transito da Nord Ovest si dissolverà nel movimento verso Sud portando solo nuvolosità e fenomeni di scarso rilievo sul Golfo

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1 INVERNO Scheda di sintesi dei dati nivometeorologici e di pericolo valanghe n. 7 VENERDÌ 22 GENNAIO 2016 Situazione La circolazione tipicamente invernale che ha interessato l Italia per tutta la settimana, con temperature molto basse e nivologica e precipitazioni nevose, ha lasciato spazio alla rimonta di un anticiclone di matrice sub-tropicale che nel corso del fine settimana meteorologica si strutturerà in maniera stabile sull Italia, anche se con inziali residue condizioni di instabilità. Oggi, infatti, un debole fronte in del periodo transito da Nord Ovest si dissolverà nel movimento verso Sud portando solo nuvolosità e fenomeni di scarso rilievo sul Golfo precedente e Ligure e con fenomeni che potrebbero essere più intensi in Sicilia e Calabria e nella giornata di sabato un impulso freddo di previsione provenienza Balcanica potrà portare qualche fenomeno più significativo sull Appennino e sulla Puglia; la temperatura è prevista in rialzo nei valori massimi e la circolazione dei venti sarà debole. Dal punto di vista meteo-nivologico c è da segnalare che le recenti nevicate hanno prodotto spessori di neve inferiori alle aspettative delle previsioni, vuoi anche per la forte azione eolica che le ha accompagnate e che ha fortemente rimaneggiato la neve fresca e di recente deposizione. Le montagne italiane, nel loro complesso, presentano distribuzione e spessori di neve decisamente al di sotto della norma stagionale, soltanto la Sicilia e parte del Sud, grazie alle nevicate degli ultimi giorni, hanno assunto una livrea consona per il periodo: Il manto nevoso, generalmente ancora caratterizzato da metamorfismo da gradiente, subirà un graduale consolidamento e assestamento per effetto del rialzo delle temperature diurne. Paradossi di questo inverno: ha nevicato a Messina città, ma non sulle Alpi orientali, e il massimo spessore di neve registrato oggi sulle montagne italiane dal Servizio Meteomont intorno alla quota di 1500 m (ad esclusione della neve della Valle d Aosta che sta avendo una diversa evoluzione rispetto al resto dell arco alpino) sono i 61 cm di Sella Maria di Cesarò (ME) Segnalata il 20 gennaio nei bollettini AINEVA di Piemonte, Lombardia, Trentino e AA, e nei bollettini Meteomont dei Settori: Alpi Marittime, Cozie, Graie, Pennine e Lepontine, Alpi e Prealpi Carniche e Giulie, e Appennino Emiliano Romagnolo la presenza di cristali angolari e/o a calice alla base del manto e il 21 gennaio nel Bollettino Meteomont del Settore Umbro-Marchigiano. Situazione pericolo Appennino e in Sulle Alpi la forchetta degli spessori a venerdì 22 gennaio è contenuta tra 0 e 110 cm, così come registrata dall AINEVA a 2000 m di quota, con spessori maggiori sulle creste di confine occidentali, più esigui su quelle orientali e intermedi su quelle centrali. I limitati spessori di neve hanno favorito sino ad ora il metamorfismo da gradiente (vedi segnalazioni), con l innesco di condizioni di instabilità rispetto ai lastroni di nuova neve soffice soprattutto sui settori occidentali, anche in condizioni di debole sovraccarico. Il grado di pericolo è DEBOLE (GRADO 1) in genere sui settori prealpini e sulle Alpi Liguri e Marittime; sale a MODERATO (GRADO 2) nei settori intermedi e lombardi e rimane MARCATO (GRADO 3) in Val d Aosta sulla creste di confine Alto Atesina. In Appennino (Centrale in particolare) le condizioni vedono oggi una distribuzione del manto nevoso ancora al di sotto della media del periodo, con una forchetta degli spessori contenuta tra 0 e 43 (App. Centrale, boll. Meteomont odierno). Le recenti nevicate, infatti, hanno apportato deboli quantitativi di neve fresca (soprattutto in Molise ein Maiella), in generale fredda e asciutta, che laddove l azione eolica si è mantenuta costante, ha rimaneggiato fortemente trasportato la neve, andandola ad accumulare in particolare nei canaloni ed in prossimità delle creste e cambi di pendenza con la formazione di lastroni da vento, localmente spessi, e con croste superficiali portanti. Questi ultimi si sono andati a stratificare al di sopra di generalizzate croste da fusione e rigelo (laddove la neve la scorsa settimana era presente) inizialmente umida velocemente rigelata e, in particolare, a neve pallottolare in alcuni settori geografici (segnalazioni in, Marche, zone dell Appennino orientale, oltre che in Veneto): in entrambe le situazioni la mancanza di legami tra vecchi e nuovi strati può favorire lo scorrimento. Quindi

2 scaricamenti e piccole valanghe spontanee di neve a debole coesione sono possibili sui pendii molto ripidi dove gli accumuli eolici sono maggiori e distacchi provocati di piccole-medie valanghe di neve a lastroni sono possibili già con debole sovraccarico nei canaloni, sui pendii concavi, più caricati di neve e più ripidi, in particolare a ridosso di bruschi cambi di pendenza, nelle conche e in corrispondenza di accumuli maggiori. Sopra i 1500 m, il manto è presente con una certa continuità areale sui versanti a Nord e manifesta, laddove presente, una struttura complessa, connotata da strati deboli (prodotti dal metamorfismo da gradiente) nelle zone basali quando gli spessori superano i 50 cm, a cui sono sovrapposti strati più compatti e croste da fusione e rigelo. Laddove ridotto, quindi alle quote minori, il manto è più consolidato e in condizioni semi-primaverili; attenzione al rialzo termico diurno del WE. Attenzione alle croste da fusione e rigelo della scorsa settimana, su cui si sono poggiati 1-2 strati di deboli nevicate, rimaneggiati dal forte vento; ne è risultato un manto superficiale molto duro, laddove eroso dal vento, ricoperto da lastroni soffici, quindi su una crosta predisponente all instabilità per pendii inclinati anche con debole sovraccarico. Si vedano grafici e foto relativi al terminillo, gruppo emblematico per le condizioni della neve in Appennino Centrale. Zona montuosa L attività valanghiva, al momento e con queste condizioni, è possibile per scorrimento della neve fresca, anche in lastroni soffici e da vento, sopra la preesistente crosta da fusion e rigelo, sia sui versanti al sole, sia in ombra e alle quote più elevate e dove gli accumuli sono stati maggiori per effetto del vento o delle caratteristiche morfotopografiche). Le condizioni di pericolo che ne derivano sono da DEBOLE (grado 1) alle quote più basse a MODERATO (grado 2) alle quote più elevate. Solo localmente e sui versanti sommitali e in ombra, laddove l accumulo è maggiore, specialmente nell alta quota dei maggiori gruppi appenninici (in particolare in Maiella e su tutto il versante orientale, dove gli spessori accumulati sono maggiori) è da segnalare la possibilità di distacchi provocati di lastroni di neve bagnata e inumidita, anche con deboli sovraccarichi. Il bollettino METEOMONT nella giornata di oggi, 22 gennaio 2016 ( per l Appennino centrale evidenzia generali condizioni di pericolo MODERATO (GRADO 2), DEBOLE (GRADO 1) solo nel settore molisano, con tendenza stazionaria nel corso del fine settimana. Il bollettino AINEVA per le Marche, ( indica uno spessore variabile tra 0 e 40 cm e grado di pericolo da DEBOLE (GRADO 1) a MODERATO (GRADO 2) sui Sibillini, con tendenza stazionaria nel corso del fine settimana. E importante avere sempre con sé picozza, ramponi e coltelli da ghiaccio Ricordare di avere con sé nello zaino il kit di autosoccorso (telo termico compreso) e di provare sempre all inizio dell itinerario la funzionalità in ricezione e in trasmissione dell ARTVA e di dedicare il giusto tempo ad una esercitazione di ricerca (soprattutto se si tratta delle prime escursioni dell anno) Per gli/le interessati/e a produrre profili del manto nevoso speditivi (auspicabilmente da condividere su questa scheda) di seguito il link da cui scaricare il software opensource: AVVISI E INFORMAZIONI Ricordare che dal 15 novembre u.s. fino al 15 aprile 2016 è in vigore l obbligo. La sanzione va da 80 a 318 Euro. Per le ORDINANZE attive sul territorio italiano, consultare: Ubicazione, Data e Referente segnalazione Presenza brina di fondo e/o neve a 1000 m neve a 1500 m neve a 2000 m Grado di pericolo bollettino Meteomont (Aineva per Marche) Valanghe osservate Valutazione personale

3 superficie Meta 13--? (Meteomont, 22/1/16) Grado da 1 (DEBOLE) a 2 (MODERATO) a Simbruini-Ernici 0-28 (Meteomont 22/1/16) Terminillo: vedi profilo del manto allegato alla scheda: le seconda di spessori, quote, pendenze e condizioni morfotopografiche/effetto del vento fino a MARCATO (GRADO 3) in alta quota e in particolari condizioni Velino (Meteomont 22/1/16) Gran Sasso 1 15 (Meteomont 22/1/16) Maiella? 34 (Meteomont 22/1/16) Sibillini 0-49 (AINEVA, 22/1/16) Laga (Meteomont 22/1/16 ) Terminillo Valle del Sole e Terminillo, 17/1/16 maxpecci@yahoo.it (5-55 cm rilevati al 17/1) Monti PNALM (Meteomont 21-22/1/16 nevicate della settima scorsa in regime umido hanno dato luogo sui versanti al sole a generalizzati scaricamenti sui versanti più ripidi, immediatamente congelati come tutta il manto da una crosta da rigelo molto dura, con alla base uno strato in evoluzione a debole. Necessari i ramponi e attenta valutazione. Numerose per neve a debole coesione e lastroni strato superficiale versante Est Terminillo (17/1l)

4 Panoramica della Valle del Sole il 17/1/16 (da notare i frequenti scaricamenti alla base delle rocce congelati ) SPESSORE DEL MANTO NEVOSO IN CM. A VENERDÌ 22 GENNAIO 2016 IN APPENNINO CENTRALE (DATI SERVIZIO METEOMONT PUBBLICATI NEI BOLLETTINI GIORNALIERI) Stazione Meteomont Quota (m) 11/12/15 18/12/15 23/12/15 31/12/15 8/01/16 15/1/16 22/1/16 LA PINTURA DI BOLOGNOLA (MC) n.p. n.p n.p MONTE BICCO USSITA (MC) n.p. n.p n.p MONTE CARDITO DI M. TERMINILLO- CANTALICE (RI) n.p CAMPO DELL`OSSO SUBIACO (RM) n.p CAMPOCATINO GUARCINO (FR) (10/12) n.p. 15 n.p. 30 n.p. 28 CAMPO STAFFI (FR) (10/12) n.p. 3 n.p. 17 (7/1/) (19/1) PRATI DI MEZZO PICINISCO (FR) n. p. n.p MONTE MAGNOLA OVINDOLI (AQ) FORCA D`ACERO PESCASSEROLI (AQ) (21/1) CAMPO FELICE BRECCIARA (AQ) (10/12) n.p CAMPO IMPERATORE (AQ) n.p (14/1) 8 CEPPO ROCCA S. MARIA (TE) (10/12) n.p. n.p PRATI DI TIVO PIETRACAMELA (TE) (10/12) n.p MAIELLETTA MAMMA ROSA (PE) CAMPITELLO MATESE SAN MASSIMO (CB) Linee guida per la Lettura/Compilazione Situazione nivometeo periodo precedente: Concisa descrizione dell evoluzione meteo dei 7 giorni precedenti e delle condizioni del manto nevoso (Es: alternanza di correnti dai Balcani e sciroccate, con croste da fusione e rigelo alternate a neve compatta). Ubicazione, Referente della segnalazione e data: indicare il luogo del rilevamento, l areale a cui si possono estendere i risultati e il nome con indirizzo (Es: cresta W di M. S. Franco a 1900 m, generalizzabile a tutto il settore W del Gran Sasso, Massimo Pecci (maxpecci@yahoo.it), 20 dicembre 2011). IMPORTANTE: si può riportare ed estrapolare direttamente dal bollettino Meteomont o AINEVA per le Marche questo dato e allora va indicato.

5 Presenza brina di fondo/superficie: segnalare (da stratigrafia) la presenza, il numero, la posizione e lo spessore degli eventuali strati di brina (Es: strati di pochi centimetri di brina di fondo a grossi cristalli, due intermedi a cristalli sfaccettati piccoli e superficiale con cristalli di 5 cm a coda di rondine). neve a 1000 m: indicare lo spessore rilevato direttamente a 1000 m slm. neve a 1500 m: indicare lo spessore rilevato direttamente a 1500 m slm neve a 2000 m: indicare lo spessore rilevato direttamente a 2000 m slm Grado di pericolo bollettino Meteomont (Aineva per Marche): riportare direttamente il grado (numerico e per esteso) ricavato direttamente per l area in cui si è effettuato il rilevamento Valanghe osservate: riferire dal bollettino o descrivere un fenomeno osservato direttamente (Es: valanga di neve a lastroni con dimensioni h e larghezza in m al distacco per effetto di uno strato debole di cristalli a calice di cm e accumulo di. ; allegare eventuale foto a bassa risoluzione (max k) Valutazione personale: sintetica valutazione locale personale sul grado di pericolo effettivo e sulla sua tendenza (Es: la stabilità del manto nevoso su tutti i versanti ad eccezione della cresta di M. S. Franco è molto bassa e si possono verificare distacchi di grossi lastroni anche per debole sovraccarico; continuando l accumulo da vento il percolo, che localmente è marcato tende ad aumentare a forte).

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