Il bollettino valanghe
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- Sebastiano Di Pietro
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1 Il bollettino valanghe
2 SCOPO DEL NOSTRO LAVORO Individuazione e previsione del pericolo di valanghe con vari strumenti
3 con le variazioni storiche dei bacini valanghivi CLPV, Catasto valanghe PZEV e altre analisi di dettaglio dei siti e della dinamica delle valanghe
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6 con il variare del consolidamento del manto nevoso durante la stagione invernale: il bollettino valanghe (ex nivometeo) in questa lezione ci limiteremo a parlare del bollettino che è il prodotto finale di tutto il lavoro di rilevamento ed elaborazione dei parametri nivometeo
7 UTENTI DEL BOLLETTINO NIVOMETEOROLOGICO scialpinisti e sciescursionisti sciatori fuori pista snowboarder e freerider alpinisti ed escursionisti guide alpine, istruttori di scialpinismo e maestri di sci organizzazioni di soccorso in montagna addetti alla sicurezza dei comprensori sciistici e delle strade prefetture, sindaci e commissioni valanghe strutture di protezione civile forze armate e corpi di polizia residenti in località montane e utenti delle vie di comunicazione
8 La motivazione dell elenco che abbiamo visto è desumibile dal grafico in percentuale delle vittime da valanga
9 Il bollettino valanghe si occupa del pericolo da valanghe su scala regionale quindi non di rischio da valanghe Vediamo ora di definire i concetti di PERICOLO e di RISCHIO
10 pericolo: fattore oggettivo, presente in un dato luogo e tempo, che può provocare danni
11 rischio: funzione della esposizione al pericolo di cose o persone l esposizione poi è data dal tempo di esposizione al pericolo e dal numero di cose e persone esposte al pericolo nel caso visto prima, non essendoci alcuna persona o cosa esposta al pericolo, il rischio è zero pur esistendo il pericolo Alcuni esempi di rischio:
12 Valanga su strada: rischio = 100% = è permanentemente esposta al pericolo = si chiude o no?
13 Valanga su casa: rischio = 100% = è permanentemente esposta al pericolo = si evacua o no?
14 Valanga su mezzo di trasporto: il rischio è alto solo se il mezzo passa nel momento in cui cade la valanga = si consente il transito o no?
15 Valanga su scialpinista: il rischio è alto solo se la persona passa sotto la valanga o la sovraccarica = si decide di andare o no?
16 nel caso degli scialpinisti poi è evidente che il rischio è diverso se a passare sulla stessa valanga sono 6 persone invece di 2 = maggior numero di sovraccarichi e/o maggior sovraccarico se il gruppo si muove compatto
17 breve storia del bollettino: All inizio: il Servizio valanghe italiano del CAI SVI-CAI (fine anni 60) da Torino per tutte le Alpi, seppure con divisione in zone (FVG=zona 7) ai primi anni 70: Meteomont (FF.AA. e CFS) dal 72 la Regione affianca lo SVI-CAI fino alla completa autonomia del servizio definita con leggi che attribuiscono la responsabilità alle regioni. con la L.R. 34/88 il Bollettino diviene un obbligo per la nostra Regione, analoghe norme (mediante leggi regionali o provinciali) hanno riguardato l intero arco alpino.
18 evoluzione dei contenuti del bollettino
19 all inizio solo Bollettino valanghe = descrizione della situazione di pericolo al momento di emissione.
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21 successivamente inserimento di Previsioni meteo come ulteriore informazione ma il pericolo segnalato resta quello presente al momento della emissione poi Bollettino nivometeorologico ora Bollettino valanghe con l introduzione di una previsione del pericolo Ve ne sono di due tipi: alcuni fondamentalmente descrittivi (simile al vecchio bollettino valanghe) contenenti però una sommaria descrizione della tendenza futura del pericolo; altri fondamentalmente previsori contenenti una vera e propria previsione del pericolo con analisi come da scala di pericolo del pericolo previsto
22 vantaggi e svantaggi dei due strumenti
23 Bollettino valanghe
24 Bollettino valanghe ha il vantaggio di essere raramente sbagliato: il pericolo individuato deriva direttamente dalla analisi dei dati rilevati sul campo; di contro l utente non ha informazioni sulla evoluzione futura se non una vaga tendenza che però non descrive luoghi pericolosi, ecc.: deve fare da solo le proprie valutazioni al momento dell'«intervento» e può essere tardi.
25 Bollettino valanghe
26 Bollettino nivometeorologico ha lo svantaggio di poter essere sbagliato: errore nelle previsioni meteo, nella valutazione della evoluzione futura del manto nevoso, ecc.; di contro l utente ha tutti gli elementi di valutazione e pianificazione di interventi: situazione, previsioni meteo, previsione valanghe. Anche in caso di errore può individuarlo e correggere il proprio comportamento con sufficienti margini di tempo
27 Esempio: con il Bollettino nivometeo il Sindaco può attivare per tempo le procedure di intervento (preallarme) che può sempre rientrare in caso di errore del bollettino e/o valutazione locale diversa da parte della commissione locale valanghe, della protezione civile e altre strutture responsabili che hanno il tempo necessario per l'esame della situazione
28 i contenuti del bollettino: sono la trasposizione dei concetti della scala unificata del pericolo su un determinato territorio e in un determinato periodo in particolare il pericolo è dato da:
29 diffusione del pericolo sul territorio definito da: 1) grado di consolidamento del manto nevoso (situazione media rilevata) 2) numero di siti pericolosi sui pendii ripidi definiti in base alla localizzazione, esposizione e quota tipo di pericolo definito da: 1) numero e mole delle valanghe previste 2) tipo di valanghe previste: a debole coesione e/o a lastroni 3) forze sufficienti al distacco: sicuramente deboli, nel caso di distacco spontaneo; nel caso di distacco provocato se debole sovraccarico (singolo sciatore) o forte sovraccarico (gruppo compatto di sciatori)
30 alcuni esempi di applicazio ne
31 Grado 1 pericolo debole e estremamente localizzato: il manto è in generale ben consolidato e stabile pochissimi siti pericolosi = isolati e con condizioni estreme solo piccole valanghe: scaricamenti se spontanee e solo con forte sovraccarico se provocate
32 Grado 1
33 Grado 2 pericolo moderato e localizzato: consolidamento moderato su alcuni pendii mentre sugli altri buon consolidamento pochi e localizzati siti pericolosi piccole valanghe, qualche media valanga, sicuramente non grandi distacco provocato soprattutto con forte sovraccarico per cui non si esclude qualche isolato sito in cui può essere presente il debole sovraccarico
34 Grado 2
35 Grado 3 = grosso salto: prima pericolo localizzato ora diffuso e anche grave: consolidamento da moderato a debole su molti pendii ripidi possibili distacchi spontanei di medie dimensioni in singoli casi anche grandi distacco provocato possibile con debole sovraccarico sui pendii indicati ma a maggior ragione con forte sovraccarico su molti altri
36 Grado 3
37 Grado 4: pericolo grave diffuso!!! consolidamento debole sulla maggior parte dei pendii molte medie valanghe spontanee e anche grandi valanghe debole sovraccarico sufficiente per il distacco su molti pendii ripidi
38 Grado 4
39 Grado 5: pericolo grave generalizzato!!! il manto è in generale debolmente consolidato numerose grandi valanghe spontanee (figuriamoci le medie) anche su pendii con moderata pendenza non serve lucido esemplificativo: si tratta della tipica situazione di emergenza generalizzata con intervento della protezione civile
40 attenzione! con i gradi 1 e 2 e perfino con quello 3 non è obbligatoria l attività valanghiva spontanea per cui in sua assenza si è solo sicuri di non essere nella situazione dei gradi 4 e 5, non siamo affatto sicuri di essere nella situazione del grado 1
41 come si fa il bollettino nivometeo rete di monitoraggio con rilievi manuali giornalieri (formazione rilevatori) rete di monitoraggio con rilievi stratigrafici e penetrometrici (formazione rilevatori) rete di monitoraggio con stazioni automatiche
42 Pradibosco Pieltinis Pieltinis1745 Tamarut Marinelli Collina Collina P.M. P.M. Croce Croce Pramosio Ravascletto Sauris Saurisdi di Sopra Sopra Zoncolan Varmost Varmost1750 Forni Forni di di sopra sopra P.Pramollo Fusine Fusine V. V. Saisera Saisera Pradut Pradut1430 Somdogna Cave Cave del del Predil Predil Claut Claut Livinal LivinalLunc Lunc1830 Prescudin Rif. Rif. Gilberti Gilberti1830 Valsughet Piancavallo P.sso P.ssoTanamea Matajur Matajur1630 Tugliezzo Monte Monte Jouf Jouf980 Stazioni manuali giornaliere Stazioni automatiche Campi neve settimanali
43 i dati rilevati arrivano al centro di raccolta ed elaborazione con previsori valanghe con la dovuta conoscenza del territorio (morfologia, frequentazione, zone abitate, ecc.) e delle sue caratteristiche nivoclimatiche (comportamento delle precipitazioni e del manto nevoso nelle varie zone) facciamo ora un esempio di elaborazione del bollettino come risultato della valutazione di tutti parametri
44 condizioni meteo analisi dell'evoluzione del manto nevoso: stazioni automatiche rilievi giornalieri manuali prove penetrometrico stratigrafiche su stazioni fisse lungo itinerari caratteristiche territoriali previ meteo centro previsionale previsione valanghe verifica correzione del metodo
45 facciamo ora, per sommi capi, un esempio di elaborazione di un bollettino di previsione valanghe
46 1) valutazione dei dati giornalieri (manuali e automatici) da cui si ha l evoluzione generale del manto nevoso
47 stazione automatica
48 stazione giornaliera manuale: Tmax, Tmin, HS, HN
49 stazione giornaliera manuale: raffronto HN e PR
50 2) valutazione degli stratigrafici e dei test di stabilità con l individuazione dell'evoluzione delle caratteristiche strutturali (composizione cristallografica, resistenze, ecc.) del manto nevoso
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53 3) dalla analisi puntuale (in un posto) si passa alla fase di individuazione della situazione media sul territorio da cui deriva la descrizione del pericolo di valanghe al momento di emissione
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55 4) a questo punto entrano le previsioni meteo con l'evoluzione futura del tempo atmosferico
56 5) si arriva poi alla previsione del pericolo di valanghe con la descrizione dei fattori fondamentali
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58 6) fase della verifica con la eventuale correzione del metodo di valutazione del previsore
59 il bollettino del Friuli Venezia Giulia: cosa contiene e come si usa situazione del pericolo al momento di emissione = serve a capire quali sono le condizioni di partenza nel processo logico (copertura nevosa, stato del manto nevoso, pericolo e grado di pericolo). Nell ipotesi che vi sia un errore nelle previ meteo o nella valutazione della evoluzione futura del previsore l utente ha una buona descrizione della situazione di partenza (la descrizione deriva direttamente dai rilievi effettuati) previsioni meteo = evoluzione del tempo nei giorni successivi previsione del pericolo = la condizione che si presenterà con nuova diffusione del pericolo, nuovi luoghi pericolosi, nuovo tipo di pericolo
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