Corso di iniziazione alla deriva 1 Uscita

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1 Corso di iniziazione alla deriva 1 Uscita

2 SICUREZZA REGOLE - PROTOCOLLI SAFE: Boma:! testa

3 I nodi

4 I nodi I nodi usati dai marinai hanno sempre 3 caratteristiche: 1) Facilmente realizzabili 2) Non devono sciogliersi da soli 3) Possono essere sciolti con facilità all occorrenza.

5 I nodi di arresto

6 I nodi di giunzione

7 I nodi avvolgimento

8 Altri nodi: Nodo di Bitta Nodo di Bitta e nodo di Ancorotto

9 Il vento

10 La Rosa dei venti I Venti che spirano per tempi lunghi e direzioni costanti hanno nomi precisi riportai nella Rosa dei venti. Per il Mediterraneo il centro di riferimento per i nomi è Malta.

11 Osservazione del Vento Il vento è il motore della barca! Previsione e Osservazioni a terra e poi in mare

12 LE ANDATURE

13 Le andature: bolina traverso lasco e poppa I diversi modi di avanzare che una barca a vela assume rispetto alla direzione del vento

14 Settore di Bordeggio Settore Controvento!

15 Sopravento - Sottovento Sopravento: parte delle scafo colpita per prima dal vento (parte opposta a dove sta la randa) Sottovento: lato opposto a quello di provenienza del vento (lato dove sta la randa)

16 Mure a Dritta e Mure a Sinistra Mure a dritta: il vento colpisce la parte destra delle scafo (le vele sono dalla parte opposta) Mure a sinistra: il vento colpisce la parte sinistra dello scafo (le vele sono sul lato destro)

17 Che cos è una barca a vela

18 Nomenclatura La barca a vela è in tipo di imbarcazione la cui propulsione è affidata allo sfruttamento del vento 1) Scafo: Elemento portante che galleggia 2) Albero e vela: elemento strutturale e propulsore

19 Scafo: Opera viva e Opera morta Opera morta Opera viva

20 Scafo: Prua e Poppa Lo scafo ha una forma idrodinamica e permette lo scorrimento dell acqua. Deve sostenere l attrezzatura e permettere all equipaggio di manovrare. Le derive moderne devono galleggiare anche se rovesciate.

21 Appendici: Deriva La DERIVA è come un ala situata sotto la barca che si oppone allo scarroccio e aiuta a mantenere la rotta. Deriva: a baionetta, basculante

22 Appendici: Il timone Il timone è una pala assicurata allo specchio di poppa che regola la direzione. Pala fissa o pala mobile (una cima lo solleva prima dell uscita e in acqua lo fa immergere)

23 Il timone: barra e prolunga prolunga stick (asta in legno o alluminio)

24 Attrezzatura ( quello che non è scafo)

25 Attrezzatura ( quello che non è scafo) Stozzascotte La scotta scorre in una sola direzione. Per liberarla basta sollevarla tirando leggermente. Landa Piastra metallica che fissa la sartia allo scafo e permette di regolare la posizione dell albero.

26 Attrezzaura: albero e manovre fisse o dormienti. L albero consente di alzare le vele mentre la sua attrezzatura ci consente di manovrarle Le barche più grandi hanno l albero sorretto da un sistema di cavi di acciaio necessario per sopportare l azione del vento sulle vele

27 Alcune manovre correnti Corda? drizza e scotta SAFE: Termini corretti CIME DI ORMEGGIO

28 Le drizze E una cima (cavo) in fibra naturale, sintetica o metallica utilizzata per issare (far salire) una vela.

29 Le scotte E una cima (cavo) in fibra naturale, sintetica o metallica utilizzata per la regolazione delle vele.

30 Le scotte: circuito

31 Le vele

32 Vele: Motore dell imbarcazione Le vele trasformano la forza del vento in VELOCITA. La loro forma è cambiata nel tempo e i nuovi materiale migliorano rendimento e durata La RANDA è la vela di poppa. La vela di prua sono molteplici e variano con l imbarcazione, meteo e andatura: FIOCCO, GENOVA, SPINNAKER, JENNAKER

33 La vela di poppa: RANDA SAFE: Boma:! testa

34 Le vele di prua E una vela importante per la propulsione della barca, perché non ha un albero davanti a sé che crea turbolenza e resistenza, e può essere angolato rispetto al vento più di quanto ci si possa aspettare. Grazie a queste caratteristiche viene considerata il motore della barca.

35 Corso di iniziazione alla deriva 2 uscita

36 SICUREZZA REGOLE - PROTOCOLLI

37 Sequenza per armare un doppio Svuotare acqua dalla sentina PRUA AL VENTO Sequenza: MURA, SCOTTA, DRIZZA Si prepara, si issa ed ammaina lo spinnaker Fiocco. Inferito in un cavo di acciaio detto Gratile Il Fiocco viene messo in tensione con un paranco (GHINDA) in modo da regolare la tensione ottimale delle sartie: curvatura e flessione albero. Sistemato il circuito delle scotte del fiocco: ROLLARE o ammainare il fiocco (NON farlo SBATTRE) Drizza: Attaccare la drizza alla penna, inserire il GRATILE nella ralinga. Predisporre il timone Controllare i tappi e seguire controllo finale

38 Scuffia Restare attaccati alla barca. Radunarsi. Se siete sotto le vele solleva la vela con la mano. Se la barca gira a 180 ci sarà aria sotto la barca. Prende un profondo respiro, immergersi, e uscire verso lo specchio di poppa Il timoniere nuota intorno alla barca, tenendosi in contatto e raggiunge la deriva L equipaggio: libera le vele dagli strozzatori, lancia la scotta del fiocco per aiutare il timoniere a salire sulla deriva, spingere la deriva completamente fuori, va verso lo strallo per tenere la prua al vento. Raddrizzare la barca: il timoniere sulla deriva fa leva verso il basso. L'equipaggio galleggia, dall altra parte, in prossimità dell'interno della barca in modo da salirvi quando la barca si gira e impedire che scuffi dall altra parte

39 ...atterraggi partenze

40 ASSETTO

41 Equipaggio equilibria le forze laterali La deriva ha una stabilità di FORMA e non di PESO Nella deriva moderna l equipaggio partecipa alla STABILITA con il suo peso!! SPINTA TOTALE = circa ad angolo retto rispetto alla corda della sezione concava della vela. La deriva trasforma questa spinta in avanzamento SPINTA TOTALE = Componente propulsiva + Componente laterale (sbandamento)

42 LE ANDATURE

43 MANOVRA: Barca ferma (attesa) VENTO E la posizione di base per stare quasi fermi ma si può ripartire in qualsiasi momento. Ci si mette con la prora a circa 70 al vento, scotte mollate e vele in bando (A BANDIRA), con il boma che tocca e non tocca la sartia sottovento, e il timone leggermente all orza. Appena la prora tende a puggiare, la randa comincia a portare e la barca ritorna nella precedente posizione.

44 Partire dalla posizione di attesa VENTO Basta portare il timone al centro e cazzare leggermente il fiocco (a), abbrivare la barca (b); quando si è acquistato velocità, usare il timone per assumere l andatura voluta, quindi mettere le vele a segno (c)

45 Andatura - Traverso E l andatura con cui l imbarcazione naviga con il vento che colpisce lo scafo al traverso. Le vele vanno un po mollate in quanto ci allontaniamo dal vento. La deriva sollevata di un quarto per evitare che la barca, per effetto della spinta sulla vele, vada all orza e sia per diminuire lo scarroccio

46 MANOVRA: Cazzare - prendere abbrivio Cazzare (TESARE le vele) e Lascare (MOLLARE le vele): azioni che fa il timoniere con la scotta per regolare le vele Inizio a CAZZARE: la vela fileggia, il bordo d uscita della vela balumina, si riempie per primo, fino al bordo d attacco (flusso d aria laminare). Se cazziamo di più il flusso d aria sottovento diventa vorticoso. La vela va in stallo.

47 Manovra: LASCARE - fermarsi Ottenuta la massima potenza, per fermarsi sarà sufficiente LSCARE completamente la scotta in modo da fare fileggiare la vela.

48 Fermarsi al vento VENTO Se abbiamo necessità di fermarci rapidamente, è necessario mettere la prua al vento; questa posizione è però instabile e pertanto dobbiamo metterci nella posizione di attesa poggiando leggermente lasciando le vele in bando. SAFE: Boma:! testa

49 Partire da prua al vento VENTO E sufficiente sfruttare il leggero abbrivio indietro che la barca ha per effetto del vento (timone al rovescio ). Per aiutare la manovra mettere il fiocco a collo. Appena la randa comincia a portare e inizia l abbrivio in avanti, riportare il timone al centro e cazzare il fiocco sottovento.

50 Manovra: Orzare Orzare: Avvicinare la prua verso la direzione dalla quale proviene il vento Si ottiene con 1) Deriva: ABBASSARE LA DERIVA (event. PESO sottovento) 2) Scotta: Regolando le vele, di norma CAZZARE la Randa (fino al punto duro della scotta) e poi fiocco 3) Timone: Spingere la barra sottovento (spingere il timone e seguire il naturale movimento della barca) 4) Pesi: Mantenere la barca in assetto (peso esterno) e regolare attrezzatura

51 Manovra: Poggiare Poggiare: Allontanare la prua lontana dalla direzione dalla quale proviene il vento; si ottiene con 1) Scotta: LASCARE la scotta delle randa 2) Deriva: Sollevare la DERIVA 3) Timone: portare il timone soppravento (tirare la barra del timone, fare un movimento progressivo per non perdere velocità) 4) Peso: Rientrare e regolare l attrezzatura (vang, cunningam, base)

52 La virata (con l uso dello stick) 1) Il timoniere SIEDE SOPPRAVENTO e Spingere lo stick sottovento 2) Sposta piede a POPPA. Mentre si sposta il peso al centro, far scivolare la mano destra verso la base dello stick e ruotarla verso l alto facendo attenzione a non farla impigliare nella scotta 3) Stick e timone dietro la schiena; passare la scotta, che è nella mano sinistra, dietro la schiena portandola sulla prolunga e trattenere il tutto con la sinistra 4) Sedersi sopravento e prendere la scotta con la mano destra

53 Corso di iniziazione alla deriva 3 uscita

54 Il vento

55 Il vento il mare - corrente Forza del Vento e lo Stato del mare Il Vento alza il mare (onde) Il Vento VIENE. La corrente VA Le Maree (6 ore la marea cala e 6 ore cresce) Il Vento e la MAREA cambiano il vento apparente (quello percepito in barca)

56 Le brezze Durante il giorno, in presenza di un forte irraggiamento solare, la terra sarà molto più calda del mare, di conseguenza anche le masse d aria che si trovano sulla terra saranno più calde di quelle sul mare. Poiché l aria calda è più leggera (B) salirà in alto ed il suo posto sarà preso da aria più fresca e più pesante (A) proveniente dal mare.

57 Le brezze Di notte il processo si inverte: la terra si raffredda più rapidamente del mare e con essa l aria sovrastante (A); l aria sul mare rimane relativamente calda, quindi più leggera (B). Sale verso l alto ed il suo posto viene preso dall aria proveniente dalla costa.

58 ASSETTO

59 Assetto e stabilità Assetto: posizione di equilibrio dello scafo a riposo. Assetto dinamico: posizione delle scafo in navigazione: dipende da onda, vento, forma dello scafo, pesi Stabilità: capacità dello scafo di non inclinarsi se sollecitato; è funzione del centro di gravità e centro di spinta della barca. La STABILITA delle derive sono date dalla loro FORMA e dall azione di raddrizzamento dell equipaggio

60 Deriva e scarroccio Scarroccio: è lo spostamento laterale della barca sotto l azione del vento sulle vele e sull opera morta. La DERIVA è come un ala situata sotto la barca che si oppone allo scarroccio e aiuta a mantenere la rotta. Deriva: a baionetta, basculante (circuito) La quantità che va immersa dipende dalle andature e/o intensità del vento Forza di scarroccio

61 Assetto e Movimenti della barca I principali movimenti a cui è soggetta una barca sono: Assetto longitudinale (prua-poppa) Beccheggio Assetto trasversale (sotto sopra vento) Rollio

62 Assetto Longitudinale L assetto in navigazione va mantenuto dall equipaggio. Appoppato: peso equipaggio a poppa (barca rallenta e poggia). Centrato: peso equipaggio in centro Appruato: Peso equipaggio a prua (barca rallenta e orza) La scia della barca non deve essere turbolenta.

63 L equipaggio sta alle cinghie o sulla panca sopravento per opporsi allo sbandamento e raddrizzare la barca. Scafo inclinato sottovento Scafo inclinato sopravento Scafo piatto Assetto Trasversale

64 Centro velico di una barca il centro velico della barca (CV) giace sul segmento che unisce CVR e CVF

65 Centro di deriva E il punto di applicazione della resistenza al movimento laterale sull opera viva (scarroccio)

66 Barca orziera (ardente) - poggiera Fig. 1 Se il CV giace a poppavia del CD, la barca va all orza. Fig. 2 Se il CV giace a pruavia del CD, la barca va alla poggia (o puggia).

67 Centratura - Barca neutra Se il CV giace sulla verticale del CD la barca è equilibrata (né orziera, né poggiera) e mantiene la propria rotta.

68 Assetti orzieri Deriva abbassata Randa a segno e fiocco sventato Barca sbandata sottovento

69 Assetti puggeri Deriva alzata Fiocco a segno e randa sventata Barca sbandata sopravento

70 Effetti della randa e del fiocco

71 Assetto - controllo dello sbandamento In bolina lo sbandamento è nocivo: - azione frenante del timone; - diminuisce la superficie della deriva e della vela; -Richiamo con il peso -Scaricare dalle vele la pressione in eccesso (lascare randa)

72 LE ANDATURE

73 Andatura - Bolina E l andatura con cui l imbarcazione naviga avvicinandosi il più possibile alla direzione del vento. Attenzione a non orzare più del necessario pena la perdita di spinta Deriva completamente immersa per controllare scarroccio Le vele vanno cazzate il più possibile per permettere al vento di scivolare su di esse con un flusso laminare. Si lavora con il timone per tenersi sul filo del vento. Peso equipaggio fuori per contrastare sbandamento

74 Manovra VIRARE: alcuni errori Iniziare la manovra da bolina molto larga Dare troppa barra Mollare presto il fiocco L angolo da superare è più grande: occorre quindi più abbrivio Si creano vortici attorno alla pala: il timone diventa un freno Il fiocco non aiuta più a mantenere la velocità

75 Manovra VIRARE: alcuni errori Cazzare in anticipo il fiocco sulle nuove mura Barra al centro troppo presto Vele troppo cazzate dopo la virata Il fiocco impedisce la virata La barca si ferma al vento La barca si abbatte e scarroccia

76 Consigli nella virata Controllare la scia dopo la virata Il fiocco a collo Angolo retto: OK Evitare il gancio In condizioni difficili, il fiocco a collo può aiutare a virare, ma attenzione, è anche un freno

77 LE ANDATURE

78 Andatura - Lasco E l andatura detta portante: si naviga quasi nella stessa direzione del vento. Si sfrutta la forza propulsiva (spinta del vento) Lascare sempre più le vele fino a quando non iniziano a fileggiare. Si raggiunge la massima velocità anche perché si sfruttano anche le onde (planata). Per ridurre la resistenza in acqua si alza la deriva (a metà). Attenzione all assetto: i pesi equipaggio devono reagire ai disequilibri

79 Che cos è una barca a vela

80 Le regolazioni La posizione ottimale, per ottenere il massimo della spinta, è quella di parallelismo fra la parte sottovento della randa e la parte poppiera del fiocco.

81 Le regolazioni

82 Corso di iniziazione alla deriva 4 uscita

83 SICUREZZA REGOLE - PROTOCOLLI

84 Il traino Le barche si allinea al traverso e rallentando sventando le vele. Il gommone arriva da sopravento, aggancia la barca e va al vento per non fa portare le vele delle barche e ripartire. La cima di traino deve essere PRONTA, legata all albero (cima su cima) Sollevare la deriva: meno attrito ma barca più instabilità (rollate!) Randa cazzata, fiocco rollato. L equipaggio equilibria la barca (peso verso poppa). Seguire il traino e non uscire dalla scia

85 Cenni sulle precedenze (NIPAN) EVITARE I CONTATTI. Fare MANOVRE chiare. Se due barche navigano a vela ha la precedenza quella che ha MURE A DRITTA (mure diverse) Se due barche navigano a vela con le stesse mura ha la precedenza quella SOTTOVENTO Se due barche navigano a vela con le stesse mura ed una raggiunge l altra, la prima sarà tenuta a manovrare per evitare la collisione.

86 Il vento

87 Portanza e flusso laminare La pressione atmosferica è uguale sopra e sotto al foglio. Le forze applicate si annullano (uguali e contrarie) e il foglio è sottoposto al suo peso Risucchio Depressione Le particelle di aria soffiate percorrono il foglio modificando la pressione sulla superficie superiore del foglio creando una depressione la cui forza si somma a quella inferiore alzando il foglio

88 Portanza e flusso laminare Risucchio Depressione

89 Vento reale-velocità-apparente Il vento apparente è quello percepito da una barca in movimento Vento reale VR: è il vento che sentiamo da fermi. Vento di velocità VV: è il vento del movimento con intensità uguale e direzione opposta alla velocità della barca. Vento apparente VA: è quello che abbiamo sulla barca in movimento ed in funzione del quale regoliamo le vele.

90 LE ANDATURE

91 Andatura La Poppa E l andatura portante nella quale si espone al vento la massima superficie velica lasciando la scotta (lascando) fino a quanto possibile. Il vento colpisce quasi perpendicolarmente le vele. Possiamo sollevare quasi totalmente la deriva (scarroccio nullo). La barca è poco stabile (a causa dei movimento dei pesi, di un onda, di una raffica) Attenzione disposizione equipaggio (distribuito) Attenzione alle strambate involontarie Sicurezza

92 MANOVRA - abbattuta Manovra per cambiare le mure passando con la poppa attraverso la direzione del vento. Non rallentare: coordinazione e velocità di esecuzione. Controllare: 1 Assetto e Stabilità 2 Traiettoria barca. Da lasco a lasco. Si poggia. Appena il fiocco perde il vento preparare l abbattuta. Il prodiere passa il fiocco sulle nuove mura. Il timoniere (la spinta del vento si riduce) afferra la matassa delle scotte e la prolunga timone e fa passare il boma dall altra parte (nuove mura). Contemporaneamente l equipaggio si sporta dall altra pare per riequilibrare la stabilita. Barca piatta! Equipaggio in fila

93 Consigli nell abbattuta VENTO Attenzione alla staorzata con il passaggio della randa. Finché la randa non è lascata, la barca tende a sbandare e di conseguenza ad orzare eccessivamente. Filare velocemente la scotta di randa e contrastare con il timone (riporto il timone diritto o in contro puggiaya). Controllare Traiettoria. Lascare il vang.

94 Consigli nell abbattuta Barca Veloce: Meno pressione del vento (meno apparente) Barca in assetto e equilibrio: meno forze centrifughe Deriva alzata Condividere la manovra Lascare la randa Usare il peso Non bloccare la randa sullo strozzature Timone in centro e poi cambio di mano

95 Corso di iniziazione alla deriva Altri temi

96 Che cos è una barca a vela

97 L albero e le manovre correnti corno di trozza

98 Alcune regolazioni Scotta. Permette di variare l angolo della vela rispetto al vento. Cazzando la scotta di randa è possibile far chiudere la parte alta della BALUMINA o ridurre lo SVERGOLAMENTO Vang. Controlla l angolo del boma nel piano verticale e lo svergolamento della randa. Nelle andature portanti evita che il boma si alzi durante l abbattuta (pompata).nella bolina appiattisce la parte centrale della randa ma CHIUDE la BALUMINA Carica basso (Cunningham). Togliere le pieghe orizzontali nella randa, fa aumentare lo svergolamento e APRE la BALUMINA Tesabase. Controlla il grasso della base. La regolazione grassa è vantaggiosa nelle andature portanti e con poco vento. APRE la BALUMINA

99 Dettaglio dello scafo

100 Il vento

101 Il vento e le vele

102 Il vento e le vele

103 Il vento e le vele

104 Il vento e le vele

105 Il METEO

106 Il vento L'aria calda, meno densa, sale (area di bassa pressione). Si raffredda, diventa densa e pesante e scende al suolo (aree di alta pressione).

107 Il vento Nell'emisfero Nord (Boreale), l'aria in movimento da una zona di alta pressione verso una zona di bassa pressione, subisce una deviazione verso destra (rotazione oraria). Prima di entrare nella zona di bassa pressione inverte il suo senso di rotazione (antiorario).

108 Il vento Buys-Ballot ( ) rilevò che chi volta le spalle al vento ha alla sua sinistra l'area di bassa pressione e alla sua destra quella di alta. Nell'emisfero sud accade l'opposto.

109 Intensità del vento La forza di gradiente è dovuta alla differenza di pressione fra due zone ed è la principale causa dei venti. In altre parole, quanto più le isobare sono vicine tanto più il vento è forte e quanto più sono distanti tanto più il vento è debole.

110 Fronti e formazioni nuvolose

111 Tipi di formazioni nuvolose

112 Le vele

113 Vele. Alcuni materiali usati Le fibre poliammidiche, note con il nome di Nylon, sono utilizzate per le vele da andature portanti perché leggere ed elastiche a sufficienza per assorbire l aumento di pressione quando la vela si riempie di vento. Le fibre di carbonio chiudono l elenco dei materiali ad alte prestazioni e costo.

114 Vele. I materiali più usati (poliesteri) Dacron Terital Terilene Pentex Mylar (utilizzato in lamina) Sono tutti poco deformabili, assorbono poco l acqua, si asciugano rapidamente e sono utilizzati per randa e vela di prua.

115 Randa. Le stecche Le stecche migliorano il profilo aerodinamico della vela, sostenendo la parte di vela compresa nell allunamento della balumina per favorire lo scarico dell aria. Sono fatte in materiale leggero, con diverse flessibilità e sezione variabile lungo il loro sviluppo. Le stecche sono tanto più rigide quanto più sono in basso.

116 Genoa GENOA 1 Con sovrapposizione rispetto all albero del 150 % GENOA 2 Con sovrapposizione rispetto all albero del % GENOA 3 Con base che giunge fino all albero, quindi senza sovrapposizione, 100% Sovrapposizione (%)= LP/J x 100 In linea di massima si può suggerire di usare il GENOA 1 fino a 10 nodi di vento reale, il GENOA 2 fino a e il GENOA 3 poco oltre i 18 nodi.

117 LE ANDATURE

118 Il bordeggio E un sistema di percorrere una rotta a zig-zag stringendo al massimo il vento quando la rotta che si vuole seguire è contro la direzione del vento.

119 Riduzione delle vele Quando il vento rinforza bisogna ridurre la velatura. Randa e Fiocco Se si ha l'avvolgi fiocco il genoa si riduce facilmente avvolgendo il tamburo dell'avvolgi fiocco con l'apposita scotta. Se si ha un genoa di tipo agganciato, lo si toglie e si mette un fiocco più piccolo.

120 Riduzione della randa La randa si riduce in genere con il sistema dei terzaroli. Prendere i terzaroli (prendere UNA, DUE o TRE mani )

121 Quando si prendono i terzaroli? Si prendono i terzaroli quando il vento rinforza al punto che, dopo aver ridotto e appiattito la vela di prua e appiattito e scarrellato la randa, la barca risulta soprainvelata.

122 Come fare? 1) Portarsi di bolina larga in modo da poterla sventare semplicemente lascando quanto serve la scotta per avere la vela scarica, presupposto base per poter lavoraci sopra in sicurezza, senza tensioni sulle manovre. 2) Lascare vang e scotta per far in modo che la randa non porti e mettere in tensione l amantiglio (serve anche ad aprire la balumina e quindi a togliere carico sulla vela senza dover lascare troppo la scotta, con conseguente movimento del boma). Per le barche con il vang rigido, l amantiglio diventa superfluo.

123 Come fare? 3) Lascare la drizza e far scendere la randa finché non raggiungerà il punto di mura lungo l inferitura corrispondente alla mano di terzaroli che intendiamo prendere. Una volta fissata la mura al corno di trozza, possiamo cazzare la drizza della randa.

124 Come fare? 4) Cazzare la borosa, in modo che base e balumina prendano la giusta tensione. Lascare l amantiglio e cazzare nuovamente il vang. La tela in eccesso che ricade attorno al boma può essere raccolta e legata attraverso i matafioni, più per motivi di ordine e visibilità piuttosto che per motivi di efficienza 5) Il timoniere può ora riprendere la rotta precedente regolando opportunamente le vele.

125 Precauzioni Non mettersi mai prua al vento: con la prua al vento il fiocco non porta, la barca si ferma e quindi perde manovrabilità rimanendo in balìa delle onde e del vento. In mancanza dell amantiglio il boma va appoggiato in coperta e la scotta bloccata. Durante la manovra, che deve essere eseguita rapidamente, la vela non deve sbattere molto (questo movimento la danneggia). Molte volte lo sbattimento è dovuto all eccessiva tensione della balumina, è sufficiente, in questo caso, ammainare di più la randa o cazzare l amantiglio.

126 SICUREZZA REGOLE - PROTOCOLLI

127 Precedenze Quando due barche a vela si incontrano e vi è pericolo di abbordo o collisione, la barca che prende il vento sul proprio lato destro (mure a dritta) ha la precedenza. La barca che ha il vento sul proprio lato sinistro (mure a sinistra) deve accostare e lasciare il passo a chi ha mure a dritta. Se le due barche hanno le stesse mure, la barca che si trova sottovento ha la precedenza. MURE DIVERSE STESSE MURE La barca B, con mure a dritta, ha la precedenza La barca B, sottovento, ha la precedenza

128 Precedenze CASI PARTICOLARI A B A B La barca B ha la precedenza perché ha mure a dritta, conta la posizione della randa (o della vela maestra). La barca A deve dare la precedenza, anche se ha lo spinnaker.

129 Mettersi in panna Andare al vento e virare in prora senza mollare il fiocco. Lascare parzialmente il fiocco. Lascare completamente la randa e mettere poi il timone all orza

130 Mettersi in panna E praticamente una andatura di bolina larga con il fiocco a collo, randa lascata e timone all orza (1). Il fiocco a collo fa scarocciare e abbattere la barca fino alla posizione (2) in cui la randa ricomincia a portare e la barca ricomincia ad andare all orza, e così via (3). Il risultato complessivo è avere la barca praticamente ferma con leggero scarroccio.

131 Recupero uomo a mare Con una deriva. Ci si avvicina all uomo in mare da sottovento. La manovra deve concludersi con la barca ferma, col vento al mascone, le vele in bando e l uomo in una posizione tale da permetterne il recupero. Con una deriva è bene fermarsi sottovento all uomo, specie se c è mare: l onda può infatti sollevare la barca e farla ricadere sull uomo.

132 Recupero uomo a mare VENTO Se l uomo cade in mare durante la navigazione di bolina

133 Recupero uomo a mare VENTO Se l uomo cade in mare con andature portanti

134 Vento e Intensità del vento Spostamento di aria dovuto in gran parte a differenza di temperatura e quindi di pressione con movimento dalla zona di alta pressione verso quella di bassa pressione

135 Lessico - scafo

136 Lessico attrezzatura/manovre/vele

137 Lessico attrezzatura/manovre/vele

138 Lessico attrezzatura/manovre/vele

139 Lessico vele

140 Lessico manovra con la barca

141 Lessico cavi

142 Lessico cavi

143 Lessico timone e barra

144 I nodi

145 Nodo di bozza

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