARTIMENTO DELLE POLITICHE EUROPEE E INTERNAZIONALI E DELLO SVILUPPO RURALE

DIPARTIMENTO DELLE POLITICHE EUROPEE E INTERNAZIONALI E DELLO SVILUPPO RURALE NOME E COGNOME DEL VALUTATO: FELICE ASSENZA Data Peso Prodotto prodotto OBIETTIVI supporto alla tutela degli interessi nazionali con particolare riguardo alla politica agricola comune e al semestre di

Dettagli

PAC : Statodell arte deipagamentidirettie OCM

PAC : Statodell arte deipagamentidirettie OCM PAC 2014-2020: Statodell arte deipagamentidirettie OCM Workshop: PSR 2007-2013 e nuovapac 2014-2020 Bari, 25 luglio 2013 (c/o Cineporto Fiera del Levante) Misura 511 Assistenza tecnica PSR Puglia 2007-2013

Dettagli

Il settore ortofrutticolo in Emilia-Romagna

Il settore ortofrutticolo in Emilia-Romagna AG AREFLH BOLOGNA 24 marzo 2017 Il settore ortofrutticolo in Emilia-Romagna CHIARINI ROBERTA Regione Emilia Romagna 1 Direzione generale agricoltura Il settore agricolo emiliano-romagnolo: i numeri Superficie

Dettagli

Carta delle Isole del Mediterraneo

Carta delle Isole del Mediterraneo Carta delle Isole del Mediterraneo per un Europa dei Cittadini più coesa e solidale 1 Premesso che Le Isole rappresentano un momento di fermento particolare e costituiscono una esperienza unica come innovazione

Dettagli

EMENDAMENTI DI COMPROMESSO 1-10

EMENDAMENTI DI COMPROMESSO 1-10 PARLAMENTO EUROPEO 2014-2019 Commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale 23.3.2015 2014/2228(INI) EMENDAMENTI DI COMPROMESSO 1-10 (PE549.106v01-00) Raccomandazioni alla Commissione europea in merito

Dettagli

I vantaggi del libero scambio

I vantaggi del libero scambio I vantaggi del libero scambio La legge dei vantaggi comparati specializzazione come fondamento del commercio vantaggio assoluto vantaggio comparato I benefici del commercio dovuti al vantaggio comparato

Dettagli

Produzioni zootecniche europee: crisi, equilibrio, o crescita? Felice ADINOLFI Università di Bologna

Produzioni zootecniche europee: crisi, equilibrio, o crescita? Felice ADINOLFI Università di Bologna Produzioni zootecniche europee: crisi, equilibrio, o crescita? Università di Bologna Lo scenario generale (i fattori di cambiamento) POLITICHE Riforma PAC Innovazione Misure specifiche VINCOLI Terra Acqua

Dettagli

RIFORMA DELL OCM VINO

RIFORMA DELL OCM VINO RIFORMA DELL OCM VINO La posizione di Confagricoltura e Cia sull Ocm del settore vitivinicolo 1 OCM Vino La riforma e le produzioni 2 La rilevanza del comparto in Italia In Italia gli ettari a vigneto

Dettagli

Il ruolo dell Agenzia delle dogane a tutela degli interessi finanziari dell Unione Europea - Roma 10 dicembre La tutela dell erario comunitario

Il ruolo dell Agenzia delle dogane a tutela degli interessi finanziari dell Unione Europea - Roma 10 dicembre La tutela dell erario comunitario La tutela dell erario comunitario Le entrate (risorse proprie) La spesa (restituzioni all esportazione) le entrate (dazi e prelievi agricoli all importazione): nel 2007 l Agenzia delle Dogane ha riscosso

Dettagli

Le Organizzazioni Interprofessionali nella riforma della PAC. Cesena - 23 settembre 2014

Le Organizzazioni Interprofessionali nella riforma della PAC. Cesena - 23 settembre 2014 Le Organizzazioni Interprofessionali nella riforma della PAC Cesena - 23 settembre 2014 Reg.(UE) n. 1308/2013 sull organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli - Le OI sono previste per tutti

Dettagli

II Pilastro PAC Politiche di Sviluppo Rurale. Parte Generale. Simone Severini

II Pilastro PAC Politiche di Sviluppo Rurale. Parte Generale. Simone Severini II Pilastro PAC Politiche di Sviluppo Rurale Parte Generale Simone Severini Tre diversi modelli di Sviluppo Rurale: modello settoriale: sviluppo rurale imperniato sul settore agricolo modello redistributivo:

Dettagli

Roma, 6-8 settembre Il diritto doganale e la nascita di politiche nazionaliste di disgregazione regionale Multilateralismo o protezionismo?

Roma, 6-8 settembre Il diritto doganale e la nascita di politiche nazionaliste di disgregazione regionale Multilateralismo o protezionismo? Roma, 6-8 settembre 2017 Il diritto doganale e la nascita di politiche nazionaliste di disgregazione regionale Multilateralismo o protezionismo? Session II IL COMMERCIO INTERNAZIONALE E GLI ACCORDI DI

Dettagli

LO SCAMBIO E LE POLITICHE COMMERCIALI

LO SCAMBIO E LE POLITICHE COMMERCIALI LO SCAMBIO E LE POLITICHE COMMERCIALI Le ragioni dello scambio internazionale Scambio internazionale: è lo scambio che avviene non solo all interno di uno Stato, ma anche tra diversi stati. COMMERCIO INTERNO

Dettagli

La Politica Agricola Comune

La Politica Agricola Comune Sapienza Università di Roma Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche Anno Accademico 2013-2014 La Politica Agricola Comune Dalla Riforma Agenda 2000 alla Nuova PAC 2014-2020 A.A. 2013-2014 2 L Attuale

Dettagli

ELENCO DELLE ATTIVITÀ ECONOMICHE ESCLUSE O AMMESSE CON LIMITAZIONI ATECO 2007

ELENCO DELLE ATTIVITÀ ECONOMICHE ESCLUSE O AMMESSE CON LIMITAZIONI ATECO 2007 ALLEGATO 3 al bando Agevolazione alla diffusione, sul territorio piemontese, di sistemi di valorizzazione dell energia termica prodotta da impianti alimentati da biomasse provenienti dalla filiera forestale

Dettagli

ELENCO DELLE ATTIVITÀ ECONOMICHE ESCLUSE O AMMESSE CON LIMITAZIONI ATECO 2007

ELENCO DELLE ATTIVITÀ ECONOMICHE ESCLUSE O AMMESSE CON LIMITAZIONI ATECO 2007 ALLEGATO 3 al bando Bando Agevolazione alla diffusione, sul territorio piemontese, di impianti termici alimentati a fonte rinnovabile - Linea d azione I.2 ELENCO DELLE ATTIVITÀ ECONOMICHE ESCLUSE O AMMESSE

Dettagli

Aree di interesse ecologico (1)

Aree di interesse ecologico (1) Prati permanenti Gli Stati membri designano i prati permanenti ecologicamente sensibili. Gli agricoltori non possono convertire o arare tali prati permanenti. Gli Stati membri assicurano che la proporzione

Dettagli

MISURA 124. Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo e alimentare e in quello forestale

MISURA 124. Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo e alimentare e in quello forestale 1. Titolo della Misura MISURA 124 Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e tecnologie nei settori agricolo e alimentare e in quello forestale 2. Articoli di riferimento Titolo IV, Capo

Dettagli

La Carta delle Isole Europee La Carta dell Elba

La Carta delle Isole Europee La Carta dell Elba La Carta delle Isole Europee La Carta dell Elba Premesso che Le Isole minori rappresentano un momento di fermento particolare e costituiscono una esperienza unica come innovazione istituzionale e come

Dettagli

Capitolo 20 Le imposte sui consumi

Capitolo 20 Le imposte sui consumi Capitolo 20 Le imposte sui consumi Le imposte generali sulle vendite e l imposta sul valore aggiunto Le imposte generali sulle vendite possono colpire l intero valore di un bene o l incremento di valore

Dettagli

Nucleo della Guardia di Finanza per la Repressione delle Frodi Comunitarie

Nucleo della Guardia di Finanza per la Repressione delle Frodi Comunitarie 1 2 Generale di Brigata Gennaro Vecchione Nucleo della Guardia di Finanza Comandante Nucleo della Guardia di Finanza per la repressione delle frodi comunitarie Membro Comitato nazionale per la lotta contro

Dettagli

IL MERCATO DEL LATTE IN ITALIA

IL MERCATO DEL LATTE IN ITALIA IL MERCATO DEL LATTE IN ITALIA Fabio Del Bravo Scaricato da www.largoconsumo.info Cremona, 27 ottobre 2007 Gli incrementi di prezzo dei prodotti agricoli Aumenti effettivi o semplici recuperi? 120,0 115,0

Dettagli

Agenzia Laore Sardegna. OCM UNICA Reg. (CE) 1308/2013 del

Agenzia Laore Sardegna. OCM UNICA Reg. (CE) 1308/2013 del Agenzia Laore Sardegna OCM UNICA Reg. (CE) 1308/2013 del 17 12 2013 Servizio per le politiche di sviluppo rurale e delle filiere agroalimentari A cura di: Alessia Celena U.O. Assistenza allo sviluppo dei

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 9 DEL REGIONE LIGURIA INTERVENTI STRUTTURALI A FAVORE DELLE COOPERATIVE AGRICOLE

LEGGE REGIONALE N. 9 DEL REGIONE LIGURIA INTERVENTI STRUTTURALI A FAVORE DELLE COOPERATIVE AGRICOLE LEGGE REGIONALE N. 9 DEL 19-04-2006 REGIONE LIGURIA INTERVENTI STRUTTURALI A FAVORE DELLE COOPERATIVE AGRICOLE Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LIGURIA N. 5 del 26 aprile 2006 Il Consiglio regionale

Dettagli

TRATTATO DI LIBERO SCAMBIO TRA CANADA E UNIONE EUROPEA

TRATTATO DI LIBERO SCAMBIO TRA CANADA E UNIONE EUROPEA TRATTATO DI LIBERO SCAMBIO TRA CANADA E UNIONE EUROPEA A CURA DI COLDIRETTI Giugno 2017 Foto: Shutterstock.com ACCORDO ECONOMICO E COMMERCIALE GLOBALE Procedere alla progressiva liberalizzazione degli

Dettagli

PAC e sostegno della domanda

PAC e sostegno della domanda PAC e sostegno della domanda Filippo Arfini Bologna 5 Giugno 2017 PAC e sostegno della domanda Obiettivi (vecchi) L'articolo 39 del TFUE stabilisce gli obiettivi specifici della PAC: 1. incrementare la

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 55 DEL 31 OTTOBRE 2005

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 55 DEL 31 OTTOBRE 2005 BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 55 DEL 31 OTTOBRE 2005 REGIONE CAMPANIA - Giunta Regionale - Seduta del 7 ottobre 2005 - Deliberazione N. 1291 - Area Generale di Coordinamento N. 11 -

Dettagli

Trattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni

Trattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni 1992R2168 IT 01.07.2001 015.001 1 Trattandosi di un semplice strumento di documentazione, esso non impegna la responsabilità delle istituzioni "B REGOLAMENTO (CEE) N. 2168/92 DELLA COMMISSIONE del 30 luglio

Dettagli

Modello di dichiarazione de minimis CERTIFICAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO NOTORIO SUL DE MINIMIS

Modello di dichiarazione de minimis CERTIFICAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO NOTORIO SUL DE MINIMIS Modello di dichiarazione de minimis CERTIFICAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO NOTORIO SUL DE MINIMIS Avviso pubblico Sostegno ai programmi di scouting, idea generation ed accelerazione di Startup innovative.

Dettagli

Alireza Naghavi. Capitolo 7 (b) Costi e benefici dei dazi. Gli strumenti della politica commerciale

Alireza Naghavi. Capitolo 7 (b) Costi e benefici dei dazi. Gli strumenti della politica commerciale Economia Internazionale Alireza Naghavi Capitolo 7 (b) Gli strumenti della politica commerciale 1 Costi e benefici dei dazi Un dazio aumenta il prezzo del bene nel paese importatore; pertanto, ci aspettiamo

Dettagli

Nucleo della Guardia di Finanza per la Repressione delle Frodi Comunitarie

Nucleo della Guardia di Finanza per la Repressione delle Frodi Comunitarie 1 Roma Palazzo Rospigliosi 2 3 4 5 6 Teramo Aula Magna Università 7 Teatro Petruzzelli REGIONE PUGLIA PROVINCIA DI BARI COMUNE DI BARI 8 Villa Manin Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Consiglio Nazionale

Dettagli

I finanziamenti dell'unione Europea

I finanziamenti dell'unione Europea UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BOLOGNA Scuola di Psicologia e Scienze della Formazione Laboratorio di specializzazione professionale in Scienze dell'educazione permanente e della formazione continua I progetti

Dettagli

Bologna, 17 ottobre ore 09.45

Bologna, 17 ottobre ore 09.45 Bologna, 17 ottobre ore 09.45 A cura della dr.ssa Roberta Chiarini Unioncamere Emilia-Romagna Viale Aldo Moro, 62 L AGROALIMENTARE E L INTEGRAZIONE DI FILIERA Il sistema agroalimentare italiano è molto

Dettagli

ASPROCARNE PIEMONTE s.c.c.

ASPROCARNE PIEMONTE s.c.c. ASPROCARNE PIEMONTE s.c.c. Via S. Pellico, 10 10022 Carmagnola TO www.asprocarne.com Torino Martedi 16 Giugno 2009 Centro Congressi Torino incontra Sala Sella La Filiera della carne bovina Come collocare

Dettagli

REGIONE LAZIO GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE DI CONCERTO

REGIONE LAZIO GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE DI CONCERTO REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL 282 17/06/2011 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N. 10919 DEL 19/05/2011 STRUTTURA PROPONENTE Dipartimento: DIPARTIMENTO ISTITUZIONALE E TERRITORIO Direzione Regionale: AGRICOLTURA

Dettagli

Capitolo II LE DEBOLEZZE STRUTTURALI DELL ECONOMIA ITALIANA. II.1 La Performance dell Economia nell ultimo Decennio

Capitolo II LE DEBOLEZZE STRUTTURALI DELL ECONOMIA ITALIANA. II.1 La Performance dell Economia nell ultimo Decennio Capitolo II LE DEBOLEZZE STRUTTURALI DELL ECONOMIA ITALIANA II.1 La Performance dell Economia nell ultimo Decennio I recenti dati di contabilità nazionale confermano un passaggio difficile per l economia

Dettagli

L OCM unica e le misure di mercato

L OCM unica e le misure di mercato FORUM INTERNAZIONALE DELL AGRICOLTURA E DELL ALIMENTAZIONE POLITICHE EUROPEE SVILUPPO TERRITORIALE MERCATI La nuova Pac dopo il 2013 L OCM unica e le misure di mercato Gabriele Canali (Università Cattolica

Dettagli

Il negoziato agricolo nell Organizzazione Mondiale del Commercio

Il negoziato agricolo nell Organizzazione Mondiale del Commercio Giovanni Anania Università della Calabria, Rende (Cs) Il negoziato agricolo nell Organizzazione Mondiale del Commercio 1 Piano del Seminario L OMC: - che cos è - cosa fa - il round negoziale in corso Il

Dettagli

Fondi europei per l agricoltura: tipologia di finanziamento, priorità europee, nazionali e regionali

Fondi europei per l agricoltura: tipologia di finanziamento, priorità europee, nazionali e regionali Fondi europei per l agricoltura: tipologia di finanziamento, priorità europee, nazionali e regionali Cascina (PI), 29 aprile 2016 Grosseto, 30 aprile 2016 Agricoltura L agricoltura europea fino al 2020:

Dettagli

REGIONE BASILICATA - ALSIA UFFICIO FITOSANITARIO NOVITA FITOIATRICHE I DISCIPLINARI DI PRODUZIONE INTEGRATA DELLA REGIONE BASILICATA: LE NOVITA

REGIONE BASILICATA - ALSIA UFFICIO FITOSANITARIO NOVITA FITOIATRICHE I DISCIPLINARI DI PRODUZIONE INTEGRATA DELLA REGIONE BASILICATA: LE NOVITA REGIONE BASILICATA - ALSIA UFFICIO FITOSANITARIO NOVITA FITOIATRICHE I DISCIPLINARI DI PRODUZIONE INTEGRATA DELLA REGIONE BASILICATA: LE NOVITA Ermanno Pennacchio Vitantonio Fornarelli L agricoltura si

Dettagli

L effetto Brexit sull agroalimentare italiano

L effetto Brexit sull agroalimentare italiano L effetto Brexit sull agroalimentare italiano Con l uscita dalla UE, la politica commerciale del Regno Unito sarà sottoposta a rinegoziazione. Da un lato, le imprese britanniche non potranno più beneficiare

Dettagli

La bilancia commerciale agroalimentare nazionale. gennaio-settembre 2017

La bilancia commerciale agroalimentare nazionale. gennaio-settembre 2017 La bilancia commerciale agroalimentare nazionale gennaio-settembre 2017 Roma, 21/12/2017 La bilancia agroalimentare nazionale nel periodo gennaio-settembre 2017 Le esportazioni agroalimentari italiane

Dettagli

MODIFICHE AL DOCUMENTO DI ATTUAZIONE FINANZIARIA (DAF) DEL PSR approvato con DGR n.314/2014 e s.m.i.

MODIFICHE AL DOCUMENTO DI ATTUAZIONE FINANZIARIA (DAF) DEL PSR approvato con DGR n.314/2014 e s.m.i. ALLEGATO A MODIFICHE AL DOCUMENTO DI ATTUAZIONE FINANZIARIA (DAF) DEL PSR 2007-2013 approvato con DGR n.314/2014 e s.m.i. 1. Paragrafo 2.2 Ripartizione della spesa pubblica per asse e per anno la tabella

Dettagli

Gazzetta ufficiale dell'unione europea

Gazzetta ufficiale dell'unione europea L 242/10 REGOLAMENTO DELEGATO (UE) 2016/1613 DELLA COMMISSIONE dell'8 settembre 2016 che prevede un aiuto eccezionale di adattamento per i produttori di latte e gli allevatori di altri settori zootecnici

Dettagli

UNIVERSITA DI BARI DIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE

UNIVERSITA DI BARI DIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE UNIVERSITA DI BARI DIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE MODULO 5 Il Bilancio dell Unione Europea CORSO DI POLITICHE ECONOMICHE EUROPEE 2017-18 Prof. Gianfranco Viesti Quali politiche dirette realizza l Unione

Dettagli

Il commercio internazionale

Il commercio internazionale Lezione 29 1 A prima vista l importazione di beni dall estero è un costo per un paese cui non corrisponde nessun guadagno in termini di salari e profitti generati per la sua produzione. Sulla base di questo

Dettagli

SEMI OLEOSI: POTENZIALE DI PRODUZIONE ALIMENTARE E NON ALIMENTARE DELL UE NEL CONTESTO DELLO SVILUPPO DEL BIODIESEL

SEMI OLEOSI: POTENZIALE DI PRODUZIONE ALIMENTARE E NON ALIMENTARE DELL UE NEL CONTESTO DELLO SVILUPPO DEL BIODIESEL Comitato delle Organizzazioni Professionali Agricole dell'ue Confederazione Generale delle Cooperative Agricole dell UE PR(07)17F1 - MCR/FS Bruxelles, 27 febbraio 2007 SEMI OLEOSI: POTENZIALE DI PRODUZIONE

Dettagli

Sapienza Università di Roma

Sapienza Università di Roma Sapienza Università di Roma L ordinamento europeo dei tributi Accertamento e processo Prof.ssa Rossella Miceli a cura di Chiara Del Duca Indice PARTE 1 - Il ruolo della fiscalità nell ordinamento comunitario

Dettagli

DECRETO 18 febbraio 2004

DECRETO 18 febbraio 2004 DECRETO 18 febbraio 2004 Disposizioni nazionali di attuazione del regolamento (CE) n. 1782/03 del Consiglio, del 29 settembre 2003, relativamente al titolo IV, capitolo IV, che istituisce un regime di

Dettagli

Prospettive dell agricoltura lombarda a fronte del primo bilancio dell annata agraria 2009

Prospettive dell agricoltura lombarda a fronte del primo bilancio dell annata agraria 2009 Prospettivedell agricolturalombardaafrontedelprimobilancio dell annataagraria2009 Il contributo curato dal Prof. Roberto Pretolani, presentato in occasione del seminario formativo PSR dedicato alle Modifiche

Dettagli

Dott. Andrea Bonfiglio Dipartimento di Economia Università Politecnica delle Marche

Dott. Andrea Bonfiglio Dipartimento di Economia Università Politecnica delle Marche Mercati dei prodotti zootecnici e scenari evolutivi Dott. Andrea Bonfiglio Dipartimento di Economia Università Politecnica delle Marche Docente di Economia delle produzioni zootecniche Facoltà di Medicina

Dettagli

Quadro introduttivo PAC e sviluppo rurale

Quadro introduttivo PAC e sviluppo rurale Corso dirigenti scolastici Istituti agrari Fattori del CFS Marsiliana Quadro introduttivo PAC e sviluppo rurale Camillo Zaccarini Bonelli c.zaccarini@ismea.it 1 marzo 2012 Organizzazione della giornata

Dettagli

Attività di promozione economica agro alimentare

Attività di promozione economica agro alimentare Allegato alla Delib.G.R. n. 40/8 del 22.7.2008 Attività di promozione economica agro alimentare Premessa Il presente regime di aiuto riguarda la promozione e la pubblicità di prodotti agricoli e agro alimentari

Dettagli

IL SETTORE ORTOFRUTTICOLO NELLA PAC 2020 (OCM UNICA): STATO DELL ARTE E AGGIORNAMENTO

IL SETTORE ORTOFRUTTICOLO NELLA PAC 2020 (OCM UNICA): STATO DELL ARTE E AGGIORNAMENTO IL SETTORE ORTOFRUTTICOLO NELLA PAC 2020 (OCM UNICA): STATO DELL ARTE E AGGIORNAMENTO Marco Barbetta Ufficio Presidenza commissione agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento Europeo 1 Schema della relazione

Dettagli

Gli anni 80. Dott.ssa Chiara Mazzocchi Corso PSR Università degli studi Milano-Bicocca

Gli anni 80. Dott.ssa Chiara Mazzocchi Corso PSR Università degli studi Milano-Bicocca Gli anni 80 Dott.ssa Chiara Mazzocchi Corso PSR 2010-2011 Università degli studi Milano-Bicocca Strumenti legislativi UE Regolamento: obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile a

Dettagli