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1 67! jlppant!deii Anemos Sailing Team Le regoiazion~ di base Ogni andatura richiede una esposizione delle vele in modo adeguato, anche l intensità del vento e lo stato del mare richiedono delle regolazioni diverse. Prendiamo in esame le regolazioni di base sulle singole andature, per questo considereremo il mare calmo e il vento a regime di brezza. Per aiutarci nella regolazione delle vele, useremo dei corti fili (5-10cm ) di lana o materiale leggerissimo, cuciti ad una estremità alle vele. Sul fiocco saranno posti ad una distanza di un palmo dal gratile e a un terzo e due terzi dell altezza, Sulla randa saranno invece attaccati alla balumina. Potremo in questo modo verificare la laminarità dell aria all ingresso della prima vela e all uscita della seconda. Infatti se i filetti non restano stesi lungo la direzione del moto, ma tendono a porsi verticalmente o a sbattere, rivelano l instaurarsi di una turbolenza. Filetti Osserviamo attentamente la figura seguente, per capire il circuito delle scotte e le seguenti spiegazioni.

2 6!! ytppunt!deii Anemos SaiIing Team Fiocco Ra n ~I a Scotta sottovento Scotta sopravento Scotta della randa Punto di scotia con mura a dritta NTO Punto di scotta mura a sinistra Punto (li scotta della randa Rotaia Il bozzello del punto di scotta è montato su un \ carrello su rotaia per la registrazione Pii rito scotta La scotta della randa è rimandata su un gruppo di bozzelli, (il paranco ), per demoltiplicare lo sforzo di chi (leve cazzarla Bolina Di bolina l azione del vento può essere laminare, quindi bisogna esporre la vela in modo da ottenere e mantenere questa laminarità e regolarla in modo che i filetti sopravento e sottovento del fiocco siano ben distesi sulla vela. Le drizze sono cazzate per far si che le vele siano belle tese, senza che si formino tasche sia in senso orizzontale che verticale. L aria non deve rallentare, su di esse, per ostacoli dovuti a perdita di forma del profilo. Il boma è cazzato al centro o quasi, i filetti sulla randa devono essere tesi e garrire all indietro.

3 @7!yS ppuntidell Anemos Sailing Team Per il tailer A questi spetta la regolazione del fiocco, deve seguire andamento del vento che come detto cambia continuamente anche di pochissimo la sua direzione, dovrà cazzare la vela quando i filetti sopravento si sollevano verso l alto, e dovrà ascare la vela quando questo accadrà a quelli sottovento. Il compito di quest uomo è fondamentale come quello del timoniere, non esiste un attimo in cui non debba cambiare la regolazione, parliamo di pochi centimetri di scotta, sia perché il vento scarta sempre minimo 2-3 gradi dalla sua direzione, che perché il mare con il suo moto ondoso modifica continuamente l orientamento della vela al vento. É chiaro che stiamo parlando di uomini impegnati al massimo rendimento della barca, come in regata. Per la crociera, una volta che i filetti sono a posto, ci si può anche stendere al sole, penserà a tutto il timoniere. Per il timoniere Sia in crociera che in regata, quest uomo non può permettersi di dormire, se vuole avanzare senza rallentare, zigzagare o accelerare disordinatamente, dovrà seguire i consigli che i filetti del fiocco gli daranno. Si dice che il fiocco chiami all orza quando i filetti sottovento tendono ad entrare in turbolenza, infatti spetta al timoniere di portare la prua leggermente più al vento, cioè orzare, altrimenti il tailer deve lascare, perdendo la possibilità di stringere il vento. Viceversa il fiocco chiama la poggia quando per non perdere la laminarità, il timoniere deve poggiare leggermente per far ridistendere i filetti sopravento, o addirittura una piega all ingresso della vela che indica il gonfiamento della stessa in senso opposto. La randa deve essere cazzata fino a che i filetti restano a bandiera sulla balumina, lo sbattere degli stessi sottovento, indica dei vortici che oltre a risucchiare i filetti tendono a risucchiare indietro la vela, quindi rallentano la barca. La bolina è una andatura in cui quello che conta è far correre la barca. Infatti la deriva, che elimina lo scarroccio, è tanto più efficace quanto la barca è veloce, inoltre non dobbiamo dimenticare che la forza componente dello scarroccio in questa andatura è massima. Bolina larga Abbiamo poggiato, ad ogni poggiata deve corrispondere una lascata delle vele, cosa che per altro i filetti richiedono immediatamente. Si corre ancora il rischio di scarrocciare, quindi va mantenuta una buona velocità e si deve evitare di cazzare troppo le vele, soprattutto il fiocco, perché aumenterebbe lo scarroccio. Traverso L andatura permette ancora la laminarità. Avendo poggiato ancora, dobbiamo lascare ancora le vele. Però per l avanzamento della bugna,

4 @27yTppuntldefl Anemos Sailing Team dovuto alla scotta lasca, nella parte alta la vela di prua tenderà a scaricare molto l aria, non tenendola ben distesa lungo la randa. Per questo verrà portato avanti il punto di scotta, cioè il punto in cui la scotta traziona alla barca la bugna della vela. Questo farà abbassare la balumina che manterrà l aria alla sua uscita orientata tangenzialmente verso la randa. Dato che il profilo di questa deve seguire quello del fiocco, arrotondando (in gergo ingrassando) la vela di prua, si dovrà ingrassare anche il profilo della randa lascando il tesabase e lasciando avanzare sul boma per un piccolo tratto la bugna della stessa. Dobbiamo cazzare il vang per abbassare il boma, che liberato in parte dalla tensione della scotta di randa tende a salire per l azione del vento che tende svergolare la randa, (svergolare vuoi dire che la randa tende ad avvitarsi. I filetti vanno tenuti stesi, io scarroccio va ancora controllato. Lascando il borna si alza e deforma la vela Lascando il genova si allarga in alto e lascia sfuggire aria Bo li n a Traverso e lasco Cazzando il Vang il borna si abbassa e la vela tc rria in forma Awanzando il punto di scotta del qenova, la vela torna a riawicinars alla randa, in questo modo l aria non sfugge e viene sfruttata in pieno. Precede nt e Lasco A questo punto le andature cominciano ad avere componenti di turbolenza.lnfatti l orientamento al vento della vela comincia a non essere più possibile per l intera sua superficie. Cazziamo ulteriormente il vang, prima che una raffica faccia lavorare a mantice la randa la cui scotta comincia ad essere quasi al massimo della lascata. Avendo poggiato dobbiamo lascare ulteriormente il fiocco che, in questa andatura, funziona come

5 67! y ~opunt!deii Anemos Sailing Team ancora al vento e soprattutto aiuta a mantenere il più possibile un buon canale di aria sulla randa quasi quadrata alla barca.( Si dice quadrare una vela, quando questa tende a esporsi con la superficie perpendicolarmente allasse barca). In questa andatura l unico modo che ci può permettere di correre più in fretta è l issata di una grande vela di prua, un genova o ancora meglio una vela leggera da prua: spinnaker o gennaker. Le drizze vanno lascate in modo che il profilo delle vele si ingrassi sia in larghezza che in altezza. Lo scarroccio è ormai ininfluente, sembra sia calato il vento, ma in realtà stiamo galleggiando su di esso e l apparente quasi lo annulla. Gran lasco e poppa piena Le andature sono turbolente, con la completa caduta dell apparente senza guardare l acqua ci sembra di essere fermi. Su questa andatura l unica cosa da fare è cercare di esporre più tela possibile al vento. Il prodiere cercherà di strambare il fiocco o il genova se è stato issato al suo posto. Strambare la vela ( o abbatterla ) vuoi dire farla passare da una mura all altra mollando completamente la scotta che prima era sottovento cazzando l altra. In questo modo andremo a farfalla: randa e fiocco su due lati opposti. Andatura di poppa a farfalla E chiaro che se il vento dovesse rinforzare e diventare molto teso, la velocità su questa andatura sarebbe espressa tutta nella direzione della rotta, ma la navigazione diventerebbe pericolosa, in quanto la barca tende alternativamente ad ondeggiare a destra e sinistra, pompando pericolosamente la randa per cui il vento potrebbe abbatterla di colpo sul lato opposto, falciando la coperta con il boma e mettendo a repentaglio l incolumità dell equipaggio e le parti meccaniche di ancoraggio del boma all albero. Quindi per i meno esperti, la poppa piena non è consigliabile ne con brezze leggere, perché lenta e noiosa, ne con venti tesi, perché una distrazione del timoniere potrebbe essere fatale all equipaggio o alla barca.

6 @7! ~1ppunt!detI Anemos Sailing Team Conviene stringere l angolo al vento navigando al lasco, e invertire le mure con una abbattuta volontaria e programmata del boma e l esposizione delle mura diverse al vento in modo alternato per non allontanarci troppo dalla rotta stabilita. Per fare l abbattuta, dopo aver portato a farfalla le vele, mentre il vento ci passerà da una parte all altra dietro le spalle, dovremo portare il boma, brandendo la scotta, sul lato opposto per evitare che facendolo lui non lo si controlli e diventi pericoloso. Un attimo prima della abbattuta dovremo chiamarla ad alta voce per avvertire l equipaggio del passaggio di mura e sopratutto del boma:... Strambiamo!! Si potrà da qui orzare fino alla bolina stretta, una volta su questa andatura se si vorra cambiare di mura si dovrà Virare. La strambata è il passaggio di mura delle vele con vento prevalentemente da poppa, la virata è la stessa manovra ma con il vento prevalentemente in prua. Il timoniere prima di chiamare la virata chiede all equipaggio se è pronto, il tailer predispone le scotte perchè la bugna del fiocco passi da una parte all altra della barca girando davanti all albero senza incattivirsi (impigliarsi) insieme alle scotte nei vari accessori di coperta, poi indica in modo chiaro di poter eseguire l ordine e il timoniere chiama la virata ad alta voce : Viriamo!!... Questi porta velocemete la prua sull altro lato della bolina, non fermandola nell angolo morto controvento e nemmeno esagerando con l andare oltre l angolo della bolina. Il tailer, mentre la scotta che era sottovento si svolge in pozzetto correndo nel passascotte, libera la bugna e richiama la scotta che era sopravento, portandola in tensione cazzandola. In un primo momento, fino a che la barca non riprende velocità, la scotta va cazzata un poco meno del segno, (la regolazione esatta si dice:.. a segno.. ), per non strozzare il canale fra le due vele e lasciare che la barca prenda velocità senza essere preda dello scarroccio. Sia sull abbatuta che nella virata, tutto equipaggio cambierà bordo, per adeguare lo sbandamento della barca durante la manovra (controllerà in questo modo quello che si dice assetto ). Precedenze In mare la cosa che si deve assolutamente evitare, sono le collisioni. Per quanto sia grande il mare non è difficile che due imbarcazioni partite da decine di miglia di distanza, in un mare deserto si trovino ad incrociare le rotte sullo stesso punto nello stesso momento. Figuriamoci davanti ad un porto o in un lago. Per evitare questo, oltre che attenersi ad alcune regole fondamentali, bisogna usare molto buon senso. Non dimenticarsi di guardare, ogni tanto, sottovento ai fiocco, Mai pensare che qualcuno vi ceda il passo solo perchè voi ritenete di essere su una rotta di diritto, potrebbe non avervi visto o essere sprovveduto. Purtroroppo in mare sopratutto nel periodo estivo esistono personaggi che hanno a che fare più con gli automobilisti che con marinai, per cui attenti, non trovatevi mai nella condizione del troppo tardi perchè nel caso peggiore la responsabilità sarebbe comunque di tutti e due. Avere precedenza non vuoi dire avere ragione, ma solo stabilire un ordine temporale su chi deve passare per primo.

7 ì~w Gli y~ ppunt!deii Anemos Sailing Team Nelle regate per esempio, vengono squalificati entrambi gli yacht che collidono, di chiunque sia il torto e per di più se la collisione non è grave e scappa inosservata alla giuria, un concorrente non coinvolto può protestarne un altro che, pur essendo stato testimone dell accaduto, non abbia denunciato e fatto squalificare gli avversari. Insomma urtarsi in mare è considerato fatto estremamente grave anche al di là dei danni effettivamente cagionati, perchè devono essere nella filosofia del marinaio la prudenza e la previdenza e dove non ci sono vanno educate. Le semplici regole a cui sottostare intelligentemente sono: Vento K:J Acq~J Diritto di precedenza Una barca che naviga sottovento ad un altra, sulle stesse mura, ha diritto di acqua (precedenza). Vento Diritto di precedenza Una barca che naviga mura a dritta ha diritto su di un altra con mura a sinistra.

8 @7!yS~ppunfideII Anemos Sailing Team Diritto di precedenza Una barca che naviga a vela ha diritto di acqua su una qualsiasi che procede a motore. Diritto di precedenza Ad una barca in navigazione su di un ostacolo va sempre lasciata acqua per manovrare e aggirarlo ed evitarlo. Cede il passo

9 @7!y lppantidell Anemos Safling Team In qualsiasi condizione una barca con scarsa manovrabilità ha sempre diritto su di una barca che possa manovrare normalmente. In ciascuno di questi casi, il diritto va chiamato. L imbarcazione che ritiene di averlo dovrebbe chiedere acqua all altra, a questa richiesta la barca in dovere deve immediatamente rispondere a voce o con una manovra esplicativa per evitare pericolosi equivoci. In caso di navi e grosse imbarcazioni, si utilizzerà la radio VHF (marino) sul canale 16.

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